SOLUZIONI

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SOLUZIONI
Scuole medie grigioni
Esame d'ammissione 2009
Italiano
3a Liceo / 1a SMC / 1a SS
Nome e cognome:
Luogo d'esame:
Gruppo:
Punti:
- SOLUZIONI durata 90’
massimo punti 80
Si esige una chiara calligrafia!
A. ORTOGRAFIA / LESSICO
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1. Correggi i dodici errori, scrivi solo le relative parole! (totale
punti, meno errori)
3
L’insegnante dà all’allievo un’insufficienza e registra le assenze.
I rossoblù hanno perso, ma l’incontro è stato equo e proficuo.
Sogniamo un ingente guadagno e magari anche una menzione.
L’usciere è in crociera e ha lasciato le sue mansioni a un efficiente operaio.
Il quesito posto dall’asceta ha prodotto un’eccezionale attenzione.
Scrivi sul taccuino l’intenzione di questo cosciente acquirente.
2. Componi una frase con ciascuna delle parole seguenti!
fondamenta (sost.) / fondamenti (sost.)
gettare le fondamenta di una casa
i fondamenti di un sistema
indice (sost.) / indice (verbo)
secondo dito della mano, elenco, indice della materia
annunciare, decidere di autorità / indire le elezioni
ambito (sost.) / ambito (verbo)
spazio delimitato / nell’ambito della scuola
desiderare, bramare / ambire a una carica
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3. Cancella l’intruso di ogni serie!
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babbeo, citrullo, grullo, solerte, stolto
asparago, basilico, peperone, ravanello, sedano
deperito, depresso, fiacco, spossato, stremato
alloggio, baracca, capanna, contenitore, dimora
4. Trasforma, passando dalla parola indicata alla parte del
discorso tra parentesi!
3
testa (> verbo) intestare ecc.
celere (> sost.) celerità ecc.
storto (> verbo) storcere ecc.
prezzo (> verbo) apprezzare ecc.
abbruttire (> sost.) bruttura ecc.
pietoso (> verbo) impietosire ecc.
5. Inserisci l’aggettivo o l’avverbio adeguato senza ripetere la
stessa parola! Cominciano tutti con “m“.
3
Abbiamo preso la decisione dopo matura riflessione.
Ci divertimmo un mondo. Fu uno spettacolo meraviglioso.
E’ povero e conduce una vita misera.
Tornato dall’ospedale, ha ancora bisogno di una cura medica.
Non è diverso, è il medesimo caso.
Questa lettera è davvero misteriosa, si capisce poco.
6. Spiega la differenza delle seguenti tre coppie!
3
valido
efficiente, adeguato, che corrisponde a determinati criteri
valoroso
di gran coraggio, di provata capacità
la posa
sosta, collocazione, atteggiamento
la posizione
situazione, opinione, circostanza
la colletta
raccolta d’offerte
la collezione
raccolta di oggetti simili
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7. Esprimi con un solo verbo le seguenti espressioni!
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Rimettere nello stato di prima
riordinare, ripristinare
Fare alla svelta
sbrigarsi, spicciarsi
Mandare via da un’abitazione
sfrattare
Cacciare da un paese, da uno stato
esiliare, estradare
Vendere a prezzi più bassi
svendere, scontare
Pregare con insistenza
supplicare, implorare
B. GRAMMATICA
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1. Metti il sostantivo con l’articolo determinativo e indeterminativo,
singolare e plurale dove richiesto!
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determinativo
singolare
plurale
indeterminativo
singolare
plurale
podio
il podio
i podi
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Greco
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i Greci
un Greco
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schema
lo schema
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degli schemi
dio
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gli dei
un dio
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arancia
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le arance
un’arancia
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specie
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una specie
delle specie
2. Metti il pronome adatto!
3
Questi sono i ragazzi (a) cui / ai quali ho prestato la macchina e con cui / con i
quali sono uscito.
Quando le ho incontrate, ho detto loro tutta la verità.
I genitori, i cui figli non trovano lavoro, sono preoccupati.
Diteci di chi parlate! Non li conosciamo proprio!
Signori, vi prego, non ci facciano perdere tempo, altrimenti lo diciamo al direttore!
Hai telefonato a Stefania? Sì, le ho telefonato.
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3. Volgi al tempo opportuno!
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Lei non credeva che Luca (stare) stesse così bene all’estero.
Quando, fra tre mesi, (voi finire) avrete finito il corso, (parlare) parlerete bene
l’italiano.
Spero molto che loro (lavorare) lavorino bene e che (fare) facciano bella figura.
Vorrebbe che io la (accompagnare) accompagnassi a casa.
4. Coniuga nella forma richiesta!
5
indurre (condizionale presente, loro)
indurrebbero
attingere (passato remoto, lei)
attinse
assumere (congiuntivo imperfetto, noi)
assumessimo
dare (imperativo, tu)
da’!
stare (passato remoto, voi)
steste
porre (congiuntivo trapassato, voi)
aveste posto
nuocere (indicativo presente, lui)
nuoce
volere (indicativo futuro semplice, tu)
vorrai
svolgere (condizionale passato, voi)
avreste svolto
morire (participio presente)
morente
5. Metti la forma attiva o passiva! (un errore annulla il punto)
Aveva eseguito il lavoro ad opera d’arte.
Il lavoro era stato eseguito ad opera d’arte.
Il colpevole fu riconosciuto dal testimone chiave.
Il testimone chiave riconobbe il colpevole.
La polizia inseguirà i ladri.
I ladri saranno / verranno inseguiti dalla polizia.
Il bottino non sarebbe mai stato ritrovato dalle autorità.
Le autorità non avrebbero mai ritrovato il bottino.
Dovettero restituire il premio a causa di frode.
Il premio dovette essere restituito a causa di frode.
Non credo che quelle lettere vengano spedite dal capufficio.
Non credo che il capufficio spedisca quelle lettere.
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6. Volgi al discorso indiretto! (un errore annulla il punto)
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Gino disse: “Oggi non possiamo andare via.“
Gino disse che non potevamo andare via quel giorno.
Paolo disse: “Partirò domani.“
Paolo disse che sarebbe partito l’indomani.
Sara ci ha detto: “Sedetevi!“
Sara ci ha detto di sederci.
Mi disse: “Se fossi giovane, farei il giro del mondo.“
Mi disse che se fosse stato giovane, avrebbe fatto il giro del mondo.
Mi chiese: “Come sta Antonio?“
Mi chiese come stesse/stava Antonio.
Ci domandò: “Chi ha preso i soldi?“
Ci domandò chi avesse/aveva preso i soldi.
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C. COMPRENSIONE DEL TESTO
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La lettura del vocabolario
Per dipingere è indispensabile conoscere i colori; per suonare, le note; per scrivere,
le parole. Tavolozza dei nostri pensieri, tastiera delle nostre idee è il dizionario.
La lettura del vocabolario è una delle più eccitanti avventure della fantasia, perché
contiene l’universo. Qui ci sono tutti i libri del mondo, passati e futuri. Basta tirarli
fuori. Si può leggerlo e gustarlo ad apertura di libro, non c’è bisogno di arrovellarsi –
a che punto ero rimasto? – come accade con i romanzi; nel dizionario ogni parola
costituisce una vicenda a sé stante, un romanzo, in tutto decine di migliaia di
romanzi perché ogni parola, essendo lo specchio d’una cosa, riflette una storia
dell’uomo, una conquista del suo pensiero. Più ancora che alle storie, conviene
esortare gl’italiani al dizionario, scrigno discreto che racchiude, dall’A alla Z, la
nostra sterminata ignoranza.
Secondo un’inchiesta, su tremila italiani intervistati mille conoscono 1000 parole
ciascuno, ma la media generale risulta di 400 parole pro capite. Viviamo,
giustamente orgogliosi, in un regime di libertà di parola; ma com’è possibile
esercitarla, se ne conosciamo così poche? Più parole, più idee, incitava un vecchio
slogan. Intendiamoci: non è necessario, né d’altra parte sarebbe umanamente
possibile, conoscere a memoria tutto il vocabolario; l’importante è consultarlo con
giudizio al momento opportuno, come non serve sapere tutto l’orario ferroviario,
basta saperlo leggere quando dobbiamo prendere il treno.
Assieme all’elenco telefonico, è il più democratico dei libri. Nessun culto della
personalità. Tutte le parole, poetiche e tecnologiche, umili e dotte, arcaiche e
ultramoderne vi figurano in rigoroso ordine alfabetico, accettando come in autobus il
posto assegnato dal caso, in pittoresca promiscuità, alluce e allucinante, damigella
e damigiana, eremita ed eresia, gulag e gulasch, letame e letizia, coscia e
coscienza, anguria e angustia, come e comare.
Gabriele D’Annunzio, gran fabbro di neologismi, dedicava giorni a studiare il
vocabolario, in particolare l’etimologia, indispensabile non soltanto allo scrittore, ma
anche su un livello più modesto, a coloro che potremmo chiamare genericamente
“utenti dell’alfabeto”. Per chi scrive (e parla) l’etimologia è necessaria come al
medico la composizione chimica d’un farmaco, e all’esploratore la mappa d’un
fiume. Anche le parole hanno infatti una sorgente e un percorso il quale, strada
facendo nei secoli, si modifica, devia, talvolta cambia letto.
Se possiedi le parole, possiedi le cose.
da Cesare Marchi, Impariamo l’italiano
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1. Riassumi il secondo e terzo capoverso con circa 40 parole!
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2. Spiega le parole sottolineate nel testo!
4
giudizio:
secondo il buon senso, il senso della misura e delle necessità
neologismo: termine, parola nuova
eresia:
dottrina che si oppone a una verità della chiesa cattolica /
sproposito madornale, opinione insostenibile
etimologia: origine e storia delle parole
3. Che cos’è un vocabolario secondo C. Marchi?
4
Strumento musicale, gamma di colori, contenitore di tutti i libri, grande
romanzo, storia dell’uomo, fonte di piacere e avventure, libro alla portata di
tutti, strumento di studio ecc.
4. Cosa sai tu del vocabolario, che uso ne fai?
4
Manuale con patrimonio lessicale, definizioni, ortografia, grammatica,
pronuncia, uso delle parole, sinonimi, contrari, etimologia, esempi, modi di
dire, proverbi, citazioni ecc.
5. Secondo te, che potere ha la lingua? Formula qualche aspetto
a proposito!
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Permette di pensare, comunicare, comandare, fantasticare, capire, identificarsi
ecc.
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D. PRODUZIONE SCRITTA
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1. Qui di seguito trovi l’inizio di tre racconti. Scegline uno e
continualo (circa 180 parole, contale e indica il numero)!
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a) Partito ad esplorare il regno di mio padre, di giorno in giorno vado allontanandomi
dalla città e le notizie che mi giungono si fanno sempre più rare.
b) Dopo un giorno di viaggio in treno, XY arrivò, una mattina di marzo, alla città dove
c’era la famosa casa di cura. Aveva un po’ di febbre, ma volle fare ugualmente a
piedi la strada fra la stazione e l’ospedale, portandosi la sua valigetta.
c) Una goccia d’acqua sale i gradini della scala. La senti? Disteso in letto nel buio,
ascolto il suo arcano cammino. Come fa? Saltella? Tic, tic, si ode a
intermittenza.
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