Centro antiulcera di Buruli di Abidjan
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Centro antiulcera di Buruli di Abidjan
Centro antiulcera di Buruli di Abidjan CENTRE ANTIULCERA DI BURULI FRATERNITE DES CAPUCIN Abidjan, Angré Padre Marcantonio Pirovano 06 BP 2546 Abidjan, Cote d’Ivoire tel.+225 22502730 http://www.missioni.org/buruli/ CONTESTO 1. LA MALATTIA L’Ulcera del Buruli L’Ulcera del Buruli prende il nome da una regione dell’Uganda dove, nel 1897, Sir Albert Cook individuò la malattia. L’ulcera di buruli è una malattia cronica, necrotizzante, causata dal Mycobacterium ulcerans, un agente patogeno della stessa famiglia dei batteri che causa la tubercolosi e la lebbra. Il M ulcerans è un micobatterio a lenta crescita che si insidia nella pelle, nel derma e nelle mucose. Non è ancora completamente conosciuta la via di trasmissione, la malattia non si trasmette attraverso il contatto uomo/ uomo. L’infezione avviene prevalentemente per l’introduzione del batterio nella cute a seguito di microtraumatismi. La malattia colpisce prevalentemente i bambini e le donne, e l’incidenza di infezione è maggiore nelle zone caldoumide, vicino a corsi d acqua e paludi. Circa il 70% dei malati sono bambini sotto i 15 anni. La mortalità causata dalla malattia è bassa ma la morbilità è altissima. Sintomi La malattia inizia con un piccolo rigonfiamento indolore della pelle, seguito dalla formazione di un nodulo, di 1-2 cm di diametro (detta fase preulcerativa) . Differentemente dagli altri micobatteri, M.ulcerans cresce ha una replicazione extracellulare e produce una tossina, il micolattone, che distrugge i tessuti circostanti e possiede capacità immunosoppressorie,. La localizzazione riguarda per lo più le membra ma possono essere colpite anche altre parti del corpo. Le ulcere possono frequentemente essere sovrainfettate da altri microrganismi (Stafilococchi e Pseudomonas) Se non si interviene precocemente con l’asportazione chirurgica del nodulo la necrosi del tessuto sottocutaneo può continuare fino a colpire il 15% della superficie corporea. L’infezione può estendersi fino a distruggere i nervi, i vasi sanguigni e invadere l’osso causando delle evidenti e gravi malformazioni. Incidenza La malattia comparve e venne diagnosticata per la prima volta negli anni 50, per quando sembra esistere fino dalla fine del 1800. Il primo luogo dove vennero riportati un certo numero di casi contemporaneamente fu la regione del Buruli in Uganda, da cui il nome. Attualmente tutti i paesi dell’area tropicale e subtropicale dell’Africa, Asia, America Latina e Australia ne sono colpiti. L’Africa sub sahariana , è la zona maggiormente colpita con 15.000 casi in Costa d’Avorio (dove in alcuni villaggi tra 16 % e il 22% della popolazione, prevalentemente nella fascia d’età 6 mesi -16 anni può risultare malata) 4.000 casi in Benin, 6.000 in Ghana. Uno studio svolto in Costa d’Avorio ha mostrato che la malattia è in rapida progressione e il numero di casi e l’ampiezza della loro propagazione ne ha fatto un problema di sanità pubblica. Nel febbraio 1998 l'Organizzazione mondiale della Sanità (O.M.S.) con sede a Ginevra, ha istituito il Global Buruli Ulcer Initiative, con lo scopo di delineare strategie di ricerca di un metodo diagnostico e di un vaccino, dichiarando l'Ulcera di Buruli malattia sociale Sebbene sia una malattia che causi morte solo in una bassissima %, le gravi malformazioni e i forti handicap motori causati dalla malattia influenzano fortemente il livello di vita di questi bambini. Trattamento Fino ad oggi il trattamento con una combinazione tra i classici farmaci antitubercolari ( rifampicina) e un aminoglicoside ( streptomicina) non ha portato ad ottenere dei risultati tangibili, soprattutto a causa della difficoltà di diagnosticare la patologia precocemente e quindi fornire la terapia prima che l’infezione si estenda e causi l’ulcerazione. Attualmente l’unico trattamento disponibile è l’intervento chirurgico per rimuovere i tessuti necrotizzati, a volte seguito da un trapianto di cute. La carenza, a volte mancanza totale , di strutture ospedaliere sufficientemente organizzate e di personale medico preparato, congiuntamente alle difficoltà dovute all’alta incidenza in queste zone maggiormente colpite di concomitante confezione con l’HIV; rende molto spesso del tutto impossibile l’attuazione di questa unica forma di terapia. Inoltre nel nel 15 % dei casi di interventi effettuati sono stati riportate delle ricadute che a volte interessano anche zone del corpo diverse rispetto a dove è stato effettuato il primo intervento chirurgico. Qualora l’intervento chirurgico sia possibile, successivamente inizia una lunga e dolorosa terapia di medicazioni e pulizia quotidiane con somministrazione di antibiotici, vitamine e ferro, fino a quando i tessuti si ricostituiscono. Lentamente, anche attraverso trapianti di cute, le zone devastate dal male si rimarginano lasciando cicatrici, deformazioni e anchilosi. Prevenzione Il BCG (Bacille Calmette-Guérin di M.bovis ) utilizzato di routine per la vaccinazione antitubercolare durante i primi giorni di vita dei bambini, sembra offrire una protezione a breve durata dall’ulcera di buruli e attualmente risulta essere l’unico intervento biomedico per controllare l’insorgenza della malattia nelle zone endemiche. 2. IL CENTRO ANTIULCERA Il Centro Demi Emile gestito dai Cappuccini lombardi è stato per diversi anni un punto di riferimento nella lotta all’Ulcera del Buruli sia a livello di assistenza che al punto di vista della ricerca medica. L’ospedale aveva raggiunto un capienza di cento posti e ha curato dal 1995 al 2003 più di mille pazienti. Dal punto di vista scientifico il centro è stato il primo ad affiancare alle tecniche terapeutiche tradizionali (antibiotica, chirurgica e fisioterapeutica) l’uso delle argille ottenendo ottimi risultati. Nel 2003 ospedale è stato danneggiato notevolmente dalla guerra civile ed ha dovuto cessare la propria attività. Di conseguenza i frati hanno dovuto abbandonare la missione e oltre 100 bambini ricoverati sono stati trasportati ad Angré, quartiere alla periferia di Abidjan (oltre 600 km di distanza) nel convento trasformato provvisoriamente in ospedale. Oggi la situazione è cambiata e la Costa d’Avorio è impegnata nel processo di pace con l’aiuto delle Nazioni Unite. Il Governo appare fortemente interessato alla ricostruzione del sistema ospedaliero e la popolazione locale ne ha estremamente bisogno. Questo Centro è stato creato con l'unico scopo di dare assistenza e cure ai malati della piaga di Burulì attraverso delle modalità ben precise : Accogliere, curare e farsi carico dei malati colpiti dalla piaga di burulì, promuovere la prevenzione e la diagnosi di questa malattia, Assicurare la formazione specifica del personale sanitario, Stabilire e intrattenere stretti rapporti con i programmi governativi e altri organismi internazionali e scambiare le informazioni con le istituzioni pubbliche e private interessate a questa malattia . . Obiettivi del centro L'obiettivo del nuovo centro per l'anno 2004 è stato: " Come migliorare l'assistenza del CENTRO ANTI ULCERE DI BURULI" Da questo obiettivo generale e globale sono stati estrapolati molteplici obiettivi che sono: Far venire ogni mese ad Abidjan, i malati della zona ovest organizzando dei viaggi a Zouan-Hounien, Accrescere la sensibilizzazione nella regione dell'ovest, Scolarizzare tutti i bambini malati di burulì in età scolare e fisicamente atti, Ridurre le ferite enormi delle operazioni chirurgiche migliorando la condizione dei malati mediante la costruzione di un blocco operatorio all'interno del centro, Contribuire al reinserimento sociale dei malati guariti nel nostro centro, Accrescere le infrastrutture esistenti costruendo ulteriori sale per la rieducazione funzionali. Migliorare l’approvvigionamento dei medicinale che in questa situazione precarietà in cui si trova la Costa d’Avorio sono spesso introvabili o hanno costi molto elevati ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI CENTO DI CURA FABBISOGNO MENSILE FARMACI LINOCOCINE 600 mg. fiale iniettabili GENTALIN 80 mg. fiale iniettabili GENTALIN 160 mg. fiale iniettabili 800 iniezioni 800 iniezioni 500 iniezioni AMOXICILLINE 500 mg. compresse AMOXICILLINE 250 mg. in compresse AMOXICILLINE sciroppo in flaconi 800 800 20 NIFLURIL (Niflan) 250 mg. gelules (oppure supposte) ERITROMICINE 500 mg. compresse ERITROMICINE sciroppo pediatrico in flaconi ASPIRINA in compresse DAQUIN (EucIorina) in bustine PERMANGANAT pastiglie in conf. sacchetto BETADINE GIALLO lODATO in flaconi da 250 ml. 800 500 300 1000 100 25 50 GUANTI CHIRURGICI monouso MASCHERINE CHIRURGICHE SIRINGHE STERILI MONOUSO 1200 150 2100 GROSSE QUANTITA' DI: GARZE IN MISURE DIVERSE BENDE ELASTICHE BENDE DI GARZA Iarg. 10 cm. BENDE "Crepes" CEROTTI NORMALI e ANTIALLERGICI SPESE GLOBALI In questa tabella sono riassunte tutte le spese del CENTRO ANTI ULCERE DI BURULI per l'anno 2004. anno 2004 SPESE Adeline: pr. Anes. Z-H analisi e consultazioni assicurazione macchina... C.I.E. C.N.P.S. + imposte carburante carburante generatore centro buruli Z-H carbone scarpe, vestiti... dep. container. spese postali diverse lavoratori occasionali manutenzione manutenzione generatore manutenzione vettura equipaggiamento trivellazione cancelleria gaz materiale edile medicine-spese mediche alimentari nuove costruzioni operazioni chirurgiche (postumi) operazioni chirurgiche petrolio prodotti igiene personale prodotti pulizia salari e anticipi salari fuori busta smaltimento rifiuti SODECI Sr. Regina (Adzopé) TOTALE 60 000 6 494 250 513 718 5 221 400 3 546 484 6 069 400 141 500 335 650 464 750 678 025 959 189 118 910 41 553 264 3 177 000 4 303 360 5 000 2 567 200 6 295 510 4 800 000 2 994 095 258 100 322 700 21 891 943 20 520 005 15 447 375 85 000 19 871 576 87 010 961 150 1 048 940 56 509 900 12 505 965 100 000 4 549 206 370 000 telefono+ internet trasporti TOTALE (FCFA) TOTALE EURO 8 114 999 589 050 253.533.988 € 386.481,00 Statistiche mediche dell’anno 2004 Numero di malati ospedalizzati 150 Guariti Nuovi casi Ricadute Decessi 57 128 22 03 Sono state registrate meno guarigioni perché dopo il trapianto e la completa cicatrizzazione, alcuni noduli, soprattutto i bambini avevano delle altre localizzazioni. VARIE FORME CLINICHE Noduli Placche Edema Osteite Ulcera Altro (lebbra, ...) TOTALE 05 07 01 08 126 03 150 Forme ulcerose : 126 e Forme non ulcerose : 24 MALATI CHE HANNO SUBITO UN INTERVENTO CHIRURGICO Escissione Trapianto Nodulectomia Lembo Artotomia Biopsia Pulizia Amputazione TOTALE 139 100 25 06 01 01 01 01 274 SEQUELLES Durante il 2004, 20 malati sono stati operati da un'equipe di chirurghi italiani diretti dal Dr PIER CAMILLO nei mesi di settembre e ottobre 2004 precisamente dal 23/09/2004 al 06/10/2004 di cui 18 malati di postumi dell'ulcera di Burulì e tra essi 12 bambini e 6 adulti. 15 di questi malati sono guariti ma hanno dovuto subire un secondo intervento. SUDDIVISIONE DEI MALATI PER SESSO E PER ETA' 0 – 5 mesi M F 05 07 12 06 –15 anni M F 40 34 74 16 e più M 41 F 23 64 Dunque un totale di 150 malati di cui 64 femmine e 86 maschi Attività svolte nel centro Il CENTRO ANTI ULCERE DI BURULI dispone di molteplici attività • del genere socio-educativo - Cucito e rammendo, - Formazione femminile, - Uscita alla spiaggia, - Alfabetizzazione, - Reinserimento sociale degli ex malati, • E le attività cliniche: medicazioni comuni medicazioni con l'argilla obiettivi chirurgici fisioterapia Donatori e benefattori 2004 Durante tutto il 2004, il CENTRO ANTI ULCERE DI BURULI (come dalla sua creazione) non ha mai cessato di funzionare grazie ai doni e agli aiuti dei benefattori che sostengono la nobile causa intrapresa dai Padri Cappuccini. Ecco in ordine decrescente, la lista dei vari benefattori : 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. ONG INTERNATIONALE Anesvad FRATI CAPPUCCINI Italia ORGANIZZAZIONE CHILDREN BENEFATTORI OCCASIONALI ITALIANI PAM (Programma Alimentare Mondiale) PRIMA DONNA DELLA COSTA D'AVORIO e QUALCHE MINISTERO QUALCHE AZIENDA IVORIANA BENEFATTORI IVORIANI CHE AGISCONO IN NOME PROPRIO Iniziativa di emergenza a sostegno del Centro contro l’Ulcera di Buruli di Abidjan In questo quadro si inserisce Il progetto di sostegno al Centro anti Ulcera di Buruli di Angré dei Padri Cappuccini promosso e finanziato dalla cooperazione italiana che ha tra i suoi scopi principali quello di allestire ed organizzare un laboratorio di analisi all’interno del Centro stesso. Origine dell’Iniziativa di sostegno L’Ambasciata di Abidjan ha fatto presente alla DGCS la drammaticità della situazione sopra descritta e l’Ufficio Emergenza ha confermato la necessità di dare seguito ad un programma a carattere di emergenza autorizzato dal Sottosegretario con uno stanziamento di 200.000 Euro, finalizzato al sostegno al Centro dei Padri Cappuccini per l’Ulcera di Buruli, sito in Abidjan, quartiere Angré, in particolare per l’allestimento e organizzazione di un laboratorio di analisi con le strumentazioni necessarie . ENTE REALIZZATORE DGCS ORGANISMO ESECUTORE DGCS TIPOLOGIA DONO IMPORTO 200.000,00 Euro DURATA 8 mesi Ente operativo locale e collaborazioni Il partner giuridico del progetto è rappresentato dal Ministero della Salute, che ha manifestato l’interesse a sviluppare e sostenere la lotta contro l’Ulcera di Buruli, sviluppando un Programma nazionale. La controparte operativa è rappresentata dalla Direzione del Centro dei Padri Cappuccini di Angré. Il progetto sarà svolto in stretta collaborazione con l’Institut Pasteur d’Abidjan e l’Università di Roma Tor Vergata. La metodologia di intervento consigliata dovrebbe articolarsi in tre fasi principali e potrebbe avvalersi di una stretta collaborazione con il personale dell’Università di Roma Tor Vergata. Le fasi di intervento suggerite sono le seguenti: • Allestimento e organizzazione di un laboratorio di analisi : Questa fase presuppone come prioritaria un’ indagine di mercato in loco e in Italia finalizzata all’identificazione di un piano di acquisti che tenga in debita considerazione gli obiettivi specifici dell’intervento, il livello di performance richiesto dal programma di sostegno e la realtà locale dove si opera. • Elaborazione di un piano di formazione del personale Questa prima fase prevede anche l’elaborazione di un piano di formazione del personale che sarà svolta prevalentemente in loco da parte di personale italiano specializzato. Per agevolare lo svolgimento del lavoro e permettere alla struttura e al personale di rispondere positivamente alle necessità del centro potrebbe essere utile la stesura di un Manuale di Procedure di Laboratorio, in accordo con le linee guida del Ministero della Sanità locale. Tale documento potrebbe comprendere i successivi passi operativi dell’iter diagnostico, cosi da consentire a tutti gli addetti di seguire senza problemi le stesse metodiche e, quindi, di sviluppare un metodo di lavoro il più possibile standardizzato, riducendo al minimo la variabilità dovuta all’operatore.. Sarà inoltre utile specificare - nello stesso il rispetto delle norme di sicurezza, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli strumenti, la gestione di magazzino e degli ordini, suggerire un metodo di informatizzazione delle cartelle cliniche dei pazienti, delle richieste e dei risultati. Un processo di informatizzazione di tutta la documentazione del laboratorio, tramite adattamento di un software (non dedicato) di analisi dati (excel) potrebbe permettere facilmente di • effettuare un up date del materiale disponibile nel magazzino • sviluppare facilmente un piano d’acquisti semestrale • gestire i dati relativi alle singole attività sviluppate • fornire al paziente un risultato facilmente comprensibile • creare delle cartelle cliniche del paziente attraverso cui potrebbe risultare estremamente facile risalire alla storia clinica • avere in tempo reale una documentazione attestante il numero e la tipologia di esami effettuati nel laboratorio. Risultati attesi: • organizzazione del laboratorio di clinica/ ricerca del centro anti-ulcera di buruli presso il Centro dei Padri Cappuccini di Angré. • formazione del personale di laboratorio locale paramedico operante presso il centro. Tempi previsti di realizzazione: 3 mesi per l’organizzazione del laboratorio • Sviluppo di un test diagnostico rapido per la diagnosi precoce di Mycobacterium ulcerans. Nell’ambito del Programma di sostegno al centro anti-ulcera di buruli, sarà possibile svolgere, all’interno del nuovo laboratorio allestito, una serie di attività di ricerca attivando una collaborazione scientifica tra il personale del Centro, dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Istituto Pasteur di Abidjan. Scopi principali : l’attività di ricerca ha come scopi principali, l’identificazione di una serie di proteine di M ulcerans sieroreattive nei pazienti nella fase pre-ulcerativa e ulcerativa e lo sviluppo di un test sierologico, a basso costo, che permetta di diagnosticare precocemente l’infezione da M.ulcerans. Pazienti: Tutti i pazienti seguiti presso il centro antiulcera di Angré potranno essere inseriti nello studio , previa accettazione del progetto da parte del comitato etico locale. Durante la prima fase del progetto saranno selezionate una serie di proteine specifiche per M ulcerans e il loro profilo immunogenico sarà analizzato attraverso un programma informatico dedicato. Un pannello di 15-20 peptidi , rappresentativi di epitomi immunodominanti B di M ulcerans saranno sintetizzato e testati attraverso un test ELISA nei vari gruppi di pazienti. Sulla base dei risultati ottenuti, potrà essere sviluppato un prototipo di un test di laboratorio di tipo “rapido” e a basso costo. Attività preliminari già svolte: 1. Studio delle proteine di M. ulcerans presenti attualmente in banca dati; 2. Identificazione bioinformatica della funzione di tali proteine; Studio che sarà effettuato in Italia propedeutico al progetto di ricerca che sarà svolto presso il Centro anti-ulcera. • Analisi bioinformatiche delle funzioni delle proteine di M. ulcerans identificate; • L’identificazione di epitopi B e T di tale proteine. Successivamente: • Le sequenze di epitopi B identificate saranno sintetizzate in forma di MAP (multiple antigenic peptides); • trasferite ad Abidjan per lo sviluppo di saggi Elisa, con sieri di pazienti Risultati attesi: • Screening siero-immunologico su tutti i pazienti presenti nel centro. • Progredita la ricerca scientifica per la diagnosi dell’infezione. • Sviluppato, se possibile, un saggio sierologico per la diagnosi rapida dell’infezione Tempi previsti: Sono previsti dei risultati preliminari nel giro 3 mesi dall’attivazione del laboratorio. Sulla base dei risultati preliminari si deciderà come continuare lo studio nei successivi 9 mesi. Sviluppi futuri: Il test prototipo potrà essere successivamente validato clinicamente attraverso uno studio clinico specifico.