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PROTOCOLLO INFORMATIVO PER PAZIENTI ALLERGICI AL LATTICE La maggior parte della gomma naturale viene prodotta dal lattice, che si ottiene dall’albero della gomma (Hevea Brasiliensis). Anche se l’impiego di manufatti in lattice è ampiamente diffuso, negli ultimi 15‐20 anni si sono moltiplicate le segnalazioni di manifestazioni allergiche legate alla sensibilizzazione a proteine ed altre sostanze chimiche contenute nella gomma. L’esposizione a tale sostanza può avvenire per inalazione o per contatto diretto, cutaneo o mucosale. Questo tipo di allergia è responsabile di diverse reazioni, quali: orticaria (pomfi cutanei diffusi o circoscritti); angioedema (rigonfiamento diffuso del tessuto sottocutaneo lasso del dorso delle mani e dei piedi, delle palpebre, del labbro e dei genitali); congiuntivite; rinite; broncospasmo (spasmo della muscolatura bronchiale caratterizzato da difficoltà respiratoria, tosse, senso di oppressione toracica); anafilassi (reazione allergica grave caratterizzata da sintomi respiratori e/o cutanei, ipotensione e collasso); sindrome allergica orale (prurito e gonfiore del labbro e al cavo orale); edema della glottide (caratterizzata da difficoltà respiratoria e alterazione della voce); dermatite allergica da contatto. L’allergia al lattice è ritenuta responsabile del 70% delle reazioni anafilattiche durante l’anestesia generale del bambino e l’identificazione dei pazienti allergici è l’unico modo per ridurre od eliminare il rischio di complicanze intra‐operatorie, utilizzando strutture latex‐free. I soggetti identificati dovrebbero portare con sé braccialetti con indicazioni sulla loro condizione, se la sensibilizzazione al lattice è documentata (Prick Test > o uguale a 3mm e/o RAST> 3.5 KU/L) ed è nota la correlazione tra esposizione al lattice ed insorgenza di manifestazioni cliniche. È inoltre consigliabile avere a disposizione una confezione di Adrenalina auto‐iniettabile (Fast‐Jekt o Fast‐Jekt Junior), da somministrare quando la reazione allergica assume le caratteristiche di una reazione anafilattica. Il modo migliore per prevenire l’allergia al lattice è quello di evitarne il contatto, conoscendo i manufatti che lo contengono e gli alimenti cross‐reagenti. Inoltre, la dispersione nell’aria di particelle di lattice, presenti nei guanti, permane nell’ambiente e può contaminare anche gli alimenti manipolati con essi. U.O. Pneumologia
A cura di: Dr.Giovanni A. Rossi
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A tutti i soggetti allergici al lattice si raccomanda di evitare qualsiasi esposizione (cutanea, mucosa, inalatoria, ematica) a tale allergene, che può essere contenuto in diversi oggetti di uso comune: OGGETTI DI USO DOMESTICO E PROFESSIONALE CONTENENTI LATTICE: ‐ Oggetti per l’infanzia: tettarelle, succhiotti, palloncini, giocattoli… ‐ Equipaggiamento per attività sportive: pinne, maschere, occhialini e cuffie per il nuoto, accessori per vela, palle e palloni sportivi, polsiere, impugnatura di gomma delle racchette e delle mazze da golf… ‐ Mezzi anticoncezionali: profilattici, diaframmi. ‐ Indumenti ed accessori per l’abbigliamento: impermeabili, scarpe, bende elastiche (slip, pannolini, bustini, reggiseni) ed altre fasce di gomma, tessuti “stretch”… ‐ Oggetti d’arredamento ed altri manufatti domestici: tende per doccia, guanti (si raccomanda l’uso di guanti in PVC), spugne per lavare i piatti, tappetini per il bagno, borse dell’acqua calda, materassi, cuscini poggiatesta, rinforzi per tappeti, isolanti per porte e finestre, adesivi, manici degli utensili (da sostituire con altri in plastica o da ricoprire)… ‐ Attrezzi per il tempo libero: arnesi da giardino, ruote ed impugnatura del manubrio della bicicletta… ‐ Varie: gomme per cancellare, contagocce per gocce oculari, portachiavi in gomma, francobolli, chewing‐gum, sedili e tappetini delle automobili, fungicidi, collanti, pneumatici… OGGETTI DI USO MEDICO‐SANITARIO CONTENENTI LATTICE (da segnalare al proprio Medico Curante, all’Odontoiatra ed in vista di un intervento chirurgico): Guanti chirurgici e da esplorazione, maschere per anestesia, palloni tipo Ambu, bende per ustioni, cateteri, dilatatori (cervicali, per ispezione nasale, esofagei), manicotti di sfigmomanometri, circuiti respiratori, tubi endotracheali, apparecchi ortodontici in gomma, elastici ortodontici, siringhe con stantuffo in gomma, tubi di alimentazione, elettrodi in gomma, dispositivi per clisma, cuscini e lenzuola in gomma, lacci emostatici, stecche di trazione per le dita, cerotti, cannule per uso intravenoso, deflussori, tappi di flaconi per medicamenti e farmaci, tavolo operatorio, piastre per elettro‐bisturi. In caso di intervento chirurgico, i soggetti andrebbero operati in sale operatorie “latex‐free”, dove si utilizzano materiali alternativi al lattice (Vinile, Poliuretano, Silicone, Nylon, Plastica), riducendo così quasi totalmente i rischi legati alla comparsa di manifestazioni cliniche anche gravi (anafilassi). E’ inoltre possibile la comparsa di sensibilizzazione e la manifestazione di reazioni allergiche crociate con ALLERGENI ALIMENTARI; fra questi annoveriamo: banana pesca nocciola salvia avocado uva sesamo finocchio castagna prugna pistacchio kiwi ciliegia pomodoro papaia ananas peperone crudo fichi patata pera melone sedano grano saraceno U.O. Pneumologia
A cura di: Dr.Giovanni A. Rossi
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