Trama `Sogno di una notte..` 1

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Trama `Sogno di una notte..` 1
LA TRAMA
A Midsummer Night's Dream/Sogno di una notte di mezza estate
In una foresta notturna e lunare piena di incantesimi collocata ai margini di Atene. Le forze
irrazionali personificate da fate, elfi, folletti: esseri soprannaturali, bizzarri, ambigui si incontrano o
si sfiorano due gruppi di persone: da una parte due coppie di ragazzi, dall'altra un gruppo di attori
filodrammatici.
Delle due coppie, una è felice: Ermia e Lisandro fuggiti nel bosco perché Egeo, il padre di lei, vuole
che la figlia sposi un altro, Demetrio.Anche Demetrio a sua volta fugge nel bosco: per inseguire
Ermia. Ed è a sua volta inseguito da Elena che lo ama non ricambiata. Questa è la seconda coppia,
infelice: quanto più Elena supplica insistente Demetrio più lui la scaccia, la offende, le dice il
proprio disprezzo.Ma all'interno di queste due coppie è possibile vederne come in trasparenza anche
una terza: quella formata dalle due ragazze, Ermia ed Elena, amiche fin dall'infanzia..
Nella notte incantata i quattro ragazzi si smarriranno cadendo in balia degli incantesimi delle forze
oscure.Finiranno cioè nel labirinto delle loro segrete rivalità e invidie. L'amore che li lega si scioglie
mutando oggetto: Ermia, in precedenza amata dai due ragazzi, si ritroverà abbandonata e spregiata
da entrambi, mentre Elena, la non amata, diverrà oggetto di desiderio dei due maschi - così come, di
conseguenza, l'amicizia delle due ragazze si muterà in rivalità e rancore. Il sogno diventerà incubo,
sfiorando la tragedia.
Nel frattempo, nel bosco ci sono anche gli attori della filodrammatica: sono dei
sempliciotti, gente del popolo, artigiani, "vili meccanici", che tuttavia aspirano a qualcosa
di alto e di artistico.! Il che li rende comici, ma anche simpatici e commoventi. Vanno nel
bosco per fare in tutta tranquillità e segretezza le prove di una rappresentazione teatrale che
intendono offrire come omaggio al duca di Atene (Teseo) nel giorno delle sue nozze.con Ippolita
Vogliono mettere su una tragedia in versi: "La lamentevole tragedia di Piramo e Tisbe" - la
storia cioè due innamorati che si danno segretamente appuntamento su una spiaggia al lume
della luna, ma il cui incontro si muta in dramma. Tisbe arrivando per prima scorge un leone e
fugge via. Piramo, quando sopraggiunge, crede che la sua amata sia stata divorata dalla belva
e si uccide. Tutto poi avviene come nel finale di Giulietta e Romeo: quando Tisbe troverà il
corpo esanime del suo innamorato si ucciderà a sua volta, con la sua stessa spada. La
differenza sta solo nel fatto che, nella messa in scena da questi attori improvvisati, la tragedia
riesce (a loro insaputa) irresistibilmente comica.Il più spavaldo e vanitoso tra gli attori, il
mattatore, è Bottom ("fondo" significa, e "fondo-schiena" anche), il più inconsapevolmente
comico tra loro: vorrebbe fare lui tutte le parti, si sente infiammato dal fuoco divino dell'arte,
della poesia e proprio a lui accadrà l'avventura più strana. Gli elfi lo muteranno in un mostro
dalla testa d'asino. Ma, per un ironico incantesimo dentro l'incantesimo, di questa testa-d'asino
s'innamora (anche lei per sortilegio) la regina delle fate, Titania, che lo accoglierà per una lunga
notte di sogno e d'amore……..
Infine c'è il risveglio. L'incantesimo si scioglie..Ermia e Lisandro tornano conciliati insieme e Elena
e Demetrio si riconoscono in un amore reciproco. Ci saranno i matrimoni, il padre non si opporrà
più. Il disordine notturno si ricomporrà nella legge e nell'ordine diurno e civile della razionale
Atene. Anche l'avventura incantevole di Bottom, svanisce col risveglio. E Bottom si proporrà anche
lui di ricomporre quella sua esperienza “imparlabile”entro una forma razionale, cioè dicibile: quella
di una composizione poetica, che si propone di intitolare "Il sogno di Bottom". La poesia, insomma,
viene detto qui tra le righe, non è che un modo di dare forma al caos dell'irrazionale oscuro che si
agita nel fondo, alla sua confusione: un modo per re-immetterlo nel circuito delle relazioni sociali,
della cultura, della civiltà.