Virtual Shooting Range
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Virtual Shooting Range
Dall’addestramento al tiro classico al Tactical Training Lab Cristiano Curti Giardina Nel corso degli anni, l’uso inappropriato delle armi da fuoco da parte di alcuni Operatori di Polizia, ha reso chiare sia la inadeguatezza delle metodologie di addestramento classico-statico-sportivo, sia la poca attenzione che veniva riservata agli aspetti formativi del personale delle Polizie Locali in termini di sicurezza. Nel contesto operativo, sono molteplici le lacune riscontrate nelle esercitazioni al tiro a fuoco; fra tutte, l’incapacità a trasmettere all’operatore di Polizia l’esatto impiego dell’arma secondo i dettami dell’art. 53 c.p. (uso legittimo delle armi) e dell’art. 52 c.p. (legittima difesa) quindi della scrupolosa osservanza delle c.d. regole d’ingaggio in osservanza dei protocolli di sicurezza. A questo si aggiungono tutte le fasi che precedono e seguono l’impiego di un’arma da fuoco. Nessun training, gruppi speciali a parte, prevede l’aspetto comunicativo e la fase tattica operativa. Immaginatevi per un attimo a dover fronteggiare un soggetto armato: quali sono gli elementi comunicativi tra il soggetto pericoloso e la pattuglia? In che modo il poliziotto deve interagire e muoversi con il collega (se presente)? E mettiamo che il soggetto si arrenda e lasci cadere l’arma al suolo: come ci si deve avvicinare per la fase operativa dell’ammanettamento e della perquisizione con relativo rinfoderamento della pistola estratta in sicurezza? Sembra assurdo, ma quasi tutti i training suddividono la parte “armata” dalla parte “tecnico operativa”. Allo stato attuale un operatore di Polizia, eccetto poche e rare eccezioni, è paragonabile, per ipotesi assurda, ad un giocatore di calcio che si prepara con delle sedute di allenamento senza avversari in un campo vuoto, per poi, ad un tratto, catapultarlo in uno stadio a giocare contro 11 avversari, 10 compagni di squadra, telecamere che lo riprendono e 20.000 tifosi avversari. Siamo da diverso tempo ospiti presso la prestigiosa sede di Roma della Vitrociset, dove con la IPTS, stiamo sviluppando un programma di training unico nel suo genere. Il training prevede fasi contemporanee di addestramento al tiro ed alle tecniche e tattiche operative, realizzabile ovunque, con vantaggi economici notevoli e, non per ultimo, portando ai massimi livelli la sicurezza nell’addestramento. Capisco la curiosità, ma andiamo per gradi. Il Virtual Shooting Range tecniche OPERATIVE DI POLIZIA Virtual Shooting Range 7-8 | 2016 CROCEVIA | 45 tecniche operative di polizia (VSR), sistema di addestramento al tiro proposto in esclusiva per l’Italia dalla Vitrociset, presenta un insieme di caratteristiche tecniche che attualmente lo rendono unico tra i diversi sistemi presenti sul mercato. Esso consente di fruire di esercizi unici e configurabili, atti ad addestrare le capacità di reattività, velocità e discriminazione della minaccia. La facilità con cui il sistema consente agli utenti di produrre i propri scenari di addestramento, con le specifiche regole di ingaggio da rispettare, permet- 46 | CROCEVIA 7-8 | 2016 te agli operatori di esercitarsi con l’intera procedura da seguire nel contesto operativo che si intende simulare (ad esempio: fermo di autovettura con passeggeri potenzialmente armati, confronto armato con rapinatori, conflitto a fuoco in presenza di altre persone, estrazione dell’arma nei contesti previsti dalla legge, ecc.). Il sistema consente di personalizzare gli esercizi in funzione dell’operatività e della specializzazione del tiratore, con un percorso formativo graduale, dall’addestramento di base a quello più operativo, il tutto in completa sicurezza ma con un notevole carico emozionale, riproponendo anche contesti operativi difficili e stressanti. L’unicità del sistema consente di esercitare in modo approfondito, la capacità di discriminare le situazioni sparo/non sparo. Il sistema, è altresì unico, nel mostrare la corretta esecuzione dell’esercizio, con lo scambio interattivo con l’allievo, sia in contesti singoli che in scenari di multiplo impiego dell’arma richiedendo quindi l’applicazione di una logica combinata al fine della esatta esecuzione. Di fondamentale importanza risulta infatti la possibilità di addestrare in totale sicurezza fino a 4 operatori contemporaneamente, esercitando quindi il coordinamento e l’interazione delle azioni che richiedano l’uso delle armi. Il VSR permette un’analisi accurata dei risultati del singolo operatore/della singola pattuglia, con opportuni moduli di debriefing sugli esercizi di base del poligono (discriminazione numerica e sequenziale dei colpi, della rosata e dei tempi). In fase di proiezione di scenari (realizzabili anche dall’utente stesso), il sistema consente il tracciamento e l’identificazione dei colpi sparati dal singolo operatore, e di conseguenza, permette la verifica del ri- tecniche operative di polizia spetto delle regole d’ingaggio nei contesti operativi. Esso inoltre propone agli allievi ulteriori esercizi di tiro facilmente configurabili, in termini di caratteristiche e dimensioni dei bersagli, distanza di tiro, numero di colpi da tirare e intervalli di tempo tra un bersaglio e l’altro. Il sistema Virtual Shooting Range è in grado di gestire esercitazioni utilizzando differenti tipi di arma da fuoco, compresi addestratori laser senza rinculo, armi a rinculo simulato nonché vere armi da fuoco. In caso di addestratori laser, il sistema è in grado di tracciare gli spari laser sullo schermo attraverso una Laser Detection Camera. L’utilizzo di armi vere è reso possibile attraverso un sistema di addestramento aggiuntivo che rileva le impronte lasciate dal proiettile nel passaggio attraverso lo schermo bersaglio, dovute al calore generato dallo sparo. L’utilizzo della tecnologia RFID consente il controllo dell’arma e del relativo possessore, mediante la lettura del sensore RFID che riconosce l’arma ed i dati relativi. Il Software del Simulatore comprende: • Branching Video Training, simula più di 20 scenari real-time e fornisce diversi possibili finali a partire dalla scena originaria, sulla base delle azioni dello studente; • Skill Drills, comprende diverse esercitazioni di tiro per il miglioramento dei tempi di risposta, 7-8 | 2016 CROCEVIA | 47 tecniche operative di polizia della coordinazione della mano e delle capacità decisionali dell’allievo. Il tiratore può esercitarsi utilizzando inserti laser, armi dotate di kit di rinculo oppure armi da fuoco reali; • Course of Fire, consente fino a dodici linee di tiro o tiratori per classi di addestramento più ampie. Tra le nuove funzioni vi è l’opzione di modificare le condizioni di luce dell’ambiente simulato e il tracciamento automatico dei risultati di tiro; • 3-D Firearm Cyclic Actions, offre un ausilio nella comprensione delle varie operazioni meccaniche delle armi da fuoco. Ogni modello di arma è simulato in grafica 3D ad alta risoluzione e completamente animata in modo da mostrare tutte le parti mobili complesse. Nel panorama internazionale sono molti i reparti ed i corpi di polizia ad utilizzare simulatori di tiro, con la differenza sostanziale che la realizzazione degli scenari non è sempre personalizzabile come nel VRC in osservanza anche dell’Ordinamento giuridico di ogni paese e delle rispettive norme per l’impiego delle armi da fuoco. L’analisi e lo studio che da anni svolge un Istituto come il Flect (Federal Law Enforcement Training Center) ha potuto constatare sulla base di circa 60.000 corsisti all’anno, quali siano i reali benefici nel training di tiro simulato. Un report della Firearms Division (FAD) del 2013 analizzava quali sarebbero dovuti essere i costi da sostenere per poter rendere gli Operatori di Polizia degli esperti tiratori. Nonostante l’investimento necessario, con l’utilizzo dei simulatori si è potuto constatare da una parte l’incremento delle progressive capacità tecniche e 48 | CROCEVIA 7-8 | 2016 tattiche dei corsisti e dall’altra all’enorme abbattimento dei costi (munizioni, aree di tiro, personale in trasferta, manutenzione delle armi, incidenti ecc.). Ciò che poi ha convinto ancor di più ad allargare l’investimento verso questi strumenti sono stati i risultati in termini di precisione, controllo dell’arma, uso appropriato in contesti realistici e massima sicurezza in fase di addestramento. Il training che verrà proposto con la IPTS parte da una analisi delle capacità dei singoli operatori che saranno condotti a progressivi livelli di difficoltà. La fase addestrativa è studiata per poter coivolgere psicofisiologicamente l’operatore ed è basata sullo studio di interviste oltre che sulla conoscenza di dinamiche realistiche. Vengono riprodotti focus operativi unici, tra i quali: • tecniche di comunicazione • gestione operativa dell’arma da fuoco • sinergia nell’intervento della pattuglia • studio delle distanze di sicurezza • studio dei movimenti • studio dei ripari • inoculazione controllata di stress operativo • tecniche di immobilizzazione e controllo • tecniche di ammanettamento e perquisizione • le tecniche di conduzione del soggetto arrestato reattivo o remissivo con la particolare attenzione ai protocolli di sicurezza a garanzia dell’incolumità dell’operatore di Polizia. Il progetto Tactical Training Lab, attualmente in fase di start up, nasce dall’unione di due realtà formative, dal lavoro svolto con migliaia di operatori di Polizia dalla IPTS e dal Know How internazionale della società Vitrociset. Siamo fiduciosi nel poter affermare che questa partnership porterà sullo scenario nazionale ed europeo una nuova versione addestrativa, realizzabile in house con un team di formatori altamente specializzato. Vi invitiamo a visitare anche quest’anno l’area delle Tecniche e Tattiche Operative al Palacongressi di Riccione per il rinnovato appuntamento a “Le Giornate della Polizia Locale” dal 15 al 17 settembre, dove presenteremo il Virtual Shooting Range per farlo testare attraverso la realizzazione di sessioni addestrative Tactical Training Lab tenute dal Team IPTS. Per informazioni potete consultare il sito: www.legiornatedellapolizialocale.it