L`attenzione del Working Capital Management si sposta sull

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L`attenzione del Working Capital Management si sposta sull
Studio WCM 2016
L’attenzione del Working Capital Management si
sposta sull’efficienza dei processi
Una gestione del capitale circolante ben strutturata apporta un importante contributo al
miglioramento dell’efficienza dei processi nell’azienda. A questo contribuiscono le tendenze
attuali come la digitalizzazione e l’aumento delle collaborazioni al di là del perimetro aziendale.
Il Working Capital Management (WCM) assume grande rilevanza anche nei periodi di bassi tassi
d’interesse o interessi negativi. L’attenzione viene spostata sull’attuale situazione dei mercati, tuttavia
tendenzialmente lontano dalla liquidità e dal vincolo di capitale, e viene rivolta all’incremento
dell’efficienza dei processi, come riassunto dal Supply Chain Finance-Lab della Posta presso l’Università di
San Gallo in base ai risultati del terzo studio sulla gestione del capitale circolante, recentemente condotto.
La buona situazione della liquidità presso molte aziende svizzere può essere sfruttata ad esempio per la
digitalizzazione dell’esecuzione dei pagamenti o per ridurre i tempi di elaborazione. Un WCM inteso in
questo senso contribuisce in modo significativo ad assicurare i margini, concludono gli autori dello studio.
La digitalizzazione offre un grande potenziale di ottimizzazione
Le aziende svizzere possono individuare un grande potenziale per futuri miglioramenti nel WCM
soprattutto nella digitalizzazione e in diverse tendenze identificabili nel concetto di «industria 4.0». Le
fatture vengono rilasciate sempre più spesso in formato elettronico (e-fatture), le ordinazioni sono
effettuate in misura crescente per via digitale tramite cataloghi online (e-procurement), e anche lo
scambio con i clienti avviene sempre più digitalmente (e-commerce).
Soprattutto nel settore della gestione delle scorte, l’internet delle cose (Internet of Things) così come
l’analisi di grandi quantità di dati (Big Data) offrono ulteriori interessanti possibilità. È così che ad esempio
Predictive Analytics, individuando modelli nelle banche dati esistenti e prendendoli come riferimento per
pronosticare eventi futuri, semplifica e migliora le previsioni di fabbisogno. Questo a sua volta può
portare a una riduzione delle scorte di sicurezza, permettendo così di risparmiare denaro in modo
concreto.
Nonostante i noti vantaggi, l’attuazione della digitalizzazione e dell’industria 4.0 stenta a decollare nella
gestione del capitale circolante in Svizzera. Inoltre molte aziende temono la complessità connessa a tale
passaggio nonché gli elevati costi IT.
Collaborazioni interaziendali
Le aziende svizzere collaborano in modo crescente con i propri fornitori nel WCM e, seppur in misura
minore, assieme ai clienti. Il capitale vincolato deve essere ottimizzato attraverso l’intera catena di
creazione del valore. Un migliore scambio delle informazioni o la conduzione di progetti comuni di
gestione del capitale circolante costituiscono il punto di partenza.
Secondo i risultati dello studio sono relativamente diffusi anche i gruppi di acquisto. Tali collaborazioni
possono spingersi oltre l’aggregazione della domanda e includere anche l’immagazzinamento, il trasporto
o il finanziamento.
Utilizzo limitato di soluzioni di finanziamento innovative
Le soluzioni di finanziamento innovative invece stentano a essere impiegate. Le parole chiave in questo
caso sono: peer-to-peer lending o crowdfunding. Per il finanziamento le imprese svizzere fanno
affidamento soprattutto sulla propria banca di fiducia. Le tecnologie finanziarie con nuovi approcci
trovano applicazione tutt’al più in caso di carenza di liquidità.
Il vincolo di capitale nelle aziende svizzere torna ad aumentare
Nel 2015 il vincolo di capitale medio (ciclo cash-to-cash) ha registrato un lieve aumento presso le aziende
svizzere. Questo parametro fondamentale del WCM misura il tempo che intercorre tra i pagamenti ai
fornitori e la ricezione dei pagamenti dei clienti. Rispetto all’anno precedente, nel 2015 è salito del 2%
arrivando a 87 giorni. Di pari passo è cresciuto anche il grado di indebitamento delle aziende svizzere.
Con un valore pari al 129%, si trova 22 punti percentuali più in alto rispetto all’anno precedente,
raggiungendo così un nuovo livello record.
Le imprese svizzere dispongono di liquidità sufficiente nell’attuale contesto di bassi tassi d’interesse,
inoltre il finanziamento di terzi costituisce un’opzione conveniente. Sembrerebbe che entrambe le cose
contribuiscano ad alleviare leggermente la pressione sul WCM «classico», ha spiegato il responsabile
dello studio, il professor Erik Hofmann, durante lo Swiss Working Capital Management Event 2016.
Tuttavia ciò comporta dei rischi in quanto il contesto dei mercati cambierà di nuovo. Raccomanda quindi
alle aziende di sfruttare in modo proattivo l’attuale situazione favorevole investendo nella gestione del
capitale circolante, e di pensare quindi al futuro.
Autore: Christoph Gaberthüel
Vai allo studio: lo studio sul Working Capital Management è stato eseguito per la terza volta nel 2016.
Esso si è concentrato da un lato sulle ripercussioni sul WCM degli attuali sviluppi nel contesto dei mercati,
e dall’altro ha evidenziato la rilevanza per il WCM delle tendenze specifiche quali la digitalizzazione e
l’industria 4.0, le soluzioni innovative nonché le collaborazioni. Sono state prese in esame fonti di dati
esterne (rapporti di gestione e banche dati) nonché le risposte fornite da 140 aziende svizzere che
operano in settori diversi. Lo studio è stato condotto dal Supply Chain Finance-Lab della Posta presso
l’Università di San Gallo.