I cittadini nel cuore delllEuropa

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I cittadini nel cuore delllEuropa
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Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratico-cristiano)
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Visitate il nostro sito internet
www.eppgroup.eu
Sommario
1 Per un’Europa dei valori
1 la difesa di valori forti; 2 una reale solidarietà transatlantica; 3 la condivisione dei valori europei con i nostri vicini. 4 4
4 6
4 8
2 Per un’Europa della crescita e dell’occupazione
4 risposte pragmatiche e mirate alla crisi finanziaria, 5
un migliore coordinamento delle politiche economiche e la creazione di un mercato unico efficace;
la riforma del bilancio europeo e del suo finanziamento. 410
414
3 Per un’Europa più sicura
6 l’intensificazione della lotta contro il terrorismo 416
7
4
18
8
9
e la protezione dei cittadini dal crimine organizzato;
una politica energetica coerente nel quadro della lotta contro il cambiamento climatico e di uno sviluppo sostenibile;
la sicurezza alimentare; una politica comune dell’immigrazione. 4 Per un’Europa più solidale
10 il rafforzamento della solidarietà tra gli Stati membri in particolare nel quadro della politica di coesione e la
difesa dei valori del modello sociale europeo.
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424
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
arricchite da un lavoro permanente di ascolto e di
riflessione, e il Gruppo PPE intende riaffermarle oggi,
in tempi di crisi, al fine di rispondere personalmente
alle preoccupazioni dei popoli europei.
Il Gruppo PPE non ha mai promosso un modello
astratto di società, né preteso di mettere in atto
un’ideologia economica. Proponiamo agli europei
valori, comportamenti, una determinata idea dell’
uomo. Il primato della persona e i nostri principi devono oggi essere riaffermati con nuovo vigore.
A nostro avviso, il fine ultimo dell’azione politica sono
gli uomini e le donne e il loro diritto a costruire una
famiglia e a fare progressi nella vita. È più che mai
da loro che dipende la nostra capacità di affrontare
e di superare la crisi. È a loro che dobbiamo ridare
fiducia e coraggio.
Joseph DAUL, Presidente del Gruppo PPE al Parlamento europeo
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
Jaime MAYOR OREJA, Vice Presidente del
Gruppo PPE al Parlamento europeo
T
ra tutte le emergenze a cui dobbiamo attualmente far fronte, la più importante
consiste nel capire, analizzare e diagnosticare la crisi che ci ha colpiti, al fine di rispondervi
in maniera efficace e sostenibile.
È una crisi profonda di cui scorgiamo per il momento soltanto le premesse ma di cui non dobbiamo
sottovalutare l’importanza politica. Essa comporterà inevitabilmente squilibri più grandi in Europa
e nel mondo intero.
Si tratta infatti di una crisi fuori dal comune, dato
che non si tratta semplicemente di una crisi economica e finanziaria, ma di una crisi di valori.
Occorre avere il coraggio di ammettere che, al di là
delle soluzioni pragmatiche che iniziano ad essere
adottate, tale crisi potrà essere superata soltanto
modificando radicalmente i nostri atteggiamenti e
comportamenti.
Se l’indebitamento è di norma, si vive al di sopra dei
propri mezzi, i comportamenti sono dettati dalla
speculazione, i tassi di natalità registrati in Europa
sono quelli che sono, le famiglie rinunciano ai propri
obblighi e al risparmio per perseguire ciò che è facile
e comodo, allora sono indubbiamente i valori ad essere in crisi.
Alla base della crisi attuale giace, senza ombra di
dubbio, proprio tale crisi di valori, con le relative cattive abitudini ed errori da essa derivati.
I deputati del Gruppo PPE hanno lavorato insieme
per oltre 200 settimane nel corso della legislatura che sta per concludersi. Spinti dalla continua vicinanza con i propri elettori e dalla consapevolezza di ciò che l’Unione europea può fare concretamente, hanno forgiato, nonostante le loro diverse
sensibilità nazionali, convinzioni comuni su come
affrontare le sfide mondiali. Queste convinzioni, descritte in un «decalogo», sono state successivamente
L’Unione europea non può rimanere in silenzio di
fronte alle circostanze attuali. L’Unione europea
non ha il diritto di rimanere astratta. Deve dare
l’esempio ed essere in grado di dimostrare che può
cambiare le cose ogni qual volta le viene assegnata
tale missione.
Joseph DAUL
Presidente del Gruppo PPE
al Parlamento europeo
Jaime MAYOR OREJA
Vice Presidente del Gruppo PPE
al Parlamento europeo
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
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La difesa di valori forti
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
Il Gruppo PPE si impegna pertanto a tradurre nella pratica queste convinzioni:
L’Unione europea deve proteggere più che mai
la dignità umana:
9
per garantire a tutti condizioni di vita dignitose;
9
er preservare la vita umana senza ostacolare il
p
dibattito sulla bioetica;
9
per lottare contro la discriminazione e la violenza;
9
per preservare il matrimonio;
’Unione europea richiede l’aggiornamento, la riaffermazione e l’ammodernamento dei propri valori (libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto nonché rispetto dei diritti dell’uomo, compresi
i diritti delle persone che appartengono a minoranze), valori che sono comuni a tutti gli Stati membri,
in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla
non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra uomini
e donne.
9
p er sostenere la famiglia quale luogo precipuo di
socializzazione e di crescita personale;
La salvaguardia dei valori familiari – soprattutto
per rispondere alla sfida dell’evoluzione demografica I diritti economici non sono diritti secondari. Oce al calo della natalità – e la difesa della libertà all’i- corre riaffermarli con forza. Il nostro Gruppo consistruzione, costituiscono i piladera le libertà di istruzione,
stri essenziali della nostra attidi ricerca, di impresa e di
vità politica. La famiglia rapconcorrenza quali diritti deL’Unione europea richiede
presenta, infatti, il primo nugli individui nonché basi per
cleo che consente agli indivil’aggiornamento, la riaf- un’economia sana e prospedui di gestire le crisi, di aiura. Sarebbe ingiustificabile
tarsi, di prepararsi al futuro.
fermazione e l’ammoderna- usurpare questi diritti, che
La nostra politica deve mirare
devono al contrario essere dia rafforzare le famiglie, la sofesi più che mai.
mento dei propri valori.
lidarietà tra le generazioni, la
trasmissione dei valori e del
I valori dell’impegno, del lapatrimonio.
voro, della proprietà e del risparmio non sono sufficientemente difesi ed è necessario portare avanti
Il Gruppo PPE difende la laicità dello Stato, concepita le riforme avviate al fine di ridurre le limitazioni che
come laicità positiva che protegge la libertà di reli- pesano su coloro che vogliono lavorare, risparmiare
gione in uno spirito di cooperazione basato sul dia- e investire.
logo, sul rispetto e sull’indipendenza reciproci.
9
g arantendo una totale libertà di espressione nel
rispetto della libertà personale;
9
p roteggendo la libertà di coscienza e di culto e
lottando in tutto il mondo contro qualsiasi forma di intolleranza nei confronti della totalità
delle religioni;
L
9
p er promuovere una reale parità tra uomini e
donne.
L’intolleranza si intensifica, per cui l’Unione
europea deve lottare per la libertà di
coscienza, di espressione e di culto
ovunque nel mondo:
9
g arantendo che le minoranze nazionali possano
mantenere e sviluppare la loro cultura
e gli elementi essenziali della loro
identità (religione,
lingua, tradizioni
e patrimonio culturale) nel rispetto dell’interesse
comune.
L’Unione europea deve promuovere il valore
della pace con tutti i mezzi possibili:
9
p romuovendo gli sforzi di pace nei luoghi caratterizzati da tensioni e conflitti;
9
p artecipando al dialogo interculturale e interreligioso;
9
lottando alacremente contro qualsiasi forma di
terrorismo.
L’Unione europea deve preservare al proprio
interno le libertà economiche:
9
r afforzando le quattro libertà fondamentali del
mercato interno (libera circolazione dei beni,
dei servizi, delle persone e dei capitali), e elaborando una legislazione che garantisca a tutti i
cittadini parità di accesso;
9
g arantendo la libertà di insegnamento, di istruzione e di ricerca: condizioni indispensabili per
la creazione della libertà dello spirito e fattori
essenziali per un’economia della conoscenza;
9
l’Unione deve garantire la libertà di accesso al
proprio territorio e la parità di trattamento
per i migranti legali, lottando al tempo stesso
contro l’immigrazione clandestina e il traffico
di esseri umani;
9 l’Unione deve contribuire a promuovere il diritto di ciascun individuo a
lavorare di più al fine di incrementare
le proprie risorse, in particolare per
quanto concerne i giovani, i pensionati
e le donne;
9 l’Unione deve contribuire a rafforzare
i diritti e la sicurezza dei risparmiatori e
degli azionisti.
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
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1
Per un’Europa dei valori
Una relazione transatlantica solida e profonda L
’Unione europea necessita di una relazione
transatlantica solida e profonda nel quadro
del rispetto e della comprensione reciproci.
quali la crisi finanziaria, il cambiamento climatico, la sicurezza energetica e la proliferazione
nucleare.
La relazione transatlantica è un fine per difendere i valori comuni dell’Occidente. Costituisce
altresì uno strumento essenziale per fare sentire
la voce dell’Unione europea nel mondo e influire
sulle scelte globali.
Il Gruppo PPE farà dello sviluppo equilibrato delle
relazioni transatlantiche una priorità, in quanto
è profondamente convinto che esso costituisca
l’unico mezzo per difendere i nostri valori comuni
essenziali.
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
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Sussiste la necessità chiara e reciproca di un approccio comune nei confronti delle sfide mondiali
L’Unione europea necessita
di una relazione trans-
atlantica solida e profonda
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
nel quadro del rispetto e della comprensione reciproci.
Il Gruppo PPE ritiene che:
9
le relazioni transatlantiche costituiscano il pilastro della nostra politica estera e debbano essere
rafforzate;
9
s ia auspicabile un approccio comune con i partner transatlantici, per trattare con i grandi attori
geopolitici e cercare di definire le politiche comuni e le sfide regionali;
9
il rafforzamento della NATO necessiti di una maggiore efficacia della difesa europea, essenziale per
le consultazioni in materia di sicurezza;
9
la questione della cooperazione in materia di
sicurezza energetica rappresenti uno dei più importanti pilastri delle relazioni transatlantiche;
9
la cooperazione con le amministrazioni americane sia necessaria in particolare sui temi dove
sussisteva una divergenza transatlantica, quali
il ruolo della Corte penale internazionale, la sicurezza energetica e il cambiamento climatico;
9
g li Stati Uniti dovrebbero garantire parità di
trattamento a tutti i cittadini degli Stati membri
dell’UE in materia di visti, sulla base di una perfetta reciprocità;
9
s ia opportuno sostenere i meccanismi instaurati
dal Consiglio economico transatlantico (CET) e
continuare a promuovere i lavori svolti dalle due
parti per realizzare «progetti faro»;
9
e ntro il 2015 occorra realizzare un mercato transatlantico funzionale e concorrenziale nel quadro di
un maggiore coinvolgimento del Congresso americano, del Parlamento canadese, del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali;
9
sia necessario creare un’«Assemblea transatlantica».
Lo sviluppo e il rafforzamento della politica di vicinato e il proseguimento della politica di allargamento
L’Unione europea deve sviluppare e rafforzare
la politica di vicinato
E
siste, di fatto, una continuità umana tra gli Stati
dell’Unione e tutti coloro che vivono in Europa
e sulle sponde del Mediterraneo. Questa continuità
di fatto dà origine a scambi umani, economici e culturali con paesi a cui l’Unione attribuisce status diversi: candidati, associati, vicini, eccetera.
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
L’adesione all’Unione europea comporta l’accettazione di una visione politica comune ispirata
a valori comuni
zati ed è altresì necessario razionalizzarne gli strumenti. Occorre passare a progetti concreti nei settori dell’ambiente, dell’istruzione, della mobilità e
degli scambi economici.
Il Gruppo PPE esprime inoltre il proprio accordo
per il perfezionamento e il rafforzamento della
Esiste attualmente la necessità di trasformare que- strategia dell’Unione europea nei confronti della
sta continuità geografica in uno spazio di solidarie- regione del Mar Nero, al fine di andare oltre l’inità efficace all’interno del quale condividere gli stessi ziativa attuale e prevedere la messa a punto di un
valori fondamentali.
accordo di cooperazione e di sicurezza per il Mar
Nero e per il Mar Caspio che dovrebbe includere,
La politica europea di vicinacollocandoli sullo stesso livelto, l’Unione per il Mediterralo, l’Unione, la Turchia e tutti i
Esiste, di fatto, una contineo e il partenariato strapaesi rivieraschi, senza tralategico con la Russia devonuità umana tra gli Stati sciare il pieno coinvolgimento
no essere sviluppati e raffordella Russia.
dell’Unione e tutti coloro
che vivono in Europa e sulle
sponde del Mediterraneo.
L’allargamento, grazie al quale è stato possibile superare il frazionamento dell’Europa e instaurare la
pace e la stabilità nel continente, rappresenta una
delle leve politiche più potenti dell’Unione europea.
È stato fonte di ispirazione per numerose riforme
e ha consolidato i principi comuni della libertà,
della democrazia, del rispetto dei diritti dell’uomo
e delle libertà fondamentali nonché dello stato di
diritto e dell’economia di mercato.
È però oggi necessario prestare attenzione alla
coesione dell’Unione. Intraprendere in futuro un
nuovo allargamento precipitoso, senza il dovuto
consolidamento e la necessaria preparazione, potrebbe, infatti, nuocere alla coesione dell’Unione, le
cui risorse verrebbero ridotte dalla crisi economica, e avere ripercussioni sulla sua capacità di
azione e di solidarietà.
Inoltre, prima di decidere in merito alla possibilità di accogliere nuovi paesi
in aggiunta a quelli già in via di adesione, dobbiamo accertarci che i paesi
candidati condividano la visione europea e le
ambizioni a cui aspiriamo.
L’adesione all’Unione non può essere l’unico strumento a nostra disposizione per persuadere altri paesi
ad applicare riforme che servono i propri interessi.
Sono necessari altri mezzi al fine di creare intorno
a noi una zona di pace, di stabilità, di democrazia e
di prosperità, inserendo in tutta sicurezza nella nostra area di gravitazione politica i paesi che desiderano rafforzare i propri legami con l’Unione.
È giunto il momento di colmare il divario
concettuale, politico e giuridico, esistente tra le
due principali politiche esterne dell’Unione europea - l’allargamento e il vicinato - definendo
una nuova forma di architettura nelle relazioni
tra l’Unione europea e i suoi vicini
Secondo questa visione, le politiche comuni dovrebbero cercare di aiutare i paesi vicini dell’Est e del Sud
ad applicare gradualmente le norme dell’Unione.
Tali politiche dovrebbero inoltre essere elaborate
congiuntamente con i paesi partecipanti, sulla base
di meccanismi decisionali specifici conformemente
al modello di uno Spazio economico europeo allargato (SEE+) o addirittura di un Commonwealth europeo.
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Fornire risposte concrete e mirate alla
crisi finanziaria, coordinare meglio
le politiche economiche e completare
la realizzazione del mercato interno
Rispondere alla crisi finanziaria e preparare la ripresa
L’economia mondiale e l’attività finanziaria sono scosse da una grave crisi di fiducia che
ha ripercussioni negative sull’Europa: forte rallentamento della crescita, crescenti
difficoltà di finanziamento per le imprese europee, in particolare per le PMI, principale
fonte di occupazione e motore dell’innovazione europea. Regna l’insicurezza: le famiglie
sono preoccupate per il loro potere d’acquisto, i lavoratori per il posto di lavoro, i pensionati per la pensione, i risparmiatori per i depositi.
L’Unione non può rimanere ferma e in silenzio. Il rispetto del principio di sussidiarietà deve andare di pari passo con la coerenza e con la solidarietà degli Stati membri.
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Il Gruppo PPE formula una serie di
proposte concrete:
9 una
strategia d’insieme coerente e condivisa in
materia di politica economica, intesa a favorire
una rapida ripresa della crescita in tutta Europa,
contenendo l’inflazione. In linea prioritaria, occorre sostenere il potere d’acquisto degli europei
e prevenire l’appesantimento fiscale che scoraggia l’iniziativa;
congiuntura occorre prestare particolare attenzione alla salvaguardia dei sistemi
bancari, al fine di garantire la perennità del finanziamento dell’economia e la sicurezza e la fiducia dei risparmiatori. Bisogna altresì promuovere tutti quei meccanismi che consentono di
evitare l’inasprimento delle condizioni di credito
alle imprese e, in particolare, alle PMI;
e creare meccanismi che consentono di evitare
l’eccessiva esposizione ai rischi finanziari. In tale
contesto, il Gruppo PPE si pronuncia a favore del
rafforzamento del sistema di supervisione europeo e del maggiore coordinamento delle politiche di regolamentazione finanziaria all’interno
dell’area dell’euro;
9 occorre
adoperarsi per lottare contro l’indebitamento eccessivo dei nuclei familiari e promuovere il risparmio, fonte di investimenti;
9 nell’attuale
9 il
miglioramento della trasparenza e la responsabilizzazione di tutti gli attori finanziari dovrebbe consentire di porre rimedio alle irregolarità,
9 per gettare le basi della
ripresa occorre promuovere le misure a favore della libertà di impresa, di trasmissione, di assunzione, di stabilimento, di lavoro indipendente o a tempo parziale.
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Per un’Europa della crescita e dell’occupazione
Il Gruppo PPE è del parere che la ripresa della crescita può essere stimolata a livello europeo attraverso
un migliore coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri, segnatamente per quanto
concerne l’attuazione dei programmi di riforma
nazionali (PRN).
Un migliore coordinamento delle politiche economiche e fiscali darà nuovo slancio all’attività economica europea e promuoverà la creazione di occupazione.
A tal fine, il PPE formula una serie di
proposte intese a:
9 organizzare vertici
dei leader dei paesi dell’area
dell’euro prima di ogni riunione del Consiglio europeo;
9 stilare un bilancio consolidato delle finanze pub-
bliche dell’area dell’euro, includendo il bilancio
comunitario;
9 informare i cittadini in merito alle voci di bilan-
cio nazionale che contribuiscono al finanziamento delle politiche comunitarie;
9 coinvolgere
appieno i Parlamenti nazionali dell’
area dell’euro, organizzando ogni anno un dibattito congiunto in teleconferenza sugli orientamenti di bilancio per l’esercizio successivo.
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
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Accelerare il completamento del mercato unico
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Un mercato unico innovativo, in espansione, aperto
ed efficace, costituisce l’unica risposta sostenibile
alla globalizzazione e alla crisi economica.
La promozione di politiche che consentano al mercato unico di raggiungere tassi elevati di crescita
economica, e di ampliare la scelta dei consumatori,
rappresenta una delle priorità costanti del nostro
gruppo.
L’Europa non potrà avere ambizioni sociali elevate
in assenza di una ripresa della crescita. Il nostro
Gruppo si oppone al fatalismo del “declino europeo”.
La libera concorrenza e lo spirito d’impresa devono
essere difesi più che mai quali fattori di creazione di
posti di lavoro e, indirettamente, di tutela del potere
di acquisto. Occorre prestare particolare attenzione
alle piccole e medie imprese.
Il perfezionamento del mercato interno e il suo
buon funzionamento sono la chiave del successo.
Ad ogni ostacolo al mercato interno abbattuto,
corrisponde infatti la possibilità di creare dei nuovi posti di lavoro competitivi.
Il Gruppo PPE appoggerà pertanto
proposte concernenti:
9 un’efficace
tutela della proprietà intellettuale in
Europa attraverso un sistema di brevetto comunitario accessibile, semplice ed efficace;
9 la messa a punto di norme in materia di appalti
pubblici e l’utilizzo di questi ultimi quali strumenti di stimolo all’innovazione;
9 una
legge sulle piccole imprese europee, che
conferisca alle PMI innovatrici la fiducia, la chiarezza giuridica e l’accesso al finanziamento, necessari per prosperare sul mercato unico;
Il Gruppo PPE esorta a:
9 una particolare attenzione all’economia digitale
9 completare
il mercato unico nel settore dell’energia e dei trasporti, con la rapida espansione
delle reti transeuropee dei trasporti nonché nel
settore dei servizi e, in particolare, dei servizi
alle imprese;
9 portare
avanti la lotta contro la burocrazia, che
paralizza la crescita e la prosperità dell’Unione,
impedendo alle imprese e ai cittadini di sfruttare appieno il proprio potenziale all’interno del
mercato unico;
9 introdurre
una verifica del mercato interno
volta a valutare l’influenza sulle quattro libertà
di ogni nuova importante misura legislativa, in
qualsiasi settore politico;
che l’innovazione deve trainare la
crescita e la prosperità in Europa e rappresentare il fulcro della risposta europea alla globalizzazione.
e alle tecnologie convergenti.
Tutti i cittadini devono poter beneficiare delle libertà inerenti al mercato unico. Ciononostante,
alcune operazioni di routine quali l’immatricolazione di un’automobile, l’accesso alle cure mediche
in un altro Stato membro o l’acquisto di un prodotto online continuano in realtà ad essere fonte
di frustrazione.
Il Gruppo PPE dovrebbe individuare ed
eliminare gli ostacoli proponendo in
particolare:
9 di
consultare i cittadini in merito alle principali
difficoltà da essi riscontrate e di esortare la Commissione e gli Stati membri a intervenire;
9 riconoscere
9 di
sostenere nuove iniziative intese a garantire
costantemente un clima sicuro e privo di pericoli
per i consumatori.
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
Coordinare meglio le politiche economiche
La riforma del bilancio dell’UE e del suo finanziamento
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Occorrerebbe concludere un accordo politico in materia di finanziamento e di nuova I
l Gruppo PPE ritiene che sia necessaria una profonda revisione del modello di
finanziamento dell’Unione europea, considerato desueto.
L’unione politica dell’Unione a 27, infatti, è ancora basata sul bilancio della
piccola comunità economica degli anni Ottanta. Le spese sono eccessivamente incentrate sulle politiche tradizionali, a scapito delle misure più innovative che la strategia di Lisbona richiede, e il suo
finanziamento si basa sui contributi provenienti dai bilanci
nazionali ed è quindi esposto ai fallimenti finanziari degli Stati membri meno fortunati, meno europei o
gestiti in maniera meno efficace.
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
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Il Gruppo PPE rinnova le proposte approvate
il 29 marzo 2007 dal Parlamento con una maggioranza dell’80%:
9 definire il principio della neutralità dei costi sullo
stesso piano del principio di sussidiarietà. Ogni
eventuale aumento in un settore deve essere
compensato da una diminuzione della stessa
portata in un altro settore. L’Unione non ha il
diritto di indebitarsi. È questa la condizione preliminare di ogni riforma di bilancio dell’Unione
europea;
simili circostanze, è estremamente necessario attuare una prima riforma finalizzata a semplificare i contributi provenienti dai bilanci nazionali;
dranno più a gravare sui bilanci nazionali. Tale
misura non è sinonimo del compimento di un
passo supplementare verso l’integrazione europea, bensì del ritorno allo spirito e alla lettera dei
primissimi trattati del 1951 e del 1957. Dovrebbe
essere avviato un intenso dibattito sulla natura
di queste risorse. Il PPE si oppone all’idea di istituire una tassa europea intesa a finanziare il
bilancio comunitario;
9 in
9 questi
contributi devono essere progressivamente sostituiti da risorse proprie reali che non an-
9 per
finanziare meglio le priorità politiche dell’
Unione, occorrerebbe concludere un accordo
politico in materia di finanziamento e di nuova
ripartizione delle spese a titolo del bilancio comunitario. Deve prevalere il principio del cofinanziamento, conforme al principio di sussidiarietà.
ripartizione delle spese a titolo del
bilancio comunitario.
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Intensificare la lotta contro il terrorismo e a favore della protezione dei cittadini contro il crimine organizzato
L
organizzazioni terroristiche, e in particolare il terrorismo «jihadista»,
rappresentano la principale minaccia alla nostra coabitazione e ai nostri valori.
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Per un’Europa più sicura
La lotta contro il terrorismo è di competenza degli Stati membri. L’Unione europea ha però il ruolo politico di creare un sistema di sicurezza globale su scala europea.
Per un reale progetto politico europeo
finalizzato a sconfiggere il terrorismo
jihadista:
9 seppur commesso in nome della religione, un at-
tentato contro vite umane rappresenta un atto
di odio motivato da una visione politica totalitaria che schernisce la religione. L’Unione europea e
gli Stati membri devono rispondere alle minacce
e agli atti violenti secondo il principio della tolleranza zero;
europea deve far fronte alle tecnologie
di infiltrazione utilizzate dai gruppi terroristici
per reclutare nuovi membri, segnatamente tra
le categorie più svantaggiate e gli ambienti carcerari;
9 la
collaborazione tra i servizi segreti è fondamentale. La creazione di un centro informativo europeo, la reale applicazione del principio dell’accessibilità dei documenti e l’organizzazione di
riunioni tra i molteplici servizi informativi degli Stati membri devono figurare tra le priorità
dell’Unione europea;
9 occorre
trovare un equilibrio tra la lotta contro
il terrorismo e la tutela dei diritti fondamentali;
9 occorre combattere il terrorismo e non una cor-
rente religiosa: occorre operare una chiara distinzione tra l’Islam e il terrorismo «jihadista»;
9 l’Unione
9 i
criminali che perpetrano attentati non sono gli
unici responsabili, ma devono essere perseguite
e punite anche le persone che diventano loro
complici proteggendoli e sostenendoli;
9 l’Unione
europea deve adottare una decisione
quadro finalizzata ad armonizzare le condizioni
di espulsione dal territorio comunitario di tutti
coloro che incitano a commettere atti terroristici;
9 la
strategia antiterroristica europea deve essere maggiormente coordinata: occorrerà instaurare legami e sinergie tra il commissario per la
libertà, la sicurezza e la giustizia, il coordinatore
per la lotta contro il terrorismo del Consiglio europeo e il direttore di Europol;
9 occorre
organizzare regolarmente riunioni tra i
ministri degli Interni di tutti gli Stati membri, il
commissario responsabile, il coordinatore europeo per la lotta contro il terrorismo e i direttori
di Europol, Eurojust, SITCEN e Frontex;
9 la
politica estera dell’Unione europea deve operare una distinzione tra i regimi e i governi che
appoggiano il terrorismo in maniera implicita o
esplicita e quelli che non lo fanno, e agire di conseguenza. L’Unione europea dovrebbe mettere a
punto un piano d’azione inteso a promuovere la
democrazia nel mondo musulmano;
9 l’Unione
europea deve porre l’accento sul dialogo interculturale. In tale spirito, il PPE si adopera
per intensificare le riunioni che tiene ogni anno
nel quadro del dialogo con l’Islam.
Per un’efficace protezione dei cittadini
contro il crimine organizzato:
Per proteggere i suoi cittadini, l’Unione europea
deve reagire alla minaccia rappresentata dal crimine organizzato. Per far fronte a tali minacce, è
necessario progettare azioni comuni in materia di
prevenzione e di lotta contro il crimine e le organizzazioni criminali. È necessaria una mobilitazione
comune delle risorse di polizia e giudiziarie, per far
sì che i responsabili di reati e il risultato delle loro azioni criminali non trovino alcun rifugio nell’Unione.
Una politica energetica coerente nel quadro della lotta contro il
cambiamento climatico e di uno sviluppo sostenibile I
l Gruppo PPE è favorevole all’utilizzo di un mix
energetico diversificato che garantisca una migliore efficacia energetica in tutti i settori di attività.
Sostiene inoltre la creazione del mercato interno
dell’energia e la messa a punto di una politica estera
energetica coerente.
Per un mix energetico a basse o nulle emissioni
di CO2
Il Gruppo PPE esorta a:
9 intensificare
gli investimenti di R&S nelle tecnologie pulite quali la cattura e lo stoccaggio
del carbonio, l’energia prodotta dall’idrogeno
e dal metanolo, i biocarburanti, il biogas e la
biomassa, che consentiranno di sfruttare in
modo sostenibile le fonti energetiche indigene;
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9 attribuire
maggiore importanza alle tecnologie
energetiche pulite quali l’energia nucleare per gli
Stati che lo desiderano; ricorrere alle tecnologie pulite per lo sfruttamento dei combustibili
fossili e alle energie rinnovabili di origine eolica,
marina, solare e termica;
Il mercato interno dell’energia alla base di una
concorrenza aperta, di una maggiore efficacia e
di prezzi corrispondenti ai costi
L’efficacia energetica quale fattore chiave di
competitività e di rispetto dell’ambiente
L’efficacia energetica in tutti i settori di attività
rappresenta il mezzo più rapido e proficuo per ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni di
energia, per razionalizzare il consumo delle famiglie e dell’industria e per contenere in modo significativo le nostre emissioni di CO2. Occorre coinvolgere tutti i settori economici e sociali.
Il Gruppo PPE esorta a:
9 concedere
incentivi fiscali ai cittadini e alle imprese per effettuare lavori di rinnovamento nel
settore edilizio e per acquistare veicoli e apparecchiature a elevata efficienza energetica;
9 mettere
9 avviare
un rinnovamento delle città su ampia
scala (parchi immobiliari, sistemi di riscaldamento urbano, trasporto collettivo);
la cooperazione e il dialogo tra gli
Stati membri al fine di prevenire le conseguenze
negative in termini di prezzo e di quantità di
energia importata e di livelli totali di emissioni
di CO2 dell’Unione europea.
a disposizione degli utenti informazioni precise che consentano loro di gestire il
consumo di energia, favorendo in particolare le
nuove tecnologie quali, ad esempio, i contatori
intelligenti;
9 intensificare
9 promuovere la rapida espansione della cogene-
razione nelle industrie a elevata intensità energetica, incoraggiando le altre a seguire l’esempio.
La creazione del mercato interno dell’energia è
indispensabile per realizzare i nostri obiettivi in
materia di sicurezza dell’approvvigionamento e
ambientale. Sussistono, però, ancora molti ostacoli alla libera circolazione del gas e dell’elettricità
nell’UE: assenza di capacità di interconnessione
tra gli Stati membri, scarsa armonizzazione delle
norme tecniche di base, protezionismo politico,
sovrapposizione di 27 quadri normativi.
Il Gruppo PPE esorta a:
9 intensificare
l’armonizzazione tecnica e normativa al fine di mettere tutte le imprese sullo stesso piano, consentendo loro di servire i clienti sul
territorio dell’Unione, accrescere la loro capacità di interconnessione e farsi concorrenza nelle
regioni lontane e isolate;
9 attuare
programmi sociali per i segmenti vulnerabili della società senza alterare le forze di
mercato;
9 promuovere
un mercato realmente integrato
e aperto, al fine di garantire prezzi energetici
corrispondenti ai costi di produzione reali. Un
mercato efficace è altresì essenziale per favorire
i cospicui investimenti necessari per promuovere le fonti di energia rinnovabile.
19
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
7
Per una diplomazia energetica solidale
Rappresentando oltre 500 milioni di consumatori,
l’Unione europea deve attuare una vera e propria
diplomazia energetica.
Sarà necessario attuare meccanismi di solidarietà
tra gli Stati membri in caso di situazioni di emergenza. La crisi dell’approvvigionamento di gas degli ultimi due anni e i due guasti di portata europea dimostrano che è necessario migliorare le
interconnessioni fisiche e i meccanismi di reazione rapida, al fine di scongiurare le conseguenze potenzialmente drammatiche di simili eventi sull’economia e sulla società.
La difesa della sicurezza alimentare
L
’agricoltura europea deve perseguire il duplice
obiettivo strategico di nutrire gli europei in maniera indipendente e sana
Il Gruppo PPE raccomanda di:
Rafforzare la sicurezza alimentare
Il Gruppo PPE raccomanda di:
9 eliminare
In ambito alimentare emerge che i cittadini europei hanno esigenze sempre crescenti in materia di
qualità nutrizionale e di sicurezza sanitaria dei prodotti.
9 rafforzare
in modo permanente tutti i terreni a
maggese all’interno dell’Unione europea;
Accrescere la sicurezza alimentare
9 creare riserve che consentano di regolare le der-
Il sensibile aumento della domanda mondiale, l’incremento del fabbisogno legato all’alimentazione umana, in particolare nei paesi emergenti, la forte domanda di prodotti grezzi destinati all’alimentazione
animale, il rapido sviluppo dell’utilizzo non alimentare dei prodotti agricoli, fra cui emergono innanzitutto i biocarburanti, nonché il sopraggiungere di eventi
climatici che hanno ridotto i raccolti attualmente registrati, hanno contribuito a intensificare la domanda mondiale, la quale ha avuto come conseguenza
una riduzione globale delle riserve, che ha a sua volta
determinato un incremento delle derrate agricole,
incidendo sul prezzo dei prodotti alimentari.
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
20
L’Unione europea dovrà contribuire a raddoppiare la produzione alimentare mondiale al
fine di soddisfare le esigenze di altri 3,5 miliardi
di esseri umani entro il 2050. Per ridurre il rischio
di penuria mondiale e salvaguardare la propria indipendenza alimentare, l’Europa dovrà incrementare
la produzione garantendone al tempo stesso efficacia e sostenibilità.
21
rate alimentari;
9 passare
rapidamente alla produzione e all’utilizzo di una bioenergia di seconda generazione
(ottenuta attraverso la trasformazione del letame e dei rifiuti agricoli);
9 eliminare
tutte le forme di aiuti finanziari alla
coltivazione delle specie energetiche;
9 promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove tec-
nologie (comprese le tecnologie genetiche) da
impiegare nell’alimentazione umana e animale
e per la produzione energetica;
9 esaminare
l’influenza dell’agricoltura biologica
sulla riduzione della produzione alimentare: è
innegabile che occorre promuovere la produzione di alimenti biologici, ma bisogna tenere
presente che, per produrre una stessa quantità,
questi procedimenti necessitano di una superficie maggiore rispetto all’agricoltura tradizionale;
Il Gruppo PPE attribuisce particolare importanza
al diritto dei consumatori di assumere le proprie
decisioni, in particolare grazie a una legislazione
efficace in materia di etichettatura degli alimenti,
indicazioni nutrizionali sanitarie e alimenti geneticamente modificati. L’informazione e l’educazione sono fondamentali per consentire ai nostri
concittadini di assumersi le proprie responsabilità. Il PPE è però contrario a una politica di indottrinamento educativo forzato e a un modo di vivere dettato dalla legge.
la direzione dell’Autorità europea
per la sicurezza alimentare (EFSA) e assegnarle
il compito fondamentale di elaborare decisioni e informazioni, indipendenti e scientificamente fondate, sulle questioni in materia di
sicurezza alimentare, e di informare gli Stati
membri e i consumatori in materia;
9 sostenere
la filosofia «dalla terra alla tavola»
lungo l’intera catena alimentare;
9 sostenere il principio «chi inquina paga» a livello
di igiene nel trattamento e nella produzione
alimentare animale;
9 applicare
la normativa comunitaria, comprese
le sanzioni, ai prodotti di importazione destinati all’alimentazione umana e animale;
9 promuovere l’utilizzo consapevole dei pesticidi,
dei concimi e dei prodotti sanitari veterinari;
9 promuovere
un’etichettatura corretta, precisa e
scientificamente fondata, dei prodotti alimentari, anziché una dittatura legislativa e una burocrazia soffocante;
9 organizzare,
9 analizzare
meglio l’influenza delle attuali politiche europee sull’ambiente e della pianificazione territoriale sulla produzione agricola.
con il sostegno dell’Unione europea, campagne informative su un modo di vivere sano;
9 consentire
a ciascun consumatore di scegliere
in modo responsabile il proprio modo di vivere.
Ogni cittadino deve altresì essere consapevole
della propria responsabilità e della propria responsabilità di genitore nei confronti dei propri figli;
9 preservare
le specialità e le cucine tradizionali
e regionali in quanto parte del nostro patrimonio culturale.
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
8
Una politica comune dell’immigrazione
I
l Gruppo PPE ritiene che una delle sue priorità
strategiche debba essere l’approccio comune europeo in materia di immigrazione.
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
misure di controllo delle frontiere ester-
ne;
9 un’efficace
politica di rimpatrio dei migranti
clandestini;
fermo sostegno nei confronti di Frontex e
delle squadre di intervento rapido alle frontiere (RABIT);
Il Gruppo PPE è favorevole alla promozione del dialogo interculturale e dell’integrazione dei migranti
legali nelle loro società di accoglienza, nell’interesse
dei migranti e delle stesse società di accoglienza.
lancio di iniziative comuni in materia di
immigrazione legale dei lavoratori altamente
qualificati e non;
progressiva e dell’applicazione del
sistema della carta blu per i lavoratori altamente qualificati;
9 dell’elaborazione di un sistema di immigrazione
legale limitata nel tempo per i lavoratori non o
scarsamente qualificati;
9 dell’applicazione
di una politica severa ma equa
di ricongiungimento familiare nei casi di immigrazione legale.
Solidarietà e cooperazione con i paesi terzi
La politica per l’immigrazione dovrebbe basarsi
sulla solidarietà dal momento che gli Stati membri,
in particolare quelli più esposti ai flussi massicci,
non possono gestire da soli l’immigrazione.
Migliore coordinamento della gestione del
diritto di asilo
Il Gruppo PPE riconosce il diritto di protezione e asilo all’interno dell’Unione europea di alcuni cittadini
dei paesi terzi, attraverso la concessione dello status
di rifugiato o di un’altra forma di protezione internazionale.
A tal fine, il Gruppo PPE si pronuncia a
favore:
A tal fine, il Gruppo PPE si pronuncia a
favore:
9 di una solidarietà rafforzata a livello europeo nei
9 dell’adozione di una definizione comune di «asilo»
9 un
maggiore cooperazione nella lotta contro
le attività illegali e le organizzazioni criminali,
spesso alla base dell’immigrazione massiccia e
della tratta di essere umani;
confronti degli Stati membri gravati di un fardello sproporzionato;
nell’Unione europea;
9 della
9 una
9 dell’assegnazione
dei mezzi necessari al funzionamento di strumenti quali l’agenzia Frontex;
9 di
9 una politica comune forte in materia di visti.
A tal fine, il Gruppo PPE si pronuncia a
favore:
9 dell’integrazione dei migranti legali;
9 dell’adozione
9 dell’attuazione
Svariati milioni di persone risiedono oggi illegalmente in Europa e il loro numero continua ad aumentare. Il Gruppo PPE è consapevole che, per ottenere il
sostegno della popolazione nei confronti dell’immigrazione legale, l’Europa deve dar prova di
saper contrastare l’immigrazione clandestina
in maniera efficace.
9 severe
Un’immigrazione legale organizzata e controllata
può rivelarsi vantaggiosa sia per i migranti sia per
i paesi di accoglienza.
9 del
Fermezza nella lotta contro l’immigrazione
clandestina
A tal fine, il Gruppo PPE si pronuncia a
favore di:
Rafforzamento dell’integrazione e del dialogo
interculturale
A tal fine, il Gruppo PPE si pronuncia a
favore:
In seguito all’allargamento dello spazio Schengen,
che elimina le frontiere interne rafforzando quelle
esterne, gli Stati membri hanno dato vita a una dipendenza reciproca crescente in termini di immigrazione e di asilo, dal momento che qualsiasi decisione presa da uno Stato membro ha conseguenze
sugli altri Stati. In simili condizioni, una politica
comune europea per l’immigrazione non è soltanto indispensabile, ma altresì inevitabile.
22
Migliore organizzazione dell’immigrazione
legale
una cooperazione intensificata con i paesi di
origine e di transito.
definizione di sostegni procedurali e norme comuni nell’ambito del trattamento delle
richieste di asilo;
9 del miglioramento della tutela delle persone vul-
nerabili.
di misure di integrazione, anche
attraverso l’acquisizione di competenze pratiche e linguistiche, che non dovrebbero superare
le misure messe a disposizione dei cittadini dai
paesi di accoglienza.
23
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
9
3
2
4
1
Per un’Europa più solidale
la solidarietà tra gli
10 Intensificare
Stati membri, in particolare nel
quadro della politica di coesione, e difendere i valori del modello sociale europeo
Il Gruppo PPE crede in uno sviluppo
territoriale equilibrato
essi stessi tutelati (e non taluni lavori specifici), e
sia promossa una loro migliore occupabilità attraverso l’apprendimento permanente;
9 La crisi può avere conseguenze negative sullo svi-
«I cittadini nel cuore dell’Europa»
24
luppo delle regioni più svantaggiate dell’Unione
e dei cittadini che vivono e lavorano in tali aree.
Il Gruppo PPE sostiene pertanto una politica di
coesione territoriale ambiziosa.
9 Per
far fronte alle sfide sociali future quali l’incremento demografico, l’immigrazione, la globalizzazione, l’ambiente e il cambiamento climatico,
nonché alla luce del nuovo obiettivo di coesione
territoriale dell’Unione europea, nel 2013 occorrerà ridefinire la politica sociale e di coesione.
Il Gruppo PPE crede nella promozione
del lavoro e del dialogo all’interno delle
imprese
L’ingiustizia sociale più profonda è rappresentata
dal tasso di disoccupazione elevato. Il Gruppo PPE
propone pertanto di rafforzare la solidarietà promuovendo il lavoro quale valore fondante del modello sociale europeo. A tal fine esorta a:
9 garantire un migliore accesso di tutti i cittadini agli
strumenti necessari per far fronte al cambiamento, affinché possano svolgere nuovi lavori, siano
9 organizzare
il lavoro in modo più flessibile al fine
di conciliare la vita professionale e quella familiare e di integrare i lavoratori anziani nel mercato
del lavoro;
9 promuovere
costantemente la libera circolazione dei lavoratori, indispensabile per il reale completamento del mercato interno, che consentirà
all’economia europea di essere più dinamica;
9 promuovere le iniziative di creazione d’impresa;
9 promuovere il concetto universale di «lavoro digni-
toso» perseguendo quattro obiettivi:
Í creare un maggior numero di posti di
Í garantire il diritto al lavoro;
Í estendere in modo progressivo la protezione
Í promuovere il dialogo tra i lavoratori e i
lavoro;
sociale;
datori di lavoro e la risoluzione negoziata
dei conflitti.
Ultime pubblicazioni del 2008
Unità «Strategia politica»
Gruppo PPE al Parlamento europeo
The ten priorities for the EPP-ED
Group
Meeting of the EPP-ED Group Bureau in Nicosia (7-8 February 08)
4th Joint Parliamentary Meeting on
the Lisbon Strategy
Marzo 2008
Aprile 2008
Giugno 2008
FR, EN, DE, NL, ES
FR, EN, DE, EL
EN
Meeting of the EPP-ED Group
Bureau in Slovenia (17-18 April 08)
8th Summit of Chairmen of the
EPP-ED Parliamentary Groups in
the EP(15 April 08)
Joint Parliamentary Meeting on the
Western Balkans
(26-27 May 08)
Ottobre 2008
Ottobre 2008
FR, EN
EN
Group Presidency meeting on the
island of Réunion
(26-29 November 08)
Novembre 2008
Conclusions of the EPP-ED
Horizontal Working Group
(9 December 08)
FR, EN
FR, EN, DE
Giugno 2008
FR, EN
EPP-ED Study Days in Paris
(2-4 July 08)
Ottobre 2008
FR, EN
Dicembre 2008
Pubblicato da: ruppo PPE
G
Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratico-cristiano)
Data di pubblicazione:
Giugno 2009
Responsabile: Christine Detourbet
Responsabile dell’unità «Strategia Politica»
Caïra Edition sprl
Coordinamento e impaginazione: www.caira-edition.eu
Indirizzo:Parlamento europeo
rue Wiertz 47-53
1047 Bruxelles
Belgio
Sito Internet: http://www.eppgroup.eu
E-mail: [email protected]
http://www.europes-driving-force.eu