Settembre 2010 - Comune di Castelleone

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Settembre 2010 - Comune di Castelleone
Settembre 2010
Recensioni di alcuni libri acquistati dalla Biblioteca di Castelleone
Per Maxine, sposare Blake è stata una splendida avventura. Astuto uomo d'affari,
affascinante e imprevedibile, Blake ha guadagnato miliardi grazie alla sua intraprendenza.
Ma la sua costante ricerca di nuove sfide lo spinge a fare continui viaggi in giro per il mondo,
allontanandolo dalla famiglia. Ben presto la passione non è più sufficiente per tenere a galla
il matrimonio e, quando il nome di Blake comincia a comparire sulle pagine di cronaca
mondana, i due si lasciano, riconoscendo di non essere fatti l'uno per l'altra: troppo frivolo e
immaturo lui, troppo seria e responsabile lei. Per cinque anni riescono a instaurare un
rapporto amichevole, con visite cordiali e tre figli che entrambi adorano. Blake si tuffa a
capofitto nel jet set, partecipa a feste esclusive accompagnato da donne bellissime mentre
Maxine si dedica con passione al suo lavoro di psichiatra. Ma all'improvviso tutto cambia: per
Maxime è l'incontro con Charles, un uomo maturo, solido e disponibile. Per Blake la svolta è
un tragico evento che lo segna nel profondo. La storia indimenticabile di due persone che
inseguono la felicità da direzioni opposte, ma che sono irresistibilmente destinate a
incontrarsi. Un romanzo intenso e appassionante, che parla del grande amore, delle infinite
opportunità che offre la vita e del coraggio di rimettersi in discussione per conquistare ciò
che si vuole davvero. Tratto da: WWW.IBS.IT
Settembre 2009, Caterina, ventiquattro anni, la figlia maggiore di Antonio Socci, è in coma
dopo un arresto cardiaco. Attorno a lei e alla sua famiglia si crea una straordinaria catena di
solidarietà e di preghiera, uno spettacolo di fede e amore offerto non solo dagli amici, ma
anche dai numerosi lettori del blog di suo padre. Fra di loro molti sono atei e agnostici,
eppure l'esperienza di Caterina spinge queste persone a riscoprire il significato e il valore
della preghiera, a ritrovare il senso di una fede perduta o lasciata in disparte. Ma sono
soprattutto i suoi genitori e gli amici più cari che, giorno dopo giorno, malgrado la durezza
della prova a cui sono sottoposti, si affidano con ancora maggior certezza a Gesù Cristo. Il
loro è un atto di fede che ottiene presto segni di speranza: il cuore di Caterina riprende a
battere da solo e il suo respiro non ha più bisogno di macchine. Di lì a poco, in una sera del
gennaio 2010, mentre sua madre le sta leggendo un divertente passo del "Giovane Holden",
Caterina si lascia andare a una bellissima e contagiosa risata. Da quel giorno, un po' alla
volta, riprende conoscenza e intraprende un faticoso cammino di riabilitazione, sia pure
pieno di incognite. In questo diario, Socci ci mostra che con la fede (nella presenza viva di
Gesù fra noi) e la preghiera possiamo trovare un aiuto straordinario per superare i momenti
più drammatici della vita. Tratto da: WWW.IBS.IT
"Ho scritto molto sulle gioie dell'amore. E da molto tempo sogno, nel profondo del mio
cuore, di incontrare un uomo con cui creare un legame intimo e indissolubile; ogni Jane,
credo, merita di avere il suo Rochester. Da tempo, ormai, avevo rinunciato all'idea di poter
vivere in prima persona un'esperienza del genere. Al posto dell'amore, scelsi di avere un
lavoro. E ora mi ritrovo a chiedere a me stessa: possono due parti così fondamentali nella
vita di una donna coesistere pacificamente o è necessario sceglierne una? Ora che ho
ricevuto una proposta di matrimonio, mi domando: amo davvero quest'uomo? Così, mi
rivolgo alle mie compagne più sincere, carta e penna, e chiedo loro una risposta." Ci sono
segreti che una donna non può rivelare nemmeno alla più cara delle amiche, dubbi che
possono essere sciolti soltanto cercando la verità più profonda del proprio cuore. Per questo
Charlotte Brontë amava così sinceramente il suo diario. Solo a lui poteva confidare i segreti
più intimi del suo animo: la verità sull'uomo che era entrato nella sua vita in un giorno di
tempesta, un uomo rude, quasi sgradevole, ma anche forte e in grado di proteggerla dal
mondo, che Charlotte aveva iniziato ad amare in segreto. Nei suoi diari, ritrovati nella
cantina di una villa dello Yorkshire Charlotte Brontë racconta la propria vita, quella della
sorella Emily, le loro aspirazioni come giovani scrittrici in un mondo di soli uomini. Tratto
da: WWW.IBS.IT
Dopo molti anni di assenza, Jessica Fletcher torna a New York, dove ha vissuto a lungo e
dove abita il nipote preferito, Grady Fletcher. È stato proprio lui a invitarla, e Jessica, per
quanto sorpresa, ha accettato molto volentieri di partire. Ben presto, però, si rende conto
che l'invito non è dettato solo dall'affetto: sotto c'è dell'altro. Infatti Grady è l'amministratore
della Eye Screen, affermata casa di produzione, che si è appena assicurata la pubblicità
televisiva di una carta di credito internazionale promettendo la partecipazione di personaggi
famosi come testimonial. Così propone a Jessica di entrare a far parte del ristretto gruppo di
celebrità, in quanto scrittrice di fama mondiale. Lei non ama apparire in televisione ma, data
l'insistenza del nipote e l'incoraggiamento del suo agente letterario Matt Miller - che vede
nell'operazione un sicuro mezzo di promozione dei libri - alla fine acconsente. A convincerla
definitivamente è la richiesta di Frank, il figlio di nove anni di Grady, che lei adora e che non
sta più nella pelle alla prospettiva di seguire la zia sul set. Durante le riprese, però, il piccolo
scompare misteriosamente e Jessica, affranta, si mette sulle sue tracce, cercando in ogni
angolo degli studi. Purtroppo non trova il bambino, bensì il corpo senza vita di Betsy
Archibald, direttore creativo dell'agenzia, una donna estremamente ambiziosa... e odiata da
tutti. Tratto da: WWW.IBS.IT
Florida, 2001. April non sta andando da sola al club per soli uomini dove lavora come
spogliarellista. Franny, la sua bambina di tre anni, dorme silenziosa sul sedile posteriore
dell'auto. La baby-sitter si è ammalata e April deve portarla con sé. D'altronde quei
maledetti, sudici rotoli di banconote, infilati dai clienti nella sua giarrettiera, le sono
indispensabili. Una casa per lei e sua figlia, una speranza e un futuro per entrambe. Quando
April arriva nel locale, tutto appare come sempre: il tintinnio dei bicchieri, la musica rock del
deejay, gli schiamazzi degli uomini a ridosso del palco... Tranne per quel nuovo cliente:
Bassam. È diverso dagli altri, fa strane domande sulla vita di April ed è più interessato ai
suoi occhi che al suo corpo. Però la paga bene e April gli dedica più tempo del solito. Qualche
minuto di troppo, forse. Perché Franny sparisce dall'ufficio del capo, dove April l'aveva
lasciata. Solo AJ, un habitué del club che è appena stato buttato fuori dal locale, sente il
pianto della piccola. Il ricordo doloroso di suo figlio, che AJ per legge non può più vedere,
riaffiora violentemente. L'uomo vorrebbe farla smettere di piangere, ritrovare la madre di
Franny, proteggerla, ma è anche arrabbiato, ubriaco, non ragiona e anziché trovare una
soluzione finisce per cacciarsi in un guaio più grosso di lui. Tratto da: WWW.IBS.IT
Il telefono squilla nella notte. Papà è un pompiere e a lui non piace proprio tirarsi indietro,
anche se l'incendio che l'ha buttato giù dal letto è scoppiato a Chernobyl, alla centrale
nucleare. La piccola Marija è nella sua stanza, ma le voci dei genitori che discutono la
svegliano. Mamma è arrabbiata: "Non andare, non è il tuo turno. La centrale è pericolosa!".
Ma papà la tranquillizza: gli impianti sono sicuri, i sistemi di intervento tra i più avanzati del
mondo. Con quelle parole esce di casa, per sempre. Un'altra voce, anni dopo, rompe il
silenzio della notte. Due bambine sono costrette a svegliarsi. "Tu, tu! Prendete le vostre
cose! Si parte!". Spaventate, incerte, intontite dal sonno, le piccole raccolgono le loro poche
cose. Senza una spiegazione, le bambine vengono inghiottite dal buio della steppa. Un lungo
tragitto in autobus, e poi l'aeroporto. Tra chi sale sul volo charter c'è anche Natasha, sette
anni, spaurita e già provata dalla vita. Tra poche ore scoprirà che almeno da quel viaggio
non ha niente da temere. La pista d'atterraggio è quella di Cagliari, Sardegna, Italia. Là
l'attendono il sole, il caldo, la luce. E soprattutto Annalisa, che l'accoglie a braccia aperte e la
colma delle carezze e delle attenzioni che Natasha non ha mai avuto. I destini di Marija e
Natasha si svolgono paralleli e contrari. Dalla stessa tragedia, il terribile scoppio del reattore
numero 4 di Cernobyl, nascono vita e morte, solitudine e calore umano. E perfino una nuova
speranza. Tratto da: WWW.IBS.IT
Il commissario Salvo Montalbano incontra l'ispettrice Grazia Negro in un gioco, un
esperimento, una collaborazione letteraria senza precedenti: i due "re" del giallo italiano
contemporaneo, entrati in contatto durante le riprese del documentario "A quattro mani"
(Minimum Fax Media 2007), uniscono le forze e regalano ai lettori una storia che vede
protagonisti i loro personaggi di maggior successo. A metterli in contatto è un insolito
omicidio in cui la vittima viene ritrovata con un pesciolino in bocca: il caso è nelle mani di
Grazia Negro, che, resasi conto di non trovarsi di fronte a un delitto di ordinaria
amministrazione, chiede aiuto al collega siciliano. Un romanzo dalla struttura insolita e non
convenzionale: un collage di lettere, biglietti, ritagli di giornale, rapporti e verbali, "pizzini"
che fanno rocambolescamente la spola fra i due detective,stimolando e accompagnando il
lettore nella ricostruzione dell'indagine, che si conclude con un finale mozzafiato. Una jam
session fra due narratori geniali che si divertono a far interagire il loro immaginario e il loro
stile, una lettura unica per gli amanti del poliziesco e del noir. Gli autori hanno scelto di
devolvere i proventi derivati dai diritti d'autore per sostenere progetti di beneficenza. Tratto
da: WWW.IBS.IT
Dopo dieci anni dedicati alla narrativa, Paola Mastrocola torna alla poesia con una nuova
raccolta di versi, la terza dal 1991. E il "ritorno", dopo la lunga e felice stagione dei romanzi,
è sorprendente. Non che manchino segnali, per esempio, di quella curiosità verso i giovani
che ha caratterizzato i libri precedenti: vi si ritrova l'attenzione all'adolescenza, al processo
di formazione, alla ricerca di una personale "felicità", anche in dissonanza con il mondo
circostante. E, qua e là, un rapido apparire, sempre più metaforico, di animali. Tuttavia, ecco
il punto, il ventaglio tematico delle poesie risulta assai più ampio: da queste pagine
emergono liriche d'amore e di meditazione, di nostalgia e di esortazione, in un dettato
attento alla grande lezione di Orazio. Tratto da: WWW.IBS.IT
"La vita non potrà mai essere meglio di così." Ante Valdemar Roos non si riconosce in queste
parole, le parole di suo padre: a quasi sessant'anni conduce un'esistenza ordinaria. Sua
moglie non lo capisce; le figlie di lei lo considerano un fallito; i colleghi di lavoro lo trattano
con indifferenza, se non con disprezzo. Ma un giorno la fortuna gli sorride, e la schedina
giocata con tanta pazienza anno dopo anno risulta vincente. Valdemar decide di tenere per
sé questa notizia e comincia a costruirsi una vita parallela, che comprende un'idilliaca casa
nel bosco. Anna Gambowska è una ragazza difficile, in fuga da un centro di recupero per
tossicodipendenti. Vent'anni, una chitarra, uno zaino e un passato burrascoso che sta
cercando di lasciarsi alle spalle quando si imbatte in un'idilliaca casa nel bosco... L'ispettore
Gunnar Barbarotti è bloccato in un letto d'ospedale con una gamba rotta, quando Alice
Ekman Roos gli chiede di indagare sulla scomparsa del marito. Il caso non sembra
complicato, finché le ricerche condotte dai colleghi dell'ispettore non portano al ritrovamento
di un cadavere: di chi si tratta? E cos'ha a che fare con Anna? O con Valdemar? Nel terzo
romanzo della serie che lo vede protagonista, l'ispettore italo-svedese Barbarotti ci
appassiona con le vicende legate alla sua nuova e caotica famiglia allargata e con il caso di
un uomo qualunque che cerca disperatamente di riscattare una vita senza qualità. Tratto
da: WWW.IBS.IT
L'aderenza alla realtà vissuta, pur nell'iperbole di ogni delitto e nella minuziosa originalità di
ogni personaggio; i dialoghi tra Petra e il suo vice Garzón, miscela audace di umori tra
Cervantes e Almodóvar; la complicità del lettore con tutte le complicazioni private dei due
eroi; una comicità mai ovvia; un persistente disincanto; l'autentico, non ricercato, umorismo
della battuta capace di arricchire di senso le situazioni narrative: sono gli elementi
riconosciuti del successo dei polizieschi alla Petra Delicado. «Morti di carta»: La vittima è un
giornalista televisivo: uno di quei mezzi ricattatori che grufolano negli scandali. Petra e
Fermín brancolano verso una soluzione che gli sfugge come in un labirinto di specchi che
riflettono volti noti e deformati, mentre i cadaveri si moltiplicano. «Serpenti nel Paradiso»: Al
Paradis vive il jet set. Il borgo è insolito per un'inchiesta di Petra e il vice Fermín, abituati a
delitti in contesti più andanti. Devono trovare l'assassino del giovane avvocato "primo in
tutto", padre di una famiglia felice e senza ombra; cercano in quel paradiso il nido del
serpente. «Un bastimento carico di riso»: È morto un barbone, ucciso con ai piedi un paio di
scarpe inspiegabilmente eleganti. Chi se ne incaricherebbe, se non Petra e Garzón? Lei si
sente attirata da quel mondo parallelo di diseredati, "un territorio che esisteva anche dentro
di lei"; Garzón la segue: e trovano altri mondi criminali. Tratto da: WWW.IBS.IT