68. “Il tantra femminile”

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68. “Il tantra femminile”
Progetto RaPHAEL (www.raphaelproject.com) - Incontro nº 68 del 23/05/2004 - Colore Rosso papavero
68. “Il tantra femminile”
Nel corso della trattazione precedente (incontro n° 67) vi erano delle indicazioni generali valide anche per la donna, in particolare il concetto
della fluidificazione e della continuità nei sei segmenti corporei, nel testo presente approfondiremo delle questioni legate alla gestione
femminile dell’energia sessuale. La donna ha il grande vantaggio sull’uomo di non aver bisogno di praticare lo sbarramento del seme in quanto,
per la sua stessa natura bio-fisiologica, l’orgasmo avviene all’interno (salvo rare eccezioni); questo le dona un potenziale energetico
virtualmente inesauribile. Ciò che la donna deve poter apprendere è la canalizzazione superiore dell’energia fino ad arrivare a convertire la
sensazione - orizzontale - dell’orgasmo, con quella - verticale - del parossismo, cioè una sorta di orgasmo totale che non viene più avvertito
prevalentemente nella regione genitale ma bensì in tutto il corpo e che ha il potere di elevare l’anima. Una corretta visualizzazione è un
presupposto importante per riuscire in tale elevazione, per canalizzare verticalmente l’energia sessuale lungo il sottile canale assiale.
Prima di realizzare degli esercizi di padronanza dell’energia sessuale è indispensabile avere interiormente deciso di ritrovare la propria
dimensione superiore al di là della cosiddetta “frontiera di sconnessione”, ciò è necessario per aprire una linea di contatto e di scambio con le
dimensioni sottili, linea che possiamo visualizzare all’interno del corpo e oltre la sommità del capo (ma che si prolunga anche verso l’inferiore,
sotto i piedi).
Ridefinendo con precisione tale sottile canale potremo inviare la nostra essenza energetica verso l’alto così come dall’alto potrà essere inviata
un’essenza spirituale verso di noi, il parossismo avviene proprio nel momento dell’incontro di queste due correnti energetiche.
Anche nell’albero (simbolo dell’essere umano) esistono queste due correnti, esiste cioè una linfa grezza (acqua con sali minerali disciolti) che
sale dalle radici ai rami per nutrire le foglie ed i frutti ed una linfa elaborata (acqua carica di sostanze organiche) che scende dalla sommità per
alimentare tutta la pianta.
La donna è per sua stessa natura più fluida dell’uomo, ma con gli schemi e le false credenze apprese attraverso una vita orizzontale e
scollegata vi è quasi sempre la necessità di aiutarla a rifluidificarsi. Un uomo che abbia acquisito padronanza sufficiente del proprio corpo (la
sua prima donna) può aiutare una donna formale esteriorizzata anche attraverso delle stimolazioni pressorie - spesso dolorose inizialmente mirate sui cosiddetti “punti attivi del campo” o “punti relè” cioè delle zone fisiche reflessogene che stimolano un corrispondente rilascio e
passaggio di energia a livello delle nadi, ovviamente tale pratica deve essere attuata solo da chi conosca bene ciò che sta facendo.
Come già detto a proposito dell’uomo, anche per la donna è valido il concetto della necessità di praticare prima da sola e solo in seguito in
coppia. I taoisti descrivono molti esercizi per rafforzare i muscoli vaginali, per abbinare la respirazione al rafforzamento e alla canalizzazione
dell’energia ovarica e per aumentare la sensibilità della donna (ved. libro “Tao Yoga femminile” di Mantak Chia e Maneewank Chia - Ed.
Mediterranee), tali esercizi possono essere indubbiamente molto utili soprattutto per riacquisire una percezione corretta e completa di una zona
del corpo - quella pelvica e genitale - che è spesso trascurata per paura, per ignoranza o per pudore.
Nella via sciamanica (come in quella tracciata da Castaneda) si considera che il grande potere della donna venga proprio da utero, ovaie e
vagina e sebbene tali pratiche siano abbastanza lontane dal percorso che stiamo tracciando, non di meno possono aiutarci a comprendere un
potenziale ai più misconosciuto. Una donna iniziata allo sciamanesimo (una “strega”) è in grado di collegarsi al campo energetico invisibile della
Terra e degli Elementi e compiere dei veri e propri prodigi iper-fisici (volare, smaterializzarsi, teletrasportarsi, ecc.)… se utilizziamo lo stesso
potenziale per ricollegarci al Cosmo e allo Spirito Divino superiore otteniamo una donna che diventa una “iniziata cosmica” (femme cosmique).
Secondo la visione della Scienza Unitaria nel cammino ascensionale verso una dimensione superiore di sintesi e completezza dell’essere
la sessualità non è l’unico strumento di trasmutazione, l’essere umano, infatti, possiede quattro “porte di mutazione” che necessitano di
essere attivate in maniera coordinata e congiunta.
La prima porta è quella dei piedi, collegata alla sofferenza e al movimento, è in grado di trasformare la materia in energia, per es. per mezzo
dell’attività fisica (da notare che il segno zodiacale dei pesci, in astrologia medica è connesso ai piedi e a livello archetipale rappresenta proprio
il sacrificio e la sofferenza).
La seconda porta (di cui ci stiamo occupando) è quella del sesso, collegata al piacere e alla vitalità istintuale. E’ una porta indispensabile nel
cammino verticale verso la reinserzione superiore, eppure nella nostra società è sede di gravi distorsioni e condizionamenti che ne hanno
completamente bloccata la funzionalità esoterica e spirituale.
La terza porta è quella del cuore, in cui le energie basali si sublimano in amore universale e compassione buddhica. Qui le energie vengono
molto sottilizzate per permettere un’elevazione ai livelli più alti.
La quarta porta è quella della testa, connessa a coscienza e intuizione dove si ha l’armonizzazione e la messa in ordine finale delle energie
verso la sintesi superiore.
Nel lavorare con quella che abbiamo definito come ”seconda porta” la donna deve stare molto attenta al tipo di energie con cui entra in contatto,
poiché quando una donna ha degli scambi sessuali con un uomo diventa ricettacolo di tutte l’energie che quest’uomo le “spara” all’interno del
suo veicolo fisico (il corpo). Per un uomo questa è una grossa opportunità di trasmutare le proprie energie dense e di mutare i piani di
potenza inferiori, ma per la donna può essere un grosso carico se quest’uomo non pone sufficiente attenzione alle energie con cui entra in
contatto ed al modo con cui fa all’amore… il rischio è che la donna diventi una vera e propria “pattumiera” di energie dense e condensate.
Per la sua natura yin la donna tende a fare da involucro, ricettacolo contenitivo di ogni tipo di energia, e quando non riesce a trasmutare
adeguatamente i piani di potenza propri e del compagno, marito o amante, può tendere ad ingrassare a causa di tutte le frequenze vibrazionali
non metabolizzabili che si andranno ad accumulare. Il suggerimento è quello di imparare a conoscere i propri limiti e non superarli.