virtu` della mitezza - Madonna alla Rovinata

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virtu` della mitezza - Madonna alla Rovinata
VIRTU’ DELLA MITEZZA
“Beati i miti perché erediteranno la terra” (Mt 5)
Un’idea distorta di mite:
MITE = debole, accondiscendente, imperturbabile per calcolo o per capacità politica,
uno che si lascia facilmente imbrogliare, non riesce mai a cavarsela.
Una Parola significativa
“Ecco viene a te il tuo re giusto, vittorioso, umile (o mite)” (Zaccaria 9,9)
e Matteo riprende quell’oracolo dicendo “Ecco, il tuo re viene a te mite”.
Dei tre aggettivi Matteo riporta solo la mitezza che è la virtù fondamentale di questo re
e applica questa beatitudine anzitutto a Gesù.
Cosa si intende per mitezza?
La mitezza è la capacità di distinguere la sfera della materia, dove opera la forza, dalla
sfera dello spirito, dove opera la persuasione e la verità.
Mitezza è la capacità di cogliere che nelle relazioni personali non ha luogo la
costrizione o la prepotenza ma è più efficace la passione persuasiva, il calore
dell’amore.
La mitezza si oppone a ogni forma di prepotenza materiale e morale: è vittoria della
pace sulla guerra, del dialogo sulla sopraffazione.
E’ un aspetto dell’umiltà che si manifesta nell’affabilità messa in atto nei rapporti con il
prossimo
Quali attenzioni coltivare?
Andare d’accordo (la prepotenza non paga!)
Rinuncia alla vendetta, allo spirito vendicativo
Coltivare lo spirito di dolcezza, di mitezza, di pace
In che modo?
Non volere avere sempre l’ultima parola nelle discussioni
Non rispondere al male con il male
Grande attenzione per coloro che sono più deboli, che sono dei miti in natura perché
incapaci di difendersi
(C.M.Martini, le beatitudini, Indialogo, 41-50)
DIALOGO
DON / EDUCATORE: Ciao Benedetta, ho una domanda per te stamattina. Sai la frase di
Gesù che dice “Beati i miti perché erediteranno la terra” (Mt 5) ? Cosa ti fa pensare?
BAMBINA (Benedetta):
Ereditare la terra … la prima cosa che mi colpisce è questa promessa piuttosto
grandiosa: ereditare la terra, come quando nelle favole si parla di un regno ricco e
prospero che il re trasmette ai suoi figli.
Però, ora che ci penso, con tutti i problemi veri che ci sono sulla terra, potrebbe non
essere un’eredità molto interessante … sento parlare spesso di persone che scappano
dal loro paese in guerra o troppo povero per viverci, sento di disastri naturali con tanti
morti, sento di famiglie dove i genitori perdono il lavoro e non sanno più come fare.
Insomma secondo me Gesù fa una promessa che non è poi tanto stimolante …
DON / EDUCATORE:
Ecco si, in effetti un po’ ti capisco, ma Gesù forse pensava alla MADRE - TERRA che lui
stesso ha creato in origine, ossia quella terra buona che non fa mancare niente ai suoi
figli. E vorrebbe darla a chi è in grado di abitarla e di conservarla per tutte le
generazioni. Oggi invece la terra sta soffrendo come tu dicevi prima, forse perché non
è ancora in mano ai MITI, come vorrebbe Gesù. Hai capito chi sarebbero i MITI?
BAMBINA (Benedetta):
Non è una parola che sento molto spesso, forse dovrei chiedere a mio fratello più
grande, magari lo sa. Tu Giulio sai chi sarebbero i MITI?
ADOLESCENTE (Giulio):
Dovevi per forza tirarmi in mezzo? Non potevi lasciarmi in pace? I MITI …
Un mito per me è un grande, un personaggio – leggenda, uno che vorrei imitare, un
campione che è una fonte di ispirazione, per esempio che so _______________________
(un cantante?? Un calciatore??) che mito !!
Per gli antichi Ulisse era un mito, ai giorni nostri invece ci sono dei personaggi famosi,
degli attori ad esempio che per la loro bravura diventano un mito.
DON / EDUCATORE:
Sapevo che ci avresti sorpreso !! Ma forse i MITI di cui parla Gesù nelle beatitudini
quando dice “BEATI I MITI” erano gente comune, non necessariamente famosa.
Eppure Gesù promette che erediteranno la terra. Che ne pensi?
ADOLESCENTE (Giulio):
Bhè, potevate avvisarmi che si parlava di Gesù … mi fate sempre fare delle brutte
figure … In ogni caso, sinceramente, nei romanzi e nelle vicende storiche che studio, i
conquistatori di nuove terre di solito sono guerrieri valorosi e molto spietati, uomini
d’azione e di prestigio, gente che sa farsi rispettare con le parole e con la forza
quando occorre. I MITI di cui parla Gesù invece mi sembrano gente di altro tipo,
piuttosto deboli e poco carismatici, se vuoi, ti cerco la definizione su internet, wikipedia.
DON / EDUCATORE:
No no, niente wikipedia, non importa la definizione, tu hai detto “deboli e poco
carismatici”: molti pensano proprio questo e cioè che i MITI siano deboli,
accondiscendenti, gente che si lascia facilmente imbrogliare, e non riesce mai a
cavarsela. Ma questa è un’idea “distorta” del MITE, Gesù in realtà pensa un’altra cosa,
e cioè che la mitezza sia una virtù per forti.
ADOLESCENTE (Giulio):
Allora dovresti farmi qualche esempio, perché detto così non è molto chiaro.
DON / EDUCATORE:
Pensa a qualche figura famosa, che so un personaggio storico del passato o vivente
che ha vissuto la mitezza: hai presente Gandy e la sua non violenza? Oppure la piccola
suora di Calcutta, Madre Teresa? O anche Nelson Mandela, morto da poco in
sudafrica? Oppure Sun Su Chy che come lui è rimasta per anni in carcere per chiedere
la libertà del suo popolo? Ecco sono persone miti e forti allo stesso tempo, gente che
merita di essere imitata forse più dei MITI dello sport e dello spettacolo che tu citavi
prima.
ADOLESCENTE (Giulio):
Non conosco bene tutte queste persone, ma se mi dici così potrei leggermi qualcosa
su di loro. Sembra interessante.
DON / EDUCATORE:
Così potrai darmi una definizione di MITE senza cercarla su wikipedia !!
Anzi sai cosa potresti fare? Se inizi ad andare all’ACS (Azione Cattolica Studenti)
potresti scoprire anche delle altre figure molto interessanti, come Madeleine del Brel,
francese, o Giuseppe Lazzati, che è nato proprio a Milano.
ADOLESCENTE (Giulio):
Guarda che io sono già stato all’ACS e magari ci vado ancora, abbiamo fatto un
campo di lavoro estivo e un altro incontro qui a Lecco.
DON / EDUCATORE:
Bene Giulio, allora ci rivedremo, adesso hai ben due “compiti” da svolgere, leggere
qualcosa sui personaggi che ti ho citato e andare all’ACS, quindi avremo modo di
riparlare! Adesso invece mi piacerebbe parlare con i tuoi genitori, credo che ci
potrebbero aiutare a capire come si fa ad essere persone MITI.
GENITORI:
Buongiorno ______________, non farci delle domande difficili …
DON / EDUCATORE:
Domande difficili? Certo che sì, altrimenti non vi chiamavo … ma sono sicuro che
avrete cose interessanti da dire, tutti i genitori ne hanno. Stiamo parlando dei MITI,
Gesù li considera beati. Ma come si fa ad essere MITI? Voi che conoscete l’ambiente
famigliare, che tutti i giorni andate al lavoro, che magari vi impegnate in qualche
forma di volontariato nella comunità cristiana o comunque nella città, ci sono delle
persone MITI fra la gente? Quali atteggiamenti hanno?
GENITORI:
Tra le persone che incontriamo ogni giorno, quelle che somigliano ai MITI di cui parla
Gesù sono quelle ad esempio a cui importa di più andare d’accordo e lavorare
insieme piuttosto che ottenere da soli un risultato di prestigio, lasciando indietro
qualcuno. In genere i MITI si contrappongono ai prepotenti, ma comunque sono
ugualmente ambiziosi perché magari impiegano più tempo ma sono perseveranti e
arrivano ai risultati che volevano ottenere.
E poi ci sembrano MITI quelli che anche se subiscono qualche sgarbo o ingiustizia, non
conservano risentimenti e desiderio di vendetta; questa non è una cosa facile: se
qualcuno ti fa fare brutta figura al lavoro, è più comune pensare che alla prima
occasione gli restituisci la “cortesia” senza trattenere lo spirito vendicativo. Invece i MITI
riescono ad andare oltre queste reazioni emotive.
DON / EDUCATORE:
Ma secondo voi come si fa a coltivare la MITEZZA? Si tratta di una virtù abbastanza rara
o diffusa? Mi sembra infatti che non sia facile coltivare uno spirito di comprensione, un
atteggiamento fondamentalmente pacifico ma determinato.
GENITORI:
La mitezza non è molto diffusa ed è per questo che diventa difficile impararla. Se
vivessimo in ambienti dove tanti fossero semplicemente “MITI” sarebbe più immediato
imparare questo atteggiamento, verrebbe più naturale, sarebbe un “contagio”
spontaneo. Invece quello che succede è che gli ambienti che frequentiamo sono
molto competitivi e quindi il successo personale è considerato più importante del
successo del gruppo di lavoro o del progetto che si intende realizzare.
DON / EDUCATORE:
Forse le comunità cristiane potrebbero essere gli ambienti dove queste virtù vengono
ricercate e praticate, in modo che ci possa essere un “contagio” positivo?
GENITORI:
Dovrebbe essere proprio così, in modo che risulti più facile poi vivere da cristiani in quel
campo che è il mondo, di cui parla quest’anno il nostro arcivescovo. Ci chiedevamo:
anche l’Azione Cattolica potrebbe aiutarci?
DON / EDUCATORE:
Questa associazione aiuta proprio a sperimentare che è possibile condividere dei
percorsi di formazione che consentono di dare una testimonianza comunitaria, che
oggi conta ancora di più di quella personale.
Essere associazione consente di esprimere una ricchezza di relazioni aperte e solidali,
di cui c’è un grande bisogno. Essere associazione costruisce persone attive e vivaci,
per la vita delle comunità cristiane e per la società civile. Essere associazione consente
di pronunciare con forza il “noi” della Chiesa.
Non resta che provare … oggi è proprio la festa dell’adesione.
Ma dove è finita Benedetta? Lei fa l’ACR da un po’ dico bene?
BAMBINA (Benedetta):
Si certo, io sto andando all’ACR da un paio di anni e ho visto che una volta al mese è
bello fare varie attività, sempre in posti diversi, di solito incontrando altri bambini. Mi
hanno detto che l’ACR è un settore di un’associazione più grande, l’Azione Cattolica,
che comprende anche gli adulti e gli anziani, ed è sparsa in tutta Italia. A me piace
perché mi fanno fare delle cose divertenti e significative.
DON / EDUCATORE:
Benissimo, allora magari ti capiterà di andare in vacanza e di incontrare altri bambini
dell’ACR, pensa che bello. Ma per chiudere il nostro discorso sulla MITEZZA: hai capito
perché Gesù regalerebbe la terra proprio ai MITI?
BAMBINA (Benedetta):
Penso di aver capito che i MITI sarebbero le persone giuste per proteggere la terra
dalla violenza e da tutti i problemi che ha, per questo forse Gesù la darebbe a loro.
DON / EDUCATORE:
In effetti Gesù in realtà promette ai miti di ereditare la terra, perché sarebbero in grado
di difendere con la propria virtù e le vita ciò che con la forza non sarebbero in grado di
conquistare.
GESTO FINALE
Spunto da “il filo del vestito” di Madelaine del Brel
Portiamo un filo che i bambini devono farsi passare tra i vestiti cercando di non farlo vedere: per sottolineare che il
servizio umile (mite), che si vede poco, fa stare insieme la comunità ed importante.