corso cinghiale_atcmassa_lex1_bontardelli

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30/03/2016
IL CINGHIALE
1-Ecologia
Dott.ssa Laura Bontardelli
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Plantigrado
Digitigrado
Unguligrado
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EOCENE
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MENO specializzati
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«[…] il solo
nucleo nativo
che si possa
considerare
puro
si ritiene sia
quello della
Tenuta
Presidenziale
di Castel
Porziano.»
(Devitt 1984, in: Oliver,
Brisbin, Takahashi. 1993. The
Eurasian wild pig, Sus
scrofa. IUCN/SSC Pigs and
Peccaries Specialist Group)
Fonte: Apollonio et al. 2010 Ungulates and their management in Italy. In: Apollonio, Andersen, Putman (eds)
European Ungulates and their Management in the 21st Century. Cambridge University Press, UK
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2 ecotipi simili adattati a
condizioni ambientali difficili
Ci sono differenze morfologiche e genetiche
ma NON c’è mai stato
VERO ISOLAMENTO GENETICO
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DISTRIBUZIONE NEL 1911
DISTRIBUZIONE 1998
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PRESENZA 2001
Pedrotti, Duprè, Preatoni, Toso, 2001. Banca Dati Ungulati: status, distribuzione, consistenza, gestione,
prelievo venatorio e potenzialità delle popolazioni di Ungulati in Italia. Biol. Cons. Fauna, 109.
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Notevole sviluppo apofisi dorsali
«TRENO»
ANTERIORE
MAGGIORE
DEL
POSTERIORE
CORPO TOZZO, ROBUSTO E MASSICCIO
TESTA GROSSA
OCCHI PICCOLI
ORECCHE PICCOLE
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ZAMPE
CORTE
BARICENTRO
BASSO
CODA LUNGA
PELOSA CON
CIUFFO FIOCCO
COLLO LARGO
MA CORTO
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POCA
BORRA
NELLA
PELLICCIA
GRASSO PER PROTEGGERE
RISERVA ENERGIA
MUSO LUNGO
OLFATTO MOLTO SVILUPPATO
GRUGNO MOBILE
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PELLE SPESSA
CANINI
MOLTO
SVILUPPATI
ZANNE
Parte anteriore e testa a cuneo
conformati per agevolare gli spostamenti
nella vegetazione fitta e intricata
e per lo scavo
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DETERMINAZIONE DEL SESSO
MASCHIO
più tozzo
ASPETTO
maggiore
TAGLIA E PESO
più sviluppato
AVANTRENO
larga e angolosa
TESTA
molto evidente
CRINIERA
corto e tozzo
MUSO
alte
SPALLE
difese evidenti
DENTATURA
adulto: solitario
SPOSTAMENTI
più precoce
MUTA
pennello poco ORGANI SESSUALI
visibile
FEMMINA
più slanciato
minore
meno sviluppato
più stretta
meno evidente
allungato a cono
meno pronunciate
denti non visibili
in branco
più tardiva
mammelle se allatta
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DIFFERENZE TRA I SESSI
MASCHIO
MASCHIO
FEMMINA
FEMMINA
ESTATE
INVERNO
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< 6 mesi
6-12 mesi
1-2 anni
2-4 anni
> 4 anni
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E’ in grado di occupare ogni ambiente
se sono soddisfatte alcune
esigenze fondamentali:
1.Disponibilità continua di cibo
2.Copertura vegetale sufficiente per il rifugio
3.Presenza di acqua per i bagni di fango
Il BOSCO continua a rappresentare
l’ambiente più congeniale
per la specie, ma
le aree coltivate
diventano importanti quando
gli ambienti naturali
NON riescono a soddisfare
le necessità alimentari
Bosco maturo = produzione di frutti
(piante producono da 40/50 a 80/120 anni)
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FATTORI LIMITANTI
- Inverni rigidi con innevamenti prolungati
(<2.000 m s.l.m.)
- Estati eccessivamente siccitose
- Aree intensamente coltivate e prive di
vegetazione naturale
MONOGASTRICO = stomaco ad una sola «camera»
EURIFAGICO = non specializzato, è in grado di
nutrirsi con un’ampia varietà di risorse
NOMADE-UTILITARISTA = ricerca attiva (8-9 ore)
delle risorse alimentari disponibili, ne sfrutta al
meglio la disponibilità
IPER-TROFODIPENDENTE = necessita di grandi
quantità di cibo (4000 kcal/gg)
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Il Cinghiale è ONNIVORO
con spiccata tendenza frugivora
denti ben differenziati e stomaco monogastrico
Predominanza di alimenti vegetali (80-90%)
su componente origine animale (10-20%)
OPPORTUNISTA
sfrutta cibo in base alla disponibilità
può utilizzare vegetali di origine antropica
(cereali, frutta e tuberi)
La quantità di utilizzo di alimenti di origine
antropica dipende:
• dalla disponibilità delle risorse naturali
• dalla morfologia paesaggio agricolo e forestale
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• Boschi di conifere e ambienti di macchia hanno
scarsa produzione di frutti silvestri
• Boschi di Castagno, Leccio e Roverella offrono
molto cibo autunnale:
accumulo di riserve energetiche
stimolo a riprodursi
maggior sfruttamento coltivi
Nutrimento vegetale
%
Nutrimento animale
%
Ghiande
36,3
Carogne
2,6
Patate
24,5
Anfibi
2,6
Cereali coltivati
16,1
Insetti nocivi
1,2
Erba
9,5
Altri insetti
0,3
Radici e tuberi
3,5
Vermi
0,3
Felci
2,0
Topi campagnoli
0,3
Grani di piante selvatiche
1,4
Lumache
0,1
Frutti e bacche
0,3
Talpe e toporagni
Tracce
Muschi
0,1
Altri mammiferi
Tracce
Funghi
0,1
Rettili o Uccelli
Tracce
Altro
0,1
Altro
0,5
Totale
92,1
Totale
7,9
Studio sul contenuto di 192 stomaci in: Meriggi, Benasso, Ponti, Torchio, 1990. Cinghiale. Prov. Di Pavia
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Monaco, Franzetti, Pedrotti, Toso, 2003. Linee guida per la gestione del Cinghiale. Min. Pol. Agr. For. e INFS (ISPRA)
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Facilmente distinguibili da
Ruminanti per il contenuto:
Ruminanti = poltiglia
Cinghiale = resti grossolani
di cibo
Grumi di cibo masticato e sputato
Sono costituiti da parti legnose di cereali
(avena e grano) che non vengono deglutiti
perché troppo coriacei
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Danni provocati al cotico erboso durante la
ricerca del
cibo ipogeo
estensione/
profondità
variabili
Danni provocati alla vegetazione o alle colture
durante la ricerca del cibo.
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Perché i bagni di fango?
Poche ghiandole sebacee/sudoripare
• Termoregolazione
• Ectoparassiti
• Disinfezione
Dopo i bagni
Per eliminare fango
Preferenza Conifere
(resina è repellente)
Evidentissimi
Albero perde corteccia
e col tempo muore
Grattatoi e insogli NON
sempre sono vicini tra loro
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«Cucce» o NIDI in cui gli animali partoriscono e
allattano i primi giorni. Si trovano anche come
infossature nel terreno
vegetazione schiacciata
COMPETIZIONE ALIMENTARE
Se disponibilità di ghiande/castagne/faggiole è
limitata si ha competizione alimentare con
CAPRIOLO, CERVO, DAINO, MUFLONE, ORSO
INSETTIVORI FOSSORI (talpe ecc.) per predare le
larve di insetti e le scorte alimentari
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COMPETIZIONE SPAZIALE
RODITORI NON ARBORICOLI (arvicole ecc.) a cui
vengono distrutte le gallerie superficiali durante
l’attività di rooting
PREDAZIONE
INSETTI (come larve, riduzioni fino al 90%)
RODITORI e MICROMAMMIFERI FOSSORI
RETTILI e ANFIBI
UCCELLI (predazione su NIDI terricoli di: Gallo
Cedrone, Gallo Forcello, Francolino di monte,
Fagiano e Pernice rossa)
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LUPO: in grado di attaccare tutte le classi
privilegia femmine e giovani (rossi)
funzione limitante parziale popolazioni
il cinghiale riveste un ruolo predominante
nella dieta del lupo
VOLPE: predazioni molto limitate a carico di
striati nei primi giorni di vita
Il cinghiale costituisce buona parte della
dieta del lupo (60-80%), è la sua preda
prediletta!
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