27 gennaio OGNI COSA È ILLUMINATA 3 febbraio UNA
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27 gennaio OGNI COSA È ILLUMINATA 3 febbraio UNA
COMUNE DI CASTELNOVO NE’ MONTI Assessorato alla Cultura Biblioteca comunale “A. Campanini” 2011 27 gennaio OGNI COSA È ILLUMINATA di Liev Schreiber Usa, 2005 in occasione della Giornata internazionale della Memoria prima della proiezione del film Il futuro dà voce al passato - Confronto fra generazioni Vittorio Scalabrini - Testimonianza dell’esperienza di guerra tratta dal libro Memorie - Dalla campagna di Russia all’Italia repubblicana Interverrà Mirco Carrattieri - presidente di Istoreco 3 febbraio UNA SCONFINATA GIOVINEZZA di Pupi Avati Italia, 2010 10 febbraio FIGLI DELLE STELLE di Lucio Pellegrini Italia, 2010 17 febbraio INCONTRERAI L’UOMO DEI TUOI SOGNI di Woody Allen Usa-Spagna, 2010 24 febbraio MAMMUTH di Benoit Delepine e Gustave Kervern Francia, 2010 CINEMA TEATRO BISMANTOVA CASTELNOVO NE’ MONTI Proiezione unica ore 21.00 Ingresso 4,00 OGNI COSA È ILLUMINATA Jonathan è uno studente americano deciso a ritrovare in Ucraina la donna che salvò suo nonno dalla furia nazista. Quando atterra nella steppa, impacciato, con i suoi occhiali da miope, sembra un marziano. Incontra Alexander – guida strapazzalingua - che insieme al nonno “cieco” lo accompagnerà nella ricerca del villaggio di Trachimbrod, uno dei numerosi shtetl bruciati e dimenticati durante la Seconda Guerra Mondiale. Un luogo che ha smesso per sempre di essere geografico, sopravvivendo soltanto nell’anima di coloro che ne hanno pazientemente raccolto e conservato, fino a collezionarle, le tracce e gli oggetti minimi. Un’opera prima illuminante e illuminata come suggerisce il titolo, che lavora sui registri del tragico e del comico, rivelando del primo l’universalità e del secondo il tempo e i modi della cultura, nel caso specifico quella yiddish. Il finale riserva sorprese, nel segno dell’avvicinamento degli opposti, dell’incontro delle culture e della scoperta di una comune e ritrovata appartenenza. UNA SCONFINATA GIOVINEZZA Lino Settembre e Chicca sono sposati da tanti anni. Un matrimonio felice e affiatato, nonostante le differenze: lui giornalista sportivo per il Messaggero, lei docente universitaria di filologia romanza, proveniente da una famiglia di primari e pianisti, dove tutti figliano come conigli. Lino e Chicca non hanno figli, non sono arrivati, ma quando Lino comincia ad accusare i primi segni di una demenza senile precoce e degenerativa, Chicca si trova a fargli da mamma, a occuparsene come se fosse un bambino. Pupi Avati affronta qui il tema umanissimo della trasformazione dell’amore coniugale in amore filiale raccontando una storia che ha una potenza emotiva irresistibile e tocca corde profonde, che hanno a che fare con la sorte dell’uomo e il bizzarro mistero dell’infanzia che non finisce mai e, anzi, torna al tramonto della vita, non si sa se più per beffa o per consolazione. FIGLI DELLE STELLE La morte sul lavoro di un giovane portuale di Marghera convince il collega e amico Toni a partecipare a una trasmissione televisiva e a confrontarsi con l’impopolare ministro Gerardi. Il pudore e la timidezza impediscono al ragazzo di ribattere e rivendicare il proprio diritto alla sicurezza. Fuggito e inseguito da Marilù, una giornalista sensibile e disponibile a dare voce ai perdenti, Toni incontra Pepe, istruttore Isef precario col sogno della supplenza, e Ramon, scarcerato disilluso a un passo dall’infarto. I tre decidono di sequestrare Gerardi e risarcire coi soldi del riscatto il dolore della vedova di Marghera. Lucio Pellegrini torna al cinema con una storia che vira al surreale e sa cogliere i segni inquietanti del paesaggio umano e sociale che ci circonda, raccontando un’avventura esistenziale dinamica e inconsueta, in cui una banda di persone che hanno perso il treno della vita decide di fare qualcosa di inatteso che ha il carattere del destino. INCONTRERAI L’UOMO DEI TUOI SOGNI Alfie ha lasciato la moglie Helena perchè, colto da improvvisa paura della propria senilità, ha deciso di cambiare vita, iniziando una relazione con una vistosa call-girl, Charmaine. Helena ha cercato di porre rimedio alla propria solitudine cercando prima consiglio da uno psicologo e poi affidandosi alle cure di una maga. La loro figlia Sally intanto deve affrontare un matrimonio che non funziona più visto che il marito Roy, dopo aver scritto un romanzo di successo, è entrato in crisi creativa. Woody Allen, con la solita leggerezza profonda, torna sui temi dell’illusione e dell’amore che attraversano come un filo rosso tutto il suo cinema. Così i personaggi di questa storia si confrontano con il bisogno di qualcosa che chiamano ‘amore’ ma di cui non sanno dire il significato. Non potendo sfuggire a questa esigenza ognuno cerca di trovare soluzioni provvisorie anche se tutti vorrebbero fossero un impossibile ‘per sempre’. MAMMUTH Mammuth, così soprannominato dal nome della moto anni ‘70 che non usa più, va in pensione a 60 anni. Ha lavorato da quando ne aveva 16 e l’ultimo datore di lavoro gli riconosce di non aver mai fatto un giorno di assenza. Ora Serge-Mammuth (un gigantesco Depardieu) non sa come trascorrere le giornate ma una soluzione obbligata gli arriva dalla necessità di raccogliere la documentazione sui suoi contributi previdenziali, senza i quali la pensione è a rischio. Nel passato l’uomo ha lavorato in diversi luoghi e molti si sono dimenticati di versare il dovuto. Mammuth sale allora sulla moto e parte, ripercorrendo cosi le strade della sua gioventù e registrando l’immagine di una Francia che invecchia e aggredisce. I due registi, dopo l’irresistibile noir comico Louise-Michel, ricorrendo anche alle astrazioni di una comicità a tratti surreale, riescono a mostrare l’assurdità di una società che ha fatto dello sfruttamento uno dei cardini della sua sopravvivenza, che questa commedia sopra le righe prova a contrastare offrendo una composita gamma di sensazioni, tutte oversize come il protagonista.