Gazzetta del Sud
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USTICA LINES Giovedì, 04 agosto 2016 USTICA LINES Giovedì, 04 agosto 2016 Ustica Lines 04/08/2016 Centonove Pagina 22 1 Caronte&Tourist,shipping bond da 28 milioni 04/08/2016 Gazzetta del Sud Pagina 15 3 Ex Siremar, personale spostato a Milazzo 04/08/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 13 5 Un Consorzio per il porto 03/08/2016 Adnkronos UBALDO SMERIGLIO SNS: chiarimento orari nave traghetto Sansovino 03/08/2016 TP24 6 7 Trapani, i dubbi di Forza Italia sull' autorità portuale. Creato un... Autorità portuali 04/08/2016 Gazzetta del Sud Pagina 20 Elisabetta Reale La Fiera d' agosto riapre le porte 04/08/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 25 8 10 Porto, evitare gli errori del passato Zes fondamentale per lo sviluppo Cantieristica navale 04/08/2016 Centonove Pagina 38 11 Birrificio Messina Un segnale di speranza Demanio marittimo 03/08/2016 Agrigento Notizie 12 "Ferragosto sicuro", vertice in prefettura Trasporti marittimi 04/08/2016 Il Secolo XIX Pagina 11 13 Ansaldo Energia, intesa per l' uso della banchina Ilva 04/08/2016 Il Secolo XIX Pagina 12 14 Lorenzini, concessione estesa al 2029 04/08/2016 Il Secolo XIX Pagina 12 SIMONE GALLOTTI Riforma porti, 2 milioni dirisparmi 04/08/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 7 16 Trieste, ultimo no all' impianto mai nato 04/08/2016 L' Avvisatore Marittimo Pagina 17 Bolloré a Taranto, attesa per l'offerta 04/08/2016 La Repubblica Pagina 2 ALBERTO CUSTODERO Porti, traghetti e foreign fighters così il Viminale rafforza la... 04/08/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 4 15 MASSIMO MINELLA Musso: "Errori a raffica sui moli ma la colpa non è solo politica" 04/08/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 15 19 21 23 Siracusa aderisce all' Area logistica integrata Sicilia orientale 04/08/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 22 24 Carburante, come potenziare gli impianti Porti 04/08/2016 Avvenire Pagina 9 28 Oltre 1.200 profughi sbarcati in Sicilia: anche due neonati 04/08/2016 Gazzetta del Sud Pagina 15 29 Giovanni Grasso è stato nominato commissario 04/08/2016 Gazzetta del Sud Pagina 16 30 Fermati cinque presunti scafisti africani 04/08/2016 Gazzetta del Sud Pagina 25 Peppe Paino Turisti su un costone irraggiungibile salvati da un medico della Polizia 04/08/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 4 32 Una balena a Bagnara. Salvata dai pescatori 04/08/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 17 Gioacchino Saccà Operazione "Vulcano", altri tre provvedimenti cautelari 04/08/2016 Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Pagina 20 Sbarco al porto, fermati cinque «scafisti» 04/08/2016 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Pagina 22 «Sono gli scafisti»: fermati tre giovani 04/08/2016 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Pagina 27 Fermati quattro presunti scafisti 04/08/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 17 Ennesimo sbarco di migranti, in 466 approdano al Porto 33 35 Due turisti in difficoltà soccorsi a Muria 04/08/2016 Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Pagina 25 31 Francesca Aglieri Rinella 36 38 39 40 04/08/2016 La Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 28 Dopo molti anni di totale abbandono porticciolo bonificato da relitti e... 04/08/2016 La Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 35 Fermati 5 scafisti dello sbarco dei 409 04/08/2016 La Stampa Pagina 4 Nuovi sbarchi: è allarme minori 03/08/2016 Askanews Immigrati, fermati a Catania cinque presunti scafisti 03/08/2016 Catania Today Dopo lo sbarco di 409 migranti, polizia e finanza fermano 5 scafisti 03/08/2016 La Sicilia Web Individuati i presunti scafisti dell' ultimo sbarco ad Augusta di 411... 03/08/2016 La Sicilia Web Fermati cinque presunti scafisti 03/08/2016 MeridioNews Immigrazione, fermati cinque presunti scafistiIeri erano arrivati 385... 03/08/2016 Trapani Oggi Giunti al porto 466 migranti, tra loro un congolese alla ricerca della... FRANCESCO DI MARE 41 42 43 44 45 46 47 48 49 4 agosto 2016 Pagina 22 Centonove Ustica Lines MESSINA. Fondo Italiano di investimento cede agli armatori il suo 10 per cento Caronte&Tourist,shipping bond da 28 milioni Nel giugno 2011 il Fondo aveva investito 17,5 milioni di euro nella controllata Cartour, acquisendo nel 2013 le azioni della capogruppo fondata dalle famiglie Franza e Matacena. In questi cinque anni l' azienda ha cambiato pelle. Ecco come MESSINA. Grande movimento finanziario attorno al gruppo Caronte&Tourist. Il fondo italiano di investimento, partecipato anche dal Ministero dell' Economia e dalla Cassa Depositi e Prestiti, ha deciso la dismissione della quota del 10% detenuta in Caronte & Tourist. L' operazione di acquisizione era stata decisa con il supporto di un gruppo di primarie banche nazionali, Intesa, Unicredit, Mps nel 2011, con la volontà di supportare le linee, oltre che di cabotaggio marittimo sullo Stretto, anche di collegamento Messina e Catania Salerno, nell' ambito del progetto "Autostrade del Mare". L' investimento del fondo nel 2011 è stato di 17,5 milioni di euro. E la plusvalenza per il Fondo nazionale è stata assicurata dal fatto che in questi cinque anni il fatturato della capogruppo è cresciuto da 135 a 180 milioni di euro. La partecipazione Il fondo italiano di investimento, considerata la positività dei dati, nel luglio del 2013 aveva esercitato il diritto di "svap" della partecipazione in Cartour e ha preso in quota il 10% della Capogruppo. Che ora ha fatto ricorso all' emissione di un prestito obbligazionario, tecnicamente uno "shipping bond" da 28 milioni di euro, per una operazione di acquisto di azioni proprie. Ad assistere Caronte & Tourist è stato Legance e White & Case, sotto il coordinamento di Claudia Gregori per i profili fiscali e il supporto del consulente Francesco Di Bari. Immagine "sociale" La società degli armatori Franza e Matacena, da quando è stata partecipata dal fondo di investimento nazionale, ha lavorato anche sul piano dell' immagine "sociale": a settembre la fondazione onlus "Giuseppe Franza ed Elio Matacena" metterà a disposizione la somma di 500mila euro per progetti che abbiano come obiettivo la crescita socioeconomica dell' Area dello Stretto, iniziativa che è stata presentata in occasione dell' inaugurazione della linea Telepass, nel corso della quale è stata inaugurata un' area gioco per bambini. Ma se questi sono i dati positivi del bilancio, il rapporto della Caronte&Tourist con la città resta sempre "ro ro", un "sent ment" contrastato, come le navi che fanno avanti e indietro sullo Stretto. La polemica L' ultima dimostrazione si è avuta dalla polemica nata tra la consigliera Ivana Risitano e l' amministratore delegato della Caronte, Vincenzo Franza, a proposito del contributo che il gruppo imprenditoriale assegna ogni anno per la Festa della Vara, quindicimila euro. Un fatto che ha toccato anche il pensiero "pacifista" del sindaco Accorinti, che ha assunto i panni del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 4 agosto 2016 Pagina 22 < Segue Centonove Ustica Lines mediatore. Ma se l' operazione di smobilizzo della quota da parte del Fondo di Investimento, ha anche il carattere strategico di evitare profili di incompatibilità, in considerazione del fatto che il Gruppo Caronte insieme a Ustica Lines ha rilevato la partecipazione ex Siremar della Compagnia delle Isole con il tesoretto interno di 55 milioni di euro di contributi statali garantiti per i prossimi dodici anni, la riorganizzazione aziendale tende sempre più a configurarsi come un modello di holding armatoriale, con interessi diffusi nei porti di Catania, Salerno e in Sardegna: lo Stretto di Messina è una componente pari solo al 50% del fatturato aggregato. Con Ustica Lines, la società Sns partecipata al 50%, dal 1 settembre diventerà una società consortile, all' interno della quale sarà creata una separazione netta tra le linee degli aliscafi, che saranno compito dell' armatore Morace, e quella dei traghetti che faranno capo al gruppo Caronte&Tourist. In questa direzione, l' amministratore delegato del gruppo Lorenzo Matacena, da nove anni si dedica allo studio dell' Lng, una rete di distribuzione del gas metano che dal Sud possa irradiarsi per i porti di tutt' Italia: tratte brevi e regolari, quelle che si prestano meglio allo sfruttamento del gas naturale liquefatto. E proprio per dare l' esempio, Lorenzo Matacena ha commissionato ai cantieri ravvenati Rossetti Marino la prima realizzazione di un traghetto "ibrido", a gas naturale, da inserire tra le 17 navi della flotta. Il progetto Matacena Il progetto di Matacena, parte dalla considerazione che in Italia si ha uno dei più importanti operatori petroliferi, l' Eni, che gestisce le due condotte che trasportano il gas dal Nord Africa verso l' Italia. Basterebbe creare un punto in cui spillare la materia prima a Gela, dove si potrebbe fare costruire un apposito rigassificatore, e poi fare partire da lì le stazioni di distribuzione: tre sul lato tirrenico e tre sul versante adriatico. Un sistema di bettoline, o quelle che l' armatrice Valeria Navella chiama "Navi in infrastruttura" potrebbero assicurare i rifornimenti nelle stazioni. "Oggi ha fatto rilevare Gerd Michael Wursin, direttore dell' ente di certificazione DnvGiil raggio di azione per il rifornimento di carburante è di 200300 miglia nautiche. E ci sono pezzi di territorio, come le Isole Eolie, alimentate da sette generatori diesel dell' Enel. La Rete del gas potrebbe aiutare così la metanizzazione di aree ancora scoperte, come la Sardegna. Il Mediterraneo è attraversato ogni anno da diecimila navi: ben 1250 sono fisse tra il Canale di Suez, nei pressi del quale l' Eni ha trovato il giacimento di gas più grande del mondo, e Gibilterra. Di queste navi, il 25% sono traghetti, un mercato al quale ora il Gruppo Franza punta anche come fornitore di gas. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 4 agosto 2016 Pagina 15 Gazzetta del Sud Ustica Lines Dagli uffici di Palermo Ex Siremar, personale spostato a Milazzo L' operazione scatterà quando si concluderà la stagione estiva Novità in arrivo in casa della nuova holding che è subentrata nella gestione dei collegamenti marittimi siciliani alla "Compagnia delle Isole". La Società di navigazione siciliana si trasforma infatti nel gruppo Società consortile per azioni e avvia la scissione parziale due settori: Ustica Lines che si occuperà del ramo aliscafi e Caronte & Tourist che si occuperà del ramo navi, interamente controllata da Caronte &Tourist. Saranno inoltre azzerati gli uffici ex Siremar di Palermo e trasferito il personale amministrativo (34 dipendenti) nelle sedi operative di Milazzo delle due società. L' operazione scatterà alla fine della stagione estivae dovrebbe concretizzarsi entro fine settembre. Il ramo aliscafi avrà 44 marittimi e 14 amministrativi, il ramo navi 101 marittimi e 20 amministrativi. La strategia è stata anticipata ai sindacati. L' azienda e i rappresentanti sindacali di Filt Cgil, Uiltrasporti e Uslac Uncdim hanno concordato di incontrarsi entro il 31 agosto per individuare modalità di incentivazione di eventuali esodi volontari e di compensazione ai dipendenti dei disagi legati al trasferimento da Palermo a Milazzo. Non c' è dubbio che l' apertura della sede nella città mamertina rappresenterà motivo di prestigio e sicuramente potrà aiutare a creare quel nuovo rapporto con le istituzioni locali per poter definire alcune questioni (vedi biglietto residente per i milazzesi) che sembrano davvero anomale. Tra l' altro Milazzo rimane l' epicentro dell' attività con piu' del 50 per cento di fatturato rispetto al resto del traffico. La Caronte e Tourist tra l' latro è già presente nella città del Capo con la collegata Ngi e ha interessi legati alla realizzazione del Parco Commerciale al Ciantro, ancora frenato dalla burocrazia. Nata nel 1965 per collegare lo Stretto di Messina, la Caronte& Tourist è cresciuta sino a raggiungere un volume d' affari che nel 2016 supererà i 230 milioni. Negli anni il gruppo ha acquistato sempre più solidità anche a seguito dell' acquisizione della Siremar in compartecipazione con Ustica Lines. Secondo fonti finanziarie, ora la società è pronta a emettere il suo primo «shipping bond», un prestito obbligazionario sottoscritto dai Fondi Muzinich e Tenach, che le permetterà di espandersi ulteriormente. Ma anche Liberty Lines che ha un direttore milazzese, il dottor Nunzio Formica punta ad affermarsi sempre di più sul territorio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 4 agosto 2016 Pagina 15 < Segue Gazzetta del Sud Ustica Lines Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 4 agosto 2016 Pagina 13 Quotidiano di Sicilia Ustica Lines Infrastrutture Un Consorzio per il porto TRAPANI Alcune delle imprese operanti nel porto del capoluogo hanno dato vita al Consorzio portuale trapanese, con l' obiettivo di promuovere il miglioramento della competitività del sistema portuale, interportuale e logistico del territorio con lo sviluppo delle filiere della Blue economy. Il Consorzio si propone di tessere una rete tra tutti gli operatori, in grado di proporre scelte e determinare indirizzi, attività essenziali per contribuire allo sviluppo del territorio. A presiedere il cda è stato chiamato il responsabile di Agci Agrital Giovanni Basciano. Ci sono anche Ettore Morace della Società di navigazione Ustica lines, Francesco Fontana della società Traghetti delle Isole Spa, Nicolò Busacca della Egatour Viaggi, Andrea Sardo della agenzia raccomandataria marittima Spedimar, Nicola Morfino in rappresentanza del Consorzio autotrasportatori trapanesi coop. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 3 agosto 2016 Adnkronos Ustica Lines SNS: chiarimento orari nave traghetto Sansovino In merito ai ritardi dei voli aerei Palermo Lampedusa a causa della presenza in banchina della N/T Sansovino, SNS precisa che gli orari di partenza e arrivo del traghetto alla banchina di Cavallo Bianco sono stati stabiliti dall' Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa già agli inizi del mese di luglio in base a indicazioni provenienti dalla società di gestione dell' aeroporto dell' isola . Solo nella giornata del 1° agosto, lo stesso Ufficio ha richiesto la variazione dell' orario da domenica a venerdì sempre a seguito di istanza della società d i g e s t i o n e d e l l ' a e r o p o r t o d i Lampedusa . SNS si è impegnata con la stessa Capitaneria di Lampedusa e con la Regione Siciliana ad accelerare le operazioni di imbarco e sbarco di mezzi e passeggeri , precisando tuttavia che in funzione del servizio pubblico esercito sulla linea per conto della Prefettura di Agrigento, il Comando di bordo su precisa istanza da parte delle forze di Polizia è costretto a volte a ritardare la partenza per imbarcare cittadini migranti . Ubaldo Smeriglio Ufficio Comunicazione Società Navigazione Siciliana 3298445733. UBALDO SMERIGLIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 3 agosto 2016 TP24 Ustica Lines Trapani, i dubbi di Forza Italia sull' autorità portuale. Creato un consorzio d' imprese Il coordinamento provinciale di Forza Italia interviene sul Porto di Trapani e sull' approvazione da parte del Consiglio dei Ministri in via definitiva, nei giorni scorsi, del decreto di riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle autorità portuali. Decreto che prevede che il porto di Trapani sia accorpato all' autorità di sistema di Palermo, subendone l' egemonia e pesanti conseguenze sul piano economico. Qui il contenuto completo della nota. " Riteniamo che sia importante sapere se qualcuno si sia mosso o abbia agito in qualche modo per tutelare l' autonomia del porto di Trapani oppure se sia stato fatto un accordo sulla pelle dei cittadini trapanesi. Sarebbe utile sapere, a tal riguardo, se la Regione Sicilia (che gode di uno statuto speciale), la deputazione regionale trapanese (cui è stata trasmessa la delibera del consiglio comunale dal titolo "Quale futuro per il porto di Trapani") e i vertici comunali, si siano mossi o si muoveranno in qualche modo in difesa e a tutela dei diritti della città di Trapani. Si sono attivati costoro per far sì che la Regione utilizzi, per il porto di Trapani, la facoltà di chiedere la moratoria di tre anni per l' applicazione del decreto? A tal proposito ci sono quindici giorni di tempo. Si spera che la Regione e tutti gli altri, considerata la parentesi estiva e le belle e assolate giornate, non preferiscano andare in vacanza ". Consorzio Portuale Trapanese Alcune delle imprese operanti nel porto di Trapani hanno dato vita al Consorzio Portuale Trapanese, con l' obiettivo di promuovere il miglioramento della competitività del sistema portuale, interportuale e logistico del territorio con lo sviluppo delle filiere della Blue Economy. Il Consorzio si propone di essere rete tra tutti gli operatori, in grado di proporre scelte e determinare indirizzi, attività essenziali per contribuire allo sviluppo del territorio. A presiedere il cda è stato chiamato il responsabile di Agci Agrital Giovanni Basciano. Ci sono anche Ettore Morace della Società di navigazione Ustica Lines, Francesco Fontana della società Traghetti delle Isole Spa, Nicolò Busacca della Egatour Viaggi, Andrea Sardo della agenzia raccomandataria marittima Spedimar, Nicola Morfino in rappresentanza del Consorzio Autotrasportatori Trapanesi coop. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 4 agosto 2016 Pagina 20 Gazzetta del Sud Autorità portuali Fino al 23 una serie di stand ed eventi La Fiera d' agosto riapre le porte L' impegno: replicare il "gioco di squadra" per usufruirne tutto l' anno Fino a poche settimane fa serpeggiava in città il timore che lo spazio della Fiera sarebbe rimasto chiuso. Una soluzione trovata in extremis, lo sforzo economico dei privati la società "People on the Move" di Claudio Prestopino, insieme alle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti e la positiva sinergia tra Autorità Portuale e gli assessorati comunali alla Cultura e Spettacolo e al Commercio, hanno invece permesso di mantenere viva una tradizione radicata nella memoria dei messinese. Certamente non la tradizionale Campionaria, quella ormai da anni è un ca pitolo chiuso, anche per via dei tempi che cambiano, ma da ieri ha preso il via l'"Agosto in... Fiera 2016". Un po' di ritardo rispetto alla tabella di marcia nell' apertura dei cancelli e subito tanta gente a riempire lo spazio, curato nell' allestimento da Laura Abate e Cristina Ipsaro Passione di "Creab", coinvolte da Claudio Prestopino perché «sin da subito ho immaginato di offrire alla città un progetto capace di coniugare stand espositivi e spazi ampi e gradevoli dove passeggiare, far giocare i bambini e ospitare eventi artistici e d' intrattenimento». Un portale bianco e azzurro, costruzioni in legno a rievocare un lido balneare e uno sguardo al passato e alla "Messina Città Giardino". A salutare i messinesi anche la riproduzione del carro votivo di 8 metri, legato al contest "Io e la Vara" per rendere più "social" l' evento attraverso le foto dei visitatori. Poi un centinaio di stand, come da tradizione, il parco giochi per i più piccoli, e spazio anche al presidio Slow Food che nei prossimi giorni allestirà i laboratori del gusto per accompa gnare i visitatori in degustazioni consapevoli e far scoprire i prodotti e le tradizioni del territorio. L' assessore Daniela Ursino siè detta «felice di essere riuscita ad aprire la cittadella fieristica alla città, un ringraziamento va ai privati che si sono messi in gioco. Un bello allestimento che ricorda la Messina città giardino e poi spazio agli approfondimenti culturali». Positiva la sinergia con l' Autorità Portuale, «c' è ancora da migliorare ma l' importante era permettere alla città di godere di questo spazio» ha detto il presidente Antonino De Simone. «Un gioco di squadra, per far vincere i messinesi» ha aggiunto Carmelo Picciotto presidente di Confcommercio. «Certamente si può fare meglio ma un progetto avviato solo il 22 luglio ha portato ad un esito positivo garantendo alla città uno spazio di socializzazione» ha continuato Alberto Palella, presidente Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 4 agosto 2016 Pagina 20 < Segue Gazzetta del Sud Autorità portuali Confesercenti. «La Fiera è un appuntamento tradizionale dell' agosto dei messinesi, soprattutto di quelli che restano in città ha concluso l' assessore Guido Signorino ora bisogna lavorare affinché lo spazio potrà essere fruito 365 giorni l' anno». Ingresso gratuito e apertura dalle 18 alle 00.30. Nei prossimi giorni verrà illustrato il cartellone di eventi collaterali, tra animazione per bambini e musica dal vivo. Tra le iniziative in programma "Fieri di essere" organizzata dall' associazione culturale "Liberamente" e dall' associazione Esn, con la collaborazione dell' associazione culturale "Scirocco" col patrocinio dell' assessorato alla Cultura e allo Spettacolo, prevista il 22 e il 23 agosto. Due giorni all' insegna di cultura e divertimento, con performance, tavole rotonde tematiche, mostre. Elisabetta Reale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 4 agosto 2016 Pagina 25 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Autorità portuali La Cisl di Reggio giudica l' accordo per Gioia Tauro un passo importante Porto, evitare gli errori del passato Zes fondamentale per lo sviluppo La segretaria Perrone: staremo attenti a farne rispettare i termini L' accordo sottoscritto nei giorni scorsi a Roma sul porto di Gioia Tauro è «un passo importante». Lo afferma, in una nota, Rosi Perrone, segretaria generale Ci sl Reggio Calabria, aggiungendo che si valuta «con cauto ottimismo poiché in passato accordi sul porto ne sono stati sottoscritti parecchi, senza però apprezzabili risultati nel tempo». Un plauso viene comunque espresso «per la parte di accordo che mira a costruire continuità lavorativa. Staremo attenti, così come abbiamo fatto in prece denza,affinché i termini dell' accordo siano rispettati da tutte le parti firmatarie. Pensiamo alla Zes, cosi come le questioni retro porto e rigassificatore sono aperte e devono essere rimesse in campo. Solo specializzando l' area in filiera del freddo sarà possibile attrarre nuovi investimenti, legando l' area al settore all' agroindustriale. In questo caso si potrebbero recuperare da subito 47 milioni di euro per costruire la piastra del freddo di cui 11 anticipati dall' autorità portuale per le opere di urbanizzazione». A parere della sindacalista «Gioia Tauro, applicando la legge Delrio, necessita di una governance forte ed autorevole che la collochi strategicamente in un contesto di alleanze con il sistema portuale del sud ed imposti un lavoro di programmazione e di rilancio del porto in un rapporto di serrato confronto con le parti sociali per una reale programmazione che vede al centro il rilancio, oltre allo stesso scalo, anche del retroporto edel la intermodalità. Il tutto potrà realizzarsi attraverso il completamento del gateway ferroviario del bacino di carenaggio e del polo manutentivo delle navi». «Temi, è bene ribadirlo, sanciti nell' accordo e rispetto ai quali è fondamentale stabilire un cronoprogramma con le parti sociali ed evitare ammonisce Perrone che l' atto sottoscritto possa fare la fine dell' Apq del 2010, mai realizzato. L' accordo è una buona base di partenza per lo sviluppo definitivo del porto e dell' area circostante ma a condizione che tutte le componenti facciano la propria parte. Come Cisl oltre che sostenere il lavoro fatto dalla federazione, insieme, saremo vigili e denunceremo ritardi ed omissioni. Gioia Tauro non può più aspettare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 4 agosto 2016 Pagina 38 Centonove Cantieristica navale IL COMMENTO Birrificio Messina Un segnale di speranza MESSINA. L' inaugurazione del nuovo stabilimento del "Birrificio Messina", nato sulle ceneri della "Birra Messina", è un importante segnale di speranza per la ripresa di Messina e del su territorio, per tentare di uscire dal buco nero della depressione economica e della disoccupazione di massa, prodotte dalla cosiddetta Seconda Repubblica e dall' austerity dell' Europa della moneta unica. Il risultato di oltre 20 anni di non governo e di quasi 3 lustri di euro ci consegna un territorio parassitario, con i 3/4 della popolazione attiva (quasi l' 80%) che traggono i propri redditi da un settore, il terziario, che dovrebbe fungere da supporto a quelli produttivi. Un terziario assistito con consumi sempre più depressi, sostenuti essenzialmente dagli stipendi, dai salari e dai sussidi (sempre meno!) che provengono dalla pubblica amministrazione. In questi anni ha chiuso lo stabilimento "Pirelli" a Villafranca Tirrena, è definitivamente calato il sipario sulle prospettive di ripresa della ex "Sanderson" nel quadro di una crisi del comparto agroalimentare che ha toccato aziende storiche come la "Ciappazzi" travolta dalla crisi della "Parmalat"; l' Arsenale ha avuto un drastico ridimensionamento come del resto tutto il settore della cantieristica navale a partire dalla "Rodriquez" e dal fallimento della "Smeb", un settore un tempo fiore all' occhiello di Messina; la "Pumex" di Lipari ha chiuso, mentre il comparto del tessile sui Nebrodi e la stessa ceramica di S. Stefano di Camastra hanno avuto seri problemi. E allora il "Birrificio Messina", nato per la caparbia quanto meritoria volontà di 15 lavoratori, non rassegnati a far disperdere una grande eccellenza della nostra città, nonostante il disinteresse della politica locale e del sistema bancario tradizionale, deve rappresentare un esempio per ricostruire una trama virtuosa per la nostra città, fatta di lavoro produttivo, di nuovi investimenti, di infrastrutture al servizio dello sviluppo e del lavoro, di crescita civile, di diffusione di diritti di cittadinanza per tutti e, anche, del superamento di una certa mentalità tipicamente messinese, che si può descrivere con una efficace metafora utilizzata da Leonardo Sciascia per descrivere il fatalismo della nostra isola: "Anche lo scirocco è una dimensione della Sicilia". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 3 agosto 2016 Agrigento Notizie Demanio marittimo "Ferragosto sicuro", vertice in prefettura Ferragosto si avvicina e la prefettura riunisce i vertici delle forze dell' ordine per organizzare i servizi necessari per fare in modo che l' atteso giorno di festa si svolga senza incidenti. Il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, ha convocato il vertice per le 10.30 di domani in prefettura. "Alla riunione sono stati invitati a partecipare si legge in un comunicato stampa della prefettura i responsabili provinciali delle forze di polizia e la capitaneria di porto di Porto Empedocle, il comando provinciale dei vigili del fuoco, i sindaci dei Comuni costieri, l' Asp, l' ispettorato foreste, l' ufficio demanio marittimo, il comando della polizia provinciale, il dirigente del servizio provinciale del dipartimento regionale della protezione civile, ed il dirigente del servizio di protezione civile del Libero consorzio comunale". Alle 12, quanto stabilito nel corso del vertice, verrà reso noto nel corso di una conferenza stampa. Argomenti: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 4 agosto 2016 Pagina 11 Il Secolo XIX Trasporti marittimi AUTORITA' PORTUALE Ansaldo Energia, intesa per l' uso della banchina Ilva GENOVA. Ansaldo Energia può le banchine di Cornigliano per spedire via mare le maxi turbine (ex Alstom) che assemblerà nel capannone in costruzione nelle aree ex Ilva. Ieri la firma dell' «atto di cou so» della banchina contigua all' area Ilva di Cornigliano, fra Ilva, Ansaldo Energia e l' Autorità portuale di Genova, ha segnato l' ultimo passaggio che ancora mancava dopo l' accordo di febbraio. Ansaldo ha già iniziato i lavori per costruire il capannone. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 4 agosto 2016 Pagina 12 Il Secolo XIX Trasporti marittimi A LIVORNO Lorenzini, concessione estesa al 2029 LIVORNO. Nell' ultima seduta del Comitato portuale di Livorno prima della pausa estiva, l' impresa Lorenzini intasca l' ok dell' Autorità portuale: la società potrà operare fino al dicembre del 2029 sulle aree già assentite in concessione nel porto toscano e su quelle oggetto di una nuova assegnazione. L' istanza di proroga è stata sostenuta da parte del terminal operator da un programma di nuovi investimenti, stimati in circa 11 milioni di euro, per l' acquisto di nuove gru e macchinari per la movimentazione delle merci, e dalla prospettiva di un incremento occupazionale che dovrebbe portare la società a passare da 61 a circa 76 unità lavorative. La delibera ha ottenuto l' assenso del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 4 agosto 2016 Pagina 12 Il Secolo XIX Trasporti marittimi IL MINISTERO:GLI ORGANIDELLEAUTORITÀPORTUALIASSORBONO 330 MILAEURO L'ANNO Riforma porti, 2 milioni dirisparmi La riduzione delle Authority e dei presidenti taglia i costi: da 7 a 5 milioni di euro GENOVA. Non solo non costerà niente, ma addirittura farà risparmiare le casse delle Authority. Lo scrive il ministero dei Trasporti nella relazione tecnica finanziaria allegata al decreto di riforma dei porti. Il documento sottolinea come la riorganizzazione della governance degli scali varata dal consiglio dei ministri, superi il test dell'"invarianza dei costi", non apportando ulteriori oneri per le casse dello Stato. Non solo: il Mit è convinto di risparmiare 2,3 milioni di euro all' anno dal la riduzione del numero degli enti e dei componenti: «Considerato le uscite per gli organi delle Autorità portuali nel 2013 erano pari a 7.284.822 euro, la riduzione degli organi da 97 a 60 comporterà una nuova spesa complessiva pari a 4.950.000 euro». La differenza è quanto risparmieranno le casse delle nuove Autorità di sistema portuale e il calcolo matematico dice che «il risparmio dovrebbe essere quantificabile in cira 2.330.000 euro». La riforma ha ridotto del 37,5% il numero degli enti che governeranno il porto, perchè le Autorità portuali sono passate da 24 a 15, mentre la spesa prevista cala del 32%. Non ci saranno risparmi sul personale delle Authority (almeno nella rela zione non sono previsti tagli), ma la riduzione forte dei costi avviene con l' eliminazione degli stipendi dei sette presidenti e degli altrettanti segretari generali che non ci saranno più dopo gli accorpamenti tra por ti. Oggi gli "organi" di governo delle Authoriy sono 96 (più un commissario a Manfredonia), come riporta la tabella del ministero. Con la nuova riforma si passerà a 60 membri: il comitato portuale sarà sostituito dal comitato di gestione che saranno in numero certamente minore rispetto a quello attuale. Il ministero calcola che nel 2013 una Autorità portuale di prima fascia avesse un costo annuale di 330 mila euro e su questo valore ha basato i calcoli. La partecipazione all' organismo di partenariato è a carico degli enti o aziende di appartenenza dei membri e dunque non costeranno nulla. Mentre per il tavolo di coordinamento lo stipendio dell' esperto che avrà il compito di presiedere la cabina di regia dei porti, sarà a carico della Struttura di missione oggi presieduta da Ennio Cascetta. E su quel posto di regista c' è il nome di Luigi Merlo, consulente di Delrio ed ex presidente del porto di Genova. SIMONE GALLOTTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 4 agosto 2016 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Trasporti marittimi Rigassificatori/2. Dodici anni di iter per il progetto della spagnola Gas Natural Trieste, ultimo no all' impianto mai nato Trieste L' ultimo no è arrivato solo una manciata di giorni fa, con la «assoluta contrarietà alla realizzazione di un impianto Gnl nel Porto di Trieste, in località Zaule» della mozione approvata all' unanimità dal Consiglio provinciale. Un testo trasmesso a presidente del consiglio dei ministri, ministeri competenti, alla Regione Fvg, Autorità portuale di Trieste e Comuni comunque interessati, oltre che al ministero dell' Ambiente della Slovenia. Tutti soggetti che, in tempi e modi diversi, si sono pronunciati contro il progetto della multinazionale spagnola Gas Natural che era il 1° luglio del 2004 aveva presentato istanza di avvio del procedimento autorizzativo per un terminale onshore della capacità di 8 miliardi di metri cubi all' anno da realizzare nella zona portuale di Zaule con un investimento ma la cifra non è stata aggiornata a capitale privato superiore ai 500 milioni di euro. Caratteristiche dell' impianto, tappe della vicenda e perfino il progetto definitivo: tutto raccolto e descritto in un sito dedicato al rigassificatore di Trieste, mai nato: «Il progetto ha completato il proprio iter autorizzativo a livello nazionale con la conclusione del procedimento di Valutazione di impatto ambientale nel 2009 e, attualmente, si trova nell' ultima fase del procedimento autorizzativo previsto per il rilascio dell' Autorizzazione unica da parte delle autorità e degli enti competenti. Si prevede che, dopo aver ottenuto i permessi necessari, l' impianto possa essere operativo dopo un periodo di costruzione di circa tre anni», si può ancora leggere nelle pagine online, che sono aggiornate fino al 2012. Poi sono venute a gennaio 2013 la bocciatura da parte dell' Autorità portuale, secondo la quale il piano era «incompatibile con lo scalo triestino, che registra traffici navali, movimentazione merci e passeggeri in continua crescita» e in seguito la sospensione (poi revoca) della Via del 2009. Lo stesso governo ha fatto un passo indietro: al ministro dello Sviluppo economico Calenda la presidente della Regione Friuli VG (da cui, a inizio luglio, era partito un ulteriore ricorso al Tar per bloccare l' insediamento) Debora Serracchiani aveva esposto tutte le ragioni del no. E l' opera non è più fra quelle considerate strategiche a livello nazionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 4 agosto 2016 Pagina L' Avvisatore Marittimo Trasporti marittimi SLITTATA A OGGI L'APERTURA DELLA BUSTA Bolloré a Taranto, attesa per l'offerta In ballo il futuro dei cinquecento lavoratori dell'ex terminal container E ' slittata da ieri a questa mattina l'apertura della busta con l'unica offerta rimasta in campo per la concessione dell'ex terminal container di Taranto. Ma sulla vicenda la suspense resta alta. Il commissario dell'Autorità portuale, Sergio Prete, ha spiegato che il posticipo è dovuto al fatto che ieri alcuni membri della commissione che deve giudicare l'offerta non erano disponibili. Tuttavia ieri mattina la busta con l'offerta non era ancora arrivata in Authority. E intanto sulle banchine si diffondeva il timore che il principale interessato al terminal, ossia il gruppo francese Bolloré (attraverso la partecipata Saga Italia), fosse pronto a sfilarsi. «Domattina sapremo tutto», rassicurava ieri Prete. Il discrimine, nella scelta da parte francese di confermare o meno il proprio interessamento, potrebbe essere dato dal destino dei lavoratori. L'uscita di scena da parte dei vecchi azionisti, il terminalista Hutchison e la compagnia marittima Evergreen, ha lasciato senza attività oltre 500 persone, a cui è stata riconosciuta la cassa integrazione fino al prossimo settembre. Nei giorni scorsi la cassa è stata prorogata fino alla fine del 2016. Una buona notizia per i lavoratori, che hanno evitato che scattassero i licenziamenti già a partire dal prossimo 11 settembre. Ma per il consorzio che riunisce Bolloré e lo Ionian Shipping Consortium presieduto la Rinaldo Melucci, la cui manifestazione d'interesse è stata l'unica accettata dall'Authority, significa avere le mani meno libere in termini di formazione dell'organico. Da qui il rischio di un passo indietro. Un'altra considerazione che viene fatta nel mondo portuale pugliese è che difficilmente il terminal potrà accogliere molti container, dopo l'addio di due grandi operatori come i vecchi soci che non sono riusciti a far decollare questa attività. C'è già chi, con molta ironia, prevede che i piazzali saranno coperti dei tubi necessari per l'impianto petrolifero di Tempra Rossa. D'altra parte, una delle società che partecipa al consorzio si occupa di ingegneria nel settore oil and gas. Se oggi non dovesse risolversi la gara, la questione sarebbe rimandata a settembre. Ma soprattutto, saltata la procedura pubblica, si potrebbe andare alla trattativa diretta privata, con molta maggiore flessibilità e possibilità di contrattare le condizioni. L'interessamento di Bolloré per il porto di Taranto è legato a e, forse, condizionato dalla partita per l'assegnazione dell'acciaieria Ilva. Saga Italia e Ionian Shipping Consortium si sono unite assieme a Multi Marine Services offrendosi per gestire la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 4 agosto 2016 Pagina < Segue L' Avvisatore Marittimo Trasporti marittimi logistica delle acciaierie. Ma in questo caso a essere interessata è la famiglia Oriolo, socio di Bolloré in Saga Italia, mentre i francesi rimarrebbero alla finestra. Insomma Vincent Bolloré continua a far parlare di sé per investimenti in Italia, ma al dunque non è chiaro quale ruolo voglia giocare. Almeno, questo è quanto accaduto per l'offerta a Mediaset e c'è chi teme che lo stesso temporeggiamento possa ripetersi a Taranto, in uno scalo in debito di traffici da troppo tempo, nonostante che sia stato inserito nella lista delle nuove Autorità portuali di sistema. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, hanno ricordato che negli ultimi quattro anni sono stati investiti sullo scalo 428 milioni di euro. Renzi ha aggiunto che è finita la stagione degli assegni a vuoto. Fino a oggi, l'unica traffico nuovo certo è l'arrivo, nel 2017, di sette navi da crociera. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 4 agosto 2016 Pagina 2 La Repubblica Trasporti marittimi Il dispositivo. Il ministero dell' Interno potenzia la vigilanza sui trasporti marittimi e monitora una decina di sospetti. Intensificata la sorveglianza soprattutto a Roma Porti, traghetti e foreign fighters così il Viminale rafforza la sicurezza ROMA. L' intelligence nelle settimane scorse aveva avvisato che in agosto sarebbe aumentato il rischio di attentati in Italia. E puntuale è scattato il piano Sicurezza del Viminale che già dai tempi di Charlie Hebdo aveva elevato l' emergenza al secondo livello, quello immediatamente precedente un attacco in corso. I punti principali disposti dal ministero dell' Interno prevedono il rafforzamento delle misure di controllo sui traghetti, nei porti e nelle aree degli aeroporti, affollatissime in agosto di turisti di tutto il mondo. E il monitoraggio a vista della decina di foreign fighter rientrata in Italia dopo aver combattuto in Siria contro Assad. Nessuno di loro, va detto, si è schierato tra le fila del Califfato. Il dispositivo della sicurezza si rinforza soprattutto nella capitale dopo che l' Is torna a minacciare Italia e Vaticano: «Arriveremo a Roma» dicono in un video che ritrae piazza Navona. La possibilità che il nostro Paese sia preso di mira potrebbe crescere ora come possibile ritorsione alla decisione del Governo di mettere a disposizione le basi militari italiane agli americani impegnati nei raid aerei anti Is in Libia, nella provincia di Sirte. A preoccupare i servizi segreti non sono tanto i cosidetti "obiettivi sensibili" già noti, ma quelli che vengono chiamati soft target. E d' altronde risulta impossibile presidiare tutti gli eventi culturali, i punti di ritrovo, le chiese e le sinagoghe periferiche. Impossibile impedire, osservano ancora gli 007, l' effetto emulazione da parte di persone fragili di mente suggestionate dalle notizie degli attentati jihadisti rilanciate in modo martellante sui media e attraverso i social network. Il piano Sicurezza del Viminale tiene conto di tutte queste analisi. E punta soprattutto sulla velocità di risposta delle "Unità operative di pronto intervento". In Italia sono attive 24 ore al giorno le "teste di cuoio" antiterrorismo pronte a intervenire in brevissimo tempo in caso di un attacco che, in pochi minuti, come avvenuto a Nizza, può provocare decine di morti. I commando antiterrorismo sono composti dai corpi speciali delle forze dell' ordine (i Gis dell' Arma e i Nocs della Polizia), e da quelli delle Forze Armate, gli incursori paracadutisti Col Moschin e i Comsubin della Marina. Dalla velocità del loro intervento dipende il numero delle vittime di un eventuale attentato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 4 agosto 2016 Pagina 2 < Segue La Repubblica Trasporti marittimi A Roma, il questore ha disposto una zona di massima sicurezza attorno al Colosseo, con varchi controllati dalle forze dell' ordine e metal detector. La vigilanza è stata estesa nell' area di San Pietro, e sotto osservazione sono state messe le chiese in periferia, i centri commerciali e luoghi di ritrovo della cosiddetta 'movida'. Nel Salento per la prima volta saranno allestiti metal detector e servizi di sicurezza in occassione della "Notte della Taranta" che si svolgerà la prossima settimana. A Napoli un corpo speciale super armato presidia il porto, ma sotto il Vesuvio la preoccupazione degli investigatori è un' altra: qui l' organizzazione jihadista passa per procurarsi passaporti falsi e carte di credito clonate. Sul fronte della prevenzione, su cui punta in modo particolare l' Antiterrorismo, è stata aumentata in modo significativo l' attività di intercettazioni, sia telefoniche che telematiche. Impegnati gli esperti della Polizia postale e dell' intelligence. Negli aeroporti sono state potenziate le difese tecnologiche, con l' installazione di telecamere agli infrarossi per proteggere le recinzioni. E il potenziamento del si stema di videsorveglianza: a Fiumicino sono in funzione 2.100 telecamere, a Malpensa 2.400. È stato potenziato l' utilizzo dei varchi automatici ( e gates), degli speciali microscopi per individuare passaporti falsi. Le unità di pronto intervento antiterrorismo aeroportuali, infine, hanno ricevuto in dotazione nuovi armamenti come la Ump Heckler Koch, una pistola mitragliatrice universale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Nella capitale il questore ha disposto varchi presidiati dalle forze dell' ordine intorno al Colosseo CONTROLLI INTENSIFICATI Agenti della polizia e carabinieri pattugliano piazza del Duomo a Milano. Le misure di sicurezza sono state incrementate in molte città italiane. ALBERTO CUSTODERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 4 agosto 2016 Pagina 4 La Repubblica (ed. Genova) Trasporti marittimi Musso: "Errori a raffica sui moli ma la colpa non è solo politica" L' INTERVISTA:SAREBBE facile, dice Enrico Musso, adesso che non è più un politico ma è tornato un tecnico, sparare a zero contro gli amministratori, sia quelli cittadini che quelli portuali, per vent' anni di mancate scelte e mancata programmazione che hanno spinto San Giorgio del Porto e Costa Crociere, entrambe genovesi, ad allearsi per potenziare a Marsiglia il business delle riparazioni e trasformazioni navali. «Ma non dimentichiamo che quelle persone sono in certi posti perché qualcuno le ha votate spiega Musso, docente di Economia dei Trasporti all' ateneo genovese e uno dei massimi esperti di intermodalità e logistica E fra queste anche molti esponenti di quei potentati economici che, alla fine, hanno sempre avuto interesse a conservare lo status quo per perpetrare le loro rendite di posizione». La sua, però, non vuol essere solo una chiave di lettura politica. A Musso, infatti, sta a cuore riflettere sulla notizia dell' accordo marsigliese. Come lo giudica? «Per Genova una brutta notizia, per le aziende coinvolte l' annuncio di un' operazione molto importante e se non sbaglio del tutto innovativa. Dipende dai punti di vista, quindi». In effetti una compagnia armatoriale che entra in una società che si occupa di riparazione e trasformazione navale non è molto comune... «A mio avviso è il vero salto di qualità. Siamo infatti di fronte a una integrazione verticale, con una compagnia che entra in un cantiere per investire su un elemento infrastrutturale che non si sposta, quale appunto un bacino. Questo significa che Costa intende radicarsi a Marsiglia con questa attività legata alle sue navi da crociera. Prendiamone atto, certo sarebbe stato meglio che questo fosse avvenuto a Genova, ma come ben sappiamo non siamo attrezzate per navi passeggeri di queste dimensioni. C' è poi un altro aspetto da sottolineare». Quale sarebbe? «La scelta del porto. Io credo che nella valutazione, oltre ovviamente alla dotazione infrastrutturale messa in campo, abbia inciso anche il fatto che Marsiglia è uno degli home port di Costa, inserita cioè nel suo itinerario croceristico. E quando si decide una sosta per manutenzione di una propria nave, anche il fatto di poter disporre subito di un porto, evitandosi giorni di navigazione, ha la sua importanza. Parliamo di navi sempre più grandi e quindi più costose, anche unodue giorni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 4 agosto 2016 Pagina 4 < Segue La Repubblica (ed. Genova) Trasporti marittimi possono incidere». E Genova? «Paga vent' anni di errori, da quando cioè si decise di rinunciare al superbacino nonostante fosse già chiaro il trend del gigantismo navale. Questo finirà per incidere sui numeri dell' occupazione, perché questo settore a Genova sta lavorando, anche parecchio, ma non può arrivare a conquistare questa fascia di prodotto. E ciò in termini di occupazione diretta e di indotto avrà il suo peso, anche dal punto di vista croceristico, perché farà crescere inevitabilmente l' appeal di Marsiglia come home port». Genova ha però, numeri significativi, su questo versante. «Certo, è molto competitiva come home port. Come transito, invece, rischia di pagare la concorrenza di porti come Civitavecchia, ad esempio, che in una giornata offre Roma. Su quattro cinquemila croceristi quando sono disponibili a vedere San Lorenzo e via Garibaldi? Non a caso, molti se ne vanno all' Outlet o a Portofino ». Ha parlato di vent' anni di errori. È sempre colpa dei politici? «Eh, sarebbe facile adesso per me che non sono più un politico, ma sono tornato solo un tecnico, scaricare tutte le colpe su di loro. E invece no, perché i politici sono lì perché qualcuno li ha messi. E allora allarghiamo il ragionamento ». Facciamolo. «Chi in questa città ha favorito certe soluzioni politiche per avere dei benefici diretti? Quanti hanno perpetrato le loro piccole e grandi rendite di posizione. Io punterei il dito contro certi patti scellerati, contro chi, anche in porto, ha sempre visto con favore situazioni di scarsa concorrenza, che poi equivalgono a scarsa meritocrazia. Sono questi potentati locali ad avere responsabilità. Allora, più che prendersela con la classe politica, che pur ha le sue responsabilità, prendiamocela con la classe dirigente, con quegli imprenditori che hanno sempre approfittato dell' immobilismo di questa città». Un attacco al mondo dell' impresa, quindi? «Non voglio generalizzare, ci mancherebbe, ci sono tanti imprenditori che si sono battuti e si battono per lo sviluppo, ma altrettanti che sfruttano rendite di posizione e beneficiano dell' immobilismo». MASSIMO MINELLA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 4 agosto 2016 Pagina 15 Quotidiano di Sicilia Trasporti marittimi PILLOLE Siracusa aderisce all' Area logistica integrata Sicilia orientale SIRACUSA "Il porto petrolifero di Siracusa è tra i più importanti in Italia, dotato di servizi di primordine: disporrà anche di banchine adeguate per fondali, lunghezza e spazi retro portuali in grado di permettere l' attracco delle più grandi navi da crociera oggi operanti nel Mediterraneo". Lo dichiara il sindaco, Giancarlo Garozzo, dopo l' approvazione dell' accordo di adesione all' Ali, l' Area logistica integrata del quadrante della Sicilia Orientale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 4 agosto 2016 Pagina 22 Quotidiano di Sicilia Trasporti marittimi Per le modifiche non finalizzate all' aumento della capacità complessiva del distributore basta una comunicazione di cui all' art. 33 Carburante, come potenziare gli impianti I nuovi interventi sono soggetti alla verifica dell' Agenzia delle dogane competente per territorio DECRETO 29 giugno 2016. Nuove direttive in materia di impianti di deposito e di distribuzione di oli minerali e di carburanti. Attuazione dell' articolo 49, comma 3, della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 (Continua dal QdS del 3 agosto 2016) Art. 25 Potenziamento dell' impianto 1. Per potenziamento si intende qualunque intervento finalizzato all' aumento della capacità complessiva dell' impianto, così come specificato di seguito: aumento del numero dei serbatoi e/o della capacità degli stessi; inserimento o aumento stoc caggio degli oli lubrificanti. 2. Gli interventi finalizzati al potenziamento degli impianti sono soggetti a preventiva autorizzazione secondo le vigenti disposizioni normative. 3. Il rilascio dell' autorizzazione di cui al presente articolo è subordinato all' acquisizione della documentazione tecnica, nonché di ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta comunque denominato di competenza di altri enti, secondo quanto indicato nella corrispondente modulistica. 4. L' autorizzazione di cui al presente articolo deve essere richiesta utilizzando la modulistica predisposta dall' Assessorato con l' indicazione dei dati richiesti e con gli eventuali allegati ivi previsti. 5. Copia dell' autorizzazione sarà inviata per conoscenza al comune dove è ubicato l' impianto, nonché agli altri enti che hanno reso pareri endoprocedimentali ai fini del rilascio della stessa autorizzazione. Art. 26 Verifica 1. Le nuove realizzazioni e i potenziamenti degli impianti di cui agli articoli 24 e 25 sono soggette, qualora previsto dalla vigente normativa, alla verifica a cura degli uffici dell' Agenzia delle dogane competenti per territorio. 2. Le nuove realizzazioni e i potenziamenti degli impianti di cui agli articoli 24 e 25 sono altresì soggetti, qualora previsto dalla vigente normativa, alla presentazione della S.C.I.A. antincendio, e/o al controllo a cura del Comando provinciale dei vigili del fuoco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 4 agosto 2016 Pagina 22 < Segue Quotidiano di Sicilia Trasporti marittimi 3. Qualora le nuove autorizzazioni e i potenziamenti di cui agli articoli 24 e 25 non rientrano nelle fattispecie previste ai precedenti commi 1 e 2 dovrà essere presentata apposita perizia giurata di esclusione dall' obbligo delle previsioni di cui ai citati commi, nonché della corretta esecuzione e realizzazione dei lavori. 4. Unitamente alla comunicazione di "fine lavori", trasmessa entro i termini di cui al successivo articolo 74, dovrà essere allegata la copia della documentazione di cui ai commi precedenti. Titolo V d) CONTENITORI DISTRIBUTORI MOBILI O RIMOVIBILI DI TIPO OMOLOGATO Art. 27 Definizione 1. Per contenitori distributori mobili o rimovibili di tipo omologato si intende uno o più contenitori distributori destinati al contenimento carburanti di categoria "C" aventi le caratteristiche del prototipo individuato con il decreto ministeriale 19 marzo 1990, per le attività nello stesso elencate, nonché quelle ricomprese nella circolare Ministero dell' Interno prot. n. P322/4113 del 9 marzo 1998 e nel decreto ministeriale 12 settembre 2003 e successive circolari ministeriali. Art. 28 Nuova autorizzazione 1. L' installazione dell' impianto di cui al presente titolo è soggetto ad autorizzazione rilasciata dall' Assessorato regionale delle attività produttive secondo le vigenti disposizioni. 2. Il rilascio dell' autorizzazione di cui al presente articolo è subordinato all' acquisizione della documentazione tecnica, nonché di ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta comunque denominato di competenza di altri enti, secondo quanto indicato nella corrispondente modulistica. 3. Gli impianti devono possedere i requisiti di sicurezza antincendio, devono essere dotati di apposita apparecchiatura di misurazione della quantità di carburante erogato e devono essere adibiti esclusivamente al rifornimento dei mezzi in possesso dell' azienda e/o dell' ente richiedente. 4. L' autorizzazione di cui al presente articolo deve essere richiesta utilizzando la modulistica predisposta dall' Assessorato con l' indicazione dei dati richiesti e con gli eventuali allegati ivi previsti. 5. Copia dell' autorizzazione sarà inviata per conoscenza al comune dove è ubicato l' impianto, nonché agli altri enti che hanno reso pareri endoprocedimentali ai fini del rilascio della stessa autorizzazione. Art. 29 Verifica 1. Prima della messa in servizio dell' impianto il richiedente l' autorizzazione dovrà presen tare al Comando provinciale dei vigili del fuoco la "Segnalazione certificata di inizio attività" prevista dall' art. 4 del D.P.R. n. 151/2011. 2. Unitamente alla comunicazione di "fine lavori", trasmessa entro i termini di cui al successivo articolo 74, dovrà essere allegata la copia conforme della ricevuta della S.C.I.A. di cui al comma precedente. Titolo VI e) IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE CARBURANTI PER NATANTI DA DIPORTO Art. 30 Definizione 1. Per impianti di distribuzione carburanti per natanti da diporto si intende un autonomo complesso unitario per la distribuzione di carburanti non denaturati costituito da uno o più apparecchi per l' erogazione del carburante, dalle relative attrezzature e pertinenze, destinato all' esclusivo rifornimento dei natanti da diporto. Art. 31 Nuova autorizzazione 1. L' installazione dell' impianto di cui al presente titolo è soggetto ad autorizzazione rilasciata dall' Assessorato regionale delle attività produttive secondo le vigenti disposizioni. 2. Per ogni banchina di approdo possono essere rilasciate anche più autorizzazioni. 3. Il rilascio dell' autorizzazione di cui al presente articolo è subordinato all' acquisizione della documentazione tecnica, nonché di ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta comunque denominato di competenza di altri enti, secondo quanto indicato nella corrispondente modulistica. 4. L' autorizzazione di cui al presente articolo deve essere richiesta utilizzando la modulistica predisposta dall' Assessorato con l' indicazione dei dati richiesti e con gli eventuali allegati ivi previsti. 5. Copia dell' autorizzazione sarà inviata per conoscenza al comune dove è ubicato l' impianto, nonché agli altri enti che hanno reso pareri endoprocedimentali ai fini del rilascio della stessa autorizzazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 4 agosto 2016 Pagina 22 < Segue Quotidiano di Sicilia Trasporti marittimi Art. 32 Potenziamento dell' impianto 1. Per potenziamento si intende qualunque intervento finalizzato all' aumento della capacità complessiva dell' impianto, così come specificato di seguito: aumento del numero dei serbatoi e/o della capacità degli stessi; inserimento od aumento stoccaggio degli oli lubrificanti. 2. Gli interventi finalizzati al potenziamento degli impianti sono soggetti a preventiva autorizzazione secondo le vigenti disposizioni normative. 3. Il rilascio dell' autorizzazione di cui al presente articolo è subordinato all' acquisizione della documentazione tecnica, nonché di ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta comunque denominato di competenza di altri enti, secondo quanto indicato nella corrispondente modulistica. 4. L' autorizzazione di cui al presente articolo deve essere richiesta utilizzando la modulistica predisposta dall' Assessorato con l' indicazione dei dati richiesti e con gli eventuali allegati ivi previsti. 5. Copia dell' autorizzazione sarà inviata per conoscenza al comune dove è ubicato l' impianto, nonché agli altri enti che hanno reso pareri endoprocedimentali ai fini del rilascio della stessa autorizzazione. Art. 33 Modifiche dell' impianto 1. Per modifica dell' impianto si intende qualunque intervento non finalizzato all' aumento della capacità complessiva dell' impianto e non compreso negli altri articoli del presente titolo, così come specificato di seguito: sostituzione dei distributori a singola erogazione con altri a doppia o ad erogazione tripla o multi prodotto, o viceversa, limitatamente alle categorie di carburanti già presenti nell' impianto; cambio di destinazione dei distributori o dei serbatoi tra prodotti già autorizzati; ulteriori modifiche non ri comprese nel presente articolo. 2. Gli interventi finalizzati alla modifica dell' impianto sono soggetti a semplice comunicazione. 3. La comunicazione di cui al precedente comma deve essere effettuata utilizzando la modulistica predisposta dall' Assessorato con l' indicazione dei dati richiesti e con gli eventuali allegati ivi previsti. Art. 34 Collaudo 1. I nuovi insediamenti e i potenziamenti degli impianti di cui agli articoli 31 e 32 del presente decreto sono soggetti al collaudo finale da parte di una commissione composta: a) da un dipendente dell' Assessorato regionale delle attività produttive; b) da un rappresentante dell' Agenzia delle dogane; c) da un rappresentante del Comando provinciale dei vigili del fuoco; d) da un rappresentante della Capitaneria di porto. 2. Il collaudo è volto a verificare la rispondenza delle opere realizzate al progetto di massima autorizzato. 3. Restano fermi i controlli e le verifiche delle autorità competenti in base alle singole specifiche discipline. 4. A seguito della ricezione della comunicazione di "fine lavori", trasmessa entro i termini di cui al successivo articolo 74, l' Assessorato provvederà ad attivare le procedure per l' effettuazione del collaudo finale di cui al precedente comma 1. Art. 35 Verifica 1. Le modifiche degli impianti di cui all' articolo 33 sono soggette, qualora previsto dalla vigente normativa, alla verifica a cura degli uffici dell' Agenzia delle dogane competenti per territorio. 2. Le modifiche degli impianti di cui all' articolo 33 sono altresì soggette, qualora previsto dalla vigente normativa, alla presentazione della S.C.I.A. antincendio, e/o al controllo a cura del Comando provinciale dei vigili del fuoco. 3. Qualora le modifiche di cui all' articolo 33 non rientrano nelle fattispecie previste ai precedenti commi 1 e 2 dovrà essere presentata apposita perizia giurata di esclusione dall' obbligo delle previsioni di cui ai citati commi, nonché della corretta esecuzione e realizzazione dei lavori. 4. Unitamente alla comunicazione di "fine lavori", trasmessa entro i termini di cui al successivo articolo 74, dovrà essere allegata la copia della documentazione di cui ai commi precedenti. Art. 36 Avocazione 1. Qualora per motivi di sicurezza ed incolumità pubblica, il Comando provinciale dei vigili del fuoco imponga la realizza zione di interventi di adeguamento dell' impianto senza che il titolare dell' autorizzazione provveda ad eseguirli nei tempi prefissati dallo stesso Comando, la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 4 agosto 2016 Pagina 22 < Segue Quotidiano di Sicilia Trasporti marittimi Capitaneria d i porto interviene avocando a se la competenza per l' esecuzione dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza. 2. L' importo dei lavori di adeguamento sarà, in ogni caso, a carico del titolare dell' autorizzazione. Titolo VII f) DEPOSITI COMMERCIALI PER CARBURANTI, COMBUSTIBILI LIQUIDI, OLI LUBRIFICANTI E BITUME Art. 37 Definizione 1. Per depositi commerciali per carburanti, combustibili liquidi, oli lubrificanti e bitume si intende l' insieme delle attrezzature ed impianti (serbatoi, fusti, pompe di aspirazione, apparecchi di misurazione volumetrica), per una volumetria superiore a mc. 10 e fino a mc. 10.000, in grado di ricevere, stoccare e movimentare i prodotti. Art. 38 Nuova autorizzazione 1. L' installazione dei depositi di cui al presente titolo è soggetta ad autorizzazione rilasciata dall' Assessorato regionale delle attività produttive secondo le vigenti disposizioni. 2. Il rilascio dell' autorizzazione di cui al presente articolo è subordinato all' acquisizione della documentazione tecnica, nonché di ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione, permesso o nulla osta comunque denominato di competenza di altri enti, secondo quanto indicato nella corrispondente modulistica. 3. L' autorizzazione di cui al presente articolo deve essere richiesta utilizzando la modulistica predisposta dall' Assessorato con l' indicazione dei dati richiesti e con gli eventuali allegati ivi previsti. 4. Copia dell' autorizzazione sarà inviata per conoscenza al comune dove è ubicato l' impianto, nonché agli altri enti che hanno reso pareri endoprocedimentali ai fini del rilascio della stessa autorizzazione. Pubblicato sulla Gurs n. 33 del 22/07/2016 (3. Continua) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 4 agosto 2016 Pagina 9 Avvenire Porti Oltre 1.200 profughi sbarcati in Sicilia: anche due neonati Sono oltre 1.200 i migranti sbarcati ieri mattina nei principali porti e centri di accoglienza della Sicilia: 466 a Trapani, 409 a Catania e 373 a Pozzallo. E come sempre molti sono i bambini, soli e con genitori: al porto di Trapani la nave Dignity di Medici senza Frontiere, fra i 466 migranti salvati nel canale di Sicilia, ha sbarcato una cinquantina di donne e ben 110 bambini. Fra loro anche due neonati di soli dieci giorni. La polizia e la guardia di finanza di Catania hanno invece fermato cinque scafisti di nazionalità straniera, ritenuti i 'comandanti' dei gommoni e delle carrette del mare su cui viaggiavano i 409 migranti, provenienti dalle coste libiche, soccorsi in quattro differenti operazioni e fatti sbarcare ieri nel porto del capoluogo etneo insieme ai cadaveri di tre donne e di un uomo. A portarli a Catania è stata la nave Topaz Responder, battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni Emergency e Moas. I fermati, per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina, sono stati tutti rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza. Intanto a Benevento, una cinquantina di migranti ha bloccato la strada statale Sannitica che collega Napoli con Campobasso per protesta. Chiedono la cittadinanza italiana. Ospitati in uno dei centri della zona, hanno sfilato con numerosi cartelli con la scritta: 'L' immigrazione non è un reato'. Per diverse ore il blocco ha creato disagi alla circolazione stradale, costretta a percorsi alternativi dalle forze dell' ordine. Ma è emergenza in tutta Italia. A Como più di 200 migranti sono bloccati alla stazione San Giovanni in attesa di passare la frontiera con la Svizzera e proseguire verso i Paesi del Nord Europa. Da oltre un mese è sorta anche una tendopoli spontanea che offre riparo. Una mensa gestita dalla Caritas distribuisce 250 pasti serali e colazioni ma le persone in transito aumentano di giorno in giorno e servono aiuti e generi alimentari. L' organismo pastorale ha lanciato anche un appello fra i cittadini per la raccolta di indumenti, scarpe e prodotti per l' igiene personale per far fronte all' emergenza. Mentre la Regione Lombardia ha deciso di aprire un presidio sanitario mobile per fornire assistenza ai migranti di passaggio. La decisione è stata presa d' intesa con le forze dell' ordine, le organizzazioni di volontariato, la Cri e l' Ordine di Medici, dopo un incontro che si è tenuto in mattinata in prefettura a Como. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 4 agosto 2016 Pagina 15 Gazzetta del Sud Porti Confindustria Siracusa Giovanni Grasso è stato nominato commissario Consulente aziendale subentra nell' incarico all' ing. Maiorana Giovanni Grasso, 56 anni, è il nuovo nuovo commissario di Confindustria a Siracusa. Delegato dai probiviri confederali a guidare l' associazione degli industriali di Siracusa fino al traguardo dell' attuazione della riforma del sistema regionale di Confindustria. «Sono consapevole del ruolo importantissimo che svolge l' impresa siracusana e del valore che essa rappresenta nell' economia siciliana ha dichiarato Grasso e considero un privilegio rappresentarla in questo momento di passaggio verso un nuovo e più efficace modello organizzativo che consentirà alle imprese di poter competere meglio sui mercati». Grasso, che si è insediato ieri mattina, ha un' esperienza consolidata nel sistema Confindustria, e svolge attività di consulenza di direzione ed organizzazione aziendale. Prende il posto dell' ingegnere Giovanni Maiorana che una settimana fa ha lasciato l' incarico di commissario per motivi personali, rimettendo così il mandato al collegio dei probiviri. Maiorana era stato nominato nel dicembre del 2015 con Gianluca Gemelli. Due commissari che avrebbero dovuto traghettare gli industriali fino a nuove elezio ni. Ed invece Gemelli si era dimesso ad aprile scorso in seguito all' indagine a suo carico da parte della Procura della Repubblica di Potenza sulla vicenda Tempa Rossa e porto d i Augusta. L' inizio del commissariamento di Confindustria risale al dicembre 2014 quando il Collegio dei Probiviri destituì l' ultimo presidente eletto, Francesco Siracusano, che venne dichiarato decaduto per «un' insanabile oggettiva distonia con quelli che da statuto e codice etico». Al suo posto subentrò il messinese Ivo Blandina, che dopo un anno lasciò l' incarico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 4 agosto 2016 Pagina 16 Gazzetta del Sud Porti Catania Fermati cinque presunti scafisti africani Cinque persone dicono di essere quattro gambiani ed un egiziano sono stati fermati a Catania da polizia e Guardia di finanza, sotto il coordinamento della Procura, perché ritenuti gli scafisti dei 409 migranti, provenienti dalle coste libiche, soccorsi in quattro differenti operazioni e fatti sbarcare martedì nel porto d e l capoluogo et neo insieme ai cadaveri di tre donne e di un uomo. A portarli a Catania è stata la nave «Topaz Responder», battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni «Emergency» e "Moas" (Migrant offshore aid station). I fermati, per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina, sono i gambiani Buba Ansumana, di 20 anni, Bakary Trowolly Lamine, di 18, Essa Barry, di 18, Momodou Jarju, di 38, e l' egiziano Warshid Said Salaheddin, di 22. Sono stati tutti rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza. Ansumana e Lamine sono ritenuti i componenti dell' equipaggio di un natante in legno di circa 5 metri su cui viaggiavano 19 migranti soccorsi il 31 luglio scorso dalla Topaz responder. Barry,Jar ju e Salaheddin sarebbero i componenti dell' equipaggio di un gommone di 18 metri circa di colore nero su cui viaggiavano 155 migranti, soccorsilo stesso giorno in acque internazionali dalla nave "Juventa", dell' associazione tedesca "Jugend rettet" e dal pattugliatore «Vega» della Marina Militare italiana. Su questo gommone c' erano anche i quattro cadaveri, recuperati dalla «Juventa» e dalla «Vega». Tre salme sono state trasferite nell' obitorio del cimiero di Catania, una nell' obitorio dell' Ospedale GaribaldiNesima a disposizione dell' autorità giudiziaria. Altro sbarco di migranti a Trapani. A bordo della Dignity Idi Medici senza Frontiere sono giunti sul molo Ronciglio 466 tra uomini e donne, soccorse nel Mediterraneo. Provenienti da Congo, Costa d' Avorio, Senegal e principalmente dal Bangladash, l' equipaggio li ha recuperati in tre differenti operazioni. Tra loro oltre 55 donne e 110 minori. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 4 agosto 2016 Pagina 25 Gazzetta del Sud Porti Disavventura a Lipari, una donna era già svenuta Turisti su un costone irraggiungibile salvati da un medico della Polizia LIPARI Volevano raggiungere una spiaggetta isolata per godere delle bellezze naturalistiche e poco conosciute dell' isola di Lipari. Una coppia di giovani turisti dopo ore di cammino per sentieri impervi, però, si è persa finendo la propria escursione a picco sulla scogliera di località "Fuori del Pertuso", di fronte Salina. È accaduto lunedì scorso. Con i cellulari fuori uso, sotto un sole cocente e allo stremo delle forze sono riusciti a mettersi in salvo grazie all' intervento di Antonino Tigano, medico della Polizia di Stato del Reparto Mobile di Reggio Calabria. Il medico, in ferie, si trovava a bordo di un' imbarcazione quando ha notato dal mare so pra il dirupo un ragazzo che si sbracciava per chiedere aiuto. Senza esitare si è messo in contatto con la Capitaneria d i Porto c o m u n i c a n d o l e coordinate geografiche del luogo dell' accaduto e coordinando le fasi iniziali dell' attività di soccorso. Nonostante le condizioni avverse del mare, gli uomini della Capitaneria d i Porto guidati dal Primo Capo Scilipoti sono riusciti a permettere che Tigano prestasse soccorso alla ragazza, ormai priva di conoscenza. Attraverso un cordone umano, quindi, i ragazzi sono stati fatti scendere dalla scogliera e messi in salvo. Antonino Tigano, non è nuovo ad atti eroici: qualche mese fa era riuscito con coraggio ad evitare il verificarsi di un incidente sulla statale 106, all' altezza di Locri. Peppe Paino Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 4 agosto 2016 Pagina 4 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Porti Lunga dieci metri. Ha rischiato di arenarsi Una balena a Bagnara. Salvata dai pescatori Una serata sorprendente, ieri, nella splendida Costa Viola reggina. Una balena di circa dieci metri, intorno alle 22, è entrata nel piccolo porto di Bagnara e ha rischiato di arenarsi sugli scivoli delle barche. Non appena ci si è accorti della presenza del grande cetaceo nelle acque del porto è scattato l' allarme ed è stata informata la Capitaneria di Reg gio. Le condizioni per intervenire non erano semplici a causa del basso fondale e delle tante cime delle barche che ostacolavano i movimenti della balena che rischiava di restare incastata. Decisivo è stato l' intervento dei celebri pescatori di Bagnare che, senza esitare, si sono tuffati in acqua e hanno liberato la balena che presentava una ferita su un fianco verso il mare aperto dopo circa tre quarti d' ora. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 4 agosto 2016 Pagina 17 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Porti L' inchiesta sulla nave giunta al porto di Gioia con un carico di 80 chili di cocaina Operazione "Vulcano", altri tre provvedimenti cautelari Sono presunti componenti dell' organizzazione di narcotrafficanti GIOIA TAURO Tre nuove misure restrittive, ovvero altre tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, sono state emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria nell' ambito dell' inchiesta che ha portato all' operazione "Vulcano", che si era conclusa lo scorso 12 luglio e nella quale sono rimaste coinvolte dodici persone (nove arresti in carcere, due ai domiciliari e una donna sottoposta all' obbligo di firma). I nuovi provvedimenti cautelari riguardano Giovanni Manglaviti, 49 anni, di San Luca, che è stato portato al carcere di Reggio, Achille Rocco Scutellà, 28 anni, di Cinquefrondi, e Giuseppe Pataffio, 27 anni, di Gioia Tauro, entrambi già detenuti per altra causa. I tre destinatari del provvedimento restrittivo vengono indicati come esponenti di primo piano dell' organizzazione impegnata nel traffico internazionale di droga smantellata dopo lunghe indagini della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del GicoGoa di Roma che avevano portato, dopo gli arresti del 12 luglio, nei giorni successivi, al sequestro sulla nave MscPoh Lin, già bloccata al porto d i Gioia Tauro, di ben ottanta chilogrammi di cocaina purissima. La droga era stata scovata in un container che trasportava ufficialmente legname, che era stato imbarcato in Sud America, esattamente a Coronei (Cile) ed era destinato al porto spagnolo di Valencia. Nel blitz del 12 luglio, che aveva interessato la Piana di Gioia Tauro, Reggio Calabria e la Campania, erano stati arrestati Michele Zito, 41 anni, Francesco Gioffrè, 40 anni, detto "Ciccio cimitero", Caterina Ursida, 39 anni, Ernesto Modafferi , 41 anni, Antonio Pavia, 37 anni, Rosario Consolo, 41 anni, Giuseppe Nicolaci, 48 anni, Pacifico Belcastro, 31 anni, Gabriello Savarese, 72 ani, detto "lo zio", comandante della nave MsCPoh, che era stato bloccato a Napoli sua città di residenza. Sono finiti, invece, ai domiciliari Tomaso Concas, 61 anni, e Luigia Di Casola, 56 anni, mentre Dayana Con cas, 28 anni, è stata destinataria dell' obbligo di firma nel suo comune di residenza in provincia di Napoli. Le indagini, come hanno evidenziato gli inquirenti, non vengono però considerate concluse e vanno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33 4 agosto 2016 Pagina 17 < Segue Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Porti avanti per mettere a fuoco elementi e particolari di una certa importanza destinati a focalizzare meglio l' attività dell' organizzazione. Gioacchino Saccà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 4 agosto 2016 Pagina 20 Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Porti Lipari Due turisti in difficoltà soccorsi a Muria Volevano una spiaggetta isolata per godere delle bellezze naturalistiche e poco conosciute dell' isola, ma si sono ritrovat a picco su un promontorio soprastante il mare, in prossimità di Valle Muria. E' questa l' incredibile avventura vissuta da una coppia di giovani che, con i telefoni fuori uso, sotto un sole cocente e allo stremo delle forze sono riusciti a mettersi in salvo grazie all' intervento di Antonino Tigano, medico della polizia di Stato del reparto mobile di Reggio Calabria. Il medico, in ferie, si trovava a bordo di un' imbarcazione quando ha notato un ragazzo che si sbracciava per chiedere aiuto. Senza esitare si è messo in contatto con la Capitaneria di Porto e a coordinanare le fasi iniziali dell' attività di soccorso. Nonostante le condizioni avverse del mare, gli uomini della Capitaneria d i Porto guidati dal primo capo Mario Scilipoti sono riusciti a salvare i due ragazzi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 4 agosto 2016 Pagina 25 Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Porti Indagine. Quattro gambiani ed un egiziano sono accusati dagli agenti di polizia e dai militari delle Fiamme Gialle di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina Sbarco al porto, fermati cinque «scafisti» Sono state le testimonianze degli stranieri a consentire agli inquirenti di identificare gli indagati che sono in carcere Cinque persone, quattro gambiani ed un egiziano, sono stati fermate dalla polizia e dalla Guardia di Finanza perché ritenuti gli scafisti dei 385 migranti sbarcarti nel porto. Due erano i componenti dell' equipaggio di un' imbarcazione in legno di circa cinque metri su cui viaggiavano 19 migranti, altri tre erano alla guida di un gommone nero lungo 18 metri su cui ne viaggiavano 155. Sono cinque gli 'scafisti', quattro di nazionalità gambiana e un egiziano, fermati dai finanzieri e dagli agenti della Squadra Mobile, dopo lo sbarco di migranti nel Porto commerciale. I quattro cittadini gambiani Buba Ansumana, 20 anni, Bakary Trowolly Lamine, 28 anni, Essa Barry, 18 anni e Momoudou Jaru, 38 anni e il cittadino egiziano Warshid Said Salaheddin, 22 anni, dovranno rispondere di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. I migranti dopo essere stati salvati in quattro diverse operazioni di soccorso in mare, sono arrivati martedì m a t t i n a a C a t a n i a a b o r d o d e l l a nave ' T o p a z Responder', battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni 'Emergency' e 'Moas' (Migrant Offshore Aid Station). Gli investigatori della Polizia e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della Sezione Ope rativa Navale delle Fiamme Gialle hanno avviato, con la collaborazione degli interpreti, durante le operazioni di sbarco le indagini per l' identificazione degli 'scafisti'. Grazie al racconto fatto dai sopravvissuti, è stato possibile ricostruire il ruolo dei cinque fermati. Due sono stati individuati come componenti dell' equipaggio di un natante in legno di circa 5 metri su cui viaggiavano 19 migranti, soccorsi il 31 luglio dalla nave 'Topaz Responder', la stessa che li ha por tati a terra. Gli altri tre, sono stati indicati come i componenti dell' equipaggio di un gommone di 18 metri circa, di colore nero, su cui viaggiavano 155 migranti, soccorsi in acque internazionali il 31 luglio dalla nave 'Juventa', dell' associazione tedesca 'Jugend rettet' e dal pattugliatore 'Vega' della Marina Militare italiana e successivamente trasbordati sulla 'Topaz Responder'. E' a bordo di quest' ultimo gommone che viaggiavano anche tre donne e un uomo già morti. I loro cadaveri sono stati recuperati durante le operazioni di soccorso condotte dalle navi 'Juventa' e 'Vega'. Le salme sono state trasferite tre all' obitorio del cimiero di Catania, una in quello dell' ospedale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 36 4 agosto 2016 Pagina 25 < Segue Giornale di Sicilia (ed. MessinaCatania) Porti 'GaribaldiNesima'. I cinque 'scafisti' sono stati rinchiusi nel carcere Piazza Lanza. Gli inquirenti dovranno fare luce sulle cause che hanno portato al decesso delle vittime e l' autopssia potrebbe sciogliere tanti dubbi. Francesca Aglieri Rinella Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 4 agosto 2016 Pagina 22 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Porti Augusta «Sono gli scafisti»: fermati tre giovani Sono 3 i presunti scafisti fermati ieri dal Gicic con l' accusa di aver guidato i gommoni con a bordo i 411 migranti arrivati martedì al porto di Augusta con la nave «Corsi» della Guardia costiera. Si tratta di Diallo Mohamed di 18 anni della Guinea, YousefMohamed di19, del Ciad, e di Lamin Al Haij, gambiano di 22. Sono in cella a Cavadonna per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. Sempre ieri i gip del tribunale di Siracusa Giuseppe Tripi e Andrea Migneco hanno convalidato l' arresto dei 7 presunti scafisti ed un ottavo trafficantefermati sabato dopo lo sbarco di 564 migranti. Gli indagati, difesi dagli avvocati Luca Ruaro e Giovanni Di Natale, hanno negato le accuse. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 4 agosto 2016 Pagina 27 Giornale di Sicilia (ed. SiracusaRagusa) Porti Pozzallo Fermati quattro presunti scafisti Quattro stranieri sono stati fermati dalla polizia giudiziaria di Ragusa perché ritenuti gli scafisti di tre gommoni carichi complessivamente di 373 migranti, soccorsi lunedì scorso a circa 20 miglia nautiche dalle coste libiche e fatti sbarcare martedì al porto di Pozzallo. Tra i passeggeri c' era anche un libico che era stato ferito ad una coscia con un colpo di arma da fuoco durante una lite nel suo Paese. I fermati sono Salahodin Zalaloudin, bengalese, di 27 anni; Aplay Diouf, gambiano, di 18; Bah Hassane, guineano, di 20; Mammadou Sall, senegalese, di 20. Sono stati tutti rinchiusi nel carcere di Ragusa con l' accusa di avere fevorito l' immigrazione clandestina. Stamani compariranno davanti al Gip del Tribunale Claudio Maggioni chiamato a convalidare i fermi. Gli indagati sono difesi dall' avvocato Piero Sabellini. Le operazioni di soccorso sono state compiute dalla nave Ong «Sea Eye», dall' unità della Marina Militare «Cigala Fulgosi», dal pattugliatore della Guardia Costiera «Fiorillo» e dalla nave «Iuvenca». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 4 agosto 2016 Pagina 17 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Porti MOLO RONCIGLIO. Sono giunti a bordo della nave «Dignity I» di Medici senza frontiere. Tra loro 49 donne e tredici minorenni appartenenti ad etnie diverse Ennesimo sbarco di migranti, in 466 approdano al Porto Continua l' emergenza migranti. Un altro sbarco, ieri mattina, a Trapani. Al porto ne sono arrivati 466, appartenenti a variegate etnie. Tra di loro 49 donne e 13 minori. Tutti soccorsi, in più operazioni, al largo delle coste libiche da dove erano salpati in fuga dal loro Paese e con la prospettiva di rifarsi una nuova vita. Gli extracomunitari viaggiavano a bordo di barconi che si sono subito trovati in difficoltà. Al molo Ronciglio sono giunti a bordo della nave Dignity I di Medici senza frontiere. Stremati per la lunga traversata, ma tutto sommato in discrete condizioni di salute. Insomma, non si è registrata alcuna emergenza dal punto di vista sanitario. Ad attenderli sulla banchina la solita task force composta da vigili urbani, polizia, carabinieri, guardia di finanza, guardia costiera, uomini e donne della Protezione civile, Croce rossa, associazioni di volontariato ed ambulanze. I migranti hanno ricevuto una prima assistenza sanitaria nelle tende da campo allestite sul molo, dove sono stati anche rifocillati. Ultimate le procedure di rito sono stati, poi, accompagnati a bordo di pullman, scortati dalle forze dell' ordine, all' Hotspot di Milo, all' estrema periferia della città, per essere identificati. Sulla banchina erano già in azione gli agenti della Squadra mobile per verificare se tra i migranti ci sono gli scafisti. In questa direzione, i poliziotti ascolteranno nei prossimi giorni uomini e donne protagonisti dell' ennesimo Viaggio della speranza. Dall' inizio dell' e state ad oggi, a Trapani sono giunti quasi 2000 migranti, tutti soccorsi al largo delle coste libiche. Insomma, il capoluogo si conferma in prima linea nell' affrontare un' emergenza di cui ancora oggi non si conosce la portata. E, ieri mattina, davanti agli occhi dei componenti la task force preposta all' accoglienza ancora le drammatiche scene dell' ultimo sbarco quando al molo Ronciglio sono arrivati i 22 cadaveri che hanno viaggiato assieme a 209 superstiti. Tra le vittime, 21 donne che hanno trovato la morte in mare. Alcuni annegati, altri deceduti per asfissia da idrocarburi. Sulla vicenda indaga la Procura di Trapani. Due le ipotesi di reato: omicidio volontario e favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 4 agosto 2016 Pagina 28 La Sicilia (ed. Agrigento) Porti SAN LEONE Dopo molti anni di totale abbandono porticciolo bonificato da relitti e rifiuti Uno degli angoli suo malgrado più squallidi e degradati di San Leone ha ritrovato dignità. Dopo la demolizione delle cabine attigue allo stabilimento Aster a ridosso di piazzale Giglia, ieri mattina il Comune con il coordinamento tecnico della Capitaneria d i Porto Empedocle ha rimosso le tonnellate di «reperti archeologici» abbandonati da anni a ridosso del porticciolo, all' altezza dello scivolo per la mes sain mare oil ritiro a terra delle imbarcazioni. Una quantità notevole di relitti di piccole imbarcazioni in vetroresina e altre nefandezze ammassare in un luogo dove il decoro, l' igiene e anche l' eleganza la dovrebbero fare da padroni. Il Comune si è avvalso delle imprese specializzate in questo tipo di intervento e tutto il materiale prelevato è stato destinato agli appositi centri di smaltimento, trattandosi ovviamente di rifiuti speciali. La speranza è che adesso il sito venga valorizzato e resto fruibile da tutti, non solo dai numerosi diportisti che vanta Agrigento, alla faccia della miseria economica che impazza in città. FRANCESCO DI MARE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 4 agosto 2016 Pagina 35 La Sicilia (ed. Agrigento) Porti IMMIGRAZIONE Fermati 5 scafisti dello sbarco dei 409 Polizia e Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Procura distrettuale della Repubblica, hanno posto in stato di fermo di polizia giudiziaria 5 sedicenti cittadini di varie nazionalità, gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina, in relazione allo sbarco di 409 migranti e 4 cadaveri giunti al porto d i Catania martedì scorso a bordo della nave "Topaz Responder", battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni "Emergency" e "M.O.A.S." (Migrant Offshore Aid Station). I migranti, tutti provenienti dalle coste libiche, sono stati soccorsi in acque internazionali nel corso di 4 differenti eventi di soccorso. In manette dunque i gambiani Buba Ansumana, 20 anni, Bakary Trowolly Lamine, 18, Essa Barry, 18, Momodou Jarju, 38, e l' egiziano Warshid Said Salaheddin, 22. Le indagini finalizzate all' identificazione degli scafisti sono state avviate dagli investigatori della Squadra Mobile e del Gico, con la collaborazione degli interpreti, durante le operazioni di sbarco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 4 agosto 2016 Pagina 4 La Stampa Porti Nuovi sbarchi: è allarme minori È approdata nel primo pomeriggio di ieri al porto d i Trapani la nave Dignity I di Medici senza Frontiere con a bordo 466 migranti, soccorsi nel Canale di Sicilia. Tra i migranti ci sono anche una cinquantina di donne e 110 minori, di cui due bimbi partoriti da appena dieci giorni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 3 agosto 2016 Askanews Porti Immigrati, fermati a Catania cinque presunti scafisti Sono responsabili dell' arrivo di 409 migranti e 4 cadaveri Palermo, 3 ago. (askanews) La Polizia e la G u a r d i a d i F i n a n z a d i Catania, s o t t o i l coordinamento della Procura Distrettuale etnea, hanno posto in stato di fermo 5 sedicenti cittadini di varie nazionalità, accusati di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. I 5 sarebbero responsabili dello sbarco di 409 migranti e 4 cadaveri giunti al porto di Catania la mattinata di ieri, 2 agosto, a bordo della nave "Topaz Responder", battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni "Emergency" e "M.O.A.S." (Migrant Offshore Aid Station). I migranti, tutti provenienti dalle coste libiche, sono stati soccorsi in acque internazionali nel corso di 4 differenti eventi. Gli investigatori della Squadra Mobile e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, con la collaborazione della Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, hanno acquisito le prove necessarie nei confronti di quattro cittadini gambiani e un egiziano, di età compresa tra i 38 e i 18 anni. Gli investigatori della Squadra Mobile e del GICO della Guardia di Finanza hanno avviato, con la collaborazione degli interpreti, durante le operazioni di sbarco al porto d i Catania, le indagini finalizzate all' identificazione degli scafisti. Tre delle 4 salme sono state trasferite presso l' obitorio del cimiero di Catania mentre la quinta è stata trasferita all' obitorio dell' Ospedale "GaribaldiNesima". I fermati sono stati condotti nel carcere di "Piazza Lanza" a disposizione dell' Autorità Giudiziaria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 3 agosto 2016 Catania Today Porti Dopo lo sbarco di 409 migranti, polizia e finanza fermano 5 scafisti Duro colpo per il capo dei Carcagnusi, finanza sequestra 44 milioni La polizia di Stato e la guardia di finanza di Catania hanno posto in stato di fermo 5 persone di varie nazionalità, indiziati del reato di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina, dopo lo sbarco di 409 migranti e 4 cadaveri giunti ieri presso il porto d i Catania a bordo della nave "Topaz Responder", battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni "Emergency" e "M.O.A.S." (Migrant Offshore Aid Station). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 3 agosto 2016 La Sicilia Web Porti Siracusa Individuati i presunti scafisti dell' ultimo sbarco ad Augusta di 411 migranti SIRACUSA Sono tre i presunti scafisti individuati dal Gruppo interforze di contrasto all' immigrazione clandestina della Procura di Siracusa in seguito all' arrivo ieri al porto commerciale di Augusta di 411 migranti soccorsi da nave Corsi della Guardia Costiera. Dopo lo sbarco è scattata l' attività di indagine che ha portato al fermo di tre uomini: due, uno della Guinea e uno del Ciad, alla guida di un gommone con 148 migranti; uno del Gambia che avrebbe pilotato un' imbarcazione con 137 migranti. Tutti indagati per favoreggiamento all' immigrazione clandestina e trasferiti alla casa circondariale di Siracusa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 3 agosto 2016 La Sicilia Web Porti Catania Fermati cinque presunti scafisti CATANIA Cinque persone dicono di essere quattro gambiani e un egiziano sono state fermate a Catania da polizia e guardia di finanza, sotto il coordinamento della Procura, perché ritenuti gli scafisti dei 409 migranti, provenienti dalle coste libiche, soccorsi in quattro differenti operazioni e fatti sbarcare ieri n e l porto del capoluogo etneo insieme ai cadaveri di tre donne e di un uomo. A portarli a Catania è stata la nave "Topaz Responder", battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni "Emergency" e "M.O.A.S." (Migrant Offshore Aid Station). I fermati, per favoreggiamento dell' immigrazione clandestina, sono i gambiani Buba Ansumana, di 20 anni, Bakary Trowolly Lamine, di 18, Essa Barry, di 18, Momodou Jarju, di 38, e l' egiziano Warshid Said Salaheddin, di 22. Sono stati tutti rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza. Ansumana e Lamine sono ritenuti i componenti dell' equipaggio di un natante in legno di circa 5 metri su cui viaggiavano 19 migranti soccorsi il 31 luglio scorso dalla Topaz responder. Barry,Jarju e Salaheddin sarebbero i componenti dell' equipaggio di un gommone di 18 metri circa di colore nero su cui viaggiavano 155 migranti, soccorsi lo stesso giorno in acque internazionali dalla nave 'Juventa', dell' associazione tedesca "Jugend rettet" e dal pattugliatore "Vega" della marina militare italiana. Su questo gommone c' erano anche i quattro cadaveri, recuperati dalla "Juventa" e dalla "Vega". Tre salme sono state trasferite nell' obitorio del cimiero di Catania, una nell' obitorio dell' Ospedale GaribaldiNesima a disposizione dell' autorità giudiziaria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 3 agosto 2016 MeridioNews Porti Immigrazione, fermati cinque presunti scafistiIeri erano arrivati 385 migranti e quattro salme Cronaca Guardia di finanza e polizia hanno individuato i membri degli equipaggi che avrebbero imbarcato gli immigrati in Libia. Si tratta di quattro cittadini del Gambia e di un uomo egiziano. Sono tutti accusati dalla procura di Catania di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina. Guarda le foto Fermati in cinque con l' accusa di favoreggiamento dell' immigrazione clandestina . Sono i presunti scafisti di alcune traversate in mare partite dalla Libia nei giorni scorsi. Nella giornata di ieri al porto etneo erano arrivate 385 persone , tutte soccorse in acque internazionali in quattro differenti eventi di recupero . Con loro anche le salme di quattro migranti . Tre cadaveri sono stati trasferiti all' obitorio di Catania mentre uno è stato messo a disposizione dell' autorità giudiziaria e si trova all' ospedale Garibaldi di Nesima. Gli investigatori hanno arrestato quattro cittadini gambiani: Baba Ansumana (classe 1996), Bakary Trowolly Lamine (classe 1998), Essa Barry (classe 1998), Momodou Jarju (classe 1978) e l' egiziano Warshid Salaheddin Said (classe 1994). I primi due avrebbero condotto una barca di legno lunga cinque metri in cui viaggiavano 19 migranti, poi soccorsi il 31 luglio scorso dalla nave Topaz Responder , battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni Emergency e M.O.A.S. (Migrant offshore aid station, ndr ). Gli altri tre sarebbero invece i membri dell' equipaggio di un gommone nero lungo 18 metri su cui viaggiavano 155 migranti , soccorsi in acque internazionali della nave Juventa , dell' associazione tedesca Jugend rettet , e dal pattugliatore Vega della marina militare italiana. I fermati sono stati trasferiti al carcere di piazza Lanza . Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 3 agosto 2016 Trapani Oggi Porti Giunti al porto 466 migranti, tra loro un congolese alla ricerca della moglie Il suo primo pensiero, appena giunto a terra è stato quello di avere notizie della moglie , partita dalla Libia qualche giorno prima di lui. Il 26enne congolese Coco è sbarcato, stamattina, al porto di Trapani insieme ad altre 465 persone, dopo aver viaggiato a bordo della nave "Dignity I" dell' associazione "Medici senza Frontiere". I migranti erano stati recuperati in tre distinti interventi mentre navigavano al largo delle coste libiche, a bordo di quattro imbarcazioni. I responsabili del Comitato della Croce Rossa di Trapani hanno subito attivato le procedure previste dal programma "Restoring family links" per rintracciare la donna, che è al terzo mese di gravidanza. Il giovane congolese ha riferito di finito in prigione insieme alla moglie, in una località della Libia, dove sono stati separati. Una volta liberati si sono ritrovati e sono riusciti a raggiungere il porto di Sabrata dove la donna si è imbarcata alla volta dell' Europa. "Non siamo potuti partire insieme ha detto Coco perchè non avevamo abbastanza soldi per pagare il viaggio di entrambi e così ho preferito che partisse lei per prima". Il giovane ha anche riferito di aver deciso di lasciare il Congo dove sono rimasti sua madre e due suoi fratelli per via del suo attivismo contro l' attuale governo del Paese. Ha detto anche che stava seguendo corsi di formazione per diventare perito elettrotecnico. Alla domanda su come, adesso che è giunto dall' altra parte del Mediterraneo, immagini il suo futuro ha risposto che la sua priorità è ritrovare la moglie e poi continuare a formarsi per lavorare. Il congolese ha lasciato intendere che le condizioni in Libia per i migranti che vogliono partire verso l' Europa sono terribili. "Non posso parlarne adesso ha detto sono troppo confuso e traumatizzato e penso solo a ritrovare la mia donna". Tra i migranti, tutti apparsi in buone condizioni di salute, tranne alcuni casi di scabbia, c' era anche un giovane con evidenti segni di percosse e torture e fratture multiple alle costole, tanto che è stato sbarcato dalla nave sulla speciale tavola "spinale". In particolare, oggi al molo Ronciglio, sono giunti 411 uomini e 55 donne, di cui otto in stato di gravidanza. Un centinaio i minori accompagnati e non tra cui dieci bambini al di sotto dei cinque anni e tre neonati, due di pochi giorni ed uno di tre mesi. Tra i Paesi di provenienza Bangladesh, Costa d' Avorio, Senegal e altre nazioni della fascia sub sahariana. Ad attenderli sul molo la consueta "macchina" dell' accoglienza e le forze dell' ordine. I migranti saranno trasferiti all' hotspot di Milo per le procedure di identificazione mentre 150 saranno condotti a Palermo perchè la struttura trapanese, in attesa di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 49 3 agosto 2016 < Segue Trapani Oggi Porti conoscere le destinazioni dei migranti ancora presenti dopo essere giunti nelle scorse settimane, non è in grado di accoglierli tutti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50