LEZIONE 7 CALCIO – LE SITUAZIONI DI GIOCO E LA TATTICA
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LEZIONE 7 CALCIO – LE SITUAZIONI DI GIOCO E LA TATTICA
LEZIONE 7 CALCIO – LE SITUAZIONI DI GIOCO E LA TATTICA COLLETTIVA LE SITUAZIONI DI GIOCO Cosa sono? Sono esercitazioni usate in allenamento che riproducono il contesto di gara. I giocatori si preparano ad affrontare la partita vivendo in anticipo ciò che potrebbe accadere. Sono semplici o complesse: Le prime vanno dall’uno contro uno (o contro il portiere) al due contro due. Le seconde dal tre contro due in su. Ciò che è stato appreso per quello che riguarda la tecnica di base e la tattica individuale (analiticamente) viene portato in presenza di avversari. Questo induce i giocatori a confrontarsi con realtà sempre nuove perché devono adattare i loro comportamenti a quelli dell’avversario e agli spazi. Per essere efficaci, queste proposte devono prendere spunto dalla partita. Per tale motivo è importante strutturare l’esercizio nelle zone in cui avviene più frequentemente la situazione che si vuole allenare. Bisogna sempre dare un obiettivo alla situazione. Può essere: La conquista di uno spazio. Il passaggio a un compagno. La conclusione a rete. Il mantenimento del possesso. In queste proposte sono decisivi SPAZIO, TEMPO E RITMO. Alcuni esempi: 1>1 con difensore in ritardo. Il difensore rosso è in ritardo rispetto all’attaccante e deve inseguirlo. L’attaccante deve segnare al portiere oppure superare la linea. 1>1 con difensore che parte di lato. Il difensore rosso è in ritardo rispetto all’attaccante e deve inseguirlo. È posto alla sua sinistra. L’attaccante deve segnare al portiere oppure superare la linea. Dovrà tenere la palla più lontana dall’oppositore (protezione della sfera) frapponendo il corpo tra questa e l’altro giocatore. 1>1 con difensore che parte frontale. Il difensore rosso è davanti all’attaccante e deve indirizzarlo nella zona meno pericolosa. L’attaccante deve segnare al portiere oppure superare la linea. Dovrà utilizzare finte e dribbling per ingannare l’oppositore. 1>1 con assistente. Il difensore rosso è alle spalle dell’attaccante e deve impedirgli la conclusione. L’attaccante deve ricevere la palla da un compagno assistente utilizzando i movimenti conosciuti di smarcamento e concludere a rete. 2>1 classico. I due attaccanti devono collaborare per superare il difensore e segnare o superare la linea secondo i desideri dell’allenatore. Il difensore deve indirizzare esternamente il possessore, impedire il passaggio e attaccare la palla. 2>1 con un attaccante alle spalle del difensore. I due attaccanti devono collaborare per superare il difensore e segnare od oltrepassare la linea secondo i desideri dell’allenatore. Quello senza la palla dovrà uscire dal cono d’ombra e smarcarsi coi i giusti tempi. Il difensore deve impedire il passaggio o la conclusione. 1>2 + variante. I due difensori devono conquistare la palla (e superare la linea di fondo) curando i posizionamenti del corpo e le coperture reciproche (marcamento a zona). Uno attacca la palla, l’altro copre. L’attaccante deve provare a segnare. L’attaccante può contare sull’aiuto di un giocatore assistente che gli trasmette la palla. 2>2 con un assistente. I due difensori devono conquistare la palla (e superare la linea di fondo) curando i posizionamenti del corpo e le coperture reciproche (marcamento a zona). Uno attacca la palla, l’altro copre. Gli attaccanti devono applicare i movimenti e i gesti conosciuti per concludere a rete. 2>2 libero e ad handicap. LA TATTICA COLLETTIVA È un’azione coordinata di due o più giocatori tesa a ottenere uno scopo predeterminato. Sistema di gioco: si intende la dislocazione numerica dei giocatori in campo. Ad esempio: 4-3-3, 4-4-2, 3-5-2 Deve essere: equilibrato – elastico – razionale Modulo di gioco: si intende il movimento del sistema ed è relativo alle funzioni e ai compiti assegnati ai giocatori. Solitamente è: A Uomo A zona Misto Fase di possesso (offensiva) Scaglionamento Profondità - penetrazione Ampiezza Mobilità Imprevedibilità Fase di non possesso (difensiva) Scaglionamento Azione ritardatrice Equilibrio Concentrazione Controllo e azione frenante FASE DI POSSESSO (OFFENSIVA) SCAGLIONAMENTO: Si tratta del mantenimento del possesso palla e della conquista dello spazio in avanti senza avanzare o assumere posizioni e schieramenti in linea. Occorre formare dei triangoli tra i giocatori della squadra in possesso così da offrire la possibilità di sviluppare la manovra in diverse direzioni, con distanze e angolazioni diverse, con più appoggi e sostegni al portatore. PROFONDITA’ – PENETRAZIONE: Si tratta dello sviluppo di gioco che permette la maggior conquista di spazio in avanti. AMPIEZZA: Si tratta di sfruttare la larghezza del campo e “ampliare” lo sviluppo della manovra. Ciò avviene attraverso il cosiddetto cambio di gioco e l’utilizzo di giocatori esterni che mantengono una posizione vicino alla linea laterale. Questo principio è coerente con il fatto che, in possesso palla, è opportuno allargare gli spazi per evitare il concentramento dei difensori, cercando di aggirare il blocco difensivo. IMPREVEDIBILITA’: Si tratta di dare all’organizzazione di squadra una connotazione d’imprevedibilità a livello collettivo, grazie all’alternanza dei vari principi. In più, la presenza di talenti o giocatori molto dotati dal punto di vista tecnico, “fantasiosi” a livello individuale farà il resto. Quindi le componenti collettive si devono alternare alla creatività individuale per decidere sempre le opzioni di gioco più efficaci o spettacolari. MOBILITA’: Questo principio potrebbe essere posto prima di ogni altro, poiché senza mobilità non si potrebbero sviluppare scaglionamento, profondità o ampiezza. Inoltre, il movimento dei giocatori senza palla permette al possessore di avere più soluzioni e pertanto essere “imprevedibile” nella scelta della giocata. Il “dinamismo” di chi è senza la sfera è fondamentale allo sviluppo della fase offensiva: ricordiamo sempre che è il giocatore senza palla a dettare il passaggio. FASE DI NON POSSESSO (DIFENSIVA) SCAGLIONAMENTO: I difensori non devono mai farsi trovare su una linea “piatta”, ma porsi in modo da assicurare la copertura a chi attacca il portatore palla. Nel coprire si occupa uno spazio e si modifica la propria posizione in riferimento a quella dell’avversario in appoggio. Il concetto non è limitato alla linea di difesa, ma riguarda tutti i reparti che si scaglionano in fase difensiva in tutte le zone del campo. AZIONE RITARDATRICE: Cambia l’atteggiamento della fase difensiva in condizione di PALLA SCOPERTA che impone un cosiddetto “temporeggiamento” in posizione d’attesa e di un eventuale abbassamento della squadra. In caso di PALLA COPERTA la squadra sale in pressing sfruttando il fuorigioco. In entrambi i casi si tende a modificare e ritardare i tempi di gioco della squadra avversaria. EQUILIBRIO: E’ possibile tramite l’occupazione di tutti gli spazi e la possibilità di avere sempre una copertura reciproca nonostante il movimento degli avversari e della palla. CONCENTRAZIONE: Si tratta di accorciare e stringere la squadra verso la palla, in particolare si cerca di portare più giocatori possibili dietro la linea della sfera chiudendo gli spazi tra quest’ultima e la porta. Inoltre si mira ad avere sempre la superiorità numerica rispetto agli avversari. CONTROLLO E CAUTELA: La lettura della situazione che comprende l’osservazione e il controllo di tutti gli elementi del gioco, palla, compagni, avversari, spazi e porta permette di non essere mai colti di sorpresa. Le due fasi di gioco. A ogni sviluppo offensivo corrisponde uno in fase difensiva: Scaglionamento di contro a scaglionamento; Penetrazione - profondità di contro ad azione ritardatrice; Ampiezza di contro a concentrazione; Mobilità di contro a equilibrio; Imprevedibilità di contro a controllo e cautela. Gli sviluppi nella fase di possesso Creazione della superiorità numerica tramite azioni individuali o collettive Mantenimento del possesso Gioco dalla parte cieca Gioco sul lato debole Utilizzo delle corse diagonali, degli incroci e delle sovrapposizioni Utilizzo di tagli, giocate uno-due Blocchi e veli Palle inattive Gli sviluppi nella fase di non possesso Gioco a zona, uomo, zona mista, a uomo nella zona Marcamento e copertura Pressing e/o fuorigioco Palle inattive DUE SISTEMI DI GIOCO Sistema di gioco: si intende la dislocazione numerica dei giocatori in campo. Deve essere: equilibrato – elastico – razionale. Si tratta di uno dei sistemi più utilizzati, che secondo la dislocazione particolare di attaccanti e centrocampisti può dare luogo a: 4-2-3-1, 4-3-1-2, 4-3-2-1 La soluzione di base (a zona) prevede 4 difensori, 4 centrocampisti in linea e due attaccanti (4-4-2) 4-4-2, alcune soluzioni offensive: Il basculamento dei centrocampisti centrali. Il movimento tra le linee dell’esterno alto. I movimenti opposti degli attaccanti L’attacco dei pali Uscita su palla laterale Uscita su palla centrale 4-3-3 Si tratta di uno dei sistemi più utilizzati, che prevede la presenza di quattro difensori, tre centrocampisti e tre attaccanti. Gioco per catene Gioco per catene 2 La sponda della prima punta Il metodista nella linea Per approfondire: La didattica del gioco del calcio – Settore Tecnico di Coverciano, edizioni Correre