Sommario - Gruppo SIMS
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Sommario - Gruppo SIMS
Difesa per i Diritti dei Tossicodipendenti - anno III-Marzo 2000 Via S. Stagi, 81 55045 – Pietrasanta (LU) Tel/Fax 0584/72600– email:[email protected] Come si entra nella spirale della droga? ome si diventa tossicodipendenti? Basta provarla una sola volta? Gli ultimi studi dei ricercatori sfatano molti luoghi comuni. Innanzitutto si sta scoprendo che non è solo l'ambiente a favorire o contrastare l'abuso di droghe. Contano anche componenti ereditarie, genetiche. Provate a immaginare di sedere a tavola senza piacere. Di non provare nulla all'idea di fare l'amore. La vita sarebbe ben triste in queste condizioni. Eppure ci sono persone che nascono così, con un'incapacità assoluta (o una capacità limitata) di provare piacere. Quando scoprono che le droghe possono invece procurare loro piacere, improvvisamente credono di aver trovato il lato bello della vita, e ci cascano più facilmente di altri.Questa impossibilità di registrare il piacere ha un'origine genetica: può essere dovuta a scarsa produzione di dopamina oppure alla carenza o malformazione dei recettori, le "orecchie" delle cellule, che ascoltano il messaggio portato dall'ormone dopamina, o ad altre particolarità del complesso sistema che regola il piacere. Coloro che hanno una di queste anomalie sono più esposti al rischio tossicodipendenza. E se ci cascano, la situazione peggiora. Quando smettono di usare la droga, la loro capacità di provare piacere di fronte a cibo o amore è ancora inferiore.Gli indiani d'America sono un esempio delle caratteristiche genetiche che facilitano la dipendenza da alcol. Tutti i film western li rappresentano come molto sensibili agli effetti dell'"acqua di fuoco". Ora una ricerca effettuata all'università di San Diego, in California, ha dimostrato invece che il problema è esattamente opposto: sono meno sensibili agli effetti dell'alcol, non si rendono così conto di quanto sono effettivamente sbronzi, e proprio per questo sono a maggior rischio di etilismo. Qualcosa di simile avviene con la droga. L'agosto di qualche anno fa una genetista e biologa molecolare e cellulare di Strasburgo, in Francia, ha modificato geneticamente alcuni topi privandoli dell'"orecchio" con il quale i neuroni ricevono la dopamina. Conseguenza: i topi non sentivano più attrazione per l'oppio. È probabile che in futuro nuove cure della dipendenza potranno essere messe a punto proprio cercando di bloccare i recettori della dopamina. Il fatto poi che scatti la trappola della dipendenza è legato anche alle dosi. Un bicchiere di vino a pasto può non creare dipendenza e lo stesso vale per le poche dosi di morfina assunte a scopo terapeutico. Ma se i bicchieri aumentano il corpo si adegua e compensa l'eccesso di attività dei neuroni del piacere riducendo la loro sensibilità a queste sostanze: è la cosiddetta tolle- Il fatto poi che scatti la trappola della dipendenza è legato anche alle dosi. ranza. Da questo momento, per avere lo stesso effetto di Un bicchiere di vino a pasto può non creare dipendenza e lo stesso vale per le piacere, bisogna aumentare la quantità, e all'aumentare poche dosi di morfina assunte a scopo terapeutico. Ma se i bicchieri aumendella dose il corpo reagirà ancora aumentando la tolle- tano il corpo si adegua e compensa l'eccesso di attività dei neuroni del piacere riducendo la loro sensibilità a queste sostanze: è la cosiddetta tolleranza. ranza. La quantità di alcol ingerita dagli etilisti sarebbe mortale per soggetti astemi. Così come lo è la "solita" dose di eroina per chi riprende a drogarsi dopo un periodo di astinenza. E rischia l'overdose. Altre informazioni le trovi presso il sito http://www.geocities.com/Paris/Tower/2351/dipendenza.htm 1 - La ricerca ha scoperto che c'è OGNI ANNO IN ITALIA LE DROGHE UCCIDONO COSÌ una predisposizione genetica. C 6RPPDULR SUICIDI DROGA 3.000 tremila ALCOOL 10.000 diecimila da psicosi alcolica, tumori di esofago e laringe, cirrosi epatica ed altre malattie correlate FUMO 33.000 trentatremila casi di tumore al polmone, ai quali devono essere aggiunti i casi di decesso per enfisema e tumori su altri organi OMICIDI DROGA Non calcolabile ALCOOL 5.000 cinquemila per incidenti nel traffico e sul lavoro causati da ebbrezza 2 - Diritti cercasi - Editoriale 3 - Giudizi favorevoli 4 - Ammalati e medici in Italia - L’esperienza 5 - L’ultimo crociato 6 7 - Consigli per gli Utenti Ser.T. - L’angolo di Tarattattà - Nuove droghe? 8 - Conferenza di Europad FUMO PASSIVO 11.000 undicimila URL:http://www.sims.it/ddt/DDT.htm Pag.1 Difesa per i Diritti dei Tossicodipendenti - anno III-Marzo 2000 La redazione del DDT vuole proporre ai suoi lettori una lettera aperta pubblicata su INTERNET, sui problemi del Metadone & Patenti. METADONE LEGALE O ILLEGALE? mai possibile che la terapia del metadone sia legale per il Servizio pubblico per le tossicodipendenze (Sert), ma diventi illegale quando si tratta di rinnovare la patente? Mio figlio ha 30 anni, con il metadone riesce a gestirsi abbastanza bene, in questi ultimi due anni ha conseguito il diploma di teoria e solfeggio al "Merlacchi" di Perugia e attualmente deve conseguire quello di composizione. Lavora come stradino in alcune strade della provincia e la macchina per lui significa lavoro. Dovendo rinnovare la patente, ha dovuto interrompere la terapia del metadone, con le possibili conseguenze che ne possono derivare. Dopo quattro esami di tipo "borbonico", oggi è stato visitato e controllato al cospetto di tre persone: l’infermiere, il medico dirigente del servizio medico-legale e un dermatologo dell’esercito. Per essere giudicato idoneo alla guida è stato denudato e controllato minuziosamente nelle parti più intime. Quindi, sempre nudo, ha dovuto urinare. Confidando sul solo aiuto della famiglia, abbiamo percorso 800 metri di un tunnel lungo un chilometro, non vorremmo dover tornare indietro, perché per alcuni il metadone è uno stupefacente. È Neno, Rieti Risponde Riccardo Bordoni* Il problema che ci sottopone il lettore Neno, di Rieti, è un esempio classico della confusione e della contraddittorietà della legislazione italiana. Confusione: il Codice della strada (art. 187) parla, per il ritiro della patente, di guida "… in condizioni di alterazione fisica e psichica correlata con l’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope…". È chiaro che questo non è il caso del figlio del signor Neno. Ma l’idoneità alla guida è demandata alle Commissioni mediche locali - patenti di guida, e ognuna agisce in piena autonomia e quindi anche in difformità dalle altre. Difficilmente in questi organismi vi è un esperto di tossicodipendenza e pertanto, con la cultura dominante, è frequente l’equazione: metadone uguale stupefacente uguale non idoneità alla guida. In realtà, in questi casi, il metadone è solo un farmaco che non solo non produce alterazioni psicofisiche, ma serve proprio a impedire le conseguenze della astinenza da eroina. Contraddittorietà: per l’art. 75 del testo Unico sugli stupefacenti, a chi fa uso personale di droghe (in questo caso di eroina) è ritirata la patente di guida (comma 1), ma, per il comma 9, si sospende il ritiro se il soggetto va al Sert per sottoporsi a un trattamento che, molto spesso, prevede l’uso del metadone. Pertanto chi, scoperto a usare eroina, inizia un trattamento con metadone, non subisce alcuna sanzione, mentre viene punito chi è già in trattamento. Siamo al paradosso. Cosa fare, allora? A Firenze, ad esempio, la Commissione medica locale ha stilato un regolamento, con la collaborazione dei Sert, della Tossicologia Forense dell’Università e con l’assistenza dell’Ordine dei Medici, nel quale si dice, a proposito di chi è in cura metadonica: "sarà del soggetto provare, con adeguata certificazione del Servizio di appartenenza, il suo eventuale trattamento con metadone: questa evenienza esclude la ricerca urinaria del metadone". Com’è semplice risolvere un problema, anche difficile, quando se ne ha voglia! * Medico, è stato a lungo responsabile di un Ser.T URL:http://www.sims.it/ddt/DDT.htm & ari amici lettori, da molto tempo abbiamo pubblicato su questo giornale articoli, notizie, denunce di soprusi ed altro con la volontà e la speranza di poter risolvere delle situazioni che impedivano, a chi ne aveva diritto, di poter usufruire delle cure e delle informazioni corrette su di esse. In alcuni casi, con molte difficoltà, ci siamo riusciti, in altri abbiamo fallito ma non molliamo, continuando a “bombardare” con fax, esposti e quant’altro serva quelle Strutture Sanitarie e quei Servizi che impediscono e sottraggono le cure, non somministrando il metadone o dandolo con il contagocce, magari soltanto a scalare. Questo perché, a loro avviso, il farmaco sarebbe una droga, si, ma necessaria, per eliminare dal corpo con una sorta di bacchetta magica il “male”. Abbiamo iniziato il 2000 e ancora si parla di Male, di devianza sulla TD, quando, ormai da più di 30 anni le ricerche scientifiche in questo campo hanno dimostrato che la tossicodipendenza è una MALATTIA. Due parole a proposito della Terza Conferenza Nazionale sul metadone ed altre terapie sostitutive tenutasi a Pietrasanta dal 6 all’8 dicembre 1999 con grande successo di partecipanti. Medici di fama internazionale, operatori dei Servizi e ricercatori, oltre ad approfondire le modalità terapeutiche sull’uso del metadone, ancora una volta hanno stabilito con chiarezza e dati certi, perché scientificamente provati su grandi numeri, che la tossicodipendenza è una malattia. Nonostante tutto c’è ancora chi afferma: Io non sono d’accordo, come se si potesse essere o meno d’accordo sull’evidenza portata alla luce da anni di ricerche cliniche; sembra assurdo ma è così. Programmare ed accaparrarsi risorse è troppo importante per l’affermazione sociale e politica di quanti hanno fatto della lotta alla droga un businness. La visibilità sui mass media di certi personaggi è così tracotante da dare per scontato che un tossicodipendente per “guarire dalla sua condizione” debba rivolgersi alla comunità e non a un medico. Ora, quando mai una malattia cronica qualsiasi, curabile con farmaci come la TD, è accessibile a chi ne è affetto e la TD debba invece essere negata a priori perché i suoi sintomi di sottrazione incidono sul comportamento e sulla società, con la microcriminalità e le altre cose che ben sappiamo. È chiaro che non piace a nessuno vedersi aggredire e sapere che è stato un “tossico”. È chiaro anche che in certe situazioni familiari l’allontanamento di un figlio TD in una comunità residenziale solleva dal problema chi lo subisce. Proprio per evitare queste cose i TD vanno curati e la libertà di cura con l’accesso ad essa a “soglia zero” deve essere fatta rispettare da qualsiasi Servizio sanitario; la Legge lo prevede. Libertà e accesso alla cura, questo è un obiettivo importante da raggiungere, far star bene chi sta male! In questo numero troverete articoli interessanti in proposito. Noi del DDT, proprio per continuare nel nostro impegno, saremmo lieti che chi lo desidera, partecipi attivamente alla redazione del giornale. Fateci pervenire in qualsiasi modo (lettera, fax, a mano, email, etc.) contributi scritti come articoli, proposte, denunce e qualsiasi cosa ritiene debba essere pubblicata sul giornale. In questo modo avremmo la possibilità di scambiarci esperienze, acquisire informazioni e denunciare situazioni che non conosciamo; la porta è sempre aperta! Daniele Baldi Pag.2 Difesa per i Diritti dei Tossicodipendenti - anno III-Marzo 2000 A tutti fa piacere essere approvati nel proprio operato, è per questo che abbiamo deciso di farvi leggere due interventi di medici che hanno partecipato alla Conferenza e che hanno espresso il loro giudizio sull’operato del Gruppo SIMS nella mailing-list DIPENDENZE dell’Università di Genova C ari colleghi ed amici, vorrei riportare alla "lista" alcune cose osservate durante la "III Conferenza Nazionale sul Metadone ed altri farmaci sostitutivi" tenutasi a Pietrasanta (Lu) dal 6 all'8 dicembre 1999.Al di là degli aspetti scientifici (validi) ho scoperto una cosa: che Roberto Nardini non è solo un polemista di fama, a volte anche fuori dalle righe, ma anche uno che con i tossicodipendenti ci sa fare. Ho conosciuto i suoi (ragazzi) collaboratori e visitato le sue strutture. Non credo aver mai visto in una cittadina, simile per molti aspetti a Dolo, dove vivo e lavoro, una organizzazione così capillare di lotta alla Tossicodipendenza e di Riabilitazione. Sicuramente le esperienze metropolitane sono diverse, e più dure, ma mi ha colpito questa impostazione, che sembra basata su : • Volontariato, o comunque una partecipazione reale della comunità ai problemi. • Assenza di giudizio sui comportamenti tossicomanici , come primo comandamento • Efficacia, visto che effettivamente non si vede un tossico per strada, ma si vedono molte persone già con problemi che collaborano alla Conferenza, con una chiarezza ed una professionalità che mi ha lasciato stupito. Al di là delle polemiche, dell'atteggiamento dirompente che il gruppo S.I.M.S. ha preso talvolta, anche in questa lista, sento undebito di riconoscenza verso Nardini, per avermi fatto conoscere questa cosa bellissima. A Nardini: complimenti per il Congresso, ma sopratutto complimenti per i tuoi "ragazzi". Perché invece di fare sempre polemiche non ci fai conoscere meglio questa tua attività? Ai "ragazzi": Bene, ben fatto A tutti: potremmo andare un po’a Pietrasanta a vedere questa esperienza. Grazie, a presto Mauro Cibin Dolo (VE) Ps. : Non è solo metadone H o visitato anch'io il PCA e voglio associarmi al giudizio espresso da Cibin, sottoscrivendolo in pieno. Alle cose meritorie già dette (e che non ripeto) mi sento di aggiungerne un'altra, che giudico anch'essa importante: una grande compatibilità "ambientale" e sociale delle iniziative e delle strutture, pienamente inserite nel contesto urbano, in una strada del centro storico stretta e zeppa di abitazioni a piano terra e attività commerciali e comunque assolutamente prive della "socialità patologica" cui siamo abituati, ovunque. Questo è certamente un merito ed una conseguenza diretta delle cose ricordate da Cibin. Non ultimo, però, questo dovrebbe far riflettere alcuni amministratori masochisti, che collocando i servizi in posizioni periferiche e fuori dal tessuto della città, sono i veri responsabili della creazione delle "bombe ambientali". Un plauso anche per quella mancanza di giudizio sui comportamenti tossicomanici (quell'atteggiamento che io chiamo "terzo") e che è requisito fondamentale dell'instaurarsi di una positiva relazione terapeutica con un paziente tossicodipendente. Nardini polemico? Certo, spesso. Devo dire, però, che la cosa a me non da alcun fastidio, anzi. Poiché è la polemica di chi ci crede, di chi inorridisce davanti ai compromessi quando questi sono di portata tale da snaturare il senso delle cose che si vogliono fare. Perché non concede sconti. Perché è preoccupato di curare il singolo ma anche di modificare la faccia del fenomeno nella zona dove opera e vive (e anche oltre). Perché è un passionale che ne ha fatto una ragione di vita e che ne sente tutto il peso e la responsabilità. Scusate, ma in quest'epoca apatica e sonnecchiante, dove tutto (politica compresa) si rimescola al punto di appiattirsi, dove non si capisce più quanto veramente le persone credono in quello che dicono e fanno, non sono preziose le persone così? Allora evviva la polemica, anche quella che io in passato su questa lista (come ieri a Pietrasanta) ho avuto con lui: sfumature, differenze di visione dovute ad una storia diversa e a punti di osservazioni e sedi operative completamente differenti. Ma una polemica utile, vivace e proprio per questo non sterile. Allora viva Nardini se, da "puro", sarà sempre in una certa misura condannato al ruolo di "rompiscatole", ma proprio perché puro sarà sempre lì a ricordarci quello cui dovremmo in qualche modo tutti tendere. Ciao Roberto Con stima e affetto Salvatore Giancane (Bologna) Un momento della III Conferenza URL:http://www.sims.it/ddt/DDT.htm Pag.3 Difesa per i Diritti dei Tossicodipendenti - anno III-Marzo 2000 I MALATI VANNO CURATI DAI MEDICI; MA IN ITALIA? D al 6all’8 Dicembre si è tenuta a Pietrasanta la III Conferenza Nazionale sul Metadone e altre terapie sostitutive. L’Organizzazione ufficiale è stata realizzata dal Gruppo SIMS, dalla SITD, dall’AUCNUS e dall’EUROPAD, tutte organizzazioni accreditate, presso la Comunità Scientifica Internazionale, come punte di diamante nella ricerca e nella terapia delle dipendenze. La Conferenza, nonostante la complessità logistico – organizzativa, è andata per il meglio e uno degli obiettivi principali che ci si prefiggevano, fare di Pietrasanta un appuntamento fisso e annuale di aggiornamento professionale per gli operatori del settore (“Pietrasanta come Erice” è stato lo slogan proposto) è stato condiviso da tutti i partecipanti. Ciò su cui vorrei porre l’attenzione adesso è il “lavoro sotterraneo e di preparazione” che c’è stato e che , oltre alla Segreteria Organizzativa del Gruppo SIMS (in primis il counselor Guido Giannotti) che ha dato forma in ogni dettaglio al progetto, è stato materialmente svolto con entusiasmo da tutti i volontari, siano essi del DDT – PCA che volontari esterni all’associazione: senza il loro contributo, fatto anche di piccole/grandi mansioni, non avrebbe funzionato nulla di tutto quanto era stato progettato nell’organizzazione della conferenza stessa. Nel PCA vi lavorano tutti i giorni, regolarmente e legalmente assunti con l’orario lavorativo definito, poche persone, ma tutti gli altri (pazienti e/o no) che frequentano la sede, membri del DDT, amici, persone in affidamento e/o in borsa – lavoro, sono disposti a dare una mano e a fare del volontariato. Per alcuni di essi, il fatto stesso di occuparsi di cose riguardanti la tossicodipendenza, quindi del loro stesso “vissuto”, è un incentivo importante nel proseguire la terapia e nel diffondersi di essa, presso chi non è a conoscenza della sua efficacia, e della possibilità di “ricominciare a vivere” senza essere costretti in centri residenziali e/o astinenziali (vedi comunità terapeutiche), ma semplicemente seguire un certo tipo di cura farmacologica, supportata da un counselig appropriato, e considerare la TD per quello che è e che è stato ribadito, fino alla nausea, alla Conferenza di Pietrasanta: una malattia che si può curare senza la necessità di uscire, di fatto, dalla società civile, dalla vita comune e da tutte le attività lavorative e/o no, che altrimenti verrebbero interrotte da un “percorso terapeutico” coatto e colpevolizzante, privo di qualsiasi fondamento scientifico e di risultati obiettivamente certi e rassicuranti di “guarigione” o “dimissione” dalla TD. È ora che ci si renda conto che solo nel nostro Paese si curano malattie con guaritori (vedi Muccioli) e/o con preti (vedi Gelmini, Mazzi, Benzi), che , tranne in pochissime eccezioni in cui si fidano e si appoggiano alla scienza e alle sue ricerche – scoperte, cercano di “redimere”, bah!. Tutte le attività che possono curare, risolvere o anche solo attenuare le sofferenze procurate dalla TD e dalle malattie ad essa correlate, come quelle croniche e infettive (AIDS, EPATITI, etc.), sono possibili solo con la scienza medica; il supporto morale – spirituale che sia è una scelta personale, ma di miracoli se ne vedono pochi purtroppo.Sarà che in Italia c’è il Papa, sarà che il Cattolicesimo è largamente diffuso, ma non fu proprio Gesù il Cristo che disse: “date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” ? Allora, pur con tutta la buona fede che si può avere nella Chiesa, non è preferibile far curare gli ammalati TD a chi lo sa fare e lo fa da molto tempo? Sarebbe l’ora!! URL:http://www.sims.it/ddt/DDT.htm C iao, il mio nome è Roberto Guglielmi, faccio parte di un gruppo che si interessa dello Studio e Intervento sulle Malattie Sociali, "S.I.M.S" appunto. Abbiamo una sede,che e anche quella principale a Pietrasanta in V. Stagio Stagi, anche conosciuta come P.C.A che significa Progetto Comunità Aperta, il nome vi fa' già capire di cosa si tratta veramente, è una struttura che si occupa principalmente di tossicodipendenza, e nella stragrande dei casi, aiuta i tossicodipendenti nelle più disparate complicanze, anche di genere legale, per fare rispettare i nostri diritti, che nella maggior parte dei casi vengono ignorati. Il Gruppo SIMS, ha molti servizi, la somministrazione di metadone, che è alla base del Progetto Comunità Aperta, consulenze mediche, e ha uno staff che può aiutare l'utente in quasi tutti i problemi che s' incontra, ad esempio vi può aiutare a cercare la clinica, il Ser.T o la struttura più vicina a voi nel caso in cui, dovreste andare a lavorare all'estero, potete anche trovare una siringa pulita senza invece doverla raccogliere in terra, rischiando così di prendervi una bella infezione, preservativi che sono utili anche nei rapporti occasionali, una mensa se non sapete dove andare a mangiare, un luogo d'incontri dove c'è sempre qualcuno con cui parlare, che vi può insegnare ad usare il computer, ci sono due computer con cui potreste mettervi alla prova per finalmente fare qualche cosa di diverso. Io, da parte mia sono contento che ci sia un posto come questo, è li che ho imparato ad usare il computer, e devo dire che mi hanno aiutato ad allontanarmi dal mondo della droga, ma non richiudendomi in una stanza, bensì facendomi scoprire nuovi interessi. La tossicodipendenza è una malattia, che si contrae facendo uso di sostanze stupefacenti, una persona si accorge della sua dipendenza solo quando non può più fare a meno della sostanza, nel caso dell'intossicazione da eroina, il farmaco più indicato per la terapia di guarigione dalla malattia è il metadone, io faccio questa cura da circa tre anni, ma solo da due la seguo, devo dire che sta funzionando bene e adesso sono un'altra persona, ho il mio lavoro, la mia casa, la mia famiglia intorno e i miei amici, mentre quando ero in comunità tutto questo era soltanto un sogno. Grazie per tutto quello che fate. Roberto Guglielmi Altre informazioni le puoi trovare nel mio sito Internet:http://www.geocities.com/bobbij_2000/ IL DDT METTE A DISPOSIZIONE LO SPAZIO PER CHIUNQUE VUOLE CONTRIBUIRE CON LA SUA ESPERIENZA PERSONALE O CRITICHE!! IL TESTO DEVE ESSERE FATTO PERVENIRE PRESSO LA SEDE DEL GRUPPO SIMS DI VIA STAGIO STAGI, 81 PIETRASANTA (LU) PRESSO LA SEDE PUOI TROVARE PRESERVATIVI, SIRINGHE E LE CURE!!!! Pag.4 Difesa per i Diritti dei Tossicodipendenti - anno III-Marzo 2000 P rima di tutto voglio precisare che, anche se non condivido idee politiche diverse dalle mie, rispetto le idee e/o opinioni altrui, detto questo… Abbiamo voluto inserire nel “DDT”, il nostro/vostro giornale, questo articolo tratto dal quotidiano “ALTO ADIGE” di Mercoledì 5 Gennaio 2000, firmato Franco Bortolameolli, per le ragioni che ora vi spiego.Ultimamente il dibattito politico riguarda soprattutto le prossime elezioni Regionali, Provinciali, Comunali(non escluse le Politiche), che dovrebbero avvenire nello stesso giorno (il 16 Aprile). Parlo di “elezioni”, non per propagandare determinati partiti, ma perché è la Politica che decide la sorte di noi TD e del nostro eventuale destino terapeutico e/o no.Come al solito tutti i Partiti e gli orientamenti politici iniziano, già da adesso, a martellare l’opinione pubblica per avere più consensi. Più volte, sempre più persone non vanno a votare perché si sentono estraniati e “fregati” dalla politica e dai politici “tutti”; è vero, è uno spettacolo indegno. Pero c’è un MA e un PERCHE’ grossi come una casa: se nessuno o pochi andassero a votare, i Consigli Regionali, Provinciali, Comunali o il Parlamento ci sarebbero lo stesso e, anche se ce ne lavassimo le mani, le avremmo voluti noi, sia se fossimo astenuti o votanti; E LE LEGGI LE FA’ IL PARLAMENTO, LE REGIONI LE APPLICANO E NOI LE “SUBIAMO”. Leggete con attenzione l’articolo che segue, del quotidiano “Alto Adige”, vicino al “Polo delle Libertà” (Forza Italia, AN, CCD, CDU) e, quando voterete, meditate su un proverbio o frase che sia: CHI E’ CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO! Dall' "ALTO ADIGE" , mercoledì 5 gennaio, 2000. 'unico diritto è quello di essere preservati dalla droga. Il più grande problema della droga è soprattutto, oltre lo spaccio e il consumo, di origine culturale o morale. La sinistra ci riprova di nuovo chiedendo la "somministrazione controllata" dell'eroina di Stato, i radicali premono per la liberalizzazione delle droghe " leggere " farneticando che la marijuana non è nociva più del tabacco. Il Ministero della Sanità ha emesso un "libricino" nel quale, pur deprecando il consumo di droghe, ha redatto le istruzioni d'uso corretto dell'ecstasy & co. Allucinante. Forse fingono di non sapere che siamo i primi in Europa per il consumo di eroina e quanti ragazzi sono passati dallo spinello all'eroina e all'LSD e da quelli in breve tempo alla tomba. La distinzione tra droghe pesanti e leggere, definendole cattive o buone è insensato. L'uso abituale delle droghe leggere, seppur consumate con "misura" provoca danni ed alla lunga irreversibili quali l'atrofia celebrale (N.d.R. ??). le indagini statistiche hanno dimostrato che tutti coloro che sono diventati schiavi delle droghe pesanti avevano cominciato cedendo alla tentazione delle droghe leggere, illudendosi che le conseguenze non sarebbero state così gravi. In Italia la droga è figlia del '68, infatti la cultura di sinistra presentò la droga come strumento di liberazione. L'uso della droga divenne per molti una scelta ideologica, certa sinistra pretendeva di vedere in essa la trasformazione dei bisogni umani e quindi di rivoluzionare la natura dell'uomo. Ancora oggi l'antiproibizionismo è promosso in Parlamento soprattutto dai Verdi, da RC e dai DS. La depenalizzazione della droga è il primo passo per giungere alla legalizzazione, alla produzione e alla distribuzione delle droghe dalla Sanità Pubblica ed infine la liberalizzazione piena. La droga libera è una lenta morte pagata dallo Stato, ed avrebbe effetti devastanti su molti giovani. I risultato degli esperimenti fatti in Olanda, Spagna, Svizzera ed in Svezia per la legalizzazione e la distribuzione della droga è stato disastroso (Non è assolutamente vero, dati alla mano. N. d. R). Il compito dello Stato è di garantire la dignità della persona, incluso il diritto all'integrità fisica e psichica. Uno Stato che venisse meno a questo suo compito ed emettesse Leggi a favore della droga, sarebbe assassino, perché darebbe copertura legale ad un'operazione devastante e gravemente lesiva della persona umana. La droga non si vince con la droga, ma è stata provata la possibilità di recupero e di redenzione (sic !! N.d.R.) dalla pesante schiavitù con metodi che escludono qualsiasi concessione di ogni tipo di droga. Si deve disporre la terapia disintossicante non solo a chi lo chiede volontariamente (pochi per la verità), ma tutti i drogati. Lo richiede il bene del drogato stesso che modificherà il suo comportamento solo se subirà l'effetto di una costrizione più forte di quella che gli viene dalla tossicodipendenza. Vanno pertanto potenziate le comunità terapeutiche serie con programmi di terapie riabilitative che portino alla completa uscita dalla schiavitù e seguano il paziente per molti anni anche dopo. La prima misura preventiva è la repressione capillare, è molto importante diminuire le occasioni di incontro dei giovani con la droga, rafforzando gli strumenti di repressione del narcotraffico. Tale repressione deve raggiungere anche i piccoli spacciatori, oggi spesso tollerati, che ormai controllano terreni ben precisi. Occorre inasprire le pene per i trafficanti, inserendo la produzione ed il commercio di stupefacenti fra i crimini contro l'umanità. Bisogna rompere la pericolosa solidarietà tra consumatori e spacciatori, pertanto si deve tornare a punire il consumo sia pure favorendo la riabilitazione ed il reinserimento dei colpevoli. La repressione deve essere rivolta anche alla "cultura" della droga ed impedire la diffusione di tesi che ne giustificano il consumo (apologia di reato), smascherando anche le menzogne ed i luoghi comuni dell'antiproibizionismo. La droga è un fenomeno dalle precise radici culturali che affondano nell'i- Quello che ha scritto questo "ultimo crociato" (non deologia anarchica.E' questa ideologia che occorre contrastare, opponendo credo sia davvero l'ultimo.), spero serva a capire che ce ne sono tanti ancora come lui e che dare il proad essa i fondamentali principi della civiltà occidentale e cristiana. Nessuna prio voto elettorale alla parte politica a cui si riferilotta alla droga è autenticamente efficace se prescinde da una battaglia culscono tutti quelli che la pensano così, il centro turale e morale" destra, vuol dire darsi la zappa sui piedi. L Franco Bortolameolli URL:http://www.sims.it/ddt/DDT.htm DANIELE BALDI Pag.5 Difesa per i Diritti dei Tossicodipendenti - anno III-Marzo 2000 Quando vi recate per la prima volta al Ser.T, o comunque quando rivendicate adeguamenti della terapia: • Fatevi sempre accompagnare da un familiare o da una persona fidata informata sui sui vostri diritti, vi aiuterà ad ottenere una terapia adeguata e sarà inoltre testimone di eventuali rifiuti. • Richiedete la consulenza del vostro Medico di famiglia, magari preventivamente informato sulla terapia metadonica, o di un operatore specializzato. • Fatevi sempre mettere per iscritto le motivazioni di eventuali omissioni o rifiuti Richiedete sempre l'anonimato e accertate che esso venga rispettato. Ricordate all'operatore i suoi doveri in tal senso. •In caso di riammissione, presentatevi alla più vicina struttura di soccorso, richiedete l'intervento riguardo il vostri stato di sofferenza e assicuratevi che venga fatta la prevista segnalazione al servizio, se possibile sottolineando i rischi di un mancato trattamento dello stato di dipendenza. Come è stato più volte detto, dopo tale segnalazione, il Ser.T deve concordare con voi un programma di trattamento entro e non oltre 10 giorni. Ricordate al medico a cui chiedete soccorso che non esistono norme di limitanti l'uso degli oppioidi in caso di emergenza. DENUNCIATE EVENTUALI OMISSIONI DI SOCCORSO! S N e durante il trattamento il dosaggio del farmaco non è sufficiente o lo scalaggio non è tollerato, informate il medico e invitatelo ad adeguare la terapia. Eventuali rifiuti devono essere pretesi per iscritto, saranno impugnati contro eventuali espulsioni da "Urine Positive"ed ancora per chiedere i danni derivante dall'uso di eroina da strada. on scordate mai che quando siete dimessi, più o meno legittimamente da un programma mediante scalaggio, il vostro organismo conserva tutto il precedente bisogno di EROINA ma non la tolleranza ai suoi effetti tossici accumulata col tempo. Quindi se siete costretti a "BUCARVI(SIC!)"di nuovo, usate dosaggi più bassi rispetto a quelli abituali e comunque frazionate la dose, aspettando un paio d'ore tra un buco e l'altro. Usate siringhe sterili, non scambiatele con nessuno, eviterete le note complicanze infettive(AIDS, epatiti, tromboflebiti, endocarditi, ecc...) tratto dal libro "COME OTTENERE UNA TERAPIA EFFICACE" di Icro Maremmani, Carlo F. Nardini e Roberto Nardini. URL:http://www.sims.it/ddt/DDT.htm Pag.6 Difesa per i Diritti dei Tossicodipendenti - anno III-Marzo 2000 Tarattattà è un laboratorio sito all’interno del Ser.T di Pietrasanta, dove i ragazzi possono esprimere la loro creatività attraverso la creta I l Centro di attività espressive del Dipartimento delle Dipendenze della A.S.L. n° 12, è una struttura concepita per creare un punto di riferimento, dove utenti ed operatori entrano in diretto contatto attraverso attività pratiche (lavorazione della creta, cucito, partecipazione a gite istruttive) e relazionali (visione di film, dibattiti, elaborazione di testi finalizzati alla pubblicazione su giornali). Il Centro è attivo presso il Distretto A.S.L. di via Sarzanese a Pietrasanta ed è aperto nei seguenti giorni ed orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 09.00 alle 13.00, il giovedì dalle 14.00 alle 18.00 S ono impegnati in questa attività educatori, assistenti sociali e qualsiasi utente (del Servizio) che abbia la motivazione, a voler affrontare il proprio problema sotto un'ottica costruttiva e senta il bisogno di affiancare ad un progetto terapeutico, un'esperienza di questo tipo. Utenti ed operatori di comune accordo gestiscono il servizio con possibilità di variazione delle attività a seconda degli interessi del gruppo: infatti queste vengono proposte e discusse in una riunione che si tiene periodicamente. Ulteriore momento di aggregazione è stato sperimentato organizzando attività culinarie con degustazione di prodotti, frutto dell'opera degli utenti stessi. L o spirito che aleggia nel Centro, pur avendo finalità terapeutiche, fa sì che tra operatori ed utenti si instaurino spontanei rapporti amicali, che rendono l'ambiente informale e piacevole. &KLXQTXHYROHVVHPDJJLRUL LQIRUPD]LRQLFLUFDO·DWWLYLWj GHO/DERUDWRULR7$5$77$77 SRWUjULYROJHUVLDO 6HU7GL3LHWUDVDQWD 1 egli ultimi tempi noi operatori dei centri di documentazione, per operator ecc… siamo stati bersagliati da richieste di incontri, convegni, libri, inchieste e quant' altro per sviscerare e capire meglio l'ultima emergenza, che in maniera allarmistica ha coinvolto il paese: le droghe sintetiche, denominate nuove droghe, anche se di nuovo non hanno proprio niente, visto che già in passato venivano prodotte in laboratorio e usate durante la 2° guerra mondiale fra i militari in maniera massiccia per coloro che avevano compiti importanti da raggiungere: bombardare obiettivi, azioni di sorpresa sui bersagli durante la notte. Ci siamo chiesti che senso ha produrre documenti informativi quando ovunque esiste la non volontà di vedere come stanno le cose, quando culturalmente non esiste uno zoccolo duro di partecipazione presso i servizi per arginare il problema delle droghe sintetiche che diano una maggiore visione dell'insieme del fenomeno. L'informazione comunque paga, e credo che la motivazione debba partire da questo punto importante. l nostro intento è quello di tenere, comunque alta l' attenzione sulla drammaticità di un fenomeno che sta attraversando ultimamente il nostro paese e che da oltre trent' anni non accenna a ridursi: la diffusione delle droghe. In generale tutte le droghe. Nessuno più parla di quanti giovani muoiono per droga; da eroina 20000 in vent'anni e più di 1000 ogni anno nel nostro paese, e di quanto l' eroina e la cocaina continuino ad essere ancora le sostanze più diffuse e usate. Dopo il clamore degli anni 80 e metà degli anni 90, la nostra società ha rimosso questo problema, facendo finta che non esista, che tutto vada bene, che le comunità terapeutiche salvino le persone, che i Ser.T. svolgano con diligenza il proprio lavoro ecc…e che il consumo di droghe non sia il sintomo più evidente del profondo malessere che vivono i giovani ( lo abbiamo detto tante volte!). olti, soprattutto quelli che fanno tendenza, i cosiddetti opinion leader, in più di un' occasione si sono stracciate le vesti pur di sostenere il diritto di ciascun individuo a drogarsi, (nel senso metaforico del termine) del libero arbitrio a consumare sostanze psicotrope ( che ha un suo giusto valore) alimentando in molti casi non solo la cultura della liceità, sulla quale può essere piacevole disquisire in un convegno ad hoc, ma anche quella del piacere delle emozioni che le droghe offrono, che è quella che più tenta gli adolescenti alle prese con già con le loro incertezze e le inquietudini tipiche della loro età. Gli stessi genitori, alla fin fine, sono confusi, non sanno a chi rivolgersi, oscillano tra autoritarismo e lassismo, e poiché il pericoloso problema potrebbe riguardare i loro figli, preferiscono non pensarci e ripetersi: "Tanto a mio figlio non succederà mai ...". "Forse...", aggiungeva qualche anno fa un'ottima campagna di sensibilizzazione contro l'uso di droghe. (pessimisticamente parlando). Da qualche anno il fenomeno è diventato ancora più complesso, da quando sul mercato sono state lanciate le "droghe sintetiche". Qualcuno descrivendone le caratteristiche le definisce il prodotto perfetto: gli spacciatori e produttori non hanno, in linea di massima, più bisogno di ricorrere a pericolosi traffici internazionali, basta trasformare un piccolo garage in laboratorio chimico; si prendono per via orale, evitando tracce sul corpo; possono essere nascoste facilmente e hanno un prezzo alla portata di tutti; la produzione consente un'ampia tipologia di offerta a seconda dei gusti e delle esigenze dei consumatori. A differenza delle droghe tradizionali (eroina e cocaina), quelle sintetiche - spesso assunte insieme all' alcool e ad altre sostanze come le benzodiazepine (Tavor, Valium, Roipnol ecc…)- sono potenzialmente delle bombe ad orologeria dalle conseguenze inimmaginabili perché possono ledere il sistema celebrare, anche in maniera irreversibile, e il recupero, se va bene, diviene ancor più lungo e più complesso. Chi manife- I M (Continua a pagina 8) URL:http://www.sims.it/ddt/DDT.htm Pag.7 Difesa per i Diritti dei Tossicodipendenti - anno III-Marzo 2000 (Continua da pagina 7) Va inoltre considerato che i consumatori di droghe sintetiche e leggere, sono accomunati sta il problema viene sballottato tra i Si- dal non sentirsi tossici; ma è proprio questa la trappola che questi tipi di droghe tendono map (Salute Mentale) e i Ser.T. in cerca loro: nasce l’idea che ci si può fermare in qualsiasi momento e senza conseguenze: di risposte. Va inoltre considerato che i "Tanto lo fanno tutti..." consumatori di droghe sintetiche e leggere, sono accomunati dal non sentirsi tossici; ma è proprio questa la trappola che questi tipi di droghe tendono loro: nasce l’idea che ci si può fermare in qualsiasi momento e senza conseguenze: "Tanto lo fanno tutti..." Per questo motivo riteniamo opportuno salire sopra i tetti e rivolgerci innanzitutto ai genitori, che sono i primi responsabili dell'educazione dei figli, e al mondo della scuola per il ruolo rilevante che può svolgere. Sicuramente è un problema in continua evoluzione e rapida espansione e inevitabilmente occorrerà avviare una seria riforma dei servizi - affinché dispongano risorse per una forte azione preventiva promozionale sulla persona e di accompagnamento e sostegno per i soggetti più deboli. In pratica, si chiede ai Ser.T., di cominciare ad armarsi con gli strumenti necessari se non vogliamo ritrovarci fra 10 anni (auspicabilmente ed inevitabilmente) al punto di oggi, dove la confusione della diagnosi, del non coordinamento fra gli attori preposti, del non capire culturalmente il fenomeno che avvolge le nuove generazioni attuando sempre il solito sistema di relazione, comunicazione e quant'altro. Se poi si vuole creare un esercito per il prossimo decennio per dare lavoro ai servizi, direi che siamo sulla strada buona. Confido nelle tante persone serie che lavorano e si scontrano quotidianamente con i tromboni dei servizi, i perditempo culturali e i depistatori di buon senso; in loro confido. &21)(5(1=$',(8523$' (85RSHDQ23LDWH$'GLFWLRQWUHDWPHQWDVVRFLDWLRQ 7266,&2',3(1'(1=$'$(52,1$(352%/(0,&/,1,&,&255(/$7, ,9&21)(5(1=$(8523($68//(7(5$3,(6267,787,9( 0(7$'21(/$$0%835(125),1$ &DVWHOORGL9DOHQ]DQR 6XEELDQRGL$UH]]R H0DJJLR Si ringrazia Stefano della ditta Baudone di Sarzana per la collaborazione. URL:http://www.sims.it/ddt/DDT.htm (KL SUHVHQWDQR Pag.8 OH WHUDSLH O·XVR GHO FRPSXWHU KD SHUPHVVR GL WURYDUH ODYRUR (&&$6 (XURSHDQ &ROODERUDWLQJ &HQWUHV LQ $GGLFWLRQ 6WXGLHV 'RWWRUDWR GL 5LFHUFD LQ 7RVVLFRGLSHQGHQ]H 0DVWHU LQ 7RVVLFRGLSHQGHQ]H 5HJDODORDO''7 81,9(56,7· ', 6,(1$ /·XVDWR QRQ OR YDOXWDQR QLHQWH " 81,9(56,7· ', 3,6$ 'LSDUWLPHQWR GL 3VLFKLDWULD 1HXURELRORJLD )DUPDFRORJLD H %LRWHFQRORJLH 6WDL SHU JHWWDUH LO WXR YHFFKLR FRPSXWHU " FRQ LO VRVWHJQR GL PROWL FDVL ROWUH DG DYHU DYYLFLQDWR PROWH SHUVRQH DO 3URJHWWR &RPXQLWj $SHUWD HG DO (85RSHDQ 23LDWH $'GLFWLRQ WUHDWPHQW DVVRFLDWLRQ 3URJHWWR $OLDQWH 2QOXV $VVRFLD]LRQH SHU O·8WLOL]]R GHOOH &RQRVFHQ]H 1HXURVFLHQWLILFKH D ILQL 6RFLDOL 2QOXV *UXSSR GL 6WXGLR H ,QWHUYHQWR VXOOH 0DODWWLH 6RFLDOL 2QOXV 7XWWL QRL DEELDPR LPSDUDWR GD YHFFKL FRPSXWHU DG XVDUH OD WHFQRORJLD LQIRUPDWLFD ,Q Vito Di Silvio