Titolo / L`impronta ambientale del graphic designer

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Titolo / L`impronta ambientale del graphic designer
Titolo / L’impronta ambientale del graphic designer: strumenti per una
progettazione sostenibile
Autore / Lucia Del Zotto
Università / IUAV, San Marino
Corso di Laurea / Laurea triennale in Disegno Industriale
Anno Accademico / 2009/2010
Relatore / Prof. Massimo Pitis, Prof. Gianni Sinni
Supervisione della parte grafica / Prof. Massimo Pitis
Più ci guardiamo attorno più risulta chiaro quanto sia importante il ruolo del
graphic designer all’interno della società e come sia ancor più fondamentale
nei riguardi dell’ambiente.
Oramai anche il grafico non può prescindere dal progettare coscientemente,
pensando all’intero ciclo di vita del proprio progetto. Cosa può fare il
progettista grafico per rendere il proprio lavoro sostenibile? Come si deve
muovere in un contesto in cui sembra necessario provvedere attivamente
alla salvaguardia del pianeta e di conseguenza anche alla nostra?
Anche il grafico nel suo piccolo può decidere di dare un senso complessivo
alla vita del proprio progetto. Vi sono numerosi modi in cui il design può
ridurre il proprio impatto fisico sull’ambiente. Il designer deve comprendere
la propria “sfera d’influenza”. Il grafico si trova nel punto d’incontro tra
il cliente, i consumatori ed i loro fornitori. Bisogna osservare ciascuno di
questi gruppi e capire quale influenza e forza d’impatto abbia su di essi per
conoscere gli aspetti che possono essere modificati.
Questa tesi si pone come obbiettivo quello di fornire metodi e strumenti per
una progettazione consapevole e ragionata.
INDICE RAGIONATO Il manuale si compone di otto capitoli, i primi tre trattano temi quali il
surriscaldamento globale, l’effetto serra, la gestione dei rifiuti e i problemi
legati alla raccolta indifferenziata. Successivamente i temi trattati sono
quelli della produzione della carta, delle certificazioni forestali, degli
inchiostri e delle diverse tecnologie di stampa. Gli ultimi due capitoli
approfondiscono il tema dell’ufficio sostenibile, portando diversi case
studies (Thomas.Matthews, Curb, Beam,...).
STRUTTURA DELLA RICERCA
La ricerca prende le mosse dal libro In the bubble di John Thackara,
fondatore della piattaforma web Doors of Perceptions, da qui la ricerca è
proceduta inizialmente studiando tutto quello che riguarda la sostenibilità,
attraverso siti quali Three trees don’t make a forest e Lovely as a tree,
per arrivare poi all’analisi di testi quali Print Design and Environmental
Responsibility, pubblicato dall’Aiga. Si è poi proseguito analizzando il lavoro
di studi e agenzie che lavorano in modo sostenibile (Thomas.Matthews,
Curb, Beam, Gam Edit, Gmund).
APPROCCIO ALLA RICERCA
Considerando l’enorme quantità di informazioni sulla sostenibilità
che vengono fornite attualmente, la maggior parte delle volte in modo
confusionario, la necessità individuata è stata proprio quella di dare un
ordine e una comprensibilità a questo mare di dati.
Si è proceduto così all’analisi di una ricca bibliografia, prediligendo poi una
rappresentazione grafica attraverso l’infografica, scelta questa dettata
dalla necessità di semplificare e rendere immediatamente comprensibili i
messaggi.
RISULTATI
Il risultato è un manuale per studenti e professionisti nell’ambito della
progettazione grafica. Il libro è impaginato in un formato A5 per un totale di
124 pagine, tutta la carta usata è certificata FSC.
All’interno del libro sono presenti tre poster formato A2 che trattano diversi
temi quali:
- l’effetto serra e le sue conseguenze;
- linea del tempo sulle varie conferenze mondiali sul cambiamento climatico;
- punti fondamentali per rendere il proprio ufficio sostenibile.
Il libro, inoltre, consta di una serie di adesivi, una sorta di post-it, applicabili
nel proprio posto di lavoro, che ricordano come agire in modo sostenibile.
Il manuale vuole così stimolare i progettisti grafici ad agire in modo
coscienzioso, ponendo come sfida progettuale l’uso di materiali in modo
ragionato, cercando di sfatare il mito che una minore quantità di materiale a
disposizione possa limitare le scelte.
Massimo Pitis
Graphic designer e art director, lavora alla definizione delle stategie di
comunicazione visiva e al design di corporate e brand identity e per progetti
editoriali e di allestimento.
Dopo aver lavorato a Bologna (Italia BBDO) e a New York (Armando Milani),
nel 1991 torna a Milano dove inizia una collaborazione con Mirko Pajé alla
direzione creativa Mediaset dove cura progetti in ambito espositivo per la
società grandi eventi (Palazzo Grassi, Carnevale di Venezia). Nel 1995 fonda
Vitamina con Aldo e Giorgio Buscalferri (Mtv, Heineken, Sugar, Blu), è in
seguito direttore creativo di Landor Associates Italia (Banca Imi, Snaidero,
Breil, Zegna). Dal 2000 si occupa inoltre di progetti di allestimento con lo
studio Migliore+Servetto architetti (Wallpaper, Elle, New York Times
Magazine) e con Mirko Zardini (Triennale di Milano, Biennale di architettura
di Venezia). Nel 2007 apre Pitis, studio di design e consulenza dedicato alla
cura di progetti editoriali e di brand identity (Matteo Thun, Cca Montreal,
Corraini, Skira, Five Continents, Esperia, Fabio Novembre, Mondadori, Museo
del Novecento, Einaudi).
Gianni Sinni
Gianni Sinni ha fondato nel 1982 a Firenze lo studio Lcd. Si occupa di
progetti intermediali a stampa, sul web e in video con particolare attenzione
alla sperimentazione e alla ricerca attraverso le nuove tecnologie applicate
al visual design.
Coordina le produzioni di videografica e animazione per le quali Lcd ha
ricevuto la nomination al David di Donatello 2004 per i “Migliori effetti
speciali” e, nel 2006, ha vinto il 1° premio Digital Award del Future
Film Festival. Dal 2003 ha ideato e redatto, insieme ad Andrea Rauch,
SocialDesignZine (sdz.aiap.it), il quotidiano di informazione online dell’Aiap.
Ha pubblicato i volumi Socialdesignzine vol. Uno (2005), Socialdesignzine vol.
Due (2007), Grafica Riciclata (1999) e Partiti! Guida alla grafica politica della
seconda repubblica (1994). Come type designer ha disegnato numerose font,
alcune delle quali distribuite internazionalmente e pubblicate su Italic 1.0.
È stato membro del Consiglio direttivo nazionale dell’Aiap.
Lucia Del Zotto
Via Boccaccio, 7
33084 Cordenons, PN
348 7752581
Email [email protected]
Bibliografia
AA.VV., A Field Guide: Eco-Friendly, Efficient and Effective Print, Monadnock Paper Mills Inc.,
2008
AA.VV., Alla scoperta della carta, Assocarta, 2005 AIGA, Print Design and Environmental
Responsibility, 2007
Peter Bilak, Trasparenza, 1997
Lorenzo Mauro Di Rese, Graphic designers: la vera causa dell’inquinamento. Strumenti utili per
una progettazione più sostenibile, 2009
Brian Dougherty, Green Graphic Design, Allworth Communications Inc., 2008
Ken Garland, First Things First, 1970
Wendy Jedlicka, Sustainable Graphic Design: Tools, Systems and Strategies for Innovative Print
Design, John Wiley and Sons, 2009
Rick Poynor, First Thing First, a brief history, 1999
John Thackara, In the bubble, Allemandi, 2008
Thomas.Matthews, Ten ways design can fight climate change, 2007
Sitografia
www.aiga.com
www.designcanchange.org
www.fsc.org
www.greengaged.com
www.greenme.it
www.greenpeace.it
www.lovelyasatree.com
www.paperonline.org
www.pefc.org
www.re-nourish.com
www.sdz.aiap.it
www.stampasostenibile.it
www.threetreesdontmakeaforest.com
www.wikipedia.it