Intervista a Giulio Cicchetti Signor Cicchetti, ci parla della sua
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Intervista a Giulio Cicchetti Signor Cicchetti, ci parla della sua
Intervista a Giulio Cicchetti Signor Cicchetti, ci parla della sua azienda agraria? Cosa ci fa col farro? Come lo tratta? La specie del ferro qui è duro; il farro si raccoglie ad Agosto e si coltiva a novembre, viene preso dalla trebbia e viene depositato in questo locale sfuso per farlo asciugare. Dopo tre mesi deve essere pronto. Il farro è coperto da un guscio e quando lo sgusci esce fuori il seme, il farro per la costituzione non ha problemi perché c’è (torno un’attimo indietro) questa è un azienda biologica, vuol dire che non usa pesticidi ne concimi chimici, si usa soltanto un pochettino di concime biologico perché si alterna che una semina di lenticchie. Ad anni alterni loro fanno: lenticchie, farro, luminose. Per due anni questo è il concime che si dà in un azienda biologica le leguminose sono erbacee oppure lenticchie, le luminose producono l’azoto perché il farro ha bisogno di esso. Il farro non necessita di conservanti essendo ricoperto da questo guscio non viene attaccato dai parassiti. Si dice che quando ci sia stata l’esplosione di Chernobyl il farro che era nelle vicinanze non è stato attaccato dai parassiti. Questo ciuffo di farro noi lo chiamiamo Crine una volta si tagliava con la falce e si facevano questi mucchietti e si legavano sempre con le spighe di farro. Dodici ce ne volevano per fare una cavalletta e rimanevano nel campo per circa venti giorni perché dietro ad esse c’è una storia: veniva raccolta quando ancora verde e non era troppo maturo, si tagliava quando stava per cambiare colore e si facevano i fasci e rimanevano nei campi per farlo asciugare bene, perché se lo tagliavano quando era troppo maturo cadeva e andava a finire per terra, adesso viene tagliato quando la testa del farro è rivolta verso il terreno. Anticamente venivano prese a manciate, veniva tagliata con la falce e si facevano delle crine, grumoli di circa 12 Kg, poi vengono fatte in un corto nodo che io non so’ fare. Vengono legate con la stessa spiga di grano o di farro, se tu prendi la paglia adesso si spezza quando è verde invece è più elastica, infatti quando veniva raccolta a quel tempo .............................................................................................. .............................................................................................. ......... Domanda: In quale periodo viene raccolto? Risposta: Il farro adesso con la mietitrebbia si raccoglie dai primi di Agosto in poi, invece quando veniva tagliato a mano veniva raccolto 20 (venti) giorni prima. Perché siamo verso i 1000 metri di altezza. Invece nelle basse quote si raccoglie un mese prima. Il farro è un prodotto antichissimo qui da noi tramandato da padre in figlio, in più si dice che al ritrovamento della Biga c’erano delle ciotole con del farro dentro dato che a quell’epoca già esisteva, perciò il farro è un prodotto delle nostre parti, un prodotto DOP ed è stato il primo ad esserlo in Europa. Ci sono più tipi di farro e questa varietà di farro va a seconda la zona, se noi seminiamo il farro sempre nella stessa zona perché noi abbiamo una zona con una terra più calcarea e più argillosa e terra più povera. Se noi seminiamo sempre il farro sulla terra argillosa emerge una popolazione e soltanto una popolazione e perdiamo le altre; invece qui i nostri contadini, i nostri nonni hanno fatto sempre girare il prodotto in tutta l’area locale. Riescono a mantenere tutte le popolazioni, la cosa buona è che le coltivazioni di solito non vengono tutte ma ne vengono circa la metà ,e si vede la differenza poi sul campo, la cosa buona è che secondo le stagioni viene la coltivazione più adatta ad essa, perciò la resa del farro è sempre bassa, però viene sempre. Ne otteniamo sempre 15 q per ettaro ma non viene mai la coltivazione completa. Un anno che la coltivazione è stata buona siamo arrivati a 35q di raccolto, è stata una buona resa. Il prodotto si trova dentro i silos e se mi seguite vi faccio vedere tutte le fasi della lavorazione. Questa è una coclea, tipo quella che vi ho fatto vedere laggiù. La coclea è un trasportatore esso va sotto a tutti i silos a seconda del silos che serve si apre. Il prodotto entra dentro a questo recipiente, viene trasferito in questo pulitore che lavora per espirazione e dimensione, cioè taglia le parti leggere cioè le parti leggere, cioè il chicco del farro vuoto. In essi ci sono le erbe impestanti che sono quelle leggere e i chicchi vuoti. Sono dei chicchi poveri perché se senti dentro c’è un chicco piccolo che non serve a nulla per la resa. Questa macchina serve per l’aspirazione e toglie queste parti leggere, cioè il chicco mezzo vuoto. Invece di qua ci vengono i chicchi che sono stati spezzati, questo si usa per i galli ( Animali ) Invece noi ci mandiamo le caldaie, cioè lo utilizzano come riscaldamento. Abbiamo fatto fare una caldaia apposta per questi prodotti e con queste riusciamo a scaldare due appartamenti di 160 mq l’uno. ……………………………………………………………………………………………………………… ………………………………Questa è la macchina che fa le checché di ferro perlato. Esso viene pressato a 120 atmosfere e cotto a 270°C. Questo procedimento impiega 8 secondi, ogni 10 secondi ne fa uno. Qui ci lavorano i miei nipoti. Io personalmente mi occupo della vendita. A me interessa la qualità e non la quantità. Noi facciamo anche la ricetta, il farro soffiato, la pasta e tutti i suoi prodotti. Questi sono i cuscini e vengono fatti con la pula del farro, che sarebbe lo scarto del farro. Questa per noi è diventata una cosa in più e a fine anno riusciamo a ricavarci diversi soldi, con lo scarto di lavorazione abbiamo fatto l’utile e con questo abbiamo vinto un premio. Inizialmente veniva prodotta da noi, successivamente mi sono incontrato con una ditta che vendeva materassi, e parlando abbiamo prodotto insieme i guanciali del farro per dormire, e poi con la pula del farro scartato dalla lavorazione la riseleziono, la polverizzo e la rivendo a loro. Loro ci fanno i cuscini, i guanciali per dormire e questi sono tutti prodotti anti decapito. Adesso questi bambini che nascono prematuri li mettono in incubatrici cosi che non si muovono e respirano la paglia. Il nostro farro è di grano duro triticum dicoccum, invece quello della toscana è grano tenero e non va bagnato mentre il nostro deve essere bagnato! Abbiamo finito e vi ringrazio per questa visita, venite ancora a trovarci