Servi l`amore - Azione Cattolica Italiana

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Servi l`amore - Azione Cattolica Italiana
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areafamigliaevita
servi l’amore
genitori per
2017
Venghino,
signori venghino…
“Beati i miti perché erediteranno la terra” (Mt 5,5), questo troviamo scritto nel Vangelo.
Chi è un mito per me? Chi è un mito per mio figlio? A chi ci ispiriamo ogni giorno come sposi?
L’italiano è una bella lingua ma può indurre in errore…..
Non sono sicuramente questi i miti di cui si parla anche se sarebbe più facile pensare che la terrà sarà di
coloro che sono forti, conosciuti, invidiati e non di coloro che si fanno servi, ultimi, non reagiscono alle
offese, non vogliono prevaricare gli altri.
Cosa vuol dire essere miti? Vediamo un filmato per aiutarci:
https://www.youtube.com/watch?v=6aXIjO4FP3s
Il tipo coi baffetti, timido, silenzioso, quasi pauroso, era una persona mite e tranquilla quando ha iniziato
a parlare. E poi? Cosa è successo? Il discorso, un passo dopo l’altro, con pezzi di ragionamento che sono
corretti e quasi tutti condivisibili, porta il nostro Dittatore in un baratro di esasperazione, potenza, distruzione (futura)
Eppure ha iniziato tranquillo tranquillo, poi è riuscito a trovare dei motivi per scatenare una guerra …
E a noi ci è capitato?
A volte pensiamo che stiamo solo facendo valere i nostri diritti ma perdendo i tratti della mitezza perdiamo e basta.
Ora facciamo un passo verso la vera mitezza: chi ci viene in mente come persona mite?
Un esempio opposto? Avete una idea, una icona di persona mite dei giorni nostri?
https://www.youtube.com/watch?v=3fXItCRDTb0
Quindi Noi ? In coppia, in famiglia, ci ritroviamo nel primo o nel secondo modo di affrontare il mondo?
Per esempio, quando i nostri figli crescono, e sostituiscono i sorrisi e gli abbracci con i No, con i silenzi
che esercizio dobbiamo fare?
Un acronimo di MITE puo’ essere “Moderato Indulgente Tenero Equilibrato”, e tutto sta nell’Equilibrio:
l'equilibrio tra mitezza e forza, tra mitezza a giustizia.
Per continuare la discussione potremmo dare ad ogni partecipante un foglietto e chiedere di creare il
proprio acronimo di alcuna parole che potremmo individuare. Ad esempio AMORE, FIGLI, GENITORI,
BENEVOLENZA, RISTORO…
La rete del trapezista
dal Vangelo secondo Matteo (11,25-30)
In quel tempo Gesù disse: “ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto
queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Si, o Padre, perché così hai deciso nella tua
benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno
conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo, venite a me, voi tutti che siete
stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono
mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.
Chi è il nostro “mito mite”? Gesù chiaramente, che esclama: «Imparate da me che sono mite ed umile
di cuore» (Mt 11, 29). Le beatitudini non sono solo un bel programma etico che il maestro traccia a
tavolino per i suoi seguaci, ma sono l’autoritratto di Gesù! Quindi è lui il vero mite.
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Le schede potranno essere scaricate dal sito dell’Azione Cattolica Italiana all’interno della sezione dedicata all’Area Famiglia e Vita
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E’ in lui che troviamo la nostra rete, sembra che ci chieda di fare una cosa faticosa, ma poi si rivela che non
lo è:
prendete il mio giogo, e troverete ristoro
prendete il mio giogo, ma il giogo poi si rivela dolce
prendete il mio peso, ma il peso poi si rivela leggero.
La fatica maggiore è nel conoscere Gesù e nel decidere il primo passo, quello che da la direzione e ci
indirizza verso l’obiettivo che lui ci pone d’innanzi. Il mite è colui che accetta il giogo perché capisce che
quella fatica è foriera di bene, quello sforzo porterà frutti abbondanti. Per riuscire a capire ciò occorre
un’azione di discernimento spirituale perché possiamo comprendere se quello è il giogo che Gesù ci
chiede di portare o se ci viene messo addosso dagli altri. Solo il peso deciso dal Signore dobbiamo portare con mitezza, agli altri possiamo, anzi dobbiamo, ribellarci.
Per essere miti dobbiamo scegliere ogni giorno la Verità:
È difficile essere miti, soprattutto è difficile “restare” miti, perché il risultato immediato è di fatto quello
della sconfitta e dell’umiliazione. Ma il mite è uno che sa guardare lontano e “vede” la signoria di Dio.
Così il mite sa di “possedere” la terra perché in realtà ne è il salvatore.
La rinuncia alla vendetta, la rinuncia alla sopraffazione, alla prepotenza, fa trovare al cristiano, in ogni
occasione, la via per aprire spazi alla misericordia della verità….. (C.M. Martini, Beati voi!, cit. p.48).
La società moderna in cui viviamo ci insegna che dobbiamo farci valere, primeggiare, averla vinta.
Invece Gesù ci insegna che la via del successo è essere miti e umili di cuore.
Come scrisse Voltaire “La decisione più coraggiosa che puoi prendere ogni giorno e' quella di essere di
'buon amore'”. Non temere di donare amore .Così “troverete ristoro per la vostra vita”.
Rinunciare alla vendetta, rinunciare alla prepotenza, rinunciare a schiacciare l’altro per primeggiare,
rinunciare alle tentazioni del maligno. Di fronte ad un’ingiustizia, metti la mano sul cuore e dona amore.
Essere mite significa rinunciare all’imposizione delle proprie aspettative sulla realtà e sugli altri per accoglierli come sono. Nella coppia saper concretizzare un progetto di vita insieme nella fede. Con i figli
saper accettare la loro personalità, i loro desideri accompagnandoli senza spingerli a scegliere strade che
soddisfano solo le aspettative di noi genitori.
Una tempesta di domande:
Come faccio a capire la volontà di Dio ed essere mite a quella?
Come faccio ad insegnare ai miei figli di essere di ‘buon amore’?
Come insegno loro la mitezza ?
Nella relazione con il mio sposo/a cosa significa essere miti ?
Rullo di tamburi
!
Gesù sei nel mio cuore.
Io credo nel tuo amore fedele per me.
Proteggimi come una madre.
Aiutami ad essere pura come te,
ad essere povera come te,
obbediente come te
e servire gli altri come tu hai servito.
Proteggimi dal male che mi vuole
distruggere,
custodiscimi nel tuo cuore,
perché io ti appartenga.
Nulla mi separerà dal tuo amore.
Gesù, mite e umile di cuore,
rendi il mio cuore
mite e umile come il tuo.
Io ti appartengo,
e poiché ti appartengo così totalmente
tu puoi fare di me qualsiasi cosa ti
piaccia,
tu mi puoi usare,
tu mi puoi mandare,
tu mi puoi tenere nascosta,
tu mi puoi dare gioia e sofferenza.
Io ti appartengo,
e nulla mi separerà dal tuo amore.
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Si accendano le luci sulla pista
Come ricetta vi proponiamo un primo piatto mite, ovvero dai sapori molto delicati. Indicato sia in estate
se servito tiepido che in inverno servito caldo.
Vellutata di zucca e carote con curcuma
Ingredienti per 4 persone
• 500 g di zucca gialla
• 4-5 carote grandi
• 1 cipolla
• curcuma QB
• pepe (a piacere)
• sale QB
• Olio di Oliva
• Brodo vegetale all’occorrenza
Preparazione
Tagliate la zucca a fette non troppo spesse e le carote e la cipolla a rondelle grossolane. Mettere la
verdura tagliata in pentola a pressione ricoprendole con acqua. Aggiungere anche la curcuma ed il
pepe. Chiudere e far cuocere a fuoco alto fino al sibilo della pentola poi, abbassando la fiamma, per 10
minuti. A cottura ultimata passare le verdure con un frullatore ad immersione aggiungendo brodo fino
a raggiungere la consistenza desiderata e salando. Servire calda o tiepida con un filo d’olio e crostini o
pane tostato.
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