carta intestata - uso interno

News 14 dicembre 2009
Rifaximina nel trattamento del colon irritabile (IBS) .
The Dark Side of IBSIn una Consensus Conference del 2009 l’ American College of
Gastroenterology, importante associazione dei gastroenterologi americani, ha esaminato
le soluzioni terapeutiche proposte per l’IBS, soluzioni poi confermate dalle linee guida del
WGO, organismo mondiale per la gastroenterologia. A seguito di tale valutazione, basata
sui criteri della Evidence-Based Medicine (Medicina dell’Evidenza), rifaximina e’ stata
inserita fra le alternative terapeutiche disponibili , con una valutazione positiva di grado
elevato (grado I -B). Le altre opzioni terapeutiche, disponibili in Europa, hanno avuto una
valutazione meno positiva.
Nell’ambito dell’ UEGW, il più importante Congresso Gastroenterologico europeo, tenutosi
a Londra lo scorso Novembre con la partecipazione di oltre 14.000 specialisti, un posto di
assoluto rilievo è stato riservato al simposio sulla sindrome del colon irritabile, intitolato
“The Dark Side of IBS” (Il lato oscuro dell’IBS).
Relatori di fama internazionale quali il Prof Stanghellini della Clinica medica dell’Università
di Bologna, Prof Spiller del Digestive Diseases dell’Università di Nottingham, Prof Chey
dell’ Università del Michigan hanno presentato dati sull’incidenza della patologia, molto
frequente e che affligge il 15% della popolazione adulta , soprattutto donne, sulla difficoltà
in molti casi di una corretta diagnosi e sulle sue cause, non completamente chiarite, infine
su come sintomi quali dolore addominale, gonfiore e alterazioni dell’alvo incidano
negativamente sulla qualità di vita di questi pazienti.
Un ruolo centrale e’ stato attributo alla alterazione e/o all’aumento eccessivo della flora
batterica intestinale e come la sintomatologia debilitante di questa patologia.
Durante il simposio si è fatto riferimento ai due recenti studi clinici, TARGET 1 e TARGET
2, condotti con rifaximina in USA e Canada da Salix Phamaceuticals Inc., licenziataria di
Alfa Wassermann, nell’ambito della ns. collaborazione a lungo termine. Entrambi gli studi,
effettuati con lo scopo di valutare l’efficacia e tollerabilità di rifaximina nel trattamento di
pazienti con IBS- forma con diarrea, hanno utilizzato un disegno doppio cieco verso
placebo e hanno coinvolto complessivamente più di 1,000 pazienti.
Il trattamento con rifaximina è stato in grado di migliorare in maniera statisticamente
significativa i sintomi dell’IBS al termine delle due settimane di trattamento e del mese
successivo dalla sospensione del trattamento.
Questi risultati confermano i risultati positivi ottenuti nello studio iniziale di fase II.
Rifaximina-α, molecola frutto della ricerca Alfa Wassermann, è commercializzata in tutto il
mondo con diversi marchi (Normix®, Xifaxan®, Spiraxin®, Lormyx®, Flonorm® ed altri)
direttamente dalle proprie filiali o e attraverso licenziatari quali Salix Pharmaceuticals Inc.
negli Stati Uniti.