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A SCUOLA CON ENERGIA un progetto realizzato da con il sostegno di misura SCUOLA21 Piano di azione “Promuovere il miglioramento dei processi educativi per favorire la crescita delle persone nella comunità“ INTRODUZIONE IL CFP Galdus negli anni scolastici 2012-13 e 2013- 2014 ha realizzato il progetto A SCUOLA CON ENERGIA seguendo le indicazioni del dispositivo Scuola21 ideato da Fondazione Cariplo, la quale ha offerto anche le risorse economiche necessarie alla sua realizzazione. Il progetto è stato articolato in 4 fasi, coinvolgendo nel corso della didattica esperti provenienti dalle Associazioni no-profit VerdeAcqua e AnniVerdi, attivi nella ricerca e impiegati nel campo dell’educazione ambientale e capaci di realizzare percorsi di sensibilizzazione a favore dello sviluppo cosiddetto sostenibile. Lo scopo principale del progetto è fare chiarezza sul contesto dei consumi energetici nel panorama contemporaneo, caratterizzato da un utilizzo sempre maggiore delle energie rinnovabili, avvicinando i ragazzi ad un modello di sviluppo sostenibile, sia a livello economico che -soprattutto- ambientale. Alla fine del corso era infatti attesa una nuova consapevolezza da parte dei ragazzi per gli stili di vita eco-compatibili, a partire appunto dai consumi energetici. Gli esperti sono entrati in aula per stimolare e instaurare un percorso didattico attivo con gli studenti dei corsi selezionati, assistiti dal corpo docente ordinario di Galdus. Gli insegnanti interni a loro volta hanno stimolato i ragazzi progettando visite ad aziende del settore dell’energia e del fotovoltaico, quali la Casa dell’Energia di A2A di Milano, i nuovi laboratori sull’energia del Museo della Scienza e della Tecnica, la Fondazione Minoprio e l'Università Bicocca. Hanno partecipato al progetto 2 gruppi-classe, una del corso triennale Operatore elettrico e l'altra denominata Info A, del corso di Operatore elettronico. Da sottolineare gli effetti avuti sul piano formativo del corso per Operatore elettronico, che recentemente è stato riadattato in seguito agli stimoli suscitati dal Bando Scuola21, introducendo alcuni moduli specifici dedicati alle fonti energetiche rinnovabili, con particolare attenzione al fotovoltaico, alla domotica e alla certificazione energetica degli edifici. Sono stati messi in rilievo gli aspetti più innovativi delle tecnologie legate alle nuove fonti energetiche per trasmettere ai ragazzi una panoramica ampia e completa, mettendo in luce alcune delle professioni che potrebbero essere svolte una volta terminati i corsi presso Galdus. Un obiettivo del corse era offrire ad ogni ragazzo la possibilità di conoscere in quali ambiti esistono professioni adatte al suo titolo di studio e legate all’utilizzo e alla distribuzione dell’energia e i diversi settori dove questa viene prodotta. Nella direzione di una maggiore competenza professionale va anche l'attenzione rivolta ad accrescere la sensibilità verso il risparmio energetico e l’uso consapevole delle risorse naturali. Il progetto è stato pensato per far acquisire agli studenti capacità critiche utili per comprendere le problematiche locali del proprio territorio e quelle più ampie che delineano lo scenario globale. È stata data la possibilità concreta di calarsi nella realtà, leggerla con attenzione grazie alle nozioni specifiche apprese in aula, grazie a strumenti educativi capaci di far nascere e rafforzare lo spirito critico. La maggiore articolazione degli argomenti è stata resa possibile dal contributo multidisciplinare offerto da vari docenti, che di concerto hanno strutturato la didattica del corso. Un aspetto da mettere in rilievo riguarda la parziale rimodulazione dei contenuti del progetto a seconda delle classi a cui veniva offerta la didattica, questo per adattarsi maggiormente al profilo specialistico delle classi a cui ci si è rivolti. Quest'azione è stata svolta in laboratorio e/o in aula e si è resa necessaria per fornire maggiori strumenti concettuali legati al percorso formativo specifico, arricchendo di fatto il programma ministeriale ufficiale. --Per chiarire il percorso intellettuale che si è voluto impostare è utile indicare il punto di partenza del corso: per stimolare i ragazzi e farli partecipare attivamente alla didattica con un carico di domande e curiosità, si è deciso di partire dall'analisi dei problemi della realtà circostante, dalla vita di tutti i giorni, partendo dal loro ambiente di casa. È stata prestata anche attenzione alla suddivisione dei rifiuti domestici per introdurre il tema delle biomasse, trattato in una fase successiva, e mostrando una panoramica del sistema industriale per la gestione del riciclaggio delle materie prime ancora riutilizzabili tra gli scarti prodotti. È stato ritenuto di grande valore didattico mostrare come differenti packaging e materiali di uso quotidiano possono venire recuperati in modo parziale o totale, suddividendo invece quanto rimane scarto residuale, mettendo in rilievo come in ogni fase del ciclo di vita di un prodotto ci siano consumi e ricavi energetici e/o di prodotti riutilizzabili. I ragazzi hanno quindi compreso che davanti ad ogni oggetto di consumo, alla fine del suo utilizzo funzionale, si pone un bivio: gli scarti possono essere ridotti, riciclati o trasformati in nuova fonte di energia. --Infine un obiettivo costante durante tutte le fasi del progetto è stato quello di testare la consapevolezza raggiunta dai ragazzi e farli esprimere con la terminologia corretta e con un approccio analitico rispetto alle problematiche dei costi energetici, dell'inquinamento e dell'impatto sul territorio. In questo modo si è cercato di valutare i cambiamenti dei ragazzi nel trattare gli argomenti svolti appresi durante le lezioni. La cadenza di ogni fase è stata definita nel cronoprogramma stabilito a settembre 2012 e distribuito a tutti i docenti toccati dal progetto. Inoltre è stata messa in evidenza la gradualità dei temi trattati così da poterli inserirli nello svolgimento della didattica ordinaria. Test e lavori di gruppo hanno quindi evidenziato il livello raggiunto nel trattare in autonomia questo argomenti, mentre le visite esterne sono servite come ulteriore valutazione della capacità acquisita dai ragazzi di riconoscere nel mondo reale gli argomenti studiati, cioè gli oggetti e i luoghi che permettono alle energie di essere distribuite e utilizzate. Fase1: ESPLORAZIONE DELL’ARGOMENTO (OTTOBRE – NOVEMBRE 2012) Fase 2: PROBLEMATIZZAZIONE (DICEMBRE 2012 – FEBBRAIO 2013) Fase 3 : RACCOLTA DEI DATI ESSENZIALI (MARZO – MAGGIO) In sintesi gli obiettivi che il progetto si prefiggeva fin dal suo avvio sono stati: Fase 4: REALIZZAZIONE “Intervento finale” (OTTOBRE 2013 – MARZO 2014) ampliare o fondare le conoscenze sui temi della sostenibilità, del consumo ragionato, delle fonti di energia rinnovabili e alla domotica, creare un dizionario di base e un linguaggio comune, scientificamente adeguato, per poter argomentare con proprietà nelle aree del sapere legate al progetto, promuovere una cultura dell’ambiente e far crescere il rispetto per il pianeta in cui viviamo, creare un interesse speciale per un percorso scolastico inedito e attuale, partendo dalla consapevolezza di poter incidere sulla realtà, aumentare il senso di autoefficacia tramite un progetto che implica di entrare operativamente in contatto con diverse realtà industriali (visite sul campo, incontri con esperti, testimonianze, laboratori), realizzare opere capaci di incidere concretamente sull'ambiente circostante, valorizzandolo, partendo dallo studio dell'ambiente e modificandolo con la progettazione impianti ad hoc e la loro messa in opera. --LE FASI Le 4 fasi del progetto sono state divise nel seguente modo: le prime tre sono state realizzate nel corso dell'anno scolastico 2012/2013, mentre la quarta fase si è svolta dall'ottobre seguente. La macro divisione è stata la seguente: alla fase dell'esplorazione dell'argomento (fase1) è seguita quella della problematizzazione (fase2), per giungere quindi alla raccolta dei dati (fase3). All'inizio anno 2013/2014 è quindi stato chiuso il progetto con la realizzazione di un impianto fotovoltaico funzionante, controllabile dall'interno dell'edificio (fase4). --Infine va ricordato che prima dell'inizio della parte del progetto Scuola21 rivolta agli studenti, sono stati gli stessi docenti Galdus ad essere formati sui temi principali che hanno rappresentato il nucleo degli insegnamenti nelle fasi successive. Questa formazione interna della durata di 6 ore è stata condotta dal team dell'Ass. Verdeacqua, ente accreditato ad erogare formazione ad insegnanti, ufficialmente riconosciuto dall'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, con lo scopo di fornire un quadro generale dei contenuti da proporre agli studenti e offrire ai docenti un bagaglio di conoscenze generali sui temi ambientali e energetici. FASE 1 (OTTOBRE – NOVEMBRE 2012) ESPLORAZIONE DELL’ARGOMENTO LE ENERGIE RINNOVABILI: COSA NE SAPPIAMO? Q "blockbuster" quali Avatar, Erin Brockovich e Una scomoda verità. A questi momenti è stata associata la lettura di testi letterari e poetici inclusi nella programmazione della didattica ordinaria (ad esempio le poesie di Marinetti) e lettura di documenti e articoli su inquinamento e situazione climatica mondiale e locale. uesta prima fase del progetto Scuola21 è stata centrata sulla domanda: qual è la nostra conoscenza del tema delle energie rinnovabili, anche ad un livello base di conoscenza? Durante le lezioni è stata sondata la reale percezione dei problemi ed è stata quindi valutata quantitativamente e qualitativamente la conoscenza del loro impatto ambientale e sociale. Questionari centrati sulla sostenibilità ambientale, del consumo energetico e delle fonti energetiche rinnovabili sono serviti a questo scopo. A monte della valutazione iniziale gli esperti delle associazioni AnniVerdi e VerdeAcqua hanno condotto in classe e laboratorio alcune attività di stimolo, ampliate in seguito dai docenti di ruolo. Per introdurre adeguatamente il tema dell'uso delle energie si è resa necessaria una panoramica sulla situazione attuale della normativa e sulla storia delle politiche destinate alla realizzazione di un mercato unico europeo delle energie (lasciando intendere che si tratta di un processo ancora aperto e molto complesso). Nel rapporto iniziale con gli studenti si è cercato da subito di stimolarli nell'identificazione delle risorse naturali che vanno a costituire delle fonti energetiche; in questo modo i ragazzi si sono immedesimati maggiormente nei discorsi successivi. Da quel momento in poi si è entrati nello specifico delle singole fonti energetiche che sono andate a comporre il mix energetico che gli studenti avevano già iniziato ad intravedere. La valutazione della comprensione di testi specifici è stato fondamentale per valutare il livello di competenza linguistica dei ragazzi, mentre l'ausilio di materiale foto e video ha permesso di alleggerire la trasmissione di contenuti e quindi il processo di comprensione. La visione di film legati ai temi del progetto ha permesso di associare alla didattica un momento in qualche modo ludico grazie a titoli Per alternare la presenza in aula a una parte più pratica, è stata offerta la possibilità di conoscere e avere un contatto diretto con attrezzature e oggetti legati alla produzione di energia. A questo scopo è stata effettuato una visita nei nuovi laboratori interattivi dedicati all’energia del Museo della Scienza e della Tecnica, con lo scopo di aumentare il coinvolgimento dei ragazzi sui temi del progetto grazie al forte impatto emotivo delle strumentazioni a cui possono accedere, intervenendo sugli oggetti per produrre effetti diversi. In questa fase i ragazzi sono stati accompagnati dai docenti di scienze. Al rientro dalle visite esterne è stato impostato un lavoro di raccolta delle informazioni e della conoscenza maturate fino a quel punto del progetto. Un test ha permesso di valutare la capacità dei ragazzi di ricercare in autonomia i dati sui loro consumi privati, leggere le etichette degli elettrodomestici di casa e riportarle in una tabella da utilizzare successivamente per regolare il risparmio e contenere le spese in bolletta. L'utilizzo dei laboratori è stato un grande vantaggio per verificare concretamente l’efficienza di alcuni elettrodomestici presenti nella struttura. È stato quindi introdotto, come altro lato della medaglia rispetto ai consumi energetici, il tema degli scarti, sempre partendo dall'esperienza personale. Si è parlato della raccolta differenziata di rifiuti e introdotta l'idea che gli scarti possono essere recuperati, argomento affrontato nel dettaglio più avanti. Per passare ad un livello superiore di trattazione del tema energetico è stato quindi introdotto il concetto di classe energetica nella progettazione degli edifici, che verrà ripreso e studiato sul campo (con visite ai cantieri e in alcune aziende) nella fase 3. --Come modalità per fissare i concetti e iniziare a utilizzarli attivamente, lo studente a conclusione della fase 1 è stato invitato a porsi delle domande, tipo: “Concretamente quali comportamenti posso attuare per risparmiare energia?", "Come futuri operatori nel campo dell'industria delle energie elettriche che ruolo posso ricoprire?”. Per mettere in pratica le risposte nate da questi quesiti sono stati immaginati dei possibili interventi da attuare negli anni a venire, a partire da quelli che richiedono pochi investimenti economici, che si basano invece su comportamenti virtuosi. Il test compilato in precedenza è servito e servirà come prospetto per regolare i comportamenti futuri. --Conclusioni Gli studenti a posteriori sono stati oggetto di domande per valutare le loro impressioni sullo svolgimento della fase 1 con lo scopo di organizzare al meglio i contenuti dei mesi successivi e mantenere alto il loro livello di coinvolgimento motivazionale ed emotivo. In questa fase sono stati coinvolti i docenti di tutti i moduli e le aree disciplinari: scienze, sicurezza e ambiente, area professionale elettrica ed elettronica e laboratori, italiano, storia, geografia, per la modellizzazione, rielaborazione e la resa grafica e visiva dei risultati e dei dati raccolti, informatica, diritto – orientamento per cittadinanza ed etica. La collaborazione tra varie aree dello staff di Galdus è servito per affrontare i problemi in modo articolato e multidisciplinare, rendendo palese la complessità e ricchezza dei temi trattati. Allo stesso tempo questa modalità operativa ha accresciuto il senso di appartenenza al gruppo di lavoro e l’autostima dei giovani chiamati ad essere protagonisti del processo formativo e del progetto nel suo complesso. --Di seguito i link al materiale usato durante la fase 1 e alcuni dei lavori prodotti dagli studenti. − TEST DI INGRESSO ◦ Test di ingresso - a scuola con energia − SCHEDE FILM: ◦ Erin Brockovich ◦ Erin Brockovich (Scheda) ◦ Scomoda Verità (Test) − LETTURE POETICHE: ◦ Letture Energia − PROTOCOLLO DI KYOTO ◦ Il protocollo di Kyoto − TEST CONSUMI ◦ Questionario sull'uso dell'energia elettrica − CARTELLONI ◦ Foto dei lavori di gruppo sui disastri naturali FASE 2 (DICEMBRE 2012 – FEBBRAIO 2013) PROBLEMATIZZAZIONE LE ENERGIE RINNOVABILI: COSA POSSIAMO FARE? IL ragazzi, ma con l'affiancamento del docente di turno per collegare i vari concetti in un discorso scorrevole. L'attenzione dei ragazzi è andata anche sugli effetti negativi sul pianeta, così il tema del nucleare e l'incuria del territorio hanno colpito particolarmente l'immaginazione dei componenti di vari gruppi. coinvolgimento dei ragazzi è possibile il risparmio delle energie, la loro produzione sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente vengono riconosciuti in modo concreto anche nel contesto locale, ovvero dove anche loro posso incidere quotidianamente. Pertanto, nella fase 2 è stato impostato un lavoro di approfondimento per spingere gli alunni da una conoscenza generica verso un primo lavoro di analisi e di acquisizione di conoscenze specifiche. L'attività è stata pensata anche in previsione della programmazione delle fasi successive (in particolare la 4, molto pratica) e gettando anche uno sguardo alla futura entrata nel mondo del lavoro. Gli ambiti lavorativi legati al settore dell'energia interessano particolarmente gli studenti dei corsi di Operatore Elettrico, i cui studenti sono stati invitati a prestare maggiore attenzione ai contenuti in chiave lavorativa. Anzitutto è stato fatto il punto sulla terminologia tecnica ed è stato redatto un breve glossario nel quale i ragazzi hanno cercato di tradurre, con l'aiuto dei docenti di lingue, tutti i termini proposti, scoprendo alcune parole nuove e altre che loro utilizzavano già nel linguaggio comune, ma che hanno delle corrispondenze precise in italiano. Per discutere dell'uso del nostro territorio, prima ancora di trattare le singole fonti di energia alternativa, è stato proposto un lavoro sui disastri ambientali e sulle energie che producono scorie o che hanno un grande impatto ambientale. Le classi sono state divise in gruppi e hanno ricevuto delle letture tematiche dalle quali hanno preso spunto per creare dei cartelloni. Gli argomenti riassunti erano a discrezione dei Anche i disastri naturali non causati dall'uomo (ad esempio i terremoti), per i quali si può comunque intervenire migliorando la qualità delle nostre abitazioni (edifici antisismici), hanno stimolato la riflessione e permesso di includere la manutenzione e la prevenzione tra le categorie da includere quando si parla di sostenibilità ambientale. Passando alle fonti di energia, si sono affrontate prima quelle fortemente inquinanti e limitate, per poi passare a quelle rinnovabili. La lettura sul petrolio è stata particolarmente utile per l'accessibilità della terminologia e gli esempi direttamente comprensibili. È stato quindi compreso il valore e gli effetti collaterali dell'suo di questa fonte energetica, il fabbisogno di ogni nazione, l'utilizzo che ne viene fatto e le possibili alternative al suo uso, per anticipare un eventuale termine delle scorte mondiali. I ragazzi erano in parte stupiti all'idea che le macchine potessero non funzionare con la benzina (anche se conosco GPL e metano) e che si sia possibile immaginare un ripensamento delle forme di mobilità. momento per mostrare ai ragazzi da vicino, e in alcuni casi per la prima volta, i pannelli in funzione nel produrre energia elettrica e il ruolo dell'inverter in questo processo. --Entrando nel vivo della discussione sulle fonti rinnovabili sono stati elencati e quindi approfonditi gli ambiti del fotovoltaico, l'uso del vento nei sistemi eolici, il recupero delle biomasse e le varie forme di utilizzo della geotermia. L'uso di queste tecnologie è stato rappresentato anche, ove possibile, in relazione al territorio locale, in particolare nel comune di Milano e nelle sue zone amministrative, evidenziando le politiche che sono state attuate negli ultimi anni. Le immagini e i video relativi alla produzione di pannelli fotovoltaici grazie alla loro capacità di affascinare l'immaginazione dei ragazzi, sono serviti da stimolo per domande sul funzionamento di quegli apparati e sul modo in cui vengono prodotti. Il settore del fotovoltaico è stato associato ad un aspetto che va conosciuto a fondo, soprattutto per chi si affaccia per la prima volta a queste problematiche: quello degli incentivi e degli sgravi fiscali. In questo modo gli studenti hanno capito che esiste anche un ruolo della pubblica amministrazione per favorire e sostenere il passaggio alle energie rinnovabili. Per rendere concrete le lezioni sul fotovoltaico gli alunni hanno visitato la sede di TIA, società che da molti decenni si occupa di bonifiche e che parallelamente ha sviluppato un'area dedicata alle energie rinnovabili (fotovoltaico e cogenerazione). La visita à stato il --- I documentari riguardanti società che si occupano dello smaltimento di rifiuti sono servite per mostrare le diverse attività e fasi richieste da questi processi, così da esemplificare alcune delle mansioni che gli studenti potrebbero intraprendere al termine dei loro studi. A monte dello smaltimento dei rifiuti si colloca la raccolta differenziata domestica, argomento che ha permesso di affrontare l'attualità della raccolta porta a porta dell'umido nelle zone di Milano e del riutilizzo di quello scarto per la combustione la produzione di calore ad uso domestico (geotermia). Milano da alcuni anni ha avviato una rete di teleriscaldamento che copre alcuni quartieri della città ed è in continua espansione. Per gli alunni questa è stata una scoperta, un fatto totalmente nuovo di cui non erano a conoscenza, pur essendo uno sviluppo che tocca quartieri dove loro stessi vivono. Per questo è stato necessario mostrare come si configura una rete di teleriscaldamento e mostrare un documento di A2A sui risultati ottenuti in città. Conclusioni Le tematiche ambientali e la rappresentazione di ambienti lavorativi molto concreti hanno suscitato l'interesse dei ragazzi, sia di coloro che hanno sviluppato una maggiore sensibilità verso il tema della sostenibilità ambientale, sia per chi ha intravisto un percorso professionale adatto alle loro aspettative. La visione del sistema di produzione delle energie ha fornito l'occasione per ipotizzare soluzioni innovative per l'approvvigionamento energetico (stimolato da un rapporto diretto con i docenti e da metodologie di insegnamento attive), che si concretizzeranno nella fase 4 del progetto. I ragazzi hanno fatto il punto delle nozioni e informazioni acquisite tramite l'elaborazione autonoma di materiale riassuntivo e la compilazione di schede informative, sia su carta che su web. In questa parte delle attività hanno partecipato diversi docenti dell’area professionale e quelli di scienze, geografia, etica, sicurezza e ambiente, sempre sotto la guida degli esperti dell’associazione senza scopo di lucro AnniVerdi, che hanno aiutato i docenti a concretizzare ed attualizzare i loro interventi. --Di seguito i link al materiale usato durante la fase 2 e alcuni dei lavori prodotti dagli studenti. Oltre al teleriscaldamento fatto con la combustione di scarti, è stato trattato anche quello che sfrutta le falde sotterranee di acqua calda, che permette di scaldare i liquidi presenti nelle tubazioni o che vengono essi stessi intubati per diffondere calore in superficie. Il concetto di dispersione e spreco energetico degli edifici ha quindi rimandato ad un concetto che è stato approfondito in seguito, quello di domotica. --- ◦ ◦ ◦ ◦ ◦ ◦ ◦ ◦ ◦ ◦ ◦ ◦ Glossario tecnico-professionale in inglese I disastri ambientali Petrolio Energie rinnovabili (test) Le energie a livello locale (compito) fotovoltaico incentivi agli sgoccioli - sviluppo del fotovoltaico in Italia Geotermia Lo sviluppo del teleriscaldamento a Milano Raccolta differenziata dei rifiuti (lezione 5) Umido a Milano: Prima parte - Seconda parte Comuni rinnovabili Consumi abitazioni grafici e tabelle FASE 3 (MARZO – MAGGIO) RACCOLTA DEI DATI ESSENZIALI PROGETTIAMO L'ALIMEN TAZIONE DEL LABORATO RIO La terza fase del progetto è stata dedicata all'impegno attivo degli studenti nella raccolta dei dati relativi alla produzione e al consumo energetico domestico e della struttura scolastica. La lettura puntuale dei consumi è finalizzata all'individuazione di possibili soluzioni alternative. L’attività ha avuto come obiettivo l’osservazione delle criticità relative alla dispersione termica negli ambienti della scuola, rilevate dallo studio dei diversi tipi di materiali utilizzati per la realizzazione degli infissi, la diffusione del calore, la costituzione dei muri e ciò che favorisce il ricambio dell’aria. Parallelamente, è stata effettuata un’attività di osservazione analoga anche nelle abitazioni private di ogni ragazzo, rilevando l’eventuale presenza di pannelli solari o termici. Le due attività condotte in relazione una all'altra hanno avuto come finalità la sensibilizzazione degli allievi verso il risparmio energetico e l'adozione di interventi o stili diversi di utilizzo degli ambienti chiusi in genere. È stato fondamentale evidenziare le criticità presenti nell'edificio e intervenire grazie alla tecnologie esistenti e nei limiti concessi dalle normative esistenti, rispettando allo stesso tempo la struttura architettonica originaria. Alla fine dell'analisi delle problematiche e della raccolta dei dati, è stato deciso di dare priorità alla costruzione di un impianto che sfrutti l'energia solare grazie alla tecnologia fotovoltaica. In questa fase sono state effettuate altre visite, concentrando l'attenzione dei ragazzi sulle aziende specializzate al settore delle energie alternative: un parco fotovoltaico e le centrali di Cassano, Trezzo e Brescia, molto interessanti dal punto di vista educativo perché permettono di osservare, misurare e raccogliere dati sul risparmio, sul consumo e la produzione energetica. Per avvicinarsi a questo tipo di progettazione è stata molto rilevante la visita ai laboratori dell'Università di Milano-Bicocca e la partecipare alle sperimentazioni sono state messe in atto, in particolare le analisi delle celle di silicio e di quelle organiche. Parallelamente a questa visita nel laboratorio di elettricità e del capannone della scuola Galdus sono stati messi in pratica i concetti di redditività degli impianti di risparmio energetico, dispersione e contenimento delle perdite energetiche. Il lavoro di indagine e di raccolta dati per gli studenti è stata un’occasione per manifestare idee, spirito d’iniziativa e capacità di organizzazione e di individuare gli strumenti più adatti alla realizzazione dell’intervento. --Una parte delle attività di progettazione delle migliori soluzioni per il contenimento energetico è stata simulata con il ricorso ad un videogioco particolarmente coinvolgente per gli studenti: SimCity Societies. La simulazione permette la gestione amministrativa di una città ideale, entrando nel merito della definizione degli interventi e delle politiche energetiche. Questa attività è stata progettata e realizzata dagli esperti dell'Associazione Verdeacqua. La simulazione ha permesso di riflettere da un altro punto di vista sugli interventi da fare sul territorio e negli edifici scolastici, riuscendo a vedere in anteprima gli effetti di queste azioni. Attraverso l’uso guidato di Simcity e di applicazioni 2.0 open-source è stato possibile operare in due modalità: la creazione di un modello della scuola ecocompatibile e la ricostruzione di una porzione della scuola come potrebbe essere in versione eco-sostenibile. Questi progetti hanno avuto un grande valore comunicativo per gli studenti, permettendo loro di vedere alcuni dei risultati possibili del loro percorso di studio. Le categorie principali di problematiche riguardano il livello di solamento termico, la qualità degli infissi, la possibilità di controllare la temperatura degli ambienti, l'eccessivo livello di umidità. In alcuni casi l'analisi non si è potuta spingere oltre un certo livello di conoscenza dell'elemento, limitandosi solo a delle ipotesi di criticità. Stecca 1° - piano Isolamento termico Pareti esterne coibentate Non si conosce la situazione: cappotto esterno o interno? Davanzali Senza taglio termico (sembra) Infissi Legno con doppi vetri Nessuna apertura automatizzata Controllo temperatura Termoconvettori Termostati manuali e digitali per ogni ambiente Caloriferi per bagni Aria forzata? Bagni? Stecca piano interrato Isolamento termico --Problematiche rilevate negli edifici Per chiarezza espositiva vengono riportati i principali elementi che sono stati valutati come "critici" nella gestione energetica dell'edificio scolastico frequentato dai ragazzi, che viene sezionato e analizzato nelle sue tre macro suddivisioni: stecca 1° - piano, stecca piano interrato, capannone. Nelle tabelle che seguono sono indicati gli elementi rilevati e le problematiche ad essi associati, sulle quali è ipotizzabile un intervento di miglioramento. Pareti coibentate Davanzali Senza taglio termico (sembra) Infissi Legno con doppi vetri quelli mobili Ferro con doppi vetri quelli fissi Controllo temperatura Non automatizzate, nemmeno quelle della palestra molto alte Termoconvettori Termostati manuali e digitali per ogni ambiente Statistiche delle rilevazioni in ambito domestico Caloriferi per i bagni Aria forzata Alcune aule, alcuni uffici, bagni, palestra Umidità Capannone Isolamento termico In sintesi quelli che seguono sono i dati emersi dall'indagine tra gli alunni che hanno partecipato a questa raccolta dati (17 persone). Pareti coibentate all’interno Senza taglio termico Infissi Alluminio con doppi vetri Taglio termico Ferro con doppi vetri Senza taglio termico Vetrate colorate di testa in ferro Probabilmente vetri singoli Finestre alte fisse o motorizzate Controllo temperatura Termoconvettori aule e laboratori Caloriferi bagni e spogliatoi Impianto estrazione e riscaldamento cucina ad aria forzata Aria forzata bagni e spogliatoi e ufficio tutor Per progettare l'intervento di miglioramento delle prestazioni energetiche è necessario basare la propria azione su dati precisi, per ottimizzare anzitutto gli aspetti che presentano una maggiore criticità. In questo caso sono state effettuate delle statistiche nel proprio ambiente domestico per effettuare un confronto con le caratteristiche infrastrutturali della scuola, aumentando la consapevolezza dei ragazzi sulla possibilità che sia sempre possibile, in ogni ambiente in cui si vive o lavora, operare migliorie delle prestazioni energetiche. Ricasso e biblioteca Davanzali e stipiti porte --- Termostati manuali e digitali per ogni ambiente La maggioranza vive in un appartamento in condominio (16), dove sono presenti sistemi di riscaldamento differenti in diverse combinazioni, il riscaldamento è prevalentemente condominiale (9), ma sono presenti anche sistemi autonomi a caldaia (5) o pompa di calore (4). In alcuni casi c'è il teleriscaldamento (3), ma mancano del tutto i pannelli fotovoltaici (0). Il calore viene propagato quasi sempre da caloriferi (14) o più raramente da pannelli a pavimento (3). Esistono sistemi di controllo della temperatura nella metà dei casi, in alternativa il sistema è centralizzato e non si può intervenire. Il sistema di isolamento più diffuso sono le finestre con doppi vetri (13) su diverse cornici (legno o alluminio). In alcuni casi esistono sistemi di coibentazione di tetto e/o pareti. Viceversa per il periodo estivo i sistemi di condizionamento più diffusi sono i condizionatori, fisso (5) o mobile (9). L'acqua viene scaldata da scaldabagno a gas (9) o elettrici (3). Anche in questo caso mancano totalmente i pannelli solari (0, di tipo termico). Viceversa ci sono 2 casi di teleriscaldamento finalizzato a questo scopo. --Conclusioni Gli insegnanti hanno costruito metodologie operative, ideato e organizzato strumenti lavoro e attività con cui gli studenti hanno effettuato la raccolta, la gestione e comunicazione dei dati essenziali (ad esempio la teoria degli insiemi, l'uso di grafici, modalità corretta di citazione dei testi, la costruzione di una rassegna bibliografica o modalità di costruzione di un video). di la la la Come nelle altre fasi è stata data grande importanza all'uso corretto del linguaggio tecnico, ulteriormente arricchito grazie alle visite nelle centrali e nei laboratori universitari. In queste occasioni la rilevanza del linguaggio tecnico è stata compresa maggiormente dai ragazzi, in quanto si sono dovuti relazionare con persone esterne alla struttura scolastica, rendendo fondamentale il ricorso ad una competenza linguista nuova a più complessa. Allo stesso tempo, la capacità di comunicare con un linguaggio tecnico adeguato, di fare domande giuste, di selezionare le fonti, di definire pertinenza e coerenza dei dati, di farsi capire, ha permesso agli studenti di completare il questionario finale con maggiore chiarezza. --Di seguito i link al materiale usato durante la fase 3 e alcuni dei lavori prodotti dagli studenti. − Università Uni Bicocca (vedi pdf) ◦ Energia Fotovoltaica - Quale realtà? Quale futuro? − Controllo di energia e progettazione (vedi pdf) ◦ Come si ricicla a casa mia ◦ Ispezione scuola ◦ Questionario riscaldamento casa FASE 4 (OTTOBRE 2013 – MARZO 2014) REALIZZAZIONE INTERV ENTO FINALE CREAZIONE DI PANNELLI SOLARI PER L'UTILIZZO DI ENERGIE NATURALI (SOLE) Nella tabella precedente e nel grafico seguente si può notare come nel capannone siano presenti medie di temperatura molto basse rispetto agli altri locali della scuola, a queste si pone rimedio con un utilizzo sopra la norma del sistema di riscaldamento. La fase 4 rappresenta il ricaduto pratico di tutte le attività svolte dalle classi prima delle vacanze estive e permette di passare dal mondo dello studio dei fenomeni e delle analisi a quello pratico della realizzazione di dispositivi e manufatti per il controllo reale delle variazioni di clima nell'ambiente di riferimento. Nello specifico è stato progettato un sistema di domotica e prodotto un impianto fotovoltaico funzionante, capace di produrre energia elettrica sufficiente per un appartamento (3kw), operazione durante la quale si è tenuto conto delle molteplici variabili osservate fino a quel momento e documentate anche in questo lavoro di sintesi. Per adattare al meglio il proprio intervento, posizionare correttamente i pannelli e orientarne l'uso per massimizzarne gli effetti, gli studenti hanno controllato la quantità di energia prodotta nelle diverse ore del giorno e nelle varie giornate, elaborando i dati emersi in un foglio di calcolo e sintetizzandoli graficamente per semplificarne la lettura. È stata reputata necessario e centrale un continuo controllo dei consumi anche dopo l'intervento, per verificare quanta energia viene prodotta, consumata e sprecata. L’attuale sistema di climatizzazione dei laboratori è realizzato con termoconvettori, raggruppati per ambiente omogeneo, controllati da elettrovalvole e da un singolo termostato per ogni ambiente con sprechi eccessivi, dovuti principalmente ad un uso irrazionale e non pianificato del termostato, come mostrato dal grafico a torta. --Domotica I laboratori sono parsi subito come il luogo in cui il riscaldamento è passibile di ampie migliorie. Questa parte della scuola è collocata all’interno di un capannone industriale ristrutturato, con finestre poste a 8 metri di altezza, comandate elettricamente, che una volta aperte danno luogo ad un ricambio dell’aria particolarmente significativo, generando come conseguenza variazioni di temperatura elevate. Media di Temperatura Pergolesi Lab. Imp. Industriali Uffici Lab. Civili Anna Frank Montessori Manunzio Volta Edison 10 18 21 21 22 25 25 25 27 A tal proposito verrà progettato un sistema di controllo domotico sui termoconvettori, al fine di minimizzare il consumo di energia per la climatizzazione. Applicare le tecnologie cosiddette della domotica permette di controllare congiuntamente il funzionamento dei termoconvettori e l’apertura e la chiusura delle finestre, impedendo fasi di riscaldamento e raffreddamento con le finestre aperte, con possibilità di programmare gli orari e la durata di apertura delle stesse per un corretto ricambio dell’aria. Realizzazione impianto fotovoltaico Gli studenti sono stati coinvolti nella realizzazione di un impianto fotovoltaico capace di produrre energia che sarà immessa nella rete della scuola e parteciperà al computo del conto-energia in caso di eventuale surplus. Anche in questo caso l'intervento ha prodotto dei risultati quantificabili, che forniranno indicazioni preziose sul mantenimento di una situazione di equilibri sui consumi. --Conclusioni Al termine di questa ultima fase gli studenti hanno acquisiti maggiori competenze pratiche in materia, migliorando la loro capacità di intervenire e controllare i consumi di energia (riscaldamento, illuminazione). In futuro verrà inoltre controllato lo stato di apertura e chiusura delle porte di ingresso e di emergenza dei laboratori stessi. Ogni studente riassumerà tale esperienza in un elaborato, partendo dall’approfondimento di una delle tematiche presenti all’interno del progetto, che verrà valutato. Anche l'impianto di illuminazione è stato studiato e sono stati raccolti i dati relativi al numero di luci accese rispetto al totale, sia in presenza di persone che con i locali chiusi. --- Il progetto nel suo complesso ha quindi contribuito all’arricchimento delle conoscenze in campo tecnico-professionale relative alla produzione di energia, in particolare nell'ambito del fotovoltaico. Un aspetto non secondario, che sta alla base dell'interesse dei ragazzi verso il progetto di Scuola21, è l'aver aperto un canale di sensibilizzazione all’uso consapevole dell’energia. A tutto questo corrispondono una serie di skill correlati, che arricchiscono la figura del tecnico specializzato che i ragazzi potranno ricoprire in futuro: capacità di leggere e applicare le istruzioni di un’apparecchiatura (mai usata in precedenza); comprensione degli schemi correlati all’uso delle tecnologie applicate in ambito energetico; consapevolezza delle possibilità di programmazione e automazione applicabili e gestibili in un ambiente caratterizzato da un approccio evoluto alla domotica.