Elenco programmi candidati Delegazione Lazio

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Elenco programmi candidati Delegazione Lazio
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COMUNICAZIONE VISIVA
PROGRAMMA DELEGAZIONE REGIONALE AIAP LAZIO 2013/2015
ENRICO PARISIO
AIAP LAZIO 2012/2013
La precedente gestione della delegazione Aiap Lazio (2010/2013) ha visto il consiglio e i soci regionali impegnati nella
programmazione di eventi e workshop dedicati alla cultura del progetto grafico. Questi eventi hanno segnato una nostra
presenza nella Capitale, anche se, la mancanza di mezzi finanziari, non ha permesso una programmazione costante nel
tempo, e ci si è affidati alla sola buona volontà dei soci.
Certamente il progetto più significativo realizzato dalla precedente delegazione è stato “Millepiani”, lo spazio di coworking affidato all’Aiap e nuova sede della delegazione Aiap Lazio.
Per il prossimo triennio la delegazione si impegnerà ad attuare il progetto che prevede la realizzazione di 200 spazi di
coworking nel territorio regionale, in accordo con la neoeletta giunta regionale.
IL MODELLO “MILLEPIANI”
Lo spazio “Millepiani”, con nucleo originario nel quartiere popolare della Garbatella a Roma, nasce principalmente da
un’aggregazione di una filiera di professionisti e di microimprese operanti nel campo del design della comunicazione
aderenti ad Aiap Lazio, nel design di prodotto, nell’architettura, nell’informatica, nella produzione multimediale e video.
Essi hanno fondato l’associazione di promozione sociale “Millepiani” per gestire le attività comuni dello spazio.
L’Aiap nazionale ha sostenuto tale iniziativa, insieme agli enti locali (assessorato al Lavoro e formazione della Provincia
di Roma, XI Municipio di Roma Capitale), alla cittadinanza attiva dei lavoratori della conoscenza, e alle reti che si occupano di autogoverno e produzione culturale dal basso attive nella Capitale.
Il gruppo di professionisti e di microimprese che ha contribuito a far nascere questa esperienza ha inteso fornire una
sorta di modello, sia a livello pratico sia teorico, per la creazione di una rete di spazi di “coworking di seconda generazione” nel territorio regionale del Lazio.
“Millepiani”, in sostanza, è uno spazio di coworking né pubblico e né privato. Possiede caratteristiche per certi versi riconducibili ad uno spazio privato, per certi versi ad uno spazio pubblico. Di fatto “Millepiani” è un Bene Comune.
L’importante sostegno finora ricevuto da promotori dell’iniziativa dai molti soggetti coinvolti non si è mai tradotto nella
forma del finanziamento. “Millepiani” è sostenuto unicamente dal contributo dei soci fondatori.
Di fatto anche la sede Aiap Lazio è sostenuta economicamente dall’Associazioni Millepiani.
Aiap Lazio e “Millepiani”
Come abbiamo ricordato, la sede dello spazio di coworking “Millepiani” è anche sede della delegazione regionale Aiap
Lazio. Il delegato regionale Aiap Lazio uscente, il sottoscritto Enrico Parisio, è il presidente dell’associazione Millepiani.
Nel consiglio direttivo di “Millepiani” sono presenti Paolo Buonaiuto e Silvia Dori, entrambi soci Aiap. Dalla delibera del
primo consiglio direttivo si è stabilito che il responsabile nazionale per le delegazioni territoriali è socio onorario di
“Millepiani” e il delegato Aiap Lazio è inoltre membro di diritto del consiglio direttivo.
Da quanto detto si evince come questo progetto abbia una forte connotazione Aiap, sia per i contenuti che per gli attori che hanno portato a termine l’assegnazione dello spazio.
Tutto ciò costituisce una grande occasione per Aiap di essere protagonista di una “ricostruzione” del lavoro del designer:
SECTIO sas
Sede legale/operativa: via Nicolò Odero, 13 - 00154 Roma
tel. 06.888.17.616 P.I. e C.F. 05903491008
e-mail: [email protected]
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COMUNICAZIONE VISIVA
non più singoli professionisti isolati e con sempre meno forza contrattuale nei confronti della committenza o dei fornitori, ma filiere “coerenti” che operano in sinergia come sopra descritto, che permettano di elevare la qualità progettuale
dei lavori, in quanto frutto di un approccio multidisciplinare.
La rete “Millepiani”
Secondo gli obiettivi prefissati dalla scorsa Amministrazione provinciale e dall’attuale Giunta regionale, il progetto
“Millepiani”, dopo la costituzione del primo spazio di coworking, prevede la creazione di una rete di esperienze simili in
tutto il territorio regionale.
Questo sarà il vero impegno per la delegazione Aiap Lazio per i prossimi tre anni: accompagnare progetto
“Millepiani” nella sua diffusione più capillare, rendendo i soci Aiap del Lazio protagonisti di questo processo. Il successo di questa operazione dipenderà dalla nostra capacità come Delegazione di sapere coniugare la qualità professionale, la partecipazione, la sostenibilità economica delle filiere.
DIPARTIMENTI OPERATIVI
L’Aiap a livello nazionale ha istituito i dipartimenti operativi, quali:
– Dipartimento delle funzioni istituzionali
– Dipartimento delle relazioni internazionali
– Dipartimento della professione
– Dipartimento della ricerca
– Dipartimento della formazione
– Dipartimento delle relazioni interne
– Dipartimento delle relazioni esterne
A livello regionale, nel prossimo triennio, dovremo istituire i seguenti dipartimenti:
– Dipartimento delle funzioni istituzionali e relazioni esterne
– Dipartimento della professione
– Dipartimento della ricerca e formazione
– Dipartimento delle relazioni interne
Accorpando in parte dipartimenti mutuati dall’organizzazione nazionale. Ciò permette ai membri del Comitato Regionale
di lavorare su obiettivi specifici e circoscritti, evitando sovrapposizioni e specificando esattamente ruoli e funzioni.
Roma, 29/03/2013
Enrico Parisio
SECTIO sas
Sede legale/operativa: via Nicolò Odero, 13 - 00154 Roma
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AIAP Lazio
Candidatura per il triennio 2013/2015
Programma congiunto per il Gruppo composto da:
Massimiliano Sagrati / Delegato Regionale
Mauro Zennaro / Membro del Comitato Regionale
Antonio Senia / Membro del Comitato Regionale
Le ragioni di questa candidatura partono dall’esigenza e dalla volontà
di proporre un diverso modello di sviluppo, di relazione e di comunicazione
di Aiap Lazio verso e tra i suoi associati, i giovani, le istituzioni, le imprese e le scuole,
attraverso l’iniezione di nuove energie, di una stretta connessione con il direttivo
nazionale e con il supporto di tutti i soci che vogliono mettere a disposizione le loro
competenze, le loro relazioni e il proprio tempo per favorire e diffondere lo sviluppo
e la cultura della professione e del design della comunicazione.
Punto di raccordo e di ripartenza è quello che oggettivamente l’associazione
regionale ha espresso e raggiunto in questi tre anni: sede associazione temporanea,
progetto pilota coworking e iniziative promosse e ideate da alcuni soci.
C’è però un dato chiaro, inconfutabile.
L’Aiap Lazio è ferma, non ha visto incrementare il numero degli associati negli
ultimi tre anni e ha visto diminuire la partecipazione di quelli iscritti; se non c’è
stata crescita e adesione significa che non si è riusciti a convincere, significa che le
modalità, gli strumenti e gli argomenti non sono stati efficaci.
Un’associazione deve coinvolgere, interessare, parlare alle nuove generazioni,
diversamente è destinata lentamente e inesorabilmente a morire.
Questo sarà l’obiettivo primario del mandato.
5 proposte
per un programma di sviluppo sostenibile
1. Studenti
Studio e proposta di nuovi parametri di accesso sia economici che di registrazione
riservato agli studenti. Apriamo al futuro.
vedi es. modalità di adesione associazione inglese o/e americana
http://shop.dandad.org/memberships/new-creative-membership/
2. Aiap Student awards
Creazione di un contest pilota riservato a tutte le scuole di design del Lazio,
dove i migliori progetti realizzati verranno pubblicati online su sito dedicato
e pubblicati sul primo annual riservato agli studenti.
L’impegno va sempre premiato.
3. Recruiting & Portfolio Day
Giornata annuale dove gli studenti e i giovani designer incontrano e si presentano
ai professionisti Aiap per uno stage, per un’offerta di collaborazione, per un
colloquio di orientamento. I migliori passano da Aiap.
4. Summer courses
Creazione e organizzazione di corsi estivi di specializzazione in graphic design,
editoria, illustrazione, type design, digital design di durata minima settimanale.
La formazione non va mai in vacanza.
5. Aiap Design Per a Roma
Obiettivo ambizioso ma di fondamentale importanza per la regione è portare la
settimana internazionale della grafica a Roma.
Un’occasione straordinaria per creare un momento di grande convolgimento di
tutti soci, delle scuole*, istituzioni e imprese private, verso un obiettivo comune
di respiro internazionale.
“Design Per” è l’evento annuale più importante di Aiap e credo che questa sia
l’occasione migliore per dimostrare la grande capacità professionale e organizzativa
degli associati del Lazio per una settimana che vale l’intero mandato.
Massimiliano Sagrati
* Molti soci insegnano nelle principali università e scuole pubbliche e private
del Lazio, questo può essere un formidabile volano per coinvolgere gli studenti all’interno dell’associazione e
degli eventi Aiap. Prova eccellente è stata l’istituzione, grazie a un nostro socio che coordina il corso di grafica
e comunicazione visiva all’Istituto Quasar, di inserire come parte formativa integrante all’interno del piano di
studi degli ultimi anni la partecipazione all’evento “Design Per” annuale di Aiap.
A Treviso loro erano il gruppo di studenti più folto ed interessante del Lazio.
Programma dei singoli candidati del gruppo congiunto:
Mauro Zennaro / Membro Comitato Regionale
La formazione alle professioni del design passa oggi da moltissimi percorsi diversi.
Nei decenni passati abbiamo assistito alla proliferazione di scuole e corsi.
Le scuole di “design” – doverose in questo caso le virgolette – sono le più varie: dagli istituti
professionali, cui accedono adolescenti generalmente poco motivati/e, alle facoltà universitarie,
alle più prestigiose e costose scuole straniere.
Nella mia carriera di docente ho insegnato un po’ dappertutto e ho potuto rilevare, se mi si
concede la banalità, che ovunque c’è del buono e da nessuna parte esiste l’optimum.
Le varie istituzioni sono spesso in concorrenza fra loro, il che può essere interessante dal punto
di vista del “mercato” ma di certo non aiuta la scelta (e spesso nemmeno la qualità).
È mia intenzione lavorare per esplorare questo panorama proteiforme, mettere in contatto più
realtà possibili, cercare la qualità e soprattutto offrirla.
È mia convinzione, infatti, che il design abbia confini sempre meno definiti (e che questo non
sia necessariamente un male).
Ritengo che oggi l’idea di design, così diffuso in tutta la nostra vita quotidiana, debba entrare in
tutte le scuole e diventare una componente della formazione delle persone.
Trovo fondamentale che chiunque sia coinvolto/a nel processo della formazione – dall’asilo
all’ateneo – sia cosciente dei problemi della comunicazione.
L’Aiap deve diventare protagonista di questa “formazione della formazione” ed essere un
ponte fra tutte le realtà didattiche, allo scopo di incrementare i contatti e la permeabilità tra
professionisti/e, studenti, docenti.
Antonio Senia / Membro Comitato Regionale
Quando mi è stato chiesto di candidarmi come membro della delegazione AIAP Lazio,
il primo naturale pensiero è stato “Perché proprio io?”.
Dopo una lunga chiacchierata in cui abbiamo discusso di quali sono i problemi della delegazione,
di un sistema ormai stagnante e della imminente necessità di portare forze ed energie nuove al
suo interno, ho pensato che la mia candidatura avrebbe avuto un senso.
Pur avendo integrato la mia formazione universitaria con esperienze successive, ho sempre
vissuto da figlio “illegittimo” e forse anche per questo un po’ in disparte, la mia partecipazione
all’associazione. Anche vista la natura della mia scelta, ritengo che il mio principale obiettivo
debba essere quello di rendere più attivi e partecipi i soci che per varie ragioni considerano la
loro tessera AIAP più come una coccarda da sfoggiare nelle occasioni di gala - “Anche tu socio!”
- che come una importante occasione di confronto.
Sarebbe interessante incontrarsi in momenti che non siano autoreferenziali ma nei
quali si possano condividere le proprie idee e i propri dubbi, ci si possa confrontare senza
autocompiacersi, discutendo di come sta cambiando la nostra professione, con l’obiettivo
di non farsi trovare impreparati a questo mutamento.
Conoscendone in prima persona i timori e le perplessità, mi piacerebbe poter incentivare
e dare voce a quelle persone che vivono passivamente un po’ per timidezza e un po’ (giusto
ammetterlo) anche per negligenza, il loro essere soci AIAP.
Spett.le Aiap Lazio
Via Nicolò Odero, 13
00154 Roma
e per conoscenza Aiap
Roma, 03 aprile 2013
OGGETTO: Programma per la candidatura a consigliere regionale aiap lazio 2013/15
socio professionista senior PAOLO BUONAIUTO
Sono socio dellʼaiap nella piena consapevolezza che i membri di un gruppo siano legati dal
perseguimento di uno scopo comune. Con questo spirito ognuno di noi è una preziosa risorsa
in grado di far emergere, con forza, il valore della professione.
Sono anni, questi, in cui molti lavoratori della cultura - tra cui noi, soci aiap - si battono,
sacrificando tempo e risorse per fronteggiare lʼattuale crisi economica. Il nostro lavoro è
precario come la nostra stessa esistenza. La mancanza di forme di tutela e di sostegno al
lavoro autonomo, e i tagli alla cultura e al welfare, mi hanno spinto ad azioni dirette e di
mobilitazione. Convinto che la lotta di una persona sia la lotta di una categoria, nel corso del
mio mandato come consigliere regionale per lʼaiap ho messo a disposizione le mie
competenze per il riconoscimento della nostra professione. In pieno periodo di occupazione
dei luoghi della cultura, aiap Lazio ha ottenuto il diritto legale di essere riconosciuta dalle
istituzioni attraverso lʼassegnazione di uno spazio pubblico. Una tale azione, del tutto inedita,
può essere letta come simbolo di riconoscimento e legittimazione dei lavoratori della cultura.
Credo nella grafica di “pubblica utilità”, credo nel fatto che i cittadini di un territorio debbano
essere informati sulle scelte operate dalla pubblica amministrazione, credo nella
responsabilità sociale del nostro ruolo di visual designer, credo nella condivisione del sapere
e dellʼauto-formazione nel campo del design e della comunicazione visiva, credo nella libera
diffusione dei saperi. Credo anche che mettere in moto, nellʼambito della comunicazione
visiva, un circuito di conoscenza capace di creare reti di persone in diversi luoghi, e di
connettere in tal modo saperi e pratiche, significa dare responsabilità alla cultura della nostra
professione. Credo e sono consapevole che il nostro ruolo costituisca una risorsa economica
fondamentale che prova, anche con lʼesperimento del nuovo spazio Aiap Lazio / Millepiani
coworking di cui sono co-fondatore e volontario attivo, a rivendicare e ridistribuire la ricchezza
creata, chiedendo in gestione luoghi che la pubblica amministrazione non è in grado di
gestire. Questo “laboratorio politico” unico in Italia è stato proposto e accettato grazie allʼopera
di soci aiap. Questo processo pilota è un progetto di ampia portata avviato, attraverso
lʼassessorato al lavoro, da Nicola Zingaretti, allora presidente della Provincia di Roma. Oggi,
in qualità di neo-governatore del Lazio, Zingaretti ha rinnovato lʼimpegno di attivare sul
territorio 200 nuovi spazi di coworking pubblico legati al lavoro della conoscenza.
Oggi questo progetto ha portato il nostro lavoro in piazza, lo ha reso pubblico. Far vedere e
capire cosa facciamo porta il riconoscimento del nostro ruolo, riconoscimento fondamentale
che corona quello giuridico della professione.
Il designer è oggi in Italia un soggetto attivo nel processo di trasformazione sociale.
Solo con la partecipazione di tutti i soci e dei nuovi che verranno questo salto in avanti - il
nuovo ruolo sociale del visual designer - potrà attuarsi.
Il mio operato con la precedente delegazione regionale aveva come obiettivo la costituzione
fisica di uno spazio dove potersi incontrare e conoscere, dove condividere le proprie storie e i
propri progetti. Durante il mio mandato ho operato per dimostrare che lʼaiap Lazio - con una
propria sede in un territorio dove sono stati avviati rapporti professionali e dialoghi con attori
pubblici e privati - è un punto di riferimento e di connessione che stimola la realizzazione di
progetti e, soprattutto, di pratiche capaci di portare al riconoscimento dei diritti di noi lavoratori
della conoscenza.
Su questa scia, vorrei contribuire alla manifestazione di una cultura della comunicazione
visiva italiana contemporanea che quotidianamente parta dalle comunità e si confronti con la
realtà. Credo nella necessità di promuovere il ruolo di “pubblica utilità” del visual designer
anche nellʼambito della formazione: quanti giovani decidono di dedicarsi a questa professione
attirati dallʼaura dei marchi commerciali? Oggi in tal senso si rivela fondamentale portare
avanti azioni come accogliere studenti, farli incontrare, creare un archivio di tesi di laurea o
una biblioteca, incentivare la diffusione digitale di libri fuori diritto dʼautore, realizzare iniziative
di avvio alla professione mostrando ad esempio come si organizza il luogo di lavoro del visual
designer (vedi ad es. lʼesperienza di coworking con altre figure professionali) o facendo
emergere la trasversalità e la multidisciplinarietà del nostro lavoro. In tal senso la nuova sede
aiap Lazio a Garbatella può valere da centro di divulgazione, nonché da spazio espositivo,
punto dʼincontro della categoria e punto di riferimento per lʼaggiornamento della professione.
Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla nascita della delegazione aiap
Lazio, che mi hanno dato fiducia per tutto questo tempo e che hanno condiviso con me
lʼinestimabile valore dellʼassociazione, il valore delle relazioni, lʼincredibile entusiasmo di
costruire e la straordinaria diversità di linguaggi che è la nostra professione.
I soci presentatori della mia candidatura sono:
Claudio Spuri
Francesco Mazzenga
Silvia Dori
Via Dei Campani 32
00185 Roma
[email protected]
Spett.le Aiap Lazio
Via Nicolò Odero, 13
00154 Roma
e per conoscenza Aiap
Programma per la candidatura a consigliere regionale aiap lazio 2013/15
socio professionista senior SILVIA DORI
In questi due ultimi anni ci siamo attivati, come Aiap Lazio, sui temi del welfare e della cultura come
bene comune. L’esempio ci è giunto sia dai lavoratori dello spettacolo del Teatro Valle a Roma, ma
anche da diverse città europee dove, attraverso la costituzione di reti e pratiche di auto-organizzazione
come il coworking, sono nate economie competitive e mutualistiche, soprattutto nell’ambito della
comunicazione, e che vedono raddoppiare ogni anno gli spazi ad esso dedicati in tutto il mondo.
Dietro questa spinta, ci è sembrato urgente individuare uno ‘spazio-Aiap’ che fosse contenitore e
atelier comune, ma anche bene pubblico e non privato, per favorire il riuso degli spazi, ma anche per
promuovere il riconoscimento della nostra professione da parte degli enti pubblici, che frequentemente
ci disconoscono quanto il mercato.
Tramite assegnazione ci è stato attribuito come primo spazio quello di Millepiani in via Nicolò Odero 13
a Roma, che è in sintesi un progetto-pilota dal quale far partire altri spazi e filiere di lavoro, il progetto
Zingaretti prevede infatti di aprirne altri 200 sul territorio regionale.
Quello che dobbiamo quindi realizzare a breve è la costituzione della -nostra- rete Aiap Lazio e contribuire
tutti per attivare una condivisione dei progetti personali che portiamo avanti, realizzare quindi degli
spazi di co-progettazione delle multi-attività ed individuare nuovi luoghi nei quali le coalizioni del lavoro
vivo (piccola imprenditoria strozzata e lavoratori isolati ed in difficoltà) affermino nuove prospettive.
Con queste premesse, è utile sollecitare la condivisione delle nostre diverse conoscenze anche nella
stessa composizione della delegazione regionale, impegnandoci collettivamente a costituire i diversi
dipartimenti (funzioni istituzionali e relazioni esterne, professione, ricerca e formazione, relazioni interne)
attraverso i quali, come soci, costituire una rete di creativi, condividere progetti, formarci e formare,
componendo leadership combinate piuttosto che gerarchie poco efficaci.
Il movimento coworking ha le sue origini nel mondo digitale. Le nuove tecnologie dell’informazione e
della comunicazione hanno permesso lo sviluppo di una nuova modalità di organizzazione del lavoro e
più pratiche collaborative, iniziato il barcamp, la prima Jelly e creato il primo spazio coworking.
Personalmente il mio contributo potrebbe essere proprio quello di creare delle piattaforme digitali
che consentano ai gruppi di lavoro del Lazio di mettere in comune le risorse favorendo lo scambio di
informazioni e la costituzione di una community regionale.
Oggi ci sono oltre 2.500 posti coworking in tutto il mondo organizzati in una rete che trascende
i confini. Alcuni offrono un visto che consente ai membri di uno spazio di lavorare gratis per alcuni
giorni in 200 posti di 40 paesi. E’ quindi assolutamente possibile e non solo augurabile rafforzarci come
comunità creativa del Lazio, impegnandoci anche a sottolineare che, per creare cultura imprenditoriale,
serve riconoscimento sociale, incentivi economici e semplificazioni normative, tutele di diritti sociali/
previdenziali e strumenti formativi.
I soci presentatori della mia candidatura sono:
Paolo Buonaiuto
Enrico Parisio
Roma 3 aprile 2013
Alla c.a. della Commissione elettorale Regionale AIAP Lazio e del Delegato Regionale Lazio, Enrico Parisio. Programma candidatura MEMBRO COMITATO DELEGAZIONE LAZIO, Francesco Mazzenga, Socio Professionista. Sono un visual designer di Roma, classe 1979. Svolgo questa professione da più di 14 anni. Formazione in comunicazione visiva fin dalle scuole secondarie superiori, un Diploma di Laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Fin da giovanissimo, durante gli studi, esperienze in tipografie, redazioni giornalistiche e gruppi editoriali di medio/grandi realtà. Contemporaneamente attività da free lance mai abbandonata. Attualmente, queste esperienze sono scaturite in Docenze esterne presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e, successivamente, presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, entrambe tutt’ora in essere, contemporaneamente all’attività da free lance. Ho delineato pochissimi punti, comunque legati tra di loro, secondo una mia visione d’insieme di come l’associazione, anche a carattere locale e non solo nazionale, potrebbe continuare la sua crescita sul territorio grazie all’aiuto dei soci. L’ASSOCIAZIONE AIAP Sono entrato da poco più di un anno in questa associazione, che ho sempre conosciuto e rispettato, e ho incontrato una moltitudine di persone eccezionali. Con loro e grazie a loro, cerchiamo di realizzare progetti importanti. Cerco di apportare la mia esperienza, per qualsiasi tipo di attività. Credo che l’Associazione (nazionale), debba prendere in considerazione l’opportunità di devolvere le competenze economiche frutto dell’iscrizione dei soci tutti, anche a favore delle realtà regionali, anzi, in maniera egualitaria. Questo è un nodo cruciale. Come pure la realizzazione di una sede fisica per ogni Regione, obbligatoria ovviamente, per la sopravvivenza dell’associazione stessa, che possa essere uno spazio condiviso con altre associazioni (di tipologia diversa, coworking etc.) o lo studio di un collega. In modo da dare l’opportunità ai soci di conoscersi, riunirsi con più facilità, eventualmente esibirsi in mostre, eventi etc. LA FORMAZIONE DEL DESIGNER Ci sarebbe moltissimo da dire e fare. L’AIAP dovrebbe entrare più decisamente in contesti come questi. Attualmente cerco di farlo nelle esperienze che mi competono, e parliamo soprattutto di istituzioni pubbliche, nel mio caso. Stringere rapporti di collaborazione con queste istituzioni pubbliche è doveroso quanto importante: ad oggi questo non avviene, o non avviene in maniera decisa. Rappresentare l’associazione e far comprendere agli studenti di comunicazione l’importanza di collaborare attivamente, per crescere come persone e come professionisti, è uno dei nodi cruciali per la diffusione degli intenti primari dell’AIAP, come, fra l’altro, la conoscenza della carta del progetto grafico. Ma anche per iniziare gli studenti alla comunità operante nel settore e nel territorio di appartenenza. Promuovere attività, stage, iniziative e coinvolgere fin da giovani i designer, crea comunità e partecipazione, oltre che passione per la professione stessa. LA PROFESSIONE DEL DESIGNER Mai in questo momento storico, di crisi, la nostra professione è così martoriata e delegata al semplice “operare con un PC in casa”. Spesso da dilettanti. Questo è sotto gli occhi dei non addetti ai lavori come pure dei professionisti. Bisognerebbe operare, ancor di più, culturalmente e fattivamente, per far comprendere che un designer non è un operatore del software, ma un intellettuale che si muove grazie a decine di media (quindi… anche il software) e che si interfaccia con numerose piattaforme che vanno oltre la semplice comprensione del brief o del problema da risolvere. Pochissimo è stato fatto dal punto di vista legislativo. Anche rendere pubblico questo aspetto, è determinante in questo frangente. Le conseguenze le viviamo quotidianamente al cospetto del cliente o dei collaboratori, quali stampatori, indotto etc. CONTEST/MOSTRE/EVENTI -­‐ L’AIAP dovrebbe continuare ed accrescere la propria influenza nel comparto dei concorsi o bandi riguardo la comunicazione, in ambito generale: sia privato che pubblico. Troppo spesso assistiamo a regolamentazioni discutibili se non imbarazzanti o a commissioni, totalmente inadeguate, spesso dirette dal committente o dal politico di turno. -­‐ È importante organizzare più mostre ed eventi che possono coinvolgere la cittadinanza attiva, oltre che i giovani designer e i professionisti più attivi. Questo si ricollega all’importanza di una sede per ogni regione. Queste importanti opportunità, servono a far dialogare maggiormente la cittadinanza e la cultura in generale e far uscire la nostra attività fuori dagli studi o dagli uffici. -­‐ Anche gli eventi correlati alla nostra attività sono importanti per far conoscere, apprezzare e condividere il nostro contributo alla cittadinanza e a chiunque voglia capirne di più. Spesso, la nostra attività, viene avvicinata solamente per la necessità di “disegnare un marchio”, secondo i non addetti ai lavori; mentre siamo ben consci che oramai, il nostro ruolo spazia dall’immagine coordinata, fino all’interaction design, per fare un esempio. Questo non è chiaro a tutti, spesso, nemmeno a chi opera superficialmente nel nostro settore. VARIE ED EVENTUALI Penso sia importantissimo credere in quel che si fa: partecipare ad un’associazione come AIAP, non credo significhi pagare la retta ed andare con la tessera nel portafogli. Non ne comprendo lo scopo (a parte inserire un marchio in una carta intestata o un CV…) né la missione, in linea generale. La quota è altresì costosa per ogni socio, quindi, ciò mi porta a supporre una certa superficialità nell’opportunità di associarsi o meno. Questo, credo, in alcuni frangenti, non solo non comporta vantaggi per l’AIAP stessa, ma, addirittura, può creare problemi alla credibilità dell’associazione. -­‐ Il socio AIAP, dovrebbe operare nella comunicazione visiva professionalmente e questo, immagino debba essere dimostrabile, almeno annualmente o a discrezione del direttivo stesso. -­‐ Anche la qualità del lavoro, nei minimi termini, immagino possa essere fonte di criteri giudicabili per l’opportunità di potersi associare o meno. -­‐ La partecipazione dovrebbe essere, se non obbligatoria (nei limiti del possibile) quantomeno caldamente consigliata. Non credo sia fruttuoso associarsi e non conoscere gran parte dei soci, almeno i più partecipativi. Perlomeno una o due volte l’anno non credo sia impossibile partecipare a riunioni/eventi etc. Immagino quindi, non ci sia la reale volontà di farlo: si può intervenire in tal senso, per cercare di modificare tale atteggiamento: limita gli obiettivi stessi dell’associarsi a tale comunità. -­‐ Attivare ancora più vantaggi per i soci, quali sconti su librerie singole e/o catene nazionali, sarebbe utile, non solo nella libreria AIAP. Anche sconti su workshop/eventi, o sale cinematografiche, teatri, musei sarebbe interessante. -­‐ Si potrebbe pensare ad uno spin off di Progetto Grafico a carattere regionale, anche magari solo on line o versione elettronica, per enfatizzare l’attività locale della nostra professione. Un organo editoriale magari partecipato da studenti di diversa estrazione e gestito dalla sede regionale. A costo zero, a parte la partecipazione di chi ha voglia. Roma, lì 02.04.2013 In Fede Francesco Mazzenga