Rassegna stampa del 18 settembre 2016

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Rassegna stampa del 18 settembre 2016
USTICA LINES
Domenica, 18 settembre 2016
USTICA LINES
Domenica, 18 settembre 2016
Autorità portuali
18/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 20
SEBASTIANO SALEMI
La Cgil: Authority? No alla proroga
18/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 33
ALFONSO NASO
"Canalone dei veleni" la Regione si smentisce
18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 21
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Augusta, pioggia di fondi: si punta al depuratore
Cantieristica navale
18/09/2016 La Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 31
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Sansovino ai "box", riecco il traghetto Veronese
Demanio marittimo
18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Messina­Catania) Pagina 18
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Salina, un tesoro di isola fra storia e archeologia
18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 22
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Porto di Avola, il Comune si appella ai privati
Trasporti marittimi
18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 22
DA CALTABELLOTTA VERSO L' AMERICA STORIE DI SPERANZA ED EMIGRAZIONE
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Porti
18/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 31
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Lettera aperta a Falcomatà «Partire dal porto di
18/09/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 33
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Il Sul: rimorchiatori insufficienti
18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 18
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Concluso ieri il primo progetto scuola ­ lavoro
18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 18
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Ex cantiere navale, revocata l' assegnazione
18/09/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 18
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San Vito, sequestrata una discarica abusiva
18/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 21
La visita messinese di Ciampi
18/09/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 5
La processione e la messa in diretta su Rai1
18/09/2016 La Sicilia (ed. Messina) Pagina 29
"Emergence", da domani verrà allestito un affresco gigante nella...
ATTILIO BORDA BOSSANA
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Pagina 20
Gazzetta del Sud
Autorità portuali
Augusta, sindacato contrario alla richiesta di Crocetta
La Cgil: Authority? No alla proroga
«La riforma nazionale deve partire subito, basta manovre politiche»
Sebastiano Salemi AUGUSTA La Cgil di
A u g u s t a i n t e r v i e n e
sullavicendaAutoritàPortuali e bacchetta
Crocetta. «La richiesta di proroga all' avvio
d e l l e n u o v e autorità portuali d i s i s t e m a
avanzata dal governatore Crocetta al ministro
Del Rio ­ è la posizione del sindacato ­
rappresenta un ritardo dannoso per la Sicilia,
per il futuro del porto di Augusta e lo sviluppo
della città». I rappresentanti di Cgil Augusta e
Filt Cgil ritengono che la riforma rappresenti
una grande opportunità. «Le motivazioni
ufficiali dichiarate dal governo regionale sono
da ricondurre alla mancanza di infrastrutture
nel porto di Augusta, che si potrebbero
realizzare nei tre anni di proroga, lavori e
progetti approvati e già finanziati e che lo
stesso ministro il mese scorso ha bloccato ­
spiegano i segretari di Cgil Augusta
Massimiliano Arena e della Filt Cgil Siracusa
Vera Uccello­. Lavori avviati e necessari all'
ampliamento della panchina per il Terminal
hub e al collegamento ferroviario. Piuttosto che
lavorare per realizzare la riforma con tutto ciò
che ne deriva, il governatore della Sicilia
preferisce intervenire per garantire gli equilibri
politici, facendo sfumare le opportunità di
sviluppo e lavoro che la riforma assicura
anche attraverso la richiesta e utilizzo di fondi nazionali ed europei». Secondo la Cgil è indispensabile
unire le energie di tutti al fine di ingaggiare la bat taglia perché non si decida una proroga del
commissario ma si proceda, al più presto, alla nomina di una personalità che dimostri di avere una
visione sistemica. Il sindacato annuncia che «si attiverà per organizzare ad Augusta un' iniziativa
pubblica che oltre all' amministrazione comunale dovrà vedere la presenza della portualità della Sicilia
orientale e tutti i rappresentanti politici a ogni livello proseguono. Non vi sono dubbi che essendo il porto
di Augusta uno dei più importanti porti industriali e commerciali in Italia, per ampiezza e profondità dei
fondali, è necessario un investimento infrastrutturale che permetta di svolgere il ruolo di porto core così
come riconosciuto dalla legge e di coordinamento dell' area mediterranea. La Cgil auspica un
approfondimento immediato della questione, nella consapevolezza che ogni giorno che passa può
segnare un colpevole ritardo che oltre alle ceneri lascerà ad Augusta tanta indignazione. Sentiamoci
tutti responsabili e non manchiamo di svolgere con correttezza e coerenza il nostro ruolo affinché la
politica dimostri, almeno questa volta, di essere al servizio della comunità».3.
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Gazzetta del Sud
Autorità portuali
SEBASTIANO SALEMI
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Gazzetta del Sud (ed.
Reggio Calabria)
Autorità portuali
San Ferdinando
"Canalone dei veleni" la Regione si smentisce
L' assessore cambia idea: non disastro ambientale ma solo un grave danno
Alfonso Naso SAN FERDINANDO Un nuovo
tavolo tecnico a Catanzaro per esaminare l'
emergenza (a dire dell' Autorità portuale
risolta) del canalone dei veleni. Resta da
capire che cosa succederà adesso. La bonifica
sarà fatta o no?
La risposta dovrà arrivare dall' Arpacal, che
dovrà esaminare la sabbia contaminata da
sostanze inquinanti.
Ma il rebus rimane, perché sostanzialmente la
Regione si è smentita a proposito di una nota
diffusa nel mese di agosto nella quale si
parlava espressamente di disastro ambientale,
concetto questo che fa pensare alla necessaria
bonifica.
Improvvisamente, però, l' assessore regionale
all' Ambiente, Antonella Rizzo, ha virato verso
la meno impattante locuzione "grave danno
ambientale". A parte questi continui cambi di
opinione relativi a quanto successo da agosto
in poi, resta da capire che cosa resta da fare
nell' area del canalone che, ricordiamo, ha
sversato in mare sostanze illecitamente
conferite.
E mentre tutti gli Enti sembrano avere siglato
un patto di non belligeranza dopo le liti sulla
competenza, non si sa la futura strategia. Si
aspetta di capire quale sarà la relazione
dettagliata dei Vigili del Fuoco che comunque hanno fatto sapere, dopo l' ispezione della parte coperta,
che ci sono anche pesci vivi e materiale di ogni tipo.
Sarà adesso la Procura della Repubblica di Palmi ad approfondire il caso e sembra siano vicini già i
primi provvedimenti per la mancata vigilanza nel canalone.
Proprio sulla vigilanza dell' area si è incentrata la discussione alla Regione. Presenti al tavolo, oltre all'
assessore Rizzo, anche i rappresentanti di Arpacal, Iam, Vi gili del Fuoco, Autorità Portuale e Corap e il
sub commissario del Comune di San Ferdinando, Sandro Borruto, con il funzionario dell' area tecnica
Vincenzo De Masi. Il Comune, che ha un ruolo marginale nella vicenda, provvederà a chiudere la strada
di accesso al canalone dal lungomare. Per il resto, alla vigilanza nella condotta dovranno provvedere gli
altri Enti coinvolti.
Intanto il Comitato "7 Agosto" continua la sua lotta e lunedì sarà sentito in commissione Ambiente del
Consiglio regionale.3.
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Autorità portuali
ALFONSO NASO
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Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
Autorità portuali
Augusta, pioggia di fondi: si punta al depuratore
Aumentati gli stanziamenti previsti per alcune opere in città. Destinati sette milioni per la
realizzazione del collettore IN BREVE
Conferenza stampa nella sede dell'
associazione «Umberto I» del presidente della
commissione «Bilancio e programmazione»
all' Ars Enzo Vinciullo che ha rassicurato sulla
destinazione dei fondi.
Cellina Saraceno OOO Sono confermati e
inseriti nel «Patto per il sud», firmato la scorsa
settimana, i 32 milioni di euro per la
costruzione del depuratore e delle opere
fognarie finanziate nel 2012 dal Cipe, ma ad
oggi mai spesi, facendo scattare dall' anno
scorso il commissariamento degli interventi
affidati come tecnico a Vania Contrafatto,
assessore regionale ai Rifiuti. Lo ha affermato
ieri mattina, durante una conferenza stampa
nella sede dell' associazione filantropica
«Umberto I» di via Umberto, presieduta da
Mimmo Di Franco, che guida l' associazione, il
presidente della commissione «Bilancio e
programmazione» all' Ars Enzo Vinciullo che
ha così rassicurato sul mantenimento dei fondi
che non potranno essere persi, (salvo ulteriori
ritardi nell' avvio degli interventi) anche visto l'
accordo Stato ­Regione alla base del
protocollo del masterplan del Mezzogiorno.
«La somma per la realizzazione di uno dei 12
interventi previsti, ovvero la realizzazione del
collettore di collegamento per le acque di Augusta isola ­ ha aggiunto ­ è stato aumentato di 3 milioni di
euro passando a oltre sette milioni di euro. Inoltre ho avuto la disponibilità del commissario ad acta,
Vania Contrafatto di venire ad Augusta venerdì 14 ottobre, vorrem mo capire con attenzione a che punto
se cui auguriamo che già entro ottobre si possa procedere con la progettazione degli interventi
necessari». Vinciullo ha poi ribadito come per Augusta sono destinati una sessantina di milioni di euro
che comprendono i 10 milioni per il consolidamento e la fruizione di parte del Castello svevo, e due
milioni e mezzo per il castello di Brucoli, poco più di 14 milioni di euro per l' impianto di compostaggio
di Augusta, che avrebbero potuto forse essere di più «se l' amministrazione avesse presenta to delle
richieste. Mi dispiace che non l' abbia fatto ­ ha proseguito inoltre non dobbiamo dimenticare i quasi 10
milioni per i lavori di completamento dell' ospedale "Muscatello" per la realizzazione Pta e Rsa, stanziati
nel 2010 ex articolo 20 che non fanno parte del Patto per il sud ma sono stati confermati dal ministero
per la Salute». Vinciullo, inoltre, è intervenuto anche sulla richiesta presentata da qualche giorno dal
presidente della Regione, Rosario Crocetta di mantenere per tre anni, così come sono le Autorità
portuali siciliane tra cui Augusta, rinviando dunque l' accorpamento previsto dalla riforma dei porti.
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Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
Autorità portuali
«Non sono d' accordo ­ ha concluso­ ho chiesto di poter avere tutti gli atti e faremo tutto il necessario
per evitare questo rinvio che ci porterebbe oltre il 2017, quando anche il porto di Catania potrà chiedere
di diventare porto core come Augusta. Pensiamo che sia questo un preciso obiettivo del Governatore,
anche se ritengo che siano poche le possibilità che Catania possa diventare porto core visto che è il
diciottesimo porto in Italia». (*CESA*) IN BREVE.
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La Sicilia (ed. Agrigento)
Cantieristica navale
Sansovino ai "box", riecco il traghetto Veronese
PORTO EMPEDOCLE. La sua sagoma fa
ormai parte del paesaggio empedoclino,
specie quello portuale. Perfino in certe
cartoline d'«epoca» campeggia fiero agli
ormeggi della banchina centrale. E' il traghetto
Paolo Veronese, inaffondabile (per fortuna)
imbarcazione una volta della Sire mar oggi di
Compagnia delle Isole che periodicamente
torna in servizio sulla tratta Porto Empedocle ­
Isole Pelagie. Dopo alcuni mesi di efficiente e
tutto sommato puntuale servizio, il
«traghettone» Sansovino pare avesse bisogno
di alcuni interventi di sistemazione sia
meccanica che allo scafo. Da qui la decisione
di mandarlo ai «box» dei cantieri navali per
alcuni giorni o settimane. Da qui la necessità
ovvia di inviare a Porto Empedocle un
traghetto sostitutivo.
Quale? Ma ovviamente il più piccolo Veronese,
sempre efficiente nonostante gli anni passati a
macinare miglia nautiche nel Canale di Sicilia
o in altre rotte intorno all' isola. A giustificare l'
invio di un' imbarcazione di linea più piccola è
il fisiologico calo di passeggeri che si registra
in questo periodo, sia in termini turistici che di
altro genere. Il Paolo Veronese rimarrà in
servizio per alcuni giorni, non si sa quanti con
esattezza, il tempo necessario a rimettere in sesto dopo le fatiche estive il Sansovino. Da ricordare
come le Pelagie siano servite da un' altra nave di linea che parte di mattina, quasi sempre con
pochissimi passeggeri, a dispetto di un corposo investimento economico da parte della Regione.
F.D.M. IL VERONESE A PORTO EMPEDOCLE.
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Giornale di Sicilia (ed.
Messina­Catania)
Demanio marittimo
Salina, un tesoro di isola fra storia e archeologia
Tre piccoli musei ospitano svariati oggetti delle tradizioni contadine e reperti che sono
stati recuperati negli scavi
Il museo del vino è ospitato in un palmento
dell' Ottocento che è stato ristrutturato,
riuscendo a ricostruirne l' ambiente originario
con botti, strumenti e attrezzi agricoli che sono
propri di una cantina patronale.
Eleonora Iannelli OOO Archeologia, storia,
tradizioni rurali e marinare. A Salina un
percorso museale da scoprire e valorizzare.
Allestito negli ultimi anni dal Comune,
comprende tre siti espositivi e alcune aree
archeologiche. Per villeggianti e turisti, il tour
parte dal Museo del vino, a Santa Marina, in
via Risorgimento. Si tratta di un palmento dell'
Ottocento che è stato ristrutturato, riuscendo a
ricostruirne l' ambiente originario con botti,
strumenti e attrezzi agricoli che sono propri di
una cantina patronale.
Testimonianze interessanti e utili anche per gli
appassionati di etnostoria. La tappa prevede
circa mezz' ora di tempo.
Spostandosi a Lingua, vicino al laghetto, c' è la
possibilità di visitare gli altri due musei, a un
tiro di schioppo l' uno dall' altro. Il primo è
quello archeologico e che è stato realizzato nel
2010.
L' edificio, su due livelli, custodisce preziosi
reperti che sono provenienti da aree di scavo
locali e che fino a qualche anno addietro erano ospitati nei locali del Museo regionale di Lipari. Anche
se, ad ogni modo, giacevano nei depositi a causa della mancanza di spazio. Il Comune ha, così,
raggiunto un accordo con la Direzione del "Bernabò Brea", riuscendo ad acquistare e reso funzionale un
immobile, per poter ospitare i "pezzi" di epoca grecoromana. Ed ecco anfore, vasi, contenitori per
grano, olio e vino, monete e anche splendidi gioielli, come una collana in pasta vitrea, manufatto di rara
bellezza e grande valore.
Fuori dal museo, seguendo il filo logico e cronologico dell' archeologia, si raccomanda di visitare due
aree dove, a partire dagli anni Sessanta, sono stati effettuati scavi importanti. La prima si trova sott'
acqua, nei fondali del laghetto, ma è, comunque, ben visibile dalla terrazza del museo. Si scorgono
vasche di epoca romana, che servivano per estrarre il sale.
Lasciando il museo, a Punta Barone, sul lungomare, ecco un' antica fornace per il pesce salato.
Tra Santa Marina e Malfa, nella zona di Portella, si incontra anche una lunga scalinata che si inerpica,
fino a raggiungere in alto un sito affascinante da non perdere. Qui si possono ammirare i resti di una
quindicina di capanne di età neolitica, dove furono ritrovate tante suppellettili e la famosa collana, la
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Giornale di Sicilia (ed.
Messina­Catania)
Demanio marittimo
stessa che, adesso, si trova esposta al Museo.
Tornando nell' area del laghetto, tappa al Museo civico, allestito alla fine degli anni Novanta.
Offre uno spaccato di vita contadina, esponendo macine per il grano, torchi, attrezzature per la pesca,
utilizzate nel 1800 sulle imbarcazioni degli armatori loca OOO Tre musei aperti ed un quarto di
prossima apertura. Quattro musei in un piccolo territorio. Quasi un record li, per trasportare olio, capperi
e malvasia.
Il tour completo attualmente è gratuito, ma dovrebbe costare sei euro, con la formula del biglietto unico.
Per le visite, possibile recarsi direttamente sul posto, da lunedì a sabato, fino al 30 settembre. Dal primo
ottobre, invece, sarà necessaria la prenotazione al numero 090/9843522. Al telefono, per le informazioni
dell' Ufficio turistico, risponde Domenico Arabia, che poi svela la sua identità di vicesindaco «tuttofare».
All' occorrenza, infatti, prenota le visite dei turisti nei musei comunali e diventa anche «Per questo
possiamo essere orgogliosi, io ed i miei collaboratori, dei risultati raggiunti. I quattro musei, sommati ai
vari siti di interesse archeologico, in primis il villaggio preistorico di Portella, consentono ai tanti turisti
provenienti da ogni parte del mondo che visitano Salina, di percorrere le diverse fasi storiche che hanno
disegnato la nostra comunità nel corso dei millenni. Ed è evidente che l' isola ne ha tratto beneficio a
livello turistico. La presenza dei vacanzieri, in questi anni, è notevolmente cresciuta e oggi, tirando le
somme, possiamo dire che oltre alla bellezza naturale dell' isola, alla riserva naturale che si può
raggiungere fino a quota di circa mille metri, alla buona cucina ed alle strutture turistico alberghiere che
sono cresciute, c' è un motivo in più per visitare l' isola verde delle Eolie».
guida.
«"In un piccolo Comune come il nostro ­ spiega ­ dobbiamo arrangiarci con le poche risorse umane e
finanziarie di cui disponiamo. Al momento, non c' è la possibilità di destinare un impiegato alla vendita
dei biglietti e quindi l' accesso ai siti è gratuito.
Dal prossimo anno, speriamo di poter ricavare degli utili. E dovremmo completare il circuito museale,
con l' apertura dell' antico Faro, che abbiamo ottenuto in concessione dal Demanio marittimo e già
ristrutturato. Vorremmo trasformarlo in museo del OOO Ma a Salina dobbiamo anche aggiungere il
Museo dell' Emigrazione voluto dallo storico eoliano Marcello Sajia.
«Non c' è dubbio. Si tratta di un altro museo di notevole e differente interesse storico. È nato a Malfa, e
precisamente il museo dell' emigrazione eoliana. La particolare dovizia di particolari e di documenti
presenti permettono di rivivere e ricostruire una triste pagina vissuta dalll' arcipelago eoliano. Le diverse
fasi di emigrazione, dalla seconda metà dell' 800 fino al secondo dopoguerra, narrate nelle la curiosità.
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Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
Demanio marittimo
Porto di Avola, il Comune si appella ai privati
Il sindaco replica alle dichiarazioni dell' ex sottosegretario Bono: da parte dell'
amministrazione trasparenza sugli atti IN BREVE
Il porticciolo turistico è un progetto che l'
amministrazione, come ha sottolineato il
sindaco, sosterrà con ogni tipo di intervento
mettendo in campo ogni atto amministrativo
che possa portare alla sua realizzazione.
Antonio Dell' Albani OOO «Caro onorevole
Bono, le rispondo subito con piacere al fine di
dare ulteriore trasparenza sulle decisioni
assunte in merito al procedimento del progetto
del porto turistico di contrada Mare Vecchio».
Sul dibattito politico riaperto ieri con l'
intervento dell' ex sottosegretario di Stato ai
Beni culturali Nicola Bono è adesso il sindaco
Luca Cannata a rispondere a distanza ai
quesiti sollevati dallo stesso deputato avolese
il quale con una lettera aperta indirizzata allo
stesso Cannata ha ricordato il lungo iter
procedurale del progetto del porto turistico ­
peschereccio, chiedendo alla fine quale
intenzioni avrebbe l' amministrazione
comunale dopo la decisione della Conferenza
dei Servizi di archiviare la domanda della
società concessionaria FN Progettazioni.
Cannata spiega subito il finale che ha
determinato l' archiviazione del progetto della
società siracusana concessionaria dell' area
demaniale di contrada Mare Vecchio:
«Innanzitutto è necessario chiarire che il sindaco così come tutta l' amministrazione comunale ha preso
atto della decisione della conferenza dei servizi composta da Capitaneria di Porto, Demanio marittimo,
Dipartimento urbanistica regionale, Sovrintendenza, Genio civile, Asp... ( più di 18 enti ed uffici
amministrativi), che ha deciso di archiviare la pratica per la perdurante carenza documentale e
lungaggine del procedimento. È necessario infatti evidenzia ree far comprendere che in questa fase la
realizzazione del porto turistico non dipende e non è dipesa dall' amministrazione comunale (come lei
stesso ha fato emergere) ma solo e soltanto dalla volontà dei privati nell' investire e mettere risorse
finanziarie in campo continua nella risposta a Bono il sindaco Cannata ­. Tutto ciò è dovuto alla modalità
di realizzazione seguita e la scelta negli anni passati che lei bene conosce e potrà giudicare alla luce
del risultato. Importante far notare che al mio insediamento ho convocato la conferenza dei servizi
chiedendo agli enti partecipanti di valutare i tempi per arrivare definitivamente alla realizzazione dell'
opera strategica con soltanto per Avola ma per tutta la Sicilia sud orientale. È fin troppo evidente che la
mia amministrazione tiene allo sviluppo della città puntando sul nostro mare e prova ne sono le opere
realizzate e visibili che vanno dalla riqualificazione del lungomare passando per l' avvio del depuratore
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Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
Demanio marittimo
e alla riqualificazione del borgo marinaro­ fa notare ancora Cannata a Bono ­ Proprio per questo oggi,
tra l' altro, in riunione con i comuni del gruppo di Azione costiera ho presentato un ulteriore progetto per
la nostra marineria per la realizzazione di un riparo per le imbarcazioni da pesca». Sulle intenzioni di
realizzare o meno l' opera Cannata risponde così: «In quanto al porto turistico, dunque, con la massima
chiarezza ripeto che la mia amministrazione sosterrà ogni tipo di intervento e metterà in campo ogni
atto amministrativo che possa portare alla sua realizzazione.
Ribadendo che si tratta di un' opera che, visti gli ingenti costi, può e deve essere realizzata solo dai
privati (cole lei stesso dice), perché oggi non sono previsti fondi regionali e tanto meno europei che
permettano la realizzazione da parte dell' ente locale.
Capitali privati, che, appurata la crisi del settore nautico, sicuramente oggi saranno più facili da
invogliare per lo sviluppo turistico intrapreso e le opere che abbiamo realizzato rendendo Avola più
bella e attrattiva».
IN BREVE.
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Giornale di Sicilia (ed.
Agrigento)
Trasporti marittimi
PASSATO E PRESENTE IL LIBRO DI cALOGERO PUMILIA di Giuseppe Pantano
DA CALTABELLOTTA VERSO L' AMERICA STORIE
DI SPERANZA ED EMIGRAZIONE
Ti la scordi la Merica» è il titolo del libro che
Calogero Pumilia ha presentato ieri sera nella
biblioteca comunale di Caltabellotta
conversando con Gaetano Armao, presidente
del Consorzio universitario di Agrigento, e con
Calogero Mannino, ex ministro. Pumilia, che è
stato sottosegretario di Stato e più volte
parlamentare, ha voluto descrivere l'
emigrazione dal suo paese, Caltabellotta, e
più in generale dalla Sicilia verso gli Stati Uniti
d' America dal 1892 al 1924.
Il libro riproduce, con qualche aggiustamento
formale, la tesi di laurea in Studi filosofici e
storici, discussa il 21 luglio scorso all'
università di Palermo e conseguita da Pumilia
con 110 e lode. Il tema è stato scelto
prevalentemente sulla base delle memorie
familiari. I quattro nonni e diversi familiari di
Pumilia raggiunsero New York tra la fine dell'
Ottocento e i primi anni del Novecento. L'
autore assume le loro esperienze come
tessere di quell' enorme, straordinaria e
tragica epopea che vide quasi 35 milioni di
europei, di cui 4,6 milioni di italiani, lasciare il
vecchio continente per il nuovo mondo a causa
della miseria, di scontri etnici, religiosi e
politici.
Da Caltabellotta, in quei 32 anni, partirono per gli Stati Uniti d' America in 1505 e di ciascuno di loro
Pumilia ha riprodotto le schede contenute nel sito di Ellis Island dove sbarcavano tutti quelli che
venivano dall' Europa. Le schede sono contenute nel cd allegato al libro. In un viaggio ideale l' autore
accompagna i suoi compaesani fino all' approdo in una terra lontana, carica di promesse e speranze
ma talora ostile e deludente. La Sicilia fu tra le ultime regioni d' Italia ad inserirsi, nell' ultimo decennio
dell' Ottocento, nel grande flusso migratorio.
Nel libro viene indagata la realtà sociale ed economica dell' Isola, della provincia di «Girgenti» e
naturalmente di Caltabellotta in quel periodo, quando la «Grande depressione» causata dalle difficoltà
di esportazione dei prodotti agricoli e dalla caduta dei loro prezzi, aggravò le condizioni di miseria di
diverse migliaia di braccianti e contadini e spinse alla rivolta dei Fasci, repressa con la violenza dal
governo Crispi.
A migliaia cittadini privi di tutto, sottoposti alle angherie di una classe dominante ottusa, oppressi dal
potere mafioso, ignorati dallo Stato, venivano di fatto espulsi e cercavano migliori condizioni di vita in un
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Giornale di Sicilia (ed.
Agrigento)
Trasporti marittimi
mondo lontano. Viaggiavano in navi a volte fatiscenti, stipati in alloggi fetidi e, quando arrivavano,
dovevano fare i conti con l' ostilità, i pregiudizi e il razzismo di chi li considerava appartenenti appunto
ad una razza inferiore. Per partire spesso si erano indebitati con usurai e il loro primo obiettivo era
chiudere quei conti.
Altri partivano perché «attratti» da una propaganda martellante messa in atto dalle compagnie d i
navigazione attraverso i loro agenti di viaggio presenti anche nei più piccoli paesi che «vendevano» «
una sorta di Eden dove la ricchezza era a portata di mano per tutti.
«Negli Usa i nostri migranti ­ dice Pumilia ­ facevano i lavori meno qualificati, in edilizia, nelle miniere di
carbone, quelli rifiutati dagli altri. Vivevano nelle grandi città, prevalentemente a New York, in case
fatiscenti, e ricreavano una porzione della comunità di origine, mantenendo costumi, lingua e tradizioni,
rimanendo dentro uno schema arcaico che bloccava o ritardava l' integrazione. Con le loro rimesse
aiutavano le famiglie rimaste nei paesi d' origine e consentivano un miglioramento delle condizioni di
vita e un aumento dei consumi. Molti tornarono e con i magri risparmi si costruirono la casa e
comprarono la terra, quella terra che consentì a tanti braccianti di lasciare l' ultimo gradino della scala
sociale».
Pumilia racconta di una sua zia che dopo aver vissuto per settant' anni in America non riusciva a parlare
l' inglese. L' unico di quei 1505 che ha fatto fortuna in America è stato lo scultore Joseph Nicolosi, che
poi ha realizzato il bozzetto per il monumento ai caduti della villa comunale di Caltabellotta. Nel centro
montano faceva il pastore e mentre pascolava le pecore impastava la creta e lo soprannominavano «lu
stampa pupi». È andato in America a 18 anni ed ha fatto fortuna. Sue opere si trovano in diversi giardini
di New York, Baltimora e Filadelfia, ma anche a San Paolo e Rio de Janeiro. Ha lavorato anche per il
cinema, ad Hollywood, e realizzato una statua per un film, «La Contessa Scalza», con le fattezze di Ava
Gardner.
«Tutti gli altri ­ dice Pumilia ­ riuscivano soltanto a guadagnarsi da vivere e mandare qualcosa a
Caltabellotta. Però, rimanevano tutti molto legati alla terra d' origine». Pumilia nel libro racconta anche
dei suoi viaggi in Usa, a cominciare dagli anni Settanta, che gli consentirono di conoscere quello che
restava dell' antica emigrazione e del permanente ricordo di luoghi lasciati parecchi decenni prima.
Nell' ottobre del 1978, come rappresentante del governo italiano, Pumilia partecipò, a Washington, alla
cerimonia dello scambio delle ratifiche del trattato di sicurezza sociale tra l' Italia e gli Usa. Dedicò la
cerimonia alla memoria dei suoi quattro nonni che con il loro lavoro avevano dato un contributo anche
piccolo alla straordinaria crescita dell' America del Nord, che avevano creato le premesse, come tutti gli
altri migranti, per la crescita delle loro famiglie.
Nel libro c' è anche un accenno alle nuove emigrazioni e pure al flusso che adesso, invece, l' Italia
riceve. «Sono due fenomeni che partono da spinte analoghe, espulsive ed attrattive ­ dice ­ . Lì, però, si
andava in una terra che aveva spazi enormi e prospettive di crescita esponenziali. Adesso si arriva in
una terra che non ha le stesse caratteristiche di sviluppo dell' America del 1900. È analogo il dramma
umano dello sradicamento. C' è anche un accenno al secondo flusso migratorio che ci riguarda, con i
figli ed i nipoti di emigranti che hanno avuto l' illusione di potere rimanere da noi e che invece sono stati
costretti ad andare via. E anche adesso, purtroppo, c' è una nuova emigrazione dei nostri verso il nord
Europa».
Per la pubblicazione del suo libro Pumilia ha scelto la casa editrice Aulino di Sciacca, nata nel 1995,
che fa capo a Gianmarco Aulino. Attorno a questa casa editrice si sono concentrati un gruppo d i
intellettuali e cultori di storia e lettere, e un piccolo gruppo di redazione. «Il libro di Calogero Pumilia ­
dice Gianmarco Aulino ­ si inserisce nel filone dei saggi e della microstoria, partendo dalla sua storia
familiare e allargando la ricerca a tutto il paese di origine per tracciare le vicende dei tanti siciliani che
hanno percorso la via dell' emigrazione per cercare il riscatto che la Sicilia ancora non gli dava. Una
ricerca di coloro che furono "espulsi" per la condizione insopportabile di miseria o "attratti" dalla
speranza di una vita migliore». (*GP*)
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Gazzetta del Sud (ed.
Reggio Calabria)
Porti
Villa San Giovanni
Lettera aperta a Falcomatà «Partire dal porto di
Gioia»
L' associazione "Listretto" sulla Città Metropolitana
Giusy Caminiti VILLA SAN GIOVANNI Per
«non perdere la logistica nel Mediterraneo»
bisogna non lasciarsi sfuggire l' occasione del
terminal intermodale del porto di Gioia tauro: l'
appello al neo sindaco della Città
Metropolitana arriva da Villa e a sottoscriverlo
è ilpresidente dell' associazione "Listretto­Rete
civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno"
Rocco La Valle.
Primo intervento pubblico della neo costituita
associazionei cui soci fondatori sono per lo più
ex amministratori che andando al di là dell'
appartenenza politica (dal centrodestra al
centro sinistra) hanno deciso di abbracciare le
problematiche legate allo sviluppo
infrastrutturale del territorio.
Destinatario della missiva, appunto, il sindaco
Falcomatà cui Rocco La Valle, dopo aver
lamentato una situazione «triste» per cui il
vicino porto d i Gioia Tauro «non va, non
decolla, non dà futuro» indica la strada
maestra: il collegamento ferroviario. «Sarebbe
un vero peccato non salire su quest' ultimo
treno, questa è una guerra economica che ci
porterà a perdere una delle posizioni
strategiche più importanti per l' Europa,
regalando un vantaggio economico a chi ha
grandi interessi a posizionare piattaforme
logistiche nel Mediterraneo: il porto greco del Pireo ne è la dimostrazione».
La sfida per il primo sindaco della Città Metropolitana, secondo l' associazione, è lo sviluppo dell' alta
velocità e dell' alta capacità Salerno ­Reggio Calabria edel porto di Gioia Tauro, «considerando queste
opere necessarie per difendere gli interessi economici dei cittadini europei. Diversamente, così come l'
Europa ha perso il porto della Grecia, presto perderà la logistica nel Mediterraneo, con l' aggravio di alti
costi di trasporto che inevitabilmente ricadrebbero sulla famiglie europee».
L' appello finale: «Caro Pep pe, sindaco di questa Città, parla tu nella qualità ai signori dell' economia, a
quelli che fanno e si occupano di geopolitica, chiedi con forza tavoli istituzionali, rivendica il tuo ruolo e
la tua posizione geografica nel Mediterraneo, dai forza alla Città Metropolitana di Reggio Calabria».3.
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Pagina 33
Gazzetta del Sud (ed.
Reggio Calabria)
Porti
L' incidente al porto di Gioia Tauro
Il Sul: rimorchiatori insufficienti
Appello del sindacato a coniugare interessi commerciali e sicurezza
Il coordinamento portuali del Sul interviene con
una nota stampa sull' ultimo incidente al porto
che, tenuto conto delle dinamiche, avrebbe
potuto avere ben altre conseguenze.
Come si ricorderà, il moto ondoso provocato
dalla manovra di uscita della nave "Gerda
Maersk" ha fatto sì che un' altra imbarcazione
urtasse una delle gru del terminal.
«Solo grazie alla prontezza degli operatori di
piazzale di Mct ­ si sottolinea nel comunicato ­
si è potuto evitare il peggio, con i manovratori
che hanno seguito il percorso della nave
traslando con le gru che altrimenti avrebbero
colpito il ponte di comando. Le verifiche
relative alle cause sono tuttora in corso, ma è
apparso chiaro sin da subito che se la nave in
uscita avesse avuto una velocità minore
probabilmente l' evento non si sarebbe
verificato».
Secondo il Sul, infatti, la configurazione
topografica del porto e la diminuzione del
numero di rimorchiatori «determina spesso
u n a v e l o c i t à d e l l a nave i n t r a n s i t o p i ù
sostenuta, che seppur rientrante nei parametri
previsti dal regolamento può condurre, come
in questo caso, a pericolosi incidenti.
Purtroppo eventi imprevisti possono sempre
sopraggiungere, ed è proprio per questo
motivo che occorre saper coniugare gli interessi commerciali con quelli legati alla sicurezza dei
lavoratori in un' ottica di prevenzione. Un primo passo potrebbe essere sensibilizzare i comandanti delle
navi che approdano a Gioia Tauro. Inoltre, crediamo che tutte le parti interessate debbano rendere
maggiormente partecipe la concessionaria del servizio di rimorchio in tutte le fasi di programmazione e
pianificazione dei servizi nautici».
«Noi ­ conclude il Sul ­ non abbiamo alcun dubbio che vogliano adoperarsi per migliorare ulteriormente
le condizioni di sicurezza nello scalo, proprio facendo tesoro di eventi che indicano inequivocabilmente
la strada da seguire».3(d.l.
)
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Giornale di Sicilia (ed.
Agrigento)
Porti
O Libero Consorzio
Concluso ieri il primo progetto scuola ­ lavoro
OOO Con l' intervento del tenente di vascello,
Leo Spina, della Capitaneria di Porto ­ Guardia
Costiera di Porto Empedocle, si è concluso il
primo modulo dei due progetti di "Alternanza
Scuola Lavoro" organizzati dal Liceo
Empedocle in sinergia con il Libero Consorzio
di Agrigento. Il progetto proseguirà a dicembre
con la fase pratica che prevede visite nelle
redazioni giornalistiche, interviste e montaggi
video e iniziative presso attività produttive del
territorio.
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Giornale di Sicilia (ed.
Trapani)
Porti
PORTO. Oddo: «A questo punto si prospetta una soluzione tutta trapanese arrivate per la
concessione demaniale»
Ex cantiere navale, revocata l' assegnazione
O OO "Il Ministero delle Infrastrutture ha rivisto
l' assegnazione, di fatto revocandola, dell' area
dell' ex Cantiere Navale.
A questo punto si prospetta una soluzione tutta
trapanese arrivate per la concessione
demaniale". Lo afferma il deputato questore
all' Assemblea regionale siciliana, Nono
Oddo,annunciando una sua "missione" a
Roma per incontrare il viceministro Riccardo
Nencini , del suo stesso Partito socialista, per
perorare una soluzione che, a suo avviso,
accontenterebbe gli altri due soggetti che
avevano manifestato interesse alla
concessione.
La Capitaneria d i Porto, istruendo la relativa
pratica, aveva trasmesso al Ministero anche i
progetti del "Cantiere Navale Drepanum" di
Paolo Ricevuto e della società cooperativa
"Bacino di Carenaggio",formata dai lavoratori
dell' ex Satin, la società che ha gestito il
Cantiere Navale fino al fallimento. "Mi sembra
evidente ­ sostiene Oddo ­ che l' interesse
reale della cooperativa è quello di fornire la
manodopera ad un' impresa che ritorni ad
operare nel più breve tempo possibile".
Da qui la prospettazione di una ipotesi di
concedere l' area al "Cantiere Navale
Drepanum" ma con l' intesa che venga data occu pazione o che, comunque, sia coinvolta nella gestione
la società cooperativa "Bacino di Carenaggio", "così valorizzando ­ dichiara Oddo ­, da un lato, una
storica azienda e , dall' altro, una rappresentanza di quelle maestranze trapanesi che continuano ad
essere riconosciute e rispettate in tutto il mondo".
Il percorso di assegnazione dell' area demaniale, per complessivi 76.782 metri quadri, nella zona del
porto, è stato lungo e tortuoso e peraltro non sarebbe neanche arrivato a destinazione.
Il Ministero delle Infrastrutture, dopo quasi due anni. ha prov veduto ad assegnarla, alla fine del 2015,
per 29 anni al gruppo romano "Marinedi ", in un primo momento escluso dalla gara .
Una procedura contro la quale è stato presentato un ricorso al Tar Sicilia da parte della società
cooperativa degli ex lavoratori. I giudici amministrativi, dopo che lo scorso 11 marzo hanno dichiarato la
sospensiva, hanno rinviato la discussione ed il giudizio di merito alla seduta dell' 11 dicembre. Una
vicenda quella dell' ex cantiere che si trascina da anni ma che adesso dovrebbe arrivare a conclusione.
Vista anche l' importanza che riveste.(*GDI*)
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Giornale di Sicilia (ed.
Trapani)
Porti
San Vito, sequestrata una discarica abusiva
Il sindaco: «L' area in questione è privata, tuttavia il Comune, ha avviato un' azione di
bonifica del territorio» IN BREVE
Il sito, sottoposto a vincoli paesaggistici, era
stato trasformato in una vera e propria
discarica a cielo aperto dove venivano
depositati, da ignoti, anche rifiuti speciali,
come accertato nel corso del blitz Luigi Todaro
O OO I militari del Nucleo di polizia giudiziaria
della Guardia costiera di Trapani, hanno
sottoposto a sequestro penale un' area
demaniale marittima di circa trecento metri ­
quadrati, in località Torre dell' Usciere nel
territorio di San Vito Lo Capo. Il sito,
sottoposto a vincoli paesaggistici, era stato
trasformato in una vera e propria discarica a
cielo aperto dove venivano depositati, da
ignoti, anche rifiuti speciali, come accertato nel
corso del blitz eseguito dai militari della
Capitaneria d i porto. Un fenomeno, quello
della presenza delle discariche abusive, che
continua ad essere ben radicato, nonostante l'
incalzare delle forze dell' ordine e della
magistratura. Frattanto, proseguono le indagini
del personale della Guardia costiera per
risalire ai responsabili del degrado. Nel
frattempo, della vicenda è stata interessata l'
Arpa ­ l' Agenzia regionale per la protezione
dell' Ambiente ­ per la necessaria descrizione
tecnica della tipologia dei rifiuti insistenti nell'
area sequestrata al fine di procedere alle operazioni di ripristino della biodiversità del sito ed al corretto
smaltimento degli stessi. L' operazione della Guardia costiera si inquadra nell' ambito delle attività di
controllo e monitoraggio, ai fini ambientali, della fascia costiera ai sensi del Nuovo codice sull' ambiente
che attribuisce specifiche competen ze al Corpo delle Capitanerie di porto, nell' ambito di attività di
vigilanza ambientale del territorio.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di San Vito, Matteo Rizzo: «L' area in questione è privata, tuttavia
il Comune, da tempo, ha avviato un' azione di bonifica delle discariche abusive, previa verifica della
proprietà delle aree trasformate in impianti fuorilegge».
«In ogni caso ­ aggiunge il primo cittadino ­ l' individuazione del proprietario sarebbe stata facilmente
esperibile da parte dell' autorità che ha proceduto al sequestro». Poi una puntualizzazione: "E' stata
riscontrata la presenza di eternit e non di amianto, di conseguenza il pericolo di inquinamento
ambientale è inferiore e, comunque, diluito nel tempo Diffondere, poi, conclude Matteo Rizzo ­ notizie
non corrispondenti alla realtà dei fatti, può ingenerare un allarme infondato. Ribadisco che la qualità
delle acque di San Vito, come rilevato dal Ministero dell' ambiente, è eccellente". Insomma a San Vito si
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Giornale di Sicilia (ed.
Trapani)
Porti
fa di tutto per salvaguardare l' ambiente e quindi il turismo.(*LTO*) IN BREVE.
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Gazzetta del Sud
Porti
La città dello Stretto ricorda con affetto l' allora Capo di Stato scomparso giovedì
La visita messinese di Ciampi
Era il 24 novembre 2000. Da allora nessun presidente è più venuto
Attilio Borda Bossana MESSINA È stato l'
ultimo presidente della Repubblica a giungere
a Messina in visita ufficiale e i messinesi lo
ricordano con grande affetto, ora che non c' è
più. Risale al 24 novembre 2000, in occasione
delle manifestazioni per il centenario della
nascita di Gaetano Martino, la presenza dell'
allora Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi a
Palazzo Zanca. È stato il nono Presidente che
in 58 anni di storia repubblicana, ha visitato la
città dello Stretto. Il primo fu Enrico De Nicola,
che il 10 agosto del 1946 inaugurò la settima
edizione della Fiera di Messina. Einaudi
giunse a bordo della nave traghetto Scilla che
imbarcava dieci carrozze del treno speciale
sul quale viaggiava anche la consorte, donna
Carla che tornerà più tardi a Messina, il 13
giugno 1958, quale presidente della Croce
Rossa per visitare la sede messinese e l'
Istituto ortopedico di Ganzirri. Quella di
Gronchi fu la prima visita di un presidente
della Repubblica alla sede comunale il 12
dicembre 1955. Lo stesso Gronchi firmò il 29
ottobre del 1959 il decreto con cui era conferita
alla città di Messina la medaglia d' oro alvalor
civile. Il quarto presidente della Repubblica,
Antonio Segni, venne in visita a Messina, il 27
maggio del 1964. La visita di Giuseppe
Saragat avvenne quasi alla fine del mandato, il 12 aprile del 1971 e al termine della vacanza pasquale
che aveva deciso di trascorrere in Sicilia. A lui successe il democristiano Giovanni Leone che finora,
assieme a Napolitano e Mattarella, è stato l' unico presidente a non aver visitato Messina durante il
mandato. Sandro Pertini giunse il 12 novembre 1979 per consegnare alla città la medaglia d' oro al
valor militare.
Francesco Cossiga venne in due occasioni; la prima il 3 marzo 1990 quando a Palazzo Zanca
presenziò alla cerimonia di consegna delle Borse di Studio Bonino­Pulejo. Poi, nel marzo del 1992, per
un viaggio "di solidarietà e sostegno al popolo siciliano e ai giudici, alle forze di polizia e alle autorità
locali". Oscar Luigi Scalfaro nel marzo del 1997 iniziò il suo viaggio in Sicilia proprio da Messina, ove
aveva già soggiornato per via dei rapporti con mons. Francesco Fasola, novarese concittadino,
arcivescovo della diocesi messinese.
Il 24 novembre 2000 fu la volta di Ciampi, decimo presidente della Repubblica, a rinnovare il rito della
visita, con uno stile diverso e personale nei programmi, pur nel rigido rispetto del cerimoniale. Il sindaco
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Pagina 21
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Gazzetta del Sud
Porti
Leonardi gli donò in quell' occasione una targa in argento, con lo stemma civico in oro.
Una piccola incisione in oro riportava il nome del presidente e la data del 24 novembre 2000. Sui tre
triangoli erano rappresentati altrettanti elementi significativi della città, la Madonnina del porto, il Nettuno
del Montorsoli, e una feluca in navigazione, tra Scilla e Cariddi. Il discorso che il Capo dello Stato
pronunciò in quell' occasione, nel salone di rappresentanza di Palazzo Zanca, unico nel corso della
visita, fu raccolto nel volume "Viaggio in Italia", pubblicazione della presidenza della Repubblica, con le
visite che Ciampi fece dal 23 Giugno 1999 al 27 gennaio 2001. Il discorso pronunciato al Comune e le
immagini della visita a Messina in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita dello
statista messinese Gaetano Martino, erano state già inserite sul sito internet del Quirinale
(www.quirinale.it). Riportate in particolare le fotografie del presidente Ciampi mentre scopriva il
monumento dedicato allo statista; la cerimonia a largo Martino; l' incontro all' Università; il momento in
cui lasciò Palazzo Zanca accompagnato dal sindaco Leonardi, dal presidente della provincia, Buzzanca
e dal presidente della Regione, Vincenzo Leanza.4.
ATTILIO BORDA BOSSANA
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18 settembre 2016
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La Repubblica (ed.
Genova)
Porti
>OGGI
La processione e la messa in diretta su Rai1
IN PIAZZALE KENNEDY OGGI si conclude a
Genova il Congresso Eucaristico nazionale
con la processione delle Confraternite italiane
e in piazzale Kennedy, a partire dalle 10.30, la
messa presieduta dal cardinale Angelo
Bagnasco, messa che andrà anche in diretta
du RaiUno e TV2000. Sarà anche per scelta
della Cei, la giornata nella quale in tutte le
parrocchie italiane è indetta la Colletta
Nazionale a beneficio delle popolazioni del
Centro Italia colpite dal terremoto dello scorso
24 agosto.
Ieri è arrivato dal mare il Santissimo
Sacramento per l' adorazione eucaristica al
porto antico di Genova, uno dei momenti di
maggior richiamo del congresso. Il santissimo
è stato trasportato da una motovedetta della
capitaneria di porto di Genova ordinariamente
impegnata nelle operazioni di salvataggio dei
migranti nel canale di Sicilia, dove negli ultimi
3 anni ha tratto a bordo circa 1200 persone.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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18 settembre 2016
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La Sicilia (ed. Messina)
Porti
"Emergence", da domani verrà allestito un affresco
gigante nella zona del porto
GIARDINI. Gli artisti che partecipano alla
quinta edizione dello "Emergence Festival"
sono stati accolti dal sindaco di Giardini, Nello
Lo Turco, convinto che il progetto rappresenti
un' occasione importante per il centro jonico.
«Attraverso gli interventi degli artisti
internazionali ­ commenta il primo cittadino
giardinese ­ rivaluteremo alcune zone del
paese per fare di Giardini un '"museo fatto di
muri" ma "senza pareti", con opere di altissimo
livello artistico che incrementeranno il già
ampio indotto turistico dell' arte e della cultura.
Un altro importante risultato è quello dell'
inserimento delle opere realizzate tra gli
"itinerari istituzionali" come punti di interesse
culturale e turistico della Regione Siciliana».
La manifestazione è organizzata dell'
associazione "Emergence", curata da
Giuseppe Stagnitta, patrocinata dal Comune di
Giardini e inserita tra i "Grandi eventi" della
Regione Siciliana. Anche quest' anno il Circolo
di Legambiente Taormina/Alcantara
sponsorizza il Festival all' interno delle
iniziative intraprese da "Salvalarte Sicilia"
assieme al Parco Archeologico di Naxos per la
valorizzazione del patrimonio culturale.
Il progetto è inserito nella piattaforma dell'
Istituto di cultura di Google che, grazie alla tecnologia in "street view", offre la possibilità di visitare
musei e opere Urbane a distanza attraverso computer, tablet e cellulari. I lavori proseguiranno da
domani con i Blaqk, duo di artisti greci di Calcide Eubea, che realizzeranno un affresco colossale al
porto.
Il molo verrà rifatto con un' opera di lettering e i due artisti, compiendo un passo indietro di oltre 2000
anni, utilizzeranno iconografia e scrittura dei greci antichi, che a Giardini stabilirono la prima colonia.
SARO LAGANÀ.
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