75 LA VALUTAZIONE La valutazione è una
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75 LA VALUTAZIONE La valutazione è una
LA VALUTAZIONE La valutazione è una componente dell’azione didattica, essa è continua ed inevitabile, va pensata e progettata insieme alle azioni di insegnamento. Implica in primo luogo una “diagnosi”, che può riferirsi ad almeno tre livelli e dimensioni diverse fra loro: quadro generale delle competenze e degli atteggiamenti in atto nella persona dell’allievo; potenzialità, cognitive ed emotivo-affettive di uno studente; esiti delle azioni di insegnamento e dei processi di apprendimento rispetto ad unità più o meno ampie di conoscenza e di abilità disciplinari. La valutazione scolastica si impone quindi come attività di ricerca, che si interroga sulle finalità e metodologie che la scuola intende concretizzare rispondendo al bisogno educativo di ciascun alunno. La fase di valutazione permette di accertare, registrare e leggere le informazioni concernenti il comportamento degli allievi, verbale e non, spontaneo o appositamente stimolato. Si esplica a vari livelli, rispondendo a domande sul “come”, “cosa” e “perché” si valuta; risponde all’esigenza di sistematicità e attendibilità dei controlli, non può prescindere dagli obiettivi precedentemente prefissati né dalle finalità formative e di orientamento. Le tipologie di valutazione dette “formative”, hanno sempre la duplice caratteristica di essere di tipo diagnostico rispetto alle singole prestazioni dell’allievo, infatti si compiono dentro un percorso che è ancora “aperto”, in “gestazione”, e quindi modificabile, dinamico, che prevede da parte dell’insegnante un monitoraggio costante dei processi in atto e forme di controllo dei comportamenti degli studenti. Per contro le valutazioni di tipo “sommativo” sono sempre conclusive, finali, successive allo sviluppo di un percorso e al suo esito (esempio: una prova di esame). La valutazione degli alunni è strettamente collegata alla programmazione educativa e didattica. Generalmente gli strumenti di verifica sono rappresentati da: questionari, prove soggettive/oggettive, prove pratiche, test oggettivi, colloqui con gli alunni (interrogazioni) e sono opportunamente integrati da osservazioni significative. I risultati delle verifiche periodiche sono utilizzati ai fini della valutazione quadri-mestrale per gli opportuni adeguamenti, oltre che per eventuali interventi di recupero e di sostegno. La valutazione globale tiene conto della situazione di partenza, delle reali capacità dell’alunno, dell’impegno dimostrato e dell’efficacia dell’azione formativa, considerate le condizioni ambientali, fisiche e psichiche. La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere: all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati; ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento; alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti. Il Collegio docenti delibera i parametri per la definizione dei voti nelle prove di verifica. Ciò permette una condivisione dei parametri di valutazione e una maggiore trasparenza della valutazione. Professionalità docente e integrazione scolastica non possono essere lasciate al caso, ma dipendono dall’attività di valutazione che, diviene momento essenziale del progetto educativo. Il tema della valutazione è alquanto complesso in quanto comprende questioni di carattere epistemologico e metodologico che dovrebbero consentire non solo la verificabilità dell’apprendimento, ma anche il riequilibrio dell’azione educativa atta a garantire il successo scolastico. Inoltre investe le modalità di comunicazione della valutazione, la qualità dell’insegnamento e del curricolo. In quanto autovalutazione dell’autonomia scolastica la valutazione chiama in causa la responsabilità del collegio dei docenti e del dirigente scolastico nell’attività di autoformazione e di acquisizione di strumenti sistematici di rilevazione e giudizio, essa è comunque uno strumento utile per innalzare la qualità del sistema scolastico. 75 VERIFICA – VALUTAZIONE La verifica – valutazione assume per il Collegio dei Docenti una valenza ed una dimensione educativa molto significativa in quanto, oltre che essere spazio di valorizzazione dell’alunno, dei suoi apprendimenti e del suo sviluppo, vuole rappresentare occasione di valutazione, confronto, riflessione delle proposte educative elaborate dalla scuola in coerenza con i bisogni dell’alunno. I criteri di valutazione per i diversi ordini di scuola si basano su scelte comuni per garantire la continuità educativa: per la scuola primaria la valutazione sarà espressa sia con giudizio sintetico, sia con la valutazione numerica; per la scuola secondaria di primo grado la valutazione assolve una fondamentale funzione educativa e formativa: oggetto della valutazione non è tanto l’alunno in sé stesso, quanto l’azione complessiva della scuola. Si valuta per conoscere ed educare, per migliorare gli interventi, le strutture organizzative e didattiche, per attuare strategie di intervento alternative che meglio rispondano alle esigenze di apprendimento degli alunni. Pertanto le verifiche periodiche – per ciascuna disciplina – nella scuola secondaria di I grado sono sistematiche e strutturate in modo da diagnosticare eventuali problemi degli allievi nella loro specificità. Consisteranno in interrogazioni, conversazioni, dibattiti, esercitazioni individuali e collettive, relazioni, prove scritte, test oggettivi. La valutazione di sintesi disciplinare non si limiterà a registrare il conseguimento di nuove conoscenze, abilità, competenze, ma terrà conto del livello di partenza, dei processi di assimilazione-comprensione-produzione personali, dell’impegno, dei condizionamenti ambientali, delle motivazioni psicologiche, delle modificazioni avvenute rispetto al livello di partenza, al consolidamento di atteggiamenti e motivazioni positive. In osservanza alle regole emanate dal MIUR, per la valutazione periodica e finale saranno utilizzati i voti numerici. La valutazione del comportamento sarà anch’essa espressa con voto numerico deliberato collegialmente. 76 I docenti ritengono che un’effettiva valutazione debba rispondere ai requisiti del formativo e non del pedissequo accertare e pertanto ritengono di fondare tale pratica sulla processualità apprenditiva più che sulla produttività scolastica che pure resta un preciso punto di riferimento. In forza di tale assunzione di impegno i docenti opereranno, in sede di avvio delle attività scolastiche di inizio d’anno, una prima forma di valutazione diagnostica con accertamento dei punti di partenza e dei livelli di maturazione posseduta, a cui farà seguito una diffusa e diversificata pratica di verifica – valutazione in itinere in ordine sistematico, continuo e periodico, con l’utilizzo di specifica strumentazione per la rilevazione degli apprendimenti. Nel corso dell’anno, con cadenza bimestrale, sono previsti incontri individuali con le famiglie per la comunicazione dei risultati e dei livelli di partecipazione dell’alunno alla vita della scuola. Un primo momento di verifica sarà quello praticato nell’ambito dello sviluppo delle unità di apprendimento. Al termine di ogni unità con apposite griglie verranno rilevate le competenze raggiunte. Al termine dell’anno scolastico i processi di verifica – valutazione saranno orientati a determinare il risultato finale relativo a ciascun alunno. La registrazione di tutta la produttività scolastica dovrà consentire, tra l’altro, la realizzazione di forme di autoanalisi d’istituto attraverso le quali il Collegio dei docenti possa maturare consapevolezze sulla validità del progetto scuola attivato e degli adeguamenti eventualmente necessari per costruire una scuola di qualità. Ogni attività verrà monitorata e documentata in modo da costituire la documentazione necessaria alla scuola per consentire in seguito opportune riflessioni sulle esperienze maturate, sui risulta attesi e conseguiti sulla implementazione e miglioramento del progetto educativo didattico della scuola. 77 La Valutazione - valutazione diagnostica - monitoraggio in itinere - valutazione conclusiva 78