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JOB CAFÈ
Job Cafè/ Green economy: avanti c’è posto
Lunedí 18.05.2009 09:32
Di Rosamaria Sarno
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso di energie rinnovabili e dei Job Cafè/ Self
numerosi vantaggi che si potrebbero trarre da una loro diffusione su larga empowerment per i
manager che diventano
scala. Eppure, nonostante si continui a sottolineare l’importanza della
consulenti
green economy, sembra che nel concreto gli ostacoli burocratici e le
difficoltà a ottenere incentivi ne frenino lo sviluppo nel nostro Paese. La
Job Cafè/ Il calendario
Fondazione Istud, business school indipendente che opera in
della formazione
Europa nel campo della formazione professionale superiore e della
manageriale - giugno 2009
ricerca sul management, organizza giovedì 21 maggio a Milano il
workshop “Green economy: le energie rinnovabili incentivo per la
ripresa economica” per fare un bilancio delle varie esperienze presenti sul nostro territorio e individuare,
con esperti del settore, gli scenari possibili per i prossimi anni. Il workshop sarà anche l’occasione per
presentare ufficialmente il neonato Osservatorio Energia, luogo di confronto sul tema dell’Innovations for a
Sustainable Economy.
Ma la green economy potrà avere un forte peso anche sul fronte occupazionale: gli esperti sostengono
che in Europa il settore creerà 550 mila posti di lavoro in più e che il comparto è talmente in
espansione che c’è addirittura carenza di manager e personale altamente specializzato. Ne
abbiamo parlato con Jlenia Ermacora, responsabile Comunicazione e Marketing della Fondazione
Istud.
Quali opportunità occupazionali ritenete che possano essere
offerte dalla green economy?
“I cambiamenti climatici e lo sviluppo di nuove tecnologie per sfruttare
fonti di energia alternative sono il substrato su cui si svilupperà il mercato
del lavoro nei prossimi anni. Una tale trasformazione comporterà
investimenti su larga scala in nuove tecnologie, apparecchiature, edifici e
infrastrutture che forniranno importanti incentivi alla creazione di nuovi
posti di lavoro e un’opportunità per mantenere e trasformare quelli
esistenti. Il boom verde, com’è stato definito, ha bisogno di tante
professionalità in diversi settori: dagli operatori ecologici agli architetti
specializzati in architettura sostenibile, dalle imprese di riciclo
all’agricoltura, nell’industria, nella ricerca e nello sviluppo (R&D),
nell’amministrazione e nei servizi che contribuiscono a preservare o
Jlenia Ermacora
recuperare la qualità dell’ambiente. Lo sviluppo delle tecnologie per
produrre l’energia alternativa fa sì che si cerchino sempre di più
professionalità specializzate, non solo ingegneri e tecnici. In particolare, occupazioni che aiutano a
proteggere gli ecosistemi e la bio-diversità; ridurre i consumi energetici, il consumo di materiali e di acqua
attraverso strategie di sviluppo sostenibile; minimizzare o evitare la creazione di tutte le forme di
inquinamento o sprechi”.
C’è carenza di personale altamente qualificato: quali sono le figure più richieste e più difficili da
trovare?
“Secondo quanto riporta uno studio delle Nazioni Unite sulle nuove professioni dell’ambiente nel mondo, il
passaggio alla green economy darà vita a una domanda di personale sempre crescente, la maggior parte
del quale qualificato e da formare in maniera adeguata. Ad esempio nello sviluppo tecnologico delle turbine
eoliche o della progettazione dei pannelli solari la specializzazione è aumentata talmente tanto che alcune
università hanno sentito l’esigenza di offrire nuovi percorsi di studio. Una ricerca tedesca sulle energie
rinnovabili ha evidenziato che le imprese in questo campo stanno soffrendo di una mancanza di personale
qualificato, specialmente nelle posizioni knowledge-intensive. La Confederation of British Industry(CBI) ha
espresso preoccupazione per i settori che si stanno muovendo verso le energie rinnovabili perché esiste una
difficoltà a trovare specialisti, ingegneri, progettisti e elettricisti. Negli Stati Uniti, il National Renewable
Energy Laboratory ha identificato la carenza di competenze e di formazione come una delle barriere alla
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crescita e allo sviluppo di un sistema di energie rinnovabili e di efficienza energetica”.
E sul fronte manageriale quali saranno i profili più ricercati?
Tra i profili più ricercati, va segnalato soprattutto l’Environmental, Health & Safety manager(EHS), figura
che provvede alla diffusione delle norme legislative e aziendali in materia di prevenzione infortuni,
sicurezza impianti, protezione dell’ambiente di lavoro e tutela ecologica dell’ambiente esterno e fornisce
consulenza specialistica nella progettazione e realizzazione degli impianti. Inoltre, sono richiesti manager
specializzati nel settore delle energie rinnovabili, del risparmio energetico e dell’efficienza energetica,
Enviromental manager e CSR manager in impresa e nel settore della consulenza.
tags: lavoro assunzioni green economy energie alternative
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