lom a merz 2017comunicato stampa rev 1

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lom a merz 2017comunicato stampa rev 1
 Associazione IL LAVORO DEI CONTADINI Via Volta 5/7 Faenza (Ra) -­‐ Cell 338-­‐9305215 E-­‐mail: [email protected] -­‐ S ito w eb: illavorodeicontadini.org -­‐ Il Lavoro Dei Contadini
Si accendono i fuochi magici in Romagna
Lòm a Mêrz 2017 da domenica 26 febbraio a venerdì 3 marzo
Ritrovare tracce genuine nella nostra terra “Il mondo ipocrita non vuol dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o
religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio”
Pellegrino Artusi Lòm a Mêrz
La Romagna è una terra storicamente votata all’agricoltura. E l’agricoltura, come molte altre
attività “all’aperto” era, ed è tutt’ora, soggetta alle avversità metereologiche. Così la tradizione
contadina del passato voleva che per scongiurare la malasorte venissero fatti dei riti propiziatori,
come i fuochi magici: i “Lòm a Mêrz” (i lumi di marzo). L’accensione di falò propiziatori
intendeva celebrare l’arrivo della primavera e invocare un’annata favorevole per il raccolto nei
campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno. Il suo significato era quello d’incoraggiare e
salutare l’arrivo della bella stagione, bruciando i rami secchi e i resti delle potature. Per questa
occasione, negli ultimi tre giorni di febbraio e nei primi tre di marzo, ci si radunava nelle aie, si
intonavano canti e si danzava intorno ai fuochi (al fugarèn), mangiando, bevendo e soprattutto
divertendosi.
L’ Associazione, “Il Lavoro dei Contadini” dall’ ormai lontano 2000, ha cercato di tracciare un
nuovo solco con i Lumi a Marzo, con rinnovati obiettivi che intendono essere un invito per
mettersi in viaggio in queste terre, nelle quali si trova ancora un amore per il cibo tipico, sano,
dove viene a galla l’intima civiltà della campagna e l’appartenenza al mondo di piante, animali, riti,
usanze, tradizioni e cultura.
L’ edizione 2017
Dopo il tramonto, dal 26 febbraio al 3 marzo, nelle aie delle case di campagna in vari
comuni delle provincie di Ravenna, Forlì, Ferrara e Bologna
Il presidente, Italo Graziani ci racconta che “oltre alla simbologia del Fuoco purificatore, con l’
edizione del 2017, abbiamo voluto dedicare i nostri lumi a Pellegrino Artusi e alle sue ricette2.
Continua dicendo che “Nella comunità contadina il tempo è incasellato come in una sequenza:
lavoro (il mantra aratura, semina e raccolta), festa, famiglia, affetti, religione, strette di mano per
consolidare un patto”. La generazione nata dopo la guerra ha avuto la straordinaria opportunità di
conoscere la meccanica, la chimica, la tecnologia, inimmaginabili dai nostri avi, con il grande
merito di un miglioramento rapido e innegabile della vita materiale, della alimentazione e della
fatica dei contadini.
Ma la criticità del rapporto con la natura e la sua proverbiale forza e inflessibilità, è rimasta intonsa
da migliaia di anni…
Per questo, con l’ occasione dei Lumi, si invitano le persone a venire in campagna a conoscere la
terra, le piante, gli animali, i cortili, gli orti, i giardini, a guardare il cielo, le stelle, la luna e il fuoco
che riscalda, illumina per andare a trovare in amicizia chi abita e lavora in prima linea.”
L’ obiettivo per l’ edizione 2017 dei “lunghi viaggi vicino a casa”, è cercare di dare una visibilità
concreta all’arte della cucina, che con il gusto sottolinea uno stile, un’appartenenza identitaria.
In Romagna da oltre un secolo ha aperto la strada e ha dato dignità alla tradizione gastronomica
"nazionale" il volume di Pellegrino Artusi “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene”, al
quale i Lumi a Marzo intendono ispirarsi per una grande e magica contaminazione, un incontro
straordinario con piatti di cucina genuina e schietta, dentro alle casa contadine… la Cultura del
Territorio.
Cappelletti, passatelli, piadina, ciambella, zuppa inglese…Pellegrino Artusi (1820-1911)
nella sua opera ha esaltato con passione il mondo del gusto e con straordinaria intuizione ha
fermato il tempo con le sue ricette legate alla civiltà agricola.
Durante i Lòm a Mêrz vogliamo riscoprirne insieme i sapori e ricordarlo con alcune ricette
artusiane: 85, 87, 47, 675, 639, 110, 111, 381, 230, 544, 43, 2, 313, 410, 346, 639, 432, 372, 673,
632, 664, 663, 58, 54, 570, 34, 6, ecc., ecc.
Gli appuntamenti
Il programma propone circa 50 aie e case di campagna e non solo, presso le quali verranno
accesi grandi falò attorno ai quali si svolgeranno iniziative e incontri sulla tradizione e la cultura
contadina romagnola, fra balli, spettacoli, mostre, presentazione di libri, mentre sarà possibile
degustare vini e cibi tipici dell’ enogastronomia della Romagna.
Organizzato dal Lavoro dei Contadini, come tutti gli anni, un momento di ritrovo e scambio che è
previsto per mercoledì 1 marzo al presso il Rione Verde a Faenza con la collaborazione di
Accademia Medievale e Slow Food Condotta di Ravenna, dalle ore 19,00, con l’ apertura della
Mostra Fotografica “Gli uomini e le donne della Campagna Faentina dal 1958 al 1968” con le foto
di Sisto Scardovi il “Contadino” fotografo di reda di Faenza,
alla quale seguirà con una
conversazione sul tema “La cucina di casa in Romagna: cibo, ricette e personaggi”, con Alfredo
Antonaros, giornalista, scrittore e saggista che si è occupa da lungo tempo anche dell'evoluzione
storica e del ruolo sociale e culturale del cibo, della cucina e della alimentazione. Dopo l’
accensione del fuoco magico, verrà proposta una cena a tema “Artusiano” a cura di Carla
Brigliadori, chef e sommelier e responsabile della Scuola di Cucina di Casa Artusi e delle imprese
agricole e agrituristiche che hanno partecipato al corso di formazione di Dinamica
“Enogastronomia Tipica Regionale, accostamento cibo – vino”.
Programma completo su http://www.illavorodeicontadini.org/
Per informazioni: [email protected]
tel. 331 4428484
Il Lavoro Dei Contadini
Chi siamo
“IL LAVORO DEI CONTADINI” nasce dalla volontà “spontanea e autonoma” di gruppo di
Imprenditori agricoli della Provincia di Ravenna che si incontrano nel 2000 in occasione della
partecipazione ad un corso di formazione professionale organizzato da Agrisystem srl.
Dal 2008 si è dato la forma di Associazione, con oggi 21 soci, che rappresentano altrettante
imprese agricole e agrituristiche della Romagna.
"Il lavoro dei contadini" è il nome che Paul Scheuermeier aveva dato come titolo a due volumi
nati da un lungo viaggio nelle campagne Italiane dopo la prima guerra Mondiale.
“IL LAVORO DEI CONTADINI” è quindi un gruppo di Imprenditori agricoli, che a secondo delle
occasioni e degli eventi coinvolge anche altre aziende agricole, artigiani, artisti, istituzioni ed enti,
che condividono il loro obiettivo primario: la promozione del territorio, nell’ ottica della valorizzare
dei propri prodotti tipici, attraverso il recupero delle tradizioni, delle arti e della cultura contadina,
dei valori “antichi” della campagna, l’ amore per la propria terra.
L’iniziativa “Lôm a Mérz” è resa possibile grazie anche al contributo di Camera Commercio di
Ravenna, dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Imola, Riolo Terme, BCC Ravennate e
Imolese, BCC Romagna Occidentale e la collaborazione con IF Tourism Company, Accademia
Medievale, La Musica nelle Aie, Slow Food Condotta Ravenna, Dinamica, l'Associazione
Friedrich Schürr, di tutti gli artigiani e di tutti quelli che contribuiscono e contribuiranno con
parole, musica ed altro ad arricchire l'evento.
Il Lavoro dei Contadini
Via Volta, 5/7 – 48018 Faenza (Ra)
Cell. 331. 4428484
E-mail: [email protected]
www.illavorodeicontadini.org
Il Lavoro Dei Contadini