Incontro con Agnese Moro
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Incontro con Agnese Moro
Nella mattinata di venerdì 12 aprile si è svolto in Aula Magna lʼincontro sulla figura dellʼOn. Aldo Moro a cui hanno partecipato, come relatori, la Dott.ssa Agnese Moro (figlia di Aldo), il Dott. Gianluca Scroccu (docente di Storia dellʼUniversità di Cagliari), il Dott. Antonio Secchi (allievo di Aldo Moro alla Facoltà di Scienze Politiche della Sapienza di Roma). Ha coordinato lʼincontro il Dirigente Scolastico, Prof. Pierluigi Cossu. Hanno partecipato, con encomiabile attenzione e interesse, le classi: II-III A, II-III B, II-III C, I-IIIII D, III E, II-III G, II-III H, III I, accompagnate e preparate dai rispettivi docenti. Nella prima parte della mattinata è stato proiettato il film di Giuseppe Ferrara “Il caso Moro” che ricostruisce i giorni del sequestro e il suo tragico epilogo l a s c i a n d o trasparire tutti i dubbi, le omissioni e i misteri legati alla vicenda. Si sono poi succeduti gli interventi dei relatori, intervallati dalla lettura di alcune lettere dellʼOn. Moro dalla prigionia da parte di Alessia, Chiara e Sara, studentesse della III H e della III I. Il Dott. Scroccu ha inquadrato con chiarezza la vicenda nel contesto storico degli anni Settanta, della crisi economica, della protesta studentesca e operaia, della strategia della tensione e del terrorismo. Gli alunni hanno seguito con particolare interesse e concentrazione la testimonianza della Dott.ssa Agnese Moro, la quale si è soffermata sulla figura di suo padre tracciandone un ritratto di grande spessore umano ed emotivo. Ha ricordato lʼimportanza da lui sempre attribuita allʼeducazione e la sua passione per lʼinsegnamento, a cui non rinunciò mai, nonostante i numerosi impegni e incarichi istituzionali. Ha sottolineato i valori a cui suo padre si ispirava e che per lui erano incarnati nelle parole chiave della Costituzione, che aveva contribuito a redigere: libertà, pace, liberazione, valore umano, giustizia e democrazia. In particolare, ha evidenziato come la democrazia fosse da lui intesa in senso politico (come coincidente con la sovranità popolare cioè con lʼinteresse generale), in senso sociale (nessuno deve essere escluso) e in senso largamente umano (con la persona e la sua dignità al primo posto). Questi valori erano alla base della sua azione politica che stava prendendo forma, al momento del sequestro, attraverso il cosiddetto compromesso storico di cui furono a r t e fi c i M o r o , p e r l a D C , e Berlinguer, per il PCI. Lʼimpegno politico e sociale di Aldo Moro era sorretto dalla convinzione che “ogni vita fa la differenza” e che - come scrisse in una lettera del 1942 - “per fare qualcosa di grande e di buono, e perciò di duraturo, occorra saper pagare di persona”. Una convinzione tragicamente messa alla prova dal suo sequestro e omicidio a opera delle Brigate rosse n e l l a primavera del 1978. Infine il Dott. S e c c h i , attraverso la ricostruzione dei suoi anni da studente universitario sardo nella Roma degli anni Settanta, ha tracciato un ritratto affettuoso ed esauriente di Aldo Moro come professore universitario ed educatore attento ai bisogni dei suoi studenti, rievocando soprattutto la sua grande capacità di ascoltarli, di entrare in sintonia con loro e di orientarne le scelte. Questi aspetti emergono nella corrispondenza che Aldo Moro ha intrattenuto per anni con il suo allievo, trasformandosi gradualmente da professore a maestro ed amico. A questi stimolanti interventi ha fatto seguito il dialogo tra Agnese Moro e gli studenti, purtroppo limitato per ragioni di tempo, ma vivo e animato. N e l pomeriggio, nel corso della tavola rotonda organizzata dal Liceo Dettori, dalla Fondazione “Luca Raggio” e dalla Fondazione Banco di Sardegna e aperta alla cittadinanza, ha trovato s p a z i o lʼarticolato e approfondito intervento sul terrorismo in Sardegna di un alunno della III C, Francesco Pelagatti, che ha ricostruito il clima degli anni di piombo nellʼIsola. Il dibattito pomeridiano, è stato animato dalla Dott.ssa Moro, dal Dott. Scroccu e dal Dott. Secchi, affiancati dalla Prof.ssa Paola Piras (docente presso la Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari) e ha visto la partecipazione di un pubblico attento e memore.