alunni con bes - Istituto Comprensivo di Castell`Arquato

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alunni con bes - Istituto Comprensivo di Castell`Arquato
ALUNNI CON BES
Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano parte
integrante del contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza
discriminazione alcuna; significa assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico. In
tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e di
valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi
Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la
realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei
percorsi formativi che nelle strategie didattiche.
Per questo motivo il nostro Istituto modulerà la propria programmazione alle necessità degli
alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), mediante la stesura di un apposito PAI (Piano Annuale
di Inclusività), accogliendo pienamente le indicazioni dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia
Romagna.
Ma chi sono gli alunni con BES ?
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Alunni con disabilità
Alunni con disturbi evolutivi specifici
Alunni con DSA
Alunni con disagio relazionale
Alunni in situazione di svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
L’area dello Svantaggio è dunque più ampia rispetto a quella riferibile alla presenza di disabilità e
comprende anche tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una
varietà di ragioni: svantaggio sociale culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o evolutivi,
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana. Si precisa che, in tutti quei casi per i
quali non è già presente una certificazione di disabilità o DSA, spetta al Consiglio di Classe o al
team docenti, stabilire quando sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione
della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una
presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Gli altri casi possono essere quelli di alunni
che presentano disagio relazionale o di apprendimento o ancora di alunni in svantaggio
socioeconomico, linguistico, culturale ed infine, anche di alunni stranieri, tutti senza certificazione.
Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative,
in questi casi, avranno carattere transitorio e saranno puramente attinenti gli aspetti didattici.
Punto di riferimento per materiali ed eventuali ausili è sempre il CTS di Roveleto.
Catalogo Libri CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBZWJBQS04VHFCbzg/edit?usp=sharing
Catalogo HW CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBQWRoUmxBV2tUNWs/edit?usp=sharing
Catalogo SW CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBVkxGaXVZZG1sZVE/edit?usp=sharing
Catalogo Ausili CTS al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBMWIxa1RqNDlPQnM/edit?usp=sharing
Catalogo Audio book al link https://docs.google.com/file/d/0B6lKBqWQfrGBSE9ramE4ZzlVVjg/edit?usp=sharing
Si allegano i modelli per la stesura dei relativi PDP per alunni con BES della Scuola Primaria e
Secondaria di Primo Grado.
MODELLO PIANO DIDATTICO BES PRIMARIA
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DELL’ALUNNO:
CLASSE:
1. VALUTAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
RILEVAZIONE DELLA SITUAZIONE INIZIALE
L’alunno
nato
, frequentante la classe
presenta la seguente situazione:
presso la Scuola
CARTTERISTICHE GENERALI :











Scarsa autonomia organizzativa
Labile capacità di concentrazione
Difficoltà nel comprendere le richieste dell’insegnante, un testo o il comando di un
esercizio/quesito/problema
Capacità espositiva carente
Difficoltà a memorizzare concetti, regole, enunciati, contenuti
Lacune nelle competenze di base
Bassa autostima e mania di persecuzione
Incapacità di reagire agli scherzi, se non con il pianto e l’autocommiserazione
Conflittualità nei rapporti tra pari
Tendenza a comportamenti delatori
Bisogno di protezione che ricerca in figure adulte (docenti).
Il tratto essenziale che caratterizza l’alunno è uno stato di non serenità che, al momento, gli impedisce
di ottenere risultati adeguati alle sue capacità.
QUADRO GENERALE DELLE COMPETENZE STRUMENTALI
Lettura:
o
o
o
Sillabata
Difficoltosa
Abbastanza fluente
Scrittura:
o Solo stampatello
o Corsivo poco leggibile
o Chiara
Correttezza ortografica:
o No
o In parte
o Sì
Capacità di esposizione scritta:
o Confusa
o Elementare
o Articolata
o Altro
Capacità di esposizione orale:
o Confusa
o Elementare
o Articolata
o Altro
Capacità di comprensione di testi:
o Nessun tipo di testo
o Testi semplici
o Testi complessi
o Altro
…………………………………………………………………………………..
Capacità di calcolo:
o Nessun calcolo
o Addizione e sottrazione
Quante cifre? ………
o Moltiplicazione e divisione
Quante cifre? ………
o Tutti i calcoli agevolmente
o Altro
………………………………………………………………………………………
Capacità logiche:
o Seriare
o Ordinare
o Classificare
o Mettere in relazione
o Altro
………………………………………………………………………………………
Capacità motorie:
o
o
o
o
Possiede coordinamento dei movimenti globale
Possiede coordinamento dei movimenti segmentario
Possiede coordinamento della motricità fine
Altro
…………………………………………………………………………………………...
Comportamento:
o Difficoltà a socializzare con coetanei
o Difficoltà a socializzare con adulti
o Aggressività
o Incapacità di autocontrollo
o Interventi non pertinenti
o Eccessiva timidezza
o Comportamento complessivamente non adeguato alle situazioni
o Altro
………………………………………………………………………………………………
Problemi familiari e/o di salute:
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Il Consiglio di Classe ritiene che l’alunno
presenti Bisogni Educativi Speciali
(B.E.S.) e predispone il seguente Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) che comprende strategie sia
didattiche sia formativo-educative, al fine di aiutare l’alunno ad acquisire un buon equilibrio personale.
2. STRATEGIE EDUCATIVE
I docenti del Consiglio di Classe s’impegnano a:






mantenere un atteggiamento di ascolto e di attenzione e sollecitare all’ascolto degli altri.
In un conflitto tra pari, assumere il ruolo di mediatore per trasformare la situazione in una fonte di riflessione, di confronto e di crescita.
Insistere sul valore del rispetto reciproco e sul disvalore della presa in giro.
Affinare l’empatia, suggerendo di “mettersi nei panni dell’altro” e di assumere il suo punto di vista.
Gratificare i successi ottenuti, dimostrando fiducia in progressi successivi.
Favorire il lavoro di gruppo e la responsabilizzazione personale.

Valorizzare il rapporto scuola – famiglia con l’obiettivo della condivisione dei metodi educativi.)
3. DIDATTICA PERSONALIZZATA
(Compilare solo le parti dove si prevedono strategie e metodi d’insegnamento, misure dispensative, strumenti compensativi,
obiettivi minimi per l’alunno.)
a. ITALIANO
ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI

b. STORIA E GEOGRAFIA
ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI
c. MATEMATICA
ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI

d. SCIENZE
ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI

e. EDUCAZIONE MUSICALE
ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI

f. EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE
ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI

g. EDUCAZIONE MOTORIA
ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI

h. TECNOLOGIA
ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI

i. RELIGIONE
ELEMENTI DESUNTI DA OSSERVAZIONI E VERIFICHE ORALI E SCRITTE:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI

4. VALUTAZIONE
Le verifiche saranno programmate e concordate con l’alunno e, se la situazione lo richiederà,
saranno concessi tempi più lunghi.
L’alunno sarà valutato in base al raggiungimento degli obiettivi minimi d’apprendimento
(comportamenti attesi) fissati per ogni disciplina e di seguito esplicitati.


a. In italiano l'alunno:
Comprende un messaggio semplice.
…
*****
b. In storia e geografia l'alunno:
*****
c. In matematica l'alunno:
*****
d. In scienze l'alunno:
*****
e. In seconda lingua comunitaria l'alunno:
*****
f. In ed. musicale l'alunno:
*****
g. In ed. all’immagine l'alunno:
*****
h. In tecnologia l'alunno:
*****
CASTELL’ARQUATO,
LE INSEGNANTI:
IL 4
GENITORE
DELL’ALUNNO
– PIANO
PER
ALUNNI CON BES SCUOLA SECONDARIA DI 1°
PRIMARIA
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DELL’ALUNNO:
(con voci esemplificative)
CLASSE:
1. VALUTAZIONE COLLEGIALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
L’alunno
Secondaria di 1° grado di











nato
, frequentante la classe
presenta la seguente situazione:
presso la Scuola
Scarsa autonomia organizzativa
Labile capacità di concentrazione
Difficoltà nel comprendere le richieste dell’insegnante, un testo o il comando di un
esercizio/quesito/problema
Capacità espositiva carente
Difficoltà a memorizzare concetti, regole, enunciati, contenuti
Lacune nelle competenze di base
Bassa autostima e mania di persecuzione
Incapacità di reagire agli scherzi, se non con il pianto e l’autocommiserazione
Conflittualità nei rapporti tra pari
Tendenza a comportamenti delatori
Bisogno di protezione che ricerca in figure adulte (docenti).
Il tratto essenziale che caratterizza l’alunno è uno stato di non serenità che, al momento, gli impedisce
di ottenere risultati adeguati alle sue capacità.
Il Consiglio di Classe ritiene che l’alunno
presenti Bisogni Educativi Speciali
(B.E.S.) e predispone il seguente Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) che comprende strategie sia
didattiche sia formativo-educative, al fine di aiutare l’alunno ad acquisire un buon equilibrio personale.
2. STRATEGIE EDUCATIVE
I docenti del Consiglio di Classe s’impegnano a:







Mantenere un atteggiamento di ascolto e di attenzione e sollecitare all’ascolto degli altri.
In un conflitto tra pari, assumere il ruolo di mediatore per trasformare la situazione in una fonte di
riflessione, di confronto e di crescita.
Insistere sul valore del rispetto reciproco e sul disvalore della presa in giro.
Affinare l’empatia, suggerendo di “mettersi nei panni dell’altro” e di assumere il suo punto di vista.
Gratificare i successi ottenuti, dimostrando fiducia in progressi successivi.
Favorire il lavoro di gruppo e la responsabilizzazione personale.
Valorizzare il rapporto scuola – famiglia con l’obiettivo della condivisione dei metodi educativi.
3. DIDATTICA PERSONALIZZATA
j.
ITALIANO
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
MISURE DISPENSATIVE
 Valorizzazione di linguaggi
comunicativi diversi dal codice
scritto (linguaggio iconografico,
parlato), utilizzando mediatori
didattici quali immagini, disegni e
riepiloghi a voce.
 Utilizzo di schemi e mappe
concettuali.
 Promozione di inferenze,
integrazioni e collegamenti tra le
conoscenze e le discipline.
 Divisione in “sotto obiettivi” degli
obiettivi di un compito.
 Incentivazione della didattica di
piccolo gruppo e il tutoraggio tra
pari.
 Promozione dell’apprendimento
collaborativo.









Lettura ad alta voce
Copiatura in bella copia
Scrittura sotto dettatura
Prendere appunti
Copiare dalla lavagna
Quantità eccessiva dei compiti a
casa
Studio mnemonico di
definizioni/poesie
Imposizione del tipo di carattere
da utilizzare nella scrittura a
mano.
Uso del vocabolario cartaceo.
STRUMENTI COMPENSATIVI







Computer con programma di
videoscrittura, correttore
ortografico
Risorse audio (sintesi vocale,
audiolibri, libri digitali).
Computer con sintesi vocale
Vocabolario multimediale
Verifiche programmate e
concordate
Valutazione dei compiti scritti che
non tenga eccessivamente conto
degli errori ortografici e più
attenta ai contenuti che alla
forma.
Uso di strumenti informatici.
k. STORIA E GEOGRAFIA
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
 Insegnamento di strategie per
memorizzare e apprendere
contenuti (sottolineare, identificare
parole-chiave, costruire schemi,
tabelle o diagrammi).
 Insegnamento di strategie per
ricordare immagini (colori,
riquadrature, riscrittura di testi con
diversa grafica).
 Utilizzo di schemi e mappe
concettuali.
 Predisposizione anticipata di schemi
e grafici riguardanti l’argomento di
studio per orientare l’alunno nella
ricerca delle informazioni essenziali.
MISURE DISPENSATIVE








Lettura ad alta voce
Prendere appunti
Copiare dalla lavagna
Quantità eccessiva dei compiti a
casa
Effettuazione di più prove valutative
in tempi ravvicinati
Studio mnemonico di formule,
tabelle, definizioni
Sostituzione della scrittura con
linguaggio verbale e/o iconografico
Studio mnemonico di date, nomi e
lessico specifico.
STRUMENTI COMPENSATIVI
 Sintesi, schemi, mappe concettuali
delle unità di apprendimento
 Uso delle mappe concettuali
durante le verifiche orali
 Computer con programma di
videoscrittura, correttore
ortografico
 Vocabolario multimediale
 Interrogazioni programmate.
 Compensazione con prove orali di
compiti scritti.
 Uso di mediatori didattici durante le
prove orali e scritte.
 Uso di mappe e tabelle
compensative.
l.
MATEMATICA
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
 Utilizzo di schemi e mappe
concettuali.
 Scalettatura di un problema in fasi
semplici.
 Predisposizione anticipata di schemi
e grafici riguardanti l’argomento di
studio per orientare l’alunno nella
ricerca delle informazioni essenziali.
 Incentivazione della didattica di
piccolo gruppo e il tutoraggio tra
pari.
 Promozione dell’apprendimento
collaborativo.
 Utilizzo del laboratorio matematico
e del metodo induttivo.
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI
Scrittura sotto dettatura.
Prendere appunti.
Copiare dalla lavagna.
Quantità eccessiva di compiti a casa.
Effettuazione di più prove valutative
in tempi ravvicinati.
 Studio mnemonico di formule,
tabelle, definizioni.
 Calcolo mentale
 Studio mnemonico di formule,
enunciati e definizioni.
 Lettura del testo degli esercizi da
parte del docente.
 Preparazione delle verifiche con
consegne non ambigue e, se la
situazione lo richiede, in stampato
maiuscolo.
 Permettere l’uso della calcolatrice.
 Lasciare a disposizione: formulari,
sintesi, schemi, mappe concettuali
delle unità di apprendimento.
 Permettere l’utilizzo della tabella
delle misure e delle formule
geometriche.
 Valutazione dei miglioramenti
nell’uso autonomo degli strumenti.
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI





m. SCIENZE
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
 Insegnamento di strategie per
memorizzare e apprendere
contenuti (sottolineare, identificare
parole-chiave, costruire
schemi,mappe concettuali, tabelle o
diagrammi).
 Utilizzo di schemi e mappe
concettuali.
 Predisposizione anticipata di schemi
e grafici riguardanti l’argomento di
studio per orientare l’alunno nella
ricerca delle informazioni essenziali.
 Allestimento di semplici esperimenti
scientifici.
 Frequente ricorso al vissuto
dell’alunno per far meglio
comprendere fatti e fenomeni.
 Apprendimento di alcuni termini
scientifici.




Lettura ad alta voce.
Prendere appunti.
Copiare dalla lavagna.
Quantità eccessiva dei compiti a
casa.
 Effettuazione di più prove valutative
in tempi ravvicinati.
 Studio mnemonico di formule,
tabelle, definizioni.
 Sintesi, schemi, mappe concettuali
delle unità di apprendimento.
 Uso delle mappe concettuali
durante le verifiche orali.
 Se richiesto dall’alunno, computer
con programma di videoscrittura,
per elaborare autonomamente
mappe e schemi.
 Interrogazioni programmate.
 Compensazione con prove orali di
verifiche scritte (o viceversa).
n. SECONDA LINGUA COMUNITARIA (francese)
Importante: Non si prevedono strategie e metodi d’insegnamento, misure dispensative, strumenti
compensativi, obiettivi minimi per l’alunno, data il lungo periodo di residenza (otto anni) in America.
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
 Pianificare e concordare gli
argomenti e le tipologie di esercizi
delle prove scritte e orali.
 Argomenti semplificati e ridotto
numero di esercizi.
 Utilizzo, dove possibile, di immagini





MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI
Lettura ad alta voce.
Scrittura sotto dettatura.
Prendere appunti.
Copiare dalla lavagna.
Quantità eccessiva dei compiti a
casa.
 Possibilità di consultare gli schemi di
preparazione durante lo
svolgimento di test grammaticali.
 Privilegiare i questionari tipo V/F o a
scelta multipla o a risposta chiusa.
 Uso della videoscrittura.
per favorire la memorizzazione.
 Privilegiare la produzione orale, a
parziale sostituzione delle prove
scritte.
 Accordare tempi più lunghi, se
necessario.
 Inserimento in piccoli gruppi di
lavoro.
 Valutare positivamente i progressi,
anche se lievi.
 Coinvolgere costantemente l’alunno
durante il lavoro scolastico.
 Effettuazione di più prove valutative
in tempi ravvicinati.
 Esercizi scritti che richiedono una
produzione personale articolata.
 Studio mnemonico di regole
grammaticali, paradigmi e vocaboli.
 Uso del vocabolario cartaceo.
 Utilizzo del vocabolario
multimediale.
 Verifiche orali a compensazione di
quelle scritte.
 Valutazione del contenuto piuttosto
che della correttezza di quanto
scritto.
 Valutazione del progresso in itinere
e dell’impegno.
MISURE DISPENSATIVE
STRUMENTI COMPENSATIVI
o. MUSICA
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
 Contenuti semplificati e/o ridotti di
ogni unità didattica.
 Utilizzo di schemi e mappe
concettuali.
 Privilegiare l’apprendimento
dall’esperienza.
 Utilizzo della didattica laboratoriale.
 Promozione dell’apprendimento
collaborativo.
 Lettura della notazione musicale ad
alta voce.
 Scrittura sotto dettatura.
 Copiare dalla lavagna.
 Quantità eccessiva dei compiti a
casa.






Utilizzo di:
Schemi e mappe concettuali
Computer
Risorse audio (libri digitali)
Software didattici specifici
Fotocopie adattate
Strumenti ritmici (fare musica).
p. ARTE E IMMAGINE
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
 Descrizione attraverso immagini,
anche esposte in modo elementare.
 Accettazione di tutto ciò che l’alunno
espone, aiutandolo ad un
arricchimento progressivo.
MISURE DISPENSATIVE
 NON PREVISTE, in quanto
“l’immagine” non presenta, al
momento, difficoltà.
STRUMENTI COMPENSATIVI

Ausilio di fotocopie o immagini
fotografiche.
TEMPI AGGIUNTIVI: Ogni alunno ha un suo tempo di lavoro.
q. EDUCAZIONE FISICA
Importante: Non si prevedono strategie e metodi d’insegnamento, misure dispensative, strumenti
compensativi, obiettivi minimi per l’alunno.
r.
TECNOLOGIA
STRATEGIE E METODI
D’INSEGNAMENTO
 Contenuti semplificati e/o ridotti.
 Promozione dell’apprendimento
collaborativo.
MISURE DISPENSATIVE
 Uso di alcuni strumenti di disegno e
materiale grafico.
 Lettura degli argomenti teorici.
STRUMENTI COMPENSATIVI

Uso in modo semplice di strumenti
grafici quali: righello, squadra,
compasso, fogli qualsiasi.
Fotocopie adattate

TEMPI AGGIUNTIVI:
 Circa 2 – 3 ore per l’esecuzione di semplici figure geometriche.
 Circa due settimane per la preparazione di argomenti semplificati (definizioni o brevi descrizioni).
s. RELIGIONE
Importante: Non si prevedono strategie e metodi d’insegnamento, misure dispensative, strumenti
compensativi, obiettivi minimi per l’alunno.
4. VALUTAZIONE
Le verifiche saranno programmate e concordate con l’alunno e, se la situazione lo richiederà,
saranno concessi tempi più lunghi.
L’alunno sarà valutato in base al raggiungimento degli obiettivi minimi d’apprendimento
(comportamenti attesi) fissati per ogni disciplina e di seguito esplicitati.









a. In italiano l'alunno:
Comprende un messaggio semplice.
Sa analizzare un testo semplice (personaggi, loro caratteristiche, fatti, tempo, luogo ).
Riferisce su argomenti conosciuti in modo comprensibile e in ordine logico e cronologico.
Sa produrre semplici testi su esperienze personali.
Incorre solo occasionalmente in errori “ tipici “ di ortografia.
Espone in modo semplice ciò che ha appreso.
Conosce il significato delle parole di un testo.
Riconosce gli elementi essenziali morfologici e sintattici della lingua italiana.
Dimostra di aver acquisito sufficienti conoscenze riguardo i contenuti programmati.
*****







b. In storia e geografia l'alunno:
Sa ricostruire in ordine cronologico i principali eventi storici.
Confronta situazioni storiche diverse con la guida dell’insegnante.
Sa analizzare un documento cogliendone il contenuto essenziale.
È in grado di orientarsi nello spazio e sulla carta geografica.
Sa riconoscere i vari ambienti e denominarli.
Sa cogliere nell’ambiente i segni dell’opera dell’uomo.
Conosce e usa in modo accettabile il linguaggio specifico.
*****
c. In matematica l'alunno:
 Individua gli insiemi matematici.
 Sa rappresentare gli insiemi in forma tabulare, per elencazione e mediante i diagrammi di EuleroVenn.
 Sa operare con gli insiemi (unione, intersezione, differenza di due insiemi, relazione d’inclusione).
 Conosce e sa rappresentare sulla retta orientata l’insieme N.
 Sa leggere e scrivere numeri interi e decimali.
 Esegue le quattro operazioni con numeri interi e decimali.
 Calcola le potenze nell'insieme N.
 Conosce le proprietà delle potenze.
 Applica le proprietà delle potenze.
 Conosce alcuni criteri di divisibilità e li sa applicare nella scomposizione di numeri in fattori primi.
 Sa calcolare il M.C.D. e il m.c.m. di due o tre numeri.







Schematizza, individua il procedimento operativo e risolve semplici problemi (1-2 operazioni).
Sa operare con le frazioni proprie sulle grandezze.
Misura le grandezze, servendosi delle unità di misura appropriate (m - kg - l).
Esegue semplici equivalenze
Conosce gli enti geometrici fondamentali.
Costruisce semplici ideogrammi, istogrammi e diagrammi cartesiani con dati numerici interi.
Comprende e usa i principali simboli e termini matematici.
*****
d. In scienze l'alunno:
 Conosce ed espone i principali concetti scientifici usando un linguaggio abbastanza appropriato.
 Sa scrivere ed esporre le fasi operative di un esperimento scientifico seguendo un ordine logico e
cronologico.
*****







e. In seconda lingua comunitaria (francese) l'alunno:
Saper pronunciare in modo comprensibile.
Comprendere semplici domande personali.
Rispondere a semplici domande a risposta chiusa (OUI/NON).
Leggere semplici dialoghi senza esitazioni.
Comprendere le informazioni essenziali di un semplice testo.
Eseguire esercizi strutturati e/o guidati.
Memorizzare parte del lessico.
La valutazione sarà basata su argomenti semplici e tipologie d’esercizi concordati con l’alunno.
*****
f. In musica l'alunno:
 Dopo l’ascolto, risponde a semplici domande riguardanti gli aspetti generali dello stimolo sonoro
proposto.
 Sa riconoscere la fonte di un evento sonoro semplice (rumori o suoni isolati).
 Da distinguere e descrivere le caratteristiche di almeno due parametri del suono nel contesto di un
ascolto idoneo.
 Sa individuare l’andamento veloce/lento di un brano.
 Sa riconoscere la famiglia di appartenenza o lo strumento singolo che spicca.
 Sa riproporre ritmicamente strutture proposte (valori fino alla croma).
 Conosce la tecnica di base per l’uso di strumenti ritmici.
 Applica la tecnica esecutiva all’interno di una facile melodia.
 Sa completare una sequenza ritmica con i valori conosciuti, variandola minimamente.
 Sa riconoscere e dire i valori delle figure di durata affrontate.
 Conosce e identifica i suoni sul pentagramma, anche con una lettura poco scorrevole.
La valutazione sarà basata su verifiche orali e pratiche, utilizzando strumenti più idonei alle
capacità dell’alunno.
*****
g.


In arte e immagine l'alunno:
Sa individuare la forma, i colori di un’immagine.
Descrive il mondo intorno a sé.
La valutazione sarà basata sul lavoro, come fatto oggettivo, e sull’atteggiamento propositivo.
*****
h. In tecnologia l'alunno:
 Disegna semplici figure geometriche con l’utilizzo di semplici strumenti da disegno (righello o
singola squadra).
 Descrive in forma semplificata o ridotta gli argomenti trattati.
La valutazione sarà basata su argomenti semplici concordati con l’alunno.
*****
CASTELL’ARQUATO,
LA COORDINATRICE DI CLASSE
IL GENITORE DELL’ALUNNO