LINEE PIA E GUI ANO D S DA PE D`AZIO SOS ( SINTE ER LA ONE
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LINEE PIA E GUI ANO D S DA PE D`AZIO SOS ( SINTE ER LA ONE
Pro ovincia di Caserta LINEE E GUIDA PE ER LA STES SURA DEL PIA ANO D’AZIO D ONE PER P L’ENER RGIA SOS STENIBILE (PAES S) SINTE S ESI BR REVE Re datto dal Dipartimento o di Scien nze e Tec cnologie Ambienttali Sec conda Un niversità di Napoli Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ ESSA nte docum mento desc crive la m metodologia a proposta a alla Prov vincia di Caserta, C tà di Strutttura di sup pporto delll’Unione Europea, E per p la reda azione dei Piani di per l’Energ gia Sostenibile (PAES S) da partte dei Com muni. Il do ocumento fornisce f indicazion ni circa le e azioni e gli am mbiti che devono essere presi p in razione co on maggiore interessse e rapp presenta solo una b reve sinte esi delle uida per la a realizzazione dei P PAES, che la Provinc cia di Case erta ha in corso c di zione sottto la guid da tecnica a del Dipartimento di Scien nze e Tec cnologie tali della Seconda S Università d di Napoli. Infine, ne el presente e documen nto ci si l solo app profondim mento rela tivo alla raccolta dati d utili a alla realiz zzazione entario delle Emissio oni, senza a far alcun n riferimen nto alle m modalità di calcolo missioni (data sheet)) ed alle ssuccessive valutazioni quantita ative relattive alle reviste dai PAES. 3 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ RATEGI IE ENER RGETIC CHE DEL LL’UNIO ONE EU ROPEA ED IL O DEI SINDAC S I tegia dell’U Unione Eu uropea in materia di d energia a e cambiiamenti cllimatici, a definitiv vamente dal Parla amento europeo e e dai va ri stati membri le 2009, fissa obiiettivi am mbiziosi al 2020 co on l’inten to di ind dirizzare verso un n futuro so ostenibile basato su u un’econo omia a ba asso conte enuto di o ed elevata efficien nza energe etica. te della Commissio C one Europ pea si sinttetizzano in tre prrincipali obiettivi al 1. ridu urre i gas serra del 20% rispe etto ai valori del 199 90; 2. ridu urre i con nsumi en ergetici del d 20% attraverso o un incremento dell’efficienza a energetiica, rispettto all’anda amento te ndenziale; 3. sod ddisfare il 20% del ffabbisogno o di energia degli ussi finali de el 2020 con n fonti rinn novabili. to contestto si inseriisce l’inizia ativa “Patto dei Sindaci” (Cov venant of Mayor) sa dalla Commission ne Europe ea e miratta a coinvolgere le ccittà europee nel o verso la sostenibilità energe etica ed ambientale a e. Questa iniziativa,, di tipo rio, impeg gna le città aderentti a predis sporre pia ani d’azion ne (PAES – Piani e per l’Ene ergia Sosttenibile) fiinalizzati a ridurre del d 20% e oltre le proprie ni di gas s serra attraverso a politiche e locali che c miglio orino l’effficienza ica, aume entino il ricorso r all e fonti di energia rinnovabiile e stim molino il io energettico e l’uso o razionale e dell’enerrgia. VINCIA DI CASERTA A ha aderito a tale iniziativa della d Comm missione Europea E ata riconos sciuta qua ale Struttu ura di Supporto loca ale da partte della UE (nota 09.2010 del d Respo onsabile d della Commissione Europea del Covenant of ruolo, la Prrovincia di Caserta ssi pone i seguenti ob biettivi: avorire l'adesione di d Comuni al Patto dei d Sindac ci, offrend do coordinamento supporto nella fase di ratifica a. ssistere glli Enti loca ali nella red dazione de ei Piani d'A Azione. upportare l'attuazione dei Piani d'A Azione e organizza are iniziative di nimazione e locale pe er aumenta are la conoscenza sul tema trra i cittadin ni. 4 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ Re endicontare periodic camente a alla Commissione Eu uropea i rissultati raggiunti. IL PER RCORSO O DI AD DESION NE AL PA ATTO DEI D SIN NDACI Il primo passo ch he un Com mune deve e compiere e è deliberare in Co onsiglio Co omunale l’approvazione de ello schem ma di conv venzione predispost p to dal Cov venant of Mayors Office (C COMO); co on questo atto si d à mandato al Sinda aco di sotttoscrivere il Patto dei Sindaci con la Direzione e Energia della Co ommissione e Europea a (DG ENER). Figura 1 1: Estratto del d testo dellla convenzio one del Patto o dei Sindacii con gli impe egni sottosc critti dal Sindaco. 5 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ uesta firm ma il Sindaco S ssi impegna a, a nome e di tutta a la collettività, a e gli obiettivi europei al 2020 0 di riduzio one di alm meno il 20 % delle emissioni una serie di passi serra. Questo impeg gno preved de un perrcorso articolato in u cui i princiipali sono: a costruzio one di un inventario base delle e emission ni, a presenta azione del Piano di Azione pe er l’Energia Sosteni bile (PAES S) entro n anno dalla ratifica a del Patto o; a presentazione dii un Rapp porto bien nnale di attuazione e degli in nterventi revisti dal PAES. uare tale impegno, i Comuni possono predisporr p re un ”Pia no d'Azio one per gia Soste enibile” (P PAES) o “ “Sunstain nable Ene ergy Actio on Plan” (SEAP) ale devono o essere indicate le e misure e le politic che concre ete che si intende are per raggiung gere gli obiettivi indicati nel Pia ano. Per quelle nistrazioni locali che e hanno firrmato il Patto P dei Sindaci, S la realizzazione del sarà obbligatoria e dovrà avv venire enttro 1 anno o dall'app rovazione e dalla del Patto da d parte de ei Consigli Comunali della città. evidenziare e, quindi, come lo sstrumento o del Patto o faccia le eva soprattutto su spetti: l’ad desione volontarist v ica delle municipalità, che quindi as ssumono ni e obiettivi non no ormativam mente impo osti, e l’ap pproccio q uantitativo o, sia in temporali sia in terrmini di ob biettivi, ch he danno a questa in niziativa un u grado cretezza maggiore m rispetto a ad altre che l’hanno precedu uta, nell’idea del re globale, agire loc cale”. azione del PAES da a parte dii un Comune si pone dunqu ue come obiettivo o le quello di individuare il m ix ottimalle di azion ni e strum menti in grado g di re lo sviluppo di un sistema e energetico efficiente e sosteni bile che: dia priorità al risparm mio energ getico e alle a fonti rinnovabilli come me ezzi per la riduzione e dei fabbisogni ene ergetici e d delle emis ssioni di CO2; risu ulti coerente con le princip pali peculiarità soccio-economiche e 6 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ territoriali loc cali. si basa su un ap pproccio in ntegrato in i grado di metterre in evid denza la à di proge ettare le attività su ul lato dell’offerta di d energia in funzione della a presente e e futura, dopo ave er dato a quest’ultim ma una fo orma di raz zionalità riduca la dimensione e. e da tali prremesse, nella reda zione del PAES biso ogna: alutare il livello di co onsumo d di energia e di emiss sioni di CO O2 (baselin ne); ndividuare le priorità à e gli amb biti di intervento; ianificare e mettere e in opera a le azion ni per raggiungere gli obiettivi i riduzione e delle emissioni nel proprio te erritorio. o di azion ne del PA AES deve includere e, in linea a di masssima, i seguenti s dilizia: n nuove co ostruzioni, nuovi insediam menti, riq qualificazio oni e consumattori e strutturaz zioni imporrtanti; nfrastrutture urbane e; rasporti e mobilità urbana; u artecipazio one dei citttadini; omportam mento ene ergetico intelligente di ciittadini, mprese; ianificazione territorriale; enerazione e locale dii energia. ca industrriale, non essendo di norma competen nza delle municipalità, può ere inclus sa nel PAE ES, così co ome le ind dustrie ric cadenti ne el settore ETS. Di e, invece, sono le azioni conccernenti le piccole im mprese e l’’artigianatto. di aiutare i firmatari del p patto a realizzare r il loro o obiettivo, l'Ufficio ant of May yor” ha ela aborato u un modulo SEAP in strettta collabo orazione a (JRC) della Centro Comune C di d Ricerca d Com mmissione Europea. Questo nto deve essere compilato c online in inglese dai firma atari del patto p al to della presentazio p one del p piano d'azione per l'energia sostenibile (nella azionale).. 7 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ lo è costituito da tre e parti pri ncipali relative ai se eguenti arrgomenti: isione a lungo term mine e strrategia ge enerale: illustra l'o obiettivo generale g revisto di riduzione delle em issioni di CO2, le arree d'interrvento prioritarie, personale e assegnatto e le cap pacità fina anziarie; sultati principali de ell'inventa ario di ba ase delle emissioni : indica il livello ttuale di consumo c energetico e o e individ dua le fonti principa ali delle em missioni i CO2; lementi prrincipali del piano d d'azione per p l'energ gia sosten ibile: definisce le misure stab bilite a bre eve e lung go termine e per l'avv vio della sstrategia generale g e le dota onché i calendari, c le respon nsabilità attribuite a azioni finanziarie tanziate. TTO DE EI SINDACI ED D I SUOI I OBIET TTIVI o dei Sin ndaci (Cov venant off Mayors) è un’iniziativa de ella Comm missione a finalizza ata al coinvolgimentto degli En nti Locali, ed in part rticolare de el livello ale, nel raggiungim r mento deg gli obiettiivi dello sviluppo sostenibile, nello co rispetto o al tema energetico o. I firmattari del Patto, ad og ggi (Maggio 2012) irca 4.000. daco aderrendo al Patto P dei Sindaci, sottoscrive s e l’impegn no a perse eguire e erare a livello loca ale gli o biettivi ch he l’UE si s è postta nel cosiddetto etto Europeo “energia-clima : 20-20-2 20” , adottato nel ge ennaio 200 08. ticolare in n termini di riduzio one di alm meno il 20 0% delle emissioni di gas attraverso o la predis sposizione e e l’appro ovazione entro e un anno di un u Piano ne per l’E Energia So ostenibile (PAES) ed d alla pre esentazion e di un Rapporto R le sull’attuazione del d Piano stesso. E’ da ev videnziare quindi come c lo nto del Patto fa accia leva a sopratttutto su due asspetti: l’a adesione aristica de elle munic cipalità, ch he quindi assumono impegn ni e obiettivi non tivamente imposti, e l’approcccio quantitativo, sia a in termin ni tempora ali sia in di obietttivi, che danno a questa iniziativa un grado o di conc cretezza 8 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ ore rispetto ad altre e che l’han nno preced duta, nell’’idea del “pensare globale, ocale”. so al poten nziale cam mbiamento o climatico o del piane eta è un problema io conness e, le cui so oluzioni de ebbono es sere ricerc cate anche e a livello locale; in n questo è necessa ario attrib buire il prrincipio de ella responsabilità locale. L’e effettivo ngimento degli obie ettivi cond ivisi a live ello comun nitario passsa attrav verso un gimento ed e un impe egno deglii Enti Loca ali ed in pa articolare d dei Comun ni. TESTO INTERN I NAZION NALE E NAZION N NALE il Protocollo di Kyo oto, il Pia no d'azione di Bali del 200 07 ha avv viato un so di neg goziazione a livello internazionale che e avrebbe e dovuto portare, renza ONU U, Copena aghen Diccembre 20 009), alla conclusio one di un accordo e sul clima a per il periodo p po ost-2012. L'accordo avrebb be dovuto o fissare mpegni as ssoluti di riduzione delle emis ssioni per i paesi ind dustrializz zati, che lgano tutti i comparrti econom mici. a dato perr prima l'e esempio e il 9 Marzo o 2007 ha deciso1 au utonomam mente di ere del 20 0% le proprie emisssioni entro o il 2020 rispetto a i valori de el 1990, ronta a po ortare que esto obietttivo al 30% % nel caso o in cui a Copenagh hen altri primi fra tutti t USA e Cina) asssumano im mpegni co omparabilii. embre dell 2008 ha dunque e adottato o l'ambiziioso paccchetto "Clima ed a", che mette m in atto a l'obie ttivo assu unto impe egnandosi unilatera almente, l 2020, a: e d di CO2 di almeno il 20% risp petto ai va alori del ridurre le proprie emissioni 1990; aumentarre del 20% % il livello di efficien nza energe etica, ossia a ridurre i consumi del 20% rispetto r alle previsio oni per il 2020; 2 aumentarre la quota di u utilizzo delle d fontti di ene ergia rinn novabile giungendo o al 20% sul totale del consumo interno lordo de ell’UE. hetto indic ca anche le l misure attraverso o le quali realizzare r questi obiettivi: to “Energia pe er un mondo che cambia”. 9 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ per le centrali eletttriche e l e industriie ad alta intensità di energia2 (che coprono il i 40% cirrca del to otale delle e emission ni dell’UE)): riduzion ne delle emissioni del 21 1% rispe etto ai livelli 20053 entro de el il 2020, rilasciando gradualmente m meno “perm messi di emissione e e” nel qua adro del sistema ETS E (Emiss sion Tradin ng Scheme) di scam mbio di qu ote di emissioni; per i se ettori che non rie entrano nel sistem ma di sca ambio (ad d es. i trasporti - ad ecc cezione d del traspo orto aereo o, che sa arà integrrato nel sistema nel n 2012 -, - l’agricolttura, i rifiuti e il residenziale e): riduzione delle emissioni del 10% % rispetto o ai livelli del 200 05 entro il 2020, tramite obiettivi nazionali n vincolanti; v entro il 2020 il 20% 2 dell’e energia ne ell’insieme dell’UE d dovrà provenire da fonti rinn novabili, trramite ob biettivi naz zionali vin ncolanti; a almeno il 10% del carburantte utilizza ato per i trasportii in ogni paese d dovrà prov venire da fonti rinn novabili (b biocarbura anti, idrog geno, eletttricità “ve erde” ecc.). promozione dell’us so sicuro o delle te ecnologie di cattu ura e sto occaggio geologico del carbo onio. vo comple essivo fiss sato è sta ato poi ripartito tra a i Paesi Membri in modo tale da ga arantire la a compara abilità deg gli sforzi, fissando o obiettivi nazionali n l’Italia son no: 13% di rid duzione di CO2, rispe etto al 2005; 17% di en nergie rinn novabili, dii cui almeno il 10% nei traspo orti, rispettto al 20054; 20% di risparmio energettico, risp petto al 2005 (o obiettivo non vincolante e). ste ragioni, in generale, vi è cconsenso sull’opporrtunità di d dirigersi verso un energetic co più sos stenibile, rispetto agli a standard attua li, attrave erso tre li direzioni di attività: he producono o ferro e accia aio, vetro, cem mento, terraco otta e mattoni. riferimento fis ssato ai fini del d protocollo di Kyoto terminare gli ulteriori contributi all'imp pegno di re invece gli obiettivi o di riduzione delle e emissioni ", di utilizzare e come riferim mento anni più ù recenti, (il 1990) è preso come punto di riferimento o storico al ridu uzione delle emissioni glo obali dopo il 2012. Per dei singoli paesi, l’UE ha decisso, nel pacche etto "Clima per sfruttare i dati statistici più ù accurati disponibili membri dovra anno adottare e un piano d'a azione, da no otificare alla Commissione C e entro il 30 giugno 2010, i obiettivi naz zionali in materia di quota di energia rinnovabile nel settore dei ttrasporti, dell''elettricità e amento e raffreddamento nel n 2020, tene endo conto de egli effetti delle altre politiiche relative all'efficienza a 10 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ maggiore e efficienza a e raziona alizzazione e dei consumi; modalità innovative e, più pulitte e più effficienti di produzion ne e sformazione dell’energia; ricorso se empre più ampio alla a produzio one di ene ergia da fo onte rinnov vabile. ta verso modelli m di sostenibiliità nella gestione g energetica si contesttualizza fase in cui lo ste esso mod do di cos struire politiche en nergetiche si sta do sia a liv vello interrnazionale che ai vari livelli go overnativi sotto ordinati. sto contes sto si inse erisce la strategia integrata a in mate eria di energia e menti climatici adotttata defin itivamente e dal Parla amento eu uropeo e dai vari embri il 6 Aprile A 200 09 e che fi ssa obietttivi ambiziosi al 202 20 con l’inttento di are l’Europ pa verso un futuro o sostenibile basato o su un’ecconomia a basso to di carbo onio ed elevata efficcienza ene ergetica. te della Commissio C one Europ pea si sinttetizzano in tre prrincipali obiettivi al 4. ridu urre i gas serra del 20% rispe etto ai valori del 199 90; 5. ridu urre i con nsumi en ergetici del d 20% attraverso o un incremento dell’efficienza a energetiica, rispettto all’anda amento te ndenziale; 6. sod ddisfare il 20% del ffabbisogno o di energia degli ussi finali de el 2020 con n fonti rinn novabili. a declina quest’ultim q mo obiettiv vo a livello o nazionale, assegn nando ai va ari stati una quotta di energ gia obiettiivo, prodo otta da fonte rinnov vabile e ca alcolata sumo finalle di enerrgia al 202 20. La quota identificata perr l’Italia è pari al ontro il 5,2% calco olato com me stato di d fatto al 2005. L’’11 giugno 2010 ha adottato o un “Pian no Naziona ale d’Azion ne per le rinnovabili r i” che contiene le à che s’inttendono pe erseguire per il ragg giungimen nto dell’ob iettivo al 2020. 2 ngenti obiettivi di Bruxelles pianifican no un cap povolgime nto degli assetti ici internazionali con ntempland do per gli stati mem mbri dell’U Unione Eurropea la tà di una crescente e “dipende enza” dalle fonti rinnovabili e obbliga ando ad fonda ristrrutturazione delle p politiche na azionali e locali nellla direzion ne di un di genera azione distribuita ch he modific chi profond damente a anche il ra apporto 11 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ gia, territo orio, natura e assettti urbani. d essere un’importa u ante comp ponente di d politica ambienta ale, l’econ nomia a ontenuto di d carbonio diventa soprattutto un obie ettivo di p olitica industriale nza energ po econom mico, in cui l’efficien getica, le fonti f rinno ovabili e i sistemi ra delle em missioni di CO2 sono o viste come un elemento e di competitività rcato glo obale e un u elemen nto su cui c puntare per m mantenere elevati occupazio one locale.. saggio epo ocale deve e essere fa atto anche nelle modalità co on cui si pensa p al Non bisog energetic co di un te erritorio. N gna limitarrsi a obietttivi legatii ai MW i, bensì bisogna b pe ensare a u un sistema in cui le e città div ventino al tempo consumato ori e produ uttori di en nergia e che, inoltre e, il fabbissogno energetico, al minimo o, sia sod ddisfatto d da calore ed elettrricità prod dotti da impianti ati con fo onti rinno ovabili, in ntegrati con c sistem mi cogene erativi e reti di aldamento. E’ neces ssario defiinire strattegie che a livello lo ocale integ grino le bili nel tes ssuto urbano, industtriale e agricolo. to senso è strateg gica la ricconversion ne del setttore delle e costruzioni per i consumi energetic ci e le emiissioni di gas serra: occorre unire prog grammi lificazione dell’edific cato esiste ente e req quisiti coge enti per il nuovo, rivolti ad fusione di fonti rin nnovabili sugli ediffici capac ci di sodd disfare pa arte del gno delle utenze, decrementa andone la a bolletta energetica a. E’ evid dente la in termin ni di oppo ortunità o occupazion nali e van ntaggi da al punto di d vista co di ques sto nuovo modo di p pensare il rapporto fra f energia a e territorio. sario per i Comuni valutare a attraverso o quali azioni e stru menti le funzioni f nte Locale possono esplicitarssi e dimos strarsi incisive nel m momento in cui si ono le scelte in cam mpo energe etico sul proprio territorio. sto contes sto si ins serisce l’in niziativa “Patto “ deii sindaci” promoss sa dalla sione Europea e mirata a co oinvolgere le città europee ne el percorso verso enibilità energetica ed ambie entale. Questa iniz ziativa, di tipo volo ontario, a le città aderenti a a predispo orre piani d’azione (PAES ( – P Piani d’Azio one per a Sostenib bile) finalizzati a rid durre del 20% e oltre le pro oprie emis ssioni di rra attrav verso politiche loccali che migliorino l’efficie enza energetica, 12 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ ino il rico orso alle fonti di e energia rinnovabile e e stimo olino il ris sparmio ico e l’uso razionale dell’energ gia. azione de el PAES si s pone d dunque come c obie ettivo gen nerale qu uello di are il mix ottimale di d azioni e strumentti in grado o di garanttire lo sviluppo di ma energe etico efficiiente e sosstenibile che: c dia priorità al risparm mio energ getico e alle a fonti rinnovabilli come me ezzi per la riduzione e dei fabbisogni ene ergetici e d delle emis ssioni di CO2; risu ulti coerente con le princip pali peculiarità soccio-economiche e territoriali loc cali. e in evidenza la si basa su un approccio in ntegrato in grado di d mettere tà di proge ettare le attività a su ul lato dell’offerta di energia in funzion ne della a presente e futu ura, dopo o aver dato a qu uest’ultima a una forma di ità che ne riduca la dimension ne. vità messe e in atto per la rredazione dei PAES S seguono o le linee e guida te dal Jo oint Research Cen ntre (J.R.C C.) per conto dellla Comm missione a. e d’azione e contenu ute riguarrdano, in coerenza a con le indicazion ni della azione sov vra-ordinata, sia la a domanda che l’offerta di energia a livello vo del Piano, se da un lato è quello di permetterre un rispa armio cons sistente sumi energ getici a lu ungo term ine attrav verso attiv vità di effi cientamen nto e di nto della produzio one energ getica da fonti rin nnovabili, dall’altro o vuole eare la ne ecessità di superare e le fasi ca aratterizza ate da aziioni sporadiche e genee per passare ad a una miglior programmazione, anche e multi setttoriale. obiettivo,, che pottrebbe ap pparire se econdario, diventa principale e se si ra che l’ev voluzione naturale d del sistema energettico va verrso livelli sempre . Occorre quindi, non solo programm ri di consumo ed emissione e mare le a attuare,, ma anch he coinvol gere il ma aggior numero di a attori poss sibili sul o e definire strategie e e politich he d‘azione integrate ed inters rsettoriali. 13 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ to senso è importa ante che i futuri strumenti di pianificcazione se ettoriale coerentti con le indica azioni co ontenute in que esto documento mmatico: Piani P per il traffico, Piani per la Mobilittà, Strume enti Urban nistici e menti ediliz zi devono definire sttrategie e scelte coe erenti con n i principi esposti to docume ento e devono mon nitorare la a qualità delle d sceltte messe in atto, n base alla a loro qua alità ambie entale e di d utilizzo dell’energ gia. E’ imp portante no conside erati nuov vi indicatorri nella va alutazione dei docu menti di piano ngano con nto, ad ese empio del la mobilità indotta nelle nuo ove lottizza azioni e ntemporan neamente, permetta ano di definire meccanismi di compensa azione o e della ste essa. o fondam mentale ne ell’attuazio one delle politiche energetich he apparttiene al e, che può essere co onsiderato: entte pubblic co proprie etario e gestore di d un pa trimonio proprio (ed difici, veico oli, illumina azione); entte pubblico pianifficatore, programm matore e regolato ore del terrritorio e delle attivittà che su di esso ins sistono; entte pubblic co promo otore, coo ordinatore e e partn ner di in niziative info ormative ed e incentiv vanti su la arga scala. o documen nto costitu uisce il PA ES-tipo ch he la Proviincia di Ca aserta pro opone ai omuni, fornendo de ettagli mettodologici e presentando le lin nee di attività e il glio di az zioni che devono e essere qu uantificate per dim mostrare di d poter ngere gli obiettivi di d riduzion e delle em missioni di gas serra a, in linea con gli ni presi co on la firma a del Patto o dei Sinda aci. 14 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ RUTTUR RA ORG GANIZZ ZATIVA DEL PA AES azione del PAES può essere sin nteticamente suddiv visa in qua attro fasi: Fase inizia ale prima fa ase di orrganizzazio one del processo p con l’ind ividuazion ne degli ori e delle responsabilità di cia ascuno. Impegno politico (sottosccrizione del d Patto dei Sinda aci e motivazione dell’inttero processo). Individ duazione della stru uttura org ganizzativa a (respon nsabili, grruppi di lavoro ecc.). Individ duazione degli d stake eholder. Fase di pianificazion ne a fase cen ntrale elab borativa d del processo descrittto in que esta Guida a Pratica prevede la l definizio one dell’in nventario delle d emis ssioni di rifferimento (IBE) e ndi dell’obiettivo di riduzione delle emissioni e del d Piano di Azione (PAES) raggiungerre entro il 2020. Redazio one baseline (IBE). Individuazione de elle opporttunità. Definizione degli interventii. Elabora azione ed d approv vazione del d piano o (PAES) da parte del Consigllio Comunale. Fase di atttuazione esta fase rappresen nta la con ncretizzaziione dell’intero pro ocesso gra azie alla izzazione degli interventi p previsti de el PAES; un ruolo fondame entale è cato dai finanziame f enti e da alla Provin ncia come e Strutturra di Sup pporto e rdinatore delle d inizia ative. Piano di d fattibilità à ed eventtuali finanz ziamenti. Individuazione degli d stru umenti pe er la rea alizzazione e (organiz zzazione bandi, Finanziam mento tram mite terzi ....). Realizzazione deg gli interve nti. 15 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ Fase di monitoraggio mpegno so ottoscritto nel Pattto dei Sindaci S prrevede l’o obbligatorietà del nitoraggio delle iniziative inttraprese nel tempo o e sopra attutto de ella loro cacia in te ermini di variazione v e delle emissioni com munali, il cui inventario va iornato (M MEI) con lo scopo di verific care l’avvicinamentto/allontan namento ’obiettivo e quindi la messsa in cam mpo di ev ventuali azzioni corre ettive. Aggiorn namento periodico p d dell’inventa ario delle emissioni (MEI). Quantifficazione del d beneficcio ottenutto con gli interventi.. Verifica a ed eventuale ripian nificazione e. importantti che scan sto proces sso ci sono o quattro m momenti temporali t ndiscono esso del PA AES: a firma del Patto (ch he stabiliscce l’inizio del d proces sso). a sottomis ssione del PAES a ll’UE (che e deve es ssere con nsegnato entro 1 nno dalla firma del Patto, pre evia approv vazione de el PAES). ’approvazione del PA AES da pa rte dell’UE E. ’invio dei rapporti di d monitor aggio all’U UE (che deve d avve nire almeno ogni anni dall’’approvazione del PA AES). o molto im mportante è giocato dall’organ nismo polittico che do ovrà prom muovere pare, attrraverso sp pecifici gru uppi di lav voro, le principali li nee di inttervento dal PAES S. L’obiettivo dei gru uppi di lav voro è di coinvolgerre gli stak keholder ne di mobilitare la so ocietà civille intorno al Piano. PAR RTE POLITICA Assessore competente lavoro PAR RTE TECNICA tecnico comun nale rio tecnico com munale rio amministraativo comunale e te Responsabile → Stakeholdder → Responsabile → → Staff → → Staff → Staff → FUNZION NI coinvolgimento stakeholder e ssocietà civile parrtecipazione e sviluppo sulle linee di intervvento FUNZION NI coo ordina la parte tecnica e polittica per la stesura del PAES monitoraggio con nsumi energetiici del Comune e line ee sviluppo terrritoriale "sosttenibile" monitoraggio dell'attuazione deegli interventi acq quisti verdi ed appalti a con conntenimento en nergetico prefattibilità e valutazione beneefici dei poten nziali interventti a2:Esemplifficazionediunpossibileorrganigrammaarisorse/funzionidelCom muneperilPA AES. 16 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ degli sta akeholder è fondam mentale in quanto una parte e significativa del oinvolge atttori diversi dal Com mune senz za la cui partecipazi p ione, cond divisione gio diventta difficile raggiunge ere gli obie ettivi di Pia ano. olgimento degli stak keholder ssi potrà rivelare effficace nelle e diverse fasi del o del PAES S: ella fase iniziale, i gli stakeho older potrranno esprimere il proprio parere p e escrivere il i proprio ruolo r nel P PAES; se essi e condiv vidono gli o obiettivi del Piano si sentono o parte del processo o, niente dovrebbe d ostacolarlo o o; ella fase di pianifficazione, potranno o fornire importa anti inforrmazioni ecessarie al Comun ne per la d efinizione delle strategie d'az ione; ella fase di attuaziione del P Piano, pro ovvederanno alla re ealizzazion ne delle zioni che e li rigu uardano, nergeticam mente virtuosi e si faran nno prom motori stimolerranno la di comporrtamenti partecip pazione di d altri takeholderr; ella fase di d monitorraggio, inffine, forniranno al Comune i dati nece essari a ill progresso delle azioni di loro interesse e partecip peranno alutare ll'aggiorna amento del Piano. tutto vanno identificati i princiipali stakeholder ovv vero: oloro i cui interessi sono s tocca ati dal PAE ES (ad es. fornitori d di energia); oloro le cui attività influenzano o i PAES (ad es. con nsumatori di energia a); possiede/contro olla hi info ormazioni,, risorse e e co ompetenze per plementazione delle misure (a ad es. installatori, prrogettisti, consulentti); oloro la cesso (ad d tabella cui partecipa azione garantisce g l’imple ementazione di es. asso ociazioni, o opinion leader). se eguente si riporttano sintteticamentte gli sttrumenti per il imento degli d stakeholder. Non esisttono rego ole fisse, sta a ciascuna c strazione ritagliarsi la modali tà di conttatto e coinvolgimen nto che meglio m si al contesto socia ale e terrritoriale ed al pregresso p di inizia ative di imento. o passo è quello di ricostruirre, ad ese empio attrraverso un n question nario, la 17 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ ura degli attori a localli del prece edente ele enco attivi sul territo orio e di valutare, v so differenti modalità di con ntatto, le opportunittà ed i risschi dei differenti nti possibili del PAES S. base del coinvolgim mento è qu uello dell’informazio one e della a formazione sulle nità rappresentate dalle iniiziative di efficienttamento e energetico o ed in are di quelle allo stu udio all’intterno del PAES. Il livello di co oinvolgime ento più è quello della d parttecipazione e piena degli d stak keholder a alla definizione e one di spe ecifiche aziioni del PA AES. dicoinvollgimento Stru umenti Taarget mazioneedeeducazione e Broochure,new wsletter,fiere Ciittadinanza a mazionidifeeedback Con ntatti teleffonici, siti inteernet,questtionari Ciittadinanza aestakehollder olgimentoeeconsultaziione Gru uppi di laavoro dedicati a Sttakeholder e stakkeholder ben definiti, d decisori Com mmissioni poolitici Figura 3: Strumenti di co oinvolgimento o della cittadin nanza e degli stakeholder ategico inoltre l’utilizzo diffusso dei mez zzi di comunicazione e di massa a locali nformare e coinvolge ere tutta la a popolaziione sulle specifiche iniziative. ndamentalle fin dall’inizio d ell’azione,, valutare e il coinv volgimento o delle rie locali con l’esclu usione di eventuali impianti soggetti a al Registrro delle ioni ETS (Emission Trading g Scheme) che pos ssono esssere esclu use dal Sulla bas se dell’inte eresse spe ecifico al PAES da parte dell e industrie nonnfatti, l’Am mministrazione ha la facoltà à di esclu udere le a azioni rela ative a o settore valutando v i benefici complessiivi per il PAES comu unale, a frronte di cremento degli d obietttivi (dimin nuendo pe erò le oppo ortunità dii interventto). 18 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ TEGIA GENERA G ALE zero di un n PAES è lo stabilirre una Strrategia Ge enerale, un na vera e propria cui i comu uni individ duino gli atttori e le responsab r ilità di cia scuno, atttraverso zazione di quattro punti: p Impegno politico (sottosccrizione del d Patto dei Sinda aci e motivazione dell’inttero processo). Individ duazione della stru uttura org ganizzativa a (respon nsabili, grruppi di lavoro ecc.). Individ duazione degli d stake eholder, cioè c tutti coloro che e possono o essere interes ssati alla program mmazione del setttore (es. associaz zioni di catego oria, associazione citttadini, etc c.) Individ duazione degli d obie ettivi da raggiunger r re: è fon damentale e che il comun ne si pong ga la segu uente dom manda: qual è l'obie ettivo gen nerale di riduzio one delle emission ni di CO O2 del comune? Ricordiam mo che, conformemente a quanto o previsto dal Patto o dei sind daci, è necessario ridurre e le emiss sioni di C CO2 di alm meno il 20 0% entro il 2020. Occorre fissare e l'obiettivo o di riduziione come e valore "a assoluto" ((percentua ale della quantittà di emissioni di CO2 calc colata per l'anno d i riferimento). In alterna ativa, l'obiiettivo può ò esser fis ssato "pro capite". IIn questo caso, le emissio oni dell'anno di ri ferimento vengono o divise p per il num mero di abitantti nello sttesso ann o e l'obie ettivo di riduzione r percentua ale delle emissio oni viene calcolato ssu quella base. b STRATEEGIA GENE ERALE COM MUNE di _ ________ ________________ Obiettivvo generale d di riduzione delle emissiioni di CO2 entro 2020 nformemente,, a quanto pre evisto Peercentuale di riduzione p per Obiettivi p pro capite Sindaci, è neceessario ridurre e le l’anno di rriferimento di almeno il 2 20% entro il 2 2020. vo generale di riduzione delle i CO2 del vosstro Comune? ategia generrale: indicare e l’obiettivo del comune,, in termine di percentua ali di riduzioni di CO2. 19 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ RUTTUR RA ORG GANIZZ ZATIVA DEL PA AES zione del PAES P può essere e sin nteticamen nte suddiviisa in tre ffasi: entario Base B Emiissioni (I IBE) ario delle emissionii “comuna ali” per un n anno di riferimen nto (BEI, Baseline B n Invento ory) rapprresenta il quantita ativo totalle delle e emissioni di CO2 so in ton nnellate/an nno) conn nesso al consumo di energ gia nel territorio t e locale firrmatario del Patto. di riferime ento è l’an nno rispettto al quale e saranno confronta ati i risultati della e delle em missioni ne el 2020. L L’UE si è impegnata a a ridurre e le emiss sioni del ntro il 202 20 rispetto al 1990 0. Il 1990 0 è anche e l’anno d di riferime ento del lo di Kyotto. Per potter confro ntare la riiduzione delle d emisssioni dell’U UE e dei ri del Patto o, è necess sario stabiilire un an nno di riferrimento co omune. Pe ertanto il l’anno di riferimentto consigliiato per l’’IBE. Tutta avia, qualo ora non disponga d per compilare un inventario o relativo al 1990, l’autorità à locale dovrebbe e il primo anno disp ponibile pe er il quale e possano essere ra accolti datii quanto pleti e affiidabili possibile. ipali ipote esi di lavorro per la rrealizzazione dell’IBE E sono: isogna co onsiderare solo le em missioni sulle quali il Comune e ha la po ossibilità iretta o indiretta di interventto in term mini di ridu uzione (di retta ad esempio e ui consum mi degli edifici di p proprietà comunale; c ; indiretta a ad esem mpio sui onsumi de egli edificii privati a attraverso l’azione del Regollamento Edilizio). E ono quind di escluse le emissi oni di imp pianti indu ustriali sog ggetti a Emission E rading (ET TS – ad es sempio le centrali te ermoelettrriche prese enti nel Co omune), e emissioni del trraffico di attravers samento (ad esem mpio, auto ostrade, uperstrade e, strade extraurban e ne statali e provincia ali …); on emissio oni energe etiche si in ntendono le emissio oni di CO2 connesse agli usi 20 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ nali del territorio co omunale. Q Questo implica, ad esempio, e che si con nteggino e emissioni legate all consumo o di energia elettrica a e non qu elle degli impianti i produzion ne. essere recuperati r i dati p principali del consu umo enerrgetico fin nale del , ad esempio la quanttità di energia elettrica//termica per il mento/rafffreddamen nto, comb ustibili fos ssili ed ene ergie rinno ovabili con nsumata lizzatori finali. ddivisi in due d categorie principali, "ediffici, attrezzzature/im mpianti e sono sud e" e "trasporti", e in otto so ottocatego orie. L'inse erimento d dei dati relativi a categorie è obbligato orio. ecifico i da ati devono o essere su uddivisi ne elle cinque e sottocate egorie seguenti: ria: Edific ci, attrezz zature/im mpianti e Industrie e e attrezzatture/impia anti comu nali: l'esp pressione "attrezza ature/impianti" si a tutte le strutture che cconsumano o energia diverse dagli edifici (ad o, le uniità di trattamento delle ac cque, i centri c di riciclaggio e gli di comp postaggio); attrezzaturre/impiantti terziari (non comunali): in questa ca ategoria rientrano edifici e gli impian nti del se ettore terz ziario (setttore dei servizi) che c non di proprietà comu unale né sono gesttiti dall'am mministrazzione loc cale (ad o uffici di società private, banche, piccole e medie imprese, attività rciali e al dettaglio, d ospedali, o e etc.); esidenziali: consumo o energeticco negli ed difici utilizz zati princip palmente a scopo ziale; bblica com munale: ill uminazion ne pubblica di prop prietà com munale o zione pub dall'ammin nistrazione e locale; a: in genere i comun ni hanno ssolo un'inflluenza limitata sul ssettore industriale. tto dei sindaci il com mune può decidere di d includere questo ssettore nel proprio 21 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ azione perr l'energia sostenibil e (non obbligatorio)); ria: Trasp porti categoria comprend de il trasp porto su sttrada e co on trazion ne elettrica a (tram, etc.). I dati d relativ vi al con sumo ene ergetico devono d ba asarsi sui dati di o effettivo o (parco au uto comun nale o tras sporti pubblici) o su u stime ba asate sul traggio de ella rete stradale co omunale. Se possib bile, i dati dovranno o essere i nelle tre sottocateg gorie segu uenti: uto comu unale: veicoli posse eduti e utilizzati da all'autorità à/amminis strazione le; i pubblici: autobus, tram, mettropolitana a, trasportto urbano ssu rotaia; i privati e commerciali: questta categoria comprrende tuttte le mod dalità di o su strad da e a trazione eletttrica pres senti nel te erritorio d del vostro comune ncate sopra (ad esem mpio autom mobili e trraffico merrci). e Produzio one di en nergia so ulteriorre richiestto dal lay yout dell’U Unione Eu uropea pe er la chiusura del energetico è la qua antificazion ne dell’ene ergia eletttrica rinno ovabile pro odotta (o ata attrave erso contra atti che ne e garantis scono la rinnovabilità à) e la pro oduzione ia termica a per reti di d telerisca aldamento o. one locale di elettricità e corrisspondenti emissioni di CO2 nel quadrro del Pattto dei sind daci la riduzione del consumo o energetico finale uta priorittaria, è po ossibile ten nere conto o anche de elle riduzio oni delle emissioni e a effetto se erra sul versante d ell'approvvigioname ento qualo ora, ad esempio, il promuova a l'installa azione di i mpianti a energia rinnovabile r e o realizz zi misure enza energ getica in im mpianti di teleriscald damento. une può decidere d di inserire e o meno o la prod duzione lo ocale di elettricità e entario e nel piano d'azione per l'energia soste enibile, se e il piano d'azione azioni correlate alla prod uzione dii elettricittà all'inte c erno del territorio le (ad ese empio lo sviluppo s d del fotovoltaico, delll'energia e eolica, delll'energia 22 Seconda Un niversità deg gli Studi di Napoli N DIPARTIIMENTO DI S SCIENZE E TECNOLOGIE T E AMBIENTA ALI ___ ___________ __________ ___________ ________ trica, ecce etera) o un n migliora mento ne ell'efficienz za della prroduzione locale di entario dev vono esse ere elencatti tutti gli impianti che c ottem perano ai suddetti , per i quali q occorre indica are anche e la rispetttiva quan ntità di elettricità e a localmen nte (in MW Wh). Per gl i impianti a combustione devo ono essere e indicati energetici utilizzati. caldamentto/teleraffreddamen nto, bisog na tenern ne conto impianti di telerisc il calore/frreddo (gen nerato ad esempio da una ca aldaia di te eleriscalda amento o impianto CHP) ven ngono forrniti come e prodotto o agli uti lizzatori finali f nel o comun nale. Devo ono essere e presi in n considerrazione ed d elencati tutti gli che gene erano calo ore o fred do e lo vendono/distribuisco no come prodotto zzatori finali all'interno del terrritorio comunale (in n genere ttramite un n sistema scaldamen nto). Occorre altresì indicare la quantità à di calore//freddo prrodotto, i energetici,, nonché le emissio oni di CO2 o equiva alenti di C CO2 e i fattori f di ne corrispo ondenti. 23 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ o di Azio one ezione rac ccoglie le informazzioni di ba ase sulle azioni prrincipali previste p nel ano d'azion ne per l'en nergia sosttenibile. campi d'azione istrazioni locali possono intro odurre mis sure di effficienza en nergetica, progetti di nnovabile e altre aziioni in matteria di en nergia in molte m delle e loro aree e di attività à. ei sindaci riguarda le azioni a avviate a livello loc cale nell'am mbito di competenz c za Si prev vede perta anto che i firmattari del patto p intra raprendano o iniziativ ve o di tutte o alcune delle d loro p possibili mansioni, agendo in v veste di: sumatori e fornitori di servizi;; nificatori, sviluppato s ri e autori tà di regolamentazione; sulenti, inc centivatorri e modellli da seguire; duttori e fo ornitori. illustrare i settori che c vengo ono presi in conside erazione n ell'inventa ario di bas se issioni (a ad esemp pio edificii, attrezz zature/imp pianti, ind dustrie e trasportti, e locale dii elettricità à e teleris caldamentto/telerafffreddamen nto, cogen nerazione di ettrica e termica) t e, e in secon ndo luogo,, deve ess sere basatto sui setttori in cui il chiamato a svolgere e un ruolo o specifico,, ad esempio: pianificazio one territo oriale" (pia anificatore e), appalti pu ubblici di prodotti p e sservizi" (consumatore) o oinvolgime ento dei cittadini e d dei soggettti interess sati" (conssulente, investitore) istrazioni comunali c sono s libere e di scegliere i loro campi c d'azzione principali. ssere indiv viduate in dettaglio: 24 4 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ oni/misure e principali relative e ai dive ersi settori (edifici pubblici,, trasportti, duzione, fo ormazione e e istruzio one, etc.) icare per ogni o azione e: a. i temp pi (breve/lu ungo term mine), b. le resp ponsabilità à (Comune e/ESCO), c. le mod dalità di atttuazione, d. i costi stimati pe er ogni missura, e. il rispa armio enerrgetico pre evisto per misure e per settorre, f. la prod duzione di energia rrinnovabile e prevista per misurra e per se ettore, g. la riduzione delle e emission ni di CO2 previsti p pe er misura e per setto ore. se è fonda amentale ed è prop pedeutica alla fase di concrettizzazione dell’intero o grazie alla realizzaziione degli interventi previsti del d PAES, nella quale un ruolo o tale è giocato dalla a individua azione deg gli strume enti tecnicci finanziari utili alla a one deglii interve enti (fond di di Pattto dei finanziamento, org anizzazion ne bandii, ento tram mite terzi ....). ase di monitorag m ggio egno sottoscritto nel Sindaci S prevede p l’obbligato orietà de el oraggio de elle iniziative intraprrese nel te empo e soprattutto d della loro efficacia in n ni di variazione delle e emission ni comuna ali, il cui in nventario va aggiornato (MEII) o scopo di verificare e l’avvicina amento/allontaname ento dall ’obiettivo e quind di essa in campo di eventualii azioni correttive. Aggiornam mento perriodico del l’inventariio delle em missioni (M MEI). Quantifica azione del beneficio ottenuto con gli interventi. Verifica ed eventua ale ripianifficazione. oltre che i firmata ari del Pattto dei sind daci dovra anno prese entare una a gnala ino one di attu uazione su u base bie ennale. La prima rela azione dov vrà essere e elaborata a nni dopo la a presenta azione del piano d'azione sull'energia so ostenibile. 25 5 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ LTA DA ATI E RE EALIZZA AZIONE E DELL’I IBE nte paragrrafo vengo ono fornite e le tabelle e le ind dicazioni p per l’acquisizione de ei ealizzazion nformazioni necessa arie alla re ne dell’Inv ventario d delle Emiss sioni. Nella a ella (tab.2), vengo ono richiessti i dati di localizzazione, i dati ana agrafici e i della p persona che dovrrà essere e individu uata, dall Comune e oggetto o ento, come referentte del PAES S. D DATI GENERA ALI REGIONE ROVINCIA PR CO OMUNE CO OMUNITA' MONTANA NU UMERO ABITTANTI SU UPERFICIE (km mq) NU UMERO ABITTAZIONI NU UMERO NUCLEI FAMILIAR RI R RIFERIMENT TI SITTO WEB PERSONA DI RIFERIMENTO O UMERO DI TEELEFONO NU INDIRIZZO E‐M MAIL Tab.2:: Dati genera ali del Comu une e del refe erente. ella 3 si chiede di evidenziar e re se sull’a area territtoriale de ll’Ente in questione e, vincoli pae esaggistici, ambienttali, archeologici e di d specifica are se esistono o se e corso di approvaz zione pol itiche di programmazione relative al settore e o, al settore trasporrti e a quelllo ambien ntale. 26 6 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ VINCOLI SU ULL'AREA TEERRITORIALEE NTALI AMBIEN SI PAESAGGIISTICI NO SE SI INDICA ARE QUALI 1‐ 2‐ 3‐ SI A ARCHEOLOG ICI NO SE SI INDICAR RE QUALI 1‐ 1 2 2‐ 3 3‐ SI PARC CHI NATURA ALI N NO SE SI INDICARE Q QUALI 1‐ 2‐ 3‐ SI NO SE SI IINDICARE QUA ALI 1‐ 2‐ 3‐ POLITICHEE DI PROGRA AMMAZIONEE PIANO ENERGETICO NALE COMUN SI NO PIANI ALTRI P SI NO SE SI INDICA ARE QUALI 1‐ 2‐ 3‐ PUC PIP SI SI NO AZIONI MOBILITA' SOSTENIBILE SI NO A ALTRE AZION I SI SE SI INDICAR RE QUALI 1‐ 1 2 2‐ 3 3‐ N NO REG GOLAMENTO O EDILIZIO SI NO NO SE S I INDICARE QU UALI 1‐ 2‐ 3‐ Tab.3: Vincoli ch he insistono sull’area e politiche p di programmazi p ione. lla 4, invece, si richiede di ele encare tutti gli edific ci di proprrietà dell’e ente, con la a estinazion ne d’uso (casa co munale, scuole, biblioteche,, università, teatrii, m, anfiteattri, centri sportivi, p palestre, piscine,…e p etc.….). Pe er ognuna di esse si s i specifica are: la de enominazio one, l’indirizzo dell’edificio, i dati cattastali e le e animetrie,, il numero o di utenti (intesi co ome i lavoratori che operano nell’edificio n o ero di uten nti come per p esemp io il nume ero di stud denti di un na scuola),, i consum mi quelli termici suddivisi perr vettore energetico o. Di nottevole imp portanza è la tipolog gia di illuminamentto, il risca aldamento e raffresscamento e se sono o C, fotocop piatrici, sca anner o alttro con le ore di funzionamen nto. corre spec cificare l’epoca di c ostruzione e, le carattteristiche generali (superficie e olume tota ale e num mero di piani) e quelle strrutturali cche indica ano sia la a a delle parreti che la tipologia delle supe erfici vetrate. 27 7 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ EDIFICI/ATTREEZZATURE (Casa Comuunale, Scuole, Bibliotechhe, Università, Teatri, AAuditorium, Anfiteatri, Centri Sportivi, Palestree, Piscine,…etc….) O DENOMINAZIOONE INDIRIZZZO CONSUMI ELETTTRICI (kWh/annoo) GASOLI (litri/anno) CONSUMI TERMICI OLIOO GAS NATURALE COMBUSSTIBILE (mc/anno) (litri/anno) GPL (litri/anno) TIPOLOGIA DI TIPOLOGIA DI RISSCALDAMETO (es.: caldaia CLIMATIZZAZIONE ESTIVAA a a metano con radiatori e (es.: multisplit, pompe dii calore, etc….) termostato,…etc….) EDIFICI/ATTREZZATURRE (Casa Comunale, Scuole, Bibllioteche, Università, Teatri, Audiitorium, Anfiteatri, Centri Sportivvi, Palestre, Piscine,…etc….) DENOMINAZIONE INNDIRIZZO DATI CATASTALI EPOCA DI NUMERO MEDIO SUPERFICIE TTOTALE VOLUME NUMERO COSTRUZIONE/RISTRUTTURAZIOONE UTENTI /GIORNO TOTALE (mc) PIANI (mq) CAARATTERISTICHE SUPERFICI VETRATE (infisso TIPO DI STRUTTURA CARATTESTICHHE COSTRUTTIVE SUPERFICIE a singolo vetro, vetrocamera a doppio infissso, (portante ‐ CA, ecc..) VETRATA (mq) SUPERFICI OPACHE ecc) Ta ab.4:Caratte eristiche gen nerali e strutturali degli edifici e pubbliici. seguono le e informaz zioni gene erali, alle quali q è sufficiente b barrare la casella de el o con una crocette, relative a ll’uso e allo stato de egli appare ecchi eletttrici e degli i climatizzazione (ta ab.5). 28 8 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ MAZIONI RELLATIVE ALL'USO E ALLO O STATO DEEGLI APPAR RECCHI ELETTTRICI (lamp padine, pc, fotocopiatrici, stamp panti, etc….) cchi rimangono accesi anche al di fuo ori i lavoro? cchi rimangono spesso in nutilizzati? e centralizzarre l'uso di alccuni appareccchi mpanti?) arecchi sono o da sostituiree? SI NO O SI NO O SI NO O SI NO O RMAZIONI RELATIVE A ALL'USO ED ALLO STATTO DEGLI IM MPIANTI DI C CLIMATIZZA AZIONE ti sono gestitti attraverso un contratto o di sterno? re di calore h ha più di 20 aanni? la sostituzione del generratore di calo ore? sistema di geestione esisteente (termostato, o programmaabile, timer, etc.)? SI SI SI NO O NO O NO O SI NO O SI NO O SI NO O SI NO O SI NO O dell'edificio o ci sono zonee troppo cald de o dde a causa d di malfunzionamento de i termico perccepito è conssiderato te buono in inverno? termico perccepito è conssiderato te buono in estate? di regolazione è in grado di differenziare la i diverse zon ne? Informazionii generali sulllo stato deg gli apparecch hi elettrici e degli d impian nti di climatiz zzazione. 6 sono rip portate le informazio oni relative e ai consu umi energe etici degli impianti di d to delle ac cque e dei rifiuti (tab b.6). 29 9 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ IMPIA ANTI DI TRATTTAMENTO TIPOLO OGIA CONSUMO MEDIO C O DI ENERGIA ELETTRIICA MWh/anno ALTRI CON NSUMI ENERGETTICI TIPOLO OGIA DI CONSUMI VALORI E UNITA' DI MISURA A ATTAMENTO DELLE ACQUE (Depur atori, ecc...) APTAZIONE DELLE ACQUE OLLEVAMENTO DEELLE ACQUE NARI CLAGGIO COLTA ALTIMENTO OMPOSTAGGIO e: ………………………………………………….. Tab.6: Con nsumi energ getici degli im mpianti di tra attamento de elle acque e dei rifiuti. 7 contie ene le infformazionii riguarda anti la pubblica illu uminazione e, dove si s i individua are la tipo ologia di l ampade in uso dall’ente e d di indicare il numero o ente la sp pade, le ore medie di accenssione ed eventualm e pesa e/o il i consumo o e informazioni sullo stato s degl i impianti di illumina azione. 30 0 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ ILLUM MINAZIONE PUB BBLICA TIPOLOGIA DI LAM MPADA NUMERO DI LAMPADE POTTENZA DELLE LAM MPADE (W) O ORE MEDIE AC CCENSIONE (o ore/anno) CON NSUMO TO OTALE (MW Wh/anno) SPESSA (euro/anno) 0,0 00 0,00 0,00 0 0,00 0,00 ………………………………… ………………….. STATO DEGLI IMPIANTI DI ILLLUMINAZIONE P PUBBLICA tato di sistema dii gestione dei flusssi ai io nti sono sporchi? e inefficienti da ssostituire? ne è effettuata in maniera efficientte? anti rispettano i reequisiti richiesti d dalle nti in materia (inq quinamento ri di illuminamentto, sicurezza strad dale, a la sostituzione d degli impianti con n altri S SI NO SSI S SI S SI NO NO NO S SI NO S SI NO Tab.7: Dati energetici e tipologia dii illuminazion ne pubblica. a 8 fa riferrimento al settore trrasporti, ed è suddiv visa in tre parti: rco auto comunale tobus di linea rvizi pubblici di trasporto con trazione elettrica e ma parte, occorre specificare s e, oltre alla tipolog gia di autto e i co onsumi pe er ile utilizza ato, anche e la cilindrrata, la no ormativa antinquinam mento e i chilometrri Per autobus di line ea, invece , si intendono quelli che cirrcolano su ul territorio o e anche per essi va speccificata la tipologia, il nume ero, la cilindrata, il e utilizzato o, il numero di corse e giornalie ere e i chilometri di ogni corsa a. Infine la a te riguarda a i servizi pubblici di traspo orto con trazione e lettrica, ossia o tram m, tane, etc. per esse,, ove pressenti, è su ufficiente conoscere c il numero o di linee, i percorsi e il consum mo medio di energia a elettrica. 31 1 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ TRASPORTII PAR RCO AUTO COM MUNALE il parco automobili per le diversse tipologie ed indicare su diverrse righe le auto o, i motocicli, glii scuolabus, gli a autocarri, etc., d di p proprietà comun nale. A NUMERO STESSA TIPOLOGIA OLOGIA CILINDRATA STANDARD LEGIISLATIVO (EURO 1, EURO 2….) TIPOLLOGIA DI CARBURANTE m PERCORSI km CONSUMO MEDIO DI C COMBUSTIBILE km m/l Km m /CORSA km/gg AU UTOBUS DI LINEA A che circolano sul territorio co omunale TOBUS E SERVIZIO O/PRIVATO XTRAURBANO NUMERO AUTOBUS CILINDRATA TIPOLOGIA A DI CARBURAN NTE NUMERO COR RSE/GG SEERVIZI PUBBLIC CI DI TRASPORTO O CON TRAZION NE ELETTRICA ((es. metro, tram,, etc.) TIPO OLOGIA NUMERO L INEE km PEERCORSI CON NSUMO MEDIO DI EENERGIA ELETTRICA A kWh/anno T Tab.8: Dati relativi r al pa arco auto com munale e serrvizi pubblicii. 32 2 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ tore servizi e industrie (tab b.9), tenendo conto o della de escrizione dei codic ci portati in tabella è sufficientte conosce ere il num mero delle e industrie e o serviz zi nti alla cattegoria di riferimentto. SERVIZI E INDUSTRIE nformazioni da recuperare presso gli sportelli dell'Ufficio Commerrcio e Attività Produttive e raggruppare seco ondo la Classificazionee ATECO 2007 riportatta di seguito) DESCRIZIONE NUM MERO CONSUMO O ELETTRICO MEDIO(kW Wh/anno) CONSUMO TER RMICO MEDIO GASO OLI GAS NATURALE OL IO COMBUSTIBILE GP PL (litri/anno) (litri/an nno) (mc/anno) (litri/aanno) OLTURA, SILVICOLTURA E PESCA ZIONE DI MINERALI DA C CAVE E MINIERE TÀ MANIFATTURIERE UZIONI ERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI ORTO E MAGAZZINAGGIO TÀ DEI SERVIZI DI ALLOG GGIO E DI RISTORAZIONE I DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE TÀ FINANZIARIE E ASSIC CURATIVE TA' IMMOBILIARI TÀ PROFESSIONALI, SCIEENTIFICHE E TECNICHE GIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTTO ALLE IMPRESE ATTIVITÀ DI SERVIZI Tab.9: Classificazion C ne e descriziione delle attività previstte dal codice e ATECO. abella fa riferiment r o all’even ntuale pressenza, a disposizion d ne dell’edificio, di un u di produzio one di ene ergia sia e elettrica che c termic ca da fontti rinnovab bili e/o co on mista. Si richiede di d indicare e la tipologia di imp pianto con la relativa a potenza e installazio one. 33 3 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ SEZIONE PRODUZIONE DI ENERGIA: IMPIANTI BASATI SSU FONTI CON NVENZIONALI EE RINNOVABILLI* IMPIANTO ODUZIONE ENEERGIA ELETTRIICA FOTOVOLTAICO kWe p E EOLICO kWe p ID DROELETTRICO kWe p T TERMOELETTRICA A (*) kWe p C COGENERATIVO ( (* ) kWe p IMPIANTO ODUZIONE EN NERGIA TERMIC CA Totale kW INSTALLATI Totale kW INSTALLATI SOLARE TERMICO O kWt p T TERMOELETTRICA A (*) kWt p C COGENERATIVO ( (*) kWt p (*) i ndi ca re i l tti po di a l i mentaa zi one: Bi oma s s a , Ca rbone, Pettrol i o, Meta no. IMPIANTO E/FREDDO PRO ODOTTI LOCALMENTE Totale MW INSTALLATI C COGENERAZIONE E DI ENERGIA ELEETTRICA E TERMIICA MWt p IM MPIANTI DI TELEERISCALDAMENTTO A ALTRO SPECIFICA RE: …………………………………………… ……….. MWt p MWt p *Per ogn ni impianto è necessario compilarre in dettagllio la seguen nte tabella A DI IMPIANTO O (fotovoltaico, eeolico,ecc…) LUO OGO DI INSTALLLAZIONE kW W INSTALLATI kWt p kWt p kWt p kWt p kWt p kWt p kWt p kWt p kWt p kWt p Tab b.10: Produz zione di enerrgia da fonti convenziona ali e rinnova abili. 34 4 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ EGIA DI I AZION NE ella realizzaazione dell’Inventario ddelle Emissioni (IBE) è ffondamentaale definire, per ognun no i, la strateggia d’azione e, arrivand o a definirre il cosiddetto Piano di Azione.. Si tratta di d quota di riduzione delle emissionii che ci si im mpegna a raggiungeree entro il 20 020, a partirre emente efffettuata, dei settori maggiormeente responsabili delle duazione, precedente i CO2. Perttanto, prevvedendo unna serie d’aazioni miratte ad agiree in modo efficiente e e ed er le quali si è in grad do di valutaare in maniera quantitativa l’effeetto, si saràà in grado di d di interventto che poss iedono pottenziali marrgini di migllioramento dal punto di gli ambiti d iduzione deei consumi e energetici ee delle relative emission ni. in linea generale, individuare 6 aaree tematiiche (edificii, impianti, illuminazione, mobilità, e, controllo o gestione e monitoraaggio) nelle e quale poter intrapreendere speccifiche azioni o consisteree ad esemp pio nella rid uzione dei consumi en nergetici deegli edifici pubblici, nella e di speciffiche politicche di mobbilità sostenibile, nella produzioone di enerrgia da fon nti e rinnovabili, nella individuazioone delle potenzialità di rispparmio ene ergetico nel e e nelle attività produtttive o dei sservizi. tre, indispensabile la p promozionee di iniziative che coin nvolgono atttivamente i cittadini, in hiamarli a svolgere un n ruolo direetto nella riduzione de elle emissiooni e nel miglioramentto mento al cambiamento o climatico. In tale am mbito di parrticolare riliievo è una campagna d di zione al tem ma del risparmio enerrgetico e alll’uso razion nale degli iimpianti siaa termici ch he partire dallee scuole e daalle famigliee. la seguentee, allo scop po di costruuire una prima traccia del Pianoo di Azione e, sono staati uni specifici interventi per ognunaa delle 6 arree tematiche (edifici, impianti, illuminazione, vulgazione,, controllo gestione g e monitoragggio) precedentementee indicate. Si S richiede di maniera esplicita quaali azioni ssi ritiene po ossano essere attivatee sul proprio territorio anche in co oerenza con azioni e pi ani territorriali già avviati (es. PUCC, Regolame ento Edilizio o, 35 5 Se econda Univ versità degli Studi di Nap poli DIPARTIME ENTO DI SCIIENZE E TEC CNOLOGIE AMBIENTALI A ______ __________ __________ ___________ ______ STRATEGIA D'AZZIONE AZIONI PIANIFFICATE Indicare e con una "X" quali azionii si intendono fare Allegato Enerrgetico al Regolam mento Edilizio in modo da definire e regole stringenti per i consumi eenergetici residen nziali Riqualificazio one Energetica de egli Edifici Pubblicci mediante interrventi su involucro Riqualificazio one Energetica de egli Edifici Pubblicci mediante interrventi su impianti Politiche di in ncentivazione all'utilizzo in ambitoo residenziale privvato di tecnologie a basso impattoo energetico/ambientale Audit energetici negli edifici p pubblici e intervennti di retrofit affidati a terzi (ESCo) Installazione di Impianti fotovvoltaici su Edifici PPubblici E Installazione di Impianti solarii termici su Edificci Pubblici Installazione di altri impianti b basati su altre fonnti energetiche rinnovabili (es. geo otermico, idroeleettrico, biomassa) sul munale territorio com Attivazione di Impianti di cond dizionamento calldo/freddo ad altta efficienza su ed difici pubblici Reti di telerisscaldamento Installazione di sistemi di Rego olazione/Control lo in ambito di ed difici pubblici Rimodulazion ne dei contratti di servizio Energiaa Riduzione del consumo energetico dei sistemi di raccolta/gestio one rifiuti E Riduzione del consumo energetico dei sistemi idrici ne rete di pubblica illuminazione Manutenzion Implementazzione dei sistemi d di illuminazione ppubblica ad alta e efficienza Realizzazionee del Piano di Mobilità Sostenibile Interventi di aammodernamento del parco autoo comunale Interventi di aammodernamento /potenziamennto dei mezzi pub bblici Incentivazion ne a forme di uso collettivo del meezzo privato ( es. Car sharing, car p pooling) Incentivazion ne all'uso della biccicletta Politiche di in ncentivazione veicoli a basso impaatto ambientale (elettrici, ibridi, ettc.): mobilità eletttrica intercomun nale Creazione di uno Sportello Energia e di un Ufficcio Patto dei Sind daci Promozione d del marchio Eco LLabel e di altri sisstemi di Acquisti vverdi (GPP ‐ Gree en Pubblic Procurrement) Programmi fo ormativi per la rid duzione dei consuumi energetici in famiglia e nei condomini Programmi fo ormativi e inform mativi con scuole, enti ed associazioni C per gestione ene ergia (smart grid)) Interventi inffrastrutturali e progetti di ICT/TLC Database geo oreferenziato dei consumi energettici O Condivisione delle buone prattiche e delle azionni con altri Comu uni del territorio limitrofo Coinvolgimen nto stakeholder p per acquisizione i ncentivi e finanziiamenti Tab.11: Azioni pianificcate e suddiv vise per area a tematica. 36 6