I bambini crescono e, tra un gioco e l`altro, scoprono l`amore

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I bambini crescono e, tra un gioco e l`altro, scoprono l`amore
Gli innamorati
I bambini crescono e, tra un gioco e l’altro, scoprono l’amore. Sono pieni di desideri e di sogni, convinti di
poter cambiare il mondo. Si sentono più forti, più grandi, più importanti, perché il loro entusiasmo è come
un fiume in piena che li travolge e li confonde, trascinandoli in un vortice di emozioni che è troppo grande
per loro, che sono ancora così piccoli.
Dalla loro parte, gli adulti, che ormai hanno smesso di sognare, o meglio, di credere nei sogni, non riescono a
vedere il corso della loro fantasia, non riescono a capire che il coraggio che pervade i bambini può bastare a
far sì che possano inseguire i loro desideri, cadere e rialzarsi, per continuare a crescere. Gli adulti non li
ascoltano, non capiscono l’importanza delle loro richieste e le prendono come semplici capricci. Per questo,
gli adulti si impongono e i bambini si ribellano.
Questa è la situazione che vivono i quattro protagonisti del Sogno di una notte di mezza estate.
Ermia, Lisandro, Elena e Demetrio sono come dei bambini, ma non per questo bisogna credere che non
abbiano già sviluppato un carattere ben definito. Shakespeare ha delineato con così accurata precisione
questi giovani avventurieri, che abbiamo potuto riconoscere facilmente una qualità predominante in ognuno
di loro, e la forza con cui tale caratteristica si manifesta ci ha portati ad associarli ai quattro elementi naturali:
aria, acqua, terra e fuoco. L’abbinamento faciliterà la comprensione del carattere dei personaggi e
l’immedesimazione in essi. I nostri bambini-spettatori potranno avvicinarsi ai protagonisti della storia
attraverso un qualcosa di concreto e conosciuto, che, con la magia del teatro, si trasformerà in un bambino
come loro.
Oltre ai quattro protagonisti, c’è da aggiungerne un quinto, forse più astratto, ma non meno reale e
partecipe: l’amore. Questo personaggio pervade l’intera storia, mostrando due delle sue facce più
affascinanti. La prima è quella che lega Lisandro ed Ermia. Il loro amore è profondo, sincero, leale, puro, e,
inevitabilmente, deve affrontare le prove del destino per potersi realizzare. Nonostante la loro giovinezza, il
loro sentimento è assoluto, tanto che si affidano l’uno all’altra, pronti a tutto per poter stare insieme. Le loro
parole sono dolci e piene di sentimento, ma non sfiorano il patetico o la sdolcinatezza, è il cosiddetto "amore
misurato", insolito in un'opera di Shakespeare, dove la passione e l'amore sono la medesima cosa. L’altro lato
dell’amore avvolge, invece, Demetrio ed Elena. Loro sono i protagonisti di un amore "artificiale", nato con
l'aiuto della magia e, perciò, non genuino, ma procurato per un lieto fine. Il loro rapporto è molto più
grossolano, rispetto a quello dei due amici: Elena lo vive quasi come una mania di possesso, affiancata alla
necessità di essere amata, e Demetrio ha trasposto il suo amore per Ermia, altrettanto irruento, sull’amica.
Ma chi può sentirsi sicuro nel giudicare le svariate forme che può assumere l'amore? Accettiamole tutte
perché nessuno sa dove abbia radicamento questa magia che avvolge da sempre l'uomo ed avviciniamoci di
più a questi innamorati per conoscerli meglio.