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Dal testo: La rabbia nei bambini una guida per i genitori (ed
Dal testo: La rabbia nei bambini una guida per i genitori (ed. Armando
Editore)
1- Il processo della rabbia
a-Temperamento e rabbia: i bambini non nascono tutti uguali , ma vengono
al mondo “emotivamente predisposti”. Alcuni nascono con temperamento
facile altri no. Esistono delle differenze nel temperamento dei bambini,
questo è definito come il repertorio innato di tratti o caratteristiche attraverso
le quali il bambino è equipaggiato per interagire con l’ambiente che lo
circonda, questo può subire modificazioni durante lo sviluppo, i genitori
possono fare molto.
Da dove nasce la rabbia?
Per la maggior parte delle teorie la rabbia rappresenta la tipica reazione alla
frustrazione e alla costrizione, sia fisica che psicologica.
Pur rappresentandone i denominatori comuni, la costrizione e la frustrazione
non costituiscono in sé le condizioni sufficienti e neppure necessarie perché si
origini il sentimento della rabbia. La relazione causale che lega la frustrazione
alla rabbia non è affatto semplice. Altri fattori sembrano infatti implicati
affinché origini l'emozione della rabbia.
Insomma ci si arrabbia quando qualcosa o qualcuno si oppone alla
realizzazione di un nostro bisogno, soprattutto quando viene percepita
l'intenzionalità di ostacolare l'appagamento. Un bambino si arrabbia
quando non può ottenere ciò che desidera , esprime una emozione per poter
ritrovare, successivamente , un equilibrio ed accettare la mancata
realizzazione del desiderio. E’ una tappa necessaria della crescita per poter
imparare a rinunciare
1- Calmare la Rabbia: Strategie
a- Insegnare l’autocontrollo ai nostri figli, lo si può fare attraverso
l’esempio.
b- Manifestare: per i più piccoli, trovare strategie per esprimere la rabbia,
un cuscino morbido su cui scaricare la tensione, per gli altri , far fare un
disegno, oppure un lotta a rallentatore .
c- E’ fondamentale resistere alla tentazione di urlare e di perdere il
controllo a nostra volta quando nostro figlio è in preda alla rabbia.
d- Il modo migliore per gestire nell’immediato una crisi di rabbia è
ignorarla: spesso molti dei comportamenti che mettiamo in atto per
tentare di calmare il bambino (minacce, etc.) non fanno altro che
fungere da “rinforzo”, aumentando la probabilità che tale
comportamento si ripresenti in futuro.
e- Contenere : individuare uno spazio in cui il bambino va a sfogare la
propria rabbia, dove riflette, oppure sta un po’ da solo per sbollire la
sua manifestazione.,
f- Rimandare: ad un momento successivo la discussione il confronto il
dialogo fra genitori- bambini .
d- Educare: i bambini ad individuare e riconoscere i punti caldi, cioè
quelle situazioni che scatenano la rabbia : (esempio: quando mamma e
papà mi dicono di andare a dormire, comincio a tirare tutti gli oggetti.
e- Sviluppare e progettare: con i bambini un piano per viverla e
superarla in modo costruttivo:
f- Tecnica dei piani della rabbia:
g- Tecnica “Campanelli matti”
per sapere cosa fare in caso di
“emergenza emotiva”, si suona un campanello.
h- Andare in Time Out : si invita il bambino a trascorrere pochi minuti in
un’area a ciò designata (può essere una sedia della cucina, un angolo
della casa, il suo lettino, etc.) finché non si sia calmato. In questo modo
gli si insegna che gli scoppi d’ira hanno delle conseguenze e che è
meglio trascorrere del tempo da soli quando ci si sente particolarmente
frustrati o irritati. Quindi il bambino viene messo in uno spazio dove
dovrà stare in questa situazione fino quando non lo dice il genitore o
l’insegnante; se si sposta ci sono delle conseguenze.
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