esame di stato - ISISS Einaudi Molari
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esame di stato - ISISS Einaudi Molari
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE SANTARCANGELO DI ROMAGNA ESAME DI STATO PROGETTO BROCCA Anno scolastico 2013 / 2014 DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO CLASSE QUINTA SEZ. D 1 PROFILO DELLA CLASSE EVOLUZIONE GENERALE La quinta D è composta da 26 ragazzi, 14 maschi e 12 femmine, che provengono in parte da Santarcangelo, in parte da paesi dei dintorni, da S. Mauro, Bellaria, Villa Verucchio, Sogliano, dalla Repubblica di San Marino. La classe si è generata, al terzo anno di corso, dalla fusione di due seconde ( IID, IIG) a indirizzo Brocca, risultando perciò formata, in origine, da 30 alunni. La non ammissione di cinque studenti alla quarta ha dunque ridimensionato il numero dei componenti portandolo a 25, divenuto quindi di 26 per l’inserimento di una nuova alunna lo scorso anno ed è rimasto invariato nel passaggio alla quinta classe. Solo grazie ad un lavoro decisamente impegnativo da parte dei docenti, date le difficoltà di varia natura riscontrate nella situazione di partenza di una tale terza, allo scopo di rendere più omogenea la classe dal punto di vista relazionale, educativo, didattico, il clima è diventato via via più disteso e laborioso. Col tempo gli alunni hanno istituito buon rapporti fra loro e con gli insegnanti, hanno assunto comportamenti, salvo qualche eccezione, corretti e rispettosi, situazione che hanno confermato poi nei due anni successivi; infatti ciò che caratterizza particolarmente la fisionomia della classe riguarda l’affiatamento e lo spirito di collaborazione reciproca che questi ragazzi hanno saputo creare e consolidare nel tempo, sia per l’organizzazione del lavoro domestico, costituendo dei gruppi di aiuto vicendevole, sia per la gestione del tempo libero, dati i rapporti d’amicizia stretti fra la maggior parte di loro. Sul piano dell’apprendimento, nel corso del quarto anno, avendo preso più chiaramente coscienza ciascuno delle proprie capacità e difficoltà a seconda dei casi, essendo assodato il fatto che il senso di responsabilità non è una virtù universale, soprattutto negli adolescenti di oggi, alcuni hanno reagito intensificando l’impegno e la motivazione allo studio, altri si sono attivati limitandosi al livello della sufficienza, altri ancora, per loro difficoltà personali o studio approssimativo, sono stati ammessi alla classe quinta dopo avere superato la sospensione del giudizio in una o più materie. Il fatto che, comunque, tutti si fossero guadagnati la promozione all’ultimo anno di corso aveva creato, all’inizio del medesimo, aspettative piuttosto ottimistiche circa il senso di maturità degli alunni, la motivazione allo studio, la regolarità nell’impegno, che però sono andate, in parte, deluse. Infatti, in certe discipline in particolare, diversi studenti hanno incontrato difficoltà di un certo peso, che solo alcuni sono riusciti, per capacità ed impegno costante, a superare, mentre altri o perché rinunciatari o per dubbia serietà nello studio, affrontano tuttora in condizioni di incertezza. Va detto comunque che può avere contribuito, almeno in parte, a determinare tale situazione la discontinuità didattica che si è venuta a creare, negli anni, in due discipline in particolare: Lingua inglese, in cui, in cinque anni si sono avvicendate cinque docenti, dunque una diversa per ogni anno scolastico e Matematica, per l’insegnamento della quale si sono verificati sei passaggi di docenti diversi, di cui tre durante lo scorso anno. In altre discipline, nelle quali vi è stata continuità didattica, grazie ad una costante modalità di lavoro nel triennio, il profitto risulta migliore. Gli alunni indicati dal Consiglio di Classe hanno frequentato corsi di recupero nelle materie in cui evidenziavano maggiori lacune, riuscendo a migliorare, per lo più, la propria situazione. Nel corso dell’anno le lezioni si sono svolte ora in modo frontale, ora invitando la classe a problematizzare, collegare, confrontare gli argomenti proposti. La partecipazione è risultata soddisfacente, l’interesse dimostrato ha subito alcune variazioni a seconda delle discipline, appuntandosi maggiormente su 2 quelle umanistiche piuttosto che su quelle tecnico-scientifiche, ma è stato comunque discreto. La classe pertanto si presenta con un profilo generale non proprio brillante, a causa di capacità, in generale, non eccezionali e di un impegno che sarebbe dovuto essere più consistente e continuativo. In ogni caso ciascuno ha effettuato il proprio percorso personale, negli ultimi tre anni, cercando di far fronte alle difficoltà per ottenere miglioramenti, di correggere gli errori, di rendere più efficace il metodo di studio, con esiti, certo, differenziati ma, per lo più, positivi. C’è comunque un gruppo di ragazzi seri, volenterosi, sempre impegnati ed affidabili, che ha realizzato un profitto molto buono. Segue la fascia di coloro che, pur non dotati di spiccate capacità, rimasti un po’ scolastici nello studio, ha però attivato un impegno costante grazie al quale la valutazione risulta di livello discreto o più che sufficiente. Infine alcuni studenti talora con capacità non valorizzate adeguatamente o con alcune difficoltà personali non del tutto risolte si collocano su livelli di profitto più modesti, appena accettabili. Il Consiglio di classe ritiene infine opportuno segnalare la presenza, in questa classe, di qualche soggetto particolarmente emotivo, che può avere manifestazioni di smarrimento o, in un paio di casi, di difficoltà, anche cospicue, nella comunicazione orale, essendo affetto da problemi di balbuzie, che si verificano, appunto, in situazioni di accentuata ansietà. Un’ attenzione particolare va riservata, infine, ad un’alunna che presenta alcune difficoltà per le quali è stato necessario e utilissimo l’apporto dell’insegnante di sostegno. Si tratta comunque di un caso tutt’altro che grave, essendo la ragazza in grado di lavorare in modo autonomo in varie materie, inoltre molto motivata e volenterosa. Pertanto si allega la relativa documentazione per presentare il caso alla Commissione d’Esame. La composizione della classe nel corso del triennio è stata la seguente: CLASSE 5ªD Brocca SCRUTINATI Anno Classe 2009/10 2010/11 2011/12 2112/13 2013/14 1aD 2aD 3aD 4aD 5aD M 14 14 19 14 14 F 9+1 9 11 12 12 AMMESSI TOT 24 23 30 26 26 M 12 5 14 10 F 5 8 11 10 NON AMMESSI TOT 17 13 25 20 M 0 0 5 0 F 2 0 0 0 DEBITI FORMATIVI TOT 2 0 5 0 M 2 9 8 4 F 3 1 4 2 TOT 5 10 12 6 METODO DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe, solo in parte stabile per continuità didattica, ha sempre lavorato con serenità e spirito collaborativo. Ciò ha consentito di raggiungere un pieno accordo nella definizione degli obiettivi didattici ed educativi e nel loro perseguimento. I docenti hanno costanti relazioni con studenti e genitori, i quali hanno partecipato ai momenti comuni di dialogo, benché non sempre numerosi.. L’acquisizione di un metodo di studio efficace è stato un obiettivo fondamentale che il C.d.C. si è proposto di perseguire sia attraverso le singole discipline nelle ore curriculari sia attraverso la partecipazione a convegni, conferenze, uscite didattiche. In classe si è cercato di sviluppare negli alunni abilità operative per permettere di esprimere capacità di analisi, sintesi, elaborazioni autonome critiche e creative, unite alle competenze necessarie per effettuare i personali collegamenti all’interno delle tematiche culturali affrontate in diversi ambiti disciplinari. 3 PIANO DI STUDIO DELLA CLASSE ORARIO SETTIMANALE DEL CORSO Ind. Liceo Econ. Az.le “Brocca” Materie d’insegnamento Religione Italiano Storia Prima lingua straniera Inglese Seconda lingua straniera Francese/Tedesco Filosofia Diritto Economia Geografia generale ed economica Matematica (+ informatica biennio) Scienze della terra Biologia Laboratorio Fisica - Chimica Fisica - Chimica Economia Aziendale e laboratorio Trattamento testi e dati Educazione fisica TOTALE ore CLASSI Biennio Triennio Ia II a III a IV a Va 1 5 2 3 4 1 5 2 3 4 2 2 5 3 5 1 4 2 3 2 1 2 3 2 4 1 4 2 3 2 2 3 2 2 3 1 4 2 3 2 2 3 2 2 3 2 4 6 6 2 2 2 32 32 32 3 3 3 2 2 2 2 2 2 34 34 4 SITUAZIONE DELLA CLASSE PERMANENZA DEL CORPO DOCENTE Nel corso del triennio hanno operato stabilmente gli insegnanti di Educazione fisica, Italiano-Storia, Francese, Economia Aziendale, Diritto e Scienza delle Finanze, Geografia. CONTINUITÀ DIDATTICA NEL TRIENNIO Materie d’insegnamento Religione Lingua e letteratura italiana Storia Prima lingua straniera inglese Seconda lingua straniera francese Seconda lingua straniera spagnolo Matematica applicata e laboratorio Geografia generale ed economica Filosofia Economia aziendale e laboratorio Diritto Scienza delle finanze Educazione fisica Chimica 3ªD 2011/12 Mosconi Giuliano 4ªD 2012/13 Mosconi Giuliano 5ªD 2013/14 Casadei Cristina Gaviani Enrica Gaviani Enrica Gaviani Enrica Gaviani Enrica Gaviani Enrica Gaviani Enrica Santini Maria Grazia Gentilini Romina Ursi Annamaria Ugolini Loredana Ugolini Loredana Ugolini Loredana Urbani Monica Buongiorno Lidia Colagrande Emanuela Maioli Alvaro Morri Arianna, Parma Patrizia, Gaudenzi Roberta Bianchi Nadia Fazi Marisa Fazi Marisa Fazi Marisa Mosconi Giuliano Geri Elena Passalacqua Giampaolo Fucili Valeria Fucili Valeria Fucili Valeria Pettinacci Luciano Pettinacci Luciano Ceccarelli Pierpaolo Ricci Roberta Pettinacci Luciano Pettinacci Luciano Ceccarelli Pierpaolo Pettinacci Luciano Pettinacci Luciano Ceccarelli Pierpaolo 5 ATTIVITA’ INTEGRATIVE Nel corso dell’ultimo anno scolastico gli allievi hanno partecipato ai seguenti incontri: 1 PARTECIPAZIONE AL SANTARCANGELO. 2 VIAGGIO DI ISTRUZIONE A PARIGI. 3 PARTECIPAZIONE ALL’INCONTRO SU “ QUALE EUROPA OGGI?” CON IL GIORNALISTA GIGI RIVA DE “L’ESPRESSO”. 4 PARTECIPAZIONE ALLA CONFERENZA TENUTA DA ESPERTI SULLA PREVENZIONE RELATIVA AI RISCHI DEL GIOCO D’AZZARDO. 5 PARTECIPAZIONE AL PROGETTO “ PEER EDUCATION”. 6 PARTECIPAZIONE AL PROGETTO DI EDUCAZIONE ALL’ALIMENTAZIONE. 7 INCONTRO CON L’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA PER L’ORIENTAMENTO. 8 INCONTRO CON LA CONFARTIGIANATO PER L’ORIENTAMENTO LAVORATIVO. 9 INCONTRO CON L’AVIS 10 PARTECIPAZIONE AL CORSO DI PRIMO SOCCORSO. CONVEGNO DEDICATO A RINO MOLARI DALLA BIBLIOTECA “BALDINI” 11 PARTECIPAZIONE ALLO SPETTACOLO TEATRALE “TRIANGLE FACTORY”. 12 PARTECIPAZIONE AL CINEFORUM DELL’ISTITUTO. 13 NEL CORSO DEL TRIENNIO ALCUNI STUDENTI HANNO PARTECIPATO AI CORSI PER LA PATENTE ECDL E QUALCUNO HA CONSEGUITO LA RELATIVA CERTIFICAZIONE. 6 DI OBIETTIVI Gli obiettivi indicati hanno avuto carattere triennale. Saper Essere a) sa essere responsabile 1) ascolta, riferisce, interviene in modo corretto nel rispetto degli altri e delle regole date; 2) comprende, analizza, valorizza criticamente il punto di vista altrui; 3) usa le discipline come strumenti per interpretare in maniera autonoma la realtà; 4) individua gli scopi delle attività; 5) organizza in modo costruttivo il proprio tempo; b) sa essere autonomo e sa organizzarsi 1) compie scelte e formula proposte; 2) collabora e progetta con i compagni; 3) individua strumenti, risorse e condizioni per soddisfare un bisogno; c) comprende e rispetta gli altri 1) accetta di lavorare in gruppo rispettando i ritmi di lavoro; 2) ha atteggiamenti rispettosi nei confronti degli altri, riconoscendo i diversi ruoli; Saper Fare a) comunica: sa decodificare messaggi scritti e orali; sa esporre i messaggi decodificati secondo un proprio punto di vista; b) conosce (osserva): (induce): (deduce): fatti, fenomeni, classificazioni, criteri, procedimenti, codici, teorie; mette in relazione, istruisce rapporti di causa-effetto, formula ipotesi; - distingue fra premesse e conseguenze; - opera sintesi pertinenti e adeguate; - fa generalizzazioni e le rappresenta tramite diagrammi, schemi, esempi con la guida dell'insegnante; c) è consapevole (cioè spiega come/se): si organizza con precisione e pertinenza; considera le alternative; confronta le teorie; STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL LORO CONSEGUIMENTO presentazione e problematizzazione delle tematiche stimolazione per la soluzione dei problemi proposti ricerca, analisi e classificazione dei dati codificazione e comunicazione delle soluzioni analisi critica delle decodificazioni verifica e valutazione 7 LE TECNICHE DI INSEGNAMENTO USATE SONO STATE: 1) lavoro di gruppo; 2) inversione dei ruoli; 3) lezioni sul posto; 4) problem solving; 5) simulazioni 8 STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE GRIGLIE DI OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO E DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO autovalutazione con schede strutturate; osservazione delle relazioni che si instaurano nei lavori di gruppo; controllo costante dei lavori domestici; controllo del comportamento, della partecipazione, del metodo di studio, dell'impegno e della progressione dell'apprendimento STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA - test - questionari - letture - interrogazioni brevi - colloqui - relazioni, temi - prove di laboratorio - schede di autovalutazione STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Le prove da somministrare a conclusione di ogni U.D. sono le stesse previste per la verifica formativa, opportunamente individuate e calibrate in ordine agli obiettivi prefissati nella U.D. stessa. PARAMETRI DI VALUTAZIONE Le valutazioni delle prove si svilupperanno secondo i consueti parametri: criterio assoluto: viene stabilito a priori il livello minimo da raggiungere; criterio relativo: riferito alla situazione della classe; criterio intrapersonale: riferito ai livelli di partenza; efficacia del prodotto: valutazione fra i vari gruppi della classe e/o fra classe ed un gruppo esterno alla stessa. DEFINIZIONE DELLA SCALA DEI VOTI DA UTILIZZARE PER LA CLASSIFICAZIONE Il consiglio di classe formula e si impegna a rispettare la seguente scala dei voti: 1-4 non conosce gli argomenti proposti; commette gravi errori; non ha conseguito le abilità richieste. 4-5 conoscenza frammentaria e superficiale; commette errori; ha conseguito alcune abilità ma non è in grado di utilizzarle in modo autonomo, anche in compiti semplici. 6 livello minimo in termini di conoscenze e di abilità conosce gli argomenti fondamentali, ma non li ha approfonditi; non commette errori nell'esecuzione di compiti semplici, ma non è in grado di applicare le conoscenze acquisite in compiti complessi. 7-8 conosce, comprende in modo analitico e sa applicare i contenuti e le procedure proposte; non commette errori ma soltanto imprecisioni. 8 - 10 conosce e padroneggia tutti gli argomenti proposti e non commette errori nè imprecisioni; sa organizzare autonomamente le conoscenze in situazione nuova (sintesi) e sa valutare criticamente contenuti e procedure (valutazione). 9 RELAZIONI FINALI 10 RELIGIONE A.S. 2013/2014 DOCENTE: Prof.re CASADEI CRISTINA CLASSE 5 D brocca OBIETTIVI FORMATIVI E SPECIFICI DI APPRENDIMENTO. L’insegnamento della Religione nella classe V D si è svolto avendo i seguenti obiettivi formativi e specifici di apprendimento: 1) Saper analizzare nei vari aspetti un problema di carattere sociale. 2) Saper individuare le valenze etiche dei rapporti economici, sociali e politici. 3) Saper cogliere l’apporto cristiano-cattolico all’etica della vita economica, sociale, politica e saperla applicare a casi concreti. 4) Saper individuare lo sviluppo storico del cattolicesimo in relazione alla cultura contemporanea, alla vita sociale, civile e politica. 5) Saper affrontare il problema del rapporto religione-cultura contemporanea. 6) Saper focalizzare le origini, gli sviluppi e le implicazioni della secolarizzazione e dell’ateismo contemporanei. CONTENUTI. 1. DIO COME ORDINE, BELLEZZA E AMORE (testo base, la poesia di Aleardo Aleardi Cos’è Dio) Il concetto teologico di ordine attraverso la lettura della creazione del mondo in Genesi 1 Il concetto teologico di bellezza Il concetto teologico di amore come caritas 2. LA PERSONA La creazione dell’uomo in Genesi 1 – 2 L’identità dell’individuo come essere relazionale Concetto di “immagine e somiglianza” 3. BIOETICA 1. Bioetica generale Definizione di Bioetica, cause della nascita e caratteristiche 2. Bioetica speciale · La questione morale della procreazione assistita: · Distinzione fra fecondazione assistita e inseminazione artificiale · Distinzione fra fecondazione inseminazione omologa /eterologa - La questione morale dell’aborto procurato · La questione morale dell’eutanasia: definizione e casi clinici: Luana Englaro e Piergiorgio Welby come distinzione tra eutanasia e accanimento terapeutico - Visione del film “Starbuck, 533 figli e non saperlo”, di Ken Scott (2011) allo scopo di promuovere un dibattito critico sulle conseguenze psicologiche che la paternità/maternità anonima può avere sui figli. 11 4. ETICA - Concetto di gratuità -Fondamenti della Dottrina Sociale della Chiesa: economia e finanza etica Lungo l’anno il programma si è aperto a digressioni, dovute ad argomenti collegati alla disciplina e all’iter delle lezioni, che l’attualità ha proposto. In particolare, si è affrontato: - la questione nascente del gender collegata alla famiglia (caso Barilla) approvazione in Belgio della legge che estende l’eutanasia anche ai bambini in merito al giorno della memoria, lettura e commento dell’intervista di Enzo Biagi a Primo Levi. Intervista del Corriere della sera a Papa Francesco (5/03/2014) ha permesso dia affrontare, seppur brevemente, temi quali la famiglia, la questione dei divorziati, il peccato, la globalizzazione, la “francescomania”. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA. Le scelte tematiche dell’iter didattico proposto alla classe durante questo anno sono state orientate principalmente al fine di far maturare nei ragazzi una capacità di lettura del mondo contemporaneo e delle scelte etiche che sempre più ci interpellano. Il profilo delle lezioni ha sempre avuto l’intento dichiarato di presentare in primo luogo la prospettiva cristiana-personalista nelle questioni antropologiche, etiche e bioetiche che si sono prese in considerazione, mirando ad una riflessione degli alunni sulla propria identità nei confronti del messaggio cristiano e allo sviluppo di un maturo senso critico e di un personale progetto di vita. METODOLOGIE, STRUMENTI, CRITERI DI VALUTAZIONE. Le metodologie utilizzate sono state: lezioni frontali partecipate, dialogo e dibattito in classe guidato, lettura e analisi di articoli, documenti, dispense dell’insegnante, visione di film. Gli strumenti utilizzati sono stati: fotocopie di articoli, documenti, dispense dell’insegnante, film. La valutazione ha tenuto conto della partecipazione, dell’impegno, degli interventi e delle forme di collaborazione, delle conoscenze e delle abilità acquisite ed evidenziate. RISULTATI CONSEGUITI. La classe, che si è sempre dimostrata collaborativa e positiva, ha sempre accolto con grande disponibilità e partecipazione i temi proposti, spesso mostrando curiosità e voglia di approfondimento, soprattutto per quanto riguarda le tematiche bioetiche che sono state oggetto di cronaca nazionale e mondiale in quest’anno o negli anni passati. 12 ITALIANO E STORIA DELL’ARTE A.S.: 2013/2014 INSEGNANTE Prof.ssa Enrica Gaviani CLASSE 5 D Brocca TESTI IN ADOZIONE: Italiano: Baldi, Giusso , Razetti , Zaccaria : “ La letteratura” Volumi 5, 6, ed. Paravia Storia dell’arte: G. Dorfles, C. Dalla Costa, M.Ragazzi: “Protagonisti e forme dell’arte”, vol.3 ed. Atlas PIANO DI LAVORO OBIETTIVI GENERALI -autonomia critica e cognitiva -formazione del senso storico-letterario-artistico OBIETTIVI SPECIFICI 1) avere acquisito interesse alla lettura di testi letterari 2) avere acquisito autonomia per allargare le proprie letture 3) avere la capacità di motivare le proprie scelte e valutazioni 4) decodificare un testo nei suoi diversi livelli 5) individuare i collegamenti fra i testi di uno stesso autore e rapportarli al contesto 6) rielaborare i contenuti con organicità, senso critico e proprietà di linguaggio 7) esprimersi allo scritto e all’orale in modo chiaro, organico e corretto 8) sapere cogliere in un’opera d’arte i nessi con epoche e movimenti artistici e letterari 9) sapere interpretare un’opera d’arte ed esprimere giudizi di valore in merito METODOLOGIA Gli argomenti sono stati trattati attraverso lezioni frontali, aperte, dibattiti, unità modulari. Il piano di lavoro è stato articolato in unità didattiche, ognuna delle quali ha impegnato, in media, ore di lezione. 10-15 ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI Il percorso di letteratura italiana nel triennio è stato impostato su un asse cronologico, come supporto ad unità didattiche modulari. Il poema di Dante è stato letto, attraverso una scelta di canti, nel terzo, quarto e quinto anno. Il percorso di storia dell’arte è stato svolto regolarmente nel triennio, in particolare dall’arte romanica fino al primo Novecento, limitando comunque il campo per lo più alle opere proposte dal libro di testo, con approfondimenti solo in qualche caso, cercando di collegare gli argomenti col contesto storico, i temi e gli scrittori trattati in letteratura. L’arte del primo Novecento è stata affrontata in modo piuttosto generico per ragioni di tempo. 13 VERIFICHE Interrogazioni e, in maniera non sistematica, questionari e test. Temi di attualità, di storia, analisi di testi, articoli di giornale, saggi brevi. VALUTAZIONI A) Criteri per prove scritte: 1) pertinenza 2) organicità e consequenzialità 3) correttezza formale 4) ricchezza di contenuti 5) originalità e rielaborazioni personali B) Criteri per prove orali: 1) acquisizione delle conoscenze 2) organizzazione delle stesse 3) contestualizzazione e comparazione 4) competenza espressiva e lessicale 5) livelli di approfondimento e rielaborazione C) Criteri per valutazione finale: 1) profitto 2)impegno 3)partecipazione 4)iter individuale In relazione agli indicatori di misurazione, si rimanda alla griglia di indicatori e descrittori assunta dal Consiglio di Classe che esplicita in decimi i livelli di misurazione e valuta in base a conoscenze, competenze, capacità. STRUMENTI Libri di testo, letture integrali di opere, fotocopie, partecipazione ad un convegno su Rino Molari patrocinato dalla biblioteca “Baldini” di Santarcangelo e ad uno spettacolo teatrale relativo alle vittime del lavoro industriale nel primo Novecento: “Triangle factory”.Preparazione del viaggio d’istruzione a Parigi. PROFILO DELLA CLASSE Negli ultimi tre anni mi sono occupata con continuità della formazione e preparazione scolastica della classe, che si è presentata, all’inizio del triennio, veramente particolare, sia per il numero elevato dei componenti e la provenienza di questi ultimi da due corsi diversi, sia per la scarsa motivazione allo studio ed il modesto interesse mostrato nei confronti delle tematiche culturali che l’insegnamento di ben tre ambiti disciplinari, Italiano, Storia e Storia dell’arte , mi consentivano di proporre. Oltre ad una tale sconfortante passività, anche l’aspetto comportamentale, tendenzialmente orientato alla distrazione, alla scempiaggine di battute fuori luogo, talora alla provocazione, soprattutto a causa di certi alunni poi non ammessi alla quarta, ha contribuito a rendere il lavoro dell’insegnamento tutt’altro che nobile ed efficace, tanto da essere indotti più volte a chiedersi quale senso “esistenziale” avesse un docente in quel contesto. Perciò solo dopo un duro ed ostinato lavoro di rieducazione e rimotivazione al valore della conoscenza, attuato bilanciando rigore e fiducia, la fisionomia della classe è, in parte, mutata, anche grazie alla collaborazione di un gruppo di ragazzi che sono riusciti ad emergere dimostrandosi interessati e studiosi, i quali hanno svolto la funzione di fermi punti di riferimento positivi anche per gli altri. Sfoltita poi degli elementi più fastidiosi e disimpegnati, la quarta è diventata una classe piacevole, nella quale ho lavorato con serenità e, sempre fatta eccezione per quegli alunni che sposano la teoria del “minimo indispensabile”, ho ottenuto soddisfazioni e risultati confortanti, sia sul piano scolastico che su quello della relazione con gli alunni, divenuta molto rispettosa e sicuramente più leale rispetto al passato. Conseguentemente la 14 situazione di partenza in questo ultimo anno di corso aveva confermato le buone intenzioni di lavoro, l’interesse acquisito per le materie, nonché il clima disteso della classe, dunque le prospettive si delineavano promettenti. In effetti, in generale, a parte qualche caso di studente impegnato saltuariamente o distratto da altri interessi o problemi personali, nel I Quadrimestre il rendimento degli alunni è stato abbastanza rispondente alle aspettative, pur con alcune difficoltà non superate da alcuni, in particolare nella produzione scritta. Nella seconda parte dell’anno però non pochi ragazzi hanno manifestato un certo calo nell’impegno, affrontando lo studio in modo un po’ più approssimativo, per la qual cosa non sono mancati rimproveri e sollecitazioni da parte mia. Probabilmente a motivare, in una certa misura, tale situazione è intervenuta la necessità di dovere dedicare più tempo ed energie ad altre discipline, in cui diversi alunni risultavano in difficoltà. Non sono invece mai venuti a mancare un apprezzabile rispetto, una esemplare correttezza e gentilezza nei miei confronti, un dialogo sempre aperto e leale per affrontare insieme problemi e cercare soluzioni adeguate. Inoltre va messa in risalto la consuetudine acquisita da questi ragazzi di organizzarsi in gruppi di studio autonomi gestiti dai più preparati, dati i rapporti di buona collaborazione, anzi spesso di amicizia che si sono instaurati all’interno della classe. Nel corso dell’intero anno comunque tutti hanno seguito con interesse ed apprezzabile partecipazione le lezioni, dimostrando di avere realizzato, sebbene a livelli diversificati, un percorso di maturazione personale, di avere fatto proprio un metodo di studio che, se non sempre massimamente efficace , ha però consentito anche ai più deboli di migliorare il loro rendimento scolastico. Pertanto, ormai alla conclusione del quinto anno, emergono in questa classe alcuni ragazzi molto affidabili e responsabili, sempre impegnati e notevolmente motivati al sapere, in grado di rielaborare personalmente i contenuti ed operare confronti articolati e critici, il cui profitto finale risulta senz’altro molto buono. Segue la fascia dei tanti che, senza brillare, hanno però fatto il loro dovere, pur studiando, in certi casi, al di sotto delle proprie capacità o, in altri, in modo piuttosto scolastico e non sempre approfondito, il profitto dei quali va dal livello discreto a quello pienamente sufficiente. Infine è presente un gruppo di studenti con un profitto pressoché accettabile, pur presentando alcune difficoltà più pronunciate a causa di incertezze nella preparazione linguistica di base, che si avvertono sia nella produzione scritta che nell’espressione orale, talora nonostante l’impegno, tal altra anche per una certa discontinuità nel medesimo. Va detto comunque che, notoriamente anche a causa dell’epoca “illetterata”in cui ci troviamo a vivere, può capitare pure a ragazzi impegnati e capaci di commettere qualche errore nella produzione scritta. Per quanto riguarda la preparazione alla ‘prima prova’, i ragazzi sono stati abituati a cimentarsi in tutte le tipologie testuali che l’Esame di Stato richiede; poiché il piano della lingua scritta costituisce, oggi più che mai, un’abilità non facile da possedere, si è cercato con assiduità di tornare a riflettere sugli errori più diffusi, riprendendo, in occasione della correzione degli elaborati, le nozioni fondamentali della sintassi, della morfologia, dell’ortografia. Il piano di lavoro previsto nella sezione Brocca ha introdotto, accanto allo studio della storia e della letteratura – proprio ad integrazione delle conoscenze fornite da quest’ultima – alcune nozioni di storia dell’arte, relative alle principali correnti ed ai più significativi artisti che hanno dato espressione alle loro opere nelle diverse epoche. In questo terzo anno è stato affrontato il periodo compreso fra Ottocento e primo Novecento, in parallelo con i movimenti letterari e gli scrittori studiati, un complemento che gli alunni hanno sempre apprezzato e seguito con interesse. I programmi sono stati svolti, nei due ambiti, per lo più secondo le intenzioni espresse nel piano di lavoro iniziale. 15 PROGRAMMA D’ITALIANO I U.D. “INCONTRO CON L’AUTORE: GIACOMO LEOPARDI” TEMATICHE Giacomo Leopardi e la filosofia del dolore. Il pessimismo storico, la poetica e i primi “Canti”. Il pessimismo cosmico e il silenzio poetico nelle “Operette morali”. Il ritorno alla poesia: i grandi idilli e gli ultimi “Canti”. Storia dell’arte: Neoclassicismo e Romanticismo: Canova, David, Gericault, Delacroix OPERE Dai “Canti”: “L’infinito” Dalle “Operette Morali”: “Dialogo della Natura e di un Islandese”. Dai “Canti”: “A Silvia”, ”La quiete dopo la tempesta”, “Il sabato del villaggio”, “Il passero solitario”, “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”, “ A se stesso”, “La ginestra” (vv.1-157). II U.D. “LA NARRATIVA DEL SECONDO OTTOCENTO” TEMATICHE E AUTORI Le poetiche tardo-romantiche: la Scapigliatura. L’età del Positivismo: caratteri generali Il Positivismo: caratteri generali. Le poetiche del Naturalismo e Verismo Giovanni Verga: l’approdo al Verismo Il ciclo dei vinti. I romanzi veristi del Verga. Storia dell’arte: Il secondo Ottocento: cenni sulle nuove tendenze della modernità. I macchiaioli: qualche opera di Fattori OPERE E. Praga: da”Penombra”: ”Preludio” E. Zola: da “Il romanzo sperimentale”: “Lo scrittore come operaio del progresso sociale”. G. Verga: La Prefazione a “L’amante di Gramigna”: “Impersonalità e regressione”. Da “Vita dei campi”: “Rosso Malpelo”, “La lupa”. Da “Novelle rusticane”: “La roba”. “I Malavoglia”: lettura integrale. Da “Mastro don Gesualdo”: ”La morte di Mastro don Gesualdo”. III U.D. “LA LIRICA DEL SECONDO OTTOCENTO” TEMATICHE La lirica fra eredità romantiche e contestazioni. Storia dell’arte: L’Impressionismo: Monet, Renoir, Degas. OPERE Baudelaire: da “I fiori del male”: ”Corrispondenze”, “L’albatro”, “Spleen”. Da “Lo spleen di Parigi”: “Perdita d’aureola” A. Rimbaud: “Vocali”. A. Verlaine:”Arte poetica”. 16 IV U.D: “IL GENERE: LA LIRICA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO” TEMATICHE E AUTORI Il Decadentismo Il Simbolismo. Giovanni Pascoli: vita, idee, poetica. Gabriele D’Annunzio:vita, concezioni, poetica. Storia dell’arte: Il Neoimpressionismo. Artisti post-impressionisti: Cezanne, Gauguin, Van Gogh Il Divisionismo italiano. Art Nouveau. Gaudì. La secessione: Klimt Il Crepuscolarismo Guido Gozzano e l’uso dell’ironia. Il Futurismo. Tra Crepuscolarismo e Futurismo. I lirici nuovi: Giuseppe Ungaretti. Pensiero e poetica. La scoperta della parola e la poesia pura. Il recupero della tradizione. Eugenio Montale. Pensiero e poetica. Il male di vivere Il correlativo oggettivo. La negatività dialettica e la parola scabra La poesia di Umberto Saba Storia dell’arte: I Fauves L’Espressionismo:Kirchner. Il Futurismo: Boccioni. Il Cubismo: Picasso. L’Astrattismo: Kandinskij. Dadaismo: Duchamp Surrealismo: Dalì OPERE G. Pascoli: da “Myricae”: “Arano”, “Lavandare”, ”Novembre”, “L’assiuolo”, “X Agosto”, “In capannello” Dai “Primi poemetti”: “L’aquilone”. Da “Canti di Castelvecchio”: ”Il gelsomino notturno”, “Nebbia”, “La tovaglia”, “La mia sera”. Dai “Nuovi poemetti”: “La vertigine”. Da: “Il fanciullino”: “Una poetica decadente”. Da “Alcyone”: ” La sera fiesolana”, “Meriggio”, “La pioggia nel pineto”. “Il piacere”: lettura integrale G. Gozzano. Da “Colloqui”: “Totò Merumeni” F.T. Marinetti: “Manifesto del futurismo” A. Palazzeschi: “E lasciatemi divertire!” G. Ungaretti: da “L’allegria”: “In memoria”, “Il porto sepolto”, ”Veglia”, “Soldati”, ”San Martino del Carso”, “I fiumi”, “Commiato”, “Vanità”, “Mattina” Da “Il dolore”: “Tutto è perduto”, “Non gridate più” E. Montale: da “Ossi di seppia”: “I limoni”, “Meriggiare pallido e assorto”; “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere “. Da “Le occasioni”: “La casa dei doganieri”. U. Saba: dal “Canzoniere”: “ La capra”, “Città vecchia”, “Amai”. 17 V U.D. “LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO” TEMATICHE E AUTORI Italo Svevo: pensiero e tematiche. La figura dell’inetto. Un nuovo modello di romanzo Luigi Pirandello: pensiero e tematiche. L’umorismo nella narrativa, il grottesco nel teatro. Il teatro nel teatro. VI U.D. OPERE I. Svevo:da “Senilità”: “L’inetto”. I. Svevo.da “La coscienza di Zeno”: “La morte del padre”, “La salute malata di Augusta”, “La vita non è né brutta né bella, ma è originale”, “La morte dell’antagonista”, “Psico-analisi”, ”La profezia di un’apocalisse cosmica”. Da “L’umorismo”: “Un’arte che scompone il reale” Pirandello: da “Novelle per un anno”: “La trappola”, “Ciaula scopre la luna”, “Il treno ha fischiato”. “Il fu Mattia Pascal”: lettura integrale. “Il giuoco delle parti”: lettura quasi integrale. “IL NEOREALISMO”. TEMATICHE E AUTORI Il Neorealismo: tematiche e linguaggio Il dibattito culturale La funzione dell’intellettuale. OPERE E. Vittorini: da “Conversazioni in Sicilia”: “Gli astratti furori” e “Il mondo offeso”. VII U.D. “LA DIVINA COMMEDIA” DANTE ALIGHIERI “PARADISO” Lettura dei seguenti canti: I (vv.1-36); III; VI; XI; XVII; XXXIII. 18 STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA INSEGNANTE Prof.ssa Enrica Gaviani A.S. 2013/2014 CLASSE: 5 D Brocca TESTO IN ADOZIONE: Brancati, Pagliarani “Il nuovo dialogo con la storia. Il Novecento” Ed. La Nuova Italia PIANO DI LAVORO OBIETTIVO GENERALE Acquisizione del senso storico e critico OBIETTIVI SPECIFICI 1) Classificare, organizzare e valutare i dati storici 2) Individuare le principali categorie storiche: tempo, spazio, mutamento, trasformazioni 3) Individuare le connessioni logiche e le linee di sviluppo 4) Cogliere la connessione della storia con altre discipline 5) Cogliere la problematicità e complessità del dato storico METODOLOGIA Lezioni frontali ed aperte, uso, per certi argomenti, del documento. VERIFICHE Interrogazioni, questionari e test. VALUTAZIONE 1) Acquisizione delle conoscenze 2) Organizzazione delle stesse 3) Capacità di orientamento nei vari contesti storici 4) Capacità di sintesi 5) Capacità di rielaborazione, di confronto, di giudizio 6) Competenza espositiva.. STRUMENTI Libro di testo, pagine critiche da altri testi. PROFILO DELLA CLASSE La classe ha seguito con soddisfacente interesse la materia,quasi tutti si sono dedicati allo studio con impegno, sebbene con diversi livelli di capacità di elaborazione personale, analisi, sintesi, collegamenti e puntualità sul piano delle conoscenze. Agli argomenti di particolare rilievo è stata riservata una trattazione più attenta, ma altri approfondimenti, che sarebbero stati opportuni, non si sono potuti effettuare per l’oggettiva sproporzione fra programma e tempo a disposizione. Gli alunni hanno conseguito un profitto mediamente più che sufficiente. 19 PROGRAMMA DI STORIA L’età del colonialismo e dell’imperialismo -Economia, società, cultura -L’Europa e il mondo alla vigilia della guerra L’età giolittiana -La politica sociale del governo -Le scelte di politica interna ed estera La prima guerra mondiale -L’ingresso dell’Italia nel conflitto -Gli anni del conflitto -Gli anni difficili del dopoguerra La crisi dello stato liberale in Italia -Il fascismo da movimento a regime -La situazione internazionale: l’epoca del nuovo imperialismo L’Europa fra le due guerre -La guerra civile spagnola - La conquista italiana dell’Etiopia -La Germania nazista e la sua espansione La seconda guerra mondiale -La prima fase delle ostilità -L’intervento degli Stati Uniti -Gli sbarchi degli Alleati per la liberazione -Caduta del fascismo, le due Italie, La Resistenza. -Conclusioni del conflitto L’Europa divisa in due blocchi -L’Europa nel secondo dopoguerra -La guerra fredda -I sistemi di alleanza e gli organismi internazionali -Oriente e Medio Oriente dopo la fine della guerra -Lo stato d’Israele e le crisi arabo-israeliane -Decolonizzazione dell’India -La Repubblica popolare cinese -La guerra di Corea 20 Gli anni sessanta: “disgelo” e decolonizzazione -La situazione europea nell’epoca del disgelo -L’Europa nell’era di Krusciov -Nasser e la crisi di Suez - La rivolta d’Ungheria -L’era di Kennedy e Giovanni XXIII -La rivoluzione cubana e la tensione fra i due blocchi. La crisi del bipolarismo tra gli anni sessanta e settanta -Cina, Vietnam, Cecoslovacchia -Vietnam e Cambogia -La “rivoluzione culturale” di Mao -La contestazione del ‘ 68 L’Italia dalla ricostruzione agli anni del terrorismo -Trasformazioni politiche nell’Italia del dopoguerra -I primi passi della repubblica -Il miracolo economico in Italia -I governi di centro-sinistra -Gli anni della contestazione -Gli anni del Terrorismo (cenni) 21 MATEMATICA APPLICATA A.S. 2013/2014 INSEGNANTE Prof.ssa Bianchi Nadia CLASSE: 5 D Brocca TESTO IN ADOZIONE: A.Gambotto – B.Consolini “NUOVO MATEMATICA GENERALE E APPLICATA” modulo 5 e 8 ed.Tramontana. OBIETTIVI SPECIFICI In termini di conoscenze, competenze e capacità sono stati definiti i seguenti obiettivi: -conoscere i contenuti e i procedimenti risolutivi essenziali, relativamente agli argomenti trattati; -riconoscere e classificare modelli di risoluzione di problemi; -riconoscere e descrivere le sequenze operative utilizzate nella risoluzione dei problemi; -tradurre problemi semplici in modelli matematici; -individuare diverse strategie risolutive e scegliere la strategia più adeguata; -utilizzare consapevolmente tecniche e strumenti di calcolo, rappresentare grafici; -verificare la compatibilità tra ipotesi fatte e risultati ottenuti; -esprimersi usando con precisione la terminologia specifica; -saper collegare i diversi argomenti; -seguire una logica espositiva, curando la coerenza argomentativa; -comprendere il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre discipline. SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Per quanto riguarda gli aspetti educativi e didattici si è seguita la programmazione concordata nell’area disciplinare. In riferimento al curricolo per la disciplina, la programmazione presentata all’inizio dell’anno non è stata, però, regolarmente attuata. La discontinuità didattica per quanto riguarda l’insegnamento della disciplina, in particolare verificatesi durante il quarto anno, e l’abitudine di alcuni studenti ad una scarsa rielaborazione personale, così come ad un impegno discontinuo nel lavoro domestico, sono le principali cause della presenza di lacune pregresse che hanno determinato la necessità di ritornare sui fondamentali nuclei disciplinari per consentirne l’acquisizione e la connessione. Ciò non ha permesso nè di completare la programmazione stabilita, nè di approfondire nel modo necessario alcuni degli argomenti trattati. CONTENUTI OBIETTIVI Conoscere: Le funzioni di una variabile, i concetti di dominio,di limite, di derivata, di asintoto, di CONTENUTI TEMPI U.D. 1 FUNZIONI DI UNA VARIABILE REALE Funzioni reali di una variabile reale: generalità. Dominio di funzioni di una variabile. Primo quadrimestre 22 massimo e di minimo relativo ed assoluto, di flesso, di concavità. Saper studiare e rappresentare funzioni reali di una variabile reale. Limiti di funzioni di una variabile. Derivate di funzioni di una variabile. Funzioni crescenti e funzioni decrescenti. Massimi e minimi relativi:definizioni e ricerca Concavità e flessi: definizioni e ricerca dei flessi. Massimi e minimi assoluti. Asintoti orizzontali, verticali ed obliqui: dfinizioni e ricerca. Grafici delle funzioni intere, fratte, irrazionali, semplici casi di esponenziali e logaritmiche. Definire la R.O. riconoscendone il contenuto, i caratteri, il ruolo, gli strumenti e il modo di procedere. Saper individuare e classificare problemi economici. Costruire, sulla base delle informazioni disponibili, il modello matematico relativo a un problema di scelta, definendone la variabile o le variabili d’azione, la funzione obiettivo, gli eventuali vincoli. Analizzare ed elaborare il problema della gestione delle scorte e determinare la quantità di ogni ordinazione che rende minimo il costo totale di approvvigionamento. U.D.3 RICERCA OPERATIVA E PROBLEMI DI SCELTA: Problemi in condizioni certe con effetti immediati Definizione e breve cenno storico di R.O. Fasi dello studio di un problema di R.O. Classificazione dei problemi di scelta. Problemi in una sola variabile e funzione obiettivo a definizione unica o a tratti, caso continuo e discreto: minimo costo medio, massimo ricavo e massimo profitto. Problemi di scelta fra più alternative. Distinguere i casi di preferenza assoluta da quelli in cui Ë necessario adottare un apposito criterio di scelta. Conoscere e saper U.D.5 RICERCA OPERATIVA E PROBLEMI DI SCELTA: Problemi in condizioni certe con effetti differiti Definizione e classificazione degli investimenti . Febbraio Marzo Aprile Il problema delle scorte di magazzino. Il problema delle scorte di magazzino con sconti di quantità. 23 Maggio Giugno applicare il criterio dell’attualizzazione. Conoscere e saper applicare il criterio del tasso di rendimento interno. Il caso della preferenza assoluta. Criterio attualizzazione. Criterio del tasso di rendimento. METODI Il metodo d’insegnamento si è basato sulla lezione frontale, ma spesso gli argomenti trattati, come lo studio di funzione e i problemi di scelta economica, hanno fornito l’occasione per privilegiare una metodologia basata sulla scoperta guidata. Infatti, nel trattare i vari argomenti, si è tenuto presente che ciò che qualifica in modo pertinente l’attività matematica è il porre e risolvere problemi, lavorando su livelli di astrazione crescente. La lezione frontale è stata seguita da opportune indicazioni ed esercitazioni mirate e graduate per difficoltà. Si è cercato il coinvolgimento degli alunni durante le spiegazioni sia per quanto riguarda gli aspetti teorici che applicativi dei vari temi da affrontare attraverso domande mirate a stimolare l'interesse degli alunni, indirizzandoli a sviluppare gradualmente la capacità di applicare nozioni note a situazioni nuove, a fare collegamenti e ad esprimersi mediante il linguaggio specifico. Gli argomenti di matematica applicata sono stati presentati, di norma, subito dopo la trattazione degli aspetti generali connessi, in modo da rendere evidenti le finalità operative. Per scelta didattica è stato privilegiato l’approfondimento dei concetti fondamentali e il loro rapporto con la realtà, sacrificando invece alcune aspetti puramente teorici o formali. Sono stati assegnati esercizi da svolgere sia in classe che per casa, con successiva correzione collettiva, per comprendere i contenuti, anche attraverso la rielaborazione personale, e per acquisire padronanza nell'applicazione. Ai fini della preparazione professionale degli allievi sono state messe in luce le connessioni della matematica con le discipline tecniche d’indirizzo, sviluppando alcuni argomenti pluridisciplinari (ad es. diagramma di redditività, break-even point) in modo adeguato alla loro importanza nel contesto di queste discipline. Frequenti sono stati gli interventi di sostegno con richiami su parti del programma svolto e su argomenti pregressi, al fine di chiarire alcune situazioni di carenza e per il recupero di voti negativi. MEZZI E STRUMENTI Libro di testo Appunti dell’insegnante. Schede con esercizi. Calcolatrice scientifica. VERIFICA Sono state effettuate, per ogni allievo, 2 verifiche scritte e 1-2 prove orali per ogni quadrimestre, 2 simulazioni della terza prova con quesiti a risposta singola e risoluzione di problemi. Le verifiche, sia scritte che orali, sono consistite anche nella risoluzione di esercizi e problemi e sono state 24 eseguite allo scopo di valutare: -il livello di conoscenza degli argomenti -la pertinenza delle risposte alle domande formulate -la capacità di descrivere una procedura di risoluzione -la competenza nell’utilizzare i procedimenti di risoluzione -la capacità di rielaborazione e di collegamento delle conoscenze -la chiarezza espositiva e la competenza linguistica. VALUTAZIONE I criteri di valutazione hanno seguito la scala docimologica concordata dal Consiglio di classe. La valutazione è stata ottenuta, anche se a volte solo implicitamente, scomponendo la prestazione dell’alunno in termini di conoscenze, competenze e capacità. Nella valutazione sommativa periodica si è tenuto conto del profitto nelle singole prove, dei progressi realizzati nell’area cognitiva, del comportamento in classe, della partecipazione, dell’impegno, dell’attitudine, dell’assiduità nel lavoro domestico. OBIETTIVI RAGGIUNTI Anche se la maggioranza degli alunni ha seguito con attenzione e interesse le lezioni, non tutti hanno fatto corrispondere a tale partecipazione un adeguato impegno nelle esercitazioni e nello studio domestico. Comunque, positivo e responsabile è stato l’atteggiamento di alcuni alunni che hanno dimostrato buona capacità di rielaborazione autonoma ottenendo buoni risultati; altri hanno cercato di migliorare il livello di partenza e hanno conseguito a fine anno scolastico una preparazione complessivamente accettabile. Alcuni alunni, infine, evidenziano difficoltà espositive ed applicative, specialmente nell’uso appropriato dei termini e nell’affrontare a livello critico il collegamento tra le nozioni teoriche possedute e le situazioni problematiche affrontate. 25 LINGUA INGLESE A.S.: 2013/2014 INSEGNANTE: Prof.ssa Ursi Annamaria CLASSE: 5 D Brocca TESTO IN ADOZIONE: Bentini F., Richardson B., Vaugham V., IN BUSINESS + CD AUDIO, vol. U, Pearson Longman. Jordan, E., Fiocchi, P., GRAMMAR FILES - BLUE EDITION WITH CD: ENGLISH GRAMMAR AND VOCABULARY, vol. U, Trinity Whitebridge, 2010 [con espansione on line]. 1. ANDAMENTO GENERALE DELLA CLASSE, PARTECIPAZIONE, OSSERVAZIONI La classe, con cui ho iniziato a lavorare quest’anno, è composta da 26 studenti, 14 maschi e 12 femmine, di cui una certificata e costantemente affiancata dall'insegnante di sostegno (per il programma cfr. le indicazioni dettagliate nel PEI). Il gruppo classe presenta una fisionomia eterogenea, differenziata per pregresso curricolo scolastico e capacità cognitive personali. Ciò, unitamente alla discontinuità didattica, ha reso difficile creare un gruppo di lingua motivato e collaborativo. In generale il clima è stato molto sereno e il comportamento è risultato adeguato e rispettoso, ma solo pochi alunni si sono mostrati intrinsecamente motivati all'apprendimento della lingua inglese, probabilmente a causa dei limiti derivanti dalle pesanti lacune pregresse generali in tutte le abilità ma soprattutto nella produzione scritta e orale e nell’interazione. Nel corso del corrente anno scolastico la partecipazione alle lezioni non è stata attiva e assidua da parte di tutti ed è emersa l’abitudine a concentrare l’impegno nei giorni immediatamente antecedenti le verifiche scritte e orali, cosa che non giova mai a un effettivo apprendimento dei contenuti e men che meno allo sviluppo o al consolidamento delle abilità linguistiche. Pertanto una considerevole attività di esercizioripetizione-rinforzo si è resa necessaria fino alla fine per una solida impostazione metodologica finalizzata a risultati accettabili e al conseguimento di un metodo di studio efficace. Rispetto al rendimento, la classe ha generalmente raggiunto gli obiettivi minimi anche se alcuni studenti in modo stentato, mentre un gruppo esiguo ha mostrato buone capacità nell'espressione libera e le ha coltivate con un impegno costante e apprezzabile. 2. SVILUPPO DELLA PROGRAMMAZIONE E ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE Lo svolgimento del programma è stato abbastanza regolare. Si sottolinea comunque che sono stati ripresi molti argomenti studiati negli anni precedenti, in quanto la preparazione risultava lacunosa sotto il profilo lessicale, terminologico e metodologico al punto da impedire uno svolgimento proficuo dei nuovi aspetti del programma. Il libro di testo adottato è stato seguito nelle linee essenziali, ma sono stati forniti anche degli appunti dall’insegnante. Sono state curate tutte le abilità comunicative, ma con una predilezione per le attività di reading e per le definizioni, vista la modesta autonomia del gruppo nella comprensione del testo. Le ore effettivamente svolte (al 5 maggio 2014, data della riunione per la compilazione del documento del 15 maggio) sono state 77, sono previste altre 6 ore fino alla data del 15/05/2014 e ulteriori 9 ore dal 16/05/2013 alla conclusione dell'anno scolastico per un totale previsto di n. 92 ore. 3. STANDARD MINIMI DI APPRENDIMENTO 26 3.1 OBIETTIVI DIDATTICI Comprensione della lingua orale: Saper comprendere un discorso chiaro in lingua standard e seguire argomentazioni su temi legati ai principali aspetti dell'impresa e dell'economia, precedentemente studiati. Comprensione della lingua scritta: Saper riconoscere espressioni idiomatiche ad alta frequenza nel quotidiano. Comprendere testi scritti di uso corrente relativi al lavoro, compresi articoli su questioni d'attualità, del mondo dell'economia e dell'impresa e su aspetti legati alla geografia, alla storia e alla civiltà dei principali Paesi di lingua inglese. Produzione della lingua orale e interazione: Saper interagire in conversazioni relative al lavoro con un sufficiente grado di scioltezza e accettabile efficacia funzionale e formale (lessicale, grammaticale, fonologica, intonativa). Saper fornire definizioni; saper spiegare e motivare brevemente opinioni e progetti; saper narrare trame di testi di civiltà integrata al business esprimendo brevemente la propria opinione. Produzione della lingua scritta: Saper scrivere testi coesi (definizioni e brevi riassunti) relativi a contesti di immediato interesse e necessità nonché ai principali aspetti dell'economia e dell'impresa con sufficiente rispetto delle regole del sistema morfosintattico, lessico appropriato e giusto contenimento delle interferenze della lingua madre. Saper rispondere a domande relative ai testi letti e studiati, contestualizzando le informazioni e sostenendo le proprie opinioni con opportune argomentazioni. 3.2 OBIETTIVI TRASVERSALI Si fa riferimento alla Programmazione di Classe. 4. VERIFICHE E VALUTAZIONE Le prove scritte, due per quadrimestre (più una di recupero), sono state proposte al termine delle varie unità didattiche di microlingua o dopo una parte significativa di esse. Le verifiche sono consistite inizialmente in test oggettivi (prevalentemente esercizi di completamento, collegamento, traduzione, vero/falso), ma gradualmente sono state introdotte prove di tipo soggettivo (quesiti con risposta aperta) che hanno messo gli alunni in grado di dimostrare la capacità di comprendere, rielaborare e comporre testi scritti. Tali prove sono anche servite ad assumere informazioni sul processo di insegnamento/apprendimento per integrare o rettificare l'impianto metodologico delle lezioni. Gli studenti sono stati progressivamente preparati ad affrontare il quesito della terza prova riguardante la microlingua, con risposte via via più articolate su definizioni lessicali, contenuti storici e semplici quesiti di problem solving. I criteri di misurazione delle verifiche scritte hanno tenuto conto di: completezza ed organicità dei temi trattati, correttezza morfosintattica e proprietà lessicale. Le prove orali, due per quadrimestre, hanno consentito di stabilire il livello di competenza linguistica e comunicativa attraverso mini-interviste o conversazioni più ampie. I criteri di misurazione delle interrogazioni orali si sono basati sulla accuratezza dell’informazione, sulle capacità di collegamento, la scorrevolezza nell’esposizione, la correttezza della formulazione linguistica. La valutazione finale è stata effettuata utilizzando i criteri stabiliti dal Consiglio di Classe in merito a conoscenze, competenze e capacità. Ulteriori fattori che hanno contribuito alla valutazione periodica e finale: il progresso evidenziato rispetto al livello di partenza e alla situazione personale, l’impegno investito dallo studente, il metodo di studio e la partecipazione costruttiva al dialogo educativo-didattico. 27 5. METODI E STRATEGIE DIDATTICHE Il metodo di insegnamento è stato così articolato: lezione frontale (nella presentazione degli argomenti); lezione partecipata su obiettivi tendenti allo sviluppo di capacità rielaborative, di socializzazione, di collegamento tra teoria e pratica; esercitazioni e video-lezioni in laboratorio. 6. STRUMENTI UTILIZZATI Lavagna, CD-Rom e DVD, presentazioni multimediali su PC o tablet, laboratorio. 7. INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO Il recupero è stato affrontato in itinere ogni qual volta le esigenze del gruppo classe o di alcuni studenti in particolare lo hanno reso necessario o opportuno. L'insegnante si è resa disponibile a svolgere attività di recupero, rinforzo o approfondimento anche in altre ore libere. PROGRAMMA SVOLTO INGLESE A.S.: 2013/2014 INSEGNANTE: Prof.ssa Ursi Annamaria CLASSE: 5 D Brocca BUSINESS THEORY (fissazione ed ampliamento della programmazione della classe quarta) UNIT 1 Commerce and e-commerce: Commerce and Trade, Channels of distribution, Factors and Sectors of production, Types of Economy, The Internet, E-Commerce: history, purposes, advantages and disadvantages, Types of online business activities + Reading: Stelios Haji-Ioannou. UNIT 2 Business organization: The Organization of business, Sole Traders, Partnerships, Limited Companies, Cooperatives, Franchising, The (internal and external) growth of businesses, Multinationals, The structure of a company. UNIT 3 International Trade: Definition of international trade, The Balance of Payments and Balance of Trade, Controlling foreign trade, Trading blocs, The World Trade Organisation, The World Bank, The International Monetary Fund; What are Incoterms? (just an introduction and the definition). UNIT 4 Transport: Transport modes, their advantages and disadvantages, Transport by road; Transport by rail; Sea transport; Pipelines; Forwarding agents; Insurance; Packing (factors and containers); Containerisation. Reading: Transport: Slow switch to rails and water. UNIT 5: Banking: Banking services to businesses (current accounts, savings accounts, business loans and mortgages, factoring, leasing, advice); Documents: Statement of Account; Accessible banking (Internet banking, telephone banking, textphone banking, TV banking, branch banking); Methods of payment (Cash with Order, Cash on Delivery; Open account). UNIT 6 Finance: The Stock Exchange, Who operates on the Stock Exchange? Bears and Bulls; The 28 London Stock Exchange; The New York Stock Exchange. Reading: The boom in emerging economies and their stock markets is not over yet. But will it last? UNIT 7: Marketing and advertising: Marketing; Market research; The marketing mix; Online marketing; Advertising; The power of advertising; Trade fairs. Unit 8 Green economy: What is Fair Trade; How did Fair Trade start? What is the Fairtrade Mark? Facts and figure about Fair Trade; Microfinance; Ethical banking; Ethical policies. The Grameen Bank: an interview to Muhammad Yunus: (video from youtube). Unit 9 Globalisation: What is globalisation? Advantages and disadvantages of globalisation; Economic globalisation; Outsourcing and offshoring. BUSINESS COMMUNICATION UNIT 1 Business transactions: Introduction to the Business transaction; The layout of the business letter: the heading, the inside address, the date (British English and American English), the salutation, the complimentary close, the body, the signature. Unit 2 Job applications: The application process; The job interview, The Europass Curriculum Vitae and the elements of a CV, The cover letter (pagg.154-159, 162-163). CULTURAL PROFILES Readings and topics for discussion UNIT 1 Our changing world: Migration and travel; Technological advance; Globalization; Rise of new powers; Weakening of the European nation-state; Crisis of religion and the family; The population time bomb; Ecological concerns; Climate change; Terrorism and security. UK-US key-facts UNIT 2 Land and climate: The United Kingdom; Climate; The USA: geography and climate; The regions of England; Scotland, Wales and Northern Ireland; USA – Eastern and Western regions; Top tourist attractions in the UK; Top tourist attractions in the USA; Natural disasters in the USA. UNIT 3 People and history: Who are the British? Who are the Americans? The Industrial Revolution in the UK; The British Empire: rise and fall. Reading: India – the next superpower? UNIT 4 Economy: The 3 sectors of economy in the UK and the USA: just a summary. UNIT 5 Government and politics: The UK government: the monarchy, Parliament; the Prime Minister and the Cabinet; Regional and local government; The US government: The Legislative; the Executive; the Judicial; State government; Political parties in the UK and in the USA; The organization of the EU: The European Parliament; The Council of the European Union; The European Commission; The European Court of Justice; The European Central Bank; What does the European Union do (aims, policies, actions)? 29 STUDY SKILLS: Numerosi filmati sono stati impiegati come fonte di potenziamento della comprensione orale e della pronuncia o a supporto delle tematiche esaminate. Film: 1) Roman Polanski, Oliver Twist (in English with captions); 2) Deepa Mehta, Midnight’s children; Alfred Hitchcock, Man from the South; Mrs Bixby and the colonel’s coat (Tales from the unexpected). Video: 1) Video da youtube su: vowel and consonant groups (oo, er, ir, ur, ps, kn); linking; silent letters. 2) Special sounds and blacklist of mispronounced words (una lezione su tablet con spunti da J.P.Sloan). 3) Pronunciation of –h (“In Hartford, Hereford, Hampshire” from My Fair Lady) Per il metodo di studio: Tips to jot down notes (with a video on Great Britain and London); How to remember lists of words; Reading for scanning (finding and summarizing information); One-minute talking; How to use a dictionary. Grammatica: The use of articles Frequent mistakes. LINGUA FRANCESE A.S.: 2013/2014 INSEGNANTE: Prof.ssa Loredana Ugolini CLASSE: 5ª D brocca TESTO IN ADOZIONE: Parodi- Vallacco, CAHIERS DE COMMERCE ,Trevisini Editore Fotocopie distribuite durante le lezioni. La classe ha sempre mostrato una buona disponibilità a relazionarsi con gli altri ed a collaborare nel rispetto delle regole. Gli alunni hanno evidenziato un discreto grado di autonomia personale ed hanno acquisito un metodo di studio efficace . L'atteggiamento verso la disciplina è sempre stato positivo e gli studenti per la maggior parte attenti e interessati alle attività didattiche hanno migliorato nel complesso le loro competenze nella lingua scritta ed orale raggiungendo in generale risultati discreti. Gli iniziali obiettivi proposti, così come il programma, sono stati fissati in considerazione delle poche ore di lezione a disposizione gli studenti hanno raggiunto, in modo eterogeneo, i seguenti obiettivi : 1 comprendere globalmente messaggi orali di carattere generale, prodotti a velocità normale cogliendo la situazione, l’argomento, gli elementi più significativi; 2 esprimersi oralmente su argomenti di carattere generale in modo efficace, appropriato e adeguatamente corretto, in modo che gli eventuali errori non compromettono la comprensibilità del messaggio; 3 comprendere testi scritti per usi diversi cogliendone il senso ed lo scopo e sapendo inferire il significato di elementi non ancora conosciuti; 4 produrre brevi testi scritti , di tipo descrittivo o narrativo , in modo coerente e coeso, rispettando i registri linguistici e con una adeguata correttezza morfosintattica; 5 prendere appunti e rielaborare in modo personale, sia a livello scritto sia a livello orale, i contenuti proposti ; 30 6 saper sostenere una breve conversazione su argomenti trattati in classe. Le lezioni sono state quasi sempre improntate al dialogo per favorire la partecipazione e le riflessioni personali spesso stimolate sia dalla lettura di documenti autentici , sia dalla visione di documentari o cortometraggi. Le verifiche sono state sia orali, sia scritte . METODO 1 2 3 4 5 6 7 8 Lezioni frontali Ricerche individuali Lavori di gruppo Simulazione di casi Dibattiti Elaborazione di mappe concettuali Elaborazione di dati Attività di laboratorio e in rete STRUMENTI 1 Libri di testo 2 Articoli tratti da giornali e/o riviste 3 Sussidi audiovisivi 4 Attrezzature multimediali STRUMENTI DI VERIFICA 1 Questionari (vero / falso; a scelta multipla; 2 Questionari aperti 3 Relazioni- Riassunti 4 Sintesi 5 Ascolti 6 Interrogazioni (brevi e lunghe) a completamento) VALUTAZIONE Per la misurazione dei risultati delle singole prove di verifica sono stati individuati alcuni indicatori di riferimento riguardanti 1 le conoscenze: acquisizione contenuti 2 la qualità dell’esposizione 3 la rielaborazione critica 4 il contributo personale :ampliamento e approfondimento 5 l’originalità e la creatività 6 le abilità di analisi e di sintesi (analisi di un problema e applicazione delle conoscenze acquisite per risolverlo ) quantificabili secondo la scala numerica adottata dal Collegio Docenti . 31 La valutazione finale non ha coinciso in modo meccanico con l’apprezzamento tecnico dei risultati (media matematica dei voti). Nella formulazione del voto si è tenuto conto anche dei seguenti elementi: 6 impegno ed efficace metodo di studio 7 rispetto delle scadenze e dei doveri scolastici 8 interesse e motivazione 9 assiduità nella partecipazione 10 evoluzione del processo di apprendimento 11 contributo al dialogo educativo PROGRAMMA La théorie commerciale 1 Le marketing et la promotion commerciale, la publicité (Ripasso) 2 Le commerce : le commerce intérieur et extérieur – Le commerce de gros, de demi-gros et de détail ; les commerçants (Ripasso) 3 La vente : la livraison et le paiement, la modification et l’annulation, la réclamation l’emballage ; la facture et les types de factures ; la TVA ; les réductions sur les prix. (Ripasso) 4 Les transports : les obligations et les droits des partenaires ; les transports par eau, par route et par rail, par air . (Ripasso) 5 Les incoterms (définition) 6 Les méthodes de paiement payements : au comptant, à terme 7 Les règlements internationaux : le crédit documentaire 8 L’affacturage ou factoring La correspondance commerciale 1 La commande (Ripasso) 2 L’accusé de réception 3 La modification 4 L’annulation Civilisation 1 La France physique (limites, montagnes, fleuves) (Ripasso) 2 Les institutions Françaises et le système politique 3 Les trois secteurs de l’économie 4 L’environnement (problèmes et solutions)- Les énergies renouvelables 32 5 La mondialisation 6 Le tourisme 7 Une région aux choix du candidat 8 Histoire : des Années Folles à la Cinquième République 33 SPAGNOLO A.S.: 2013/2014 INSEGNANTE: Prof.ssa Emanuela Colagrande Montrella CLASSE: 5ª D brocca TESTO IN ADOZIONE: “Com.com” PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E LIVELLO RAGGIUNTO PROFILO DELLA CLASSE La classe 5 D che ha preso parte alle lezioni di spagnolo era composta da due alunni uniti ad altri quattro provenienti da un’altra sezione. In generale hanno seguito comunque un iter formativo positivo, che ha permesso loro l’acquisizione di contenuti disciplinari e culturali ampi e articolati. Si è cercato di coinvolgere gli alunni con collegamenti interdisciplinari ( quali l’economia, la finanza e il diritto ) in concordanza con le tematiche svolte al quinto anno, per mezzo di letture dei quotidiani spagnoli che li avvicinassero alla realtà europea attuale. Le tempistiche inerenti ai contenuti modulari sono state dilazionate con una cadenza mensile per ogni unità del testo in adozione. La simulazione della terza prova di maturità svolta nel secondo quadrimestre è stata considerata come prova utile per la valutazione finale e ha accertato la capacità di sintesi delle ultime nozioni apprese in una unità relativa alle nozioni bancarie, l’inerenza con l’argomento trattato e l’uso corretto del lessico specifico tecnico. La correzione è stata effettuata secondo le griglie di valutazione adottate da questo Istituto. Nelle lezioni successive al 15 Maggio si approfondiranno nozioni di civiltà spagnola ed europea ( l’ultimo contenuto modulare indicato sopra nel programma ), sempre coadiuvati da mezzi di attualità informatica. OBIETTIVI FORMATIVI Revisione delle strutture linguistiche livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue Il consolidamento e l'ampliamento della competenza comunicativa mediante l'integrazione dei canali e l'arricchimento delle varietà e dei registri con particolare riferimento alla funzione espressiva; l'analisi delle variabili che determinano ogni evento comunicativo; Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro nei contesti multiculturali. OBIETTIVI SPECIFICI (B2 - rif.QCER) Comprensione orale Comprendere ciò che viene detto in lingua standard, dal vivo o registrato, su argomenti sia familiari sia non familiari che si affrontano normalmente nella vita, nei rapporti sociali, nello studio e sul lavoro. Comprendere i concetti fondamentali di discorsi formulati in lingua standard su argomenti concreti e astratti 34 Comprendere le discussioni tecniche del proprio settore di specializzazione Seguire un discorso lungo e argomentazioni complesse purché l’argomento sia relativamente familiare e la struttura del discorso sia indicata con segnali espliciti Comprensione scritta Leggere in modo ampiamente autonomo, adattando stile e velocità di lettura ai differenti testi e scopi usando in modo selettivo le opportune fonti per riferimento e consultazione. Avere un patrimonio lessicale ampio da attivare nella lettura, pur incontrando difficoltà con espressioni idiomatiche poco frequenti. OBIETTIVI SPECIFICI (B2 - rif.QCER) Produzione orale Produrre descrizioni ed esposizioni chiare e ben strutturate, mettendo opportunamente in evidenza gli aspetti significativi e sostenendoli con particolari pertinenti. Produrre descrizioni ed esposizioni chiare e precise di svariati argomenti che rientrano nel proprio campo d’interesse e non, sviluppando e sostenendo le idee con elementi supplementari ed esempi pertinenti. Produzione scritta Produrre diverse tipologie di testi chiari e articolati su diversi argomenti, anche di ambito economico, valutando informazioni e argomentazioni tratte da diverse fonti e sintetizzandole. Aspetti di civiltà Recuperare la dimensione storico-sociale, risalendo dal testo al contesto socio-culturale Rimandi all’attualità economica e culturale spagnola tramite consultazione online di quotidiani spagnoli. Correlazione tramite documenti di civiltà presenti sul libro di testo. PROGRAMMA CONTENUTI MODULARI La comunicazione orale ( la riunione professionale ) La comunicazione scritta ( comunicazione commerciale I, II, III ) Il commercio (l’azienda, importazione ed esportazione, la banca ) 35 Civiltà e cultura(l’UE, la Spagna, l’Ispano America, ) CONTENUTI GRAMMATICALI Il futuro e il verbo diventare nelle sue molteplici traduzioni possibili Il condizionale, morfologia e usi, il periodo ipotetico Usi del congiuntivo presente, imperfetto e perifrasi con il congiuntivo, tipologie di frasi relative, sostantive, interrogative, finali, modali e comparative. Frasi passive e frasi impersonali Avverbi di apertura, indicatori di continuità, finali, esplicativi, riassuntivi; abbreviazioni, sigle e acronimi, verbi che reggono preposizioni, l’avverbio in generale e le congiunzioni coordinative, subordinative STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI Testi didattici di supporto dell’insegnante. Fotocopie. Schede predisposte dall’insegnante. Sussidi informatici/laboratorio Dizionario bilingue e monolingue VERTIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate verifiche orali e scritte miranti a valutare lo sviluppo delle abilità linguistiche e l’assimilazione dei contenuti. La valutazione ha tenuto conto dei diversi aspetti dell’apprendimento ( interesse, impegno, partecipazione durante le lezioni, svolgimento dei compiti assegnati), e rispettando i criteri di valutazione comuni concordati con i docenti di lingue. 36 GEOGRAFIA ECONOMICA A.S.2013/2014 INSEGNANTE: Prof.ssa Fazi Marisa Classe 5°DBrocca TESTO IN ADOZIONE: C. Lanza - F. Nano, GeOGRAFIA ECONOMICA GENERALE, Bompiani PROFILO DELLA CLASSE È una classe non priva di alunni intellettivamente vivaci che sono,però, poco costanti nell'interesse e nell'applicazione. Quest'anno sembravano maturati,più attenti ed impegnati,e le prime verifiche sono state quasi tutte largamente positive;poi, altri interessi o problemi li hanno ancora una volta distolti dallo studio della disciplina. Pochi alunni hanno saputo garantire la necessaria costanza nell'applicazione pervenendo ad una preparazione ampia,approfondita e,in alcuni casi,autonoma- mente rielaborata;altri,seppur dotati di capacità, si sono accontentati di risultati più modesti;infine alcuni, più fragili,hanno faticato a superare alcune difficoltà di metodo.Il grado di preparazione raggiunto è,complessivamente,più che sufficiente. METODI, STRUMENTI, VERIFICHE E VALUTAZIONI Nel momento della presentazione degli argomenti è stata data priorità alla lezione frontale e sono stati utilizzati carte geografiche, tematiche, dati statistici ed articoli di giornale per integrare ed aggiornare i contenuti e per stimolare l’acquisizione di un metodo di studio La progressione degli apprendimenti è stata valutata in merito alla conoscenza dei contenuti, all’utilizzo del lessico specifico, alla capacità di analizzare, inferire e sintetizzare, mediante prove orali e scritte (domande aperte). Sia nelle prove orali che in quelle scritte il livello della sufficienza è stato individuato secondo i seguenti criteri: 1. Possesso delle conoscenze disciplinari di base, con alcuni errori 2. Esposizione complessivamente corretta 3. Capacità di individuare i concetti fondamentali dell’argomento richiesto Nella valutazione finale si terrà, inoltre, presente il livello di partenza degli studenti, l’impegno, l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo. Alla data del 15 maggio rimane da completare la "Geografia dei servizi". OBIETTIVI DIDATTICI • • • • • Usare un linguaggio geografico appropriato Leggere ed interpretare carte geografiche, tematiche, grafici, dati statistici Individuare i fattori che influiscono sulla localizzazione di attività economiche Leggere, attraverso categorie geografiche, gli eventi storici, i fatti e i problemi del mondo contemporaneo Conoscere le principali dinamiche demografiche e comprenderne le relazioni con l’ambiente, le 37 • • • • risorse e l’economia Acquisire i concetti relativi alla durata, rinnovabilità, esauribilità delle risorse e conoscere le principali fonti di energia e relativo impatto con l’ambiente Conoscere le caratteristiche dell’organizzazione territoriale degli spazi agricoli Comprendere le linee evolutive del processo di industrializzazione e le leggi socio-economiche che determinano l’attuale distribuzione degli insediamenti produttivi Sapere che cos’è la “terziarizzazione dell’economia”. PROGRAMMA L’uomo nell’ecosistema Il sistema Terra e le società umane Il sistema Terra e le sue parti Ecosistema e sistema economico Le alterazioni dell’ecosistema Un esempio di intervento disastroso per l’ambiente: Il Brasile Uno sviluppo sostenibile Organizzazione territoriale, spazio geografico e regione geografica Geografia e territorio L’organizzazione del territorio Le relazioni verticali e orizzontali nel pensiero geografico La regione geografica e la regione economica La regione geografica Dal villaggio alla città Società capitalistica e valore del suolo Le regioni centrali Polarizzazione e depolarizzazione Strutture regionali a rete Il concetto di rete geografica Le regioni periferiche La globalizzazione nel mondo attuale La globalizzazione e le strutture a rete Le reti globali Che cos’è la globalizzazione La globalizzazione ha dei limiti L’importanza del locale in un mondo globalizzato Opportunità e rischi La globalizzazione e le Zone Franche internazionali Dubai e le Zone Franche Geoeconomia del mondo globalizzato Il mondo è diventato un sistema Che cos’è lo sviluppo L’indice di sviluppo umano (ISU) Geografia dello sviluppo economico: Nord e Sud del mondo 38 Nord del mondo e potenze economiche Economie in transizione e potenze emergenti Lo sviluppo aggrava le disuguaglianze sociali? Il caso finlandese Il Sud del mondo: i paesi in via di sviluppo I paesi meno sviluppati Geopolitica del mondo attuale La genesi del mondo attuale La moltiplicazione dei conflitti Che cos’è la geopolitica I fattori geopolitici Le potenze militari si riarmano La geografica dell’influenza geopolitica Le organizzazioni politico militari internazionali Nuovi aspetti dell’ordine geopolitico mondiale Il sottosviluppo e le strategie di crescita del Sud del mondo Lo sviluppo economico si può misurare Perché esiste il sottosviluppo? Il problema del debito dei paesi sottosviluppati Le grandi scelte di politiche economiche Le strategie di sviluppo in India e Cina Gli aiuti dal Nord del mondo Il commercio equo-solidale La globalizzazione e gli squilibri ambientali L’effetto farfalla e la cooperazione internazionale I cambiamenti climatici L’effetto serra Le conseguenze dell’innalzamento della temperatura e gli interventi a scala globale L’acqua, una risorsa indispensabile alla vita A che serve l’acqua La distribuzione delle piogge e la desertificazione I consumi di acqua potabile Lo sfruttamento delle risorse naturali e l’impronta ecologica La popolazione Gli abitanti della Terra La popolazione mondiale cresce La dinamica demografica La teoria della transizione demografica I due colossi asiatici e le politiche demografiche La distribuzione della popolazione sulla terra Popolazione rurale e popolazione urbana L’urbanizzazione nel Sud del mondo Il problema demografico e le diverse politiche Le piramidi delle età Le migrazioni Una nuova emergenza. I profughi ambientali Territorio e attività economiche L’economia e la produzione agricola L’attività più diffusa al mondo 39 Agricoltura intensiva ed estensiva Gli agricoltori sono condizionati dall’ambiente naturale Le grandi regioni agricole naturali Superfici aziendali, proprietà della terra e riforme agrarie Gli alimenti fondamentali La pesca, una risorsa per l’alimentazione Produzioni transgeniche e biologiche Il commercio dei prodotti agricoli La formula “chilometri zero” L’attività forestale e le sue conseguenze L’organizzazione degli spazi agricoli Modi differenti di organizzare il territorio agricolo L’agricoltura di sussistenza La rivoluzione verde L’agricoltura di piantagione nei paesi sviluppati L’agricoltura commerciale e dei grandi spazi L’impresa agroindustriale L’agricoltura commerciale contadina L’attività estrattiva e le materie prime minerarie Risorse e riserve L’attività mineraria e la convenienza di utilizzo di giacimenti La regione mineraria La geografia mineraria: produttori, consumatori, flussi commerciali Il problema dell’esaurimento delle risorse minerarie Riserve e politiche energetiche Risorse strategiche Le fonti di energia e il loro utilizzo nel mondo Geografia delle principali fonti energetiche Le multinazionali del petrolio e l’azione dell’OPEC Geopolitica del gas: il caso russo Le fonti energetiche alternative Le politiche energetiche La scelta francese del “tutto nucleare” Lo spazio industriale Tre rivoluzioni industriali Le prime regioni industriali Le agglomerazioni industriali La diffusione geografica dell’industria Il decentramento globale Il vantaggio delle piccole e medie imprese Le politiche regionali: il caso del Mezzogiorno italiano Geografia dei servizi I servizi nel mondo I tipi di servizi La rivoluzione dell'e-commerce Il terzo settore Le attività quaternarie 40 DIRITTO e SCIENZA DELLE FINANZE A.S.: 2013/2014 INSEGNANTE: Prof. Luciano Pettinacci CLASSE: 5ª D Brocca TESTO IN ADOZIONE: DIRITTO - Bobbio – Gliozzi – Lenti, DIRITTO PUBBLICO, Elemond ed. SCIENZA DELLE FINANZE - F. Poma, CORSO DI FINANZA PUBBLICA, Principato ed. PROFILO E PRESENTAZIONE 5 D La classe è composta da 26 alunni di cui 14 maschi e 12 femmine, residenti per un terzo nel comune sede dell’Istituto, mentre i restanti provengono dai comuni del circondario e anche dalla Repubblica di S.Marino. Nel corso degli anni scolastici vi sono stati alcuni studenti ai quali sono stati attribuiti debiti o non sono stati ammessi alle classi successive, soprattutto nelle classi prima, seconda e terza, poi la fisionomia attuale si è andata stabilizzando. Nell’ambito della continuità didattica vi sono stati, purtroppo (salvo un nucleo limitato) cambi continui d’insegnanti che non hanno certo favorito la partecipazione al dialogo educativo. La compagine studentesca che presenta un solo elemento di spicco, si è sempre diligentemente impegnata nel lavoro scolastico quotidiano. Il limite generale (salvo eccezioni) è nella poca creatività ed interesse dimostrato verso i temi dell’attualità, ma questo sembra un “vulnus” ormai generalizzato nelle nuove generazioni. In ogni caso fuori della “routine” scolastica, come nel viaggio d’Istruzione a Parigi, negli incontri con giornalista sull’Europa, nel corso di pronto soccorso, nonché nella partecipazione a convegni di varia natura, gli studenti hanno diligentemente riportato all’interno delle discipline i contenuti e le esperienze maturate. Ciò dimostra che se opportunamente stimolata, la classe reagisce positivamente agli “imput” non rientranti nella comune e giornaliera attività didattica. Sul piano del comportamento la classe nel suo insieme è stata rispettosa e diligente; il suo punto di forza risiede nella coesione interna e nell’intesa con il docente, manifestata in una buona tenuta dei quaderni appunti, nell’adempimento delle consegne su ricerche d’attualità e nella puntualità delle verifiche; ciò ha dimostrato un certo grado di maturità nell’affrontare gli impegni di studio e di valutazione Nel complesso la classe 5D si presenta come un insieme in cui i singoli hanno maturato un proprio percorso personale, cercando di superare con buona volontà le proprie difficoltà, di correggere gli errori, di rendere più efficaci i metodi di studio, ottenendo, nella maggior parte dei casi, esiti soddisfacenti. Solo qualcuno non ha risolto completamente incertezze dovute a lacune nella preparazione di base o ad un 41 impegno, negli anni, approssimativo. I risultati finali in profitto possono quindi dirsi sicuramente sufficienti per la maggior parte della classe, con punte discrete e un solo caso ottimo. RELAZIONE AI PROGRAMMI L’elemento caratterizzante della classe è senza dubbio la sua capacità organizzativa di fronte alle verifiche e agli impegni scolastici affrontati sempre con puntualità e volontà di riuscita La totalità della classe si dedica con attenzione all’attività scolastica, anche se alcuni si accontentano, per impegno limitato o per capacità, della sola sufficienza. Nonostante queste diversità, l’interesse per gli argomenti proposti è sempre stato accettabile e in alcuni elementi emerge un certo sviluppo della capacità critica. Riguardo agli strumenti utilizzati:tutti hanno sviluppato ricerche, assegnate ed autonome, sui temi dell’attualità politico-finanziaria dimostrando volontà di approfondimento delle tematiche affrontate. Nella maggior parte della classe si è notato un utilizzo diligente dei quaderni appunti, ben tenuti ed ordinati. Alla fine dell’anno scolastico si sono manifestati anche interessi per l’attualità politico-istituzionale come gli eventi internazionali legati alle guerre e agli equilibri mondiali, le scelte di politica economica e finanziaria dei diversi governi, precedenti e successivi alla crisi, l’emergenza umanitaria causata dall’immigrazione e dal terrorismo internazionale ed in genere l’attenzione al dibattito politico contemporaneo con un cenno particolare alla crisi del sistema partitocratico. Purtroppo è mancato quell’autonomo sviluppo dello studio che solo può guidare la conoscenza verso mete più ambite. Visti questi interessi “sollecitati”, l’insegnante ha considerato di notevole importanza, nello svolgimento dei programmi, i collegamenti con l’attualità viva del dibattito che si svolgeva nel paese. In questo senso gli obiettivi originali si sono modificati nell’interscambio con la classe. L’ausilio dell’iniziativa “giornali in classe” è stata sicuramente di grande aiuto: essa va sicuramente continuata, magari con l’allargamento e la giustapposizione delle parti politiche in competizione, nello spirito di una società democratica che aspira al libero confronto delle idee senza pregiudizi o schieramenti precostituiti. Di fronte a queste sollecitazioni la classe, in generale, ha reagito positivamente, dimostrando interesse, volontà di comprensione e spirito partecipativo. Il metodo di lavoro si è basato sulla presentazione alla lavagna di schemi concettuali che introducevano alla lezione vera e propria e che indicavano i temi da sviluppare. Gli studenti seguivano prendendo appunti su quaderni opportunamente vistati in sede di interrogazione, in modo che per ognuno si ponessero le basi di una verifica personalizzata, in cui l’elemento della tenuta ordinata degli appunti fosse una condizione di partenza. Si è fatto uso anche di sussidi fotocopiati e di video storici. Gli approfondimenti sono stati perseguiti con sussidi fotocopiati e con ricerche assegnate su temi di grande rilevanza disciplinare. 42 La classe ha sempre preferito, ai fini della comprensione, un approfondimento dei temi sollevati, piuttosto che la superficialità di un programma svolto rapidamente. Effettivamente, in certi casi, l’insegnante seguendo in parte le esigenze della classe, ha avuto modo di approfondire alcune tematiche (opportunamente evidenziate nei contenuti del programma svolto). L’esito finale di questa metodologia è stato, in ogni caso, una trattazione degli argomenti, a volte approfondita, ma comunque quantitativamente minore rispetto al programma preventivato. In particolare si segnalano in Diritto, lo stralcio dell’attività amministrativa (svolta solo nei cenni essenziali) e dei sistemi elettorali. Queste riduzioni sono state compensate dai temi, oggetto di dibattito/approfondimento, collegati all’attualità, dallo studio diretto di documenti (ad es.Statuto Albertino) e dall’aggiunta delle problematiche relative al federalismo. Altri punti di approfondimento hanno riguardato la dottrina dello stato (in relazione al tema del deperimento), l’attività della Corte costituzionale, del referendum, nonché lo studio cronologico dei principali avvenimenti socio-politici dal dopoguerra ai giorni nostri. Ciò ha permesso quel collegamento fra il dato normativo, la situazione politica, l’evoluzione delle problematiche giuridiche e di costume che dovrebbero stimolare lo studente alla conoscenza dell’attualità. Troppe volte, infatti, lo studio delle materie giuridiche viene presentato come un puro esercizio retorico che allontana dalla vita reale. In questa occasione l’insegnante, facendo proprie le possibilità offerte dall’indirizzo, ha cercato di ridurre il “gap” fra studio teorico e possibilità di acquisire gli strumenti e le abilità da sfruttare poi nella vita pratica. In buona sostanza, l’insegnante ritiene che gli obiettivi del corso di Diritto siano quelli di fornire agli studenti, le conoscenze e competenze necessarie a comprendere la natura dei vari istituti giuridici, la loro organizzazione e ragion d’essere, i problemi interpretativi che sollevano, secondo un quadro di riferimento il più possibile aderente alla realtà operativa che è sempre il risultato di un confronto politico fra interessi contrastanti. Mentre in Scienza delle Finanze, la necessità di approfondimento di alcune tematiche interdisciplinari, (come la crisi del 1929) l’indispensabile richiamo alla teoria keynesiana, nonché l’accentuazione del dibattito contemporaneo relativo alla crisi fra contribuente e fisco, hanno reso necessarie scelte ed orientamenti particolari. Senza dimenticare che le proposte in via di riforma del sistema tributario, ma anche l’attenzione alla “querelle” contemporanea sul “fallimento” dello stato (approfondimento delle teorie originali dei “libertarians” americani), hanno reso necessarie alcune riduzioni, nei casi della traslazione d’imposta, del bilancio dello Stato e, soprattutto delle singole imposte (solo Irpef ed IMU) costrette ai cenni generali. Queste diminuzioni sono state compensate da semplici esercitazioni sulle tabelle Irpef per comprendere anche i temi dell”’illusione finanziaria”. Viceversa, largo spazio è stato riservato alle teorie dell’attività finanziaria ed ai loro autori, anche oltrepassando i limiti angusti del testo, nel convincimento che solo dal confronto delle idee sia possibile comprendere l’attualità della materia e la sua problematicità. Del resto l’obiettivo del corso, non risiede tanto nella conoscenza tecnico-applicativa delle singole 43 imposte, (di competenza delle materie aziendali) quanto nella comprensione delle problematiche di natura macro e microeconomiche connesse al funzionamento del sistema tributario che opera scelte politiche, secondo l’orientamento di autorevoli correnti di pensiero italiane della materia (Einaudi, Borgatta, Griziotti). L’insegnante, a tal proposito, ha cercato di collegarsi anche ai più recenti sviluppi della disciplina nell’ambito americano (Buchanan ed altri) sottolineando gli aspetti problematici ed evolutivi che la materia presenta. Non sono mancati continui riferimenti all’opera riformatrice dei governi che hanno reso interessante ed attuale la fruizione del corso da parte degli studenti. Per quanto concerne le verifiche in tutte e due le materie ogni studente ha utilizzato quaderni appunti, opportunamente controllati in occasione delle interrogazioni orali, svolte secondo i criteri fissati dal Consiglio di classe. A questo proposito si deve segnalare l’assoluta puntualità di tutti nelle giornale stabilite per le verifiche. Riguardo alla simulazione della terza prova il Consiglio di classe non ha deliberato lo svolgimento di argomenti pluridisciplinari, inoltre la pregnanza degli eventi giuridico-istituzionali ha consigliato di concentrarsi sul Diritto e quindi le prove si sono svolte sui seguenti argomenti: Le differenze fra regimi parlamentari; il CSM nella sua funzione di autogoverno parziale della Magistratura; la funzione del Presidente della Repubblica in relazione al Governo; le competenze della Magistratura; la ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni; l’ONU e il deficit di democrazia. (segue programma svolto) 5D - PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2013/14 Moduli Materia: DIRITTO Contenuti DOTTRINA DELLO STATO - Concetti di Stato-Ente e comunità Il potere politico e il monopolio della forza (M.Weber);la legittima difesa; rapporto forza/consenso; le limitazioni della sovranità (Ortino). Il territorio: i confini (analisi dei criteri internazionali) Il popolo: concetto, popolazione La cittadinanza e lo straniero (la legge sull’immigrazione, il diritto d’asilo) La sovranità: concetto, interna ed esterna; l’impersonalità e la personalità giuridica La nazione: concetto; stati uninazionali e plurinazionali;le minoranze etniche; la questione nazionale in Italia; verso la frammentazione degli stati 44 LE FORME DI STATO L’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE La formazione storica della sovranità statale Lo stato assoluto: concetto e caratteri Lo stato di diritto: stato liberale e costituzionale Lo democrazia e le sue caratteristiche Stati autoritari e teocrazie La crisi contemporanea dello stato Le relazioni e il diritto internazionale Dalla Società delle Nazioni all’ONU Gli accordi di Yalta e la guerra fredda Dall’equilibrio del terrore al multilateralismo Le fonti del diritto internazionale:consuetudini e trattati L’ONU: nascita,scopi, ingresso dell’Italia, organizzazione, (approf.:il consiglio di sicurezza e le ipotesi di riforma) I principi costituzionali italiani in tema di relazioni internazionali (artt. 10,11,80) La gobalizzazione e il destino degli stati nazionali L’UNIONE EUROPEA STORIA COSTITUZIONALE ITALIANA (1) STORIA COSTITUZIONALE ITALIANA (2) Nascita, evoluzione e scopi Gli organi (in part. L’evoluzione dei poteri parlamentari) Le norme comunitarie (Regolamenti, direttive e raccomandazioni) Le politiche comuni (convergenza, competitività, coop.) Il principio di sussidiarietà I criteri di Coopenaghen Lo spazio Schengen Prospettive future: allargamento, deficit democratico e coscienza europea Lo Statuto Albertino: caratteristiche e comparazioni doc.(piemontesizzazione;analisi principali artt.; fasi di applicazione dello Statuto: élitaria, liberale; la figura di Giolitti) Il periodo fascista: ideologia, storia,” leggi fascistissime”, il corporativismo, i patti lateranensi. Il patto di Salerno L’Assemblea costituente ed il referendum Il compromesso costituzionale Principali eventi giuridico- politici dal dopoguerra ad oggi (analizzati per decenni) 45 LE FORME DI GOVERNO IL PARLAMENTO IL GOVERNO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA LA MAGISTRATURA IL CITTADINO E LA TUTELA COSTITUZIONALE DECENTRAMENTO E FEDERALISMO Il principio della separazione dei poteri di Montesquieu La forma di governo presidenziale (USA) Il sistema semi-presidenziale (Francia) Il modello del premierato (Germania) Il governo parlamentare Pregi e difetti dei sistemi Il sistema bicamerale italiano (ragioni e inconvenienti) Confronto con il parlamento dell’UE I parlamentari (divieto di mandato imperativo, immunità e indennità; rappresentanza civile o politica) Organizzazione e funzionamento (gruppi e commissioni) L’iter legislativo Il referendum costituzionale e ordinario Il controllo sul Governo Composizione, formazione (tabella dei governi italiani dal dopoguerra ad oggi) Funzioni del governo e crisi Decreti legge, legislativi e regolamenti Elezioni, carica, poteri L’istituto della controfirma L’attualità di una funzione fondamentale Irresponsabilità e reati presidenziali La funzione giurisdizionale Principi generali Magistratura ordinaria e speciale L’indipendenza e il CSM La giurisprudenza ed i problemi aperti Corte costituzionale: principi generali costituzionali; composizione e competenze; i giudizi di costituzionalità sulle leggi; i conflitti costituzionali; altri poteri. Il Referendum: procedure, elenco svolti e risultati Il decentramento amm. e le autonomie locali Il rapporto centro/periferia Stato, regioni ed enti locali (modelli di rapporti) La competenza delle regioni, le riforme costituzionali e la questione del federalismo Le vicende storiche delle autonomie in Italia L’organizzazione delle Regioni (statuto speciale e ordinario) Organi, elezioni, competenze (art.117 Cost.) 46 5D - PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2013/14 - Materia: SCIENZA DELLE FINANZE Moduli LA FINANZA PUBBLICA Contenuti FUNZIONI DELLA FINANZA PUBBLICA LE SPESE PUBBLICHE LE ENTRATE PUBBLICHE L’IMPOSTA IN GENERALE LA RIPARTIZIONE DELL’ONERE DELLE IMPOSTE Richiamo: il circuito di Clark Definizione della materia L’intervento dello Stato ed il mercato “Fallimento” dello stato o del mercato: statalisti e “libertarians” a confronto Elementi dell’econ. pubblica Giudizi di valore nell’econ. pubblica Bisogni e servizi pubblici (la teoria di Musgrave) Le teorie dell’attività finanziaria Rapporti con le altre discipline La finanza neutrale La finanza della riforma sociale La finanza congiunturale (richiamo/approf. : le crisi cicliche) La finanza funzionale (richiamo/approf.: la teoria keynesiana del deficit spending) Obiettivi della politica fiscale L’aumento tendenziale delle spese pubbliche La crisi del Welfare State e le critiche di Friedman e Buchanan Concetto e classificazione Effetti economici delle spese redistributive La spesa pubblica in Italia (dati) Il controllo di efficienza della spesa pubblica Nozione e classificazioni Il patrimonio degli enti pubblici Tipologie di prezzi Imposte, tasse e contributi Elementi dell’imposta Classificazione delle imposte Forme di progressività (approf.: semplici calcoli) Struttura del sistema tributario italiano Le imposte dirette sul reddito (in gen.) Le imposte dirette sul patrimonio (in gen.) Le imposte indirette (panorama generale) Carico tributario e giustizia sociale La teoria della capacità contributiva La discriminazione qualitativa dei redditi La pressione tributaria e i valori limite La curva di Laffer Il fiscal drag e la flat tax 47 EFFETTI ECONOMICI DELLE IMPOSTE Gli effetti microeconomici Evasione, erosione, elisione ed elusione Il redditometro Traslazione: concetto, tipologie in generale PRINCIPI GIURIDICI ED AMMINISTRATIVI DELLE IMPOSTE La giustizia tributaria (principi Cost.) Il principio della generalità e dell’uniformità Principi amministrativi (A. Smith) Le fasi di pagamento dell’imposta (part: l’autotassazione) Strumenti della finanza straordinaria L’emissione di moneta La vendita dei beni patrimoniali L’imposta straordinaria I prestiti pubblici Debito fluttuante (Bot) e consolidato (Btp, Cct) Il “Rating” Dati sul debito pubblico in Italia ed il patto di stabilità UE (nuovi obiettivi) LA FINANZA STRAORDINARIA E IL DEBITO PUBBLICO LA FINANZA LOCALE Le ragioni della finanza locale Rapporti fra finanza locale e centrale Il federalismo fiscale PRINCIPI GENERALI SUL BILANCIO Nozione, funzioni, requisiti, tipi Le teorie del bilancio La politica di bilancio e le critiche Bilancio annuale e pluriennale di previsione I documenti della programmazione di bilancio (in part. Il DEF del governo Renzi) Legge di stabilità Norme costituzionali (in part. Mod. art.81 Cost.) Il gettito tributario delle varie imposte e critiche La struttura del sistema tributario ( in generale) IL SISTEMA ITALIANO DI BILANCIO IL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO ASPETTI GIURIDICI ED ECONOMICI DELLE SINGOLE IMPOSTE IRPEF: caratteri, soggetti passivi,incapienti, base imponibile; schema di funzionamento dell’imposta. IMU: oggetto, soggetti passivi, base imponibile, aliquote, versamento, riforma. : In fase di svolgimento. 48 ECONOMIA AZIENDALE A.S.: 2013/2014 INSEGNANTE: Prof.ssa Fucili Valeria CLASSE: 5ª D Brocca TESTO IN ADOZIONE: Pietro Ghigini – Clara Robecchi , L’ ECONOMIA AZIENDALE PER IL TRIENNIO, Scuola e Azienda PROFILO DELLA CLASSE Insegno economia aziendale in questa classe dal terzo anno scolastico, all’ inizio del quale si è reso necessario un periodo di adattamento reciproco con lo scopo di far comprendere metodi ed obiettivi posti dall’ insegnante. Le prime verifiche avevano messo in luce una classe nettamente disomogenea; un buon numero di alunni, più in difficoltà o più disimpegnati, riportava livelli di profitto decisamente insufficienti, mentre altri, più capaci e più impegnati, si attestavano su livelli discreti/buoni. Durante il terzo e quarto anno ho tenuto personalmente corsi di recupero in itinere, per quegli alunni che manifestavano lacune, anche pregresse, nella disciplina. In questo ultimo anno scolastico, la continuità didattica e la conoscenza reciproca hanno favorito l’ insegnamento della disciplina, avendo più chiari obiettivi e metodi. Una buona parte della classe ha dimostrato di essere interessata alla materia e agli argomenti proposti e, nonostante il bisogno di semplificazioni nozionistiche, è riuscita, a migliorarsi nelle conoscenze e competenze. Gli altri studenti manifestano fragilità, in qualche caso piuttosto evidenti e bisogno di essere continuamente controllati e stimolati all’attenzione. Per quanto riguarda l’impegno, va segnalato comunque che, mentre un piccolo gruppo di alunni si è adoperato con costanza sia in classe che negli spazi domestici, altri, più disimpegnati o più in difficoltà nell’ organizzazione dei carichi lavorativi, hanno dimostrato un impegno finalizzato essenzialmente alle verifiche e più concentrato nel secondo quadrimestre. Il profitto, in linea con le capacità della classe e con i dovuti distinguo, sia in senso positivo che negativo, risulta mediamente più che sufficiente. Il comportamento è risultato corretto e rispettoso, il rapporto è stato positivo e gradevole. 49 OBIETTIVI DIDATTICI Gli obiettivi e il programma sono conseguenti a quanto concordato nelle riunioni di coordinamento tra gli insegnanti di economia aziendale. Gli obiettivi di apprendimento in termini di conoscenze e competenze del programma del quinto anno risultano i seguenti: - coordinamento delle conoscenze acquisite negli anni precedenti; conoscenza delle operazioni delle aziende industriali nei risvolti economici, giuridici ed amministrativo-contabili; lettura rielaborazione costituzione dei principali quozienti di bilancio ed interpretazione dei dati ottenuti; conoscenza della dinamica finanziaria e comprensione-interpretazione del rendiconto finanziario; conoscenza delle fasi di calcolo dei costi e delle relative configurazioni, in sede preventiva e consuntiva ai fini di una corretta gestione aziendale; METODOLOGIE E STRUMENTI Lo svolgimento del lavoro ha visto come metodologia prevalente la lezione frontale, raramente supportata da lavori di gruppo; sui vari argomenti sono state svolte numerose esercitazioni e il lavoro assegnato è stato regolarmente evaso in ambito domestico e quindi corretto in classe. Gli argomenti svolti sono stati puntualmente verificati con prove scritte e orali al fine di valutare non solo le conoscenze ma anche la comprensione del contenuto di documenti, la capacità di analisi e di sintesi. Solo alla fine dell’anno sono state assegnate prove aventi la forma del tema o della traccia con parte applicativa sostenuta da alcuni vincoli o dati. PROGRAMMA SVOLTO Rispetto agli obiettivi occorre in primo luogo sottolineare che il programma è stato sostanzialmente portato a termine (ad eccezione del settore non profit e delle aziende di erogazione), attraverso un percorso che ha cercato di superare una logica meramente contabile e ha cercato di stimolare un’assimilazione più critica. Spazio e cura maggiore sono stati dedicati ai problemi relativi alla gestione delle imprese industriali, alla contabilità gestionale, al bilancio con relative tecniche di lettura e di interpretazione. SETTEMBRE 2013 Ripasso delle principali operazioni di gestione svolte negli anni precedenti : rilevazione in P.D. e riflessi in bilancio. 50 OTTOBRE 2013 - APRILE 2014: LA GESTIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI Le caratteristiche delle imprese industriali (cenni) La gestione strategica delle imprese industriali (cenni) L’ organizzazione e il sistema informativo (cenni) Il processo gestionale nelle imprese industriali (cenni) Il sistema informativo di bilancio Il bilancio d'esercizio La funzione informativa del bilancio d'esercizio La normativa civilistica sul bilancio Art. 2423 del c.c.: descrizione e commento sui principi di: Chiarezza Veridicità Correttezza Le informazioni complementari obbligatorie L’ obbligo di deroga Art. 2423 bis del c.c. ; descrizione e commento sui diversi principi di redazione del bilancio: competenza economica prudenza continuità valutazione separata costanza prevalenza della sostanza sulla forma Art. 2426 del c.c.; descrizione e commento sui principali criteri di valutazione: immobilizzazioni magazzino beni e servizi in corso di ultimazione crediti 51 La rielaborazione del bilancio L'interpretazione del bilancio Le analisi di bilancio per indici e per flussi Lo Stato Patrimoniale riclassificato secondo criteri finanziari: riclassificazione degli impieghi riclassificazione delle fonti di finanziamento I margini della struttura patrimoniale; descrizione e commento su: “patrimonio circolante netto” e “margine di tesoreria” “margine di struttura primario” e “ margine di struttura secondario” La riclassificazione del Conto Economico: il Conto Economico a “Valore aggiunto” ( classificazione dei costi , schema e significato di alcuni aggregati) il Conto Economico a “ Costo del venduto” ( classificazione dei costi, schema e significato di alcuni aggregati) L'analisi di bilancio per indici L'analisi della redditività; descrizione e commento sui principali indici economici: R.O.E. (redditività del capitale proprio) R.O.I. (redditività del capitale investito) R.O.S. (redditività delle vendite) R.O.D. (onerosità del capitale di terzi) Tasso di incidenza della gestione extracaratteristica L'analisi patrimoniale e finanziaria; descrizione e commento sui principali indici: La composizione % delle fonti e il grado di autonomia-dipendenza finanziaria La composizione % degli impieghi ed il loro grado di rigidità-elasticità L’autocopertura e la copertura globale delle immobilizzazioni L’ indice di disponibilità finanziaria e l’ indice di liquidità Il LEVERAGE o indice di indebitamento La rotazione degli impieghi Il coordinamento degli indici economici: La scomposizione del R.O.E. ( ROI * LEVERAGE * Tasso incidenza gestione extracaratteristica) La scomposizione del R.O.I. ( ROS * Rotazione capitale investito ) Relazione sulla situazione economica patrimoniale e finanziaria di un’ impresa 52 L'analisi per flussi I flussi finanziari e i flussi economici Le fonti e gli impieghi di risorse finanziarie Costi e ricavi “monetari” e “non monetari” I rendiconti finanziari Il “flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale”: procedimento diretto e indiretto di calcolo significato finanziario Il rendiconto finanziario delle variazioni del “patrimonio circolante netto”: Parte I : dimostrazione delle fonti e degli impieghi Parte II: variazioni all’interno delle attività e passività di breve Cash flow operazionale ed extra-operazionale: modalità di calcolo significato finanziario Il rendiconto finanziario delle “ variazioni della disponibilità monetaria netta” Le informazioni desumibili dai rendiconti finanziari e relativi commenti I rendiconti finanziari con i dati a scelta La contabilità gestionale La contabilità gestionale : caratteristiche e scopi Il sistema informativo direzionale: caratteristiche e strumenti di cui si avvale L’oggetto di misurazione La classificazione dei costi: costi specifici, comuni e generali costi diretti e indiretti costi fissi e variabili : nozione, rappresentazione grafica ed incidenza degli stessi sia sul costo totale di produzione, sia sul costo unitario di prodotto. Diagramma di redditività e determinazione del punto di equilibrio economico a “ quantità” con: metodo grafico metodo algebrico La contabilità gestionale a “direct costing” : 53 caratteristiche e contesto nel quale risulta più adatta modalità di calcolo del costo di prodotto e determinazione dei margini di contribuzione utilizzo del margine di contribuzione per le scelte di convenienza economica. La contabilità a “full costing”: le diverse configurazioni di costo: costo primo, costo industriale, costo complessivo e costo economico-tecnico Il calcolo dei costi pieni con procedimento tradizionale basato sui volumi: caratteristiche e contesto nel quale risulta più adatto l’ imputazione su “base unica e multipla aziendale” (fasi di calcolo) la localizzazione dei costi e l’ imputazione dei costi “a gradini” (fasi di calcolo) Il calcolo dei costi con l’ “Activity based costing”: caratteristiche e contesto nel quale risulta più adatto modalità di calcolo del costo di prodotto con l’ “Activity based costing” Confronto fra le diverse informazioni ottenibili con il procedimento tradizionale e con l’ “activity based costing” I costi congiunti: caratteristiche e criteri di riparto del costo del processo produttivo I costi standard La contabilità gestionale e le decisioni aziendali: decisioni di investimento e decisioni correnti make or buy il costo suppletivo La contabilità gestionale e le valutazioni di magazzino: confronto fra i diversi risultati economici determinati valutando le rimanenze a “direct costing” e a “full costing” L’ efficacia e l’ efficienza Programmazione, controllo e reporting Pianificazione, programmazione e controllo La pianificazione aziendale Il controllo di gestione Il budget La redazione del budget dell’ esercizio I budget settoriali: 54 1. il budget delle vendite 2. il budget della produzione 3. il budget dei consumi di materie 4. il budget degli acquisti 5. il budget delle rimanenze 6. il budget della manodopera diretta 7. il budget dei costi generali di produzione, di amministrazione e di vendita Il budget economico Il budget degli investimenti fissi Il budget finanziario Il budget patrimoniale Budgetary control e controllo strategico L'analisi degli scostamenti: scostamenti di “quantità” e di “prezzo” nel costo primo unitario scostamenti di “volume”, di “prezzo” e di “quantità” nel costo primo globale scostamenti di “volume” e di “prezzo” nei ricavi Individuazione delle cause interne ed esterne degli scostamenti e possibili azioni correttive Il Budget e l’ analisi degli scostamenti con i dati a scelta Il Bilancio di esercizio con i dati a scelta La redazione dello Stato Patrimoniale con alcuni vincoli La redazione del Conto Economico con alcuni vincoli Il Bilancio di un’ impresa industriale in condizioni di equilibrio patrimoniale - finanziario Il Bilancio di un’ impresa industriale in condizioni di disequilibrio patrimoniale – finanziario Il Bilancio di un’ impresa industriale a stati comparati Il business plan ( argomento svolto con il dott. Massimo D’ Angelillo, consulente in business plan) l’ idea imprenditoriale clienti potenziali e analisi della concorrenza piano degli investimenti immobilizzati 55 determinazione dei costi fissi, variabili e del break-even point determinazione del fabbisogno finanziario e modalità di copertura Conto Economico preventivo su base triennale MAGGIO 2014 Si prevede inoltre di svolgere entro la fine del corrente anno scolastico: Esercitazioni con i dati a scelta : Le esercitazioni con i dati a scelta verranno sviluppati seguendo le seguenti fasi. Redazione del Bilancio di Esercizio con i dati a scelta di un anno “n” ( con vincoli) Operazioni di gestione con i dati a scelta svolte nell’ esercizio”n+1”(con vincoli) da rilevare in P.D. Redazione del conseguente Bilancio di Esercizio dell’ anno “n+1” comprendente: Stato Patrimoniale Conto Economico Nota integrativa (Tabelle delle variazioni delle Immobilizzazioni e del Patrimonio Netto) Redazione dei conseguenti Rendiconti Finanziari: Rendiconto Finanziario delle variazioni del “Patrimonio circolante netto” Rendiconto Finanziario delle variazioni della “ Disponibilità monetaria netta” 56 FILOSOFIA A.S.: 2013/2014 INSEGNANTE: Prof. Passalacqua Giampaolo CLASSE: 5ª D Brocca N. Abbagnano- G. Fornero: LE BASI DEL PENSIERO, Ed.G.Fornero BREVE DESCRIZIONE DELLA CLASSE Il comportamento degli alunni durante le lezioni è collaborativo, anche se il loro impegno è insufficiente e incostante, specialmente nel lavoro a casa. Diversi sono stati gli episodi in cui ho registrato numerose insufficienze. Durante gli ultimi mesi abbiamo dedicato più tempo al ripasso e ciò ha contribuito a che tutti gli alunni pervenissero alla sufficienza durante le valutazioni. Sono pochi gli alunni che raggiungono un livello buono o ottimo. TEST E PROVE UTILIZZATE Le modalità di valutazione utilizzate sono quelle del colloquio orale e delle prove scritte. In questo caso, il lavoro è stata valutata la prestazione orale dell’alunno, visto che ho richiesto loro di commentare verbalmente il lavoro scritto consegnato. TRAGUARDI FORMATIVI Così come programmato all’inizio dell’anno ho lavorato per sollecitare il loro livello di autonomia negli impegni e di critica nell’affrontare tematiche di carattere filosofico. Sul piano dell’autonomia non posso ritenermi soddisfatto perché gli alunni si sono dimostrati incapaci di mantenere sempre gli impegni presi con il sottoscritto e di rispettare le scadenze relative valutazioni. PROGRAMMA SVOLTO Avendo a disposizione solamente due ore settimanali, che per motivi di carattere formativo (gite, impegni formativi, ecc.) non sono riuscito a trattare tutti gli argomenti che avrei desiderato affrontare con i ragazzi, così come avevo preventivato. Alcune tematiche ed autori che avevo in animo di proporre alla classe non sono stato in grado di affrontarle. Altre tematiche sono state accennate più che approfondite (così come riportato in dettaglio nella sezione: programma svolto). OBIETTIVI Sintetizzare le discipline con gli strumenti della filosofia; applicazione del metodo scientifico per una valutazione autonoma e individuale di teorie, esposizione di fatti; conflitti sociali e ideologie; saper rielaborare creativamente e personalmente le diverse prospettive di analisi della realtà; utilizzare gli strumenti della filosofia per un’analisi critica e consapevole della realtà 57 STRUMENTI E METODI Il metodo che ho privilegiato è quello della lezione frontale. Ho costantemente fornito appunti e schemi con l’intento di integrare le informazioni già a disposizione del libro di testo. In alcune occasioni ho utilizzato materiale informatico multi mediale per incrementare le esperienze formative rispetto alle suggestioni già presenti nel libro di testo. PROGRAMMA U. D. 1 ROMANTICISMO E IDEALISMO Quadro storico FITCHE: dialettica e rapporto io \ non io (cenni); concezione politica in “Discorsi alla nazione tedesca” ( popolo, lingua ed identità nazionale, patria) HEGEL: cenni biografici; differenze con Kant e polemica con i romantici; concetto di spirito, esistente e reale, dialettica, idea; fenomenologia dello spirito; il sistema: natura e spirito, individuofamiglia-società civile-stato (cenni); razionalità della storia e spirito del popolo (cenni) U. D. 2 SCHOPENHAUER: il mondo come rappresentazione; concetto di Volontà; pessimismo; le vie di liberazione dal dolore U. D. 3 LA SCUOLA DEL SOSPETTO • MARX: presupposti filosofici in Feuerbach (alienazione, autocoscienza); critica ad Hegel e Feuerbach; individuo e società; alienazione; concezione materialistica della storia; concetti di lavoro, alienazione, merce, plusvalore e saggio del profitto; capitalismo e sistema economico-culturale borghese, crisi e lotta di classe, rivoluzione e progetto comunista NIETZSCHE: cenni biografici; dionisiaco e apollineo nella storia e nella cultura; chimica della morale; la morte di Dio; annuncio di Zarathustra e dottrina dell’eterno ritorno; l’oltreuomo: la trasvalutazione di tutti i valori, nichilismo e volontà di potenza • FREUD: cenni biografici; inconscio, rimozione, nevrosi; la tecnica psicoanalitica (dall’ipnosi all’ interpretazione del sogno e degli atti mancati, analisi del transfert); teoria della sessualità (libido, sessualità infantile, sviluppo psicosessuale); struttura della psiche (seconda topica); uomo e società 58 (l’origine della civiltà, eros e thanatos) U. D. 4 NASCITA E PRESUPPOSTISTORICI DEL PENSIERO POSITIVISTA Genesi, quadro storico, l’opera di Comte (cenni) Approfondimenti: • Totalitarismo e fascismo: modernità e società di massa (definizione e caratteristiche); criteri per una difficile definizione del concetto di totalitarismo; progetto totalitario fascista: miti della propaganda, rapporto tra PNF –MINCULPOP- e Opera Nazionale Balilla “Il Grande Inquisitore”- tratto da “I fratelli Karamazoff di Dostojievskji Industria dell’alimentazione: incontro con esperta nutrizionista e giornalista. Qualità del cibo venduto nella grande distribuzione e incidenza di diabete e cancro: dati scientifici e meccanismi di persuasione dei madia. QUESITI TERZA PROVA: -Che cosa è la “legge del cuore” secondo Hegel? -Contraddizioni del capitalismo rispetto Marx 59 EDUCAZIONE FISICA A.S.: 2013/2014 INSEGNANTE: Prof.re Pier Paolo Ceccarelli CLASSE: 5ª D Brocca RELAZIONE FINALE La classe,molto eterogenea per capacità ed esperienze motorie, ha mostrato interesse per lo sport e le attività in palestra e una buona socializzazione. I rapporti interpersonali corretti e il clima positivo di collaborazione hanno favorito il sereno, piacevole, svolgimento delle lezioni. Il programma è stato svolto perseguendo l’obiettivo della salute intesa come “sentirsi bene con se stessi, a proprio agio con gli altri in palestra, a scuola e fuori”. Le varie specialità sono state presentate con metodo globale, poi attraverso informazioni e allenamento costantemente correlate con le attività svolte in palestra, la classe ha potuto rielaborare i principi e il valore collegati con la cultura del movimento e dello sport. Abbiamo privilegiato i principali giochi sportivi con una partecipazione vivace e attiva, il profitto è risultato più che positivo con punte di ottimo ed è scaturito dalla voglia di partecipazione, dalla rielaborazione delle capacità personali, dall’impegno dimostrato con l’assunzione dei vari ruoli e dal rispetto delle regole.Anche gli alunni piu' sedentari hanno travato specialità sportive con cui cimentarsi. Il programma di educazione fisica ha rappresentato la traccia per il lavoro in palestra. Partendo da una valutazione delle capacità condizionali, i ragazzi si sono esercitati in: 1 Esercizi a corpo libero 2 Esercizi di allungamento muscolare 3 Esercizi di potenziamento fisiologico. 4 Esercizi di rilassamento Conoscenza e pratica dei principali giochi sportivi scolastici: Pallavolo,pallamano, calcio a cinque, badminton, pallacanestro, frisbee ultimate, pallatamburello, tennistavolo. Regolamenti tecnici e loro variazioni. Informazioni sulla tutela della salute,alimentazione,prevenzione infortuni e primo soccorso; la classe ha partecipato al corso di rianimazione cardio-polmonare. Numerosi alunni/e hanno partecipato alle attività del gruppo sportivo scolastico con ottimi risultati. PROGRAMMA 1. Potenziamento fisiologico 2. Rielaborazione degli schemi motori 3. Conoscenza della pratica sportiva Test Attitudinali ed esercizi propedeutici per - Corsa veloce 60 - Corsa ad ostacoli - Salto in alto - Salto in lungo - Getto del peso - Lancio del giavellotto ( vortex) - Staffetta veloce - Pallavolo: fondamentali ed elementi di gioco - Calcio a 5: elementi di gioco - Badminton - Pallamano 4. Consolidamento del carattere, della socialità e del senso civico 5. Conoscenze teoriche - Il corpo e il rilassamento - Alimentazione, integratori e doping - Primo soccorso e pronto soccorso 61 SIMULAZIONI IIIa PROVA 62 ATTIVITÀ MULTIDISCIPLINARI IN PREPARAZIONE ALLA 3ª PROVA ARGOMENTI 1) Materie coinvolte: Diritto, Inglese, Geografia, Matematica (27 febbraio 2014) 2) Materie coinvolte: Finanze, Filosofia, Matematica, Francese/Spagnolo (6 maggio 2014) TIPOLOGIA DELLE PROVE: Quesiti a risposta aperta CRITERI DI MISURAZIONE I docenti delle varie materie assegnano un punteggio in 15esimi ripartito fra le varie discipline. Per la valutazione, si rimanda alla tabella precedente. ANALISI DEI RISULTATI In entrambe le simulazioni, i risultati hanno rispecchiato, senza significativi scostamenti, l’andamento dei profitti già segnalati per l’intero anno scolastico. 63 1ª SIMULAZIONE( 27 febbraio 2014) Simulazione terza prova a carattere pluridisciplinare TIPOLOGIA: domande a risposta aperta. DISCIPLINE: Diritto, Inglese, Geografia, Matematica. MODULO DI TIPO PLURIDISCIPLINARE: OBIETTIVI Obiettivi Discipline Saper analizzare un problema proposto individuandone cause e gli eventuali rimedi. Geografia Comprendere le differenze fra regimi parlamentari. Diritto Individuare nel CSM la funzione di autogoverno. Diritto Comprendere la funzione del presidente della repubblica, in relazione al governo. Diritto Saper trovare i massimi e i minimi di una funzione in una variabile reale Matematica Conoscere e applicare il teorema di Lagrange. Matematica Saper rappresentare graficamente una funzione frazionaria Matematica Produzione scritta pertinente, organica e coerente Inglese Correttezza sintattico-grammaticale e proprietà lessicale Inglese 64 TESTO DELLA PROVA PROVA DI INGLESE. Question 1: BANKING Decide which banking service you would use to: 1) pay for your life insurance; 2) pay a gas bill; 3) buy expensive machinery for your company. Give reasons for your choice, referring to the features of each of the services mentioned (maximum 10 lines). Question 2: INTERNATIONAL TRADE Describe the methods used by governments to protect domestic industries against foreign competition. (maximum 10 lines). PROVA DI GEOGRAFIA. 4. Analizza il problema demografico nei Paesi ad economia avanzata ed in quelli in via di sviluppo, con riferimento alle politiche adottate (max 10 righe) 5. Illustra gli obiettivi che le riforme agrarie si propongono e spiega perché quella avviata in Italia, nel secondo dopoguerra, ha avuto risultati modesti. (max 10 righe) PROVA DI MATEMATICA. 1. Dopo aver illustrato come si possono trovare gli eventuali punti di massimo o di minimo relativi di una funzione di cui si conosce l’equazione, distingui i casi che si possono presentare. Determina, infine, i punti di massimo e minimo relativi della seguente funzione 2. Enuncia il teorema di Lagrange e dai la sua interpretazione geometrica. Infine verifica se la seguente funzione soddisfa le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo indicato e calcola eventualmente le ascisse dei punti che ne verificano la tesi. in 3. Studia la seguente funzione e costruisci il grafico: 65 PROVA DI DIRITTO. Riguardo alla simulazione della terza prova il Consiglio di classe non ha deliberato lo svolgimento di argomenti pluridisciplinari, inoltre la pregnanza degli eventi giuridico-istituzionali ha consigliato di concentrarsi sul Diritto e quindi le prove si sono svolte sui seguenti argomenti: Le differenze fra regimi parlamentari; il CSM nella sua funzione di autogoverno parziale della Magistratura; la funzione del Presidente della Repubblica in relazione al Governo; le competenze della Magistratura; la ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni; l’ONU e il deficit di democrazia. 66 2ª SIMULAZIONE (06 Maggio 2014) Simulazione terza prova a carattere pluridisciplinare TIPOLOGIA: domande a risposta aperta DISCIPLINE: Finanze, Filosofia, Matematica, Francese/Spagnolo. MODULO DI TIPO PLURIDISCIPLINARE: OBIETTIVI Obiettivi Discipline Conoscere le competenze della Magistratura. Diritto Conoscere la ripartizione delle competenze fra Stato e regione. Saper riconoscere il ruolo dell’ ONU e i suoi limiti. Diritto Diritto Conoscenza pregressa dell’argomento proposto Francese Capacità di esporre in L2 Francese Spagnolo Conoscenza pregressa dell’argomento proposto. Conoscere gli argomenti trattati, utilizzare un lessico specifico e saperli esporre in maniera sintetica Filosofia Saper definire e calcolare la derivata di una funzione in un punto Matematica Saper risolvere problemi di R. O. con effetti immediati. Matematica Saper contestualizzare il problema delle scorte Matematica 67 TESTO DELLA PROVA PROVA DI FILOSOFIA Le domande sono collocate in fondo al programma. PROVA DI MATEMATICA. 1. Dopo aver spiegato cosa significa che una funzione f è derivabile in un punto funzioni sono derivabili nel punto assegnato. , stabilisci se le seguenti b) 2. Un’industria, per la sua produzione giornaliera, sostiene costi fissi di € 750 e costi variabili per ogni chilogrammo di merce prodotta espressi dalla funzione , dove x è il numero di chilogrammi di merce prodotta. Calcola quanta merce deve produrre quotidianamente per conseguire il massimo utile, sapendo che il prezzo di vendita è di € 26,48 il chilogrammo per i primi 10 000 kg e di € 26,58 per quantitativi superiori. 1. Un’azienda commerciale, per ogni ordinazione di una data merce al suo fornitore, deve sostenere la spesa fissa di € 52. Le spese di funzionamento del suo magazzino si possono supporre proporzionali al volume medio delle scorte, e precisamente in ragione di € 8 all’anno per quintale. L’azienda ha una vendita all’incirca costante nel tempo, in ragione di 975 quintali al mese. Si determini la quantità di ciascuna ordinazione che consente di ridurre al minimo la somma delle spese annue di ordinazione e di magazzinaggio, calcolando inoltre l’ammontare di tale spesa complessiva. Determina infine il numero delle ordinazioni e il tempo intercorrente fra due ordinazioni. PROVA DI SPAGNOLO: Contesta a las siguientes preguntas ( por un máximo de diez lineas cada una ): 1)El banco y sus operaciones 2)Las transferencias como medio de pago internacionales y su relación con el fenomeno de la globalización 68 PROVA DI FRANCESE : L'économie française est organisée autour de secteurs clés : industrie chimique, biopharmaceutique, automobile, agroalimentaire, aéronautique et spatial. Plus récemment, la priorité donnée au secteur du développement durable a engagé le pays sur la voie d'une économie à la fois compétitive et "durable". Parmi les autres secteurs en forte croissance figurent les services à la personne, avec le plus fort gain d'emplois depuis 15 ans, et le marché des loisirs interactifs. Enfin, la France possède 71 pôles de compétitivité dans plus d'une dizaine de secteurs parmi lesquels les TIC, les produits de grande consommation, le conseil, l'énergie ou encore la mécanique. france.fr 1. Quels sont les secteurs clés de l'économie française ? 2. Présentez les trois secteurs économiques français en mettant en évidence leur particularité. (max. 15 lignes) 69 PROPOSTE DI GRIGLIE DI VALUTAZIONE 70 PER LA PROVA SCRITTA DI ITALIANO Tipologia A – B – C – D CONOSCENZA SPECIFICA DEGLI ARGOMENTI PADRONANZA DELLA LINGUA CAPACITÀ DI ANALISI Conosce parzialmente il tema e non sempre aderisce alla traccia (p. 1) Conosce in modo corretto ma limitato il tema proposto e aderisce alla traccia (p. 2) Conosce ampiamente e approfonditamente il tema proposto (p. 3) Articola l’esposizione in modo non sempre coerente e corretto(p. 1) Articola l’esposizione in modo corretto ed adeguato ma semplice(p. 2) Articola l’esposizione in modo ricco e fluido e con un adeguato registro linguistico (p. 3) Non sa individuare i concetti chiave del tema (p. 1) Sa individuare alcuni aspetti significativi del tema (p. 2) Sa analizzare i vari aspetti del tema e approfondisce adeguatamente (p. 3) CAPACITÀ DI Non sa collegare i concetti chiave (p. 1) SINTESI E DI ORGANIZZAZIONE Sa stabilire semplici collegamenti tra i concetti chiave (p. 2) Sa stabilire efficaci collegamenti tra i concetti chiavi (p. 3) DEL TESTO CAPACITÀ DI ELABORAZIONE CRITICA E ORIGINALITÀ CREATIVA Non esprime giudizi né opera scelte personali (p. 1) Esprime giudizi e scelte personali adeguatamente motivati (p. 2) Esprime giudizi e scelte ampiamente e criticamente motivati con apporti originali (p. 3) 71 PER LA II PROVA (Economia Aziendale) I docenti di Economia aziendale dell’Istituto, nella riunione tenuta nel mese di maggio del presente anno scolastico, hanno ritenuto opportuno proporre, per la correzione e valutazione degli elaborati concernenti la seconda prova scritta dell’esame di maturità, i criteri di seguito esposti. Premesso che la prova scritta in questione assume da sempre la tipologia della prova semistrutturata e che richiede lo sviluppo di due parti, di cui una teorico-argomentativa ed una a carattere pratico-applicativo, si ritiene opportuno adottare gli indicatori di prestazione secondo i livelli contenuti nella tabella che segue. Tale tabella espone una esemplificazione di indicatori, taluni dei quali, per il loro carattere generale potranno essere acquisti tali e quali, come nel caso della correttezza e completezza delle informazioni e qualità della comunicazione. Per gli indicatori di carattere applicativo, fermo restando il numero di livelli, saranno invece adattati alle richieste contenute nella traccia del tema. Per il calcolo del punteggio da attribuire alla prova, per garantire una maggiore ampiezza dei livelli delle prestazioni fornite dagli alunni, da un lato, dall’altro per facilitare l’attribuzione dei punteggi, si propone di attribuire il punteggio massimo di 15 secondo la ponderazione che segue: Punteggio I) II) III) IV) Correttezza completezza delle informazioni ..................................................... 0.6 X 5 = Qualità della comunicazione ...........................................................................0.4 X 5 = I Rispetto dei vincoli della traccia e coerenza degli importi ..................................1 X 5 = Svolgimento del punto a scelta ...........................................................................1 X 5 = Totale 72 Max 3 2 5 5 = 15 Aspetto argomentativo Liv ello 1 Punti Correttezza completezza delle informazioni E’ stata esaminata una minima parte degli aspetti richiesti e la trattazione risulta molto carente e gravemente corretta. 0,8 Qualità della comunicazione Aspetto applicativo Rispetto dei vincoli della traccia e coerenza degli importi la comprensione risulta impossibile Sono stati rispettati per mancanza solo alcuni di struttura logica, dei vincoli richiesti. inadeguatezza lessicale, gravissimi errori formali 0,6 1,3 2 Non sono stati esaminati tutti gli aspetti richiesti e la trattazione risulta parziale e spesso scorretta. La decodificazione è difficile, perché l'argomentazione è spesso incoerente. Gravi errori formali appesantiscono il lavoro. Non sono stati rispettati tutti i vincoli e/o non tutti gli importi sono coerenti. Punti 1,4 1 2,3 3 L'analisi Espressione accettabile è adeguatamente articolata e ancorché sia risultato Sono stati rispettati corretta, talvolta problematico tutti i vincoli ma nessun aspetto decodificare il messaggio; ma diversi importi è stato alcuni errori formali non sono incoerenti. approfondito. gravi. Svolgimento del punto a scelta Assoluta mancanza di conoscenza delle regole contabili. 1,3 Scarsa assimilazione delle regole contabili; alcuni dati sono stati dimenticati, di altri è gravemente scorretta la collocazione o la interpretazione. 2,3 La determinazione delle elaborazioni richieste risulta corretta, ma sono stati tralasciate alcune parti o sono stati commessi alcuni errori gravi. Punti 2 1,4 3,3 3,3 4 Tutti gli aspetti sono stati esaminati e trattati in modo corretto, ma solo alcuni approfonditi. Espressione chiara e ordinata, talvolta poco efficace per imperfezioni formali. Sono stati rispettati tutti i vincoli ma alcuni importi sono incoerenti. Non sono stati commessi errori gravi nella elaborazione e nello sviluppo del commento. Punti 2,6 1,8 4,3 4,3 5 Tutti gli aspetti sono stati sviluppati e approfonditi in ogni loro parte in modo corretto. Comunicazione molto efficace, concetti organizzati in modo logico e linguisticamente appropriato. Sono stati rispettati tutti i vincoli. Tutti gli importi scelti sono coerenti. L'elaborazione è corretta in ogni sua parte. Punti 3 2 5 5 73 4 7 1 0 1 3 1 5 PER LA III PROVA Indicatori Descrittori Punteggio Foglio in bianco o indicazione non pertinente al quesito Scorrette Limitate Corrette nonostante qualche errore/corrette ma non approfondite Corrette con qualche imprecisione Corrette Foglio in bianco o indicazione non pertinente al quesito Elenca le nozioni assimilate in modo incompleto e/o inorganico, usa un linguaggio non adeguato Elenca le nozioni assimilate in modo incompleto utilizzando un linguaggio poco appropriato Sa cogliere i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo sufficientemente completo Coglie i problemi e organizza i contenuti dello studio in modo completo, con linguaggio adeguato Coglie con sicurezza i problemi proposti, sa organizzare i contenuti in sintesi complete ed efficaci Incapacità di costruire una procedura (descrittiva, risolutiva, …) Adeguate abilità di analisi e di sintesi Convincenti capacità di analisi e di sintesi 1 2 3 4 5 6 1 74 2 3 4 5 6 1 2 3 ESAME DI STATO ………….. – Commissione………………………… Griglia di correzione della terza prova scritta – Tipologia B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA. Materia : Inglese Griglia di valutazione con descrittori (valutazione in quindicesimi) Candidato………………………………………… Classe…………………….. INDICATORI DESCRITTORI Conoscenza dei contenuti: conoscenza degli argomenti e aderenza alla traccia Ampia, approfondita e ben articolata,arricchita di molti spunti personali e riferimenti completi e puntuali Completa e omogenea, con semplici analisi e sintesi PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE: 6 Lingua: Morfosintassi, lessico e ortografia PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE: 6 Organizzazione del testo: Capacità di analisi,sintesi e rielaborazione PUNTEGGIO 6 5 4 Adeguata agli obiettivi essenziali, anche se mancano dei dettagli e/o ci sono alcuni errori lievi e i collegamenti presentano qualche incertezza Non completamente adeguata agli obiettivi essenziali, poiché l’argomento è trattato solo parzialmente (manca una parte della risposta) Le informazioni sono incerte e incomplete, e/o non vi è aderenza alla traccia 3 2 1 6 Inadeguati gli obiettivi minimi, con conoscenze incerte e lacunose Lessico ricco ed appropriato, strutture sintattiche articolate e corrette, senza errori di ortografia Linguaggio corretto e fluido con poche imprecisioni lessicali e grammaticali 5 4 Linguaggio non sempre corretto, anche con interferenze della L1, ma non tali da compromettere la comunicazione Ripetuti errori grammaticali e lessico improprio e/o povero 3 2 Errori di lessico, ortografia e grammatica che rendono a volte faticosa la comunicazione Numerosi e gravi errori di lessico e di grammatica che rendono la comunicazione difficile, quando non impossibile Capacità di analizzare, sintetizzare e rielaborare personalmente 1 3 Svolgimento del testo abbastanza equilibrato , pur con qualche ripetizione mnemonica Svolgimento del testo non equilibrato, con ripetizione di concetti e/o mancata conclusione 2,5 2 PUNTEGGIO Strutturazione del testo frammentaria, incompleta e confusa MASSIMO ATTRIBUIBILE: 3 QUESITO CONOSCENZA DEI CONTENUTI LINGUA 1 ORGANIZZAZIONE DEL TESTO PUNTEGGIO PARZIALE 1 2 Per la prova si è consentito l’uso dei dizionari monolingue e bilingue. Voto complessivo attribuito alla prova __________________/15 NB: Il voto complessivo è ottenuto dalla media dei singoli punteggi parziali; in presenza di numeri decimali, il voto viene approssimato per eccesso, se la prima cifra decimale è maggiore o uguale a 5; altrimenti per difetto. 75 PER IL COLLOQUIO Cognome e nome dello studente Argomento presentato dallo studente INDICATORI Punteggio massimo attribuibile all’indicatore 1) Competenze linguistiche (generali e specifiche 7 punti 2) conoscenza specifica degli argomenti richiesti 10 punti 3) capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle anche in forma pluridisciplinare 6 punti 4) Capacità di discussione e approfondimento dei diversi argomenti 4 punti 5) Originalità e creatività 3 punti Santarcangelo, il _____________ Livelli di valore/ valutazione Punteggio corrispondente ai diversi livelli Voto attribuito all'índicatore Nullo 1 Scarso 3 Mediocre 4 Sufficiente 5 Discreto 5,5 Buono 6 Ottimo 7 Nullo 1 Scarso 4 Mediocre 5,5 Sufficiente 7 Discreto 8 Buono 9 Ottimo 10 Nullo 1 Scarso 2 Mediocre 3,5 Sufficiente 4 Discreto 4,5 Buono 5 Ottimo 6 Nullo 1 Scarso 1,5 Mediocre 2 Sufficiente 2,5 Discreto 3 Buono 3,5 Ottimo 4 Nullo 0 Scarso 0,5 Mediocre 1 Sufficiente 1,5 Discreto 2 Buono 2,5 Ottimo 3 voto complessivo attribuito alla prova __________/30 76 ELENCO TESINE O MAPPE CONCETTUALI Titolo Alaija Yousra Viaggio Marocco - Italia Aluigi Riccardo La follia Materie Inerenti Diritto, Sc.finanze,Geografia,Storia,, Filosofia, Inglese. Diritto,Italiano,Storia, St. arte, Filosofia, Ed. fisica,Inglese. Amaduzzsi Laura L’evoluzione della sessualità Diritto, italiano, storia, St.. arte Inglese, Filosofia. Benedetti Francesco Le imprese agricole: dal MEC all’euro. Diritto, Inglese, Italiano, Sc. Finanze Buscarini Daniel La rivoluzione informatica Diritto, Italiano, Storia, Inglese, Ec. aziendale, Filosofia.. Diritto, Sc. Finanze,Italiano, Storia, St.arte, Inglese, Filosofia, Ec.aziendale. Castellani Sara L’energia elettrica D’Amato Rosario L’ingiustizia sociale Diritto, Sc.finanze,Italiano, Storia, Inglese, Filosofia.. Dellarosa Stefano L’omofobia Diritto, Italiano, Storia, Inglese, Filosofia. Deluigi Martina L’affido Diritto,Italiano, Storia, Inglese, Filosofia. Fedeli Lorenzo Il calcio di ieri e di oggi Diritto, Italiano, Storia,St. arte, Inglese, Filosofia. Francesconi Silvia La psicanalisi Furgiuele Michael Una breve storia di euforia: la Belle Epoque Gaiani Matteo Brasile 2014: un Mondiale di squilibri Galassi Christian La mercificazione delle donne Italiano, Storia,Inglese, Filosofia, Sc.finanze. Diritto, italiano, Storia, Filosofia, Ec.aziendale. Diritto, Italiano, Storia, matematica,Inglese, Filosofia, Ec.aziendale,. Diritto, Sc..Finanze, Italiano, St.arte,Filosofia, Geografia Diritto, Sc. Finanze, Italino, Storia, Matematica, Inglese, Filosofia,ED. fisica, Ec.aziendale, Geografia. Gobbi Matteo Numeriamo la vita Grella Mirea L’evoluzione della condizione femminile. Lazzarini Arianna Il nuoto sincronizzato: disciplina ed armonia. 77 Diritto, Italiano, Storia, Filosofia. Diritto, Italiano, Storia, Inglese, Filosofia. Lombardini Aura Le manipolazioni dei potenti Macrelli Benedetta La fotografia Diritto, Italiano, Storia, St.arte,Inglese, Filosofia, Ec.aziendale,. Diritto, Italiano, Storia, St.arte, Inglese, Filosofia, Ec.aziendale. Montevecchi Federico La trasgressione Diritto, Italiano, Storia,Inglese, Filosofia, Ec.aziendale. Paesini Azzurra Il “diverso”: fonte di pregiudizi. Diritto, Italiano, Storia, St.arte, Inglese, Filosofia. Paganelli Giulia La grande bellezza Diritto, Italiano, Storia, St.arte, Filosofia. Trimigno Miriana Il gioco d’azzardo: nuova piaga sociale Diritto, italiano, Matematica, Inglese, Ec. aziendale. Diritto, Italiano, Storia, St.arte,Inglese, Filosofia,, Ec.aziendale,. Vincenzi Mattia Il Made in Italy Zanchini Manuel Strategia e Soft Air… Finzione e realtà Zonzini Alessandro Musica e musicista: un’intesa speciale SANTARCANGELO di R. 15 MAGGIO 2014 I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI 78 Italiano, Storia, Filosofia, Ec.aziendale, Inglese. Diritto, Italiano, Storia, Matematica,Inglese, Filosofia,, Ec.Aziendale. GLI INSEGNANTI Religione Cristina Casadei Lingua e letteratura italiana Enrica Gaviani Storia Enrica Gaviani 1ª lingua straniera - inglese Annamaria Ursi 2ª lingua straniera - francese Loredana Ugolini 2ª lingua straniera – spagnolo Emanuela Colagrande Matematica applicata Nadia Bianchi Geografia Ec. Marisa Fazi Ec. Aziendale Valeria Fucili Diritto Luciano Pettinacci Sc. Finanze Luciano Pettinacci Filosofia Giampaolo Passalacqua Ed. Fisica Pierpaolo Ceccarelli 79