La bellezza di essere cristiani

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La bellezza di essere cristiani
Schede per
adolescenti in gruppo
Martino Castelli
La bellezza di essere cristiani
Cristiano di maniera o per convinzione?
Di che cosa parliamo oggi
Parliamo dell’essere cristiani negli anni dell’adolescenza. A questo proposito, il catechismo «Io ho scelto voi», a pag. 34, dice: «L’esperienza cristiana vissuta da bambini rischia di
essere un abito che è diventato stretto, come un oggetto passato di moda e messo da parte». E
aggiunge: «Ma cristiani non si nasce, si diventa. Non è sufficiente essere nati in una famiglia cristiana». Infatti si diventa cristiani per una scelta personale, quella di voler incontrare Gesù di Nazaret.
Per cominciare
Sul tuo tavolo ci sono queste foto: un moto­ciclista
– un gruppo di bambini che giocano – un mu­ratore
– giovani che cantano – delle ma­ni che si stringono
– una discoteca – un funerale – un gabbiano che vola – un vecchio che sorride. Quale foto ti fa pensare
più facilmente alla vita cri­stiana? Perché?
Parliamone
Con gli amici presentarti come credente qual­che volta è imbarazzante: ti vergogni di mani­festare le tue
idee, hai paura di finire isolato, di passare per «bigotto». E ti domandi: «A che serve essere cristiani?
In che senso vive meglio chi ha la fede?». Scegli tra
le frasi seguenti quelle che ti sembra­no più centrate:
• Il cristiano capisce meglio perché è al mondo.
• I cristiani sono più attenti agli ammalati, ai biso­gnosi.
• Dio ci ama e questo ci fa amare più facilmente gli altri.
• I cristiani portano la giustizia e vogliono un mon­do
migliore.
• Quando uno è cristiano sul serio, non accetta di
fare la guerra.
• Chi non è cristiano non sa chi è Dio, chi è l’uomo,
cosa sono la vita, la morte, ecc.
• altro...
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Dossier Catechista Maggio 2013
Voci dal coro
Ormai lo sanno tutti: la cresima è diventato il sacramento che – come la fine di un ciclo scolastico – segna l’abbandono della messa e della parrocchia. È
una contraddizione, perché la cresima è il sacramento che ci rende cristiani consapevoli e responsabili. La rivista francese Phosphore ha chiesto ad
alcuni giovani: «È importante per te essere cristiano? Per esempio, andare a messa alla domenica?».
Ecco alcune risposte:
Olivier: « Un cristiano che si isola, è un cristiano triste. Il fatto positivo della messa è che si incontrano
altri cristiani».
Gabrielle: «Se si crede veramente, la messa è un’occasione e un luogo d’incontro. È come avere un fidanzato, non si può mancare all’appuntamento».
David: «Io suono la batteria durante la messa. È importante trovarsi e star bene insieme, comprendere
i gesti e non cadere nella monotonia».
Chloé: «Non si è cristiani perché si va regolarmente
agli incontri o alla messa. Uno è cristiano tutto il
giorno, nelle sue scelte».
Alexandra: «No: se si va a messa, non per questo si
è più cattolici. La pratica può essere interiore, come
la fede».
Mike: «Io vado più regolarmente possibile a messa.
Ma non è facile svegliarsi al mattino per andarci».
Carine: «Sì, io vado a messa, ma a quella dei giovani. È forte, c’è un bell’ambiente».
Adrien: «Mi piace quando si prendono delle iniziative speciali, come la Quaresima di fraternità
nei confronti di chi non ha da mangiare».
LA CANZONE
Aprite le porte
a Cristo
Questo canto,
composto da Marco Frisina, è stato eseguito
per la prima volta in occasione
della beatificazione di Giovanni Paolo II.
Per ascoltarlo, cercalo in youtube.
Aprite le porte a Cristo!
Non abbiate paura:
spalancate il vostro cuore
all’Amore di Dio.
Provocazioni
Il cristiano fa la vita di tutti, ma con uno spi­rito nuovo, con un impegno più preciso. Cosa può significare essere uno studente-cristiano, un figlio‑cristiano,
un amico‑cristiano...? E quali sono, secondo te, i
peccati più gravi e le incoerenze di un giovane cristiano d’oggi? Completa l’elenco e met­tili in ordine
di gravità, dandone la ragione.
• Non curarsi di ciò che avviene nel mondo.
• Essere volgari e grossolani nel modo di parlare.
• Non restituire le cose avute in prestito.
• Studiare poco.
• Trattare male i genitori, umiliarli.
• Non avere limiti nei propri pensieri, leggere e
vedere qualsiasi cosa.
• Flirtare superficialmente con qualcuno/a.
• Non trovare tempo per pregare.
• Vergognarsi di essere cristiano.
• Voler sempre aver ragione.
• Non reagire di fronte alle difficoltà.
1. Testimone di speranza / per chi attende
la salvezza, / pellegrino per amore / sulle
strade del mondo. Rit.
2. Vero padre per i giovani / che inviasti
per il mondo, / sentinelle del mattino,
segno vivo di speranza. Rit.
Per la ricerca di gruppo
Soprattutto quando si è giovani, è indispensabile
un gruppo per continuare a credere, per «stare in
piedi» come cristiani. Quali caratteristiche dovrebbe ave­re questo gruppo per dirsi ecclesiale? Ne
conoscete qualcuno nell’ambiente in cui vivete?
Che ne dite?
Ricercate insieme la mappa dei movimenti giovanili ec­clesiali di oggi. E una ricerca non troppo
semplice, soprattutto se vuole essere completa.
Fatevi aiuta­re. Indicate di ogni movimento le linee
portanti, la spiritualità, le scelte operative.
Tiriamo le fila
Stai passando a revisione critica tutto ciò che ti riguarda. La fede e la vita
cristiana non sfuggono a questa regola. In qualche modo ti fai domande come questa: «Che
devo fare della fede che mi porto addosso da quando sono bambino? Posso vivere da cristiano
ora che sto crescendo e amo il mondo in cui vivo? Tra i tuoi amici molti vivono nell’indifferenza o nel
rifiuto definitivo della fede, ma non è detto che per te debba finire così. Se riesci a guardarti dentro e
qualcuno ti aiuta a farti le domande giuste, puoi trovare quel «qualcosa di molto, ma molto più grande» che dà senso pieno ai tuoi anni. Puoi scoprire che Gesù non è un intruso, ma è coinvolto nei tuoi
progetti e può diventare il motore della tua vita.
AMICIZIA MONDO AMORE FUTURO LIBERTÀ MARIA FAMIGLIA
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CRISTIANO