Scarica - Infermieri dei Bambini

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ASSISTENZA INFERMIERISTICA DEL BAMBINO ALLERGICO
AL LATTICE SOTTOPOSTO AD INTERVENTO CHIRURGICO
A cura di Mauro Mori e del personale delle Sale Operatorie del Meyer
PREMESSA
Questo documento è stato redatto sulla base dell’esperienza degli
infermieri della sala operatoria dell’ospedale Meyer che, in questi
anni, hanno affrontato spesso il problema dell’allestimento di sedute
operatorie per pazienti con rischio o con certezza di allergia al lattice.
In effetti, ancora oggi è difficile reperire documenti che aiutino gli
infermieri ad ottimizzare le procedure di allestimento della sala
operatoria latex-free, sia perché l’ambito pediatrico non è molto
considerato come ambito di ricerca, sia perché le innumerevoli
specialità chirurgiche e tecniche chirurgiche richiedono anche un
diverso tipo di assistenza e di materiale da utilizzare.
COS’E’ IL
LATTICE
Il lattice è una sostanza naturale, liquida e di colore bianco che si
ottiene dall’incisione dell’albero Hevea Brasiliensis ossia l’albero del
caucciù.
Questa pianta viene coltivata in America Centrale e Meridionale, in
Africa del Sud e in Asia.
Il liquido estratto contiene per il 33% gomma ma anche acqua, resine
e proteine; tra queste la più importante è la podofillina (allergene
contenuto anche in alcuni alimenti).
Con gli additivi aggiunti durante il processo di lavorazione si riescono
ad ottenere vari tipi di prodotti.
Il suo impiego è sempre più andato crescendo dal 1930 dacché
venne utilizzato dall’americano Goodyear.
I PRODOTTI
IN LATTICE
Nella realtà quotidiana esistono più di 40.000 prodotti in lattice che
vengono per lo più utilizzati in ambito medico e casalingo.
Oggetti per l’infanzia: succhiotti, tettarelle, biberon, palloncini,
giocattoli
Equipaggiamenti sportivi: pinne, maschere, boccagli, palloni, mute
da sub, accessori per la vela
Anticoncezionali: profilattici, diaframmi
Indumenti: impermeabili, bande elastiche, scarpe in gomma, alcuni
cinturini per orologi o per braccialetti
Oggetti di vario uso: guanti per pulire la casa, elastici, tende per
docce, borse termiche, tappeti antiscivolo, isolanti per porte e
finestre, materassini ad aria, materassi, francobolli, gomme per
cancellare, gomma da masticare, pneumatici, nastri isolanti, cavi
elettrici, manufatti vari in gomma
Oggetti per uso medico-odontoiatrico: guanti, cerotti, fasce
elastiche, contagocce, cateteri vescicali, sonde rettali, tubi
endotracheali, aghicannula, butterfly, bracciale dello
sfigmomanometro, barriere interdentali, elastici per apparecchi
dentali, calze compressive, drenaggi, lacci emostatici.
ALIMENTI A
RISCHIO
I seguenti alimenti contengono allergeni simili a quelli del lattice:
ananas, avocado, banana, carota, castagne, fichi, finocchi, kiwi,
mango, mela, melone, papaia, pera, pesca, sedano, grano saraceno,
patate, peperoni, pomodori, rape, spinaci, origano, salvia.
Tipo I: si sviluppa a causa delle IgE ed è scatenata dal contatto
TIPI DI
ALLERGIA AL diretto tra lattice e cute e mucose, da l’inalazione di proteine del
lattice o l’assunzione di allergeni per via ematica.
LATTICE
Tramite il contatto cutaneo si ha lo sviluppo immediato di orticaria
localizzata che può generalizzarsi estendendo la sintomatologia a
tumefazione labiale, edema palpebrale, asma, chiusura della glottide
fino allo shock.
Più pericoloso è il contatto diretto con le mucose che avviene
frequentemente nelle manovre di anestesia in Sala operatoria o in
tecniche odontoiatriche anche se spesso è il pluricontatto con il
lattice a creare reazioni più infauste.
Questo tipo di reazione allergica può anche essere provocata per via
sistemica con sistemi di infusione contenenti lattice.
Le proteine di lattice possono altresì essere inalate creando reazioni
come rinocongiuntiviti, asma e shock. Questo avviene per il legarsi di
tali proteine a polveri o talco contenuti soprattutto nei guanti.
Tipo ritardato: è caratterizzata dalla comparsa di eczemi da contatto
ma non sempre la causa è dovuta al lattice stesso quanto agli
additivi che vengono aggiunti nel processo di lavorazione della
gomma.
Ne sono maggiormente danneggiati gli operatori che adoperano più
frequentemente i guanti e quindi si sensibilizzano maggiormente.
Asintomatismo: alcune persone sono risultate positive ai test
cutanei di svilippo delle IgE ma non hanno mai riscontrato una
sintomatologia riferibile all’allergia al lattice (N.B.: queste devono
assolutamente avvertire il medico anestesista qualora si debbano
sottoporre ad intervento chirurgico poiché il rischio di sviluppo
dell’allergia è più elevato).
FATTORI DI
RISCHIO
Esistono una serie di categorie di soggetti che si possono
considerare maggiormente a rischio di sviluppare l'allergia al lattice:
- pazienti ripetutamente esposti ad interventi chirurgici, soprattutto
in tenera età (ci sono linee guida in USA che consigliano di
evitare l'esposizione al lattice dei neonati durante gli interventi
chirurgici)
- bambini con spina bifida o con malformazioni urogenitali che sono
causa di ripetute cateterizzazioni vescicali
- pazienti con allergie di tipo alimentare (soprattutto ai cibi sopra
indicati)
- predisposizione ereditaria a fabbricare anticorpi della classe IgE
(atopia)
- persone con danni della barriera cutanea (es. dermatite
preesistente alle mani)
- contatti ripetuti con i materiali in lattice (chirurghi, infermieri,
odontoiatri, laboratoristi, lavoratori delle industrie della gomma,
ecc.)
DIAGNOSI
La diagnosi di allergia al lattice è basata principalmente su due
criteri:
- storia clinica fondata su una raccolta dati precisa ed accurata.
Essa rileva la natura delle manifestazioni cliniche, in che rapporto
è la sintomatologia rispetto all'esposizione al lattice, la presenza o
meno di fattori predisponenti. (NB. : non sempre le reazioni
allergiche verificatesi durante interventi chirurgici o diagnosticoterapeutici sono riferibili solo all'allergia al lattice bensì si può
trattare di allergie o intolleranze a farmaci)
- test di laboratorio per la ricerca diretta delle IgE (test in vitro) o
test cutanei eseguiti per osservare la reazione allergica topica.
PREVENZIONE Si tratterebbe di eliminare tutti i prodotti contenenti lattice
(prevenzione primaria). Questo procedimento è pressoché
improponibile poiché le caratteristiche di elasticità ed economicità
della gomma sono di grande aiuto sia in campo sanitario che nella
vita quotidiana. Con l'indicazione della presenza di lattice sui prodotti
si può sensibilizzare sia gli operatori che le persone comuni a farne
un corretto uso.
Eliminare il fattore (prevenzione secondaria) che scatena l'evento
allergico è invece più attuabile; occorre solo usare i costosi dispositivi
senza lattice quando ne esiste l'effettiva necessità. Per esempio
destinare l'uso dei guanti in vinile solo agli operatori effettivamente
reattivi al lattice, oppure usare esclusivamente prodotti latex-free
quando si entra in contatto con pazienti a rischio di reazione
allergica.
ATTEGGIAME
NTO
CONSAPEVO
LE
In pratica tutto il personale sanitario deve riconoscere quali sono i
presidi che contengono lattice e quali non, creare protocolli per la
preparazione di ambienti e manovre Latex-free nonché saper
riconoscere quali siano i primi sintomi di insorgenza dell’allergia.
L’unica misura che consente la prevenzione di reazioni allergiche è
costituita dall’evitare un qualsiasi contatto con materiali in lattice per
cui è di fondamentale importanza la sostituzione di tutto il materiale
poiché esso rilascia comunque particelle aeree, soprattutto in una
Sala Operatoria in cui il lattice è presente in grande quantità e viene
inoltre veicolato dalle polveri e dal talco.
MATERIALE
LATEX FREE
Innanzitutto eliminare tutti i prodotti che con certezza contengono
lattice.
Stipulare un elenco di presidi necessario ad una assistenza completa
e controllare che questi siano latex free tramite apposite certificazioni
rilevabili dalla confezione (infatti su uno svariato numero di prodotti vi
è contrassegnato il marchio LATEX-FREE) oppure richiedendo alle
ditte fornitrici di presidi, una certificazione scritta che indichi l’assenza
di lattice sul prodotto di loro fabbricazione.
PREPARE
L’AMBIENTE
LATEX-FREE
Nel momento in cui si viene a conoscenza che un paziente allergico
al lattice necessita di intervento occorre stabilire la data della seduta
operatoria (in caso di intervento di elezione si sceglie il lunedì in
modo tale che la sala prescelta possa rimanere effettivamente
chiusa per 24 ore) e portare a conoscenza tutto il personale sul tipo
di intervento che verrà effettuato accertando di avere a disposizione
tutto il materiale che dovrà essere utilizzato.
Per questo motivo occorre un coinvolgimento particolare fra le figure
infermieristiche del comparto operatorio e dei reparti di degenza,
nonché la collaborazione da parte dei chirurghi e gli anestesisti.
Una volta stabilita la sala da adibire a seduta latex free, il venerdì
pomeriggio (talvolta il sabato mattina) antecedente il lunedì prescelto
per l’intervento, la suddetta sala viene svuotata completamente e
quindi totalmente pulita ad umido (NB: gli operatori tecnici che
provvedono alle pulizie non devono indossare guanti in lattice).
Si deve poi provvedere al reinserimento nella sala di tutti i presidi e
apparecchiature adeguatamente pulite secondo due criteri: il primo è
di reinserire tutto il materiale inerente la chirurgia di base e quindi di
un’anestesia di base (comprensiva di materiale per eventuale
emergenza in previsione di un esito infausto); il secondo è di
reinserire tutto il materiale necessario ad effettuare interventi di
chirurgia maggiore e quindi di manovre anestesiologiche più
complesse, nonché l’utilizzo di presidi e materiali specifici.
Il restante materiale che non è necessario all’intervento (perché
contiene lattice o perché ne è stato contaminato), deve essere
chiuso in una stanza esterna al percorso che il piccolo paziente e gli
operatori stessi dovranno effettuare entrando nel comparto
operatorio.
Qualora alcuni presidi non fossero coperti da certificazione o se ne
ha la certezza che alcuni componenti siano comunque in lattice si
può rivestire queste parti con teli e cerotti purché non avvenga la
dispersione del lattice nell’ambiente.
Nella nostra realtà abbiamo predisposto i presidi ad esclusivo uso
per interventi latex-free in un armadio dedicato in modo tale che
particelle di lattice presenti ovunque non riescano a contaminarlo;
tale materiale viene dunque prelevato in concomitanza
dell’allestimento della sala sia esso in regime ordinario o di urgenza
(evento in cui tutte le manovre previste devono essere ridotte ai
tempi minimi).
Una volta che la sala viene chiusa vi deve essere apposto al suo
ingresso un cerotto per sigillarla con la scritta “ATTENZIONE – SALA
LATEX-FREE”.
Per ottimizzare le manovre di allestimento, abbiamo redatto un
elenco di tutto il materiale da introdurre per qualsiasi tipo di
intervento si voglia effettuare, specificando anche dove è possibile
reperirlo
ELENCO DEL Nella sala dedicata deve essere quindi inserito almeno 24 ore prima il
seguente materiale:
MATERIALE
ORDINARIO
TIPO
COLLOCAZIONE
PER
INTERVENTO
LATEX-FREE
ARMADIO DEDICATO
Letto operatorio
Bisturi elettrico
Ventilatore anestesia
Palloni per ventilatore
Tubi per ventilatore
Aspiratore
Sacche per aspiratore
Tubi per aspiratore
Raccordi biconici
Sonde nelaton
Aspiratori sterili
Pallone di ambu
Defibrillatore
Teleria verde
Ciambelle reggitesta
Sacco di raccolta materiale
biologico
Sacco di raccolta materiale
non biologico
Contenitore porta-taglienti
Guanti per esame in vinile
Benda di ghinea
Asta per flebo
Sgabelli
Maschere facciali
Maschere laringee
Cannule di guedel
Tubi orotracheale
Lame per laringoscopia
Manico laringoscopio con
pila funzionante
Mandrini per tubi
Pinza di magil
Cannula LTA
Siringa per cuffiaggio
Fonendoscopi
Raccordi curvi e retti
Sonda per capnografia
Flacone di sevorane
Siringhe di tutte le misure
Disinfettanti
Luan
Garze piccole e grandi
Cestellino garze sterili
Set sterile per induzione LTA
Cerotti seta e carta
Aghi-cannula di più misure
Lacci emostatici
ALTRO
Sala
Sala
Sala
X
X
Sala
Sterilizzazione
Sterilizzazione
X
X
X
X
Sala induzione
Sala gessi
Preparare ex-novo
Sala gessi
Sala gessi
Sala gessi
X
X
Sala
Sala
X
Stanza caposala
X
Armadio corridoio
Carrello anestesia
Sala induzione
Carrello anestesia
Carrello anestesia
X
X
Sala induzione
X
X
X
X
X
X
X
Sterilizzazione
Carrello induzione
X
X
X
MATERIALE
SPECIFICO
Deflussori
X
Aghi da diluizione
X
Bracciali pressione arteriosa X
Red-dot
X
Tappi per vena
X
Fermateli
X
Bacinella reniforme
Sterilizzazione
Flaconi da infusione
Armadio flaconi
Farmaci (tutti quelli che
Armadio farmaci
possono essere utilizzati sia
per l’anestesia che per
l’intervento)
Teleria sterile
Deposito sterile
Camici sterili
Deposito sterile
Guanti sterili
X
Piastre per Bisturi elettrico
X
Cestello con strumentario
Sterilizzazione
chirurgico dedicato
Garze sterili
Sterilizzazione
Suture
X
Steri-strip
X
Bisturi tagliente
X
Medicazioni pronte
X
Carrello servitore
Sala
Carrello ausiliario
Sala
Se si prospetta che l’intervento previsto richieda maggiori prestazioni
o manovre sia da un prospetto anestesiologico che chirurgico occorre
tenere presente altro materiale ad uso specifico da inserire sempre
24 ore prima nella sala:
- sacca raccolta liquidi
- urometro sterile
- materassino termico
- rubinetti di raccordo a tre vie
- prolunghe per vena
- deflussori per pompe infusionali
- siringhe per pompa
- pompe peristaltiche e pompe a siringa connesse a corrente
- hot-line con sistema di infusione
- deflussori per sangue
- kit monitoraggio arteria
- spremisacca
- cateteri vescicali in silicone
- tappi per catetere vescicale
- sonde duodenali
- ovatta di germania
- bende e fasce
- tegaderm
- cestelli per chirurgia specifica
- CVC
- drenaggi
-
antibiotici se previsti
teleria termica
kit arteria con sacca
soluzioni infusionali
farmaci
pomate
FASI:
La mattina dell’intervento l’infermiere che si occuperà delle manovre
PREdi induzione indosserà una divisa pulita nonché cuffia e mascherina,
OPERATORIA eseguirà il lavaggio sociale delle mani, ed entrerà nella sala per
eseguire i test di controllo dell’apparecchio di anestesia e predisporre
il materiale al collega strumentista.
Con le stesse modalità entrerà il medico anestesista.
Se il personale che deve entrare nell’ambiente sanificato è passato
da altre sale in cui è presente il lattice deve avere cura di sostituire il
proprio vestiario e di indossare dei sovrascarpe immediatamente
prima del suo ingresso in sala.
La porta deve costantemente rimanere chiusa.
Il bambino deve sopraggiungere con le consuete norme del paziente
preoperatorio (igiene, tricotomia, assenza di monili, etc) e può essere
accompagnato da un genitore purché costui non indossi niente di
gomma. All’ingresso della Sala Operatoria il papà o la mamma
verranno fatti vestire con copriabiti puliti, cuffia e sovrascarpe e
potranno permanere accanto al figlio fino a che questo non si
addormenta.
OPERATORIA L’infermiere strumentista ed i chirurghi (vestiti come il resto del
personale addetto), procederanno al lavaggio preoperatorio sterile
delle mani e quindi svolgeranno l’intervento usufruendo di tutto il
materiale precedentemente predisosto.
Nessun altro operatore potrà entrare nella sala se non dopo aver
seguito queste regole di comportamento.
A fine, il piccolo verrà riaccompagnato in reparto dove troverà una
POSTINTERVENTO camera di degenza debitamente allestita
NOTE
Nel caso in cui il paziente per il quale è stata allestita la Sala
Operatoria non potesse essere operato per primo e ci fosse
ugualmente necessità di procedere alla seduta operatoria, tutti i
piccoli operandi dovranno obbligatoriamente sottostare alle norme
del paziente latex-free.
Fonti:
-
“Percorso da seguire in caso di bambino allergico al latice” R.
Bernardini, M.R.Agostino Azienda Ospedaliera Universitaria
Meyer Aprile 2005.
“Evoluzione del Risk Management La Sicurezza della Persona in
Sala Operatoria” di S.Giannozzi, A.Rasoli FORMAT 02/03/04
Bollettino medico dell’Azienda Ospedaliera Careggi N.12
Dicembre 1998
-
AUTORI
www.rarimanonsoli.it (il portale pediatrico delle malattie rare)
“Allergia al lattice, rischio e misure di protezione negli ambienti
lavorativi” di dott.H.Rast, dott.M.Jost (www.suva.ch)
“Allergia alla gomma naturale” http://.asmaeallergia.it/latex.php
“Allergia al lattice, un problema emergente in sala operatoria” di
AMM anestesia web online www.anestesiaweb.it
“Sala Operatoria antiallergia” di W.Geroldi Garda Notizie notiziario
on-line del Lago di Garda 17/02/04 www.gardanotizie.it
“allergia al lattice; cenni epidemiologici, diagnosi, assistenza ad
un paziente sensibile ai prodotti della gomma” di G.Zucca, A.Dal
Secco, M.Zanette www.inerfieristica.org
Mauro Mori e tutti i colleghi
Firenze, 23 Novembre 2005