spongada camuna - Distretto Culturale di Valle Camonica

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spongada camuna - Distretto Culturale di Valle Camonica
È una soffice focaccia di farina, uova, burro, zucchero, sale, latte, lievito che per tradizione
appartiene all’immenso deposito della memoria collettiva dei Camuni. Risultato di una
preparazione sicuramente laboriosa, era quanto di più tradizionale e sostanzioso potesse
accompagnare il pranzo Pasquale ed era solito essere distribuito con fraternità agli ammalati,
ai poveri e alle persone sole in segno di augurio….(capitale sociale d’altri tempi quando la
comunità era molto più unita).
Ogni famiglia, o più soventemente, gruppo di famiglie, preparava l’impasto in gran
quantità e con caratteristiche simili (che si distinguevano solo per piccole differenze nel dosaggio
degli ingredienti), quindi tale impasto, a volte già preparato nelle tipiche “pagnotte”, veniva
portato all’abituale fornaio o ad un amico che disponeva di un forno a legna e che provvedeva
alla relativa cottura, trattenendo parte del prodotto come compenso.
Curiosamente, la spongada, si poteva accompagnare con del salame nostrano o addirittura
con la rusumada (zabaione), mentre più recentemente, nel tentativo di voler recuperare
tradizione e aspetti salutistici, viene riproposta nelle nostre pasticcerie tutto l'anno.
Spongada e gelato possono oggi rappresentare un “abbinamento” di prodotti artigianali
particolarmente sfiziosi, digeribili e nutrienti adatto a tutte le età e per tutte le stagioni, in
controtendenza rispetto ad un consumo esasperato di alimenti industriali che poco hanno a
che fare con materie prime, tradizioni e cultura locali.
Informazioni
SPONGADA CAMUNA
SPONGADA
CAMUNA
Comune di Darfo Boario Terme
Piazza Colonnello Lorenzini, 4
Ufficio Relazioni col Pubblico - Tel. 0364 541106
Gruppo Ristoratori Valle Camonica
Federazione Italiana Esercenti Pubblici
e Turistici - Federazione di Brescia
Via Emilio Salgari, 2/6 - Tel. 030 2421697
Sede di Darfo Boario Terme
Vicolo Canale, 6 - Tel. 0364 535375
A cura del Dr. Bonifacio Valter Vangelisti
Specialista scienza dell’alimentazione e dietetica
Città di
Darfo Boario Terme
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SANA E GENUINA:
Federazione Italiana
Esercenti Pubblici e Turistici
[email protected]
“Programma generale di intervento 2009 della
Regione Lombardia realizzato con l’utilizzo
dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico”
Tale abbinamento equivale al consumo di un pasto o una merenda tradizionali, sani e
genuini, caratterizzati mediamente da un apporto calorico di circa 800 Kcal. con significative
variazioni a seconda della pezzatura della spongada e del tipo e quantitativo di gelato scelto.
Rimpastando con intelligenza ingredienti autentici e antichi, appartenenti alla nostra
tradizione si possono rinsaldare relazioni e senso di appartenenza a una comunità e a una
tradizione viva, che rivive.
Con il patrocinio della
in collaborazione con:
SPONGADA
L AT
S PEO GNEG
A OD A
E
G E L AT O
Nell’ambito della manifestazione gastronomica
Realizzato in occasione della proiezione
del film “Ratatouille” presso il Cinema
Garden il 4 ottobre 2009 per la Terza
edizione di Cinema&Cibo
ottava edizione - autunno 2009
La Ricetta
LA SPONGADA
DÈ BRÉ
La Ricetta
focaccia Brenese
Scheda di riconoscimento
a Marchio DE.C.O. Breno
PRIMO IMPASTO
foto Gianmauro Speziari
130 grammi di lievito di birra;
200 grammi di farina bianca;
latte quanto basta per un impasto consistente;
lasciare lievitare per almeno 30-40 minuti in ambiente caldo
INGREDIENTI
400 grammi di zucchero;
280 grammi di burro
(possibilmente fresco e nostrano);
5 uova intere;
4 tuorli d'uova;
900 grammi di farina bianca;
Un pizzico di vanillina;
Sale quanto basta
Mettere insieme tutti gli ingredienti
dell'impasto, lavorarli bene e infine
aggiungere il lievito. Lavorare ancora
a lasciare riposare per almeno 3 ore
in ambiente caldo.
SECONDO IMPASTO
Tratto dal libro
“Cucina Camuna “ (Edizione 1987)
di Ducoli Giacomo (Fio)
INGREDIENTI per il LIEVITO:
INGREDIENTI
ESECUZIONE
O
gni famiglia detiene una propria ricetta per fare le “spongade”. È il
frutto di una sapienza che si è tramandata da generazioni da madre in figlia
e che è il risultato di esperienze che si sono succedute nel corso dei secoli
utilizzando di volta in volta un maggiore o minore numero di uova o di zucchero
a seconda della disponibilità del momento. Per questo fare le “spongade” è un
atto familiare, qualcosa in più di un lavoro, un atto d’amore per la propria
famiglia e per le proprie tradizioni, non intese come semplice conservazione,
ma come ricordo e riconoscimento del lavoro dei propri antenati.
Con questo spirito riportiamo la ricetta riconosciuta nella DE.C.O. del
Comune di Breno con la consapevolezza che una bella tradizione possa essere
mantenuta per fornire alle nuove generazioni una merenda sana, nutriente e
gustosa.
foto Gianmauro Speziari
Per gentile concessione dei Fratelli Franco e
Mario Domenighini, Pasticceri in Breno. Nel
XIX° secolo (1800) la Spongada si usava offrirla
ai poveri ed agli ammalati in segno di salute e
di augurio e ciò durante il periodo pasquale. Si
usava mangiare la spongada anche con il salame
casereccio.
400 grammi di zucchero;
280 grammi di burro;
5 uova intere;
4 tuorli d'uova;
Un pizzico di vanillina;
Sale quanto basta;
30 grammi di lievito di birra;
Farina bianca quanto basta.
ESECUZIONE
Mettere insieme le uova, lo zucchero, il burro, il lievito, il sale, la vanillina; sbattere questo impasto,
aggiungere il precedente che si dovrà essere nel frattempo ben lievitato. Aggiungere poi la farina fino a
ottenere un impasto piuttosto tenero. Quest'ultima lavorazione dovrà durare almeno un'ora. Mettere il
tutto in un recipiente non metallico e lasciare lievitare per qualche ora. Quando tutto sarà ben lievitato,
tagliare dei pezzi del peso di 150 grammi fare una palla poggiandola su assi di legno. Lasciarle lievitare
fino a che saranno quasi il doppio del volume originale in ambiente caldo. Togliere dall'ambiente caldo
e portarle in ambiente freddo per almeno un'ora. Tagliare nel mezzo ogni “Spongada” con taglio quasi
totale. Le “Spongade” sono così pronte da mettere nel forno. Cuocere in forno a 180 gradi per circa 20
o 25 minuti, senza però aprire il forno. Vanno poi spolverate con zucchero a velo.