«Brucio dalla voglia d`esserci!» Nuovo successo di coppia Eletta la
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«Brucio dalla voglia d`esserci!» Nuovo successo di coppia Eletta la
22 attualità panissimo | 25 ottobre 2013 | Nº 43 «Brucio dalla voglia d’esserci!» David Pasquiet di questi giorni fatica a tenere a freno l’impazienza, ma la scadenza è ormai vicina. Dal 28 al 30 ottobre ci sarà anche lui tra i diciannove concorrenti che si contenderanno il titolo di World Chocolate Master (WCM), nell’ambito del Salone del cioccolato professionale che si svolgerà nel padiglione 4 della Porte de Versailles, di cui il WCM è una delle massime attrazioni. Il cioccolatiere di Crans-Montana si sta preparando da mesi all’importante prova come meglio sarebbe arduo fare; un appuntamento da considerare alla stregua di quello della vita, che si concluderà con la proclamazione del vincitore alle ore 17 del 30 ottobre. David Pasquiet darà il meglio al prossimo WCM di Parigi. Per questa vicina edizione il Salone ha in serbo parecchie dimostrazioni pratiche interpretate da confettieri di rinomanza internazionale; e anche incursioni nel campo gastronomico con reputati chef di cucina che affronteranno sotto altri aspetti il tema cacao e cioccolato. Un’altra novità è quella che vedrà premiati i cacao d’eccellenza, alla quale parteciperanno venticinque paesi produttori dell’emisfero sud. Testa a testa con Pasquiet L’estensore dell’articolo (cfr. «panissimo» 42, pag. 17) ha rivolto alcune domande al nostro esponente, partendo da quella canonica; ovvero «Come si sente alla vigilia della prova?» David confessa di non essere stressato oltre misura; dice che le ultime due ripetizioni generali del programma sono andate abbastanza bene. Solo teme che il soggetto artistico possa rompersi in fase di montaggio, e anche il pericolo di non concludere nel limite di tempo concesso lo inquieta un po’. All’altra domanda: «Fa un pensierino alla vittoria?» risponde che sì, anche se si accontenterebbe di salire sul podio. «Sarà quel che sarà – dice – farò del mio meglio per non deludere coloro che mi sostengono e che saranno presenti». Allora: tanti auguri, David. jr/nc L’invitante vassoio del ben’accolto tris di dessert. Nuovo successo di coppia Legati da solida amicizia, Tiziano Bonacina e Giuseppe Piffaretti da vari anni costituiscono un duo professionale di notevole livello. Lo provano i brillanti risultati conseguiti nel campo della gelateria con i concorsi al Sigep di Rimini; le dimostrazioni pratiche sui grandi lievitati tenute in vari luoghi del paese, e quelle con il cioccolato eseguite in veste di ambasciatori di Callebaut – Carma. Ma operano anche là dove sono richiesti i dessert che coronano le manifestazioni gastronomiche più svariate, alle quali accorrono cen- tinaia di ospiti. L’ultima loro uscita ha chiuso la manifestazione Food & Walk svoltasi domenica 13 ottobre con tappa finale al Palazzo dei Congressi di Lugano. Vasto il consenso riservato dai partecipanti al loro tris di dolci così composto: sablé breton, gelatina di fragole e mousse ananas/ frutto della passione; mousse cioccolato (Dark Armony) velata con passato di fichi, e cabochon alle castagne sfumato con cioccolato. Ne sono state consumate ben 850 porzioni. Nereo Cambrosio Eletta la miglior panetteria di Francia Dopo una finale tiratissima che ha impegnato I due finalisti sull’arco di 48 ore, la giuria composta dal duo Bruno Cormorais e Gontran Cherrier – che per l’occasione ha ascoltato anche il parere di clienti coinvolti nel programma finale – ha emesso il verdetto. Ma veniamo prima alle prove chieste. La prima chiedeva di fare un pane alla borgognona – rifarsi quindi alle lumache – usando anche il torrone alle nocciole. I panettieri hanno creato per l’occasione nuovi tipi di chiocciole. La seconda prova: fare un pane in stampo alto, tipo quello usato da noi per il Panettone gastronomico, utilizzando due tipi di farina di frumento e uno di segale. Ciò fatto il pane è maturato fino al giorno seguente, e poi giudicato in base al sapore e alla struttura; in primis della mollica, che doveva presentarsi spalmabile, morbida e di buona tenuta. Uno dei finalisti ha usato troppa segale, penalizzando il volume del pane e la corsa verso il titolo. Continuare quindi svuotando il pane e farcire gli strati di mollica usando foie gras e altri ingredienti messi a disposizione, per creare una massa armoniosa. Ricomporre il pane debitamente porzionato e ricoprirlo con un coperchio di pasta sottile e ben cotta, ornato di elementi decorativi che si richiamassero anche all’anatra. Terza prova: alle- Da sinistra: Giuseppe Piffaretti e Tiziano Bonacina. stire un soggetto decorativo che si rifacesse al mare, più in particolare alle ostriche, e atto a decorare una bancarella di spaccio delle stesse. Era permesso l’uso di pasta morta. Per il giudizio finale contava anche il parere del produttore di foie gras, e dell’animatrice della bancarella d’ostriche. Alla fine, a miglior panetteria di Francia per il 2013, è stata eletta quella di Chistophe Rouget dell’Ilede-France, (quella che avevo preso ad esempio del concorso e presentata a pagina 23 del no. 40 di «panissimo»). Subito dopo ai telespettatori è partito l’invito a già voler segnalare le loro preferenza per l’edizione 2014; intanto è già in corso il concorso per il miglior pasticcere di Francia. Troppa grazia, St. Honoré! nc artigianato Nº 43 | 25 ottobre 2013 | panissimo La postazione del Bollito misto – che seguiva a quella del risotto di Parco del Tassino – pronta alla distribuzione. Al centro, da s. Lorenzo Albrici, Dario Ranza e il sommelier Paolo Rossi, autentico jolly per simili occasioni. Circa 7000 passi, 5 piatti e 2 caffè a Food & Walk La prima edizione di questa trovata che detta un po’ rudemente suona: mangia e marcia, ha incontrato un suonante successo, si pensi: iscritti 850 – numero chiuso – e altrettanti rimasti in lista d’attesa; giornata non proprio ideale, in specie per l’ottimo Marlot rosso, ma buona promozione per quello bianco. I piatti, preparati da chef di punta quali: Albrici, Bertarini, Fumagalli, Iadonisi, Lanfranco e Ranza, hanno pienamente soddisfatto gli insoliti gitanti; dall’inizio con la salumeria nostrana, al finale con il bollito misto che ha preceduto il dessert. Ricordiamo, tra le altre ghiottonerie, un’aerea spuma al foie gras su medaglione di mela sbollentata, e una novità assoluta: la pasta (tortiglioni) disidratati e poi fritti, un piccolo capolavoro di tecnica e sapore, e il ricco bollito misto, in sintonia con la giornata alquanto freddina. Spigliati e celeri i cuochi, accoglienti e professionali i sommeliers. La giornata si era iniziata con il caffè in Piazza Riforma, e lì si è conclusa per chi è tornato al punto di partenza, ancora con il caffè. Il costo del menu: 60 CHF per gli adulti e 40 per i giovani tra i 5 e i 18 anni; considerata la vastità dell’offerta s’è rivelato contenuto anche grazie al supporto di vari sponsor. Ora, già si pensa alla prossima edizione; che certo orienterà meglio di quest’anno i frequentatori che giungeranno da fuori, in particolare dalla vicina Lombardia. Nereo Cambrosio Piero Tenca, figura storica dei sommeliers, e i suoi giovani aiutanti. 23 Passaggio coperto all’USI: sfizioso e ricco antipasto. Partecipante di riguardo Che però si è mosso con naturalezza, discrezione e mostrando vivo interesse. Avessimo fatto notare la sua presenza – illustrandone il ruolo che svolge in campo bancario a qualche profilato camminatore in trasferta dalla vicina Lombardia – non saremmo stati creduti. Lui è Sergio Ermotti, CEO di UBS, personaggio di spicco della finanza mondiale e, per l’occasione, esempio supremo del concetto svizzero di democrazia. Stando a quanto dicono gli esperti a riguardo delle sue capacità di conduzione – l’ultimo in ordine di tempo è stato il prof. Mauro Baranzini, economista che insegna all’USI e all’estero, mercoledì mattina 16 ottobre a Modem (RSI la 1) – Ermotti sta riportando la UBS ai livelli dei migliori anni. Per il cittadino comune che l’ha visto giungere al Palacongressi tranquillo, Il CEO di UBS Sergio Ermotti. sorridente, prestante – ma questa è peculiarità del suo casato – mettersi in fila alla postazione del dessert, è stato un momento rassicurante. Un potente che non ha perso il contatto con la base, non può che infondere fiducia. nc Folla alla prima stazione del Parco Ciani per l’aperitivo con stuzzichini.