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F.A.Q. - risposte a domande frequenti
Si può coltivare la canapa in Italia?
Certo, coltivare Canapa si può. Basta impiegare una varietà di “Cannabis Sativa”a basso tenore di THC
(inferiore allo 0,2%) che sia compresa nel Registro Europeo delle Sementi ed occorre osservare le norme
europee del Reg. (CE) N. 1122/2009 e della Circolare MIPAF n.1 8/5/2002.
Quelle importate e commercializzate da Naturfibre sono elencate nella tabella in allegato con le proprie
caratteristiche
Dove si coltiva la canapa?
Si è diffusa erroneamente la voce che la canapa si può coltivare dappertutto, anche in terreni
difficili, argillosi e questo ha causato non poche delusioni alla prova dei fatti. E’ vero che la
canapa, quando non è coltivata per usi alimentari, si potrebbe coltivare anche in terreni inquinati e
pare che possieda proprietà di fitodepurazione, ma è preferibile comunque coltivare la canapa in
terreni pianeggianti, di medio impasto, profondi e fertili con una discreta disponibilità idrica, in
pratica quelli destinati ai seminativi che sono di uso comune, come Mais, cereali, girasole, colza,
foraggi. Essendo la canapa sensibile alla luce, sono da evitare zone ombreggiate ai margini del
bosco o in profondi fondovalle.
E’ tuttavia una pianta rustica e si adatta bene anche in situazioni meno favorevoli, fino a 1500 metri
di altitudine. Una volta che ha accestito sopporta anche gli stress idrici, ma teme invece il ristagno
d'acqua, specialmente nel primo stadio di vegetazione.
E’ importante scegliere i terreni dove coltivare canapa in modo che le operazioni di raccolta con
mezzi meccanici siano agevoli, specialmente se si impiegano mietitrebbie.
Come si coltiva la canapa ?
Lavorazioni e preparazioni del suolo
Il letto di semina deve essere preparato con cura, arando a 20 cm ed affinando bene il terreno con
una erpicatura ed eventualmente una fresatura .
La concimazione dipende naturalmente dalla qualità del terreno e dalle colture che hanno
preceduto, ma si considera sufficiente un apporto equivalente a 100 kg/ha di azoto, essendo
l’asporto medio pari a 50-70 kg/ha di P2O5 e K2O
La semina
Si semina in primavera, a marzo-aprile, quando c’è umidità sufficiente alla germinazione, che
avviene quando la temperatura del terreno è superiore a 8°-10°C ;le giovani piantine resistono
bene alle gelate tardive. Si impiega generalmente una seminatrice da grano, lasciando comunque
15/20 centimetri tra le file, profondità: 2/3 cm, distanza del seme sulla fila:5-8 cm.
La crescita
Una preparazione accurata della semina è necessaria perché nei primi stadi di crescita le giovani
piante sono sensibili alla competizione delle infestanti, ma le piante di canapa crescono più
velocemente e soffocano ogni competitore quando hanno coperto il terreno; la coltura mantiene il
controllo delle infestanti fino alla raccolta e, per questo motivo, è utile coltivare canapa per rinettare
i terreni e ridurre, o meglio eliminare del tutto l’impiego dei diserbanti nelle colture successive,
Normalmente non c’è alcun bisogno di irrigare.
L’accrescimento della pianta cessa di solito con il solstizio di Giugno, quando il periodo di luce
diurna comincia a diminuire, con qualche differenza a seconda delle varietà impiegate.
A seconda dell’epoca e della densità di semina, a seconda della varietà prescelta, le piante
raggiungeranno l’altezza media di 2 metri ed un diametro dello stelo di circa 1 cm; le foglie e le
infiorescenze si troveranno nel terzo superiore dello stelo.
La fioritura avviene generalmente nel mese di Luglio e comunque con temperature superiori a
20°C.
Il raccolto
Quando si coltiva canapa per utilizzarne la biomassa la raccolta può iniziare circa 10 giorni dopo
la fine della fioritura, nel mese di agosto. Quando invece si vuole raccogliere anche il seme,
occorre attendere la maturazione dei semi, che è scalare. Durante un periodo variabile, che dura
circa 3-6 settimane, nel mese di Settembre, inizi Ottobre, i semi maturano e cadono al suolo. Sullo
stelo troveremo dunque semi già maturi ed altri ancora coperti dalla brattea verde. Occorre quindi
procedere con la mieti-trebbiatura in una fase intermedia, avendo cura di non scuotere troppo le
cime, per non perdere il seme maturo, e trebbiando al contempo in maniera da recuperare anche il
seme poco maturo, liberandolo dall’infiorescenza
Quali varietà è meglio coltivare?
Tra quelle ammesse alla coltivazione, le varietà di canapa che sono oggi disponibili si distinguono
in Dioiche e Monoiche. Le prime, quelle tradizionali, si chiamano dioiche perché generano piante
maschili e piante femminili. Dopo la fioritura le piante maschili muoiono e seccano, mentre le
piante femminili, i 2/3 della coltura, portano a maturazione i semi; le seconde si dicono monoiche
perché nella coltura la quasi totalità delle piante hanno entrambi i caratteri, portano dunque fiori
maschili e femminili sulla stessa pianta. Queste varietà sono il frutto di una selezione che intende
aumentare la produzione di seme. Bisogna a questo punto distinguere la destinazione :


se si coltiva per raccogliere gli steli, per ottenerne fibra e canapulo, biomassa cellolosica,
allora è preferibile usare varietà dioiche, e tra queste : Tiborszallasi, Kompolti ,
Carmagnola, CS, Fibranova,
se si intende raccogliere anche il seme bisogna utilizzare varietà monoiche, e tra queste:
Jubileu, Fibrol, KC Dora, Uso 31, Monoica, Futura, Felina, Fedora,
Abbiamo citato quelle varietà che sono oggi disponibili alla vendita, ma ne esistono altre che si
potrebbero impiegare con successo. I produttori di sementi, per poter fornire una determinata
varietà, devono predisporre le coltivazioni sulla base di contratti di fornitura ben precisi, perché le
sementi, se non impiegate nell’annata di produzione, perdono rapidamente potere di germinabilità
e non si possono conservare facilmente in stock per le annate successive. Per questo è
necessario programmare le coltivazioni di concerto con i produttori di sementi ed i loro distributori,
altrimenti si potrebbe verificare il caso, anche in presenza di buoni risultati e disponibilità, di non
poter seminare le superfici che si desiderano.
Che fare, se si vuole coltivare canapa?
1. Inviare a Naturfibre il modulo di prenotazione per ordinare la semente necessaria 1.
2. Confermare la prenotazione entro il 15 Gennaio, versando l’importo su apposito C/C
3. Compilare il modulo di dichiarazione2 per l’autorità di PS. 3 fornendo i dettagli identificativi
delle parcelle dove varrà coltivata la canapa e la prova dell’utilizzo di varietà registrate con
contenuto in THC<0.2% (cartellini ENSE o equivalenti, applicati sulle confezioni di seme
utilizzato)
4. Seminare e coltivare la canapa come si conviene
5. Disporre delle macchine necessarie per il raccolto, in proprio o conto terzi.
6. Prevedere ed organizzare il trattamento dei prodotti della raccolta
 Stoccaggio delle presse di paglie e conferimento ad un trasformatore
autorizzato(stigliatura) o, in alternativa, lavorazione delle paglie con mezzi propri
(trinciatura).
 essiccatura dei semi e vaglio e conferimento ad un trasformatore o, in alternativa,
lavorazione con mezzi propri. (pressatura per olio o decorticatura)
1
Vedi modulo allegato
Non si tratta di autorizzazione, è una semplice dichiarazione per conoscenza. Nota bene:- ogni produttore dovrà anche
consegnare personalmente la stessa dichiarazione alla più vicina sede di PS (Carabinieri o Polizia)
3
Vedi modulo allegato 2

vendere il prodotto, all’ingrosso o al dettaglio
Che servizi si possono richiedere a Naturfibre ?
I servizi sono forniti, su richiesta, direttamente o tramite professionisti di nostra fiducia,
oppure tramite la rete di impresa
Servizi di supporto alla coltivazione di Canapa e alla trasformazione dei prodotti
agricoli
servizio
consulenza agronomica
assistenza
amministrativa e
burocratica
scopo
assicurare la massima resa in
relazione alle caratteristiche dei
terreni e dell'azienda
presentazione delle dichiarazioni
di semina, assistenza ai controlli
ed alle richieste di contributo
lavorazione conto terzi
del seme
consulenza di un legale esperto in
materia ed eventuale patrocinio
attivazione di accordi con quelle
imprese agricole che possono
provvedere per conto terzi alle
lavorazioni agrarie, con particolare
attenzione alle operazioni di
convenzione con ditte di
trasformazione che possono
provvedere per conto terzi
all'essiccazione, vagliatura e
pressatura del seme.
lavorazione conto terzi
delle paglie
convenzione con ditte di
trasformazione che possono
provvedere per conto terzi alla
stigliatura delle paglie
assistenza legale
lavorazioni agricole raccolta
costo unitario
pubblico -secondo tariffa
professionale
note
informazione base sul sito web a pagamento quando il servizio
verrà fornito in convenzione con
agronomi specializzati
secondo tariffa
professionale
include la presentazione delle
dichiarazione di semina alla
amministrazione regionale, le
comunicazioni a forze di PS
solo in caso di azioni arbitrarie
non conformi alla normativa e
comunque a discrezione del
legale
40 €/ha
il contributo per il servizio è
distinto dalle tariffe che il
contoterzista applica per la sua
prestazione.
50 €/q
il contributo per il servizio
è distinto dalle tariffe che il
trasformatore applica per la sua
prestazione.
30 €/t
il contributo per il servizio è
distinto dalle tariffe che il
trasformatore applica per la sua
prestazione.
50 €/ha
Come si fa per la vendita del prodotto?
Per la vendita delle paglie non ci sono impianti disponibili in Italia, se si fa eccezione per quello di
South Hemp a Crispiano (TA) che è molto decentrato e di piccole dimensioni.
Da quest’anno ci stiamo organizzando per realizzare un impianto mobile che sia in grado di
condizionare gli steli cippati/trinciati, separando fibra e canapulo. Si prevede che tali macchine
possano essere operative per la campagna in atto.
Seguite l’evoluzione del progetto sul sito www.naturfibre.net
Per la vendita dei semi Naturfibre propone un contratto di conferimento4 che da diritto anche ad
uno sconto sull’acquisto delle sementi .
Conferimento e trasformazione in prodotti si possono fare anche tramite l’adesione alla rete di
imprese ITALCANAPA
Quanta canapa si coltiva in Italia?
In Italia, a partire dal 1997,anno in cui pochi avventurosi ricominciarono a seminare canapa, le
coltivazioni non hanno quasi mai superato i 100-200 ha annui, spesso sono stati una decina o
poco più. Questo era dovuto alla mancanza di impianti di trasformazione che ritirassero le paglie
per stigliarle. Dal 2010 questa situazione è mutata, principalmente perché si coltiva di più la
canapa per ottenerne semi ad uso alimentare. Rimane comunque prioritario colmare questa
lacuna perché è pur vero che il reddito derivante dalla produzione di seme non è sufficiente a
sostenere adeguatamente il reddito della coltura.
La vendita del solo seme si traduce in un sostanziale pareggio dei costi
4
Vedi allegato
Cosa bisogna fare per avere contributi PAC ?
Per aver diritto al pagamento della PAC, occorre fornire agli enti pagatori preposti (Regione)
 Dettagli identificativi delle parcelle dove varrà coltivata la canapa [vedi sezione : norme e
regolamenti]
 Prova dell’utilizzo di varietà registrate con contenuto in THC<0.2% (cartellini ENSE o
equivalenti, applicati sulle confezioni di seme utilizzato)