Notiziario del 15/06/2007
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Notiziario del 15/06/2007
giugno 2007 Il nostro responsabile Programmi in visita nei due Progetti a Recife e Boa Vista dalle favelas alla foresta maturano i frutti progettomondo Carissimi Sostenitori, Ho da poco trascorso preziose giornate di lavoro con Paolo a Recife sul progetto “Favelas più vivibili” e con Mara e Federico a Boa Vista sul progetto “Indigeni e migranti”, ovviamente insieme anche ai nostri partner brasiliani. Così abbiamo potuto fare il punto della situazione con Paolo e l’equipe del Servizio di Pace e Giustizia, a un anno dall’avvio del Progetto. Posso assicurare che è sempre più evidente il valore di quanto stiamo facendo nelle favelas della periferia della città. Un lavoro importante perché si inserisce in un contesto in cui il tema del diritto alla casa, a una casa dignitosa per tutti, rappresenta una delle sfide maggiori delle organizzazioni popolari di base con le quali operiamo. Credere nel cambiamento del territorio, nella possibilità di migliorare sostanzialmente le proprie condizioni di vita, significa infatti misurarsi giorno per giorno con le fatiche e le contraddizioni che la favela propone nella sua alternanza di importanti passi in avanti e anche di fallimenti che sono purtroppo all’ordine del giorno. Ma appunto con il nostro impegno nelle favelas di Vila Felicidade e del Cacote crediamo che le contraddizioni e i conflitti della favela possano diventare opportunità di cambiamento: la regolarizzazione fondiaria, la formazione professionale dei giovani, il miglioramento strutturale delle case non sono altro che segnali concreti sulla giusta direzione che abbiamo intrapreso con gli amici brasiliani. A Boa Vista, nello stato del Roraima, ho invece trovato ad attendermi Mara e Federico che da quest’anno hanno raccolto il testimone passatogli da Cristina e Fabio rientrati in Italia. Devo dire che, anche in questo caso, quanto avevamo seminato nei mesi scorsi sta maturando, lentamente ma positivamente: il CAMIC, dopo un periodo di riflessione condivisa con la Diocesi e con altri soggetti attivi su questi temi in città, si è trasformato in Centro per Migranti e Diritti Umani (CMDH). Ciò sta a testimoniare la consapevolezza raggiunta rispetto alla necessità di orientare sempre di più l’intervento sui temi della promozione e della tutela dei diritti umani. Giuseppe Cocco responsabile programmi Brasile - ProgettoMondo Mlal La presente pubblicazione è stata realizzata con il contributo dell'Unione europea. La responsabilità per il contenuto, che non riflette in alcun modo le opinioni dell'Unione europea, spetta unicamente al Mlal ProgettoMondo Con l'inizio del secondo anno l'équipe ha cominciato a intervenire anche nella seconda favela i giovani apprendisti muratori sono già al lavoro Con l’inizio del secondo anno del Progetto “Favelas più vivibili” l’equipe ProgettoMondo Mlal ha cominciato a lavorare anche nella seconda favela, Caçote, e a portare in questa area povera di Recife le esperienze di promozione e lotta per il diritto alla casa già sperimentate nel 2006, e tutt’ora in corso, nella favela di Vila Felicidade. L’esperienza ventennale del nostro partner locale Serviço Justiça e Paz (SJP) in materia di regolarizzazione fondiaria, è stata dunque applicata intanto a Vila Felicidade dove si sta aspettando la prima sentenza del giudice rispetto alle richieste di riconoscimento delle proprietà della terra presentate per quest’anno. Mentre la regolarizzazione fondiaria a Caçote interesserà un numero ancora maggiore di famiglie: 800 famiglie da regolarizzare contro le 228 di Vila Felicidade. Dall’inizio di marzo abbiamo infatti iniziato a svolgere tutte le attività tecniche e di rilevamento richieste dalla legge per istruire il processo (e cioè le visure catastali, misurazioni degli immobili, elaborazione delle piantine per ogni immobile, dichiarazioni e rilevazioni socio economiche). Stiamo terminando il lavoro e contiamo di potere presentare al giudice l’intera documentazione entro il mese di giugno così che vengano messe agli atti le richieste di trasferimento della proprietà della terra anche per le famiglie di Caçote. C’è grande attesa nella comunità per questa sentenza ed è viva la speranza di vedere riconosciuto il proprio diritto alla casa. Anche perché l’intera area della favela sta subendo un progressivo strangolamento per la costruzione di un grosso ipermercato che di fatto “schiaccia” gli abitanti della favela ancora di più a ridosso dell’aeroporto che già sorge alle spalle dell’agglomerato. Questa nuova operazione edilizia costituisce per gli abitanti un pericolo reale in quanto è quanto mai attuale la ricerca di nuovi spazi edificabili da parte dei “più forti” e soltanto un pronunciamento del giudice potrà contrastarlo. Parallelamente, e sempre a partire dal mese di marzo, è partito ufficialmente anche il corso di formazione per muratore per 23 giovani dell’area di Caçote che, sulla base dell’esperienza da noi già realizzata lo scorso anno a Vila Felicidade, potranno usufruire di quasi cinque mesi di lezioni pratiche e teoriche che insegneranno loro a svolgere tutte le varie mansioni legate alla costruzione edilizia (realizzazione della fondamenta, posa delle piastrelle, opere di muratura, impiantistica elettrica e idraulica, tetto, intonaco, pittura, riciclo materiali, sensibilizzazione al cooperativismo e al tema ambientale). Il corso, che presto sarà anche alla fine, sta registrando un’inaspettata e attenta partecipazione dei motivatissimi giovani selezionati che, oltre a imparare un mestiere, hanno cominciato, proprio grazie a quanto appreso fino a oggi, a migliorare la loro area residenziale. Inoltre, approfittando proprio delle lezioni pratiche, si è proceduto alla ristrutturazione di tre case dei nuclei familiari più bisognosi della favela con alcune opere di miglioramento (pavimentazione, intonaco, tetto). Nei giovani apprendisti si rinforza proprio in questo modo il convincimento che il mestiere che stanno imparando non è solo possibile fonte di sostentamento economico ma, soprattutto in aree come quella dove risiedono, costituisce prima di tutto una responsabilità sociale. A partire dai prossimi mesi i giovani formati verranno accolti in altrettanti stage remunerati in imprese edili. Accanto a questa, che per molti sarà la prima vera e propria esperienza di lavoro, verrà poi anche promossa a livello sperimentale, e in concerto con il dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Pernambuco, l’opera di progettazione e costruzione con la manodopera dei ragazzi di due cosiddette “case embrione” nelle due aree del progetto, ossia due abitazioni realizzate esclusivamente con materiali di riciclo e con sistemi innovativi a basso costo. Questo per creare un modello concreto di costruzione alternativa, economica ed eco-compatibile, che possa poi essere riprodotta nelle aree d’intervento dalle famiglie residenti. Il coinvolgimento dei giovani apprendisti nella costruzione di queste abitazioni sperimentali, che saranno poi donate a 2 nuclei famigliari che a tutt’og- l a gi vivono in costruzioni di cartoni e legname, offrirà senz’altro loro anche un’ulteriore e preziosa competenza professionale. Paolo Papalini capoprogetto “Favelas più vivibili” n o v i t à Caçote ora sogna la terra All’indomani del festoso Carnevale che ha tenuto sotto incantesimo Recife per più di una decina di giorni, sono partite le attività previste dal Progetto per la favela di Caçote. Con una grande assemblea pubblica, da noi promossa lo scorso 26 Febbraio, sono state presentate alla popolazione della favela le nuove iniziative per il miglioramento delle condizioni abitative, secondo quanto la nostra Ong si è impegnata a fare con il progetto “Favelas più vivibili”. Già nei due giorni precedenti l’assemblea, la popolazione era stata informata su tutto attraverso un volantinaggio e l’ausilio della bicicleta de som (una bicicletta con altoparlante). Così la sera del 26 la piazzetta dell’area, di fronte alla piccolissima scuola del quartiere, era gremita di gente e ancora molto prima che i relatori salissero sul palco. Né mancavano i rappresentanti dei mass media e alcuni operatori televisivi che volevano registrare le immagini per poi realizzare un videodocumentario a testimonianza di questo storico passaggio verso l’importante consolidamento della comunità beneficiaria dell’intervento in corso. Sul palco si sono poi alternati gli operatori del Serviço de Justiça e Paz (SJP, l’Ong brasiliana partner dell’intervento), i tecnici della URB (l’ufficio tecnico del Comune di Recife che si occupa di urbanizzazione), i leader della comunità che hanno ribadito l’importanza e il valore dell’intervento, più io stesso in rappresentanza del ProgettoMondo Mlal. Infatti, nei prossimi mesi verranno effettuati a Caçote degli studi di raccolta dei dati socio-economici, misurazioni di case, rilevamenti catastali e la preparazione di piantine allo scopo di preparare insieme ad avvocati, tecnici e ingegneri del Sjp, una causa giudiziaria collettiva a vantaggio di 500 famiglie che in questo modo si vedranno riconosciuta la proprietà del terreno su cui già abitano. Il procedimento di “regolarizzazione fondiaria” avverrà in più tappe, tutte accompagnate e sostenute dal Progetto “Favelas più vivibili”. Con l’occasione, alla popolazione dell’area, è stato inoltre presentato anche il corso di formazione professionale per muratore per giovani disoccupati che prevede 4 mesi di apprendistato remunerato nell’area dell’edilizia popolare e 6 mesi di stage in imprese edili, anch’essi remunerati a norma di legge grazie alle risorse del progetto. La risposta della popolazione di Caçote è stata molto calorosa e molto probabilmente la giornata del 26 di Febbraio verrà ricordata nel tempo. la storia Christiane, mamma muratora l B REVI o Christiane ha ventidue anni e vive a Vila Felicidade, una delle due aree povere di Recife dove il ProgettoMondo Mlal sta operando in difesa del diritto alla casa e per la promozione di attività che migliorino la condizione abitativa di circa 1000 famiglie. Christiane è una delle due ragazze che ha seguito, insieme a una sua amica e ad altri 19 giovani, il corso di formazione per muratore da luglio a dicembre 2006, organizzato dal progetto. E tra qualche giorno Christiane inizierà una nuova fase del processo formativo: lo stage in impresa. I ragazzi (e le ragazze!), che hanno seguito con tanto entusiasmo il primo corso, entreranno infatti a lavorare per sei mesi con alcune imprese della città in qualità di apprendisti e saranno regolarmente assunti e pagati dal progetto! Nell’attesa di iniziare lo stage in impresa, Christiane non è però stata con le mani in mano. Grazie anche ai soldi messi da parte durante i mesi di corso remunerato, è riuscita ad acquistare materiale da costruzione, piastrelle e, con il kit in dotazione del progetto, ha cominciato a mettere in pratica l’esperienza accumulata nei sei mesi di lezio- ni direttamente da casa sua. Christiane ha infatti una casetta, in cui vive insieme alla madre, di poche decine di metri quadrati: una casa che fino a poche settimane fa non aveva né intonaco né pavimentazione, solo cemento e mattoni a vista. Ma Christiane ha grinta da vendere e, dopo la nascita di sua figlia, ha capito -come dice lei- che l’unico modo di dare a sua figlia una vita migliore era quello di impegnarsi per vedere rispettati i suoi diritti di cittadina di Recife e di lavorare per migliorare la propria condizione, senza lasciarsi vincere dall’apatia che l’emarginazione semina. Christiane ha quindi lavorato ad arte: ha fatto il pavimento in ceramica con le mattonelle in diagonale “perché sono più belle anche se è più difficile da farsi”, ha steso l’intonaco nelle due stanze e adesso sta pensando a rifare il tetto. Forse il prossimo stage ruberà a Christiane del tempo prezioso per terminare la casa… ma lei dice che non sogna altro che “non avere tempo”. Perché a lei il lavoro piace, ma nessuno fino ad ora gli aveva offerto una possibilità. [ COMUNIONE DI SOLIDARIETà. Damiano Vignola, 9 anni, ha voluto condividere la festa della sua Prima Comunione, il 6 maggio scorso a Verona, con gli adolescenti delle due favelas di Recife dove il ProgettoMondo Mlal ha avviato i corsi di formazione per muratori. I genitori di Damiano gli avevano spiegato come la serenità di una famiglia comincia proprio dallo stare bene nella propria casa e che proprio per questo ogni famiglia avrebbe diritto ad avere una casa dignitosa. A Damiano, che con questa scelta è diventato un pochino più grande, e ai suoi genitori Paola e Giovanni, che hanno dimostrato ai loro parenti e amici come si possa essere solidali nei piccoli gesti, va il ringraziamento commosso dell’equipe del Progetto. [ DUE CUORI E UNA… CASETTA. Il 26 maggio a Laghi, in provincia di Vicenza, si sono sposati Elisabetta Cornolò e Giulio Zanandrea. Per rinnovare il proprio impegno nel sociale e, nello stesso tempo, “onorare” la formazione da geometra della sposa, Giulio ed Elisabetta hanno scelto come bomboniere proprio le case delle Favelas di Recife: 80 piccole casette scolpite nella noce di tagua a simboleggiare l’augurio e la speranza nel cambiamento. La somma destinata dagli sposi alla nostra Organizzazione andrà appunto a sostenere le attività di miglioramento abitativo previste dal Progetto. Alla giovane coppia Zanandrea le felicitazioni di tutti noi per una vita serena e sempre attenta a ciò che ci circonda! Mlal ProgettoMondo viale Palladio 16, 37138 Verona tel. 045 8102105 [email protected] www.mlal.org versamenti (intestati al Mlal): c/c postale 12808374 c/c bancario 512880 Banca Etica (ABI 5018 CAB 12101) Causale «Progetto Favelas più vivibili»