corso cinghiale_atcmassa_lex1_bontardelli
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30/03/2016 IL CINGHIALE 1-Ecologia Dott.ssa Laura Bontardelli 1 30/03/2016 2 30/03/2016 Plantigrado Digitigrado Unguligrado 3 30/03/2016 4 30/03/2016 5 30/03/2016 EOCENE 6 30/03/2016 MENO specializzati 7 30/03/2016 8 30/03/2016 «[…] il solo nucleo nativo che si possa considerare puro si ritiene sia quello della Tenuta Presidenziale di Castel Porziano.» (Devitt 1984, in: Oliver, Brisbin, Takahashi. 1993. The Eurasian wild pig, Sus scrofa. IUCN/SSC Pigs and Peccaries Specialist Group) Fonte: Apollonio et al. 2010 Ungulates and their management in Italy. In: Apollonio, Andersen, Putman (eds) European Ungulates and their Management in the 21st Century. Cambridge University Press, UK 9 30/03/2016 2 ecotipi simili adattati a condizioni ambientali difficili Ci sono differenze morfologiche e genetiche ma NON c’è mai stato VERO ISOLAMENTO GENETICO 10 30/03/2016 DISTRIBUZIONE NEL 1911 DISTRIBUZIONE 1998 11 30/03/2016 PRESENZA 2001 Pedrotti, Duprè, Preatoni, Toso, 2001. Banca Dati Ungulati: status, distribuzione, consistenza, gestione, prelievo venatorio e potenzialità delle popolazioni di Ungulati in Italia. Biol. Cons. Fauna, 109. 12 30/03/2016 13 30/03/2016 Notevole sviluppo apofisi dorsali «TRENO» ANTERIORE MAGGIORE DEL POSTERIORE CORPO TOZZO, ROBUSTO E MASSICCIO TESTA GROSSA OCCHI PICCOLI ORECCHE PICCOLE 14 30/03/2016 ZAMPE CORTE BARICENTRO BASSO CODA LUNGA PELOSA CON CIUFFO FIOCCO COLLO LARGO MA CORTO 15 30/03/2016 POCA BORRA NELLA PELLICCIA GRASSO PER PROTEGGERE RISERVA ENERGIA MUSO LUNGO OLFATTO MOLTO SVILUPPATO GRUGNO MOBILE 16 30/03/2016 PELLE SPESSA CANINI MOLTO SVILUPPATI ZANNE Parte anteriore e testa a cuneo conformati per agevolare gli spostamenti nella vegetazione fitta e intricata e per lo scavo 17 30/03/2016 18 30/03/2016 19 30/03/2016 DETERMINAZIONE DEL SESSO MASCHIO più tozzo ASPETTO maggiore TAGLIA E PESO più sviluppato AVANTRENO larga e angolosa TESTA molto evidente CRINIERA corto e tozzo MUSO alte SPALLE difese evidenti DENTATURA adulto: solitario SPOSTAMENTI più precoce MUTA pennello poco ORGANI SESSUALI visibile FEMMINA più slanciato minore meno sviluppato più stretta meno evidente allungato a cono meno pronunciate denti non visibili in branco più tardiva mammelle se allatta 20 30/03/2016 DIFFERENZE TRA I SESSI MASCHIO MASCHIO FEMMINA FEMMINA ESTATE INVERNO 21 30/03/2016 22 30/03/2016 < 6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-4 anni > 4 anni 23 30/03/2016 24 30/03/2016 25 30/03/2016 26 30/03/2016 27 30/03/2016 28 30/03/2016 29 30/03/2016 30 30/03/2016 31 30/03/2016 E’ in grado di occupare ogni ambiente se sono soddisfatte alcune esigenze fondamentali: 1.Disponibilità continua di cibo 2.Copertura vegetale sufficiente per il rifugio 3.Presenza di acqua per i bagni di fango Il BOSCO continua a rappresentare l’ambiente più congeniale per la specie, ma le aree coltivate diventano importanti quando gli ambienti naturali NON riescono a soddisfare le necessità alimentari Bosco maturo = produzione di frutti (piante producono da 40/50 a 80/120 anni) 32 30/03/2016 FATTORI LIMITANTI - Inverni rigidi con innevamenti prolungati (<2.000 m s.l.m.) - Estati eccessivamente siccitose - Aree intensamente coltivate e prive di vegetazione naturale MONOGASTRICO = stomaco ad una sola «camera» EURIFAGICO = non specializzato, è in grado di nutrirsi con un’ampia varietà di risorse NOMADE-UTILITARISTA = ricerca attiva (8-9 ore) delle risorse alimentari disponibili, ne sfrutta al meglio la disponibilità IPER-TROFODIPENDENTE = necessita di grandi quantità di cibo (4000 kcal/gg) 33 30/03/2016 Il Cinghiale è ONNIVORO con spiccata tendenza frugivora denti ben differenziati e stomaco monogastrico Predominanza di alimenti vegetali (80-90%) su componente origine animale (10-20%) OPPORTUNISTA sfrutta cibo in base alla disponibilità può utilizzare vegetali di origine antropica (cereali, frutta e tuberi) La quantità di utilizzo di alimenti di origine antropica dipende: • dalla disponibilità delle risorse naturali • dalla morfologia paesaggio agricolo e forestale 34 30/03/2016 • Boschi di conifere e ambienti di macchia hanno scarsa produzione di frutti silvestri • Boschi di Castagno, Leccio e Roverella offrono molto cibo autunnale: accumulo di riserve energetiche stimolo a riprodursi maggior sfruttamento coltivi Nutrimento vegetale % Nutrimento animale % Ghiande 36,3 Carogne 2,6 Patate 24,5 Anfibi 2,6 Cereali coltivati 16,1 Insetti nocivi 1,2 Erba 9,5 Altri insetti 0,3 Radici e tuberi 3,5 Vermi 0,3 Felci 2,0 Topi campagnoli 0,3 Grani di piante selvatiche 1,4 Lumache 0,1 Frutti e bacche 0,3 Talpe e toporagni Tracce Muschi 0,1 Altri mammiferi Tracce Funghi 0,1 Rettili o Uccelli Tracce Altro 0,1 Altro 0,5 Totale 92,1 Totale 7,9 Studio sul contenuto di 192 stomaci in: Meriggi, Benasso, Ponti, Torchio, 1990. Cinghiale. Prov. Di Pavia 35 30/03/2016 Monaco, Franzetti, Pedrotti, Toso, 2003. Linee guida per la gestione del Cinghiale. Min. Pol. Agr. For. e INFS (ISPRA) 36 30/03/2016 37 30/03/2016 38 30/03/2016 Facilmente distinguibili da Ruminanti per il contenuto: Ruminanti = poltiglia Cinghiale = resti grossolani di cibo Grumi di cibo masticato e sputato Sono costituiti da parti legnose di cereali (avena e grano) che non vengono deglutiti perché troppo coriacei 39 30/03/2016 Danni provocati al cotico erboso durante la ricerca del cibo ipogeo estensione/ profondità variabili Danni provocati alla vegetazione o alle colture durante la ricerca del cibo. 40 30/03/2016 Perché i bagni di fango? Poche ghiandole sebacee/sudoripare • Termoregolazione • Ectoparassiti • Disinfezione Dopo i bagni Per eliminare fango Preferenza Conifere (resina è repellente) Evidentissimi Albero perde corteccia e col tempo muore Grattatoi e insogli NON sempre sono vicini tra loro 41 30/03/2016 «Cucce» o NIDI in cui gli animali partoriscono e allattano i primi giorni. Si trovano anche come infossature nel terreno vegetazione schiacciata COMPETIZIONE ALIMENTARE Se disponibilità di ghiande/castagne/faggiole è limitata si ha competizione alimentare con CAPRIOLO, CERVO, DAINO, MUFLONE, ORSO INSETTIVORI FOSSORI (talpe ecc.) per predare le larve di insetti e le scorte alimentari 42 30/03/2016 COMPETIZIONE SPAZIALE RODITORI NON ARBORICOLI (arvicole ecc.) a cui vengono distrutte le gallerie superficiali durante l’attività di rooting PREDAZIONE INSETTI (come larve, riduzioni fino al 90%) RODITORI e MICROMAMMIFERI FOSSORI RETTILI e ANFIBI UCCELLI (predazione su NIDI terricoli di: Gallo Cedrone, Gallo Forcello, Francolino di monte, Fagiano e Pernice rossa) 43 30/03/2016 LUPO: in grado di attaccare tutte le classi privilegia femmine e giovani (rossi) funzione limitante parziale popolazioni il cinghiale riveste un ruolo predominante nella dieta del lupo VOLPE: predazioni molto limitate a carico di striati nei primi giorni di vita Il cinghiale costituisce buona parte della dieta del lupo (60-80%), è la sua preda prediletta! 44