Rassegna stampa del 18 settembre 2016
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Rassegna stampa del 18 settembre 2016
USTICA LINES Domenica, 18 settembre 2016 USTICA LINES Domenica, 18 settembre 2016 Autorità portuali 18/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 20 SEBASTIANO SALEMI La Cgil: Authority? No alla proroga 18/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 33 ALFONSO NASO "Canalone dei veleni" la Regione si smentisce 18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Pagina 21 1 3 5 Augusta, pioggia di fondi: si punta al depuratore Cantieristica navale 18/09/2016 La Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 31 7 Sansovino ai "box", riecco il traghetto Veronese Demanio marittimo 18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Pagina 18 8 Salina, un tesoro di isola fra storia e archeologia 18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Pagina 22 10 Porto di Avola, il Comune si appella ai privati Trasporti marittimi 18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 22 DA CALTABELLOTTA VERSO L' AMERICA STORIE DI SPERANZA ED EMIGRAZIONE 12 Porti 18/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 31 14 Lettera aperta a Falcomatà «Partire dal porto di 18/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 33 15 Il Sul: rimorchiatori insufficienti 18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 18 16 Concluso ieri il primo progetto scuola lavoro 18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 18 17 Ex cantiere navale, revocata l' assegnazione 18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 18 18 San Vito, sequestrata una discarica abusiva 18/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 21 La visita messinese di Ciampi 18/09/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 5 La processione e la messa in diretta su Rai1 18/09/2016 La Sicilia (ed. Messina) Pagina 29 "Emergence", da domani verrà allestito un affresco gigante nella... ATTILIO BORDA BOSSANA 20 22 23 18 settembre 2016 Pagina 20 Gazzetta del Sud Autorità portuali Augusta, sindacato contrario alla richiesta di Crocetta La Cgil: Authority? No alla proroga «La riforma nazionale deve partire subito, basta manovre politiche» Sebastiano Salemi AUGUSTA La Cgil di A u g u s t a i n t e r v i e n e sullavicendaAutoritàPortuali e bacchetta Crocetta. «La richiesta di proroga all' avvio d e l l e n u o v e autorità portuali d i s i s t e m a avanzata dal governatore Crocetta al ministro Del Rio è la posizione del sindacato rappresenta un ritardo dannoso per la Sicilia, per il futuro del porto di Augusta e lo sviluppo della città». I rappresentanti di Cgil Augusta e Filt Cgil ritengono che la riforma rappresenti una grande opportunità. «Le motivazioni ufficiali dichiarate dal governo regionale sono da ricondurre alla mancanza di infrastrutture nel porto di Augusta, che si potrebbero realizzare nei tre anni di proroga, lavori e progetti approvati e già finanziati e che lo stesso ministro il mese scorso ha bloccato spiegano i segretari di Cgil Augusta Massimiliano Arena e della Filt Cgil Siracusa Vera Uccello. Lavori avviati e necessari all' ampliamento della panchina per il Terminal hub e al collegamento ferroviario. Piuttosto che lavorare per realizzare la riforma con tutto ciò che ne deriva, il governatore della Sicilia preferisce intervenire per garantire gli equilibri politici, facendo sfumare le opportunità di sviluppo e lavoro che la riforma assicura anche attraverso la richiesta e utilizzo di fondi nazionali ed europei». Secondo la Cgil è indispensabile unire le energie di tutti al fine di ingaggiare la bat taglia perché non si decida una proroga del commissario ma si proceda, al più presto, alla nomina di una personalità che dimostri di avere una visione sistemica. Il sindacato annuncia che «si attiverà per organizzare ad Augusta un' iniziativa pubblica che oltre all' amministrazione comunale dovrà vedere la presenza della portualità della Sicilia orientale e tutti i rappresentanti politici a ogni livello proseguono. Non vi sono dubbi che essendo il porto di Augusta uno dei più importanti porti industriali e commerciali in Italia, per ampiezza e profondità dei fondali, è necessario un investimento infrastrutturale che permetta di svolgere il ruolo di porto core così come riconosciuto dalla legge e di coordinamento dell' area mediterranea. La Cgil auspica un approfondimento immediato della questione, nella consapevolezza che ogni giorno che passa può segnare un colpevole ritardo che oltre alle ceneri lascerà ad Augusta tanta indignazione. Sentiamoci tutti responsabili e non manchiamo di svolgere con correttezza e coerenza il nostro ruolo affinché la politica dimostri, almeno questa volta, di essere al servizio della comunità».3. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 18 settembre 2016 Pagina 20 < Segue Gazzetta del Sud Autorità portuali SEBASTIANO SALEMI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 18 settembre 2016 Pagina 33 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Autorità portuali San Ferdinando "Canalone dei veleni" la Regione si smentisce L' assessore cambia idea: non disastro ambientale ma solo un grave danno Alfonso Naso SAN FERDINANDO Un nuovo tavolo tecnico a Catanzaro per esaminare l' emergenza (a dire dell' Autorità portuale risolta) del canalone dei veleni. Resta da capire che cosa succederà adesso. La bonifica sarà fatta o no? La risposta dovrà arrivare dall' Arpacal, che dovrà esaminare la sabbia contaminata da sostanze inquinanti. Ma il rebus rimane, perché sostanzialmente la Regione si è smentita a proposito di una nota diffusa nel mese di agosto nella quale si parlava espressamente di disastro ambientale, concetto questo che fa pensare alla necessaria bonifica. Improvvisamente, però, l' assessore regionale all' Ambiente, Antonella Rizzo, ha virato verso la meno impattante locuzione "grave danno ambientale". A parte questi continui cambi di opinione relativi a quanto successo da agosto in poi, resta da capire che cosa resta da fare nell' area del canalone che, ricordiamo, ha sversato in mare sostanze illecitamente conferite. E mentre tutti gli Enti sembrano avere siglato un patto di non belligeranza dopo le liti sulla competenza, non si sa la futura strategia. Si aspetta di capire quale sarà la relazione dettagliata dei Vigili del Fuoco che comunque hanno fatto sapere, dopo l' ispezione della parte coperta, che ci sono anche pesci vivi e materiale di ogni tipo. Sarà adesso la Procura della Repubblica di Palmi ad approfondire il caso e sembra siano vicini già i primi provvedimenti per la mancata vigilanza nel canalone. Proprio sulla vigilanza dell' area si è incentrata la discussione alla Regione. Presenti al tavolo, oltre all' assessore Rizzo, anche i rappresentanti di Arpacal, Iam, Vi gili del Fuoco, Autorità Portuale e Corap e il sub commissario del Comune di San Ferdinando, Sandro Borruto, con il funzionario dell' area tecnica Vincenzo De Masi. Il Comune, che ha un ruolo marginale nella vicenda, provvederà a chiudere la strada di accesso al canalone dal lungomare. Per il resto, alla vigilanza nella condotta dovranno provvedere gli altri Enti coinvolti. Intanto il Comitato "7 Agosto" continua la sua lotta e lunedì sarà sentito in commissione Ambiente del Consiglio regionale.3. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 18 settembre 2016 Pagina 33 < Segue Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Autorità portuali ALFONSO NASO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 18 settembre 2016 Pagina 21 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Autorità portuali Augusta, pioggia di fondi: si punta al depuratore Aumentati gli stanziamenti previsti per alcune opere in città. Destinati sette milioni per la realizzazione del collettore IN BREVE Conferenza stampa nella sede dell' associazione «Umberto I» del presidente della commissione «Bilancio e programmazione» all' Ars Enzo Vinciullo che ha rassicurato sulla destinazione dei fondi. Cellina Saraceno OOO Sono confermati e inseriti nel «Patto per il sud», firmato la scorsa settimana, i 32 milioni di euro per la costruzione del depuratore e delle opere fognarie finanziate nel 2012 dal Cipe, ma ad oggi mai spesi, facendo scattare dall' anno scorso il commissariamento degli interventi affidati come tecnico a Vania Contrafatto, assessore regionale ai Rifiuti. Lo ha affermato ieri mattina, durante una conferenza stampa nella sede dell' associazione filantropica «Umberto I» di via Umberto, presieduta da Mimmo Di Franco, che guida l' associazione, il presidente della commissione «Bilancio e programmazione» all' Ars Enzo Vinciullo che ha così rassicurato sul mantenimento dei fondi che non potranno essere persi, (salvo ulteriori ritardi nell' avvio degli interventi) anche visto l' accordo Stato Regione alla base del protocollo del masterplan del Mezzogiorno. «La somma per la realizzazione di uno dei 12 interventi previsti, ovvero la realizzazione del collettore di collegamento per le acque di Augusta isola ha aggiunto è stato aumentato di 3 milioni di euro passando a oltre sette milioni di euro. Inoltre ho avuto la disponibilità del commissario ad acta, Vania Contrafatto di venire ad Augusta venerdì 14 ottobre, vorrem mo capire con attenzione a che punto se cui auguriamo che già entro ottobre si possa procedere con la progettazione degli interventi necessari». Vinciullo ha poi ribadito come per Augusta sono destinati una sessantina di milioni di euro che comprendono i 10 milioni per il consolidamento e la fruizione di parte del Castello svevo, e due milioni e mezzo per il castello di Brucoli, poco più di 14 milioni di euro per l' impianto di compostaggio di Augusta, che avrebbero potuto forse essere di più «se l' amministrazione avesse presenta to delle richieste. Mi dispiace che non l' abbia fatto ha proseguito inoltre non dobbiamo dimenticare i quasi 10 milioni per i lavori di completamento dell' ospedale "Muscatello" per la realizzazione Pta e Rsa, stanziati nel 2010 ex articolo 20 che non fanno parte del Patto per il sud ma sono stati confermati dal ministero per la Salute». Vinciullo, inoltre, è intervenuto anche sulla richiesta presentata da qualche giorno dal presidente della Regione, Rosario Crocetta di mantenere per tre anni, così come sono le Autorità portuali siciliane tra cui Augusta, rinviando dunque l' accorpamento previsto dalla riforma dei porti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 18 settembre 2016 Pagina 21 < Segue Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Autorità portuali «Non sono d' accordo ha concluso ho chiesto di poter avere tutti gli atti e faremo tutto il necessario per evitare questo rinvio che ci porterebbe oltre il 2017, quando anche il porto di Catania potrà chiedere di diventare porto core come Augusta. Pensiamo che sia questo un preciso obiettivo del Governatore, anche se ritengo che siano poche le possibilità che Catania possa diventare porto core visto che è il diciottesimo porto in Italia». (*CESA*) IN BREVE. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 18 settembre 2016 Pagina 31 La Sicilia (ed. Agrigento) Cantieristica navale Sansovino ai "box", riecco il traghetto Veronese PORTO EMPEDOCLE. La sua sagoma fa ormai parte del paesaggio empedoclino, specie quello portuale. Perfino in certe cartoline d'«epoca» campeggia fiero agli ormeggi della banchina centrale. E' il traghetto Paolo Veronese, inaffondabile (per fortuna) imbarcazione una volta della Sire mar oggi di Compagnia delle Isole che periodicamente torna in servizio sulla tratta Porto Empedocle Isole Pelagie. Dopo alcuni mesi di efficiente e tutto sommato puntuale servizio, il «traghettone» Sansovino pare avesse bisogno di alcuni interventi di sistemazione sia meccanica che allo scafo. Da qui la decisione di mandarlo ai «box» dei cantieri navali per alcuni giorni o settimane. Da qui la necessità ovvia di inviare a Porto Empedocle un traghetto sostitutivo. Quale? Ma ovviamente il più piccolo Veronese, sempre efficiente nonostante gli anni passati a macinare miglia nautiche nel Canale di Sicilia o in altre rotte intorno all' isola. A giustificare l' invio di un' imbarcazione di linea più piccola è il fisiologico calo di passeggeri che si registra in questo periodo, sia in termini turistici che di altro genere. Il Paolo Veronese rimarrà in servizio per alcuni giorni, non si sa quanti con esattezza, il tempo necessario a rimettere in sesto dopo le fatiche estive il Sansovino. Da ricordare come le Pelagie siano servite da un' altra nave di linea che parte di mattina, quasi sempre con pochissimi passeggeri, a dispetto di un corposo investimento economico da parte della Regione. F.D.M. IL VERONESE A PORTO EMPEDOCLE. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 18 settembre 2016 Pagina 18 Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Demanio marittimo Salina, un tesoro di isola fra storia e archeologia Tre piccoli musei ospitano svariati oggetti delle tradizioni contadine e reperti che sono stati recuperati negli scavi Il museo del vino è ospitato in un palmento dell' Ottocento che è stato ristrutturato, riuscendo a ricostruirne l' ambiente originario con botti, strumenti e attrezzi agricoli che sono propri di una cantina patronale. Eleonora Iannelli OOO Archeologia, storia, tradizioni rurali e marinare. A Salina un percorso museale da scoprire e valorizzare. Allestito negli ultimi anni dal Comune, comprende tre siti espositivi e alcune aree archeologiche. Per villeggianti e turisti, il tour parte dal Museo del vino, a Santa Marina, in via Risorgimento. Si tratta di un palmento dell' Ottocento che è stato ristrutturato, riuscendo a ricostruirne l' ambiente originario con botti, strumenti e attrezzi agricoli che sono propri di una cantina patronale. Testimonianze interessanti e utili anche per gli appassionati di etnostoria. La tappa prevede circa mezz' ora di tempo. Spostandosi a Lingua, vicino al laghetto, c' è la possibilità di visitare gli altri due musei, a un tiro di schioppo l' uno dall' altro. Il primo è quello archeologico e che è stato realizzato nel 2010. L' edificio, su due livelli, custodisce preziosi reperti che sono provenienti da aree di scavo locali e che fino a qualche anno addietro erano ospitati nei locali del Museo regionale di Lipari. Anche se, ad ogni modo, giacevano nei depositi a causa della mancanza di spazio. Il Comune ha, così, raggiunto un accordo con la Direzione del "Bernabò Brea", riuscendo ad acquistare e reso funzionale un immobile, per poter ospitare i "pezzi" di epoca grecoromana. Ed ecco anfore, vasi, contenitori per grano, olio e vino, monete e anche splendidi gioielli, come una collana in pasta vitrea, manufatto di rara bellezza e grande valore. Fuori dal museo, seguendo il filo logico e cronologico dell' archeologia, si raccomanda di visitare due aree dove, a partire dagli anni Sessanta, sono stati effettuati scavi importanti. La prima si trova sott' acqua, nei fondali del laghetto, ma è, comunque, ben visibile dalla terrazza del museo. Si scorgono vasche di epoca romana, che servivano per estrarre il sale. Lasciando il museo, a Punta Barone, sul lungomare, ecco un' antica fornace per il pesce salato. Tra Santa Marina e Malfa, nella zona di Portella, si incontra anche una lunga scalinata che si inerpica, fino a raggiungere in alto un sito affascinante da non perdere. Qui si possono ammirare i resti di una quindicina di capanne di età neolitica, dove furono ritrovate tante suppellettili e la famosa collana, la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 18 settembre 2016 Pagina 18 < Segue Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Demanio marittimo stessa che, adesso, si trova esposta al Museo. Tornando nell' area del laghetto, tappa al Museo civico, allestito alla fine degli anni Novanta. Offre uno spaccato di vita contadina, esponendo macine per il grano, torchi, attrezzature per la pesca, utilizzate nel 1800 sulle imbarcazioni degli armatori loca OOO Tre musei aperti ed un quarto di prossima apertura. Quattro musei in un piccolo territorio. Quasi un record li, per trasportare olio, capperi e malvasia. Il tour completo attualmente è gratuito, ma dovrebbe costare sei euro, con la formula del biglietto unico. Per le visite, possibile recarsi direttamente sul posto, da lunedì a sabato, fino al 30 settembre. Dal primo ottobre, invece, sarà necessaria la prenotazione al numero 090/9843522. Al telefono, per le informazioni dell' Ufficio turistico, risponde Domenico Arabia, che poi svela la sua identità di vicesindaco «tuttofare». All' occorrenza, infatti, prenota le visite dei turisti nei musei comunali e diventa anche «Per questo possiamo essere orgogliosi, io ed i miei collaboratori, dei risultati raggiunti. I quattro musei, sommati ai vari siti di interesse archeologico, in primis il villaggio preistorico di Portella, consentono ai tanti turisti provenienti da ogni parte del mondo che visitano Salina, di percorrere le diverse fasi storiche che hanno disegnato la nostra comunità nel corso dei millenni. Ed è evidente che l' isola ne ha tratto beneficio a livello turistico. La presenza dei vacanzieri, in questi anni, è notevolmente cresciuta e oggi, tirando le somme, possiamo dire che oltre alla bellezza naturale dell' isola, alla riserva naturale che si può raggiungere fino a quota di circa mille metri, alla buona cucina ed alle strutture turistico alberghiere che sono cresciute, c' è un motivo in più per visitare l' isola verde delle Eolie». guida. «"In un piccolo Comune come il nostro spiega dobbiamo arrangiarci con le poche risorse umane e finanziarie di cui disponiamo. Al momento, non c' è la possibilità di destinare un impiegato alla vendita dei biglietti e quindi l' accesso ai siti è gratuito. Dal prossimo anno, speriamo di poter ricavare degli utili. E dovremmo completare il circuito museale, con l' apertura dell' antico Faro, che abbiamo ottenuto in concessione dal Demanio marittimo e già ristrutturato. Vorremmo trasformarlo in museo del OOO Ma a Salina dobbiamo anche aggiungere il Museo dell' Emigrazione voluto dallo storico eoliano Marcello Sajia. «Non c' è dubbio. Si tratta di un altro museo di notevole e differente interesse storico. È nato a Malfa, e precisamente il museo dell' emigrazione eoliana. La particolare dovizia di particolari e di documenti presenti permettono di rivivere e ricostruire una triste pagina vissuta dalll' arcipelago eoliano. Le diverse fasi di emigrazione, dalla seconda metà dell' 800 fino al secondo dopoguerra, narrate nelle la curiosità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 18 settembre 2016 Pagina 22 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Demanio marittimo Porto di Avola, il Comune si appella ai privati Il sindaco replica alle dichiarazioni dell' ex sottosegretario Bono: da parte dell' amministrazione trasparenza sugli atti IN BREVE Il porticciolo turistico è un progetto che l' amministrazione, come ha sottolineato il sindaco, sosterrà con ogni tipo di intervento mettendo in campo ogni atto amministrativo che possa portare alla sua realizzazione. Antonio Dell' Albani OOO «Caro onorevole Bono, le rispondo subito con piacere al fine di dare ulteriore trasparenza sulle decisioni assunte in merito al procedimento del progetto del porto turistico di contrada Mare Vecchio». Sul dibattito politico riaperto ieri con l' intervento dell' ex sottosegretario di Stato ai Beni culturali Nicola Bono è adesso il sindaco Luca Cannata a rispondere a distanza ai quesiti sollevati dallo stesso deputato avolese il quale con una lettera aperta indirizzata allo stesso Cannata ha ricordato il lungo iter procedurale del progetto del porto turistico peschereccio, chiedendo alla fine quale intenzioni avrebbe l' amministrazione comunale dopo la decisione della Conferenza dei Servizi di archiviare la domanda della società concessionaria FN Progettazioni. Cannata spiega subito il finale che ha determinato l' archiviazione del progetto della società siracusana concessionaria dell' area demaniale di contrada Mare Vecchio: «Innanzitutto è necessario chiarire che il sindaco così come tutta l' amministrazione comunale ha preso atto della decisione della conferenza dei servizi composta da Capitaneria di Porto, Demanio marittimo, Dipartimento urbanistica regionale, Sovrintendenza, Genio civile, Asp... ( più di 18 enti ed uffici amministrativi), che ha deciso di archiviare la pratica per la perdurante carenza documentale e lungaggine del procedimento. È necessario infatti evidenzia ree far comprendere che in questa fase la realizzazione del porto turistico non dipende e non è dipesa dall' amministrazione comunale (come lei stesso ha fato emergere) ma solo e soltanto dalla volontà dei privati nell' investire e mettere risorse finanziarie in campo continua nella risposta a Bono il sindaco Cannata . Tutto ciò è dovuto alla modalità di realizzazione seguita e la scelta negli anni passati che lei bene conosce e potrà giudicare alla luce del risultato. Importante far notare che al mio insediamento ho convocato la conferenza dei servizi chiedendo agli enti partecipanti di valutare i tempi per arrivare definitivamente alla realizzazione dell' opera strategica con soltanto per Avola ma per tutta la Sicilia sud orientale. È fin troppo evidente che la mia amministrazione tiene allo sviluppo della città puntando sul nostro mare e prova ne sono le opere realizzate e visibili che vanno dalla riqualificazione del lungomare passando per l' avvio del depuratore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 18 settembre 2016 Pagina 22 < Segue Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Demanio marittimo e alla riqualificazione del borgo marinaro fa notare ancora Cannata a Bono Proprio per questo oggi, tra l' altro, in riunione con i comuni del gruppo di Azione costiera ho presentato un ulteriore progetto per la nostra marineria per la realizzazione di un riparo per le imbarcazioni da pesca». Sulle intenzioni di realizzare o meno l' opera Cannata risponde così: «In quanto al porto turistico, dunque, con la massima chiarezza ripeto che la mia amministrazione sosterrà ogni tipo di intervento e metterà in campo ogni atto amministrativo che possa portare alla sua realizzazione. Ribadendo che si tratta di un' opera che, visti gli ingenti costi, può e deve essere realizzata solo dai privati (cole lei stesso dice), perché oggi non sono previsti fondi regionali e tanto meno europei che permettano la realizzazione da parte dell' ente locale. Capitali privati, che, appurata la crisi del settore nautico, sicuramente oggi saranno più facili da invogliare per lo sviluppo turistico intrapreso e le opere che abbiamo realizzato rendendo Avola più bella e attrattiva». IN BREVE. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 18 settembre 2016 Pagina 22 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Trasporti marittimi PASSATO E PRESENTE IL LIBRO DI cALOGERO PUMILIA di Giuseppe Pantano DA CALTABELLOTTA VERSO L' AMERICA STORIE DI SPERANZA ED EMIGRAZIONE Ti la scordi la Merica» è il titolo del libro che Calogero Pumilia ha presentato ieri sera nella biblioteca comunale di Caltabellotta conversando con Gaetano Armao, presidente del Consorzio universitario di Agrigento, e con Calogero Mannino, ex ministro. Pumilia, che è stato sottosegretario di Stato e più volte parlamentare, ha voluto descrivere l' emigrazione dal suo paese, Caltabellotta, e più in generale dalla Sicilia verso gli Stati Uniti d' America dal 1892 al 1924. Il libro riproduce, con qualche aggiustamento formale, la tesi di laurea in Studi filosofici e storici, discussa il 21 luglio scorso all' università di Palermo e conseguita da Pumilia con 110 e lode. Il tema è stato scelto prevalentemente sulla base delle memorie familiari. I quattro nonni e diversi familiari di Pumilia raggiunsero New York tra la fine dell' Ottocento e i primi anni del Novecento. L' autore assume le loro esperienze come tessere di quell' enorme, straordinaria e tragica epopea che vide quasi 35 milioni di europei, di cui 4,6 milioni di italiani, lasciare il vecchio continente per il nuovo mondo a causa della miseria, di scontri etnici, religiosi e politici. Da Caltabellotta, in quei 32 anni, partirono per gli Stati Uniti d' America in 1505 e di ciascuno di loro Pumilia ha riprodotto le schede contenute nel sito di Ellis Island dove sbarcavano tutti quelli che venivano dall' Europa. Le schede sono contenute nel cd allegato al libro. In un viaggio ideale l' autore accompagna i suoi compaesani fino all' approdo in una terra lontana, carica di promesse e speranze ma talora ostile e deludente. La Sicilia fu tra le ultime regioni d' Italia ad inserirsi, nell' ultimo decennio dell' Ottocento, nel grande flusso migratorio. Nel libro viene indagata la realtà sociale ed economica dell' Isola, della provincia di «Girgenti» e naturalmente di Caltabellotta in quel periodo, quando la «Grande depressione» causata dalle difficoltà di esportazione dei prodotti agricoli e dalla caduta dei loro prezzi, aggravò le condizioni di miseria di diverse migliaia di braccianti e contadini e spinse alla rivolta dei Fasci, repressa con la violenza dal governo Crispi. A migliaia cittadini privi di tutto, sottoposti alle angherie di una classe dominante ottusa, oppressi dal potere mafioso, ignorati dallo Stato, venivano di fatto espulsi e cercavano migliori condizioni di vita in un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 18 settembre 2016 Pagina 22 < Segue Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Trasporti marittimi mondo lontano. Viaggiavano in navi a volte fatiscenti, stipati in alloggi fetidi e, quando arrivavano, dovevano fare i conti con l' ostilità, i pregiudizi e il razzismo di chi li considerava appartenenti appunto ad una razza inferiore. Per partire spesso si erano indebitati con usurai e il loro primo obiettivo era chiudere quei conti. Altri partivano perché «attratti» da una propaganda martellante messa in atto dalle compagnie d i navigazione attraverso i loro agenti di viaggio presenti anche nei più piccoli paesi che «vendevano» « una sorta di Eden dove la ricchezza era a portata di mano per tutti. «Negli Usa i nostri migranti dice Pumilia facevano i lavori meno qualificati, in edilizia, nelle miniere di carbone, quelli rifiutati dagli altri. Vivevano nelle grandi città, prevalentemente a New York, in case fatiscenti, e ricreavano una porzione della comunità di origine, mantenendo costumi, lingua e tradizioni, rimanendo dentro uno schema arcaico che bloccava o ritardava l' integrazione. Con le loro rimesse aiutavano le famiglie rimaste nei paesi d' origine e consentivano un miglioramento delle condizioni di vita e un aumento dei consumi. Molti tornarono e con i magri risparmi si costruirono la casa e comprarono la terra, quella terra che consentì a tanti braccianti di lasciare l' ultimo gradino della scala sociale». Pumilia racconta di una sua zia che dopo aver vissuto per settant' anni in America non riusciva a parlare l' inglese. L' unico di quei 1505 che ha fatto fortuna in America è stato lo scultore Joseph Nicolosi, che poi ha realizzato il bozzetto per il monumento ai caduti della villa comunale di Caltabellotta. Nel centro montano faceva il pastore e mentre pascolava le pecore impastava la creta e lo soprannominavano «lu stampa pupi». È andato in America a 18 anni ed ha fatto fortuna. Sue opere si trovano in diversi giardini di New York, Baltimora e Filadelfia, ma anche a San Paolo e Rio de Janeiro. Ha lavorato anche per il cinema, ad Hollywood, e realizzato una statua per un film, «La Contessa Scalza», con le fattezze di Ava Gardner. «Tutti gli altri dice Pumilia riuscivano soltanto a guadagnarsi da vivere e mandare qualcosa a Caltabellotta. Però, rimanevano tutti molto legati alla terra d' origine». Pumilia nel libro racconta anche dei suoi viaggi in Usa, a cominciare dagli anni Settanta, che gli consentirono di conoscere quello che restava dell' antica emigrazione e del permanente ricordo di luoghi lasciati parecchi decenni prima. Nell' ottobre del 1978, come rappresentante del governo italiano, Pumilia partecipò, a Washington, alla cerimonia dello scambio delle ratifiche del trattato di sicurezza sociale tra l' Italia e gli Usa. Dedicò la cerimonia alla memoria dei suoi quattro nonni che con il loro lavoro avevano dato un contributo anche piccolo alla straordinaria crescita dell' America del Nord, che avevano creato le premesse, come tutti gli altri migranti, per la crescita delle loro famiglie. Nel libro c' è anche un accenno alle nuove emigrazioni e pure al flusso che adesso, invece, l' Italia riceve. «Sono due fenomeni che partono da spinte analoghe, espulsive ed attrattive dice . Lì, però, si andava in una terra che aveva spazi enormi e prospettive di crescita esponenziali. Adesso si arriva in una terra che non ha le stesse caratteristiche di sviluppo dell' America del 1900. È analogo il dramma umano dello sradicamento. C' è anche un accenno al secondo flusso migratorio che ci riguarda, con i figli ed i nipoti di emigranti che hanno avuto l' illusione di potere rimanere da noi e che invece sono stati costretti ad andare via. E anche adesso, purtroppo, c' è una nuova emigrazione dei nostri verso il nord Europa». Per la pubblicazione del suo libro Pumilia ha scelto la casa editrice Aulino di Sciacca, nata nel 1995, che fa capo a Gianmarco Aulino. Attorno a questa casa editrice si sono concentrati un gruppo d i intellettuali e cultori di storia e lettere, e un piccolo gruppo di redazione. «Il libro di Calogero Pumilia dice Gianmarco Aulino si inserisce nel filone dei saggi e della microstoria, partendo dalla sua storia familiare e allargando la ricerca a tutto il paese di origine per tracciare le vicende dei tanti siciliani che hanno percorso la via dell' emigrazione per cercare il riscatto che la Sicilia ancora non gli dava. Una ricerca di coloro che furono "espulsi" per la condizione insopportabile di miseria o "attratti" dalla speranza di una vita migliore». (*GP*) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 18 settembre 2016 Pagina 31 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Porti Villa San Giovanni Lettera aperta a Falcomatà «Partire dal porto di Gioia» L' associazione "Listretto" sulla Città Metropolitana Giusy Caminiti VILLA SAN GIOVANNI Per «non perdere la logistica nel Mediterraneo» bisogna non lasciarsi sfuggire l' occasione del terminal intermodale del porto di Gioia tauro: l' appello al neo sindaco della Città Metropolitana arriva da Villa e a sottoscriverlo è ilpresidente dell' associazione "ListrettoRete civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno" Rocco La Valle. Primo intervento pubblico della neo costituita associazionei cui soci fondatori sono per lo più ex amministratori che andando al di là dell' appartenenza politica (dal centrodestra al centro sinistra) hanno deciso di abbracciare le problematiche legate allo sviluppo infrastrutturale del territorio. Destinatario della missiva, appunto, il sindaco Falcomatà cui Rocco La Valle, dopo aver lamentato una situazione «triste» per cui il vicino porto d i Gioia Tauro «non va, non decolla, non dà futuro» indica la strada maestra: il collegamento ferroviario. «Sarebbe un vero peccato non salire su quest' ultimo treno, questa è una guerra economica che ci porterà a perdere una delle posizioni strategiche più importanti per l' Europa, regalando un vantaggio economico a chi ha grandi interessi a posizionare piattaforme logistiche nel Mediterraneo: il porto greco del Pireo ne è la dimostrazione». La sfida per il primo sindaco della Città Metropolitana, secondo l' associazione, è lo sviluppo dell' alta velocità e dell' alta capacità Salerno Reggio Calabria edel porto di Gioia Tauro, «considerando queste opere necessarie per difendere gli interessi economici dei cittadini europei. Diversamente, così come l' Europa ha perso il porto della Grecia, presto perderà la logistica nel Mediterraneo, con l' aggravio di alti costi di trasporto che inevitabilmente ricadrebbero sulla famiglie europee». L' appello finale: «Caro Pep pe, sindaco di questa Città, parla tu nella qualità ai signori dell' economia, a quelli che fanno e si occupano di geopolitica, chiedi con forza tavoli istituzionali, rivendica il tuo ruolo e la tua posizione geografica nel Mediterraneo, dai forza alla Città Metropolitana di Reggio Calabria».3. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 18 settembre 2016 Pagina 33 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Porti L' incidente al porto di Gioia Tauro Il Sul: rimorchiatori insufficienti Appello del sindacato a coniugare interessi commerciali e sicurezza Il coordinamento portuali del Sul interviene con una nota stampa sull' ultimo incidente al porto che, tenuto conto delle dinamiche, avrebbe potuto avere ben altre conseguenze. Come si ricorderà, il moto ondoso provocato dalla manovra di uscita della nave "Gerda Maersk" ha fatto sì che un' altra imbarcazione urtasse una delle gru del terminal. «Solo grazie alla prontezza degli operatori di piazzale di Mct si sottolinea nel comunicato si è potuto evitare il peggio, con i manovratori che hanno seguito il percorso della nave traslando con le gru che altrimenti avrebbero colpito il ponte di comando. Le verifiche relative alle cause sono tuttora in corso, ma è apparso chiaro sin da subito che se la nave in uscita avesse avuto una velocità minore probabilmente l' evento non si sarebbe verificato». Secondo il Sul, infatti, la configurazione topografica del porto e la diminuzione del numero di rimorchiatori «determina spesso u n a v e l o c i t à d e l l a nave i n t r a n s i t o p i ù sostenuta, che seppur rientrante nei parametri previsti dal regolamento può condurre, come in questo caso, a pericolosi incidenti. Purtroppo eventi imprevisti possono sempre sopraggiungere, ed è proprio per questo motivo che occorre saper coniugare gli interessi commerciali con quelli legati alla sicurezza dei lavoratori in un' ottica di prevenzione. Un primo passo potrebbe essere sensibilizzare i comandanti delle navi che approdano a Gioia Tauro. Inoltre, crediamo che tutte le parti interessate debbano rendere maggiormente partecipe la concessionaria del servizio di rimorchio in tutte le fasi di programmazione e pianificazione dei servizi nautici». «Noi conclude il Sul non abbiamo alcun dubbio che vogliano adoperarsi per migliorare ulteriormente le condizioni di sicurezza nello scalo, proprio facendo tesoro di eventi che indicano inequivocabilmente la strada da seguire».3(d.l. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 18 settembre 2016 Pagina 18 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Porti O Libero Consorzio Concluso ieri il primo progetto scuola lavoro OOO Con l' intervento del tenente di vascello, Leo Spina, della Capitaneria di Porto Guardia Costiera di Porto Empedocle, si è concluso il primo modulo dei due progetti di "Alternanza Scuola Lavoro" organizzati dal Liceo Empedocle in sinergia con il Libero Consorzio di Agrigento. Il progetto proseguirà a dicembre con la fase pratica che prevede visite nelle redazioni giornalistiche, interviste e montaggi video e iniziative presso attività produttive del territorio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 18 settembre 2016 Pagina 18 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Porti PORTO. Oddo: «A questo punto si prospetta una soluzione tutta trapanese arrivate per la concessione demaniale» Ex cantiere navale, revocata l' assegnazione O OO "Il Ministero delle Infrastrutture ha rivisto l' assegnazione, di fatto revocandola, dell' area dell' ex Cantiere Navale. A questo punto si prospetta una soluzione tutta trapanese arrivate per la concessione demaniale". Lo afferma il deputato questore all' Assemblea regionale siciliana, Nono Oddo,annunciando una sua "missione" a Roma per incontrare il viceministro Riccardo Nencini , del suo stesso Partito socialista, per perorare una soluzione che, a suo avviso, accontenterebbe gli altri due soggetti che avevano manifestato interesse alla concessione. La Capitaneria d i Porto, istruendo la relativa pratica, aveva trasmesso al Ministero anche i progetti del "Cantiere Navale Drepanum" di Paolo Ricevuto e della società cooperativa "Bacino di Carenaggio",formata dai lavoratori dell' ex Satin, la società che ha gestito il Cantiere Navale fino al fallimento. "Mi sembra evidente sostiene Oddo che l' interesse reale della cooperativa è quello di fornire la manodopera ad un' impresa che ritorni ad operare nel più breve tempo possibile". Da qui la prospettazione di una ipotesi di concedere l' area al "Cantiere Navale Drepanum" ma con l' intesa che venga data occu pazione o che, comunque, sia coinvolta nella gestione la società cooperativa "Bacino di Carenaggio", "così valorizzando dichiara Oddo , da un lato, una storica azienda e , dall' altro, una rappresentanza di quelle maestranze trapanesi che continuano ad essere riconosciute e rispettate in tutto il mondo". Il percorso di assegnazione dell' area demaniale, per complessivi 76.782 metri quadri, nella zona del porto, è stato lungo e tortuoso e peraltro non sarebbe neanche arrivato a destinazione. Il Ministero delle Infrastrutture, dopo quasi due anni. ha prov veduto ad assegnarla, alla fine del 2015, per 29 anni al gruppo romano "Marinedi ", in un primo momento escluso dalla gara . Una procedura contro la quale è stato presentato un ricorso al Tar Sicilia da parte della società cooperativa degli ex lavoratori. I giudici amministrativi, dopo che lo scorso 11 marzo hanno dichiarato la sospensiva, hanno rinviato la discussione ed il giudizio di merito alla seduta dell' 11 dicembre. Una vicenda quella dell' ex cantiere che si trascina da anni ma che adesso dovrebbe arrivare a conclusione. Vista anche l' importanza che riveste.(*GDI*) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 18 settembre 2016 Pagina 18 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Porti San Vito, sequestrata una discarica abusiva Il sindaco: «L' area in questione è privata, tuttavia il Comune, ha avviato un' azione di bonifica del territorio» IN BREVE Il sito, sottoposto a vincoli paesaggistici, era stato trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto dove venivano depositati, da ignoti, anche rifiuti speciali, come accertato nel corso del blitz Luigi Todaro O OO I militari del Nucleo di polizia giudiziaria della Guardia costiera di Trapani, hanno sottoposto a sequestro penale un' area demaniale marittima di circa trecento metri quadrati, in località Torre dell' Usciere nel territorio di San Vito Lo Capo. Il sito, sottoposto a vincoli paesaggistici, era stato trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto dove venivano depositati, da ignoti, anche rifiuti speciali, come accertato nel corso del blitz eseguito dai militari della Capitaneria d i porto. Un fenomeno, quello della presenza delle discariche abusive, che continua ad essere ben radicato, nonostante l' incalzare delle forze dell' ordine e della magistratura. Frattanto, proseguono le indagini del personale della Guardia costiera per risalire ai responsabili del degrado. Nel frattempo, della vicenda è stata interessata l' Arpa l' Agenzia regionale per la protezione dell' Ambiente per la necessaria descrizione tecnica della tipologia dei rifiuti insistenti nell' area sequestrata al fine di procedere alle operazioni di ripristino della biodiversità del sito ed al corretto smaltimento degli stessi. L' operazione della Guardia costiera si inquadra nell' ambito delle attività di controllo e monitoraggio, ai fini ambientali, della fascia costiera ai sensi del Nuovo codice sull' ambiente che attribuisce specifiche competen ze al Corpo delle Capitanerie di porto, nell' ambito di attività di vigilanza ambientale del territorio. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di San Vito, Matteo Rizzo: «L' area in questione è privata, tuttavia il Comune, da tempo, ha avviato un' azione di bonifica delle discariche abusive, previa verifica della proprietà delle aree trasformate in impianti fuorilegge». «In ogni caso aggiunge il primo cittadino l' individuazione del proprietario sarebbe stata facilmente esperibile da parte dell' autorità che ha proceduto al sequestro». Poi una puntualizzazione: "E' stata riscontrata la presenza di eternit e non di amianto, di conseguenza il pericolo di inquinamento ambientale è inferiore e, comunque, diluito nel tempo Diffondere, poi, conclude Matteo Rizzo notizie non corrispondenti alla realtà dei fatti, può ingenerare un allarme infondato. Ribadisco che la qualità delle acque di San Vito, come rilevato dal Ministero dell' ambiente, è eccellente". Insomma a San Vito si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 18 settembre 2016 Pagina 18 < Segue Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Porti fa di tutto per salvaguardare l' ambiente e quindi il turismo.(*LTO*) IN BREVE. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 18 settembre 2016 Pagina 21 Gazzetta del Sud Porti La città dello Stretto ricorda con affetto l' allora Capo di Stato scomparso giovedì La visita messinese di Ciampi Era il 24 novembre 2000. Da allora nessun presidente è più venuto Attilio Borda Bossana MESSINA È stato l' ultimo presidente della Repubblica a giungere a Messina in visita ufficiale e i messinesi lo ricordano con grande affetto, ora che non c' è più. Risale al 24 novembre 2000, in occasione delle manifestazioni per il centenario della nascita di Gaetano Martino, la presenza dell' allora Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi a Palazzo Zanca. È stato il nono Presidente che in 58 anni di storia repubblicana, ha visitato la città dello Stretto. Il primo fu Enrico De Nicola, che il 10 agosto del 1946 inaugurò la settima edizione della Fiera di Messina. Einaudi giunse a bordo della nave traghetto Scilla che imbarcava dieci carrozze del treno speciale sul quale viaggiava anche la consorte, donna Carla che tornerà più tardi a Messina, il 13 giugno 1958, quale presidente della Croce Rossa per visitare la sede messinese e l' Istituto ortopedico di Ganzirri. Quella di Gronchi fu la prima visita di un presidente della Repubblica alla sede comunale il 12 dicembre 1955. Lo stesso Gronchi firmò il 29 ottobre del 1959 il decreto con cui era conferita alla città di Messina la medaglia d' oro alvalor civile. Il quarto presidente della Repubblica, Antonio Segni, venne in visita a Messina, il 27 maggio del 1964. La visita di Giuseppe Saragat avvenne quasi alla fine del mandato, il 12 aprile del 1971 e al termine della vacanza pasquale che aveva deciso di trascorrere in Sicilia. A lui successe il democristiano Giovanni Leone che finora, assieme a Napolitano e Mattarella, è stato l' unico presidente a non aver visitato Messina durante il mandato. Sandro Pertini giunse il 12 novembre 1979 per consegnare alla città la medaglia d' oro al valor militare. Francesco Cossiga venne in due occasioni; la prima il 3 marzo 1990 quando a Palazzo Zanca presenziò alla cerimonia di consegna delle Borse di Studio BoninoPulejo. Poi, nel marzo del 1992, per un viaggio "di solidarietà e sostegno al popolo siciliano e ai giudici, alle forze di polizia e alle autorità locali". Oscar Luigi Scalfaro nel marzo del 1997 iniziò il suo viaggio in Sicilia proprio da Messina, ove aveva già soggiornato per via dei rapporti con mons. Francesco Fasola, novarese concittadino, arcivescovo della diocesi messinese. Il 24 novembre 2000 fu la volta di Ciampi, decimo presidente della Repubblica, a rinnovare il rito della visita, con uno stile diverso e personale nei programmi, pur nel rigido rispetto del cerimoniale. Il sindaco Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20 18 settembre 2016 Pagina 21 < Segue Gazzetta del Sud Porti Leonardi gli donò in quell' occasione una targa in argento, con lo stemma civico in oro. Una piccola incisione in oro riportava il nome del presidente e la data del 24 novembre 2000. Sui tre triangoli erano rappresentati altrettanti elementi significativi della città, la Madonnina del porto, il Nettuno del Montorsoli, e una feluca in navigazione, tra Scilla e Cariddi. Il discorso che il Capo dello Stato pronunciò in quell' occasione, nel salone di rappresentanza di Palazzo Zanca, unico nel corso della visita, fu raccolto nel volume "Viaggio in Italia", pubblicazione della presidenza della Repubblica, con le visite che Ciampi fece dal 23 Giugno 1999 al 27 gennaio 2001. Il discorso pronunciato al Comune e le immagini della visita a Messina in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita dello statista messinese Gaetano Martino, erano state già inserite sul sito internet del Quirinale (www.quirinale.it). Riportate in particolare le fotografie del presidente Ciampi mentre scopriva il monumento dedicato allo statista; la cerimonia a largo Martino; l' incontro all' Università; il momento in cui lasciò Palazzo Zanca accompagnato dal sindaco Leonardi, dal presidente della provincia, Buzzanca e dal presidente della Regione, Vincenzo Leanza.4. ATTILIO BORDA BOSSANA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 18 settembre 2016 Pagina 5 La Repubblica (ed. Genova) Porti >OGGI La processione e la messa in diretta su Rai1 IN PIAZZALE KENNEDY OGGI si conclude a Genova il Congresso Eucaristico nazionale con la processione delle Confraternite italiane e in piazzale Kennedy, a partire dalle 10.30, la messa presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, messa che andrà anche in diretta du RaiUno e TV2000. Sarà anche per scelta della Cei, la giornata nella quale in tutte le parrocchie italiane è indetta la Colletta Nazionale a beneficio delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto. Ieri è arrivato dal mare il Santissimo Sacramento per l' adorazione eucaristica al porto antico di Genova, uno dei momenti di maggior richiamo del congresso. Il santissimo è stato trasportato da una motovedetta della capitaneria di porto di Genova ordinariamente impegnata nelle operazioni di salvataggio dei migranti nel canale di Sicilia, dove negli ultimi 3 anni ha tratto a bordo circa 1200 persone. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 18 settembre 2016 Pagina 29 La Sicilia (ed. Messina) Porti "Emergence", da domani verrà allestito un affresco gigante nella zona del porto GIARDINI. Gli artisti che partecipano alla quinta edizione dello "Emergence Festival" sono stati accolti dal sindaco di Giardini, Nello Lo Turco, convinto che il progetto rappresenti un' occasione importante per il centro jonico. «Attraverso gli interventi degli artisti internazionali commenta il primo cittadino giardinese rivaluteremo alcune zone del paese per fare di Giardini un '"museo fatto di muri" ma "senza pareti", con opere di altissimo livello artistico che incrementeranno il già ampio indotto turistico dell' arte e della cultura. Un altro importante risultato è quello dell' inserimento delle opere realizzate tra gli "itinerari istituzionali" come punti di interesse culturale e turistico della Regione Siciliana». La manifestazione è organizzata dell' associazione "Emergence", curata da Giuseppe Stagnitta, patrocinata dal Comune di Giardini e inserita tra i "Grandi eventi" della Regione Siciliana. Anche quest' anno il Circolo di Legambiente Taormina/Alcantara sponsorizza il Festival all' interno delle iniziative intraprese da "Salvalarte Sicilia" assieme al Parco Archeologico di Naxos per la valorizzazione del patrimonio culturale. Il progetto è inserito nella piattaforma dell' Istituto di cultura di Google che, grazie alla tecnologia in "street view", offre la possibilità di visitare musei e opere Urbane a distanza attraverso computer, tablet e cellulari. I lavori proseguiranno da domani con i Blaqk, duo di artisti greci di Calcide Eubea, che realizzeranno un affresco colossale al porto. Il molo verrà rifatto con un' opera di lettering e i due artisti, compiendo un passo indietro di oltre 2000 anni, utilizzeranno iconografia e scrittura dei greci antichi, che a Giardini stabilirono la prima colonia. SARO LAGANÀ. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23