Notiziario del 15/12/2013

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Notiziario del 15/12/2013
PROGETTO
CASA
ENCANTADA
DICEMBRE 2013
L’attenzione turistica torna sulle realtà locali, italiane ed europee
Viviamo in tempi confusi dove tutto viene rimesso un po’ in discussione, e forse è appunto il
momento giusto per ripartire alla ricerca di nuove idee per uscire dal tunnel della crisi. Naturalmente anche AITR, l’Associazione Italiana Turismo Responsabile, sta cercando di ritrovare quello spirito che, quindici anni fa, spinse una decina
di associazioni a unirsi per promuovere il turismo
responsabile.
Ormai il turismo è considerato a livello globale un’attività economica che può promuovere
l’equità e la responsabilità come fattori per garantire la sostenibilità globale, perché proprio
l’ambiente, la cultura, le tradizioni e la conoscenza sono le basi dello sviluppo, se non addirittura
le precondizioni per la nostra sopravvivenza.
Quanto AITR sia riuscito a stimolare questa
nuova consapevolezza è difficile da stabilire. Di
sicuro ha avuto un ruolo importante nel raccogliere le istanze di chi, in vari campi, ha provato a
proporre buone pratiche di turismo responsabile.
E oggi, proprio a partire dalle esperienze maturate in questi anni, soprattutto nei Paesi del
Sud globale, l’attenzione sta tornando sempre di
più sulle nostre realtà locali, italiane ed europee,
che si stanno misurando con la necessità di ridare
vita e contenuti nuovi a delle proposte turistiche.
Proposte che devono rispondere alle richieste di
un pubblico di potenziali turisti che ormai è maturo per esperienze che garantiscano, oltre alla
foto grawphotos.wix.com/photos
TURISMO RESPONSABILE
IL SUD È ORA PIÙ VICINO
naturale aspettativa di vacanza di qualità, anche
quelle di equità e di sostenibilità ambientale, intesa non solo dal punto di vista ecologico, ma anche sociale, economico e culturale.
Ecco quindi che l’impegno profuso negli anni
verso i Paesi del Sud del mondo, torna a noi rafforzando la convinzione che è, nel vero scambio
e nel co-operare (lavorare insieme), che si costruisce una relazione solida ed efficace tra le diverse
realtà. Sempre aspettando che anche a livello di
flussi turistici si arrivi a una parità tra turisti del
sud che visitano il nord e viceversa.
Gianni Cappellotto
Turismo Responsabile
ProgettoMondo Mlal
Grazie ad alcuni corsi di formazione stiamo aiutando la popolazione locale a riappropriarsi del proprio territorio e creare nuove proposte
Tra i vari settori che oggi trainano il mercato e attirano gli investitori, non è ovviamente indifferente
il settore del turismo per tutte le sue potenzialità:
sia per i flussi dall’estero sia per la crescente domanda del mercato interno.
Così, oggi più che mai, si torna a parlare di grandi investimenti, nuove catene di alberghi, parchi
tematici, rivalutazione del territorio, e quant’altro,
che sicuramente andranno a incrementare il PIL,
ma ancora una volta faranno la gioia e la fortuna
delle grandi imprese a discapito della popolazione
locale che ne prenderà parte come semplice manovalanza. I locali, infatti, difficilmente potranno
sfruttare concretamente il turismo convenzionale,
se non con qualifiche di camerieri, donne delle pulizie, tassisti etc...
Per questo sta nascendo nella popolazione bahiana l’esigenza di riscoprirsi e professionalizzarsi,
così da potersi proporre al mercato in modo nuovo e, possibilmente, più autentico. D’altra parte le
proposte dei tour operator lasciano davvero poco
spazio al turista desideroso di entrare in contatto
con la realtà o con la cultura locale.
Quanti i turisti che vengono dall’altra parte del
mondo per farsi appena il classico giro turistico a
bordo del Bus Night & Day, conoscere una Salvador
da copertina, appena sufficiente per qualche foto
da collezione ma che lascia completamente in ombra l’incanto di un Paese ricco nella sua diversità.
Ecco perché ProgettoMondo Mlal con Casa Encantada, insieme ad altre associazioni locali, e in
collaborazione con un’altra Ong, Oikos, ha preso
parte ad alcuni incontri di formazione per la popolazione locale, con l’obiettivo, prima di tutto, di far
riscoprire ai soteropolitani (abitanti di Salvador) il
proprio territorio e tutto il potenziale culturale utile
ad affascinare il viaggiatore.
Con la nostra proposta di Turismo Responsabile
a Casa Encantada, si vuole valorizzare aspetti della
cultura, quali il turismo comunitario, culturale e gastronomico, che non rientrano negli standard convenzionali ma che, proprio per poter apprezzare
l’autenticità, un turista attento ricerca.
Sono proposte che aiuteranno a migliorare l’economia famigliare, o di alcuni gruppi di cooperative,
e che, anche se non faranno grandi numeri, sono
scelte che rendono protagonista la popolazione e
sensibilizzano l’opinione pubblica sulle opportunità per dribblare un sistema globalizzato che non dà
spazio alla micro-economia.
E’ entusiasmante vedere come le persone (soprattutto le donne) partecipano. Si interessano e
propongono nuovi aspetti della cultura o dell’artigianato che ancora non è stato sufficientemente
valorizzato.
Ed è soprattutto incoraggiante sapere che si
può uscire dal formale, e proporre nuovi percorsi,
attraverso i quali elevare l’autostima della persona
e incidere concretamente sull’economia e sulla vita
della gente.
E’ importante potere proporre un personale,
seppur modesto, sicuramente più preparato a ricevere quella nuova fetta di viaggiatori che non si accontentano più del “viaggio pacchetto” ma che vogliono vivere una vacanza che abbia sapore, colore,
ritmo locale e tanta umanità. Ad aiutare nell’obiettivo ci sono diversi enti pubblici che, grazie a una
serie di corsi, molte volte gratuiti, aiutano a completare la formazione in tutto quel che riguarda la
lingua, l’accoglienza, il servizio, etc...
Dunque non dovremo più stupirci se, entrando
nei quartieri più popolari, scopriremo che a essere
qualificata non è più solo la bahiana (venditrice vestita di bianco ...) che da sempre vende l’acaraje (la
famosa polpetta di fagioli fritta nell’olio di palma)
nei centri più rinomati, presto anche “dona Flor”
della periferia userà infatti pentole di acciaio, preparando l’impasto con unghie corte e pulite, servendo cibi freschi e genuini nel rispetto delle norme igieniche.
Alla luce della nostra decennale esperienza a
Casa Encantada abbiamo proposto ai corsisti di
provare uno dei nostri tour classici in cui coinvolgiamo i turisti responsabili: la visita alla comunità
agricola dei Sem Terra, grazie alla quale si conosce
un’esperienza concreta e si impara a capire come,
attraverso un buono studio del territorio e una
buona preparazione, si possono creare percorsi alternativi che permettono al turista di immergersi
nella vera realtà della gente, conoscerne la storia,
la cultura, il vissuto, la sofferenza e, molte volte, la
speranza.
La sfida “didattica” che abbiamo lanciato nei nostri corsi è andata ben oltre il programma originale
dei promotori, ma i partecipanti hanno saputo cogliere al volo l’opportunità, rendendosi disponibili
a contribuire alle spese organizzative pur di partecipare all’escursione, fare una lezione di campo e
imparare da chi ha già messo in pratica da anni il
turismo comunitario.
Proponendo un’uscita a un Assentamento Sem
Terra, si è potuto soddisfare la curiosità di chi era
comunque interessato a conoscere un progetto in
fase di realizzazione ma si è anche rotto lo stereotipo locale secondo cui, Sem Terra, sia sinonimo di
estremismo e rivoluzione. L’esperienza infatti contribuisce a una riflessione su una realtà controversa,
o alle volte data per scontata, e sensibilizza quelle
altre persone che culturalmente hanno una visione
diversa del vissuto dei locali, valorizzando ai loro
occhi aspetti fino a oggi trascurati.
Infine, a “guadagnarci” è stata anche Casa En-
P R I M O
cantada, perché nessuno meglio dei locali (e quindi
corsisti che abbiamo accompagnato) può contribuire a creare percorsi e strumenti per rinnovare
le proposte del Turismo Responsabile a Salvador
Bahia. Sappiamo bene che non mancano loro originalità e fantasia, era soltanto necessario aiutarli a
scoprire tutte le loro potenzialità.
Maria Revelin
Progetto Casa Encantada
P I A N O
Le principali novità attorno a Casa Encantada
LA PIAZZA CHE TORNA A ESSERE PIAZZA DI TUTTI
Due anni fa era una discarica di detriti, foglie, rami e spazzatura. Era la piazza pubblica del quartiere
Jardim Encantamento, la piazza di fronte a Casa Encantada. Oggi, grazie all’impegno degli abitanti,
chi con la propria opera di volontariato e chi con l’appoggio economico, si è riusciti a dimostrare che,
unendo le forze e sensibilizzando le persone a partecipare, si possono trasformare le cose e, piano piano,
cambiare il Brasile.
Alberi, fiori, giostre per bimbi, contenitori per la spazzatura, colori, ordine e pulizia, illuminazione,
marciapiede e una nuova preziosa sicurezza per le famiglie che si ritrovano durante il pomeriggio nella
piazza. La nuova piazza è oggi un bel centro di aggregazione per gli abitanti del quartiere, per conoscersi e per costituire un esempio per gli altri quartieri.
Nella nuova piazza non mancano le feste, con carne ai ferri e birra, a festeggiare il successo. Questa
volta, Comune ed ente pubblico, non possono chiedere i voti in cambio della promessa di ristrutturare la
piazza. Questa volta ha vinto la cittadinanza a scapito della corruzione!
Inoltre, al teatro Sesc del Pelorinho, si è realizzato un seminario di due
giorni sulla “politica pubblica e l’incentivo alla lettura”: temi forti che
rivendicano un sostegno agli enti pubblici perché i quartieri disagiati
della città possano accedere a spazi di cultura e di lettura.
Casa Encantada in collaborazione con la biblioteca di Casa do Sol ha
curato l’allestimento degli spazi dell’incontro, riproducendo il Farol de
Itapoa con l’ausilio di libri e enciclopedie delle biblioteche comunitarie
della città. In questo modo ci si è collegati al centenario della nascita di
Vinicio de Morais, scrittore e compositore che, al fianco di Ton Jobim,
ha segnato un’epoca nella cultura e musica brasiliana.
foto grawphotos.wix.com/photos
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PER I NUOVI TURISTI UN BRASILE DA RISCOPRIRE
La felice esperienza dello scambio tra Salvador, Recife e Sao Luis
Gli educatori hanno lavorato divisi in due gruppi,
e in due comunità diverse, con percussioni e danza
da Salvador, percussioni di Recife e corso di circo e
teatro di strada della famosa scuola
pernambucana. Nelle serate, gli artisti di São Luis, presentavano poi la
realtà del luogo agli ospiti: capoeira,
maculelê, reggae (S. Luis è definita
la Jamaica del Brasile), il Bumba Meu
Boi, il tambor de crioula, cultura maranhense. Lo slogan sulle t-shirt realizzate per l’iniziativa recitava: “la ricchezza della
diversità!”. Ed è vero: in uno stesso Paese convivono
tante diversità e tante ricchezze!
La settimana si è conclusa con una piccola manifestazione nelle vie del quartiere Cidade Olimpica,
a suon di tamburi, danza, teatro... Una camminata
dedicata alla pace nel quartiere, perché “noi giovani
siamo il futuro che vogliamo essere!”.
Denominatore comune di tutto questo è stata
ancora una volta la parola “scambio”! Lo scambio
tra volontari italiani, tra giovani brasiliani di stati diversi, dell’arte presentata in varie forme.
Il progetto Mapeba (Maranhao-PernanbucoBahia) continuerà, magari con l’aiuto di qualche
istituzione brasiliana. L’idea è di coinvolgere anche
artisti italiani, organizzare un evento di scambio a
Salvador e, in un futuro non molto lontano, perché
no, anche in Africa! Così da fare riscoprire ai brasiliani le loro origini e mostrare agli africani cos’è nato
dalla diaspora negra.
Loris Campana
Casa Encantada
ProgettoMondo Mlal
• DALLA CAMPAGNA AL MARE PER SOLIDARIETA’. La comunità agricola Bella Vista del Movimento Sem Terra, in collaborazione con Casa Encantada e l’aiuto dei turisti responsabili, ha
visitato il progetto Tartarughe Marine (TAMAR) a 70 km da Salvador. Una cinquantina di persone,
tra alunni e genitori, hanno avuto così la possibilità di vivere una nuova realtà del proprio Paese,
conoscerne la flora e fauna marina e imparare a preservarla: oltre alla bellissima spiaggia di Praia
do Forte, la visita, ha offerto l’opportunità di approfondire il progetto di studio delle tartarughe
marine, nel litorale nord di Bahia, e di incontrare i pescatori locali.
• LA GIORNATA DELLA CULTURA NERA. Il 20 novembre è una ricorrenza importante in Brasile
per la Coscienza Negra. E, come tutti gli anni, Casa Encantada stimola, organizza e finanzia, nella piazza principale del progetto in periferia, un’esibizione di tamburi con ritmi afro-brasiliani.
Quest’anno sono stati tre i gruppi convolti: due di giovani percussionisti di favela e uno di ballerine con danza afro. In totale si sono esibiti circa 40 giovani. Così la popolazione ha conosciuto i
nostri progetti sociali, la preservazione e la valorizzazione della cultura negra afrodiscendente, e
la libertà di espressione religiosa.
viale Palladio, 16 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail [email protected] www.progettomondomlal.org
Versamenti Intestati a ProgettoMondo Mlal Onlus
c/c postale 12808374
c/c bancario, Banca Popolare Etica (IBAN IT 41 L 05018 12101 000000800300), causale “Progetto Casa Encantada”
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Tra gli ospiti di Casa Encantada una famiglia veronese, Damiano, Francesca con il figlio Isacco, che
da 3 anni sono volontari a Sao Luis, nel Maranhao
nordest brasiliano. Gli abbiamo fatto conoscere Nomio e il progetto di
percussioni, hanno incontrano i ragazzi, suonato insieme e… si sono
appassionati. Ci siamo lasciati con
una promessa: uno scambio tra i nostri ragazzi di Bahia e i loro ragazzi di
São Luis.
In ottobre, dopo nove mesi di email, incontri con
l’equipe di São Luis e dopo aver inserito nel progetto anche un gruppo di giovani di Recife (stato del
Pernambuco) e avere trovato con Osvaldo la collaborazione dell’associazione italiana Centro Studi
Piccolo Mondo di Piacenza, e dopo un po’ di fatica
per trovare una data congeniale a tutti, il 24 ottobre, atterriamo finalmente all’aeroporto di São Luis.
Oltre al maestro percussionista Nomio, con noi
c’erano due giovani talenti del progetto “Giovani
Periferia e Musica “ che seguiamo con Casa Encantada. Dunque, con circa 100 kg di bagagli, tra materiale, strumenti musicali, trucchi e costumi, ci mescoliamo al gruppo di giovani di Recife alla “Prima
Settimana di Arte e Cultura MAPEBA (MaranhãoPernambuco-Bahia)”.
Damiano ammetterà poi che è stata una delle
settimane più gratificanti di questi suoi 3 anni in
Brasile. Oltre 150 bambini del quartiere periferico,
e molto violento, “Cidade Olimpica”, più alcuni adolescenti e giovani della parrocchia, hanno partecipato ai corsi organizzati tutti i giorni dagli 8 artisti.
B R E V I
la testimonianza
MUSICA E DANZA LEGANO IL MONDO