HIPPY La cultura Hippie (scritto anche Hippy) era in

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HIPPY La cultura Hippie (scritto anche Hippy) era in
Hippy
HIPPY
La cultura Hippie (scritto anche Hippy) era in origine un movimento giovanile che ha avuto inizio
negli Stati Uniti nel corso degli anni sessanta e si è diffuso in tutto il mondo. La parola Hippy
deriva dal temine hipster, ed era stato inizialmente utilizzato per descrivere i beatnik che si
erano trasferiti nel distretto di Haight-Ashbury di San Francisco. Queste persone avevano
ereditato i valori controculturali della Beat generation, e avevano creato proprie comunità che
ascoltavano rock psichedelico e abbracciavano la rivoluzione sessuale e l'uso di stupefacenti
come gli allucinogeni LSD e la cannabis, al fine di esplorare stati della coscienza alternativi.
Secondo La Concord Desk Enciclopedya di Time il termine deriva da Youth International Pary
(YIP).
Nel 1967 lo Human Be-In, un raduno giovanile tenutosi a San Francisco, rese popolare la
cultura hippie, preparando il terreno per la leggendaria Summer of Love, sulla costa occidentale
degli Stati Uniti, e il Festival di Woodstock nel 1969, sulla costa est. La rivoluzione si espanse a
macchia d'olio per tutto il globo, facendo creare in quasi ogni nazione una propria versione del
movimento controculturale; in Messico, gli jipitecas dettero origine a La Onda Chicana e si
riunirono a "Avàndaro", mentre in Nuova Zelanda, nomadi housetruckers praticarono stili di vita
alternativi e promossero il culto dell'energia sostenibile di Nambassa. Nel Regno Unito, gruppi
nomadi uniti nelle "carovane di pace" facevano pellegrinaggi estivi ai festival di musica libera a
Stonehenge.
La moda e i valori hippy hanno avuto un notevole impatto sulla cultura, influenzando musica
popolare, la televisione, il cinema, la letteratura, e l'arte. Dal 1960 molti aspetti della cultura
hippy sono diventati di comune dominio. La diversità culturale e religiosa abbracciata dagli
hippy ha guadagnato un'ampia accoglienza, e la filosofia orientale e l'elemento spirituale hanno
raggiunto un vasto pubblico. L'eredità hippy può essere osservata nella cultura contemporanea
in una miriade di forme - dalla salute alimentare, ai festival di musica, ai costumi sessuali
contemporanei - ed ha influenzato anche la rivoluzione del cyberspazio.
Origini del movimento
Un hippy è un membro del gruppo di cultura alternativa che si manifestò nei primi anni
sessanta. Dal 1965 divenne un ben individuato gruppo sociale e il movimento si diffuse in altri
paesi, prima di declinare nella seconda metà degli anni settanta. Gli hippy, insieme alla New
Left (Nuova Sinistra) e alla American Civil Rights Movement (Movimento Americano per i diritti
civili), sono considerati i tre gruppi di dissenso della cultura alternativa degli anni sessanta.
Originariamente il movimento hippy era composto per la maggior parte da adolescenti e giovani
adulti bianchi, di età compresa tra i 15 e i 25 anni, che avevano ereditato una tradizione di
dissenso dai primi Bohémien e dai beatniks. Gli Hippy respingevano con forza le istituzioni,
criticavano i valori della classe media, erano contrari alle armi nucleari e alla Guerra del
Vietnam, abbracciavano aspetti della filosofia orientale, promuovevano la libertà sessuale,
erano spesso vegetariani ed ambientalisti, promuovevano l'uso di droghe psichedeliche per
espandere la propria coscienza, e creavano comunità intenzionali e comuni. Essi utilizzavano
arti alternative, il teatro di strada, la musica popolare, e le sonorità psichedeliche come parte del
loro stile di vita e come modo di esprimere i propri sentimenti, le loro proteste e la loro visione
del mondo e della vita. Gli Hippy si opponevano all'ortodossia politica e sociale, scegliendo una
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mite e non dottrinaria ideologia che favoriva la pace, l'amore, la fratellanza e la libertà
personale, forse incarnata al meglio dai Beatles nella famosissima canzone All You Need Is
Love. Essi percepivano la cultura dominante come corrotta, un'entità monolitica che esercitava
un indebito potere sulle loro vite, e chiamavano questa cultura "L'Istituzione", "Grande Fratello",
o "L'Uomo". Rilevando che essi erano "in cerca di significato e di valore ", studiosi come
Timothy Miller descrivono gli hippy come un nuovo movimento religioso.
Dopo il 1965, la etica hippy ha influenzato i Beatles e gli altri gruppi musicali nel Regno Unito e
in Europa, e questi a loro volta influenzarono i loro omologhi americani. Attorno al 1968, gli
hippy erano diventati una significativa minoranza, che rappresentava poco meno dello 0,2 %
della popolazione degli Stati Uniti. La cultura hippy si è diffusa in tutto il mondo attraverso una
fusione di musica rock, soprattutto nella variante psichedelica, folk e blues; essa trova
espressione anche nella letteratura, nelle arti drammatiche, nella moda, e nelle arti visive,
compresi i film, i manifesti pubblicitari che annunciano i concerti rock, e le copertine degli
album. Alla fine, il movimento hippy si espanse ben al di là degli Stati Uniti, del Regno Unito e
dell'Europa, manifestandosi anche in Australia, Canada, Nuova Zelanda, Giappone, Messico,
Brasile e in molti altri Paesi.
Etimologia: il significato della parola hippy
Lo scrittore Jesse Sheidlower, il principale editore americano della Oxford English Dictionary,
afferma che i termini "hipster" e "hippy" derivano dalla parola "hip", le cui origini sono
sconosciute. Il termine "hipster" è stato coniato da Harry Gibson nel 1940, ed è stato spesso
utilizzato nel 1940 e 1950 per descrivere gli esecutori di musica jazz. Anche "hippy" è un gergo
usato nel 1940, e uno dei primi usi registrati della parola "hippy" è rintracciabile in un
programma radiofonico il 13 novembre 1945, in cui Stan Kenton ha chiamato Harry Gibson,
"Hippie"[senza fonte]. Tuttavia, pare che Kenton quando usò la parola voleva fare un gioco di
parole col soprannome di Gibson "Harry l'Hipster". Tornando indietro alla Harlem della fine degli
anni quaranta, Malcolm X ricordava nella sua autobiografia del 1964 come il termine "hippie"
venisse a quell'epoca utilizzato dagli afroamericani come un termine per descrivere un
determinato tipo di uomo bianco, che "agiva più da nero degli stessi neri." Sebbene il termine
"hippie" abbia fatto sporadiche comparse nei prime anni sessanta, il primo uso della parola nel
senso qui più proprio apparve per la prima volta in stampa il 5 settembre 1965, nell'articolo: "A
New Haven for Beatniks" (Una Nuova Generazione di Beatniks) del giornalista di San Francisco
Michael Fallon. In questo articolo, Fallon ha scritto a proposito del Caffè Blue Unicorn,
utilizzando il termine "hippy" per indicare appunto una nuova generazione di beatniks, che si
era trasferita da North Beach nel distretto di Haight-Ashbury. Il riferimento di Fallon, è uscito
con il nome di Norman Mailer, trasformando l 'uso della parola "hipster" in "hippy".
Nel 2002, il giornalista fotografo John Bassett McCleary ha pubblicato un dizionario di slang
integrale, di 650 pagine e 6.000 vocaboli, dedicato al linguaggio degli hippies, intitolato The
Hippie Dictionary: A Cultural Encyclopedia of the 1960s and 1970s. Il libro è stato poi rivisto ed
esteso a 700 pagine nel 2004. McCleary ritiene che la controcultura hippie abbia aggiunto un
significativo numero di parole alla lingua inglese, prendendole in prestito dal lessico della beat
generation, accorciando le parole e rendendo popolare il loro uso.
La storia degli Hippy
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La fondazione del movimento hippy trova il suo più lontano precedente storico nella
controcultura degli antichi greci, esemplificati da personaggi come Diogene di Sinope e i Cinici.
Gli hippy sono stati influenzati dal pensiero di Gesù Cristo, Hillel il Vecchio, il Buddha,
Francesco d'Assisi, Henry David Thoreau e Gandhi. Dal 1896 al 1908, la controcultura giovanile
dei Der Wandervogel divenne popolare in Germania, attirando migliaia di giovani tedeschi che
respingevano l'urbanizzazione e che sognavano un ritorno alla natura. Queste convinzioni
vennero introdotte negli Stati Uniti dai tedeschi che erano andati a stabilirsi in vari suoi luoghi. I
giovani americani adottarono le credenze e le pratiche dei nuovi immigrati. Il compositore Eden
Ahbez scrisse una canzone intitolata Natura Boy, ispirata da Robert Bootzin (Gypsy Boots), che
contribuì a diffondere negli Stati Uniti lo yoga, gli alimenti biologici e salutari. La Beat
Generation di fine anni 50 influenzò lo sviluppo della controcultura degli anni 60, mentre il
termine "beatnik" dava spazio a quello "hippy". Personaggi del Beat come Allen Ginsberg
diventarono un punto fermo degli hippy e dei movimenti contro la guerra. Le preferenze
stilistiche dei beatnicks, colori sobri, lenti scure e barbette a punta, furono sostituite da vestiti
coloratissimi e con fantasie psichedeliche, dai capelli lunghi, da petti nudi, bandane e pantaloni
blu a zampa di elefante.
Gli inizi (1960 – 1965)
Nei primi anni sessanta lo scrittore Ken Kesey e il suo gruppo dei Merry Pranksters vivevano
comunitariamente in California. Tra i loro membri c'erano, oltre all'eroe della Beat Generation
Neal Cassady, Ken Babbs, Mountain Girl, Wavy Gravy, Paul Krassner, Stewart Brand, Del
Close, Paul Foster, George Walker, Sandy Lehmann-Haupt, e altri. Le loro prime avventure
sono state documentate nel libro di Tom Wolfe - The Electric Kool Aid Acid Test. Con Cassady
alla guida di uno scuolabus di nome Furthur, i Merry Pranksters girarono per gli Stati Uniti per
festeggiare la pubblicazione del romanzo di Kesey Sometimes a Great Notion e visitare
l'Esposizione Universale di New York del 1964. I Pranksters consumavano notoriamente
marijuana, anfetamine e soprattutto LSD, e nel corso del loro viaggio introdussero molte
persone a quest'ultima sostanza. Essi filmarono e registrarono il loro viaggio in scuolabus,
creando un'esperienza multimediale immersiva, che sarebbe poi stata presentata al pubblico in
forma di festival e concerti. Nel libro Rivoluzione psichedelica Mario Iannaccone sostiene che
Ken Kesey stesse coscientemente utilizzando, su più livelli, il modello del Viaggio, tanto
importante nella cultura americana, rendendo evidente la sua metafora interiore: il Bus dei
Pranksters era infatti guidato dal protagonista di Sulla strada (On the Road) di Jack Kerouac. Il
viaggio o Trip, dei Pranksters, era contemporaneamente esteriore ed interiore e il suo mezzo
era l'LSD. Il film dove testimoniare questo spostamento di corpi e di coscienze e diventare, per
gli spettatori, uno strumento di meditazione.
Durante questo periodo, Cambridge (Massachusetts), il Greenwich Village a New York e
Berkeley in California erano i centri del circuito americano della musica folk. Due coffe houses
di Berkeley, la Cabale Creamery e la Jabberwock, ospitavano concerti di artisti di musica folk in
uno scenario beat. Nell'aprile del 1963 Chandler A. Laughlin III, co-fondatore della Cabale
Creamery, istituì una specie di rito tribale religioso, con circa cinquanta persone che
partecipavano ad una tradizionale cerimonia a base di peyote in un contesto rurale, che durava
tutta una notte. Questa cerimonia combinava l'esperienza psichedelica con i tradizionali valori
spirituali dei nativi americani; queste persone si posero come obbiettivo di lavorare su un unico
genere di espressione musicale al Red Dog Saloon, nell'isolata vecchia città mineraria di
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Virginia City, Nevada.
Nell'estate del 1965, Laughlin reclutò gran parte del talento originaria che portò ad un
amalgama unico tra musica folk tradizionale e la nascente scena di rock psichedelico. Insieme
al suo gruppo creò ciò che divenne famoso come "The Red Dog Experience", con la
presentazione di gruppi musicali sconosciuti - Big Brother and the Holding Company, Jefferson
Airplane, Quicksilver Messenger Service, Grateful Dead, e altri - che suonarono nell'intimo e
completamente nuovo ambiente del Red Dog Saloon. Non vi era una netta separazione tra
musicisti e pubblico in queste performance, durante le quali la musica, la sperimentazione
psichedelica, un senso unico dello stile personale e i primi rozzi esperimenti di spettacoli
luminosi messi su da Bill Ham si combinavano per creare un nuovo senso di comunità. Laughlin
e George Hunter dei Charlatans erano veri proto-hippie, con i loro lunghi capelli, gli stivali e gli
stravaganti vestiti che si ispiravano chiaramente a quelli dei primi americani e dei nativi. Il
fabbricante di LSD Owsley Stanley viveva a Berkeley nel 1965 e fornì gran parte della sostanza
che divenne parte seminale della Red Dog Experience, della prima evoluzione del rock
psichedelico e della nascente cultura hippie. Al Red Dog Saloon, i Charlatans furono la prima
rock band psichedelica che suonò dal vivo (sebbene inintenzionalmente) sotto l'effetto dell'LSD.
Una volta tornati a San Francisco, partecipanti alle performance del Red Dog come Luria
Castell, Eller Harman e Alton Kelley crearono un collettivo chiamato "The Family Dog".
Modellandolo sulle esperienze del Red Dog, il nuovo gruppo organizzò il 16 ottobre 1965 "A
Tribute to Dr. Strange" alla Longshoreman's Hall. Con un pubblico di circa 500 persone,
esponenti degli hippie originali della zona, questo fu il primo evento di rock psichedelico, ballo in
costume e show luminoso di San Francisco, con la partecipazione di Jefferson Airplanes, The
Great Society e The Marbles. Altri due eventi ebbero luogo prima della fine di quell'anno, uno
alla California Hall e l'altro al Matrix. Dopo i primi tre eventi organizzati dai Family Dog, alla
Longshoreman's Hall ebbe luogo un'occasione psichedelica molto più grande. Intitolata "The
Trips Festival", ebbe luogo dal 21 al 23 gennaio del 1966 e fu organizzato da Stewart Brand,
Ken Kesey, Owsley Stanley e altri. Diecimila persone parteciparono a questo evento a posti
esauriti, con mille altre che ogni sera non riuscivano ad entrare. Sabato 22 gennaio, salirono sul
palco i Grateful Dead, Big Brother and the Holding Company, e seimila persone giunsero a bere
punch corretti con l'LSD e ad essere testimoni di uno dei primi integrali show luminosi dell'era.
Nel febbraio del 1966, la Family Dog divenne, sotto l'organizzazione di Chet Helms, Family Dog
Productions, e promosse happening alla Avalon Ballroom e al Fillmore Auditorium, inizialmente
in cooperazione con Bill Graham. Questi locali permettevano ai partecipanti di prendere parte
interamente all'esperienza musicale psichedelica. Bill Ham, che era stato tra i pionieri degli
spettacoli di luce del Red Dog, perfezionò la sua arte di proiezione di luce liquida, con la
combinazione di luci e proiezione di film, ed il suo nome divenne sinonimo delle serate di ballo
di San Francisco. L'attenzione allo stile ed ai costumi, già presente al Red Dog Saloon, si
sviluppò ulteriormente quando gli hippies acquistarono il magazzino di costumi del teatro Fox di
San Francisco, che aveva chiuso i battenti, e si rivelò nella libertà con cui ci si acconciava per
partecipare agli eventi musicali nelle sale preferite. Scrisse il giornalista musicale del San
Francisco Chronicle Ralph J. Gleason: "Ballavano tutta la notte, in maniera orgiastica,
spontanea, completamente libera".
Alcuni dei primi hippy di San Francisco erano ex studenti del San Francisco State College che
rimasero incuriositi dalla nascente scena musicale psichedelica hippy. Essi si unirono alle band
amate, iniziarono una vita comunitaria negli ampi e poco costosi appartamenti vittoriani di
Haight-Ashbury. I giovani americani in tutto il paese cominciarono a muoversi verso San
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Francisco, ed entro il giugno 1966, circa 15.000 hippy si erano già stabiliti ad Haight. Anche i
Charlatans, gli Jefferson Airplanes, i Big Brother and the Holding Company, i Grateful Dead in
questo periodo si stabilirono tutti nella zona di Haight-Ashbury. Le attività ruotavano attorno ai
Diggers, un gruppo teatrale che combinava teatro spontaneo di strada, azioni anarcoidi e
improvvisazioni artistiche per raggiungere l'obiettivo di creare una "città libera". Verso la fine del
1966 i Diggers aprirono locali in cui, oltre a organizzare concerti musicali gratuiti e lavori di arte
politica, regalavano le loro cose, cibo, droga, e denaro.
Il 6 ottobre 1966, lo stato della California dichiarò l'LSD sostanza controllata, ciò che ha di fatto
rese la droga illegale. In risposta alla criminalizzazione della sostanza, gli hippie di San
Francisco organizzarono un raduno hippy sulla striscia del Golden Gate Park, chiamato Love
Pageant Rally, che attirò circa 700-800 persone. Come spiegato da Allan Cohen, co-fondatore
del San Francisco Oracle, lo scopo della manifestazione era duplice - attirare l'attenzione sul
fatto che l'LSD era stato appena resa illegale, e dimostrare che le persone che utilizzavano LSD
non erano criminali, né malati mentali. Suonarono i Grateful Dead, ed alcuni sostengono che
nell'occasione si consumò LSD. Secondo Cohen, quelli che assunsero LSD "non erano
colpevoli di uso di sostanze illegali... Noi stavamo celebrando la conoscenza trascendentale, la
bellezza dell'universo, la bellezza dell'essere".
La Summer of Love
Il 14 gennaio 1967 l'enorme raduno all'aperto di San Francisco rese popolare la cultura hippy in
tutti gli Stati Uniti, richiamando 20.000 persone al Golden Gate Park. Il 26 marzo, Lou Reed,
Edie Sedgwick e 10.000 hippie si raccolsero a Manhattan per il Central Park Be-In on Easter
Sunday. Il Monterey Pop Festival dal 16 giugno al 18 giugno diffuse la musica rock della
controcultura ad un vasto pubblico e segnò l'inizio della "Estate d'amore". La versione di Scott
McKenzie della canzone di John Phillips San Francisco, divenne un enorme successo negli
Stati Uniti e in Europa. Il testo, If you're going to San Francisco, be sure to wear some flowers in
your hair cioè "Se stai andando a San Francisco, assicurati di indossare dei fiori nei tuoi
capelli", convinse migliaia di giovani di tutto il mondo a recarsi a San Francisco, a volte
portando fiori tra i capelli e distribuendoli ai passanti, guadagnandosi il nome di "Flower
Children". Gruppi come i Grateful Dead, la Big Brother and the Holding Company con Janis
Joplin e i Jefferson Airplane continuarono a vivere ad Haight, ma entro la fine dell'estate, la
incessante copertura mediatica portò i Diggers a dichiarare la "morte" degli hippy con una
cerimonia-spettacolo. Secondo il poeta epigono Stormi Chambless, gli hippie seppellirono
l'effigie di un hippie nel Golden Gate Park a dimostrazione della fine del suo regno.
Per quanto riguarda questo periodo della storia, il 7 luglio 1967 la rivista TIME si presentò con
una copertina intitolata "Gli Hippy: La filosofia di una subcultura". L'articolo descriveva le linee
guida del codice hippy: "Fai le tue cose, ovunque devi farle e ogni volta che vuoi. Ritirati. Lascia
la società esattamente come l'hai conosciuta. Lascia tutto. Fai sballare qualsiasi persona
normale con cui vieni in contatto. Fagli scoprire, se non la droga, almeno la bellezza, l'amore,
l'onestà, il divertimento". Si stima che circa 100.000 persone si siano recate a San Francisco
nell'estate del 1967. I mezzi di informazione li seguirono, rivolgendo i riflettori sul distretto di
Haight-Ashbury e rendendo popolare i costumi hippie. Con questa maggiore attenzione, gli
hippy trovarono sostegno per i loro ideali di amore e di pace, ma furono anche criticati per le
loro lotta contro il lavoro e pro-droga, e per la loro etica permissiva. Timori riguardo alla cultura
hippy, in particolare per quanto riguarda l'abuso di droga e l'assenza di moralità, alimentarono
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le ansie morali della fine del decennio.
La Rivoluzione (1968-1969)
Nell'aprile 1969, la costruzione del People's Park di Berkeley, in California, ha ricevuto
un'attenzione internazionale. L'Università della California (Berkeley) aveva progettato di
demolire tutti gli edifici su una superficie di 2,8 ettari vicino al campus, volendo utilizzare il
terreno per costruire campi da gioco e un parcheggio. Dopo un lungo ritardo, durante il quale il
sito era diventato un pericoloso pugno nell'occhio, migliaia di comuni cittadini di Berkeley,
commercianti, studenti, e hippy presero la questione nelle proprie mani, piantando alberi,
arbusti, erba e fiori per trasformare il sito in un parco. Un importante confronto si ebbe il 15
maggio 1969, e il governatore Ronald Reagan ordinò due settimane di occupazione della città
di Berkeley da parte della Guardia nazionale americana. Il "Flower Power" prese vita proprio nel
corso di questa situazione, quando gli hippy iniziarono ad impegnarsi in atti di disobbedienza
civile, piantando fiori negli spazi vuoti di tutta Berkeley sotto lo slogan "Let A Thousand Parks
Bloom" (Fai nascere un migliaio di parchi).
Nell'agosto 1969, a Bethel (New York), ebbe luogo il Woodstock Music and Art Festival
(Festival di Woodstock), che per molti rimane il miglior esempio di controcultura hippy. Oltre
500.000 persone vi si recarono per ascoltare i musicisti e le band più notevoli del tempo, tra cui
Richie Havens, Joan Baez, Janis Joplin, The Grateful Dead, Creedence Clearwater Revival,
Crosby, Stills, Nash and Young, Carlos Santana, The Who, Jefferson Airplane, e Jimi Hendrix.
Le condizione di sicurezza e la logistica furono garantite dalla HWavy Gravy's Hog Farm, e gli
ideali hippy di amore e di fratellanza umana sembrarono aver acquisito espressione concreta.
Nel dicembre 1969, un evento simile ebbe luogo presso l'Altamont Raceway Park, in California,
circa 45 km a est di San Francisco. Inizialmente annunciata come la "Woodstock West", il suo
nome ufficiale fu Altamont Free Concert. Circa 300.000 persone vi convennero per ascoltare i
Rolling Stones, Crosby, Stills, Nash and Young, Jefferson Airplane e altri gruppi. Furono gli
Hell's Angels ad occuparsi della sicurezza, ma il livello fu molto meno di successo rispetto a
quello raggiunto nell'evento di Woodstock: il diciottenne Meredith Hunter fu pugnalato a morte
durante il concerto dei Rolling Stones.
Scosse di assestamento (gli anni settanta e ottanta)
Dal 1972, lo spirito che aveva generato la cultura hippy sembrava essere al tramonto. Gli eventi
di Altamont avevano sconvolto molti americani, compresi quelli che si erano fortemente
identificati con la cultura hippy. Un'altra scossa si produsse quando Sharon Tate e Leno e
Rosemary LaBianca vennero uccisi nell'agosto del 1969 da Charles Manson e dalla sua
"famiglia" di seguaci. Tuttavia, l'atmosfera politica oppressiva che contraddistinse il
bombardamento della Cambogia e l'uso delle armi da parte della Guarda Nazionale alla
Jackson State University e alla Kent State University ancora spingevano i giovani a raccogliersi.
Gli spari all'università ispirarono nel maggio del 1970 la canzone "What About Me?" dei
Quicksilver Messenger Service, in cui essi cantavano "You keep adding to my numbers as you
shoot my people down" ("Ci fate crescere di numero se continuate a spararci").
Molti dei costumi hippie nei primi anni settanta erano diventati molto diffusi. Gli affollati concerti
rock, iniziati con il Monterey Pop Festival del 1967 e con l'Isle of Wight Festival del 1968, erano
diventati la norma. Alla metà degli anni settanta, con la fine della leva obbligatoria e della guerra
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del Vietnam, e con la ripresa di sentimenti patriottici associati all'approssimarsi del Bicentenario
degli Stati Uniti, i principali media persero interesse alla cultura hippie. L'acid rock dette strada
all'heavy metal, alla disco e al punk rock. Gli hippie divennero bersaglio di scherno. Mentre
molti di loro si confermarono per un lungo periodo nello stile di vita adottato, i nuovi giovani
sostennero che gli hippie avevano esaurito la loro storia nel corso degli anni ottanta ed erano
diventati parte della cultura consumista e materialista.
Sebbene non visibile come una volta, la cultura hippie non è mai del tutto scomparsa: hippie e
neo-hippie si possono trovare ancora nei campus dei college, nelle comuni e ai raduni musicali.
Molti abbracciano i valori di pace, amore e comunanza, e gli hippie possono ancora essere
rintracciati in enclave di bohéme in tutto il mondo. Dal 1971, per esempio, esiste in pieno centro
a Copenaghen, un quartiere autogestito dagli hippie chiamato Christiania.
Dagli anni novanta ad oggi
Alla metà degli anni novanta si è assistito al successo una popolare band underground, i Phish,
che hanno ripreso il cammino lì dove i Grateful Dead, dopo la morte di Jerry Garcia (1995), lo
avevano lasciato. I Phish si rivolgono al popolo hippie e forniscono l'occasione per gli
appuntamenti jamband. Questi sono in seguito evoluti fino a consistere in festival come
Bonnaroo, e hanno portato avanti le politiche e l'etica dell'originale movimento degli anni
sessanta.
Etica e caratteristiche tipo del movimento
Gli Hippy cercarono di liberarsi dalle restrizioni della società, scegliendo la propria strada e
trovando un nuovo senso della vita. Una espressione dell'indipendenza dalle norme sociali
raggiunta dagli hippy è stato il loro insolito modo di vestire e di autogoverno. Questo, ha fatto sì
che gli hippy fossero immediatamente riconoscibili gli uni agli altri e servì come simbolo visivo
per significare il loro rispetto dei diritti individuali e la loro volontà di mettere in discussione
l'autorità.
Così come il movimento beat che lo precedette e quello punk che venne subito dopo, i simboli e
l'iconografia hippy mostravano un basso status sociale, coerentemente con ideali di povertà e
semplicità, con un vestiario che rifletteva uno stile di vita disordinato e spesso vagabondo.
Come nel caso di altri movimenti di adolescenti bianchi di classe media, il comportamento
deviante degli hippie comportava una sfida alle principali differenze di genere del loro tempo:
sia i maschi che le donne hippie portavano i jeans e i capelli lunghi, ed entrambi portavano
sandali o andavano scalzi. I maschi spesso portavano la barba, mentre le donne limitavano al
minimo o non utilizzavano il trucco, e molte non portavano il reggiseno. Gli hippie spesso
sceglievano vestiti con colori brillanti e di taglio insolito, come pantaloni a zampa d'elefante,
gilè, indumenti tie-dyed (t-shirt con disegni e colori psichedelici, spesso in cotone), dashiki
(specie di mezzi mantelli provenienti dall'Africa), o camicette; molto popolari erano anche
indumenti di taglio non occidentale e con motivi ispirati ai modelli dei nativi americani, degli
africani e dei latino americani. Gran parte di questi indumenti era autoprodotta per contrastare
la cultura delle aziende, e gli hippie spesso acquistavano i propri abiti nei mercatini delle pulci o
dell'usato. Gli accessori preferiti, sia per gli uomini che per le donne, consisteva in oggetti della
cultura indiana, copricapi, bandane e lunghe collane a grani. Le case, i veicoli e gli altri oggetti
appartenenti agli hippie erano spesso decorati con motivi psichedelici.
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Il viaggio, sia all'interno della nazione che all'estero, è stato uno degli elementi caratteristici
della cultura hippy. La cultura hippie era comunitaria e viaggiare diventò un modo di estendere il
concetto di amicizia. Scuolabus simili al Ken Kesey's Furthur, o all'iconico VW, divennero
popolari perché gruppi di amici ci potevano viaggiare economicamente. Il VW bus divenne noto
come un simbolo della controcultura hippy, e molti di questi autobus furono ridipinti con grafica
psichedelica e/o personalizzati, un atteggiamento che anticipò la attuale arte di decorazione di
automobili. Un simbolo di pace sostituiva spesso il marchio Volkswagen. Molti hippy preferivano
l'autostop, inteso come principale modalità di trasporto, perché economico, ecologico, e modo
sicuro per incontrare nuove persone.
Posizione politica
Gli Hippy furono spesso pacifisti e presero parte a cortei politici non-violenti, come le marce per
i diritti civili, le marce su Washington D. C., le dimostrazioni contro la Guerra del Vietnam,
compreso il dar fuoco alle cartoline di chiamata alla leva e le proteste alla Convenzione
Nazionale Democratica del 1968. Il grado di coinvolgimento politico varia ampiamente tra gli
hippy, partendo da quelli attivi soltanto nelle marce della pace per arrivare alle manifestazione
di teatro di strada anti-autoritario e alle dimostrazioni degli Yippie, il sottogruppo hippy
politicamente più attivo. Nel corso di una discussione tra Bobby Seale e Jerry Rubin sulle
differenze fra hippy e Yippie, Rubin sostenne che gli Yippie erano l'ala politica del movimento
hippy, dal momento che "non tutti gli hippy avevano già sviluppato una posizione politica". A
proposito, poi, delle iniziative politiche del movimento hippy, Rubin aggiunse che "essi
preferiscono principalmente sballarsi, ma molti di loro vogliono anche la pace e che finisca tutto
questo schifo".
Oltre a dimostrazioni politiche non violente, l'opposizione hippy alla guerra del Vietnam incluse
anche l'organizzazione di gruppi di azione politica contro la guerra, il rifiuto del servizio di leva e
lo svolgimento di lezioni universitarie nei campus sulla storia del Vietnam e sul contesto politico
internazionale in cui si inseriva quel conflitto.
La già citata versione di Scott McKenzie della canzone di John Phillips "San Francisco", che
aveva ispirato la Summer of Love, diventò anche la canzone di bentornato per tutti i veterani del
Vietnam che tornavano a San Francisco dal 1967 in poi. Lo stesso McKenzie ha dedicato ogni
esecuzione americana di quella canzone ai veterani del Vietnam, e la cantò anche in occasione
del ventesimo anniversario (2002) della cerimonia di inaugurazione del Vietnam Veterans
Memorial. La canzone diventò una canzone di libertà in tutto il mondo, specialmente nelle
nazioni dell'Europa orientale sofferenti sotto regimi comunisti imposti dall'Urss.
Gli hippy si espressero spesso politicamente attraverso la fuoriuscita dalla società, allo scopo di
perseguire i cambiamenti cercati. Tra i movimenti politici supportati dagli hippy ci sono il
movimento di ritorno alla terra degli anni sessanta, lo sviluppo dell'impresa cooperativa,
l'attenzione all'energia alternativa, il movimento per una stampa libera e l'agricoltura biologica.
Droghe
Seguendo l'esempio della Beat Generation, anche gli hippy usarono canapa indiana o
marijuana. Essi allargarono la loro farmacopea spirituale fino a includere allucinogeni come
l'LSD, la psilocibina e la mescalina. Sulla Costa Est degli Stati Uniti, i professori di Università di
Harvard Timothy Leary, Ralph Metzner e Richard Alpert difesero l'uso delle sostanze psicotrope
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nella psicoterapia, nell'autoanalisi e per usi religiosi e spirituali. A proposito dell'LSD, Leary
disse "Espandi la tua coscienza e trova in essa estasi e rivelazione".
Sulla Costa Ovest degli Stati Uniti, Ken Kesey fu una figura importante nella promozione
dell'uso ricreativo delle sostanze psicotrope, specialmente dell'LSD. Tenendo quelli che lui
chiamava "Acid Tests", e girando il paese con la sua band dei Merry Pranksters, Kesey diventò
il catalizzatore dell'attenzione dei media e catturò molti giovani al movimento. I Greatful Dead
(chiamati in origine "The Warlocks") suonarono alcuni dei loro primi pezzi agli Acid Tests,
spesso sotto l'effetto dell'LSD, proprio come il pubblico. Kesey e i Pranksters sentivano di
"accendere il mondo".
Nel mondo hippy si usarono anche sostanze più pesanti, come oppio e anfetamina; tuttavia
queste droghe venivano disprezzate, perfino tra chi ne faceva uso, perché riconosciute
dannose e procuranti dipendenza. L'eroina, per esempio, fu vietata allo Stonehenge Free
Festival del 1967.
Viaggi
Gli hippy tendevano a viaggiare leggeri e sempre pronti a partire per dovunque succedesse
qualcosa in qualsiasi momento; che si trattasse di raduni sul Mount Tamalpais vicino San
Francisco, una dimostrazione contro la guerra in Vietnam a Berkeley, uno degli incontri musicali
di Kesey, o se la "vibrazione" non era giusta e c'era bisogno di un cambio di ambiente, gli hippy
erano pronti a muoversi in un attimo. La pianificazione era avversata, in quanto un hippy era
sempre felice di mettere pochi indumenti in uno zaino, tirar fuori il pollice e andare in autostop
ovunque. Difficilmente si chiedevano se avessero abbastanza soldi, o una prenotazione
alberghiera o uno qualsiasi dei normali equipaggiamenti di chi si mette in viaggio. Le abitazioni
hippy accoglievano ospiti notturni capitati improvvisamente, e le caratteristiche di reciprocità del
movimento permettevano libertà di spostamento. Le persone generalmente collaboravano per
andare incontro ai bisogni reciproci in un modo che divenne meno frequente dopo i primi anni
settanta. Questo modello di vita, che ha in parte le sue radici nella controcultura hobo e nello
spirito On the Road di Jack Kerouac, è ancora comune nei gruppi della Rainbow Family, dei
viaggiatori new age e degli housetrucker neozelandesi. Un derivato di questo stile libero di
viaggio furono i furgoni e i pullman, case mobili costruite artigianalmente sugli chassis originali,
in modo da favorire una vita nomade. Alcuni di queste case mobili gitane erano piuttosto ben
attrezzate, con letti, bagni, docce e fornelli.
Sulla costa occidentale si sviluppò un peculiare stile di vita attorno alle Renaissance Faire,
organizzate per la prima volta nel 1963 da Phyllis e Ron Patterson. Nei mesi estivi ed autunnali,
intere famiglie viaggiavano insieme nei loro particolari veicoli, parcheggiavano nei luoghi
dell'avvenimento nella California del sud o del nord, preparavano i manufatti durante la
settimana e poi indossavano i vestiti elisabettiani nelle rappresentazioni di fine settimana, per
poi partecipare ai mercatini in cui rivendevano gli stessi manufatti al pubblico.
Il gran numero di giovani del tempo garantiva favorevolissime opportunità di viaggio verso
speciali appuntamenti. L'apice fu raggiunto al Festival di Woodstock, vicino a Betel (New York),
che si svolse dal 15 al 19 agosto 1969 e attirò più di 500.000 persone.
La più memorabile esperienza di viaggio hippy, intrapresa da centinaia di migliaia di giovani,
specie negli anni 1969-71, fu il viaggio via terra verso l'India. Portandosi dietro poco o niente
bagaglio e con pochissimi soldi in tasca, quasi tutti loro seguivano la stessa strada,
attraversando l'Europa in autostop fino ad Atene o a Istanbul, proseguendo poi con il treno
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Hippy
attraverso la Turchia centrale per Erzurum, continuando in autobus in Iran, attraverso Tabriz e
Teheran fino a Mashad, poi superando il confine afgano ad Herat, proseguendo nel sud
dell'Afghanistan attraverso Kandahar per giungere a Kabul, varcando il Passo Khyber per
giungere in Pakistan, ed infine toccando Rawalpindi e Lahore fino al confine indiano. Una volta
in India, gli hippy si recavano in varie destinazioni, ma si raccoglievano poi in grandi numeri
sulle spiagge di Goa, oppure attraversavano il confine con il Nepal e trascorrevano mesi a
Katmandu. La lunghezza del soggiorno in questi posti variava di norma dalle poche settimane a
sei mesi. Per soggiornare più a lungo, in India era necessario un visto.
Tracce del passaggio degli hippies sono riscontrabili in molte altre destinazioni oggi turistiche
ma un tempo decisamente meno conosciute. Tra i vari luoghi per esempio abbiamo Hikkaduwa
in Sri Lanka (ex Ceylon), o Koh Panghan in Thailandia.
Influenza degli hippy nella cultura popolare
L'eredità che gli hippy lasciarono alla società è molto forte ancora oggi. Dimostrazioni politiche
e pubbliche ora sono considerate libere espressioni legittime. Coppie non sposate si sentono
libere di viaggiare e vivere insieme senza disapprovazione dalla società. Le tematiche che
riguarda le questioni sessuali è divenuta di norma, ed i diritti degli omosessuali, degli ermafroditi
e dei transessuali si sono espansi. La diversità religiosa e culturale ha guadagnato più
accettazione. Imprese commerciali Co-operative e comunità creative con vita di gruppo sono
accettate estesamente. L'interesse del cibo naturale, rimedi erbacei e vitamine si sono molto
estesi, ed i cibi salutari hippy degli anni sessanta ora sono di grande attualità. In particolare, lo
sviluppo e la popolarizzazione di Internet trovano le sue radici nell'ethos anti-autoritario
promosso dalla cultura hippy. Durante gli anni sessanta, baffi, barbe e capelli lunghi divennero
luogo comune e, mentre l'abbigliamento multi-etnico dominò il mondo. Da allora, una larga serie
di scelte riguardanti l'aspetto personale e lo stile nel vestiario divenne accettabile da tutti, cosa
non comune nell'era hippy. Gli hippy inspirarono molti altri cambiamenti, di cui uno degli esempi
più evidenti è costituito dal ribasso nella popolarità della cravatta che era stata usata
quotidianamente durante gli anni cinquanta e primi anni sessanta; in letteratura, libri come The
Electric Kool-Aid Acid Test ed in musica, la psichedelia portò alla creazione di nuovi generi
come l'hard rock; in televisione non si contano i film che parlano e ritraggono la comunità hippy,
come Woodstock, Easy Rider, Hair, The Doors e Crumb. Le tradizionali feste hippy cominciate
negli Stati Uniti nel 1965, continuano a svolgersi e a svilupparsi ancora oggi; ad esempio, dal
1976 in Nuova Zelanda ogni anno si celebra un festival rock, che richiama da tutto il mondo
hippy e neo-hippy, naturalmente tutto all'insegna di musica ad alto volume, droghe, spirito di
fratellanza e cibi salutari.
Bibliografia
Mario Arturo Iannaccone: Rivoluzione psichedelica. Sugarco Edizioni, Milano 2008
Barry Miles: Hippy: miti, musica e cultura della generazione dei figli dei fiori. Modena 2004
Antonio Filippetti: I figli dei fiori: i testi letterari degli hippies. Torino 1973
Luc Vidal: La strada: il mio diario di hippy. Roma 1972
Bonaventura Caloro: Viaggio nel mondo hippy. Firenze 1972
Carmelo Vonti Guglia: Un prete tra gli hippyes di Trinità dei Monti. Edizioni Paoline Alba 1973
Fernanda Pivano: Beats, Hippye, Yippies Bompiani 1972
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Hippy
Gianni De Martino: Capelloni & ninfette, Costa & Nolan, Milano 2008
Isadora Tast: Mother India. Searching For a Place. Peperoni Books: Berlin 2009, ISBN
978-3-941825-00-0
fonte: http://it.wikipedia.org/
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