Rassegna Stampa del 27/09/2016

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Rassegna Stampa del 27/09/2016
USTICA LINES
Martedì, 27 settembre 2016
USTICA LINES
Martedì, 27 settembre 2016
Ustica Lines
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ELISABETTA RAFFA
BluFerries, non ci sarà stop
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Porti
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RAOUL DE FORCADE
Porti, il governo punta a Sud
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A Gioia Tauro sbloccati 15 milioni per le...
27/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 32
Protestano i portuali disoccupati
27/09/2016 TempoStretto
Autorità portuale, Bisignano: "Con Gioia
26/09/2016 IlDiarioMetropolitano
Artisti napoletani contro razzismo e xenofobia
DONATA MARRAZZO
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Trasporti Marittimi
27/09/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
Costa Crociere, nasce il campus per gli ufficiali
27/09/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
«Trasporti, Italia sulla strada giusta»
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Continueranno i collegamenti veloci tra Sicilia e Calabria
BluFerries, non ci sarà stop
Rientra l' allarme delle scorse settimane. La questione alla commissione trasporti della
Camera, verso un affidamento definitivo alla controllata di Rfi
Non ci sarà alcuno stop ai collegamenti veloci
tra la Sicilia e la Calabria gestiti da BluFerries.
L' allarme lanciato nelle settimane scorse
rispetto a un blocco a partire dall' 1 ottobre
prossimo e che aveva suscitato una forte
levata di scudi sia da parte delle associazioni
di utenti che dei sindacati di categoria è
rientrato. In Commissione Trasporti alla
Camera si sta discutendo un affidamento
definitivo alla controllata di Rfi, la società del
gruppo del Gruppo Ferrovie dello Stato che
gestisce le tratte marittime tra la sponda
siciliana e quella calabrese, del collegamento
tra Messina e Villa San Giovanni. «Ho
discusso della cosa con l' amministratore
delegato di RFI Maurizio Gentile», conferma il
parlamentare Enzo Garofalo, «e mi ha ribadito
che non esiste alcun progetto di dismissione
del traghettamento veloce. Ovviamente,
vorrebbero dal Governo un accordo ufficiale
ed è di questo che si sta discutendo in
Commissione Trasporti a Montecitorio».
Quando sulle ceneri del Consorzio Metromare
la società pubblica BluFerries e l' armatore
privato Ustica Lines si divisero le tratte tra la
sponda calabrese e quella siciliana, di fatto
RFI si accollò la gestione della Messina­Villa
San Giovanni assumendosene anche tutti gli
oneri economici e senza ricevere alcun sostegno economico statale, diversamente da quanto invece
avvenuto con UL.
I biglietti dei 30 mila passeggeri che ogni anno scelgono la flotta pubblica non sono sufficienti a coprire i
2 milioni di costi, che pesano interamente sul bilancio di BluFerries, mentre il settore economicamente
più conveniente è quello del gommato pesante. «Da troppo tempo i collegamenti sullo Stretto sono
gestiti in maniera del tutto precaria, specialmente per quanto riguarda la società statale, con il servizio
veloce tra il porto storico di Messina e Villa San Giovanni perennemente a rischio», commenta Michele
Barresi, delegato regionale OrSA Trasporti, «è indispensabile uscire da questa situazione di emergenza
cronica, con il servizio che è affidato sempre quando si è a un passo dalla scadenza. Se quanto
affermato dall' amministratore delegato di BluFerries dovesse essere vero, sarebbe un passo in avanti
concreto verso il miglioramento dei collegamenti nell' area dello Stretto. Ovviamente, l' assegnazione
definitiva a Rete Ferroviaria Italiana non può prescindere dalla salvaguardia dei posti di lavoro nell'
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indotto».
Attualmente, infatti, i servizi di pulizia e di biglietteria sono affidati da BluFerries a società esterne. Se il
servizio dovesse essere assegnato definitivamente a RFI, che ovviamente può contare sul proprio
personale interno per queste mansioni, si porrebbe il problema della perdita dei posti di lavoro dell'
indotto. «Un punto questo», chiosa ancora Barresi, «sul quale il nostro sindacato non è disposto a
cedere, perché la città non si può permettere la perdita di neanche un solo posto di lavoro.
Per quanto concerne quindi il futuro del collegamento veloce sullo Stretto, il ministero dei Trasporti, cui
competono precise responsabilità sulla mobilità in questa area, deve provvedere al ripristino immediato
dei finanziamenti sospesi». Di recente BluFerries ha predisposto un piano industriale che prevede 30
milioni di euro di investimenti nei prossimi 10 anni.
Ma lo stanziamento è destinato all' acquisto di due navi da destinare al gommato pesante, mentre non
risulta che ci siano fondi per la flotta che gestisce i collegamenti veloci per i pendolari. (riproduzione
riservata)
ELISABETTA RAFFA
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Il Sole 24 Ore
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Merci e passeggeri. Una circolare del ministero limita i compiti delle port Authority in attesa della
riforma
Porti, il governo punta a Sud
Investimenti e accordi per rilanciare i principali scali del Mezzogiorno
Dopo l' approvazione della riforma della
governence portuale, che racchiude tutti gli
scali italiani all' interno di 15 Autorità di
sistema portuale (ed elimina le attuali 24 port
Authority), il Governo si muove per gestire la
fase amministrativa transitoria ma punta anche
a favorire lo sviluppo delle banchine italiane, a
partire dal Sud. Concentrandosi in particolare
su quegli scali, come Napoli, Taranto, Gioia
Tauro, Brindisi, che hanno subito crisi di
traffici, pur avendo le potenzialità per avere
cospicue movimentazioni di merci.
La scorsa settimana una circolare del
ministero delle Infrastrutture ha messo in
chiaro che le Adsp «non possono essere
operative» finché «la loro costituzione non sarà
perfezionata» con l' insedimento dei nuovi
organi. E che le attuali Autorità portuali devono
«evitare di porre in essere atti che per il
contenuto o per la durata siano suscettibili di
incidere sulle comptenze relative alla
programmazione e pianificazione dei nuovi
enti». Insomma, in questa fase le Authority
possono solo svolgere l' ordinaria
amministrazione e non scelte strategiche. Nel
frattempo, però, si punta al rilancio dei porti
del Sud.
A Taranto è partita nei giorni scorsi l' operatività della piattaforma logistica, messa in funzione con 40
milioni d' investimenti, grazie a capitali pubblico­privati (Autorità portuale e società Taranto Logistica),
sulla quale sta operando il gruppo G r i m a l d i c o n traghetti. Intanto vanno avanti i lavori di
ammodernamento del terminal polivalente. E nel 2017 partiranno le crociere, con le toccate della
compagnia anglosassone Thomson. Si tratta di nuove attività, sviluppate anche grazie alla strategia di
diversificazione attuata fra Autorità portuale e Mit, indirizzata a sottrarre lo scalo dalla monofunzione
transhipment, che lo aveva portato ad avere i traffici container ridotti a zero dopo l' addiodi Evergreen.
Un' operazione analoga, in virtù di un accordo di programma, è in atto su Gioia Tauro, dove è ripreso il
traffico ro­ro (rotabili), grazie a Grimaldi e al terminalista Blg. Sono anche stati ultimati i lavori per
portare il pescaggio a ­18 metri lungo tutta la principale banchina di accosto transhipment e si punta alla
realizzazione di un bacino di carenaggio(si veda l' articolo accanto). È stata anche conclusa la gara e il
contratto per l' avvio della realizzazione del gateway ferroviario e del collegamento multimodale tra il
porto e la stazione di San Ferdinando. Sia a Gioia Tauro che a Taranto, poi, opereranno uffci dall'
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Agenzia per il lavoro portuale preposti, per tre anni, a riqualificare e ricollocare i lavoratori attualmente
in esubero nei due scali di transhipment: 442 nel primo e 518 nel secondo.
A Napoli, dopo l' intervento diretto del ministro dei trasporti, Graziano Delrio, nell' approvazione in
comitato portuale della variazione di bilancio che ha anche salvato 149 milioni di fondi Ue non impegnati
nella programmazione 2007­2013, il commissario Antonio Basile si prepara ad avviare la gara pubblica
per l' approfondimento del pescaggio del porto. Un progetto fermo dal 2007 e che ha provocato la
perdita di numerosi traffici. Infine a Brindisi sono quasi ultimati i lavori del nuovo terminal Costa Morena,
una piastra logistica da 200mila metri quadrati per la quale manca solo il collaudo di parte dei piazzali
ma su cui già stanno operando alcune navi. Nel porto, spiega il commissario Mario Valente, «sono
aperti cantieri per più di 50 milioni che permetteranno il riassetto del porto, compresa la
razionalizzazione di ex aree militari e dei varchi d' ingresso e uscita. Di questi 50 milioni, 29 sono
dedicati ai lavori per Costa Morena Est».
Intanto Delrio si prepara a risolvere la questione delle Regioni che hanno chiesto una deroga alle
fusione della port Autority in Adsp. Si tratta di Liguria, Sardegna Campania e Sicilia.
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RAOUL DE FORCADE
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Il caso. Il futuro nelle riparazioni navali
A Gioia Tauro sbloccati 15 milioni per le banchine
Quindici milioni di euro per il Porto d i Gioia
Tauro, d a s p e n d e r e s u b i t o i n l a v o r i d i
banchinamento dell' area destinata alle
riparazioni navali.
Una somma non prevista nell' esercizio
finanziario di questo anno ma che, con una
correzione formale, è stata messa a bilancio e,
dopo tutti i passaggi di rito, approvata: il
Comitato portuale, riunitosi la scorsa
settimana, rende immediatamente disponibili i
fondi. È il primo passo concreto verso la
riqualificazione del porto. Entro un anno le
banchine potrebbero essere già operative.
Ancora primo scalo di transhipment nel
Mediterraneo, con 2 milioni e 700mila
container movimentati, il porto calabrese tenta
la strada della diversificazione: considerata l'
involuzione del settore del trasbordo, gli effetti
drammatici della crisi e la concorrenza
straniera, è pronto ad accogliere al suo interno
nuove attività. I grandi spazi dell' area e quelli
a ridosso delle banchine, l' ampiezza degli
accosti, la profondità dei fondali (superiore a
quella degli altri porti nazionali e del bacino
del mediterraneo), rendono possibile un nuovo
assetto funzionale e strutturale. L' obiettivo è
assorbire maggiori traffici e aumentare la competitività.
L' operazione è molto complessa: il prossimo lavoro di banchinamento prelude a un nuovo bacino di
carenaggio, sulla cui realizzazione è stato condotto un dettagliato studio di fattibilità. «Che ci fa essere
ottimisti ­ afferma il Comandante Andrea Agostinelli, commissario straordinario dell' Autorità portuale ­
in 36 mesi il porto di Gioia Tauro potrebbe avviarsi a un nuovo corso». Gli interventi per il bacino per la
riparazione e la manutenzione delle navi sarà a carico della Regione. L' Autorità portuale spenderà
invece circa 50 milioni per lavori sui 5.125 metri complessivi di banchine. In cantiere anche il nuovo
terminal intermodale che la Sogemar Spa (l' ente gestore che si è aggiudicato la gara internazionale)
realizzerà per 40 milioni di euro (la metà derivanti dal Pon Reti e Mobilità 2007 ­ 2013, a carico dell'
Autorità portuale di Gioia Tauro) e gestirà con una concessione trentennale.
L' ottimismo di Agostinelli, che sta per lasciare l' incarico passando il testimone al prossimo presidente
dell' Autorità portuale, scaturisce, oltre che dall' intensa attività svolta, anche dall' impegno del Governo
che, in una prospettiva di sviluppo dello scalo, ha sottoscritto nel mese di luglio l' accordo di programma
per il rilancio del porto, prevedendo anche l' istituzione di un' agenzia del lavoro: dal 1° gennaio 400
esuberi saranno riqualificati e rioccupati.
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Gazzetta del Sud
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Movimentazione merci
Protestano i portuali disoccupati
Giovedì mattina convocata riunione nella sede dell' Authority
Proteste ieri mattina di alcuni soci della
cooperativa "Gruppo portuale Milazzo" che ex
art. 17 si occupa della movimentazione delle
merci sulla banchina commerciale. Un gruppo
di lavoratori che non è rientrato tra i 9 addetti
utilizzati per questa commessa ­ ha bloccato
per qualche ora le attività al fine di richiamare
l' attenzione delle varie autorità s u u n a
situazione che aloro dire è diventata
insostenibile. È noto infatti che la coop, a
seguito del nuovo bando emesso dall' Autorità
portuale, è auto rizzata per l' impiego massimo
di 9 addetti, ove se ne riscontri la necessità da
parte delle imprese autorizzate. Il direttivo
della stessa cerca di far ruotare tutti i soci,
destinando persino una parte degli introiti di
coloro che lavorano ma ciò non è sufficiente.
Sul posto sono intervenute le forze dell' ordine
e la capitaneria di porto e alcuni
rappresentanti sindacali. La situazione è
rientrata dopo che l' Autorità portuale h a
deciso di convocare per giovedì alle 9,30 una
riunione presso la propria sede di Messina col
sindaco, il comandante del porto, il
responsabile della Comet e la coop Gruppo
portuale Milazzo.
Sulla questione è intervenuta con una nota
inviata tra l' altro anche al prefetto, pure
Confindustria. «Pur comprendendo il disagio delle maestranze in questo momento al di fuori del ciclo
operativo ­ si legge in una nota a firma del presidente Sebastiano D' Andrea ­ queste manifestazioni di
protesta non potranno che essere catalogate come manifestazioni di privati cittadini che richiedono
ascolto e tutela per le proprie ragioni, ma le cui forme di protesta non possono ledere il diritto delle
imprese e delle loro maestranze a svolgere il proprio lavoro nella massima serenità e tranquillità. Per
questo chiediamo che vengano adottate le misure opportune per consentire il normale svolgimento
delle attività lavorative.3(g.p.
)
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TempoStretto
Porti
politica
Autorità portuale, Bisignano: "Con Gioia Tauro
potremmo avviare le zone economiche speciali"
In attesa della risposta del ministro Delrio alla
richiesta di proroga per i tre porti siciliani, che,
presumibilmente, verrà accolta in maniera
parziale e per un periodo breve, dato che è
stata presentata nella maniera più
improponibile possibile , ritengo che l' avvio
della riforma del sistema portuale logistico
nazionale non possa più essere rinviato, a
partire dai sistemi plurimodali individuati
.Sistemi che presentano criticità e vantaggi; ed
a proposito di quest' ultimi, credo che ancora
non sia stato preso in considerazione un
aspetto particolare che potrebbe costituire un
autentico moltiplicatore in termini di sviluppo
economico per quel sistema definito del Mar
tirreno meridionale e dello Stretto. Sistema che
vede la compresenza di due importanti sistemi
portuali: quale quello di Gioa Tauro individuato
dall' Unione Europea come porto core e quello
d i Messina , individuato dalla stessa Unione
Europea come porto comprehensive, che
potrebbero vedere realizzato nelle aree
portuali o retroportuali di loro competenza un
meccanismo di sviluppo territoriale
sperimentato con successo in altri paesi e non
solo europei, quale la zona economica
speciale o Zes .La Zes è una zona in cui
vengono applicate specifiche leggi finanziarie
ed economiche con l' obiettivo di attrarre investitori stranieri grazie ai vantaggi che possono ricevere, e
cioè incentivi per la realizzazione degli investimenti iniziali, agevolazioni doganali, esenzioni fiscali,
deroghe ai contratti di lavoro, disponibilità di terreni a canoni di locazione ridotti ed utenze a tariffe
agevolate.Nella Zes sono ammesse imprese che svolgono attività logistico distributiva o di natura
industriale o imprese di servizi che svolgono le attività di importazione, deposito, conferimento,
trasformazione, assemblaggio e riesportazione di merci; con l' assoluto divieto della produzione e
stoccaggio di materiali radioattivi e la produzione di sostanze chimiche che possono avere un impatto
negativo sull' ambiente.E le Zes, a scanso di equivoci, non sono gestite dai vari organismi di gestione
dei sistemi portuali, ma da un soggetto giuridico pubblico e privato con, quindi, il coinvolgimento pieno
e partecipe degli operatori privati, promosso dalla regione interessata. Come sempre avviene in Italia,
solo adesso (in ritardo rispetto agli altri paesi europei) ci si sta accorgendo di tale nuova occasione di
sviluppo, e proliferano le richieste di istituzione delle Zes, che necessitano dell' appoggio pieno delle
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varie realtà istituzionale e territoriali.Dalla richiesta che riguarda l' intera regione della Sardegna a quelle
di Livorno e Civitavecchia, a quella recentissima proposta dal sindaco di Milano Sala per la
localizzazione di una Zes nelle aree dell' ex Expo, così come ci si sta muovendo in Puglia per quanto
riguarda le aree retroportuali di Brindisi. Sarebbe interessante valutare appieno la possibile
correlazione che può venire dalla richiesta di istituzione di zone economiche speciali distinte, sia per il
porto di Gioa Tauro che per le aree di pertinenza dell' autorità portuale di Messina. Ma per Gioa Tauro è
stato presentato un disegno di legge ad hoc e la regione Calabria, nella interlocuzione col governo
nazionale avuta in occasione del masterplan per il sud, ha fatto propria tale richiesta, che è supportata
anche dall' esistenza di una zona franca ( o free zone), mentre per Messina, la proposta inviata con
lungimiranza quasi due anni fa dal presidente De Simone, e che riguardava la realizzazione di una Zes
nell' area di Giammoro e d inoltrata al Presidente della regione ed ad altri rappresentanti istituzionali e
politici, non ha avuto alcun riscontro. Gli unici segnali positivi e di attenzione sono venuti dai due sindaci
del territorio interessato, i Comuni di Pace del Mela e San Filippo del Mela, con il sindaco di Pace del
Mela che ha rilanciato l' idea di una zona franca portuale ; e proprio nei giorni scorsi tale sinergia è stata
suggellata dalla sottoscrizione di un' intesa con l' AP di Messina per il nuovo piano regolatore delle aree
demaniali marittime relative ai comuni di Pace del Mela e San Filippo del Mela.Protocollo di intesa in cui
viene auspicata la possibilità di prevedere l' attivazione di una Zes, sulla base degli strumenti e
finanziamenti strutturali comunitari, e correlata alle Ali (aree di logistica integrata) promosse dai
ministeri delle infrastrutture dei trasporti e dell' ambiente e tutela del territorio. E' auspicabile che tale
grossissima occasione venga colta nel modo migliore, considerando anche che si tratterebbe di due
Zes istituite in due città metropolitane. Michele Bisignano.
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26 settembre 2016
IlDiarioMetropolitano
Porti
Artisti napoletani contro razzismo e xenofobia
Domani alle ore 11.00, presso il Salone degli
Specchi si Palazzo Zanca, l' Assessore alla
Cultura, Daniela Ursino, incontrerà una
delegazione di artisti impegnati nella Crociera
della Musica Napoletana. In occasione della
XXXVII giornata del turismo, domani si
svolgerà una manifestazione, che permetterà
lo scambio culturale e musicale, dove unico
obiettivo sarà inviare un messaggio di
fratellanza e affinità tra città mediterranee
contro il razzismo e la xenofobia. Giunta alla
nona edizione, la crociera, ospitata a bordo di
MSC Poesia, esporta nei principali porti del
Mediterraneo la canzone classica meridionale.
La nave, salpata dal porto di Napoli, si dirigerà
verso Messina, La Valletta, Palma di Maiorca,
B a r c e l l o n a , M a r s i g l i a e Genova. D o p o
Messina, l' evento itinerante raggiungerà infatti
mercoledì 28 Malta, dove si svolgerà una visita
guidata della città ed un' esibizione congiunta
di musicisti maltesi e napoletani; venerdì 30 gli
artisti si recheranno presso la scuola di musica
"Taller de Musics" di Barcellona per incontrare
i maggiori esponenti della rumba catalana, i
Rumbamazigha. Il 2 ottobre, infine, nella sede
dell' Associazione ViadelCampo29Rosso di
Genova, si terrà il gemellaggio tra la scuola
dei cantautori genovesi e la canzone
napoletana, nel ricordo dell' indimenticabile Fabrizio De Andrè. La crociera della musica napoletana è
attualmente uno dei pochissimi esempi in Italia di turismo emozionale, capace di trasformare un
momento ludico in un evento di comunicazione e promozione del territorio, e suscitare nei partecipanti il
senso di riscoperta delle proprie radici, lanciando al tempo stesso un messaggio di vicinanza tra i
popoli del Mediterraneo.
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L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
Costa Crociere, nasce il campus per gli ufficiali
Un campus all'avanguardia per
l'addestramento degli ufficiali delle navi da
crociera, con annessi un centro medico
avanzato, un hotel a 11 piani e 176 stanze e un
ristorante. Ad Almere, in Olanda, poco distante
da Amsterdam, si trova l'Arison Maritime
Center, il centro di formazione d'eccellenza
per le operazioni marittime del gruppo
Carnival, in cui studiano e si esercitano anche
gli ufficiali delle navi Costa Crociere. Il centro è
stato aperto a fine luglio da Carnival
Corporation, il colosso nel settore dei viaggi
che controlla dieci compagnie internazionali di
crociere, tra cui l'italiana Costa. Sorge su
un'area di 10mila metri quadri, è
ecocompatibile e ha comportato un
investimento diretto di 75 milioni di euro.
«Anche grazie ai recenti investimenti di
Carnival Corporation, l'Arison Maritime Center
è oggi il centro marittimo più avanzato al
mondo per la formazione e il miglioramento
continuo della sicurezza e dell'eccellenza del
settore crociere» ha spiegato il direttore Hans
Hederstroem. Cuore della struttura è la
Csmart Academy: operativa già dal 2009, ogni
anno qui si formano 6500 ufficiali di coperta e
di macchina del gruppo Carnival, inclusi quelli
Costa Crociere. Fiori all'occhiello della Csmart
sono i quattro simulatori di ponte di comando e gli altrettanti di sala macchine, esatta riproduzione degli
originali che si trovano sulle navi, oltre ad altri 40 simulatori con postazioni singole per l'addestramento
mirato. I simulatori di ponte ricreano scenari d'emergenza e condizioni marittime reali, incluso il traffico
navale, le interferenze degli aerei, gli eventi atmosferici e la presenza di animali oltre a riprodurre 60
porti di tutto il mondo come quelli di New York, Miami, Copenaghen e Stoccolma
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L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
«Trasporti, Italia sulla strada giusta»
Delrio al G7 in Giappone: «Stiamo già lavorando alle smart road»
«L'Italia è nella giusta direzione per
l'innovazione tecnologica delle infrastrutture al
centro del G7 Trasporti». È il commento del
ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Graziano Delrio, dopo il vertice tra i
responsabili dei dicasteri dei sette paesi
tenuto il 23­25 settembre Karuizawa in
Giappone con la Commissaria Europea ai
Trasporti Violeta Bulc e presieduto dal Ministro
Keiichi Ishii. «Dal tema della guida autonoma
posto dal primo G7 in Germania ­ spiega
Delrio ­ la Presidenza giapponese ha posto il
tema delle strade rinnovate e intelligenti, con
le quali veicoli sempre più autonomi dovranno
mettersi in dialogo. I ministri dei Paesi del G7
si sono quindi messi alla guida di questo
percorso sfidante che dovrà permettere allo
stesso veicolo di viaggiare nello stesso modo
in tutti i paesi: quindi, standard per
l'interoperabilità dei sistemi stradali e dei
veicoli al di là dei confini nazionali e
continentali, aumento della qualità delle
infrastrutture, armonizzazione delle leggi,
maggiore efficienza economica, capacità di
generare crescita da parte dell'intero
sistema». I Paesi del G7 hanno dato il via ad
un gruppo di lavoro in questo campo.
«Fondamentale sarà per i nuovi veicoli che le
strade siano di qualità, hanno sottolineato i ministri ­ continua Delrio ­ e questo dice che la scelta
compiuta dal nostro governo di procedere con manutenzioni profonde e intelligenti di strade e viadotti
affidati ad Anas e anche ad altre concessionarie non è solo un atto dovuto dopo anni di incuria, ma
anche un atto che prepara a far viaggiare veicoli sempre più tecnologici che scambiano e ricevono
informazioni dall'esterno mentre sono in moto». La necessità di una legislazione condivisa è stata posta
anche dai produttori invitati a intervenire all'incontro, uno per Paese, per Italia Fca, con il direttore della
ricerca e innovazione veicolo Enrico Pisino. «La Struttura tecnica di missione del ministero ­ ha
continuato Delrio ­ sta già lavorando da tempo a uno standard nazionale sulle smart roads e questa è
un'esperienza che porteremo al tavolo di lavoro del G7». In generale il processo deve vedere il
coinvolgimento di «decisori politici, centri di ricerca, industrie, università e può essere generatore di una
economia nuova ­ continua il ministro ­ se le infrastrutture migliorano la sicurezza e riducono il rischio,
permettono trasporto sostenibile, turismo e lavoro, vedono nelle infrastrutture possibili effetti stock sulla
crescita, diventano una occasione di ricerca e sviluppo». Seguendo la strategia definita nell'Allegato
infrastrutture al Def 2016, «Connettere l'Italia», molte e profonde sono le novità introdotte che Delrio ha
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L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
illustrato al G7: «Abbiamo introdotto la pianificazione nazionale per logistica, strade, autostrade e porti ­
ha detto il ministro ­ mettendo al centro le opere in base alla loro utilità, non alla loro dimensione,
evitando l'overdesign, cioè il sovradimensionamento e lo spreco di risorse, favorendo soluzioni efficaci
dal punto di vista economico e l'intermodalità». I lavori continueranno ora a livello tecnico e
l'aggiornamento ci sarà al prossimo G7 Trasporti che si terrà il prossimo anno in Italia. «Abbiamo
proposto inoltre ­ spiega Delrio ­ di affrontare i temi della sostenibilità sociale delle infrastrutture,
trattando del terzo pilastro della `crescita´ indicata da Europa 2020, sostenibile, intelligente, inclusiva.
Un tema di grande attualità accolto favorevolmente dai ministri: dalla mobilità come diritto per tutti, alle
connessioni tra centri e periferie, Nord e Sud, per pari opportunità, una nuova cultura
responsabilizzante della progettazione, il dibattito pubblico, i social per la condivisione ».
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