Convegno: Verso la strategia nazionale di adattamento A Marsiglia

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Convegno: Verso la strategia nazionale di adattamento A Marsiglia
Newsletter dell’AICCRE - Associazione italiana per Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa - N. 67 Novembre 2012
Registrazione del Tribunale di Roma n. 255 del 21 Luglio 2009 - Testata iscritta al n. 1041 del Registro degli Operatori della Comunicazione (Roc)
Convegno: Verso la strategia nazionale di adattamento
“Verso la Strategia Nazionale di Adattamento” è il titolo del convegno organizzato da Coordinamento
Agende 21 Locali italiane, Alleanza per il clima, AICCRE, Anci, INU, Kyoto Club e UPI, all’interno del
Tavolo di lavoro per il Clima. Il convegno si svolgerà il 22 novembre (ore 10.00-16.15) a Roma
presso la Sala ex Hotel Bologna (Senato della Repubblica) in via di Santa Chiara. Tra i relatori,
Roberto Di Giovan Paolo, già Segretario generale dell’AICCRE, Senatore, componente della
Commissione territorio, ambiente, beni ambientali. Approfondisci
A Marsiglia il 3° Forum delle Amministrazioni locali e regionali del Mediterraneo
Il 3° Forum delle Amministrazioni locali e regionali del Mediterraneo si terrà a Marsiglia, il 3 e 4
aprile 2013.
Organizzato dalla Commissione Mediterraneo della CGLU (Città e Governi Locali Uniti), la città di
Marsiglia, la Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, le reti facenti parte della Commissione
Mediterraneo. L’Assemblea sarà per i partecipanti, rappresentanti eletti dell’area del Mediterraneo,
occasione per discutere delle sfide politiche, economiche e sociali delle regioni, e delle prospettive
per lo sviluppo e la pace nel Mediterraneo. Saranno presentate proposte volte a rafforzare la
democrazia locale e sostenere il processo di decentramento e si discuterà inoltre dei mezzi per implementare politiche
decentrate di sviluppo sostenibile che tengano conto della natura specifica di questi territori, dando priorità ai giovani.
Approfondisci
Politica di coesione: enti locali chiedono una maggiore dotazione finanziaria
La viva preoccupazione dei rappresentanti locali e regionali europei di “essere privati degli strumenti necessari per rispondere
in modo efficace alle sfide che si trovano ad affrontare” è stata espressa dal Presidente del Comitato delle Regioni in una
lettera inviata ai capi di Stato e di Governo.
“Nuovi tagli alla voce della politica di coesione potrebbero danneggiare le prospettive di crescita e la ripresa economica” ha
sottolineato il Presidente Ramón Luis Valcárcel. Regioni e città europee sottolineano così la necessità di garantire l’equilibrio di
bilancio tra le diverse voci del quadro finanziario pluriennale e chiedono una maggiore dotazione finanziaria da destinare alla
politica di coesione. Approfondisci
CdR: dialogo Commissione-Associazioni Enti locali
Il Comitato delle regioni ospiterà, il 27 novembre prossimo, il 10° Dialogo Strutturato Generale tra i rappresentanti della
Commissione europea e le Associazioni degli enti locali e regionali. Si tratta per i partecipanti di un’occasione per un primo
dibattito ed uno scambio sugli aspetti territoriali del Programma di lavoro della Commissione per il 2013 comprese le priorità
politiche che vi sono definite. Il dibattito sarà anche occasione per rafforzare i legami con i soggetti territoriali rappresentati
dalle rispettive associazioni. Il 10° Dialogo Strutturato si terrà il 27 novembre presso la sede del CdR, a partire dalle 14.30. È
possibile registrarsi on line fino al 26 novembre. Per proporsi come oratori è necessario inviare compilato il modulo di iscrizione
a: [email protected] entro il 19 novembre. Visita il sito
GFE: federazione europea per uscire dalla crisi
La gioventù federalista europea (GFE), in un comunicato stampa ha espresso ferma condanna per gli “episodi di violenza, e
ritiene che la giornata di scioperi e manifestazioni del 16 novembre in 23 Paesi sia un segno evidente dello sviluppo di un
dibattito democratico al di là dei confini nazionali che porta avanti rivendicazioni europee sui temi che riguardano gli europei”. Il
tema delle ricette economiche da adottare per uscire dalla crisi, continua la GFE, “deve essere discusso e affrontato
seriamente a livello europeo. Ma perché questo sia possibile deve essere portato a compimento il progetto istituzionale
democratico europeo con la creazione di un Federazione europea tra i Paesi che lo vogliano”. Solo in questo modo potranno
essere risolte le contraddizioni esistenti, messe ulteriormente in evidenza dalle proteste di questi giorni, tra un sistema di
governance economica insufficiente e la necessità di portare avanti a livello europeo politiche per rilanciare un’economia
sostenibile. La GFE, infine chiede “un piano di sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile per rilanciare l’economia
reale in Europa”
Vittime della criminalità: in vigore la nuova legislazione europea
È pubblicata sulla GUCE di la nuova direttiva europea che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione
delle vittime di reato, per rafforzare i diritti di 75 milioni di vittime annuali della criminalità nell’Unione europea.
La legge definisce i diritti minimi di cui godono le vittime, indipendentemente da dove si trovino nell’Unione europea,
prevedendo che: le vittime siano trattate con rispetto, e che indicazioni sul trattamento che deve essere loro riservato faccia
parte della formazione del personale di polizia, pubblici ministeri e giudici; le vittime siano informate dei loro diritti in modo per
loro comprensibile e che possano, se lo desiderano, partecipare ai procedimenti penali e ricevere assistenza in giudizio; in tutti
gli Stati membri siano proposti servizi di sostegno per le vittime; i soggetti più vulnerabili, come i bambini, le vittime di stupro o
le persone con disabilità siano identificati e protetti in modo adeguato; sia prevista la protezione delle vittime nel corso delle
indagini di polizia e durante il procedimento giudiziario. Gli Stati membri hanno ora tre anni per attuarne le disposizioni nelle
legislazioni nazionali.
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea
Donne ai vertici: infrangere il “tetto di cristallo”
Infrangere il tetto di cristallo che continua a ostacolare l’ascesa delle donne ai vertici delle imprese europee: è l’obiettivo della
proposta legislativa avanzata dalla Commissione europea che stabilisce un obiettivo del 40% di persone del sesso sottorappresentato tra gli amministratori senza incarichi esecutivi delle società quotate in Borsa.
Le aziende che non presentano questa soglia saranno tenute a procedere alle nomine sulla base di un’analisi comparativa
delle qualifiche di ciascun candidato, applicando criteri chiari, univoci e formulati in modo neutro dal punto di vista del genere.
A parità di qualifiche, si dovrà dare la priorità al sesso sotto-rappresentato. L’obiettivo dovrà essere raggiunto entro il 2020
(entro il 2018 per le imprese pubbliche). La proposta dovrebbe applicarsi a circa 5000 società quotate nell’Unione europea,
mentre non si applicherà alle piccole e medie imprese (società con un organico inferiore a 250 dipendenti e un fatturato
mondiale non superiore a 50 milioni di euro) ed alle società non quotate. Gli Stati membri dovranno stabilire sanzioni adeguate
e dissuasive per le società che violeranno la direttiva.
Euro Mediterraneo: Società civili europee a supporto alla cooperazione
Da una recente consultazione pubblica della Commissione europea è emerso che l’Unione europea dovrebbe consolidare il
proprio sostegno nei confronti delle Società civili in modo da ridurre sensibilmente le restrizioni presenti nei diversi Stati. Il
questionario presentava domande sul suolo istituzionale delle stesse con particolare riguardo al livello di restrittività presente e
al tipo di approccio rispetto alla Comunità europea. Gli oltre trecento contributi ricevuti hanno evidenziato che l’Unione
dovrebbe rafforzare il ruolo politico e migliorare gli spazi delle Società civili a livello istituzionale. La politica di “Enabling
Environment”, ovvero miglioramento delle condizioni, dovrebbe godere di maggiori supporti da parte della Comunità europea.
La consultazione ha posto sotto esame anche il livello di contributi che le singole Società civili europee forniscono a livello
politico locale, analizzando il valore aggiunto che tali organizzazioni darebbero per lo sviluppo specie nei confronti delle
popolazioni più emarginate, per la promozione delle innovazioni e per la loro maggiore capacità di reazione e flessibilità
nell’affrontare problematiche di ogni genere. La visione dal basso delle Società civili europee implica quindi una maggiore
capacità di adattamento alla realtà che comunque risente della carenza di risorse a disposizione che spesso inducono i politici
a ignorarne i risultati a livello istituzionale. Le Società civili rappresentano dunque la spinta verso la democrazia partecipativa
cui contribuisce insieme ad altri attori come le istituzioni e i media. (Valeriano Valerio)
CdR: Euro 2020, più investimenti e maggiore partecipazione degli enti locali
Dal Terzo rapporto del Comitato delle Regioni su Euro 2020 è emerso che nonostante il diffuso riconoscimento e supporto
delle strategie sulla crescita sostenibile per Euro 2020 occorrono maggiori risorse finanziarie e un maggiore coinvolgimento
degli enti locali. I risultati hanno rilevato che nonostante l’aumento di consultazioni delle istituzioni locali il taglio dei Programmi
di riforma nazionali viene deciso per lo più a livello di governo centrale. L’impostazione non godrebbe quindi dei potenziali
effetti benefici che deriverebbero da un intervento ben coordinato tra i diversi livelli di governo, locale e nazionale. Il presidente
del CdR Valcárcel Siso ha sostenuto che “Euro 2020 ha dato risultati positivi come la creazione di un ‘linguaggio comune’ ad
ogni livello istituzionale”. Tuttavia, “l’assemblaggio dei vari livelli decisionali, che è uno dei prerequisiti per il successo di Euro
2020, è di fatto una pratica poco comune e lo dimostrano i Programmi di riforma nazionali”. Urge, dunque, che i vari livelli
istituzionali si integrino e collaborino. Per l’appunto il coordinatore della Piattaforma di monitoraggio per Euro 2020 Michel
Delebarre ha sottolineato proprio queste prospettive agli Open Days svoltisi lo scorso ottobre, reiterando la necessità di
mantenere gli investimenti sulla crescita. “Contro gli scenari di riforma delle politiche economiche europee c’è quella di Euro
2020 che andrebbe inserita tra i capitoli di bilancio. Il momento della verità ci sarà con la discussione delle prospettive
finanziarie del 2014 quando i leader europei dovranno stanziare i fondi per la crescita e per Euro 2020”. Interessante la lettura
diretta del rapporto della Commissione europea sulla crescita per l’anno 2013 che è disponibile sul sito
http://portal.cor.europa.eu/europe2020/news/Pages/3rdCoRMonitoringReportonEurope2020.aspx e la quale da il suo contributo
al perfezionamento dei Programmi di riforma nazionali. In sintesi, se da un lato occorrono più fondi e maggiori investimenti per
le politiche di coesione in vista di Euro2020, dall’altro c’è l’urgenza di integrare i vari livelli istituzionali in modo da consentire
anche a gli enti locali di dare il proprio contributo ai Programmi nazionali. (Valeriano Valerio)
Fondo europeo per la democrazia: stanziati sei milioni
Nel quadro della nuova politica europea di vicinato l’Unione europea ha deciso lo stanziamento di sei milioni di euro per
garantire il rapido avvio del Fondo europeo per la democrazia.
Si tratta di un meccanismo di finanziamento rapido e flessibile per i beneficiari che non sono supportati (o non lo sono
sufficientemente), soprattutto per motivi giuridici o amministrativi. Possibili destinatari: giornalisti, blogger, ONGs non registrate,
movimenti politici, in particolare quando questi attori operino in contesto politico incerto. Questo sarà proprio il valore aggiunto
dell’EED. Il focus geografico sarà inizialmente, anche se non esclusivamente, la regione europea di vicinato. Lo European
Endowment for Democracy (EED) assume la forma di una Fondazione di diritto privato con sede in Belgio, autonoma
dall’Unione europea, governata da un proprio Statuto e propri organi. Non si tratta quindi di uno strumento europeo, ma
completa gli attuali strumenti di cooperazione dell’UE. In particolare, garantirà coerenza, sinergie e valore aggiunto alle attività
svolte dallo Strumento europeo per la democrazia ed i diritti umani (EIDHR), dallo Strumento per la stabilità o dallo Strumento
per la società civile.
IL DIBATTITO SULLE RIFORME ISTITUZIONALI
Si accende all’interno della nostra Associazione il dibattito sulle riforme istituzionali. Aldo Amati, già Sindaco di Pesaro e
membro del Consiglio nazionale dell’AICCRE, risponde ad Antonio Eroi, Presidente della Consulta AICCRE, che in una sua
lettera aperta ai dirigenti dell’AICCRE aveva denunciato, tra l’altro, il “disegno di un governo demagogico che con la scusa
della crisi economica, pur non realizzando nessun risparmio di risorse, non esita a distruggere le province ed i comuni italiani e
lo fa, non come prevede la Costituzione, bensì con decretazione d’urgenza”.
L’intervento del Presidente della Consulta AICCRE sulle riforme istituzionali mi lascia molto perplesso. Intanto non si capisce
perché pur essendo evidente che ce l’ha con la soppressione di alcune province e della trasformazione strutturale di tutte le
province, parla genericamente di “enti locali lasciati soli al loro destino”, di un governo che “non esita a distruggere le province
ed i comuni italiani” e così via. Evidentemente si tirano dentro i comuni perché non si ritiene che siano molto difendibili le
province. Si tratta di una battaglia di retroguardia. Bisognava invece impegnarsi per un progetto di riordino che prevedesse il
superamento delle province in favore di un soggetto associativo dei comuni per la gestione delle funzioni di area vasta; un
ente di secondo grado governato da un ristretto gruppo di amministratori eletti nei comuni e scelti dai comuni(dai Consigli
comunali).
L’altra distorsione istituzionale enorme è data dall’urlare che si “lasciano i cittadini privi di rappresentanza”!! Ad Antonio Eroi
vorrei ricordare che (come ben sanno i vecchi autonomisti come me) i comuni sono le istituzioni di base della Repubblica e
sono i comuni ad avere la rappresentanza generale degli interessi dei cittadini. Ed i sindaci ed i consigli comunali sono eletti
con il suffragio generale dei cittadini (e presto speriamo anche degli stranieri residenti). Le funzioni che saranno gestite
dall’ente di secondo livello saranno funzioni che fanno capo ai comuni e per loro natura vanno gestite a livello di adeguato
ambito vasto con forme di cooperazione fra i comuni.
Una riforma così riporta ad unità le competenze di base(altro che confusione di competenze) mettendole in capo ai più
immediati rappresentanti dei cittadini.
Aldo Amati
Membro del Consiglio Nazionale AICCRE – già sindaco di Pesaro
DALLE FEDERAZIONI:
Il reddito di cittadinanza
La Provincia di Teramo e la Federazione Abruzzo dell’AICCRE, − in occasione del suo 60°
Anniversario − lunedì 19 novembre, alle ore 9.30, presso la Sala Polifunzionale della Provincia di
Teramo, Via Comi 11, aprono un confronto su un tema di grande attualità: “Il reddito di
cittadinanza”. L’Italia, con la Grecia e l’Ungheria, rappresenta un’eccezione in Europa: sono i
Paesi in cui non esiste il reddito minimo garantito, un sostegno economico riconosciuto ovunque
nel resto dell’Unione europea come prerequisito essenziale per l’esercizio dei diritti di cittadinanza e delle libertà fondamentali
dell’individuo.
Per informazioni
Damiana Guarascio, Segretaria Federazione AICCRE Abruzzo, tel. 085 69202665, fax 085 69202622, emai:
[email protected]. Approfondisci
2012 Anno europeo invecchiamento attivo
L’Associazione degli ex Parlamentari della Repubblica, Comitato regionale della Lombardia e la
Federazione AICCRE Lombardia organizzano il Convegno: “Invecchiamento attivo e solidarietà fra le
generazioni”, Milano, 10 dicembre 2012, presso la Sala Gonfalone, Via Fabio Filzi n. 22.
Per informazioni:
Segreteria organizzativa, Associazione ex Parlamentari della Repubblica, Comitato Regionale per la
Lombardia, Via Fabio Filzi n. 22 – 20124, Tel. 0267482322/2669, Fax 02674862467, email:
[email protected]. Approfondisci
AGENDA
AICCRE: Federazioni regionali, Roma, 20 novembre 2012
AICCRE: Direzione Nazionale, Roma, 26 novembre 2012
AICCRE: Consiglio Nazionale, Roma 26 novembre 2012
BANDI DI GARA E PROGRAMMI
Cultura, vettore di democrazia e crescita economica: bando
Il programma tematico “Investing in people” realizza un ampio approccio in direzione dello sviluppo e della riduzione della
povertà ed ha l’obiettivo generale di rafforzare i livelli di sviluppo umano e sociale nei paesi partners in conformità con la
Dichiarazione delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM). L’obiettivo globale del presente invito a
presentare proposte è quello di supportare la cultura come vettore di democratizzazione e sviluppo socio economico.
Approfondisci
Si invitano tutti gli Enti locali, le Pubbliche amministrazioni,
a mettere nel proprio link preferiti, il nostro sito www.aiccre.it
ADERISCI ALL’AICCRE!
Da 60 anni diamo voce alla tua Europa
L’AICCRE è l’unica Associazione che riunisce tutti il livelli di governo locale: Comuni, Province e Regioni, con l’intento di
sostenere l’intero Sistema delle autonomie locali. Aderendo all’AICCRE: rafforzerai il ruolo delle autonomie locali in Italia ed in
Europa, il tuo Ente entrerà in Europa dalla porta principale e parteciperai al progetto di costruzione per un’Europa unita e
solidale. L’Europa è anche opportunità economica, con i suoi bandi, le sue linee di finanziamento, i suoi Programmi:
soprattutto in un momento attuale di crisi economica, essi sono una fondamentale opportunità di sviluppo per il tuo territorio.
Aderendo all’AICCRE, potrai così: creare progetti e ricevere finanziamenti europei; partecipare a corsi di formazione per
utilizzare al meglio le opportunità che offre l’Unione europea; gemellarti con un altro comune europeo e, tra l’altro,
stabilire partenariati per partecipare ai tanti bandi europei; promuovere e partecipare ad incontri internazionali e
scambi di know-how; promuovere e partecipare a seminari sui temi che più interessano il tuo territorio. Aderendo
all’AICCRE sarai quotidianamente e tempestivamente informato su: bandi di gara, linee di finanziamento, Programmi su:
ambiente, agricoltura, pesca, cultura, trasporti, politiche sociali, imprese, sanità, turismo, sviluppo ed innovazione. Aderendo
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Responsabile Editoriale: Giuseppe D’Andrea
In redazione: Lucia Corrias, Anna Pennestri
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