IL POPOLO DEL PEPLO DI PENELOPE Il Populus Romanus

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IL POPOLO DEL PEPLO DI PENELOPE Il Populus Romanus
IL POPOLO DEL PEPLO DI PENELOPE
Il Populus Romanus rappresentava le popolazioni che erano state vittime della Piromanìa Polare.
Era il Populus Nullus o Ullus risorto dalle proprie ceneri per combattere gli epigoni dell’Impero
Egizio.
I Romani si appellavano Quirites cioè discendenti delle vittime del  Ritus o Ritus Crucifixionis, dal
quale erano ridotte Delusiones Illuminatae.
Il sostantivo Populus è imparentato con il termine Peplus, derivante dal greco Πέπλος.
Da Πέπλος deriva la parola anglosassone People con l’aggiunta della o oplitica.
La o oplitica è la o dell’ops (ὄψ) e del lithos (λίθος) cioè la o-micron delle saevae sevitiae
oraculariae (la Sevitia si basava sull’ablazione mediante le Sagittae di Sais: sae-vĭtĭo, āvi, ātum,
vĭtĭāre,fino al Vitium VITIS).
The People è il Populus of the Pope, cioè il Populus Servorum Petri.
Ma The Pope non era solamente il Papa Cristiano, bensì il Papa della Trinitas Piramidale composta
da Cristiani, Ebrei e Musulmani.
Erano odiatissimi dai Romani per il Delta fiammeggiante, oggi importante simbolo in cui si
riconosce la Massoneria Internazionale.
Alla Trinitas Egiziana faceva da contraltare la Trimurti Indocinese, rifornita di schiavi dai Rom
Romeni (International Roaming).
Il POPULUS era il corpo degli schiavi – il Populus Opulentus - destinati al Bellum del Polus Lustralis
(PLUS MINUS).
In ciascuna πόλις era ubicato ὁ πόλος πυρός (Po-Pu-Lr) per combattere il vile πόλεμος.
Il πόλος πολεμικός era il luogo, la Loggia R.L., dove il po- (poro) era mortificato in pu- (purrificatio).
La o è l’ὅλος (the whole, the entire, the complete in all its parts), si apre in α (ἄλφα) per produrre
un’altra o grazie alla I (ἰῶτα).
La ἰ è la componente elementare della π.
La Π, che è formata da tre ἰ, è una delle due metà di H-ἦτα
La lettera Π in compagnia delle vocali (compresa la ὒ) può essere una consonante produttiva e
poetica oppure perniciosa.
La o in πόλος del πολέω può produrre “p-olas” e “p-lazos” (olas positivas y plasticos), ma, per
converso, può causare τὸ πολύ, il polus, cioè lo spegnimento della o dell’ὅλος.
L’ὅλος è l’ola premessa sessuale dell’unione oXotenendo presente che il maiuscolo è la
cristallizzazione, Cristo crocifsso per usare una metafora cristiana, rispetto al minuscolo mobile e
mutevole).
πέπλος
PA
PE
PI
PO
PU
Pa
Pe
Pi
Po
Pu
π έλω
π έλομαι
P
ὁ
οἱ
Pœplo
People
ὅλος+ὅλος
π ολλός
π ολλοί
ἁλός+ἁλός
ἄλλος
ἕλος+ἕλος
ἐλλός
Ἥλιος
e
e
'o
œ
o
Cœnum
o
Cohen for Us
Cænă O-scena
P
ANUS
Pan
P
INUS
Pain
PR IN USTIO
Pin
OPULENTIA
P
AENUS
Peana
Pen
EXPLOSIO
P
OENUS
Poenare
Pon
OPS ῥώψ, ῥῶπες
P
UNUS
Punii, -orum
Araba Phoenix
ποιέω
J
POPOLARE
POPULARE
To Populate
οἷ ~ οἷ
f IO
τὰ π ολλά
αἷ ~ αἷ
TAO-POLLAO TAY-POLLAY
TAP
του
τό, τυ, σύ
τὰ π ολλά sono i molti neutroni (neutra uteris)
rs
QP
ag
ga
γαμέω
τ-οἷ
τ-αἷ
U
QP
The People were the Germans
O
V
A
ἀεί εἶμι, εἰμί
U?
O?
O-U ?
and t'hay liked to populate them with Hate till the Late
when the Fade, when the Ate
The People of the Fate
w ill t' hen s hade s in th' hat end?
Nel Πόλος l’ὅλος va dal Πολύς (polus) al Πύλος al Πουλύς
Tolto il PX (Quadro) rimane l’οὖλος e l’οὔλους.
Tolta la LX (Lux) rimane οὐ οὖς ed ὗς
L’ὅλος οὖλος nelle mani dell’ὅλοξ (il Μολοσσός del Μῶλος) è Iulus lusus nel Buxus (Ullus), il
Baiulus nel Baule (Αἴολος).
Il Πολλός cioè il doppio Πόλος diventa Pullus (Poema Nullus et Ullus o Nœnŭm).
Il Po-Ro o P-oro in Pu-Ru è l’effetto della Purificatio Erotica
Il verbo Pūro è formata da Pu-Eros.
Il Puer Pŭellus il Puer purificato in P-urus (The Orogenetic Poor in Pouring, The Proletaire).
I verbi utor (ūtor, ūtĕris, usus sum, ūti, forma arcaica oetor, oesus, da oitor, oisus) ed ūro
(uro, ussi, ustum) esprimono bene l’effetto neutralizzatore della U sulla o incastonata in  (ὁ
πυρός, οῦ)1.
Se nel tema del tempo presente mostrano la R di Roma, nel tema del tempo passato esibiscono la
S di Siria2.
1
In generale to disturb, harass, annoy, oppress: “eos bellum Romanum urebat,” Liv. 10, 17, 1; cf. pass.: “quo (bello)
Italia urebatur,” id. 27, 39, 9: “labor aliquem urens,” id. 36, 23, 5: “captos legibus ure tuis,” Ov. Am. 1, 8, 70:
“populum gravis urebat infesto mari annona,” Vell. 2, 77, 1: “urebat nobilem populum ablatum mare,” Flor. 2, 6, 2.
2
Il Cattus Sirianus o Soranus era Gath Golyath, il ghiotto, goloso predatore, Captor, di Poli (Πόλοι) da arrostire in Pulli
nel Πόλιον (il Teucrum Polium, Pŏlĭon or Polĭum, ĭi del Pollen), Capi-T-ὅλος e ὄλα (in ebraico Goi, plurale Gojim, gli
schiavi Gothic  Infimi nell’Infernus).
Catulus Catullus Scatum Scatula
Il Gatto cattura la preda e la lascia scappare ripetute volte, scattando e riacciuffandola (is The Pussy-Cat Game with
The Mice of the Passion).
Gli Hebraei (non solo i Iudaei ma anche tutti gli altri Populi Troiani) utilizzavano la stessa tecnica del Gatto.
Nel locus Iocosus, a più riprese, intervallate nel tempo, si sollazzavano (solacium), a dare la caccia alla preda fino alla
Captio ed alla sua Capitolatio nella Capitale, dove era sottoposta alla Capitolaris Actio o Capitatio ed alla Captura
(Caput, Capitis, Casa Puta Pietatis, Capitale).
Seguiva la Scaptio per dar corso ad ulteriori battute di caccia dei Liberi e delle Liberae, fino al Capo, Caponis.
Le giovanissime prede erano le Scapulae, così appellate per via della Scapula Britannica (la scapola destra è la Gran
Bretagna vista come il braccio destro sollevato dell’Europa ariana), della Scapula Muciana (Caius Mucius Scævola
Cordus) e della Scapha, lo scafo dove venivano immobilizzate per essere scafate, fino alla calafatura finale in pece
(pix, pecis).
Si divertivano Iudices ad applicare il Iugus Iocularis negli o-culi.
La Iocunditas consisteva nell’utilizzare i cunei e nel profondere le undae (fundere) negli o-culi.
La cura urente e furente degli o-culi determinava la locura (locatio, lacus, locus, lucus).
I Catti erano in realtà i Capti o non i Captores (the Mice era l’Amicus Homicidalis, il Micidiale del Mĭcāre e del
Formīcāre in Formidine, the Cat era the Captured, the Kitten for the Knit).
Catturavano gli Amores da portare al Pomerium o Murum Romae (Gyza dei Mori).
Il Topo era il Mus, Muris da murare per la Ustio Busiridis Suburana.
I Catti Capti e Capitulati erano i Catuli della Scatinavia Captivi, fanciulli scandinavi della o-rigo.
Erano annichiliti, nullificati in maniera consonantica palindroma (collettivamente e coralmente) dalla B fino alla X di
Xulus e di Xullus (Culus-Cullus, Mulus-Mullus, A-Nulus-Nullus).
Il Nilus consisteva nell’Annĭhĭlātĭo dell’ὁ Νεῖλος diletto, cioè del νειός figlio veicolato dell’εἴλω e dell’εἰλέω (ἕλος in
Ἶλος).
Il novellus Aenea fatto P-ullus nel Polus dai Iudaei (TI-ULII, Π-ύλος).
Aenea significa Ae Iens ad S-Ienam (Hyaena), Aer Ire nea (El Aire, The Eire).
Presso i Giudei l’Aer (l’AEOIRE) in EI-l-A-T, cioè crocifissa nel Letto di Latta En-Ki, era il Lac, Lactis, subita la violenza
El-Al e l’alchimia EN-lil.
Presso gli Arabi l’Aer dell’Ire in T (The Air) per l’Ars, Artis (The Art) procede verso T-aran, T-eran, T-iran, T-oran, T-uran.
La o esce dalla A come Aisha, passa come Pasha ad Oriente per diventare Geisha dell’Hindi Ràjah cioè Grande A-$-H-E
presso l’Indù Nippo-Cino (Cinippo).
L’Indù è l’Intra nel Duplice Ano dell’etera giunta nell’A-Kris o Area di Cristo Industriale (Hare Kṛṣṇa di Aduana Indira
Indiana Induana).
Qui è la o diventa GOOSE, the G-OO-D GO-D-OG for the DICK, fino ad essere distrutta in DUCK nel DECK, dove è stata
immbilizzata come JEESE (gesso, yeso, gypsum) e costretta al CHEESE (le oo rappresentano gli orifici anatomici vergini
e la sequenza di trafitture e buchi alchemici, ampliati nelle maiuscole OO mayas, le uu ovvero le vv rappresentano la
sequenza di morsi e fratture sul corpo della vittima, accompagnate dalle sevizie con le frequenze elettromagnetiche).
Nell’America Maya è Cochise Navajo (K'uu-ch'ish).
The Pussy
The Passion
Scătĕbra
Cat
of
Ebria
& The Snake
KAT-
HEBRAEA
o-rigo
Scato
HE 8 PEA
o-Riga
o-rigen
o-rigin
o-recht
PASSION
CAT
ASS PIN O
ION
SNAKE
Scaturigo
Scaturiginis
MANTVA
Mητερος ἄνθος
Scateo
Scatesco
CAT -XAT
KNIT
KITTEN
KEY-NEAT
A-MN-IS
CAPTION
CAPTURE
A-MN-$
PUSSY
CUT-E
M
ar-rigo
in-rigo
OS-COLO
iNi
Y
OS-CULUS
INRI T US-CULUS
Ebrius
cum Ebriis
e-rigo
u-rigo
NAT
NET
NIT
NOT
NUT
(KNEE RITE)
Venivano catturati, liberati e ricatturati, non solo nelle angustie, ma anche negli spazi venatori per
il Vēnāri ed il Vēnire al Cor Horarius di Venus, cioè al Circus della Lux o Circulus.
Gli animales, le animae alatae, erano inseguiti lungo il percorso della Maratona che conduceve alle
Termopili (il Polo Termico).
Lo schema della caccia ai Maratoneti era seguito in tutte le città del Mediterraneo.
A parte la Maratona localizzata nelle singole Poleis e nei centri circonvicini, esisteva una Maratona
continentale, alla quale partecipavano i vari popoli schiavisti, come testimoniano toponimi come
Maracanda, cioè Samarcanda, Samarra (Samaria), Marrakesh(Marocco), Marathos (Amrit).
Ad est giungeva a Madras  M-ARA-S (madre del sedere cinetico): versante adriatico di Adrianus.
Ad ovest giungeva a Maracaibo, M-ARA-ÇABO ($).
In Roma divenne la Marathon degli Exterminatores alle Thermae per il loro Termen.
I Servi di Roma, la Gens Minucia (Plebs Populica), formata dagli Hostes delle Ostiae Minutae in
Horarium, venivano venduti e riscattati, ricattati (κάτος) per non essere damnati o iustitiati (κῆτος, κότος, κύτος:
to cut the cute), allettati e liberati fino all’ora fatale.
I Romani invertirono i ruoli di prede e predatori, cosicchè i giganteschi Gatti divennero Topi, le Volpi divennero Lepri, i
Lupi divennero O-vini et Cervini (oB-Servi Corvini), i Passeri divennero Aquilae, i Serpenti rimasero angustiati nella
Mansio Augusta (Mangusta o Mastrozza degli Strozzini).
Nella cripto-geografia il grande Gatto è il Puma cioè la Cina, che è al tempo stesso la Vitella I-gnu-da, in linea con il
Lignum dell’Ignis (il Puma è il Felis Concolor, Coguaro, Giaguaro, Leo-Pardo, Ghe-Pardo, Tigre, il Κύων della Μύκης).
Puma deriva dal greco ῥῦμα, termine peggiorativo di roma e di amor, se letto al contrario, secondo la corrente
romana “RamuR” o correntein
In Italia, prima della vittoria di Roma, il Gatto di Sora e Sorrento era dato dall’incrocio del duplice fallo del Cairo e di
Tunisi su Genova per la Croce di Scozia.
L’Assiria era la As-sura, l’Area S (Eros) della caesura e dell’arsura della o in U, l’area della sera di O-SIRIS H-O-R-U-S ISIS
(Isidis).
Le Ores Simul Orientes erano le Sorores (S-or-or) del Lumen del Imus (Limus), le Alamannae, las Hermanas Germanas
de sorrajar en las Horas, collocate nell’Azora dell’Asor in Azorramiento, the Alfa, A-life-A, in ZN, in the Ten-Zion of the
Soaring Sore o Sorrow.
Erano las Rosas para Rosar in Zeta, disposte nel Rosario, las Zorras, cioè le Vulpes e le Vulpeculae del Deus Vult
Ultionem in Ulpiano (Uls Picus in Ano, Ulpicum).
The Sorrow era the Rose in Row for the Worse o cioè the Horror (High Ache in oo Rond wov-el).
Nella cripto-geografia The Worry & Sorry è nell’O-mega Volo dell’Angelo (The Angel Flight).
Le Isole Azzorre, in portoghese Açores (Aåores o Ilhas Terceiras), in spagnolo Azores, furono così chiamate per
indicare la grande S (The Sore, El Sufrimiento) nel grande Mare Azul: ԐS-capes o ԐS-chaps? (Chapas del Mexico).
Il flusso vocalico (ῥόος - σορός), proveniente dalla A, consente l’usus dell’autor.
Questi è l’utente della o, procedente dalla A, nell’utor e dell’uro, il suo usuario fino all’ us-ur-a ed
alla clausura, salva la possibilità di volgere l’ur-us (il residuo dell’us-ur-at-us) nuovamente in or-os
(sarebbe il caso dell’utensile usa e getta, salvo il suo riutilizzo improprio).
Il gruppo consonantico greco ΣΡ è ὁ Σήρ, Σηρός (plurale Σῆρες), cioè il Serpens di Roma,
promanante dal Σήψ, Σηπός3 (SPS - ).
Dalla Mater Eros, la Os è partorito ὁ Σήρ, Σηρός che è la corrente Σ-ἀήρ, Σ-ἀέρος
Il verbo Ūtor (ūtor, ūtĕris, usus sum, ūti) è il verbo dell’Usus e del Iussus.
Il Iussus è l’ordine perentorio di Yussuf4 di Iuba5 con il quale comanda di procedere all’olocausto
del Iusiurandum (Yas, Yes, Yos, Yus).
L’ustum è l’esito dell’ustio, l’operazione di ustione, una volta tolto il πῦρ.
Il πῦρ è l’elemento purificatore utilizzato in urna per il πόρνος.
L’Urna, in realtà, il Forno o, in spagnolo, l’Horno, è il π greco in quadro dove la o , imprigionata nel
circulus, diventa U.
Il π greco è la lettera aggregante o agglutinante (grex graecus) dell’alfabeto6.
È composto da tre ἰῶτα, delle quali due dinamiche (quelle verticali) e una rigida (quella
orizzontale).
La ἰ è un quarto della O ed un sedicesimo della  o 8
L’8 è l’unione di due S, delle quali la seconda contrapposta alla prima.
Se le due S corrono nella stessa direzione si ha la svastica ma se si scontrano può aversi l’8 rotante
(R-octo-R o Tsade di Sion ) o la rottura produttiva in ᾧ.
La  girata per 90° a destra diventa una M, girata di 90° a sinistra diventa una W
La M più la W dà le Celle Elleniche XX (Mattonelle, Tessere del Mosaico Magnetico) , la  più
la o dà l’ὁμός in μῶσις cioè l’8 in  e cioè la ρόος.
La A è la vocale dell’Amen cioè dell’Alfa vergine per l’I-manere (Imene).
La Z nell’italiano e nello spagnolo in luogo della ç mettono in rilievo che The Sore è di tipo Z-ion, ma d’altra parte la ç è
la stessa  (zeta greca), simbolo dell’apertura del circolo virtuoso o per effetto dello Zed (os, oris).
La o è la vocale rotonda e perfetta della verginità: o-micron in O-mega.
La res è la sillaba della corrente resiliente (correo e corriente).
Le Ores sono in latino le aperture anatomiche della vittima, deportata schiava, da correggere coralmente: orecchie,
orejas.
Nell’Estremo Oriente esse sono le Koreas (Øre, Öre di Soren Kierkegaard).
L’apertura è la Rosa destinata a diventare Rossa e Russea (Russia).
L’Asor Rosa è il Rosario dell’Asor Dar o Asordar (to deafen, to defeat the feather in the feast till the Feat, desacher La
Fea, disfare la Dea).
Le negazione della Rosa Soave (Rose of the Soave Soar) è nel verbo spagnolo Asorocharse (AMÉRICA DEL SUR), che
significa <<padecer soroche, angustia que se siente en lugares muy elevados>>.
È il Coraje Coração, Cor-de-Rosa, asado por el Erotomane de la Cuerda de la Izquierda, El Cordero (da cor de rosa).
3
<<Σήρ, ὁ, gen. Σηρός, mostly in pl. Σῆρες, Seres, the people from whom silk was obtained (i.e. the Chinese),
Str.11.11.1, 15.1.34, D.P.752, etc.; interpol.(?) in Ctes.Fr.p.86 M. (cod. Monac.):—Adj. Σηρικός (q.v.). II. silkworm,
Paus.6.26.6.>>; <<the Seres, an Indian people from whom the ancients got silk, Strab.>>, from
http://www.perseus.tufts.edu
4
Ussari, Ustasha, Üzerlik, Urdu e K-urdistan  China Ur-two  (Place of the Hurt-Woe)
Ascari Assaraco o Assarco, Ascalona
5
Giuba I di Numidia, Iuba nelle fonti latine, vissuto tra il 85 a.C. ed il 46 a.C., regnò tra il 60 e il 46 a.C..
Giuba o Jubba oggi è il nome del fiume Sudan della capitale del Sudan del Sud, ma in passato era uno dei toponimi
romani dell’intera Africa.
6
Il Glutine era durante l’Era dello Schiavismo Ariano il Grano agglutinato.
The Grain è the G-rain cioè the Rays in Gyre till the Ground of the Gain (gancio).
La ρόος si contrae in ῥώμη o in πῶμα ma dalla ῥώμη secondo il meccanismo promotio si sprigiona
di nuovo la ρόος.
L’ἁμός è la noster alfa-mater cioè la fonte alfa-os, della n, cioè della ἐνέργεια
Nell’aera, l’epoca dello schiavismo ariano, è l’Osterreich delle Ostiae, da dove sgorga l’aer, aeris,
l’aqua errans, che disseta Isis, l’ἀήρ che fluisce in , cioè el agua del ayer, the water of yesterday,
l’acqua benedetta (wasser-auer).
L’ἁμός produce l’ovo (quantum energetico): μάομαι, μῶμαι, μωμάομαι
o o
o o
le o sono in ὄνος ed in ὁμός: l’oxo occhieggia (χέω, quaero), l’ovo vola (νέω, veho).
Dalla sorgente Alfa la μῶσις, secondo lo schema χ (chiasmo genuflexionis), le porta verso l’Ητα
(ἦτα), cioè l’Aetas dello Stare
L’Ητα è il Tema (il foglio, la hoja, the sheet) dove la Pluralitas Luminosa, proveniente dalla A, è
templata in neutro Tempus (A-o-A, A-v-A, A-U-A nella sequela consonantica della χ).
Nel Templum Temporis la o perde, in grado più o meno marcato, l’oscillazione o elasticità elladica
(λάμβδα o μικρός ἕνος), disgregandosi e piovendo sotto forma di plumae che finiscono nel
plumacia (F-lumina Pluviales o Viae Plurimae Pilarum).
La o passa attraverso la , la porta o principale aorta
Q
A-ORTA
ἄλφα
ὀρθόω
Tempus
Templum
g
Paola
Aula
Paula
r
a
l
a
s
ὄλα
Pula
πάλλα (allas)
Ὄρθη
πέλλα (ellas)
Ὀρθεία
ollas
ϝωρθεία
ullas
Il Tempus, Temporis è la Combustio nel Templum Contemplationis.
La o è il combustibile che combura in U
L’insieme di U costituisce la del magnetismo cosmico (μαγνησία).
La o rotando è la or-bis orbitante, capace di espandersi in orbis minor in Orbis Maior, fino al
momento dell’Urbs (the o curbed in the curved UU o μ).
Il Tempus è il Thema () dove il Pusus e la Pusa (spouses), i Fili et Filiae di Puta, sono posati e
messi in Ustio con il conseguente giro delle Horae (Temp-ora).
È il Θῆμα dove la o in Πῦρ (4Π, ΠQuadro, ΠΔ del Porporato) diventa Οὖρος, il Θῆμα dei Πυρά in
Οὐρανός (Fuochi Uranici del Pirata di Orano o Pirales del Pyrausta, The Pouring Watch-fires of the
Poors in the Doors of the Empty Space)7.
7
Senza il comburente ed il correlativo camino, dove lo stesso viene aggregato, cioè il  Graecus, il Templum del G-rex,
il Rex del Gyrus Regius, la Porta Spaziale dove il Focus si espande (S-Pax, S-Patio), non ci sarebbe né il Tempo né gli
osservatori del Tempio o Templari (The Jews of Yellows inebriated).
È probabile che il legnaiolo sia entrato nella stanza del Camino, abbia acceso il Fuoco (Phocus), disponendo in linea,
tra gli alari, la legna da ardere (Ignes Linares) e sia andato via.
Il verbo latino m-ov-eo descrive bene l’ovo matris, la o che va (eo), generando energia (e): è un
movere ecografico μ-έ-χ-ω (emptio-venditio del tecum-mecum).
L’ἁμός diviene ἦμος cioè eros missus in H ed ivi ancorato in T: l’ἡμέτερος (hostis positus, host in
the post, etera prelevata o ricevuta dall’estero e catturata nell’esotico tiaso).
Così condizionato può degenerare in u oppure, per intervento di δῖος (il S-os dell’Otto di A-iota),
riprendere il cammino ἡμός
L’ἔρος generato dalla A8 messo in H è l’ἀήρ (ἀέρος), liberato dalla H è l’ἠέρος, finito nuovamente
in H è lo Ionico ἠήρ o, addirittura, l’Aeolico αὐήρ.
La forma dorica ἀβήρ rimanda al concetto di Abeja, l’Apis operosa dell’Ops (ὄψ di Xέοψ).
La Abeja de Hispania è l’Aër delle Fær Øer che porta il Polline o dal Fiore B alle Celle dell’Alveare
ἀϜήρ per il vile Bellum di Belos (La Bella Elena in XA-FER-XA).
L’AB è l’Alfabeto in o che si espande in Fiore (Flos, Floris, Flower, Flow delle Fær Øer).
8
The Alfa life is the leaf of the life for the “leave & live”: o-ivy  o-live  u-live  uvula.
L’uvula è la U-vis-ulla, cioè la vita, la via itineris della o annullata in U (pluvia):
La vita, in realtà, è la sostantivazione della o-via in vix-ita, la vis perita dopo le vicissitudines (ita est quinque, sex,
novem, sedecim, sexaginta).
VI-TA-O
ΔόΞΑ
δοκέω
δέχομαι
VI-T-IS
Ao
VADO
WADI
a-s-vita
AS-Syria
Asswan
a-r-vita
A-Retro, Ahr
Vita
v
OVOLA
OOOLA
Varia il G°
y
di Apertura
UVULA
UUULA
La U è il
U-CULA
dimezzamento
muV
mas
mos
mes
La o è la ola che vola (avolat) nell’olox (la ola della pola vola in alae ed è la olla-polla).
La nuvola è la negazione della ola che vola (ad-negatio) ed è metà della nux, che è la o in-uxor (U-Key).
È la nubes della nubilis usata ed usurata in UX (Mulinus UX o Mulinus VX).
Nugus, nugulae, nebula, nubes, nimbus
La o-vis termina, volta nella vulva (o-Y$), in uvula, la o spezzata in u-vis che non vola
La uvula è così la o-vis con la ulta ala, l’oca nell’occaso.
Nella toponomastica geografica è KUVA o KUBA UZBEKA.
αὔω
to kindle
εὔω
to singe
ὄρος
σορός
σειρός σιρός
σύρος
σαῦρος
ἔρος
εἶρος
φάος λαός
Φλόος
Loose, fotons loss
OS, ORIS
FLOS, FLORIS
πόρος
βορός
κόρος
La o è l’Amor nato dalla Mater per Roma.
AMoRoMA che va incontro alla A-Mor-s Mauretana (Ma-or in Ma-ur-rus e M-ur-us).
La  e la  sono le consonanti del movimento.
L’Amor esce dalla MA in forma di o (o) e  fino al , che in considerazione della rotazione
nello spazio è la medesima 
Nel verbo ῥέω (da cui deriva l’italiano corrente, lo spagnolo correo) la έω rappresentano la o in
ῥόος verso l’εἰς
La ε è 8, la ω è oo, che mercè la rotazione ῥ si combinano nel Fiore Energetico, in latino Flos,
Floris9.
9
La flora è il mondo multicolore e florido, rigoglioso e fertile della natura, destinato al nascor ed all’urere a causa del
nutrimentum (non fanno parte della flora, cioè del mondo floreale, gli animales nigri et eorum filationes aut
emanationes).
La Flora Florida è innocens cioè proclive alle nozze (in-noxa) orogamiche (φιλέω, φιλόω ἐν ω), ma inoculata, contra
voluntatem, dalla lux luctuosa, diventa uxor innocua, inerente al nexus del νέκυς e tendente, a causa del pesante
munus, al nu-ma-en o nu-m-en, cioè verso la condizione energumenica di non mater e di non energia (the Moon è la
Mosella sana, Μοῖσα Ἑλλάδος di Ελλός per creare λᾶας e λαός, ma corrotta dal μῦς - il mus ad-causativus - in μῦν,
diventa Musa Monstruosa del Monstrum cioè Münster of the Muster).
Il Numen, Numinis romano è The Mini-Menu of the Diminshing Numerosity, oggetto dello studio numerologico
ordinato ed ispirato da una visione geometrico-matematica contrapposta al cabalismo o, per meglio dire, al
cannibalismo degli innumerevoli numeri biblici (Numeri Arii cioè Numarii di Numaria Numidica che confluivano nella
Summa Sumerica del Numinosus Summus Ponitifex, il Faraone).
Il N o-u in S, cioè in Sequenza, è la serie di Numeri diminuenti, derivanti dal numero perfetto o, come negato e
sconquassato dall’actio ZN (Zona Zero di Zion).
La o azionata è in  è cioè l’ovus soggiogato dal Nus di Eros o Numerus (Onus, oneris).
Ciò comporta l’onerosità gravitazionale (G-radium), che degrada il perimetro perfetto o.
Gamma
oneratio
Honos
Honoris
nG
Gn
n
ra-Duw
n
V
A
Agnus
Agnellus
Angelus
D
D-Grad-O
VS-US II=
onus
m
m-unus
Duo
et ceteri
numeri
Angulus
Ne deriva la de-minutio capitis in m-u-n-u-s (maior-maius, minor-minus oppure maior-minus, minor-maius).
Nel caso principe del Maius Cosmicus, cioè della Materia I-usta in X-osmosi, è ipotizzabile probabilisticamente un
regressus ad o (ὠσμός: ὠσ-μ-ῶσις, μάομαι, μῶμαι, μωμάομαι).
La Probatio è la Proba-Actio, cioè l’Actio Onesta, in cui dalla O (εις πᾶσα), procede il BA: PROBA
Il BA è il B-Angolare delle V°-olas, il BIVIUS Binarius, cioè una divaricazione che, nello spazio, assume forma alfanumerica curva, capace di tornare a convergere sulla O del πάσσειν.
Nel Iudicium la Probatio è la Pro-actio cioè l’Actio che ripercorre, saggiandola, la Pro-iectio.
Nel Iudicium Iuridicum si tende a far convergere, a ritroso, davanti allo scranno del Iudex le Proiectiones, cioè le
Proiezioni della Discriminatio, che ha divaricato il XRIMEN.
CIò avvien e-dicendo e contra-dicendo, secondo il criterio della probatio diabolica.
Infatti, la discriminazione è il διαβάλλω della res reificata nel reatus, commesso dal delinquens, colui che tronca i links
dell’unione organica, materiale o immateriale.
La probatio è ripercorrere l’actio p-roba con la quale vengono prodotti (pro-ducere ad pyram) gli oB cioè i grani
alimentari (auro-bos, oro-bos).
Essi costituiscono il robor, roboris, l’energia palindroma r-oBo-r per poter procedere al procedimento digestivo,
ricalcato dal procedimento penale romano (come riassunto e codificato nei Digesta seu Pandectae Iustiniani).
La o (nubilis e nubenda) è consumata nell’Ubi della T, cioè nel Tubus, attraverso la causatio nubiana: Nubere.
Il Tubus è il T-ubi-cinus, il Tubus Cineticus attraversato dalla speciale ῥόος, diretta contro, πρός, la ὁ πόσις posizionata,
in posa.
La ὁ πόσις è la sposa mistica velata (the bridegroom of the misty) tenuta in πόσσις fino alla sua spossatezza.
Il grano o durante la procedura, messo in ἄλφα e aggiunta la corrente , passa da rŏbus a rŏbeus a rŭbĕus a rubrus
(rŭbĕo , ēre, e rŭo, rŭi, rŭtum), da rober a ruber robum
ὄψ, ὤψ
SPOUSES
A-BEE
ROME ABBEY
a, e, i, h, o
ἀλϕάβητος
OROS
a, e, i, h, o
ἀλϕάβητος
OROS
y
a, e, i, h, o
ἀλϕάβητος
URUS
U
a, e, i, h, o
ἀλϕάβητος
URUS
U
a, e, i, h, o
ἀλϕάβητος
URUS
U
AB-E-U
οἱ Χόες
χάω χόω
βαίνω
ANUBIS
βινέω
βάσις
βάξις
βασκάς
βοσκάς
βοσκή
βοῦς κἀς
βοῦς κἠς
βοῦς χοῦς
ῥώψ
βo
Bo
ῥόος
βοός
BOY
ῥόος
βοιός
BUEY
βῶς
βοῦς
Buscar
Abusar
ooo
T
LOEVIS
LEVITY
LAEVIS
AEVUS
LOVE
OVUS
LOG
LOUGH
UVUS
LUG
o
ro
robor
rosa
bu
robustus
Burus
B-rus
rubrus
rus-sus
κυσός
A-BUSUS
L’Alfa Graecus di Ῥώμη (per ruminare in ῥύμη la o, per l’orrore di o-ro-rus, nel gergo zoologico Puma) è l’Alif Arabo,
l’Aleph Giudeo, l’Al Fayoum Egizio, ripreso dai Romani, a scopo di vendetta, come A-novem o A[no]ve[m] Caesaris per
l’Ad-noveratio in nome e per conto di Hannover (<<An …? Si … in ano Anatis Inanis annas et Anser et Pansa?>> <<Que
pasa si en el ano de Anita La Rubia andas y sale la panza?>> ADN Over, ADN Nada: Robat Oruba di Roboamo, Oryssa
etc.).
La preposizione latina usque significa “us quaero” e si riannoda al concetto di ulti-mus quaerens ultimationem (il
Quaesitus del Quaestor Romanus agli Evangelisti Vecchi e Nuovi è: <<Qua re Numantini quaerere,
questuare et vaestare, mactare atque inumare inhumane Manum Numanam?>>, il Quaesitus
Scientificus è: <<Cur cursus littera o, ab A oriens, procedit usque usuram iuridicam?>>, perché The
O-ran/O-run in the Geo, perché la Runa Orangista o- U , perché l’Oranismo Turanico?).
Deriva da Os-QVA, che è la Os-QVA del Passus, la Os-casa del Passus Aquarum degradata in Num(erus) in Nus.
La Os, Oris è la Casa da dove cola ed esce l’oscenitas: os-cola, os-cula, us-culus in T e cioè T-usculus (oscŭlo,
oscŭlas, osculavi, osculatum, oscŭlāre).
La conoscenza scientifica è il noscere viam del cum (cognoscere), scire le scie, le tracce (to now the skies toward
the sky), noscere adgnationem (agnoscere), cioè la natio, nationis verso la quale gli agnelli, angelicatisi, possano
tornare: la magnitudo, magnitudinis agnorum è l’oscas-os.
Nel Menu del Meno la En della M (Magnitudo Materiae) diminuisce in U.
La diminuzione è l’effetto del naturale de-gradatio energetica
Ogni o è damnata alla deminutio (sminuzzamento).
La o è la mina, l’insieme di oo le minae (per la Causa del Minareto)
La Μνᾶ (minacciata dai Minatori) è la Mater Materna, che materia, cioè che emana l’Aer dell’Aeter
(Eteria dell’Eire).
Il verbo Mingĕre è il verbo del Minatore delle Miniere dell’Eros.
La Miniera è la miniscula o da dove si estrae l’eros, l’energia vitale.
L’estrazione comporta la Minutio a causa dell’Uti (utor, uteris, usus sum, uti).
Mingĕre significa Minas Eroticas Gerere usque Minutionem Erotis Ingenuitatis (usia).
La Μνᾶ, in latino Mina, è la Mater Energiae, per vocazione naturale destinata alla Minutio per opera
della Praepositio Directa.
L’aggettivo latino M-in-us allude alla Mater Energiae (amen/omen) chiusa in us, cioè in X iussa,
come uxor in uso fino all’usura ed all’ustio o combustio (Russia Ussara).
Il Mas preposto alla o, vi entra ed aspira energia: colo usque ad culus (salvo l’et dell’etiamsi).
La preposizione usque, di norma seguita dalla preposizione ad, deriva dalla combinazione di culus e
ed il verbo quaerere.
Quaero significa ad Q aqua erotica (dove l’aqua è l’acus che porta nel lacus la o, è lo spagnolo
Quiero, che analogamente signfica “en X eros desear”, adquisir el eros combustible: aqui).
L’Ad è l’adesso, l’esse in ora, cioè in Q, dopo l’Ad-eo (enhorabuena), in circolazione  (corsa) o in
croce X (cursus in cruce).
L’Ἅιδης è l’Alfa nell’Idea, l’Alfa nell’Aedis, la Sedis dell’Hdus, cioè dell’edere e comoedere le dolci o,
dell’indulgere nell’ulcerare le o in dulces U (adesso, ora, now new in the navy, she in the ship, after
the shipment, where the hatred A, heated and eaten, calls Aid for the Hades, Help for the Hell PW,
that is the W-Hell).
La Us, la situazione, lo status del graecus ὗς (the united state, pluralizzabile nella collettività united states) è
l’effetto della Uls, la Ultio ultima o Ultimatio di Ulyssēs o Ulixēs dopo l’Odyssēa Troiana.
La Ultio deriva dall’Ulciscĕre (ulciscor, ulciscĕris, ultus sum, ulciscĕre) il D-ul-cis.
Il Dolce sono i Tres Soles messi in Solco per l’Ulcus (Ulciscor)
U
U
U
U
DUo
δύω
S-olo-coo
Solcos
S-ulcus
Le due Alci, in latino Duo Alces, sono le Due Alae Alceae Ceu (Seu) Cetaceus
L’ἄλκη, l’Alx Isidos è la X scissa dallo Σχίζω in Κισσός o Κιττός (Two Kisses of the Goose in Gypsum, The Geo-S, Geo-S e
cioè The Jeese).
Gli schiavi in ἄλκη sono i servi algidi scissi nell’Algor, cioè nell’Algŭs dell’Ora (sono alientos che rimangono algo, cioè
algunos y algunas cosas logradas, morta gora).
L’ἄλκη è operata nell’ἄλγος, che è l’ἁλής γόνος e τετράγωνος (artefice della tetra agonia).
ἅλς
ἁλής
ALS
γόνος
ἄλγος
ALOS
MA SOL
ἀλέω
n
Carmen Saliare
ὄνος
xovo
Sal, salis (salire)
covo
ὅλος
loss, lose, loose, lost
oca
LUX
OR in UR
λόγος
ALAE
GH-O-RA
ORA RADIORUM
Las Alas del Alado desde los Anos se Alejan Lejano
A lado se Ajena y se Aleja
La A llena es la A-jena o la A-Hiena de Siena
The Allegiance into Alliance for the Alien Action of the Alloy
M-ANX of the ANGLO-SAXONS
PQ
ς = c+s
os aperta
casa aperta
I Basia Feminĕa sono le Labbra aperte nell’atto di comunicare il desiderio di intreccio del 4 in 8 (fare il botto, la botte,
the abbey offers the
, cioè the Y, the Yan, to the abbot for the Shy).
In latino il Labbro è il Labrum, le Labbra sono le Labra.
Il raddoppiamento della B in due B, duo B, è dovuto alla posizione di Roma rispetto alla Giovane Europa Bifronte e
Quadrifonte.
In realtà, la lettera B così come scritta è riferita alle Labbra d’Oriente, che vanno a baciare il Grande Sedere Cinese, in
esso oniricamente confondendosi rispetto al Fallo di Baphomet.
Ma i veri Basia sono le Labbra Vaginali che introducono nella Base Muliebre o Monile.
Il termine Basium, al plurale Basia, allude al movimento sionista della Base.
B-D
Y
B-X
ab
X
A
B
A
S
X
A
B
A
S
βάρβαρος
σιός
BAS
βαθύς
Bath
oB-session
Bard
BAR
βαρύς
σής
sex
Essa può abbassarsi sul membro virile fino alla sua base (gonadi) ed in essa lo stesso può abbassarsi (nel linguaggio
asllegorico è la Baia del Pescatore Scoliasta ed è la Baita del Wadi del Montanaro, è The Bet of the Betrayal about the
Shining o Shin Bet).
Nella realtà dello schiavismo ariano i Basia sono le Bases della Basilica, dopo il varco, la bruciatura e la distruzione (la
Basilica Cattolica è la Base dell’Ileo di Troia, la Bas Abbaside della Moschea Musulmana).
Il Basium, infatti, il singolo bacio (in spagnolo beso), nella lingua latina è di genere neutro.
Nella lingua anglosassone le labbra sono dette lips per la loro morbidezza lipidica (smooth lipidic lips of lap) e per la
“vocazione slitta” (slippery vocation).
La morbidezza labiale (lips) introduce nel calibro, la casa-libro, il laboratorio della libido laboriosa, dove si svolgono i
labores per la libatio liberorum.
Ma nella lingua araba il calibro è il Qalab della Qalib, la Qaba di Alì, esemplata sul Kaleb di Kālī, che nella lingua
devanagari è काळी (ideogramma che rappresenta l’Europa prona, calefacta e dissezionata nel Desk of the Club).
Nella lingua latina il Qalab è la Calabria cioè la Casa delle Labbra, che viene stravolta in Casa della Lebbra dai Calabri
Questi sono principalmente i Negri dalle grandi labbra, ai quali si aggiungono tutte le altre popolazioni di derivazione
negroide, tra le quali, primieramente, Cinesi e Cinesoidi.
Storicamente, nel contesto dell’Egira, sono classificabili in senso lato come Ebrei, anche se la classificazione è rimasta
esclusivamente in capo al popolo della piccola Cairo, cioè Aelia Capitolina romana.
Da sempre (ieri come oggi, nel loro territorio di origine e, potenzialmente, nel territorio di conquista demografica)
amano violentare e distruggere le vergini ariane, viste come piccole o, bocca, ano e vagina (oB, o-Bis/o-Tre), da
maggiorare e deformare nella mostruosa O-Maya, dove, completata l’opera infame del calamo e del calcio, usano
inserire, per odio implacabile, il fallo, nonché il braccio ed il piede (Piede Calabrese d’Italia, Foot of the Lobby’s Hobby,
Omaha Foot).
Nella giusta dimenione olista, quella del Solismo ariano, la Casa Laboratorio è ὀλιβρός (The Book e non The Buck).
Λάμβδα
BD
Λάμος ἀμφί/ἄμφω
ἄνω
Λαμβάνω L+L=X AM
βαίνω αἰνέω
λαβή
λέβης
λιβάζω
λοβός λιβρός
s-lab
s-leb
s-lib
s-lob s-lub
s-lap
s-lep
s-lip
s-lop s-lup
līber , ĕra, ĕrum (old form, loebesum et loebertatem antiqui dicebant
liberum et libertatem. Ita Graeci λοιβὴν et λείβειν, Paul. ex Fest. p. 121
Müll.; cf. 2. Liber), adj. Gr. root λιφ-, λίπτω, to desire; cf. Sanscr. lub-dhas,
desirous; Lat. libet, libido.
Καμβύσης
Cambyses
Ambitio
Libia
Liber, Libri
Gambo
Campo
Abuso Camuso
Ka[mn]buǧiya
Cambusa
Ambitus
Libentia
Libera-Liber
Inter-Cambio
Libanus
LVBRICATIO
LVX
VXOR
LUXA
Liberum
Lībātum
Lībo
Libido
Liberatio
Libertas
SANCTUS
SANCTIONATUS
The little slope between the lids for the leader of the eye-lash. The big slope
in the back-ward is the eye-brow-n-ot for the inebriation. They are the eyes
of the jewish ebriety for the owenership, the B-Area for the Wish of Jeovas
populations, the Jew-Wish, Jello-Wish for the Yellow Blanket
Nella cripto-geografia i Baci Calabri, in realtà baci neutralizzatori, Basia Lubrica, sono dati dalle Labra Nigra tra le
Coxae (le anche) di , sede delle piccole oo (ovarie riservate alla morfogenesi filosofica ma distrutte dalla servitus
sūfĕs).
La Russia come Rossya è la madre , che si apre in al momento del parto.
La Rossya è la Ῥωσία (la dantesca Candida Rosa), la Rosa dell’Orogenesi (The Arosing Candy), le Labbra d’Oro del
Parto d’Oriente 
L’Europa è il suo parto gemellare, figlia e figlio, ma il figlio viene equalizzato in figlia (Yegua, Yenca, Yenta).
Evirazione dell’Efebo di Filadelfia nel Medio Tirreno Adriatico, filo a piombo da Genoa a Piombino a Tunisi
L’America del Nord è la medesima Europa, figlia di Labbra d’Oro o Bocca d’Oro, cioè di Rossya, cresciuta e diventata
leggiadra, prolifica adolescente.
L’America Settentrionale è la Vagina dalle Labbra d’Oro, la Gallina dalle Uova d’Oro.
Nella toponomastica statunitense è, per esempio, il Labrador (Labbra d’Oro, Lab Radious Door), il Canada (Can of the
A-Dan, the Danish A) e la California (Caliente Fornace dell’Ornis Alato o Camino Alare de la Chimenea).
La A è The Rose, la Rosa, la Ῥωσία che si raddoppia, si riproduce in Rossya, è The Mother of other Ano (Rose) for the
Russian, che è The Rude with the Rod of the Redness e cioè il Raìs Afro, Ra, The Ray, the Man of the A-Raise and
Praise, Prey and Pray, Price and Prize.
Nell’allegorìa le labbra vaginali sono le costole della barchetta messa in mare per il periplo cinetico planetario,
destinate purtroppo a naufragare sugli scogli (Scolia Patrum), che rompono la chiglia ed i fasciami.
Gli scogli impediscono il libero periplo e mandano la barchetta (il picciol legno dell’avventuroso viaggio di Ulisse) nelle
secche del peplo.
Il πέπλος è il περίπλους, in latino perĭplus, la navigazione περι, che termina in πε-πλοῦς, tolta la ρι dell’ἔριδος che è
la ἡ ἔρις, ἔριδος è la duplice onda   che riduce l’ἔρος νέος in ᾿Ερινύς
Nella crittografia anglosassone la duplice onda è Two (o w o) and Four (o x o) cioè the Twin Wave of the Ride Forth in
the Hour (Temple of Gerad de Ridefort).
The W owes and towes the o, is the owner of the Town and the Tower, and intertwines the o of the Wine.
The Winner wins the o in cross + , victory upon the won (wonderful).
The cross of the o is X when rotating (Xorea) is H when fix (Huan, cioè Ano in HV dopo The Wandering Shoe and the
Show).
The o , M-other of the others Vocals, moves prepositionally in the Space-Time for the vow-el
στ
τρ
La navigazione avviene nel perimetro, περί-μετρος dell’ἁπλός, ma se si toglie la ρ (rotazione) rimane il πέπλος, che
rappresenta le secche con gli scogli, dove la barchetta s’incaglia (il perimetro intessuto dagli aghi), fino al momento
dell’affondamento della πόσις ὑπό in ποῦπος  πούς  οὖς  ὗς.
πόσις
Per i
MET R O S
(sposa)
ἁπλόος
G ra da zio ne
ἔριδος
Espansiva
Esplosiva
Restrittiva
Implosiva
Nell’allegorìa navale i naufraghi (gli Argonauti di Giàsone) vengono mangiati dai cinici pescecani delle onde (Barka di
Amilcare Barca e di Hannibal Squalus).
I tre continenti, qualora popolati dagli ariani, sarebbero la sede ideale dell’ἄνοος, dove l’ὠός è per l’ἀνά dell’ἄναξ in
ἀνάζω cui consegue l’ἄνη della κάρος.
Nella Città del Sole non di σύστημα potrebbe parlarsi bensì di “σῶς θῆμα” di I-Κάρ (Sistema Risonante I-caro).
L’I-κάρος è il metodo chiaro di prolificare.
La Caro Clara, la pelle chiara, è data dalla Clavis Aerea, una chiave in cui l’A-Vis (AV-ISIS) entra nel Cavo per formare
l’Alvo e nell’Alvo il Calvo, che Alimentato è V-alens nella Vallis cioè o con le Ali oX in attesa del X-alare (il X-alare
presuppone un XA-SA, una Casa-Sala o Cassa per introdurvi ed estrarne la o da mettere in X, Alimentare intra o,
Salire extra o, per l’inalazione del Lievito e l’esalazione del Sal, Salis, per il καλέω e l’εἰς ἀλέω: s-alare, s-alere, s-alire
La X aeris, la vera, positiva Cairo della X-Eire, sarebbe così il Passo di Kalì, nel senso fatto palese dal greco Kalòs e dalla
pertinente interpretatio romana X-Alae, alla luce dell quale andrebbero reinterpretati i toponimi Calais, California e
Caledonia (e tutti gli altri affini e derivati).
In tale dimensione la Caro è la ἄρος in X, cioè l’ἄλφα o-μικρός, la matrice della piccola o d’oro, in χρῶμα, è la Årø nel
suo giusto cromatismo.
La Carena dove i Curetes Obscuri caricano la o per la caratura urente e la caricatura in carogna (Cure of Uruk upon A
Coruña) diventa la Navis di Aenea, il Κάρρος ἕνος, il ναός (vaso) per la χαρά del νέος-νεώς (The Arian Care).
Nella carena dove si impasta l’arena o la farina, l’oro, cioè l’ovo riproduttivo, è nella sua giusta collocazione.
Non è più nel coro tragico del “disdoro coreano”, bensì nel coro della bella, armonica coreografia.
La Carena diventa il carro dell’energia di -caro, il Carro Solare con Carlinga, cioè la NaveSolare.
La Carena era, durante la schiavitù ariana, la Carlinga, cioè il Carrus del Lincus - The Linked Car - usato dal Delincuens
per Lingere.
I Carolingi di Francia, successori dei Merovingi, adottarono il loro nome dinastico per ricordare il carolare della
Victima in Carlinga, che, stimolata elettricamente in ano (stimulus, stilus del mulus), estraeva la lingua dalla bocca
aperta (Linctus del Linguax, Boccaccia del Boccaccio in -Camerone, Boca Negra del Camerun, Boca Uruguaya de
Camaguey etc., in base alla toponomastica continentale).
Ma essendo la Lux applicata, ad intermittenza, sulla Caro dell’intero Fisicus, inchiodato nel Fiscus Erarius, la vittima
impazziva lungamente fino al momento della Victoria Corporis o Victoria in Corpore, allorchè, disfatta e disarticolata,
rimaneva Corpus Iacens, Vivax, Vivatus, Vivarius et Vividus, cioè Living Corpse, in attesa di essere ravvivato.
La Carena era la Macchina Meccanica della Mecca, la Nave del Drŏmŏs, che era palindromo e palingenetico, la
Macchina di Augustus nell’angusto spazio del collasso + x
Era un carro attrezzato, un’Arnia con l’Arnese , la Carnis Generatrix.
Nell’allegoria dello scafo nautico, analoga all’allegoria della scocca dell’auto-carro, la Carena viene assemblata e
calafata per varare la Navis Ăvāra, cioè la Nave in AV, in Aqva Radiante o Avra, seguendo i Passi del
Ritus dell’Avaritia (Rito di Avari ).
La AV rappresenta le onde marine  (Undae), le Vele  (Velae) e le Eliche a pale  (ἕλικες) della Nave Felix
dell’avventura marinara, che si tradurrà in sventura (ad venire ad urendum Svebi apud Dominus Ventris).
Egli percorre Ignarus la rotta in Aqva (AV), fino all’Ignavia, cioè fino al punto dove la Via Aqvatica (AV) diventa Ligna
Isidis ($), divenendo conscio della inevitabile deriva sugli scogli (isiaci o eliaci), dell’imminente naufragio e
dell’incendio che ne seguirà.
L’Ignavia è la Via dell’Ignara Cigna (la Cerasa Ignita) verso l’Ignis Ara delle Cannae (gli Spiedi, the Spits of Fire, anche
se The Spitu in O.E. è The S-PIT-Y).
È il tragitto dell’Oca Bianca (O-Ρωσία) nel Mar Nero di Nerone cioè nel Mare di Aronne (Historia Langobardorum di
Paolo Orosio).
Il Viaggio è la deportazione druidica del Dio d’Oro dal -Aro (the Russian DA) a -Nero (the Russian Niet of BagDAD)

È la deportatio “ad portum Neronis”, il porto del Πειραιεύς Αἴγυπτος e il Nero Imperator è il Faraone dell’Emporium.
Nero significa N-eros, cioè Necator Erotis, Νέκυς ἔρωτος.
La deportatio è la Volatio da Porta a Porta delle Vergini Alamannae, compresi i loro Patres et Fratres, che vengono
trasformati in Ephebi (Langbardland ).
Essi sono bellissimi Anelli, paragonabili ad Agnelli Albi, Galbi e Glabri.
Nella lingua latina la o uscita dalla M-A è l’Anus.
La terminazione in U indica che la o è già stata spezzata in U nel mondo della Sunna, a causa della Lux che lo ha sciolto
in Anus.
Con la Lux applicata l’Ano è Anulus, Ano Ululans, senza la Lux è Anus.
L’Agnus è l’Anus nell’Agmen dell’Agonia.
L’Agnellus è l’Agnus Ellĕbŏrōsus fino all’Elixura.
L’Anello o è:
- Agnato, cioè Alemanno Vagina Nato (O-Acto), ed Agnostico (ἀ-γνῶσις), cioè Vergine nella Mente e nel Corpo
all’interno del suo Clan (Grex, Gregis), prima che soffi il Grecale e gli altri Venti della Dispersione,
- Cognato, cioè Natus dal Co-Gerire (coagere, coegere) l’Ogdoas, e Cognitivo, cioè Coagens Nitorem Nationalem,
essendo stato Cognĭtus (nascor, nascĕris, natus sum, nasci, nosco, noscis, novi, notum, noscĕre).
Passa nella dimensione U come Anus e Anulus (preda del Poenus Puniorum), come Agnus e Agnellus (preda del Lupus
Persarum), una volta sbalestrato tra le consonanti littorie, soprattutto la J, che lo ingabbiano Mus in Muro e Nus in
Jure, come un Rusticus Nurus (Justitia Judaea di O-Rus/U-Rus e O-Nus U-Nus).
Il Volo trasforma il mite Agnello in Angelo, che, abbattuto, precipita in Angolo: è la Parabola Evangelica dell’Agnello di
dio V-A-G(I)N-AV (nell’induismo è Agni De-Vangari che finisce in Ignitio).
L’Angelus cade in Angulo, dove lo attende la Lux della Crux del Carrus di Haelius Ellenicus (The Angry Angel of Karelia
in the Finnish Angle of the Anger).
L’Angelus è raffigurato anche come Vacca cioè VAQ, capace di diventare Aquila Volante (Vitellina/Vitellinus,
Vitella/Vitellus, Vitula/Vitulus, dei quali il sesso maschile declinato in –um/idus).
Il Volo è il Velle, negato in Nolo in Olla (Nolle) e dal Malo (Malle) dagli Evangelisti, che preferiscono la Maledictio in
Alienatione.
ROMA
Tentativo di Porsenna e Brenno
Oche di Swansea
Ῥωσσία
AMOR
P-ὀρθός
To Pose for
RUMA
Y
di prendera la Portio
TRAIANUS
PORTA
AD TRAHO
ANUS
AD AIAM
HOSTES
r
ROMANA
SERBIA SERVORUM SERPENTIS
ADRIANUS
H-OSTIAE
Rossya
APPORTO
TRASPORTO
IMPORTO
ἐνέργεια
ἔργον
COMPORTO
SUPPORTO
ESPORTO
P1-P12
P-ὅρκος
Pork/Park
Porches Lu-Purk
ἕννυμι o ἑννύω
H
Μορφάω
Lupercalia
Parchae/ αἱ Μοῖραι
εἵνυμι, εἱνύω
῾Ηλιόπολις
Orfismo
Dismorfico
Serfism
εἰ-σιρός
Orphani
Amor Fari
Servilism
Sina-Ir-ano
A.D. incipit Deportatio ad Insulam Tiberinam id est Roma Tiberiensis
Annus OO
V-annus
8 D.C.
V-anus
AC 800
Granai di Nerva
Diana Cacciatrice
16
1/6
0-16
Scientifica
Aquae Sextiae
Provincia Nostra
Dall’O-ca, messa a friggere in X-arena (il Cassero della Nave, la Casseruola o Cassa del Carro Olandese), alla fine esce il
Carbo UX o UK.
L’Oca ideale, The O-Key, è the Cross X of O-Land
ORDO
W
XAOS
TAOS
Fao
Fw
sr
W
W
FAOS
MAO
FWS
M
W
W
W-MEGA
Γάλα
Γάλακτος
o
μικρός
ἀκτίς
dove si realizza The Meeting of the Meat, the Cross in the Meadow (meeting solare opposto al Meeting Nero o Black
Sabbath di Hannibal, Homo Puicus di Carrae e Cannae, ᾿Αννίβας “Grazia di Ba'al”).
Here the M-o-the-r Meets An-o-the-r for the Tree.
The Tree is the M-o Three of the Heat of the Meat, that is the Eating of the Mate (XIT-EN, the KIT without the CHEAT
HUN, nella mitologia Chitonia del <<¡Chitón! Quitón>>).
The Meadow is the place of the Woman Forth Move.
In the Meadow the W (Woman) owes the Head, that is the o: Wedding of Dover-Calais
The Dower is the Endow of the Owner
WINDOW of the DOWAGER
(WIDOW after the Output )
-OVER
-OVER
The Woman is the Womb and the Womb is the B-Move, Generator of the Metric Bio.
ἡ ὁ e τό in funzione del τύ e del σύ
μήτηρ μητρός
M-EA-T-EA-ROS M-EI-T-EI-ROS
ros
Τρῶος Τροία
Τρῳάς Ῥωσσία
Τρώς Ρωσία
ἔτρυξα
οἱ Τρῶες , Τρώων
Russia
Negra Usìa
BI-MOVE MOVV
BI-OM
μή
ἀεί
FLOWER 89
Athen P
Meandro
Questo appena delineato è lo schema antropologico ortodosso oXo.
Dalla A deve uscire (imperativo categorico kantiano) la o, che rappresenta l’arena, la farina, l’acqua, l’aria etc., oppure
la carne, che è la Caro Æneă Œnă generata dal Carro di Ara Bona, essendo la carne U la carne buena o buna, cioè
bruna ed oscura (Carbonia era l’enorme Ara della Bona Dea condotta schiava all’olocausto, la Sardinia delle Gentes
Neronis oriunde di Sardi, cioè provenienti dalla grande Area Ardeatina , dove venivano giustiziati the Rabbits, sons
of Rabar and Rabas of Arabia, cioè Figli dell’Area Bianca, in A-Ra-Bia Biasimati).
L’Oca Sana, dotata dei propri arnesi, cioè con le P-Ali, può librarsi in Volatio
La lettera c gira in senso antiorario ed è una l più una n. E' il preludio della Svastica che gira in O. La l è composta da due i ed è il λίνος. Il
Kinetismo è il cn il Giro c nel doppio l-in-os e muove il κύων dalla X in X in κίνησις κωνική
E' il Canalino del Q-ran (The Core of the Run, The Korea, El Corazòn)
EU-R
ξῦ
ξύων
EU-K-neel (Knelt)
EU-K-need (Knee)
κύων ὤν oy
N-EVV
X-A-VIS
XANIS
CU = O
CU+I = Q
OWE to the
ao
N-OVV
XNA
OPS
XINETIC E3 D~OWNER the
KNEE
K-NEE
Tools of the Angel
Devices of the Vicious Devil
ἄπειρος
πεῖρα πείρω Knife, Knives 
ἡ πέρρα
ἄνευ ὀδόντων
e
#(# per MN e NM
Knobble for Knitting and Knotting
If Knee …
NO-THING
XXX
πυράζω
Πύρρα
Nell’allegoria avicola la vittoria del Claritas è il Volo dell’Oca di I-caro, la Clara Anas (The Okhlaoma Duck), che non
viene trafitta dal dardo di Cupidus, nell’allegoria frutticola è il Dolce Ananas, che non viene calciato e spaccato
(anapaestus).
Il toponimo Ankara ed il correlativo aggettivo geografico Magiar nel contesto ortografico ariano sono corretti (magari,
ojalà la hoja blanca mariposa).
Nel linguaggio poetico sarebbero le Anche magiche ariane.
Trova riscontro nei toponimi anglosassoni Manx e Mank (La Manga del Mango, La Manica), che alludono alle Anche
dell’Angela Vittoriosa (The Channel of the Angel without the doble Black Change of El).
Il toponimo Ankorage implica il medesimo concetto, alla pari di Korea ed Alaska.
Insieme designano le ali ad ancora che aprono il cielo ai volatili (Cicogna).
Ma nel σύστημα θύμον (sistema de la tumba negra o del tumulo negro) vengono affondate sullo Scoglio del Demonio,
che le apre in falle, per essere dilacerate e sbranate da Menkhaura o Mankhura, il Pek-Ural di Ankara in Kura D-ukr o
T-urk, in Man-Kurilia fino all’Ulan-Buthan (Surfing of the Serfs against the Skulls of the B-ones and Wreckage of
Helsinki).
Nel circolo cinetico il sedere ariano, ostaggio dell’indo-cinese, si sposta tra Mosca e gli Urali e si abbassa sul Fallo di
destra, prima di rigirarsi ad ovest sul Fallo di sinistra e proseguire nel Tour.
Vista dal basso in tale attitudine è la Basilica del Basileus (Basilicata), la Ecclesia della Clausura, la Sinagoga del Sidro
(Potenza Calabra), la Moschea delle Angherie (Ankara).
Nell’ortografia ariana il sedere è The Pad (The Cool Coal-Mine), The Paddle (the Idle Pad), The Paddock (The Dock of
the Rocky Missiles), a condizione che ci sia Dad as owner (Down Beneath) for the Bag.
Le Anche femminee sono le Costae della Baia (Insenatura, Fiordo), dove il Pescatore porta la Nave per distribuire i
Pesci  alle oo affamate (el pescador es el gorila de las orillas o de las pequenas voces, lo que devora las …. ).
La congiunzione italiana Anche deriva dalla Coniunctio Latina Periodica finalizzata alla Conceptio (l’anche è l’elemento
sintattico che rende il Concetto Lato, che lo amplia, che include l’Italia e l’Europa nell’Actio A-Lata, sottraendola al
Latium Lupercale di Azio che vuole allattarla Nera).
Gli Africani amavano catturare le schiavette (Capere, Captare Apes o Capellae, cioè le Vagine-Caprette ) per la Praepositio Ad-verbum (preposizione avverbiale) in vista della susseguente Conceptio ( X ), esito della Cum-Captio, e
delle finali Capitatio e Capitolatio (Efferata Aferesi del Caper X-apher).
L’Anche avverbiale risale all’ANK di KHEMI.
Nella Roma arcaica il Re Anco Marco era il nemico ariano dello speculare Ancus Marcius o Marsicus, responsabile della
terribile Anxur, modellata sullo schema uxorio egizio: Luxuria di Luxor.
Consisteva nell’Anulus, l’Anus-Culus, praticata sui Servi Minores in presenza dei Familiares (V-ana-culo).
Dal V-Ano, deputato naturaliter a ricomprendere in sé il Pari, in attesa della Poena del Parto, usciva il Pure, cioè la
Purea del Penis Punicus (Poenus, Punus, Punitio, Punitionis): E-purazione e Sub-purazione.
In inglese l’Anche del Comandante corrisponde al Too, che è the doble To for the Two Be in To Be, owners of the owe.
The Tube sarebbe, invece, il To Be in W-hell (Fire) a causa della diabolica W Energy of the-ewil.
In spagnolo corrisponde al Tam-Bien, che è “el bien – el pene - del te amo, en el tambor batido”.
Le Anche sono le Coxae Ancillae (le cosce dell’ano ciliato) dei Pastilli Stolidi o Arancilli (Aranceles Aduaneros).
La Lubricatio è l’actio con la quale si deposita il Lac del Latium nella A tra i Glutei per ottenere la combinazione xox
(lactificatio in uber latus).
ΔΥΟ
δύο
CIS
TRANS
PAD
ANO
KISS PAD-ANO
PAD
ANO
TRANS PAD-ANO
T
ALKH
X-ALX
MAKHLA
Ephebic Hansel
ANSER
PASSER
of the Anseatic League
ANAS x SANA'A
PERSIANA
MANASSER
ALX, ALCIS
d
TUBA
TUBUS
TUBICEN
Tūbĕro
CORNICEN
L’Uls è all’origine l’S-Ulcus nel Colon-Mina (Cool Mine) dove risiede la utile o, prima di diventare
Columen di Columella, Columna e Culus (Cul de Sac, Sacked Cul-T).
L’Utilis, da leggersi come UT-IlIs, è l’Uter Iliacus dove penetra l’Acus: IlI-acus
L’UT della VT (VITA) è per l’Imbuere (imbŭo, imbŭis, imbui, imbutum, imbŭĕre), cioè un Imbutum,
un Imus Tubus, che può essere percorso in alto ed in basso: Hy̆ m ēn
o
II
L’utile si ricava dall’optimus, cioè dalla o-mos, il “frutto motivo” (motio).
La o e-motiva produce la sua utilitas, il suo elisir benefico, nel momento in cui è messo in optio ed è
penetrato dal Penis (Ex)Trans (Pen in Pot-A, Pen in Put-A, quindi Put e Ptah, ma è ipotizabile il Ptao,
attraverso la porta rigenerativa fenicia dell’arabo).
In realtà l’optimus è l’ops timida in medio usata e ultimata (o vincolata incola, inculata e cuspidata
con l’aspis, aspidis è l’o-culus che luce, locatus in locus, prima del lucus) e l’utile è ciò che si ricava
dalla o in UT erosa (lo UT o VT latino, VITIS, è lo YT greco cioè lo  + ), con il Telum Ultroneus, cioè
il (Δῖος ) che penetra Ultra il Thronus (Θρόνος) in forma di Tonitrus ossia come Tonus  del
Panpsichismo o Timor Panicus (Utterance from o in U-tile).
Il Telum è l’Utensile (the utensil of the o into U, tense beneath the tile, as determined by the BeneathUnderneath Movement).
Le o consumate, profluite o depositate da Aquilia, costituiscono l’Aqua Iliaca e muoiono in U-tilia,
dopo essere state O-Tilia ed Ostiae Hostiles (Tigli del Puntiglio Ostrogoto oO).
L’avverbio Inutiliter nasce dall’azione iterativa sulla U consumpta, incapace di produrre ulteriori
frutti o, salva la  (Retrazione o Retrodatazione del Cigno-Cicogna  ).
Inutiliter significa Iteratio telorum tiliaginea sine utilitate, uti (u-tiliare) sine obtinere o-B-o dall’ὄψ
(Bona di Bononia Vindobona, Goods of Bonn for the Gabon).
Il Titulus è il Titum Tutus Lusus, il Sol Solutus in Sulla (tĭtŭbāre, tĭtŭlāre, sullātŭr īr e cioè Assillare in
Asilo, l’A-sylum , la vittima ἅως, sia ἄισος sia ἴσος).
The Usque (l’uscio, l’uscita) is the apparent exit from the luminous queue, es el buscar el que, el
basque, el paso basque del hasta que bajo el asco, è il Bar-A-Bas, Bar-XA, Bas-Sab, Bar-Rab, Ba-X-aB
etc.
Is to gain the gush in the game of the money, the gush from o produces the u-tility, that is the
utterance of tension out of the tiles, by means of the utensils.
The utensil is the medium that tends the tension in to be, to be and un-tile the final until (save the
copulation Keops), the tension is the e-lev-en in cross that wants fruitlessly to interrupt th e
enemy’s “Telos”, ill to get till the U, un-til the u-til (offertorio-refettorio).
Diminuire e sminuire è l’effetto della Degradatio Bellica (nella cripto-geografia Degrado di Belgrado), che comporta la
Capitis Deminutio dei Minuti, i Minuti Uteres, Secati in Hora, per mezzo della Sequens Unda  (Secans-unda).
I Secondi sono le o (o-res) Secum Condendi Secandi Secundi (gli Anguli secati come Angeli sono i Cives Romani
Imminuti et Deminuti in Iure).
Il MEnU di Benu o Bennu è, nella mitologia islamica di matrice africana, l’atroce Ben o Ben Ben di Bonn, che
cagiona la Mors di Bona in Buna per mezzo della -romania.
La U che contiene ancora, in nuce, la o Potentialis della Novitas (N-U-O in the Put for the Pot), definitivamente persa al
momento della deflessione parigrada di UX, il cui simbolo è II=
Nella cripto-geografia il processo della flessione preposizionale (inflare, deflare, conflare, sufflare fino alla translatio
ed alla tralatio nel tralix del tralaticius) è il Parto di Parigi: il Venter Paris Bellus Gradus: oxo in U-CU
La NUX (νύξ, νυκτός) è la X (Crux Unionis) di o ed U compiuta dal DUX Acheus per propiziare la Notte Nera.
La NOX è l’o in o, l’oxo omos, Isos ed Ixos, la forma corretta di unione diale, la giusta dialettica vocalica.
La NUX è la o iuncta alla U (iunctio in iugo erotico, iugerus), il cui esito è l’ἰχθύς (dal punto di vista genetico è l’Ixus
cioè la o incrociata (IX = K2) con la u per la s (sequela eliaca), dal punto di vista sacrificale è l’ostensio dell’ostia I-usta
in X cioè Iuxta).
ἰθύς, εὐθύς
Scomponendo la X di NUX in una doppia Λ Λ (λ λ) la NUX è il NULLA oppure la NUXA (λ λ=χ), cioè la NUCA Nucleare,
in inglese Nuke (dal lat. mediev. nucha, che è dall'arabo nukhā' «midollo spinale», ma è stato usato anche per tradurre
l'arabo nuqra «fossa della nuca», Vocabolario Treccani].
Il NUCLEUS è la NUX con il LEUS, che dà luce e riceve luce (energia, salario).
La ΝΎΞ ΝΥΚΤΟΣ può essere Λευκή (foemina), Λευκός (masculus) ed infine Λευκόν (neutra) (Λεύκη)
Il NUCLEUS privato della capacità di scambio energetico (the clue & solve), del legame C (X) è il NYLUS (NYLYS), che,
privato della N Uterina, il Nexus, è l’ULUS.
L’ULUS nonostante il suo stato U può essere alimentato dalla I, come I-ULUS ed è in grado di emettere in uscita la U, in
luogo della E, come IULIUS.
Gli I-ULII erano gli schiavi cioè i servi lampadina (bombillas bombay), accesi e spenti dalla Fulgor fino alla Fulminatio.
Il NY-LYS o NILUS è lo stadio susseguente al NIHIL-O con la o (NIHIL-o-mino) incastrata in H fino alla Delusio (DeLusus).
NILUS  NIHIL-O
Nullus
Il suffisso -lus o -lys esprime l’effetto del lŭĕre.
Deriva dal sostantivo lusus, che, pur significando scherzo e gioco, rimanda, in realtà, al gioco sadico della lux (Luxor
Aegyptiaca).
Il Lucus è il luogo sacro dove si consuma il sacrificio umano, ma tale significato è una traslazione di significato dal
concetto di o (ostia) volta in U
L’Hostia è la bestia ἥ ὅς τέα in Θέω/Θεάομαι per il χ
Il Lucus, prima di essere tale, è Locus, nel senso dello spagnolo loco en locura en el lugar (del luego, te ruego).
Il Lucus con la os-ca (causata e cusata) è il Luscus, nel senso dell’italiano losco ed oscurato.
Il Luxus è sempre la o (os-tia) messa in x (croce), che da oxo, a causa del legame uxorio (more uxorio) e della usura
della lux, diventa Luxus.
Il Luctus è la o (os-tia) che è stata per un tempo più o meno lungo (giorni, mesi, anni, quinqiennio etc.) sottoposta
all’Ictus lucis.
Prima del Luctus, durante il quale la vittima Luget, la o si gonfia diventando Maior O (Maya) e Maius O (Botte
dell’Abbate, Barrel of the Abbot).
La sua bocca, cioè la stessa o ed i suoi orifizi, cioè le altre o, si aprono, come quella di un PESCE boccheggiante (Piscis
Ichtus, Fish, Fisher).
L ISCA
P ESCA
Suco et Sugo
Il suffisso -lus si ritrova anche nel termine Mulus, che è il Mus Lusus per mezzo della Lux.
Il Mulus si ottiene dal Mulinus dove il Mulio macina i chicci di grano oo applicando la M-ola nell o-res.
I verbi che descrivono la sua opera emolliente ed ammorbidente è Mulierare e Mulcere.
La sua arte ermetica è la Mulomedicina, mediante la quale produce la Mulsa, pasando per il Molllis, il Mullus
Mulleus, il Mulsus (Mulsura), cioè il Mulus Sus (Suinus, Swisse Swine, El Suino Suiso), ed il Mus (la S-um-ma Murata, il
Soma Morente o Murena).
Il Punus Punctus, Πύξος, è il Pix, Piscis in Pece, esito della Pirica Ryxa nella Pax o Ara Pacis (p+r+ictus = to prick).
Il Sus è il Saxus cioè il Sexus, Sex Ustus in Buxus (Box), in Sucus Suctus (Susa, Suk, Souk dell’Ulema, Zucca di Zurigo).
La Tussis è il Taxus, Taxatus, Textus e Toxicus del continuo Tussire (Thug, Tuareg, Tuk-Tuk etc., dopo The Taxing Türk's
Truck).
Il V-ulcus Analis o Vulcanus è la Vacca (oOVA) immobilizzata dagli Axes (o in HIXOS come Uxor, X-OVA-X), cioè la Vox
dopo la Vexatio in Vixdum davanti al Vulgus (nel Vicus Paganus per il pagamento seviziatorio del Vitiosus).
L’avverbio Vix-dum, avverbio vicissitudinale del post, deriva dal passato remoto del verbo Vivere (vivo, vivis, vixi,
vivere).
La V, pari a quinque, è la metà della X, pari a decem.
Il numero 5 è una S, per cui si ha SX cioè il Sex della sillaba VI di VAGINA , equivalente a 6 nel sistema di
numerazione romana.
Il Sei, 6, è il numero dell’essere vivo, dell’”eSSe et G-ire” verso l’Expansio vitale, similmente ad una galassia che si
dipana a spirale, e contrariamente alla vite che “impana” nell’ano (la vite che muore definitivamente, immobile, nel
buco è in NYX, Tornillo S-Hueco, la vite che si inserisce nella giusta connesione contestuale è in NEIOX, νεῖος della Vita
Nova, Vitis Vitellina).
VIVere allude all’inizio della Via per Vivere l’eros, nel senso di consapevolezza dei significati erotici.
Il Nove, 9, che un 6 capovolto, è, insieme al primo, il numero orario della Novitas, della Nova Vita: Novem movet ovum
in sextante, cioè l’ovo contenuto (stans) nel 6, e lo sviluppa fino all’-um (Humus Ultimus).
Il 6 ed il 9 formano, giunti, l’8 dello sdoganamento virtuoso espandibile (la  invece di girare su sé stessa ripiega in
basso, dove assunta l’impostazione  è richiamata verso l’alto sotto forma di : eudemonismo espansivo).
Nell’era dello schiavismo ariano il meccanismo oxo cioè ovo-due (doy ovo-dos) è stravolto nel meccanismo perverso
uvu-due, di matrice indocinegra (l’ovo di A è huevo humado, humareda, la o è uffiziata in u va ).
Il 6 (sigma) è il Fallo Afro che da SX gira a DX, tornando a SX con il 9 (ro): Gyro Sy-ro.
Geometricamente la somma 6 + 9 dà 8, che è il Bi-Anus dell’Anas (Anatis) vale a dire del Triplice Ano Traianeo
oTroiano, il Banale Banato (il Bi-anus – Boo di Bona, Anhalt of Bonn – è tra le popolazioni ostili nel Bacinus del Cignus
Cineticus con gli acini bianchi, gli oociti, abbacinante e bagnato, ma in propsettiva di essere ridotto bacinella, baccile e
bagnarola, con i bacilli, nel catino absidale trinitario).
In tale contesto l’Esodo Divino Uterino dei Numeri Haebrei, Reali, Genetici e Levitici sono:
- per i penetrati servilio Anulari, gli Ariani, The Numbers, cioè the Not Ambers (le rinnegate amebee amasie), prima
Embers e dappoi Umbratics in the tile;
- per gli schiavizzatori los Nombres, vale a dire los Nuevos Hombres y las Nuevas Hembras para el Sombrio y el Umbrio
(Umbratiles).
La Vita della dolce Vite, la Vinea dell’Uva Alba (Ea NIV Is), è per dispensare l’eros agli Invincibili delle In-Vectiones,
attraverso la produzione ovocitaria (vinti dal Cacciatore Romano e nel oro territorio naturale e nel territorio di
conquista, come sinteticamente testimoniato nel famoso adagio “Veni, Vidi, Vici”, nel quale fu scolpita l’eroicità
dell’exercitus romanus e del suo comandante, vincitore sui popoli Veneti, venuti ad organizzare i Vici con le Idee Vudù
nella Grande Britannia Ariana).
Comincia da 6, sex, VI, essendo da I a IV, prae-vita cioè V prae-sex, da non innestare con la I.
All’età di VI si ha l’o-VI cioè l’ovo innestabile: 
Da VI a X (decem) è l’età della medicina in mina per la decentia, da XII (dodecim) è l’età della docentia, cioè
dell’insegnamento alla procreazione di individui, essendo il duo-decim la capacità di dividere in due e di generare l’individuus.
L’Axis XI veniva utilizzato sulla A anche in età pre-burale, in maniera letale o non letale.
L’Axis è V+V cioè X in Q più I’Unus da introdurre in o-Matris cioè la I (As, Assis è la S che percorre i bracci della X, cioè il
Flos, Floris, la S è ES in X e quindi SEX, di qui il termine Aes, Aedis, il luogo dove avviene la Caedes, la Casa è la X per
l’AS Actio e per la Cassatio con la ES-EN, entrante, è Casa e Cassa in dipendenza dell’escursione SS.
L’Αὐγή ἐσωτερική, cioè l’aumento e la diminuzione erotica, con il versamento e la sottrazione di ἐνε nel meccanismo
 del X, è la Cura (il circolo perverso) che causa l’Obscuratio dell’ἐνεργός χέρσος
Come ἄγη può essere usata per condurre – agere - la generazione dei mortali, cioè la Genesis Biblica (to wage the
wagon of the genesis) verso l’agognata Gaia (la Grande Aia della Claritas per chi fugge dalla οὐ-γαῖα o Uggia).
È il circolo virtuoso della A che produce e veicola le o da Area ad Area in Xarro (Car), contrapposto al circolo perverso
dell’augmentum alfabeticum di AO in OU ed U finale.
Il Circulus Necativus/Negativus implode o esplode le o, dimezzandole in U ed infine disgregandole.
In siffatta circolazione la ene veicolatrice (cioè l’energia vehicularis) è usata per il trasferimento di o, salvo l’odioso
differimento della rogatio (prorogatio imperii), alla volta della Terra del Nulla.
La Nullitas è l’approdo della ene che, dopo aver portato la o in U, la abbandona, rendendola così Res Ulla o, in greco, ὁ
ὕλλος.
La O in U lisa è la O di Ulixes (The Ulster Skull).
La o nel flusso energetico ν è l’ὄνος (in caratteri latini ovos), la o giunta nel munus del mulinus, il luogo del mus
linearis è il minus unus, a causa della e-mulsio (energia entis minuere per ultionem et ustionem).
La o è il μόνος, la o in μῶσις, ma viene degradata in μῦς ed accusata (ad-causata) in μῦν (The Moon Munificated ).
Infatti, nel Mulinus subisce ilΔῆμοςdi-μῦς (populatio polaris) attraverso il Λινεύς, dopo essere stata previamente
delineata nei lineamenti (forma laboris, abbozzata, sbozzata quindi allineata).
L’Unus (l’Unigenitus Filius nel linguaggio cristiano) è il greco οὑνός, che segue il percorso νοῦς  οὖς  ὗς  ὒ, dal
momento del νῦν, in latino nunc.
Nunc in particolare significa da ora cunnus uncinata in cuna (nux).
Il Nunc è la crasi del Numen in Num con la M di Ma sostituita dalla NC di Nicatus, analogamente allo schema Tum –
Tunc riferibile alla condizione di Mutus.
Il Nunc è il νῦν χρόνον, il Tunc è il Τύνη ὄγκος, cioè Tu uncus (<<Tu necatus, nicatus, nucamentum in nave, nae!>>
sempre secondo la scala della degradazione e della negazione vocalica A-vis in Nave: nae).
La particella enclitica νη posposta al Τύ (Σύ) riassume il significato della vittoria copulativa del sadico (Νίκη Σύν),
eventualmente comunitaria, sulla Ναιάς εν ναί (νᾷ), come nell’invocazione <<ναί μᾶ διά!>> (sc. ἱερά)
Il Num deriva dalla o del Nomen ignominata (ferro ignique miniata) fino al raggiungimento del Numen e del Num, NuMus, Nuceus Mus, Humilis nell’Humus et Fumans (Numa Pompilius, fu uno dei Re di Roma che combattè contro i
popoli inumani dei Numina Pompilia, dediti alla violenza carnale sulle Vergini Romiliae di Ῥώμη, da esplodere
successivamente, gravide, come Pomi nelle Pilae; famoso il reparto militare dei Primi Pili ideato per contrastare i Primi
Philistei; Primus significa Pri-Mus cioè Prior Mus , Primi significa Priores Mures nel Pomerium Sacrum, dove si
murava a filo e si pompava, quindi A-emiri degli Aemiliani messi in Æ cioè in Æ-IS; i Philistei erano gli Amici di Dio,
amanti delle Primulae o Primizie).
L’Unus è quel che rimane dello schiavo delle 3 Luci o 3 Arie, il Traianus del “Tertium non datur”, trasformato in Homo
Sex, cioè in Troia, insieme a Traiana, e quindi demonizzato in Homo Niger (Nero), conscio della sua condizione (coma
vigile).
L’Unus latino è:
- The Sun (il Sol Niger, Uns) cioè the Virgin Moon changed into Monad (Hades Munification of Danao into Monounity or Immunity), Assured Hun (Coranic Sura).
- The Sun is Hun, Son of Hungary, The Sung Arian, Son of Ankara, The Sank Arian, Singer of Song (Sunnita in Sunna).
- The Hun is in the in K-Hun, K-Hon-shu, K-Hin-shu e K-Han-shu (il K-hun è la Cuna Cinetica del Cinicus Canis, munita
di Coni e Cunei, cioè il Letto dentato del Fachiro dove l’Unus è in X Conscius).
Dal punto di vista geografico il 3 è El Jamòn del Mono de Cancun (K-Han/K-Hun), in virtù del Movimiento (Mos
Motivus Amoris, Mossad di Mosè, Μῶσις di Μοῦσα, Motion of Mosa and Mosella).
Infatti, per effetto della Κίνησις passa da GA (Terra Gaia) a GH (Terra Geisha) a GO (Terra Golia) a GU (Terra Guiana),
secondo lo schema preposizionale greco (la preposizione è l’elemento sintattico che si pre-pone alla substantia,
aggettivata o meno, per dargli movimento sensato, cioè per pro-porla nel corso del periodo, è il prae, il penetrans
radium aeris che collocato prope, fa progredire l’opera, è il prae-penis che spinge come pro-penis, penis aprens nel
perimetro degli im-pro-peri)
Servus/Serva (Serbia)
Induo= # in 2
Adriana, Traiana/Troiana
III 3
I n II
I n II
INII
PERSIANA PASHA'
IVY Knee
IN-DU-O
TRINITAS
IN-EO (in-ire)
TRIMURTI
ĭnhærēre
Servi
Inherentes
5=S
Serpens
5+I = 6
Sex Spira
Media
Parthia
Moesia
Moenia
Messenia
Messina I
Masada
Mosca
Messico
Idaho
Mahindra
Mindanao
Servi
INDIA
Penis Punicus
IfI
ἶφι
Inherentes
Y
EN DIA KATA
XA-TAY
SPIRATIO
Nella storia dell’Europa Romana la Mens Vehe-mens di Gaius Romanus è la Mens Legis Romanae, che vuole affrancare
(Vehens) The Hens (to Mean) dal giogo dell’Ebrius Iudaeus, a partire dall’Ebro Ispano fino all’Afrodisiaco Ano della
Pannonia (The Mine of the Eros, la Mini Miniera).
Egli è Flamen Dialis Lealis (Dialer of Dial and Healer of Heal) di Elena Alata contro il Populus, intenzionato a veicolare
the English People, the EN, toward the HEN, the High England, e ad invertire il sistema ZION prerogativa dell’Unnus, il
Persaevus Punicus del Cuneus Consularis  in Cunnus nella Cuna (Hun of the K-Honshu into the Khun, the Consciuos O
Consoled into the Can).
Il sistema ZION consisteva nel GYRUS di DIDO (Delta Due ), l’Egira del Cielo Gaelico, il Caelum Gallorum riservato allo
Scelus (Σκάλα ἀελίου per il Κηλέω).
Nella crittografia anglosassone l’Idea Romana è ripresa dal mondo anglosassone nel loro Common Wealth o Welfare
State of Dominion, che è da un lato The Well and the Heal for the Wheat, dall’altro The W-Hell of Heat for the
Warfighters of the War-Fare: G-HǣL-TH of the Pharaos.
The Dominion è The Dominican Dome cioè -Home of Omen/Amen in Mun (Munster of the Anseatic League).
χ
χ
αἴρω
χαίρω
Ao
ὅρος
Pharaos Persaevus
ἐρῶ + ἔσω
χερσόω
Ἕρσος
Apollo
Ἔρρος
Apollo
verso l'Eros
Chersoneso
Persia
Perseus/Persa
Persēis
Persae, -arum
(Persiane Perdute)
χειρόω
εἴσω
ei
i e
rs
rs
ἕσσων
ἥσσων
ἐννέω ἐννεόω
Ars THP
O-c-I ῥέω
χείρ, χειρός
χ
Pharsi
εἴρω
ῥόος
ἱερός ἱρός
ὄχος
ὀχός
ὀξίς, -ίδος
ὀξύς, -ύδος
ὀξαλίς
ἔρρω
oo
ἕννυμι
νυός
Ἐνυώ
νύξ
ἐννεός
Il X è il Carrus con il quale è percorso il Cursus di Ur-Sus (<<cur sus ?>>, <<cur oB scurus ?>>, la roba, la rubia).
L’insieme di Cassae, le doppie Casae, è la Cassia, l’insieme di Casae in Linea ed in Asse rispetto alla Cassa di Roma è la
Casilina (Fiscus).
La Cassa di Roma rappresenta la Cassa Toracica d’Europa (in latino Castor, in ebraico B-ek-Torah, in tedesco KasselBrustkorb, in francese Bruxelles), dove si erano infiltrati e stanziati i popoli del Tour Toranico-Turanico.
L’Europa è la Prussia, la Terra che precede (Prae) la Russia, anche nel senso di partorita dalla Rosa, Ρωσία, prima
dell’olocausto russo, che la stravolge in Russia.
Vivere può interpretarsi anche come percorrere le Viae dell’Errare fino all’Errore (Epopea di Poppea), immaginando di
comporre il verbo nella Casa della Bussola 
L’Errore è il doppio Ἔρος, cioè il doppio FOCUS di o, che, errando finisce nell’Orror degli Horrea Romana.
L’Errare verso l’ ἜΡΟΣ è l’EPOS di Poppea Neronis.
Poppea Sabina è la bella Elena rapita dai Troiani del Faraone Nero, per il tramite dei Greci, e di essa è narrata l’Epopea
(ἐποποιΐα) nell’Iliade, nell’Odissea e nell’Eneide.
SABO
Latona
Eropa
E-Rossiya
E-Rossija
Sabona
Anobas
Titia Erotica dell’ἐρω e del τίθημι nella Θήκα Τύκος
Sabina
Anibas
5 Ao-Bina
Ianua
῾Ελάνη
῾Ελένη
Bifrons
Ἕλλην
Ἕλληνος
Quadrifons
τίθημι
e  LL 3
ἔρος τύκη
en H
Θήκα
ἐρω
ἑλενηφόρια
Ἥρα o Ἥρη ῾Ηρακλῆς in ῾Ηλιόπολις
Nero
Poppea
Messalina
Agrippina
Il verbo V-I-V-O (vīvo, vīvis, vixi, victum, vīvĕre), strettamente correlato al verbo B-I-B-O, presenta una X nelle
uscite del passato remoto (vixi).
Esprime il concetto della gravosità della vita così come vista “a rebour” dalla persona che ha vissuto vix-dum.
In particolare leggendo le consonanti VX come UX si intuisce il percorso uxorio della o rotta e disfatta in U
Durante lo schiavismo ariano l’uxor (VX) era l’infante da V a X anni (a prescindere dal sesso), che in tale condizione
(Odalisca del Vizir) rimaneva fino al Buxus (Box for the Ustions).
Questi era l’A-mor di Is ($, The Snake), secondo il more uxorio mosaico, tanto inviso ai Romani (ripreso,
immediatamente dopo la caduta dell’Impero Romano, come bandiera di guerra dai Mori o Moreschi).
V
I
V
O
B
I
B
O
D
I
D
O
δίδωμι
Dīdo, dīdis, dididi, diditum, dīdĕre
Digitus (Digitos sagittat)
L’insieme di o sono gli A-mores in T (morti o Trimurti).
Duello
in Minareto
Perduellio
Romana
P
Duo Vitellius
Compositio
MAX
MAX-XAS
AS, ASSIS
MIN
MAXILLAE
AES, AERIS
MAKKAT
Virgin (Virginia)
MINIMUS
AER, AERIS
MUXXA
MUKKAT
ETZ
Red
Retis
Il Duellio è la Positio Cornuum
La Retis si forma per effetto del rs in c
I Cornua sono i Δύω ἧλοι in
Lo spagnolo Red mette in risalto il redire del D (nel racemo ovarico prima dell'uva)
Ἥλιος per Delere l'ω: Delictum
L'inglese Web rimarca il movimento della o (race) del Network
La Perduellio è la Penetratio
Job into the Cob Web
nel Perimetro fino al N-ullu-M
Il gruppo consonantico VX è interpretabile anche come 5 x 10 cioè come i Cincquanta anni del VIXI (il vissuto).
Five x Five x Two, poichè la F è the Life e la V è the Vitalism del Vive, Vive Duando, fino a THE FIFTY cioè per “Filios ac
Filias Facere”, necessari al THN (τείνω).
OSKO
LOSKO
LUSKUS
KOSKA
EXO
LISKA
ESKA
EX-KASA
SKY
La o, cioè l’οἶος, diventa υἱός e οὖς, nel carbo, carbonis, il carrus arabus di Ra[dius] per l’abusus di A, madre di o (the
car where the rab curbs, biting and radiating, the run away A-rabbit: The Runa and the Runes).
HARE
A-RABBIT
λαγώς
λ-ἄγω
ἐν ὅς
ἑνόω
ᾠόν
w
LEPUS, LEPORIS
CUNICULUS
W
Ἐνυώ
P
Q
OR
T-ERRA
UR
quadrus
r
URO
PURIFICO
URNA
π-ῦ-ῥ-έω
TO BURN
UREUS
PURUS
Procedo
π τετράγονος
Ποιέω
Πίναξ
PO
Proietto
rs
Pois
Poissance
OP
ὄψ
opr
ops
opt
pot
TRAIN
La Terra è  rispetto al Sole  ma la vera Terra è l'Axis Mundi.
Le particelle rotanti sono polarizzate me nella rete magnetica universale vengono in collisione
Laddove lo Spazio-Tempo offre la Coppa si aggregano in P greco.
La stella di Protoni è un Pi Greco in cui oscilla l'energia N neutralizzando l'effetto centrifugo o
effetto repulsione delle cariche positive-negative.
La N in orgia è l’Energia.
Il Quantum orgiastico della N dà la misura dell’organizzazione dell’organismo o corpo celeste.
Bene esprime l’oscillazione orgiastica la consonante greca 
Occorre immaginarla con tre o-μικρός, una in principio, una in fondo ed una alla fine del morfema.
Nella sua estensione orizzontale diventa una serie di  (motio nucleare neutra o ultronea).
Nella sua estensione verticale diventa 
La  è l’Hic (in spagnolo aqui) dell’onda che oscilla, come messo in rilievo dalla sbarretta inclinata a
sinistra
L’onda libera è invece la lettera  che per brevità allude al petalo del fiore magnetico (duplice,
triplice, quadruplice o infinito).
Nella traslitterazione in caratteri latini diventa g proprio perché la  trasporta la o-μικρός.
La ς finale indica la dispersione energetica per apertura della cross sinallagmatica omogenea (ῥόος).

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