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● rubriche e varie ● NOTIZIARIO AIPE AIPE - ASSOCIAZIONE ITALIANA POLISTIRENE ESPANSO Via M. A. Colonna 46 - 20149 Milano - tel. +39 02 33606529 - fax +39 02 33606604 - e-mail: [email protected] - www.aipe.biz Edilizia in piazza a Bologna L’edizione 2010 del SAIE (Salone Internazionale delle Costruzioni), svoltasi a Bologna da 27 al 30 ottobre, si è presentata con un nuovo look per offrire ai 170.000 operatori presenti in fiera un servizio sempre più volto all’integrazione tra competenze, tecnologie, sistemi e persone. Al fine di creare un legame diretto tra espositori e visitatori, quest’anno è stata allestita una serie di “piazze” a tema. Una di queste era Saie Cantiere, uno spazio di aggregazione gestito da Bema Editrice in collaborazione con Aipe e suddiviso in 3 percorsi tematici: 1) sicurezza in cantiere con la rivista specializzata (ciclo di seminari e tavole rotonde sull’utilizzo delle macchine e delle attrezzature in cantiere); 2) mostra di progetti innovativi realizzati dalle rivendite edili per l’impresa nelle aree formazione, applicazione e servizi; Dream House (costruire facile e veloce nel rispetto delle nuove direttive europee per edifici a energia zero). *** In quest’ultima area Aipe ha organizzato, per ogni giorno di fiera, 4 incontri aperti a tutti i visitatori della piazza, proponendo un approccio costruttivo volto a realizzare in modo semplice e veloce una “casa dei sogni” energeticamente efficiente e antisismica, attraverso un’adeguata progettazione e l’utilizzo di materiali altamente performanti e isolanti come l’EPS. Si tratta di un’iniziativa che anticipa i tempi: l’Unione Europea ha infatti stabilito che tutti i nuovi edifici costruiti negli stati membri dopo il 31 dicembre 2018 dovranno essere in grado di produrre quasi altrettanta energia di quanta ne consumano. Nello stessa area è stato inoltre allestito un piccolo spazio espositivo con sistemi costruttivi, componenti e materiali forniti da alcune aziende associate ad Aipe e idonei a costruire la “dream house”. L’associazione era inoltre presente con un nuovo stand istituzionale per presentare le proprie attività, documentazione tecnica e aggiornamenti del mercato di riferimento dell’EPS. *** Oltre ai percorsi tematici descritti, anche questa edizione del Saie ospitava un importante momento formativo e informativo di Aipe in linea con le tematiche proposte dalla manifestazione fieristica. Il 28 ottobre è stato infatti organizzato il convegno “Costruire sostenibile - Realtà di Milano e progetti di Torino”. Pierluigi Panza (Il Corriere della Sera) ha offerto una “fotografia” della nuova Milano tra società, cultura e innovazione in vista dell’Expo 2015: una città improntata all’edilizia sostenibile così come Torino. È quanto evidenziato negli innovativi progetti ideati dagli studenti di architettura nell’ambito del “Concorso per l’edilizia sostenibile”, organizzato dal Politecnico del capoluogo piemontese in collaborazione con Aipe e presentato dall’architetto Orio De Paoli, docente dell’ateneo torinese. Due relazioni, dedicate rispettivamente agli standard di sostenibilità (Gian Luca Baldo, Paolo Tecchio - LCE) e alla compatibilità ambientale dell’EPS, soprattutto in termini di recupero e riciclo (Marco Piana - Aipe), sono andate a completare i temi affrontati nel corso dell’incontro, che si è concluso con un dibattito. Carta d’identità stato preparato dall’ufficio stampa di Aipe un documento riassuntivo nel quale viene delineata una sorta di “carta d’identità” dell’EPS, che parte dalle principali caratteristiche del materiale per arrivare al processo produttivo e al suo contributo allo sviluppo sostenibile. Ne sintetizziamo di seguito i punti salienti *** L’EPS (polistirene espanso sinterizzato) è un materiale rigido, leggero, composto per il 98% d’aria. atossico, inerte e non contiene CFC né HCFC. In edilizia è un materiale assolutamente sicuro per chi lo installa e lo utilizza perché non rilascia sostanze nocive. Non avendo alcun valore nutritivo, non viene attaccato da funghi, batteri o microrganismi diversi. L’energia spesa per produrre il poli- stirene è una quantità minima se rapportata con quanta ne viene risparmiata durante la vita di un edificio correttamente isolato con il suo utilizzo. Riciclabile al 100%, il polistirene può essere compattato e avviato al recupero energetico oppure impiegato come inerte leggero in calcestruzzi e malte o mescolato a EPS vergine per ottenere nuovi prodotti isolanti o ancora trasformato in polistirene cristallo per ricavarne nuovi manufatti plastici. La struttura a celle chiuse del materiale ne garantisce un’eccellente proprietà isolante che contribuisce positivamente al comfort abitativo (invernale ed estivo) e al risparmio energetico. Assieme al rapporto costo/prestazioni, è il principale motivo che spiega il largo impiego di questo polimero nel settore edile; inoltre le sue proprietà rimangono inalterate nel tempo. Per garantire un alto livello di isolamento anche acustico viene utilizzato l’EPS elasticizzato, ottenuto da quello normale attraverso un trattamento meccanico di compressione che ne riduce la rigidità dinamica. Sono molti i motivi che rendono l’EPS un imballaggio impiegato in molti settori: l’elasticità che assorbe gli urti, la resistenza alla compressione che ne fa il contenitore ideale per merci di ogni tipo consentendone anche l’accatastamento, la leggerezza che ne facilita il trasporto e ovviamente la capacità protettiva: isolamento termico e igiene permettono di conservare le merci deperibili e la qualità dei prodotti custoditi. *** L’EPS viene prodotto partendo dalla polimerizzazione dello stirene monomero e, prima di essere espanso, si presenta sotto forma di piccole perle trasparenti di varia granulometria secondo gli impieghi cui è destinato. La produzione dei semilavorati e dei manufatti avviene in tre stadi principali: pre-espansione, maturazione e stampaggio. Nella prima fase le perle di PS vengono preespanse, generalmente per mezzo di vapore acqueo a 90°C, nel cosiddetto pre-espansore. A seconda della vaporizzazione dell’agente espandente (comunemente pentano), le perle si rigonfiano fino a 20-50 volte il loro volume iniziale e assumono quella tipica struttura a celle chiuse che rende il materiale un ottimo isolante. Nella fase di maturazione le perle pre-espanse stazionano un certo tempo in sili arieggiati. Con il raffreddamento i residui di espandente e di vapore acqueo condensano nelle singole celle che raggiungono la stabilità necessaria alla fase successiva. Infine le perle pre-espanse e stabilizzate vengono trasformate in manufatti destinati alle varie applicazioni attraverso lo stampaggio di blocchi e il successivo taglio in lastre oppure direttamente di lastre o ancora “continuo” in cui le perle pre-espanse vengono fatte avanzare attraverso una forma, mentre avviene la sinterizzazione, e all’uscita rifilate a seconda del prodotto da realizzare. m Macplas 319 ● 71