Demetrio - Filarmonica della Scala

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Demetrio - Filarmonica della Scala
Demetrio
Demetrio è un giovane cittadino di Atene, rispettoso delle regole della città, caratterizzato però
dall’incostanza, soprattutto in campo amoroso. Il ragazzo infatti corteggia romanticamente una sua coetanea,
Elena, ma all’improvviso il suo cuore cambia direzione e si dichiara ad Ermia che invece ama Lisandro,
intimo amico di Demetrio.
Il giovane ha un carattere molto forte, è testardo, autoritario e a volte è anche molto cattivo soprattutto nei
confronti di Elena che è ancora innamorata di lui. Egli prova anche astio, rancore e una profonda invidia nei
confronti di Lisandro che ha l’amore di Ermia, per cui prova a tutti i costi a osteggiare questo amore e a
denigrare il rivale.
Demetrio, per il suo carattere, può essere accostato all’elemento Terra, non quella amabile e materna, ma
intesa come roccia, concretezza, solidità, qualità che richiamano appunto i comportamenti di Demetrio,
quindi la sua testardaggine, la sua durezza e il suo egoismo, soprattutto nei confronti della povera Elena, che
lo segue ed insegue come un cagnolino.
La Terra è l’elemento, di tutta la natura nei suoi tre regni minerale, vegetale ed animale, considerata da molte
tradizioni il più sacro e divino tra gli elementi.
Tutti gli animali con gli zoccoli, come i cervi, i cavalli e i bisonti, o con le zampe, come gli orsi e i lupi, sono
protetti da questo elemento.
Gli dei della Terra, nelle varie culture e religioni, sono Dioniso, Cernunnos, Freyr e Pan, tutti legati alla
natura, ai boschi, alle montagne e agli animali.
Le Forze naturali dell’elemento della Terra sono la caverna che consente l’accesso nella parte più interna
della terra ed è quindi un passaggio per un altro mondo, quello fatato. In genere le caverne sono luoghi
oscuri e talvolta pericolosi, dove la luce del sole non riesce ad illuminare, e sono altresì popolate dai Nani,
custodi delle ricchezze della Terra.
Poi ci sono le colline e montagne, luoghi dove vivono Spiriti e Divinità, e il bosco, spazio sacro e iniziatico
abitato da forze sovrannaturali.
L’albero invece rappresenta la saggezza, la sacralità e la potenza divina, e spesso nei miti nordici, il guerriero
o l’eroe vengono paragonati ad un albero, a simboleggiare la nobiltà dell’essere.
Gli spiriti del Mondo Fatato dell’elemento Terra sono gli Gnomi, piccole creature, di minima statura, piccoli
e tozzi, con caratteristiche differenti da quelle degli Elfi dall’aspetto molto slanciato. Sono profondi
conoscitori della divinazione, dei minerali, del regno sotterraneo e delle virtù delle erbe. Vivono nei boschi e
nelle grotte e possono, se lo vogliono, aiutare gli uomini a trovare tesori nascosti, a scoprire miniere di pietre
preziose, a coltivare con amore e successo il giardino.
Alcune battute rappresentative del personaggio di Demetrio:
Atto Secondo
Scena Prima
Demetrio rivela tutta la sua cattiveria verso Elena che lo ama disperatamente
“Io non ti amo, non inseguirmi.
Dove sono Lisandro e la bella Ermia?
Lui voglio ucciderlo, ma lei uccide me.
Mi hai detto che sono fuggiti in questo bosco,
ed eccomi qui, in questo bosco, folle di rabbia
perché non riesco a trovare la mia Ermia.
Và via tu, e smettila di seguirmi”
“Ho mai cercato di sedurti? Ti ho detto parole tenere?
O piuttosto non ti dico chiaro e tondo
Che non ti amo e non potrò mai amarti?”
Scena Seconda
“Ti ordino di andartene; finiscila di perseguitarmi”
“Resta a tuo rischio e pericolo. Io me ne vado. Solo”
Atto terzo
Scena Seconda
Demetrio esprime tutto il suo amore per Ermia, amore che si mescola ad invidia e ad un sentimento forte di possesso.
“È così l’assassinato, e tale io sono,
col cuore trafitto dalla tua inflessibile crudeltà.
E invece tu, assassina, sei luminosa e chiara
Come Venere lassù nella sua sfera scintillante”
Demetrio, dopo l’incantesimo, brama Elena più di quanto la odiasse, e la ama e venera come una dea
“O Elena, dea, ninfa, perfetta, divinaA cosa, amor mio, potrei paragonare i tuoi occhi?
Al cristallo? E’ fango! Quanto rosse e carnose
Sono le tue labbra, ciliegie da baciare, tentatrici.
Il puro gelido candore delle nevi sulle cime del Tauro
Spazzato dai venti dell’Est, sembra nero come corvo quando tu levi la mano. Lascia che io baci
Questa meraviglia di bianchezza, sigillo di felicità”