Progetto di collaborazione Italia – Svizzera in materia di conoscenza
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Progetto di collaborazione Italia – Svizzera in materia di conoscenza
Progetto di collaborazione Italia – Svizzera in materia di conoscenza e sviluppo delle autonomie locali Codice IReR: 2006B057 Project leader: Alberto Ceriani Case study Il Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna e la Via Spluga Eleonora Lorenzini Milano, ottobre 2007 Ringraziamenti La stesura del caso è stata possibile grazie alla collaborazione della Presidente della Comunità Montana della Valchiavenna, Lucia Buzzetti (intervistata a Chiavenna in data 18 settembre 2007), di Federico Scaramellini, Direttore del Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna e di Silvia Isabella, collaboratrice del Consorzio (intervistati a Chiavenna in data 30 agosto 2007), di Mario Giovanettoni, rappresentante nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio per l’Unione Artigiani (intervistato telefonicamente in data 14 settembre 2007). 2 Indice Introduzione 1. Assetto istituzionale, assetto dei sistemi di gestione e quadro delle risorse 2. Le attività 3. Risultati e prospettive future 4. La via Spluga 5. Considerazioni conclusive Sitografia 3 5 6 7 9 10 11 13 4 Introduzione Il Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna è nato nel 1998 grazie all’iniziativa della Comunità Montana e dei Comuni di Madesimo e Campodolcino insieme a alcuni albergatori. Successivamente si è allargato a tutti i comuni dell’area e ai gestori delle attività legate al turismo. Ad oggi conta circa 300 soci. Il Consorzio è nato a fronte nella necessità di avere sul territorio un’organizzazione che potesse generare un collegamento tra le varie attività turistiche, creare un’immagine per la destinazione e darle visibilità verso l’esterno. Questo è stato, poi, sviluppato in coerenza con le indicazioni che emergevano dal Piano di sviluppo socio-economico della Comunità Montana. La Comunità Montana della Valchiavenna, sin dalle sue origini, ha cercato di dare attuazione alle funzioni per le quali tali Enti sono stati concepiti, investendo molto sulla gestione associata dei servizi. Questo ha avuto delle ripercussioni anche sul settore turistico, per cui è stato pensato come braccio operativo il Consorzio, nato dalla partnership tra attori pubblici e privati. Il Consorzio si è posto inizialmente l’obiettivo di lavorare sul territorio, per capirne i punti di forza e quelli di debolezza e decidere in che modo portare l’offerta turistica sul mercato. In secondo luogo, attraverso analisi esterne, incontri con tour operator, partecipazione a fiere, è maturata la consapevolezza che la gestione del turismo fino a quel momento era stata concepita passivamente, mentre il Consorzio poteva diventare protagonista nella creazione di un’offerta che valorizzasse le risorse territoriali e nella sua promozione. La decisione di descrivere l’esperienza del Consorzio in un rapporto sull’innovazione nelle autonomie locali è dovuta principalmente a due fattori. Innanzi tutto il Consorzio ha realizzato una serie di prodotti turistici che rappresentano un’innovazione per il territorio e che possono costituire un valido esempio per altre realtà similari. In secondo luogo il Consorzio della Valchiavenna si contraddistingue da altre esperienze caratterizzate dalla medesima forma giuridica per la capacità di associare intorno ad un’idea progettuale pressoché tutti gli attori pubblici e privati dell’area per un periodo temporale di quasi 10 anni. Per tale motivo è stato giudicato importante capire quali fattori abbiano determinato il successo di questa esperienza. 5 1. Assetto istituzionale, assetto dei sistemi di gestione e quadro delle risorse Il Consorzio è retto da un Consiglio di Amministrazione composto da un rappresentante per ciascuno dei seguenti enti: - Comunità Montana Valchiavenna; Comune di Madesimo; Comune di Campodolcino; Comune di Chiavenna; Altri Comuni; Impianti di risalita; Albergatori Alta Valle; Albergatori Bassa Valle; Unione Commercio e Turismo; Unione Artigiani; Maestri di sci; Industriali; Pro Loco. L’indirizzo strategico è stabilito quindi congiuntamente dalla Comunità Montana e dai comuni. A un Direttore è affidata la gestione operativa della struttura. Il Consorzio è strutturato in un ufficio centrale localizzato a Chiavenna che funge sia da punto informativo che da sede operativa. Esistono, inoltre, altri due punti informativi, di cui uno dislocato presso la stazione di Chiavenna, l’altro a Madesimo. Il Consorzio gestisce, inoltre, due musei, il Palazzo Vertemate Franchi e il Mulino di Bottonera. Il personale a vario titolo impiegato ammonta a circa 25 persone. L’attività del Consorzio si basa su due tipi di entrate: le quote associative e le entrate da prestazione di servizi. Le quote associative coprono i costi di gestione per un totale di € 340.000. Di questi, 205.000 provengono da enti pubblici e 135.000 da privati (la Comunità Montana e la Skiarea risultano i maggiori contribuenti con un versamento di € 78.000 cadauno). Nel 2006 l’attività del Consorzio ha permesso di totalizzare entrate per € 432.000, distribuiti in questo modo: - € 125.000 da Progetti e prestazioni di servizi; € 75.000 da visite guidate a musei; € 70.000 da organizzazione di eventi; € 80.000 da sponsorizzazioni; € 25.000 da biglietterie; € 25.000 da Tabellone Madesimo; 6 - € 25.000 da Gestione IAT; € 7.000 da altri ricavi come affitti. A seguito della l.r. 8/2004 di attuazione dei Sistemi Turistici in Lombardia, le componenti pubbliche e private del territorio, forti dell’esperienza maturata negli anni di attività del consorzio, hanno presentato una proposta di sistema turistico che è stato approvato come sistema pilota per la Provincia di Sondrio. L’analisi SWOT, prevista per la candidatura e predisposta dal Consorzio, è servita per capire quali azioni concrete sviluppare. Risulta interessante il meccanismo di selezione dei progetti. Uno dei risultati migliori che lo studio ha avuto è stato che tutti gli Enti, indipendentemente dal colore politico, hanno scelto i progetti per priorità e le priorità sono state date dagli obiettivi di sistema (aumentare l’indotto del prodotto turistico e destagionalizzare i flussi). Le proposte non dovevano costituire progetti a se stanti, ma dovevano inserirsi nella strategia complessiva del sistema, come parte del sistema prodotto o a completamento di opere già avviate ma che non erano ancora utilizzabili per l’offerta turistica. Era previsto un tasso di co-finanziamento del 50% e gli enti erano tenuti a impegnarsi nella realizzazione del progetto in tempi brevi una volta che fosse stato approvato. In tal modo in caso di incertezza o di mancanza di copertura economica necessaria gli enti erano costretti a rinviare la presentazione dei loro progetti e sono andati avanti solo quelli con possibilità concreta di realizzazione. I criteri di sistema davano, inoltre, maggior punteggio ai progetti che chiedevano meno finanziamenti. Un primo censimento dei progetti ha consentito di eliminare quelli che non potevano essere inclusi nel sistema o che non erano collegati alle linee di offerta stabilite, come quelle afferenti al turismo storico-culturale o al trecking. Il sistema ha consentito di portare sul territorio fondi per € 2.800.000 che hanno finanziato la realizzazione di 39 progetti sui 46 presentati. Inoltre, questa esperienza ha permesso agli operatori di comprendere le grandi possibilità che si aprivano dalla collaborazione con i partner svizzeri. Questa possibilità è stata poi sfruttata a pieno con la partecipazione a numerosi progetti INTERREG transfrontalieri. Sono stati quindi finanziati 9 progetti nel 2002 e 6 nel 2004 con un totale di € 2.132.450 di contributi erogati a fronte di € 3.690.000 di costo totale dei progetti. 2. Le attività Per raggiungere l’obiettivo globale il Consorzio si è posto una serie di obiettivi specifici che sono poi declinati in blocchi di attività. In primo luogo svolge attività di informazione e di indirizzo per il turista. Inizialmente gli uffici turisti non potevano fare prenotazioni e non potevano gestire contatti commerciali diretti, ma potevano solo dare informazioni al visitatore, senza esprimere un’indicazione specifica. Adesso le cose sono cambiate e gli operatori del consorzio cercano di capire quali sono le esigenze del cliente e rispondono con 7 precisione assumendosi l’onere di indirizzare il turista verso quella che ritengono la soluzione più adeguata rispetto alle loro esigenze. In secondo luogo gestisce vari tipi di progetti. Al momento i più rilevanti riguardano la realizzazione di strade e itinerari da proporre a visitatori escursionisti, da realizzare a piedi o in mountain bike. Simbolo di questa attività è divenuta la via Spluga, un itinerario per cui il Consorzio offre un servizio di prenotazione, trasporto bagagli, servizi di collegamento coi bus, transito dei bagagli sulle dogane, una convenzione con tutti gli alberghi, visite ai musei e supporto dei tour operator. Puntando su tutte le risorse che il territorio offre come lo sport (con particolare interesse ai nuovi percorsi ciclabili con le mountain bike), l’enogastronomia, la storia, il trecking e il camping, è stato possibile comporre un’offerta turistica più articolata. E’ stata attivata un’attività di raccolta dati attraverso il conteggio dei transiti dal passo dello Spluga e la registrazione dei visitatori che passano dagli uffici informativi. Questo consente di comprendere l’entità dei flussi che transitano nella valle e in tal modo di ragionare sulle necessità e le possibilità di investimento. Il rilevamento statistico delle richieste presso gli uffici ha fatto emergere la presenza di visitatori da oltre 30 nazioni, da cui l’esigenza di pubblicare il materiale promozionale in varie lingue straniere. Il Consorzio svolge un’intensa attività di comunicazione esterna con la partecipazione a fiere e workshop perché l’offerta che il territorio offre è ancora poco conosciuta. Molte energie sono state investite sulla creazione di materiale per la stampa e per invitare giornalisti ed educational tour. E’ stato a tal riguardo creato dal nulla un archivio fotografico. Oltre che con i giornalisti è cresciuto il coinvolgimento anche con i tour operator. Questo è servito per far conoscere la destinazione a nuovi mercati ed evitare di far dipendere la destinazione da un solo paese (in passato la crisi della domanda tedesca ha comportato gravi danni per il sistema). In questo ambito il Consorzio svolge un ruolo di tramite tra il tour operator e gli operatori e successivamente interviene con attività di supporto e di logistica. Il Consorzio, inoltre, da quattro anni organizza il calendario eventi estivo/invernale e gestisce in proprio alcuni eventi di particolare rilievo, come i campionati nazionali di Snowboard. Per gli associati, il consorzio si occupa anche della gestione delle prenotazioni e della formazione dedicata per gli operatori. Svolge inoltre attività di integrazione tra i servizi; per quanto riguarda l’offerta invernale collega l’offerta degli impianti, della scuola sci, dei noleggi dei transfert dagli aeroporti e delle guide alpine. Il monitoraggio del sistema permette di avere un costante aggiornamento sulle necessità da presidiare. Individuata una carenza nella segnaletica turistica, ad esempio, ha avviato una partnership con il Touring Club per la realizzazione del servizio su tutta la provincia di Sondrio. Per evitare l’insorgere di attriti o conflitti, il Consorzio si occupa di funzioni che non lo pongono in concorrenza con altri operatori, in quanto va a intervenire solo 8 laddove esiste una necessità. Un esempio riguarda il coinvolgimento nella gestione dei musei, che per il territorio costituiscono un’offerta importante, di cui il Consorzio si è assunto l’onere in quanto presentavano delle problematiche di coordinamento e non riuscivano a garantire un sufficiente orario di apertura. 3. Risultati e prospettive future I risultati sono diversi tra l’Alta Valle e la Bassa Valle. I pernottamenti totali sono circa 200.000 all’anno su 2.000 posti letto dell’intera Valle. Mentre in Alta valle, dove le strutture sono aperte da dicembre ad aprile e da giugno a settembre, la copertura arriva al 65%, in Bassa Valle, in cui l’apertura copre tutto l’arco dell’anno, la copertura media si attesta sul 35%. E’ opportuno segnalare che alcuni alberghi che sono aperti tutto l’anno lavorano più come ristorante che come albergo. L’eno-gastronomia ha, infatti, un ruolo importante nell’economia del territorio. Chiavenna è sede dell’annuale Sagra dei Crotti e ha ottenuto il presidio Slow Food grazie al caratteristico salume noto come Violino di Capra. Gli obiettivi per il medio periodo consistono nell’aumentare la copertura della Bassa Valle e saturare la capacità dell’Alta Valle e di Madesimo in particolare. E’ difficile, però, competere in un mercato turistico sempre più aggressivo, senza una sufficiente massa critica e qualità dell’offerta. Per tale motivo sono previste nel breve termine due tipi di azioni: aumentare il numero di posti letto (da 2.000 a 2.500) e incrementare il livello qualitativo degli alberghi. La bassa qualità alberghiera è segnalata come una criticità anche da molti tour operator. A Chiavenna, per esempio, non è presente nessun 4 stelle e questo contrasta con le possibilità che si aprono grazie alla presenza di una ristorazione di qualità molto alta e al passaggio di flussi che transitano tra Saint Moritz e il lago di Como che potrebbero essere facilmente intercettati. Altro problema da risolvere e su cui il Consorzio sta lavorando sono i collegamenti con gli aeroporti. A tal riguardo la Provincia sta realizzando una convenzione per la predisposizione di transfert. La vicinanza sia ad Orio al Serio che a Malpensa potrebbe consentire di sfruttare i vantaggi derivanti dai turisti low cost che, configurandosi come un turista dai pochi giorni di viaggio, si adatta bene all’offerta della Valchiavenna, che nella stagione invernale garantisce neve e impianti vicinissimi al luogo di pernottamento e può quindi candidarsi come ottima meta per una vacanza breve. Inoltre, il Consorzio intende consolidare la clientela straniera che tendenzialmente scia di più di quella italiana, ormai fidelizzata ma che scia poco e per la quale sono presenti meno servizi rispetto a quelli per il turista della neve. Sono presenti 3 alberghi con centri fitness, bar e ristoranti, ma sono pochi gli intrattenimenti e l’altitudine non consente di organizzare spettacoli all’aperto d’inverno. 9 Anche su questo fronte, però, l’area si sta attrezzando. E’ prevista, tra i progetti del sistema, la costruzione di una piscina comunale e un albergo in cui sarà realizzata una piscina aperta al pubblico che diventerà la piscina della località. 4. La via Spluga L’aumento e il miglioramento dell’offerta alberghiera non sono però sufficienti ad aumentare la copertura annuale. Occorre predisporre un sistema di offerta che sia in grado di attirare turisti anche nella la stagione estiva. Per il Consorzio della Vachiavenna il raggiungimento dell’obiettivo dell’allungamento della stagione turistica passa attraverso la creazione di nuovi prodotti e tra questi la Via Spluga costituisce la punta di diamante. La Via Spluga è un itinerario escursionistico-culturale organizzato per tappe e con supporti logistico-informativi, caratterizzato da contenuti storici, etnografici e naturalistici. Il percorso si estende per 65 Km interessando il territorio trasfrontaliero che da Chiavenna porta a Thusis attraverso il passo Spluga. Sul versante italiano copre una distanza di 26 km, con un dislivello di 1780 m. Grazie ai finanziamenti INTERREG i partner italiani e svizzeri hanno potuto trasformare un’idea progettuale in un vero e proprio prodotto turistico. Ad oggi il pacchetto venduto con il marchio “Via Spluga” comprende escursioni che variano in durata da 2 a 7 giorni in cui sono inclusi servizi di pernottamento, trasporto bagagli, collegamenti bus, ingressi a musei. Le attività di comunicazione hanno riguardato la creazione di un sito internet, la stampa di depliant e cartoguide distribuiti presso uffici turistici e operatori dell’area e presentati alle più importanti fiere di settore. Dal 2004 al 2006 la sola vendita dei pacchetti ha consentito di conseguire un fatturato di € 850.000. Il fatturato per il 2007 alla fine di agosto ammontava ad € 400.000. Il 95% dei visitatori sono stranieri provenienti da Germania, Svizzera e Belgio. A questi numeri si devono aggiungere tutti quei turisti che hanno pernottato lungo la via ma hanno prenotato individualmente il pernottamento. Il Consorzio intende proseguire sulla strada intrapresa con il progetto Via Spluga attraverso un affinamento delle proposte, la ricerca di nuovi canali di promozione e l’affermazione del brand. Una più dettagliata analisi statistica potrà, inoltre, consentire di giungere a stime più puntuali anche del fatturato non diretto. Visto il successo della Via Spluga, il Consorzio sta puntando sulla creazione e la promozione di altri prodotti legati al tema della strada, come il nuovo pacchetto “Via Bregaglia”. Sono, inoltre, già disponibili e in via di potenziamento percorsi per bici da strada e mountain bike, attività di canyoning con le guide alpine, con possibilità di scelta in base al proprio livello e attività e itinerari culturali. 10 5. Considerazioni conclusive Sia gli imprenditori che gli Enti pubblici valutano molto positivamente l’attività del Consorzio. La leadership esercitata da alcuni imprenditori presenti nel C.d.A (tra cui il Presidente stesso) che sono riconosciuti anche al di fuori del comparto turistico è risultata decisiva. Parimenti decisivo è il ruolo dell’Ing. Scaramellini che è stato tra i primi a credere in quest’idea e a investirci. L’altro fattore di successo che distingue il Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna da altri Consorzi è stata la scelta di creare una struttura che lavorasse su un progetto mentre la maggioranza dei consorzi è portata avanti o da società di consulenza o da singole persone che non hanno alla base una vera struttura. La chiave del successo sono considerati i buoni rapporti personali e il tanto tempo che gli amministratori dedicano a costruire le relazioni e i progetti. 11 Sitografia Comunità Montana della Valchiavenna - www.valchiavennaonline.com Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna – www.valchiavenna.com Via Spluga – www.viaspluga.com