05 giugno 2014

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05 giugno 2014
lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
5 giugno 2014 - Anno LXXXIX - N.10 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
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 Prossimo numero: 26 giugno 2014
Scalpellini
Mobilitazione
allo sciopero
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Salari in euro
Il Tribunale
d’Appello dà
ragione all’OCST
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Lavoro e
salute
Aumenta lo
squilibrio tra
lavoro e riposo
pagine 8-9
Stress
lavorativo
È possibile
prevenirlo?
pagina 2-3
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11
Legge
sulle aperture
dei negozi
Una soluzione sbilanciata
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
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Sindacato  Attualità
5 giugno 2014 il Lavoro
Legge sulle aperture dei negozi
Una soluzione sbilanciata
Il progetto di legge cantonale sugli
orari di apertura dei negozi approda
dopo non poche vicissitudini in Gran
Consiglio. Partito con il corretto intento di conferire linearità e coerenza
a una regolamentazione legale ormai
datata e disordinata, tenendo nel contempo presente la necessità sociale di
tutelare adeguatamente il personale di
vendita, l’esercizio si è poi sfilacciato
nel tempo e negli intendimenti tanto da
offrire oggi un prodotto che si presta a
riserve e obiezioni decisive.
MEINRADO ROBBIANI
Una scelta di tempo errata
Già la scelta dei tempi, che punta a sottoporre al Gran Consiglio il progetto di legge entro
l’estate, lascia trasparire, dopo un iter segnato
da ripetute interruzioni e rinvii, un’accelerazione dell’ultima ora poco sensata. Si viene infatti
a collocarsi su un binario temporale inutilmente sfasato rispetto ai paralleli processi legislativi che sono stati nel frattempo avviati sul piano
federale.
Dopo avere accolto la mozione Lombardi, le
Camere federali dovranno pronunciarsi prossimamente sul progetto di legge che autorizza
su scala nazionale l’apertura dei negozi fino
alle ore 20 in settimana e alle 19 al sabato. Il
Messaggio del Consiglio federale è attualmente in fase di consultazione.
Essendo stata accolta la mozione Abate,
è pure in fase di elaborazione una modifica
dell’Ordinanza della legge sul lavoro che riguarda i negozi delle zone turistiche e in particolare le realtà commerciali come il Fox Town.
L’esito di questi due iter legislativi si sovrappone e influisce su due norme cruciali del progetto di legge cantonale. Appare perciò poco
razionale anticiparne di poco l’adozione, con
la probabile necessità di correggere in tempi
ravvicinati la legge cantonale (in particolare i
limiti di apertura in settimana e al sabato).
Un quadro sbilanciato
Dal profilo sindacale l’aspetto più decisivo risiede nell’assenza di un parallelo accordo contrattuale con i commercianti, che fissi le condizioni di lavoro del personale e che consenta
di gestire congiuntamente gli effetti sul personale esercitati dal nuovo perimetro degli orari
di apertura. Malgrado ripetuti tentativi, non è
stato finora possibile costruire un’intesa tra le
parti sociali. A ostacolarla sono meno le questioni di natura materiale quanto piuttosto la
carente disponibilità dei commercianti a varare
un contratto collettivo e la debole rappresentatività effettiva delle associazioni padronali.
Per l’OCST un accordo tra le parti sociali è
un tassello irrinunciabile. Tra gli argomenti che
concorrono ad avvalorarlo ne spiccano due, il
primo di natura materiale e l’altro di carattere
organizzativo. Non può infatti essere scordato
che:
 le condizioni di lavoro e retributive nel settore sono generalmente modeste. Subiscono
inoltre acute pressioni indotte in particolare
dalla libera circolazione. Non è fortuito che il
Consiglio di Stato si è visto costretto a promulgare un contratto normale di lavoro per i
negozi fino a 10 dipendenti in modo da combattere il dumping salariale comprovato dalla
Commissione tripartita;
 estendendo i limiti delle aperture si incentivano ulteriormente le formule di impiego flessibile del personale. Il tempo di lavoro tenderà
a essere maggiormente spezzettato nel corso
della giornata, così da non dovere aumentare
l’organico del personale ma da poterlo impiegare nei momenti di maggiore afflusso di clientela. Di riflesso tenderà anche a incrementarsi
il lavoro su chiamata. La prevalenza nel commercio di manodopera femminile, che abbina
sovente l’attività professionale con i compiti
educativi, comporterà un impatto sfavorevole
sulla sua vita personale e familiare.
Un contratto collettivo di lavoro consente alle
parti sociali, da un lato, di fissare e controllare il rispetto delle condizioni minime di lavoro
come pure, dall’altro, di vigilare su un’organizzazione dei tempi di lavoro compatibile con la
vita individuale e familiare del personale.
tire questa funzione.
Disponibilità ma…
L’OCST non ha mai frapposto un muro invalicabile alla discussione sul tema degli orari di
apertura dei negozi. Aspetti quali:
 le valutazioni di tipo economico e occupazionale (in particolare: trarre vantaggio dalla
presenza di clientela turistica e transfrontaliera);
 il cambiamento dei bisogni e delle attese dei
consumatori (l’attività professionale di entrambi i coniugi impone nuovi momenti dove effettuare gli acquisti);
 l’evoluzione del concetto di consumo (il
consumo diventa uno dei modi di trascorrere
il tempo libero);
sono difficilmente eludibili, pena lo scollamento rispetto a una realtà in evoluzione.
Nel farlo occorre tuttavia soppesare anche la
posizione del personale di vendita e le ricadute più ampie sul modo di organizzare la vita
collettiva. La regolazione degli orari di apertura
dei negozi non può perciò essere dissociata
dall’approfondimento e dalla presa a carico
del suo impatto complessivo.
La domenica sotto tiro
È il caso in particolare per l’impatto sulla domenica, giorno emblematico di riposo. Oltre
a una assente considerazione degli effetti sul
personale di vendita, il progetto di legge apre
segnatamente le porte a una eccessiva liberalizzazione degli orari durante le domeniche.
Un necessario riequilibrio
Una soluzione equilibrata impone cioè che
la maggiore estensione
delle aperture dei negozi I n s e r z i o n e
sia bilanciata da un parallelo rafforzamento degli strumenti di gestione
del nuovo quadro legale.
L’adempimento di questa
FONDAZIONE TICINESE
condizione è inscindibile
dal coinvolgimento e dalla
PER IL 2° PILASTRO
responsabilizzazione delVia Morée 3 – CP 1344
le parti sociali, che devono regolare l’impiego del
6850 MENDRISIO- Stazione
personale all’interno del
nuovo contesto legale in
L’altra cassa pensioni
modo da evitare il peggioramento delle sue condial servizio delle piccole e medie
zioni di lavoro e di vita.
Imprese Ticinesi
Il Gran Consiglio si appresta al contrario a fare
Costi amministrativi solo lo 0.5%
un passo senza avanzare
anche l’altro piede. Ne
sui salari assicurati
esce una soluzione inevitabilmente sbilanciata
Telefono: 091 922 20 24
e incompleta. Né l’inserimento nella legge di una
Telefax: 091 923 21 29
Commissione consultiva,
dalle competenze molto
Sito web: www.ftp2p.ch
limitate, riesce a coprire
E-mail: [email protected]
questa esigenza di pilotaggio e di bilanciamento.
Solo una struttura articoBilancio tecnico al 30.09.2013: 111.46%
lata di collaborazione tra
le parti sociali può garan-
Sindacato  Attualità
5 giugno 2014 il Lavoro
Nelle località turistiche, nelle località di confine
e nelle stazioni di benzina, i negozi inferiori a
200 mq nel primo caso e a 120 mq negli altri due potranno rimanere aperti fino alle ore
22.30 non solo durante la settimana ma anche
alla domenica.
La collocazione geografica e le caratteristiche del Cantone (regione turistica e di confine) inducono comprensibilmente a cogliere le
opportunità offerte da questa duplice clientela (turisti e residenti d’oltre confine). Se per i
consumatori locali l’ampliamento degli orari di
apertura dei negozi non sfocia in un aumento
degli acquisti poiché il reddito a loro disposizione non muta, queste due clientele offrono
al contrario la possibilità di accrescere la cifra
d’affari complessiva del commercio. Nel favorire l’aggancio di questi due gruppi non possono tuttavia essere ignorati i valori e gli interessi
che possono essere toccati o persino lesi dal
prolungamento degli orari d’apertura.
È tangibilmente il caso per la domenica. Il
progetto di legge si sbilancia in questa direzione non soppesando e considerando a sufficienza l’opportuna tutela della natura religiosa
e sociale della domenica. Ogni collettività necessita – e ha interesse a preservare – tempi
sociali che non soggiacciano a criteri e regole
di mercato.
Aperture e concorrenzialità
Il progetto di legge intravvede nelle aperture prolungate un auspicabile antidoto alla
consistente fuga di consumatori verso i centri
commerciali d’oltre confine. L’obiettivo può
essere condiviso. Va tuttavia tenuto presente
che il trasferimento di acquisti oltre frontiera è
riconducibile in massima parte alle differenze
di prezzo, peraltro acuite dal rapporto valutario
sfavorevole al franco svizzero, e non tanto – a
eccezione di alcuni casi puntuali – alle diverse
aperture dei negozi. Un ulteriore impegno per
avvicinare il prezzo di numerosi prodotti alle
medie europee eserciterebbe un effetto ben
più incisivo del prolungamento degli orari di
apertura dei negozi.
L’
Mobilitazione
allo sciopero
L’
Conclusione
Oltre alla trascurata congruenza temporale
rispetto alla legislazione federale, l’OCST sollecita perciò il Gran Consiglio:
 ad attendere l’esito degli iter legislativi federali (mozione Lombardi e mozione Abate) in
modo da considerarli nella formulazione della
legge cantonale;
 a condizionare la messa in vigore della futura legge all’adozione di un accordo tra le parti
sociali che garantisca un’adeguata tutela del
personale di vendita sia dal profilo delle condizioni retributive di lavoro, sia da quello della
distribuzione temporale dell’attività;
 a meglio salvaguardare il riposo domenicale
e serale.
È auspicabile che la fretta di condurre in
porto il progetto di legge (non da ultimo per
anticipare il termine della legislatura) non sia
di ostacolo a una valutazione sufficientemente
soppesata del testo legislativo e dei suoi rilevanti addentellati.
Il Gran Consiglio prende tempo oggi…
per non perdere tempo domani
attesa decisione sul progetto di
Legge sull’apertura dei negozi costituisce, ma solamente nell’apparenza, un’ulteriore volontà di non decidere.
In questo caso però, il rinvio del dibattito del
2 giugno non può che sortire qualcosa di meglio di ciò che il Consiglio di Stato auspicava
nel suo progetto di Legge: il Messaggio ritorna infatti alla commissione della Gestione con
il compito di verificare se è possibile un ancoraggio della Legge sull’apertura dei negozi
(norma di polizia) con un Contratto collettivo di
lavoro per il settore della vendita, decretato di
obbligatorietà cantonale.
In buona sostanza, si tratta ora di esaminare
se la subordinazione dell’entrata in vigore della
nuova Legge sia compatibile con l’ineluttabile
necessità di regolare il mercato del lavoro con
norme contrattuali concordate e condivise dai
partner sociali, sulla scia di un modus operandi
Scalpellini
PAOLO LOCATELLI
Progetto di Legge sull’apertura dei negozi
PAOLO LOCATELLI
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che ha fatto breccia nel cantone di Neuchâtel.
L’OCST, negli scorsi giorni, aveva definito
come il «semplice passaggio parlamentare di
un progetto di legge» rappresentava «una soluzione incompleta». Con il rinvio del dibattito,
l’attenzione è stata finalmente rivolta ai diritti
e alle garanzie contrattuali che il personale di
vendita chiede da molti anni (ovvero, un CCL
settoriale decretato di obbligatorietà cantonale). Si prospettava infatti una soluzione monca
che avrebbe nuovamente rinvigorito il dibattito
tra associazioni di categoria e sindacati, con il
rischio concreto (e assolutamente non necessario) di ritrovarsi tutti assieme in una situazione cristallizzata da «dialogo tra sordi».
L’OCST confida per il momento che, dopo
tale approfondimento che compete alla commissione della gestione, si possa trovare una
soluzione equilibrata e soddisfacente per il
commercio ticinese, per le lavoratrici e i lavoratori così come per le varie associazioni di
categoria.
associazione padronale di categoria ticinese ha lamentato in
questi giorni di essere vittima
degli appalti generali: le purtroppo famose
lastre verdi del NCCL/LAC simboleggiano
una volta in più come, mancando di forza
contrattuale e agendo come semplici fornitori, la pietra e il granito ticinese siano
scarsamente considerati dai committenti pubblici e privati, dai progettisti e dalle
imprese generali di costruzione. Un giustificato lamento che poteva tranquillamente
essere tradotto in una «azione congiunta
AIGT/sindacati».
Ma i vertici della stessa AIGT, irriducibili, riconducono il tutto alla «pesantezza del
contratto collettivo di lavoro» aggiungendo
filippiche come «il costo del lavoro in Italia è
pari alla metà e quindi adeguiamoci passivamente a questa realtà». Troppo semplice
per essere vero.
Ed ecco la fotografia delle prime due settimane di mobilitazione:
 La contro-informazione
Alcuni cavisti continuano, in modo incessante, a martellare i propri collaboratori con
frasi del tipo «Attenti lavoratori: lo sciopero
in Svizzera è illegale». Forse costoro non
hanno ancora letto la Costituzione Federale
(art. 28 cpv. 3);
 Le minaccie di licenziamento
Altri cavisti, senza troppi giri di parole, riuniscono i propri lavoratori per comunicare
loro «chi partecipa allo sciopero si consideri licenziato»;
 Le dichiarazioni fuorvianti
Affermare, come fanno taluni, «non preoccupatevi, i vostri diritti sono garantiti e non
perderete il diritto al pensionamento anticipato a 60 anni» non corrisponde alle loro
reali intenzioni. L’AIGT punta apertamente
ad uscire dal Contratto Nazionale Mantello
dell’edilizia principale e dal relativo contratto collettivo per il pensionamento anticipato (CCL PEAN).
 Le crepe interne all’AIGT
Importanti cavisti della Riviera e della Vallemaggia hanno manifestato il proprio dissenso verso la conduzione personalistica e
«a vicolo cieco» del vertice AIGT: si prevedono scintille in occasione dell’assemblea
cantonale AIGT indetta il prossimo venerdì
13 giugno 2014.
La mobilitazione dei lavoratori in vista
dello sciopero previsto attorno la seconda
metà di giugno continua quindi in un clima estremamente difficile e condizionato
dal nervosismo di una parte delle imprese
AIGT. I lavoratori del settore del granito e
delle pietre naturali, che conoscono perfettamente la posta in gioco, sapranno rispondere in modo determinato.
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Sindacato  Attualità
5 giugno 2014 il Lavoro
Salari in Euro
Collaborazione OCST/CISL
Il Tribunale d’Appello
dà ragione all’OCST
Sventata una truffa
ai danni di muratori italiani
LEONARDO MATASCI
MEINRADO ROBBIANI
L
a decisione della Camera civile dei
reclami del Tribunale d’Appello
dovrebbe sancire il successo definitivo dell’OCST in una causa riguardante il pagamento dei salari in euro. L’OCST
era insorta contro una ditta del Luganese
che, malgrado la presenza di salari minimi
in franchi fissati da un contratto collettivo,
aveva optato per il pagamento dei salari in
euro a un tasso sfavorevole ai lavoratori.
In concomitanza con l’elevato apprezzamento del franco prodottosi nel corso del
2011, l’azienda aveva iniziato a convertire
il salario della manodopera frontaliera a un
cambio di 1,42 quando il tasso si attestava
attorno all’1,20.
Una sentenza convalidata
Già condannata dalla prima istanza di
giudizio a versare la differenza, la ditta ha
interposto reclamo al Tribunale d’Appello
che conferma ora e convalida ulteriormente la sentenza iniziale. Il Tribunale ribadisce
che, quand’anche l’azienda intendesse versare i salari in euro invece che in franchi,
avrebbe dovuto farlo a un tasso corretto. Il
cambio imposto dall’azienda era al contrario manifestamente sproporzionato. Come
tale, configura un indebito ribaltamento sul
lavoratore del rischio di impresa. Per il Tribunale, «il pagamento del salario in un’altra
moneta andrebbe fatto al corso del giorno
della scadenza» e non sulla base di medie
riferite a periodi di lunga durata. Non spetta
infatti al lavoratore ma al datore di lavoro
«sopportare il rischio d’esercizio dell’impresa dovuto alla variazione dei cambi della
moneta». Né può essere ammesso un trattamento differenziato dei lavoratori frontalieri. Secondo l’accordo sulla libera circolazione, i lavoratori stranieri non possono
essere trattati diversamente dai dipendenti
nazionali per quanto riguarda le condizioni
di impiego e in particolare in materia di retribuzioni.
Un’auspicata chiarezza
Benché la situazione valutaria si sia nel
frattempo stabilizzata, grazie in particolare
all’intervento della Banca nazionale, questa
decisione del Tribunale d’Appello conferisce chiarezza ad una materia che potrebbe
riproporsi. Per l’OCST, che si è anche battuta a sostegno del divieto di versare i salari
in una moneta estera senza però raggiungere questo obiettivo, le considerazioni e
la decisione del Tribunale consentono perlomeno di evitare un impiego abusivo del
cambio. È un risultato di particolare valore
che il sindacato saluta con soddisfazione.
I
n occasione della tavola rotonda OCST/
CISL tenutasi a Verbania nel mese di
marzo 2014, avente quale tema «Lavoro, diritti, Europa e frontalieri», le parti avevano
auspicato una maggiore collaborazione intesa
a difendere gli interessi dei numerosi lavoratori
che ogni giorno varcano il confine per prestare
la propria opera nei diversi rami professionali.
Un primo esempio di collaborazione l’abbiamo avuto nella vicenda riguardante l’offerta
di lavoro in Olanda che una ditta con sede in
Svizzera offriva a lavoratori italiani.
I colleghi della CISL ci hanno sottoposto una
documentazione che già a una prima lettura
è apparsa dubbiosa. In pratica su un sito di
offerte di lavoro, www.jobisjob.it, si ricercavano operai edili per cantieri in Olanda. La ditta
promotrice di queste attività aveva un recapito
in Svizzera, mentre l’attività lavorativa avrebbe
dovuto svolgersi in Olanda.
Per queste attività di carpentiere, muratore e
ferraiolo era promessa una retribuzione di un
salario mensile netto di 2’583 €. Per poter accedere alle offerte, bisognava comunque versare un importo di circa 50 € quale costo dei
corsi di formazione professionale.
Come OCST ci siamo attivati per verificare
la veridicità dell’esistenza della «cooperativa»
a Basilea e tramite conoscenze personali in
Olanda abbiamo pure potuto appurare le relazioni di questo sito nei Paesi Bassi. Le verifiche hanno evidenziato che né a Basilea né in
Olanda le attività ventilate erano attive, e non
ne esisteva neppure alcuna traccia.
A questo punto, da parte dei colleghi della
CISL, sono state coinvolte le varie autorità, segnatamente Inps, Ispettorato del lavoro, Digos
e Polizia Postale del Piemonte.
«Misteriosamente», ma non troppo, sul sito
internet di «Jobis Job» sono scomparse la cooperativa edile e le relative offerte di lavoro.
Purtroppo quattro persone, spinte dalla grave crisi del settore edile e occupazionale in
generale nella vicina Penisola, si sono lasciate
tentare da queste promesse e hanno versato in buona fede
l’importo, non ricevendo più nessuna
indicazione.
Se da un lato
i danni causati
sono stati limitati,
dall’altro invitiamo
i lavoratori a volerci segnalare simili
offerte sospette.
CCL Posta
transfair deplora la pausa di negoziazione
t
ransfair prende parte alle negoziazioni
con la Posta nel quadro della comunità
di negoziazione con syndicom. Martedì
27 maggio il sindacato dei media e della comunicazione ha informato i responsabili della
Posta e di transfair che intende sospendere
provvisoriamente le negoziazioni e per il momento interrompere i colloqui su un nuovo
contratto collettivo di lavoro (CCL) Posta. transfair si dice dispiaciuto di questa decisione.
Dall’estate scorsa, il sindacato intrattiene
intense trattative con i responsabili della Posta su un CCL a cui saranno sottoposti più di
40’000 impiegati postali. Su diversi punti sono
stati raggiunti già sensibili miglioramenti, mentre per altri c’è ancora la fumata nera. Oltre a
ciò, ci sono alcuni temi che a causa della nuova legislazione o dei risultati emersi durante
le negoziazioni hanno subito cambiamenti in
base alle esigenze del mercato o del datore di
lavoro. Durante le trattative transfair ha inoltre
definito e segnalato come molto critici diversi
altri punti che non hanno trovato il consenso
tra i membri interessati.
In veste di organo di accompagnamento della
delegazione ai negoziati, durante le trattative il
team feedback di transfair è stato regolarmente informato in maniera trasparente e oggettiva
sui risultati intermedi. In occasione dell’ultima
analisi critica svolta all’interno del sindacato
sui suddetti risultati, il team feedback di transfair ha preso posizione in maniera chiara e ha
segnalato alla delegazione ai negoziati dove
a suo avviso urgono miglioramenti. Grazie a
questo feedback, transfair avrebbe avuto la
possibilità di rispettare il processo e il piano
d’azione previsti e nei rimanenti giorni trovare
possibili soluzioni che vengono ampiamente
condivise e accettate sia dalla base sindacale che dal personale postale. transfair deplora
pertanto l’interruzione delle trattative.
La sospensione provvisoria delle negoziazioni ci farà arretrare di qualche passo, ma nelle
prossime settimane darà alla nostra delegazione ai negoziati anche la possibilità di condurre
intensi colloqui con le commissioni interne per
poi affrontare a forze unite la tornata finale. Il
nostro obiettivo è e rimane un CCL di buona
qualità con buone condizioni d’impiego!
Come previsto dall’agenda, il team feedback
di transfair si riunirà il prossimo 20 giugno per
ridiscutere a fondo e prendere le necessarie
decisioni sulla propria posizione in base alla
nuova situazione e definire l’ulteriore modo di
procedere.
5 giugno 2014 il Lavoro
Sindacato  Sociosanitario
5
News
Lotta per il CCL
e novità nella formazione continua
RENATO RICCIARDI E GIOSUÈ TIROTTA
„„
Caso SCuDo: si riapre (forse) la trattativa per il CCL
I Municipi di sette Comuni e sei Enti di appoggio associati a SCuDo hanno appoggiato
in queste settimane la richiesta dell’OCST di
riattivare i contatti con le associazioni sindacali
con l’obiettivo di mantenere il contratto collettivo di lavoro per il personale.
Durante l’assemblea ordinaria dell’Associazione di cure domiciliari più importante del Cantone tenutasi lo scorso 27 maggio, il presidente
Macchi ha informato che il comitato è pronto
a intraprendere dei passi per trovare una piattaforma d’intesa con i sindacati che hanno
dimostrato di voler collaborare per il mantenimento del CCL.
Un’apertura per certi versi imprevista quella
del comitato visti i toni accesi che hanno contraddistinto le discussioni nelle due recenti assemblee di SCuDo.
Il nostro sindacato è pronto a cogliere questa
opportunità nell’interesse dei dipendenti e dei
pazienti curati dal Servizio luganese.
L’obiettivo del sindacato, ampiamente condiviso da molti interventi durante l’assemblea, è
quello di riportare tranquillità e fiducia dentro e
fuori il Servizio luganese.
L’OCST si impegnerà – quando dovessero riprendere gli incontri di trattativa – prima di tutto per mantenere il CCL e per proporre altre
iniziative con lo scopo di valorizzare il personale in questo particolare e importante ambito
curante.
„„
Confermato il CCL per il reparto di
anestesia del gruppo Genolier
Dopo il passaggio dei dipendenti del reparto
anestesia della Clinica Ars Medica di Grave-
sano, anche il personale dello stesso reparto
della Clinica Sant’Anna di Sorengo sono stati
assorbiti dalla società Hospita Suisse SA, diretta dal Dr. Camponovo.
Con questo trasferimento, tutti i diritti e le condizioni contrattuali dei dipendenti sono stati
salvaguardati, in quanto Hospita Suisse SA in
accordo con il sindacato OCST ha accettato la
proposta di firmare e quindi di aderire al contratto collettivo delle cliniche.
Il risultato ottenuto è segno di una buona collaborazione tra il Sindacato e le Direzioni, che
si sono dimostrate aperte alle discussioni, per
trovare un compromesso adeguato per il bene
del personale.
„„
ORL: via alla formazione sulla comunicazione
La Commissione paritetica dell’EOC ha dato
il via libera al contributo finanziario per il progetto di formazione proposto dal nostro sindacato alla Commissione interna dell’Ospedale
regionale di Lugano. Si tratta dell’avvio di un
intervento formativo che coinvolgerà membri
e supplenti della Commissione del personale
sul clima e sulla comunicazione in ospedale.
Lo scopo è di agire in modo complementare
agli interventi su questi temi promossi dall’Ente ospedaliero. Un altro punto di riferimento
da cui partire sono i risultati dell’indagine sulla
soddisfazione del personale resi noti recentemente e che hanno evidenziato alcune criticità
relative alla comunicazione interna e alle relazioni tra i quadri e il personale dell’Ente.
L’obiettivo del corso è di indagare l’esperienza
dei rappresentanti del personale in Commissione e di provare a formulare proposte di miglioramento.
Il corso prenderà avvio in settembre e sarà condotto da Stefano Gheno, psicologo del lavo-
ro e docente all’Università
Cattolica di Milano e Chiara
Piccini, collaboratrice scientifica all’USI e ricercatrice nel
campo della comunicazione
sanitaria. Se i risultati saranno positivi il corso potrà essere proposto anche
negli altri ospedali.
„„
Modello per la formazione continua
nelle professioni medico-tecniche EOC
Dopo l’entrata in vigore del nuovo ROC EOC
all’inizio dell’anno, si è messo al lavoro il
gruppo dei rappresentanti EOC, professioni
medico-tecniche e sindacati per elaborare un
modello per il riconoscimento della formazione
post-diploma nelle professioni medico-tecniche.
Come si ricorderà nel nuovo contratto di lavoro
è stata introdotta una modifica della classificazione salariale di queste funzioni prevedendo,
come già accade per le professioni infermieristiche, un avanzamento di classe per chi ha
svolto una formazione DAS SUP (o equivalente) e un’altra classe di stipendio nel caso di un
diploma MAS SUP (o equivalente).
Il modello comprenderà anche una procedura di riconoscimento interno delle formazioni
ottenute in passato dai collaboratori attivi in
queste professioni nell’Ente.
Il lavoro dovrebbe concludersi nei prossimi
mesi ed è naturalmente prevista un’informazione a ciascun dipendente interessato.
Sempre in tema di formazione, la Commissione paritetica cantonale ha deciso di adeguare
il sussidio per la tassa d’iscrizione ai corsi di
aggiornamento e di perfezionamento professionale a partire dal prossimo 1° luglio: il contributo sarà pari al 30 % della tassa d’iscrizione
fino a un massimo di 500 franchi per persona.
„„
Costituita la Commissione Interna
della Clinica di Novaggio
In data 22 maggio è stata costituita la commissione interna del personale della Clinica di
Novaggio. Qui di seguito gli eletti e i rispettivi
ruoli:
• Presidente: Fantoni Matteo
• Vicepresidente: Künzle Alexander
• Segretaria: Sara Albisetti Banchelli
• Membri: Poretti Pietro, Schärer Daniel, Galasso-Walder Wally, Corumlu Fikret
• Supplenti: Manzo Pasquale, Berva Manuela, Franti Gianfranco, Morabito Yasmine,
Lehmann Heidi
A tutti gli eletti l’OCST augura un buon lavoro.
„„
Nuova Pianificazione ospedaliera
Nei giorni scorsi sono stati presentati due documenti importanti riguardanti il settore ospedaliero: il messaggio del Consiglio di Stato
sulla nuova Pianificazione ospedaliera e il rendiconto 2013 dell’EOC. Entrambi sono disponibili sul sito http://sociosanitario.ocst.com.
6
Sindacato  Attualità
5 giugno 2014 il Lavoro
Comitato edili del Luganese
No ai lavoratori «classificati»
MARCO ROCCA
I
l 20 maggio scorso presso la sede OCST
di Lamone si è riunito il comitato sezionale degli edili del Luganese a cui hanno
partecipato cinquanta fedelissimi delegati del
settore. La discussione si è concentrata sulla
situazione attuale del settore. L’intervento del
Responsabile cantonale dell’edilizia Paolo Locatelli ha permesso di entrare nel dettaglio di
diverse tematiche legate alla conclusione delle
trattative 2013/2014 del settore.
Insieme ai delegati si sono potuti trovare
alcuni spunti, in particolare come migliorare
l’attività sindacale nei cantieri in ambito di sicurezza e rafforzamento di coesione tra lavoratori. Emerge sempre più spesso che vi sono
lavoratori di «serie a» e di «serie b» come ad
esempio i lavoratori precari assunti tramite le
agenzie interinali che lavorano secondo una
logica di job on call (oggi ho bisogno di te domani no).
Questa situazione, purtroppo, crea tra i lavoratori un clima di divisione che comporta
mancanza di fiducia reciproca, soprattutto
in ambito di sicurezza. L’affiatamento di una
squadra, specialmente nei lavori di costruzio-
ne, rumorosi, con condizioni a volte pericolose preoccupazione maggiore che emerge è che
puó essere strategica per evitare eventuali in- l’occupazione a tempo fisso possa diventare
fortuni, in quanto il legame con il collega di la- l’assistenzialismo.
Il sindacato OCST rimane vigile e sensibile a
voro è fondamentale e si conquista dopo anni
queste situazioni e insieme ai propri delegati
di collaborazione.
Oggi purtroppo diversi lavoratori non sanno si impegna quotidianamente a sostenere una
con chi lavoreranno domani mattina. Al lavo- campagna di integrazione tra i lavoratori di
ratore precario si aggiungono altri problemi, «serie a» e «serie b».
quali l’integrazione che si ripercuote anche nella vita sociale
dove si rischia di essere emarginati, con una nebbia che offusca
la mente, le idee, i sogni e non
permette di vivere appieno ma
diventa una mera sopravvivenza. Infatti tanti lavoratori sono
costretti a rinunciare non solo
ai propri sogni ma anche a cose
essenziali, a una vita normale, ad
esempio un mutuo, un contratto
d’affitto, l’iscrizione a una scuola
per i figli o addirittura rinunciare a fondare una famiglia. Tutti
i giorni il sindacato è confrontato con queste realtà in quanto
Per l’OCST erano presenti, da sinistra: Andrea Puglia, Paolo Locatelil lavoratore sempre più spesso
li, Marco Rocca, Carlo Noghera e Francesco Ciccarelli
non trova risposte altrove. La
Edilizia e rami affini
Edilizia e rami affini
A Faido la tradizionale festa familiare
Assemblea annuale
del Sopraceneri
I
lavoratori dell’edilizia e rami affini, unitamente ai familiari sono cordialmente
invitati alla festa cantonale che si svolgerà domenica 6 luglio a Faido, Zona Pineta
- Piumogna.
Programma:
 ore 11.00 ritrovo a Faido, zona Pineta (vicino alla cascata della Piumogna)
 ore 11.30 S. Messa da campo
 ore 12.00 pranzo servito ai tavoli, ricca grigliata mista con contorni, formaggio, torte,
caffè, bibite (vino, birra, acque minerali, gassose). Intrattenimento musicale.
 Ore 16.00 chiusura della manifestazione.
Sarà chiesta una partecipazione di Fr. 10.- per
persona e sarà rilasciato un buono per il pranzo.
Come arrivare:
Uscita autostradale a Faido/Chiggiogna, pro-
cedere verso Faido (il parcheggio sarà segnalato a partire dalla piazza Stefano Franscini, in
centro a Faido).
Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insieme una piacevole domenica in questo incantevole angolo del Ticino.
Info e iscrizioni:
Per ragioni organizzative, è fatto cortese
obbligo d’iscrizione telefonando al Segretariato
OCST Regione Tre Valli, entro venerdì 20
giugno. Telefono: 091 873 01 20
In caso di cattivo tempo, la manifestazione
sarà annullata. In caso di tempo incerto, chiamare Giancarlo Nicoli, 079 835 13 40.
M
ercoledì 11 giugno 2014 alle
ore 18.30 presso il Ristorante
Nuova Pergola Quartino si terrà l’annuale assemblea Edilizia e rami affini
del Sopraceneri, con il seguente ordine del
giorno:
 apertura dei lavori e saluto del presidente sezionale
 saluto del segretario Regionale
 nuove disposizioni contrattuali – relatore Paolo Locatelli, Responsabile cantonale
OCST per l’edilizia e rami affini
 onore ai fedelissimi
 eventuali
Al termine dei lavori seguirà la cena in comune offerta dal segretariato.
Per ragioni organizzative invitiamo i partecipanti a volersi annunciare telefonicamente presso la sede OCST di Locarno tel.
091 751 30 52 oppure presso la sede OCST
di Bellinzona tel. 091 821 41 51.
5 giugno 2014 il Lavoro
Sindacato  Attualità
7
Travail.Suisse, lavoro e salute
Sempre più squilibrio tra lavoro e riposo
La manodopera svizzera è estremamente flessibile e apporta un importante contributo alle prestazioni del mercato del lavoro e dell’economia svizzera.
Ma parallelamente, i carichi non cessano di aumentare nel mondo del lavoro;
l’aumento della produttività e il carico
del lavoro si aggiungono alla pressione
che si esercita sui lavoratori. Per Travail.Suisse, l’organizzazione mantello
dei lavoratori, è chiaro che l’equilibrio
tra lavoro e riposo si deteriora sempre
di più. I problemi di salute che colpiscono gli interessati e i costi elevati per la
società sono la conseguenza logica di
questo squilibrio.
Evoluzione delle ore supplementari dal 2005 al 2011 (in milioni di ore).
GABRIEL FISCHER*
N
egli ultimi trent’anni il mondo del lavoro ha conosciuto dei grandi cambiamenti. Pressione del tempo, carico di lavoro, esecuzione simultanea di diversi
compiti («multitasking»), interruzioni incessanti
dovute a chiamate telefoniche e ai messaggi di
posta elettronica, così come la cancellazione
di frontiere chiare tra lavoro e tempo libero generano pressione e stress nei lavoratori. Inoltre, il mercato del lavoro in Svizzera è caratterizzato da lunghi orari di lavoro, numerose ore
supplementari e da lunghi tragitti casa-lavoro.
Lunghi orari di lavoro e grande impegno dei
lavoratori
La diminuzione degli orari di lavoro è stata a
lungo una delle maggiori rivendicazioni dei sindacati. Si trattava allora di proteggere la salute dei lavoratori, di migliorare la loro qualità di
vita e, durante i periodi di crescente disoccupazione, di assicurare la sicurezza d’impiego.
In Svizzera, la riduzione degli orari ha perso di
Grafico messo a punto da Travail.Suisse. Fonte dei dati: Statistica dell’impiego UST 2013 & SVOLTA)
slancio. Dal 1967 il tempo di lavoro legale per
la maggior parte dei lavoratori si è innalzato
a 45 ore settimanali e nulla è cambiato in seguito. Le cifre dell’Ufficio federale di statistica
(UST) mostrano che tra il 1990 e il 2009 in Svizzera è stata registrata solo una piccola riduzione di 0.5 ore di lavoro settimanali. Confrontandoli con l’Europa, gli orari in Svizzera sono
superiori alla media. In uno studio su scala europea, la media delle ore di lavoro settimanale
in Svizzera nel 2010 (per i posti a tempo pieno)
era di 44,3 ore di lavoro settimanale, mentre
in Europa era di 42,5 ore e pure inferiore nei
paesi limitrofi alla Svizzera.
Ai lunghi orari di lavoro che conoscono i salariati in Svizzera si aggiungono dei tempi di tragitto casa-lavoro più lunghi della media. Nella
media europea quel tragitto dura 40 minuti, in
Svizzera richiede 10 minuti in più. Dal 2005 il
tempo medio impiegato per recarsi al lavoro è
aumentato di quasi 13 minuti.
Per quanto concerne le ore supplementari effettuate dai lavoratori svizzeri, si constata un aumento crescente (vedi grafico).
Nel 2011, ce ne sono state
219 milioni, che corrisponde a 113’000 impieghi a
tempo pieno. L’UST comunica un aumento delle ore
supplementari del 15% pro
capite dal 2002.
Sovraccarico di lavoro e
stress costano caro
Orari lunghi, lunghi tragitti
casa-lavoro, numerose ore
supplementari, tutti questi
fattori si sommano fino a
esercitare un sovraccarico
importante, che è all’origine di stress e problemi di
salute nei lavoratori. In uno
studio della Segreteria di
Stato dell’economia (SECO), l’11% dei salariati dichiara di vedere un legame tra gli orari
pesanti e i loro problemi di salute. Lo stress al
lavoro non è più solo una manifestazione marginale, ma un fenomeno largamente diffuso.
Circa un terzo dei salariati in Svizzera si sente
stressato spesso o molto spesso. Si tratta del
30% in più rispetto a 10 anni fa. In futuro, lo
stress diventerà quindi uno dei principali mali
del lavoro. La SUVA, per esempio, parte dal
principio che da qui al 2030 le malattie psichiche e neurologiche aumenteranno del 50%.
Questo significa soprattutto che il numero di
malattie psichiche causate dal lavoro sorpasserà quello delle malattie fisiche. Lo stress cronico, e non più l’influenza, sarà il responsabile
della maggior parte delle assenze dal lavoro.
Per una persona che non può adattarsi alle
costrizioni di tempo e di produttività è difficile
imporsi con successo sul mercato del lavoro.
La maggior parte delle persone si adatta apparentemente senza contestare l’affaticamento e
lo stress, ma alla lunga soffre sempre di più di
sintomi morbosi come disturbi del sonno, dolori cronici, problemi cardiaci e circolatori, burnout. Le conseguenze per gli interessati e le
loro famiglie sono pesanti e lo sono pure per la
società, poiché i costi economici dello stress
si elevano a 10 miliardi di franchi all’anno. Lo
stress è inoltre un fattore scatenante di classiche manifestazioni di logoramento che contribuiscono al fatto che oggigiorno un terzo dei
lavoratori non lavora fino all’età legale di pensionamento, ma lasciano il percorso del lavoro
anticipatamente per ragioni di salute. Questo
problema si porrà con sempre più intensità, se
si considera l’evoluzione demografica, l’invecchiamento dei lavoratori attivi e la mancanza di
manodopera che vi è legata.
*Responsabile della politica economica,
Travail.Suisse
Traduzione Georgia Ertz
8
Sindacato  Approfondimento
5 giugno 2014 il Lavoro
Lavoro e salute
È possibile prevenire lo stress?
Nell’ultimo numero del nostro giornale vi abbiamo parlato delle cause dello
stress e di una ricerca della Seco che
cercava di quantificare il fenomeno
tra la popolazione attiva in Svizzera. In
questa edizione, proseguendo il cammino intrapreso, vi parliamo delle conseguenze che lo stress può generare e
su come, teoricamente, prevenirlo.
Le conseguenze dello stress
La soddisfazione al lavoro rappresenta un
aspetto parziale della soddisfazione in generale. Secondo gli studi, la soddisfazione sul
posto di lavoro è correlata soprattutto con le
condizioni di lavoro, con il rendimento professionale e con la sensazione di appartenenza
all’azienda per cui si lavora. L’insoddisfazione
per il lavoro o per le condizioni di lavoro può
ridurre il rendimento professionale, far sì che la
persona si assenti dal lavoro o si dimetta. Secondo la Seco solo un 10% della popolazione
attiva risulta non molto/per niente soddisfatto
delle condizioni di lavoro.
Stato generale di salute e problemi di salute
Sebbene possano dipendere da condizioni di
lavoro insoddisfacenti (che generano stress),
in una prospettiva globale i problemi di salute
hanno cause molto eterogenee. Più in generale lo stress può portare a tutta una serie di
disturbi, che spesso magari non associamo
direttamente allo stress. Qui di seguito elenchiamo i disturbi più comuni.
 Effetti fisici:
• disturbi del sonno
• mal di testa
• disturbi gastrointestinali
• aumento della pressione arteriosa e malattie
cardiovascolari.
 Effetti emotivi:
• ansia e irritabilità
• depressione
• emozioni labili
• perdita di concentrazione
• mancanza di motivazione
• difficoltà con il processo di pensiero
• perdita di memoria
• scarsa capacità decisionale.
 Effetti comportamentali
• uso improprio o abuso di sostanze (alcol
compreso)
• riduzione della libido
• inadeguatezza di comportamento
• isolamento.
Assenze per malattie causate dall’attività
professionale
Secondo il sondaggio della Seco, il 5% delle
persone che negli ultimi 12 mesi si sono assentate dal lavoro afferma che i problemi di
salute sofferti sono stati causati dall’attività
professionale. I giorni di assenza sono correlati
positivamente con il timore di perdere il posto
di lavoro. Proprio questo potrebbe aver influi-
to sulla statistica. La paura di essere licenziati
porta spesso a recarsi al lavoro anche se ammalati. Il 47% degli intervistati afferma infatti di
essersi recato al lavoro anche se ammalato, di
cui il 48% per una durata tra i 4 e i 10 giorni.
Sempre dalla ricerca commissionata dalla
Seco emerge come le condizioni di lavoro oppressive non siano correlate con i giorni di assenza per malattia causati dall’attività professionale, ma, insieme alla percezione di stress,
siano invece correlati al presenzialismo.
Non vanno dimenticati coloro che a causa
del carico di lavoro decidono di cambiare attività. Il 9% afferma che sarà molto probabile
un cambio nel prossimo anno. In questa quota
prevalgono le persone appartenenti a una fascia meno elevata dello status socioeconomico. La probabilità di cambiare datore di lavoro
nell’arco di un anno è correlata con la percezione di stress e con la sensazione di essere
logorato emotivamente. Logicamente, quanto
più scarsa è la soddisfazione al lavoro tanto
più grande è l’intenzione di cambiare lavoro
e viceversa. Ciò significa che le persone che
si sentono stressate (o esaurite) sono anche
meno soddisfatte e hanno quindi l’intenzione
di cambiare datore di lavoro.
La prevenzione a livello aziendale
Determinate caratteristiche delle condizioni
di lavoro aiutano i lavoratori a far fronte alle
esigenze di lavoro, a mitigare i fattori di carico
o a evitare l’insorgere dello stress. Queste risorse possono pertanto proteggere
dalle reazioni allo stress e le relative
conseguenze.
Secondo l’Associazione stressnostress.ch la salute sul lavoro non
deve essere intesa semplicemente
come assenza di malattie, nel nostro caso di stress generatore di
malattie. Si favorisce la salute anche quando i collaboratori riescono
a sfruttare fattori interni ed esterni
positivi per il piacere al lavoro e così
anche per il proprio benessere. Le
misure cui accenneremo qui di seguito perseguono quindi due obiettivi:
 Da un lato devono servire a diminuire ed evitare lo stress sul posto di lavoro con le sue ripercussioni
negative, evitando le situazioni permanenti di sollecitazione eccessiva
o insufficiente, riducendo i processi
negativi nell’ambito della collaborazione e nella direzione e ottimizzando le condizioni esterne di lavoro.
 D’altra parte, però, si devono
anche potenziare e sviluppare fattori come margine di manovra nello
svolgimento dell’attività, responsabilità personale, possibilità di partecipare alle decisioni, clima di lavoro
5 giugno 2014 il Lavoro
positivo e possibilità di apprendimento e di
sviluppo. Benessere personale, soddisfazione
e piacere al lavoro permettono ai collaboratori
di affrontare meglio e più semplicemente improvvise situazioni impegnative che dovrebbero sorgere per un breve lasso di tempo e
quindi trovarsi anche meno rapidamente in
una situazione di stress negativo.
Se le organizzazioni riescono a promuovere il
benessere personale, la soddisfazione e il piacere al lavoro, i collaboratori possono far fronte meglio e più semplicemente a improvvise
situazioni impegnative che potrebbero sorgere
per un breve lasso di tempo e quindi trovarsi
anche meno rapidamente in una situazione di
stress negativo.
Sempre a livello aziendale, l’Associazione
stressnostress.ch propone di agire su diversi elementi quali: mole e condizioni di lavoro,
collaborazione, cultura aziendale, organizzazione personale, struttura dei compiti, direzione, condizioni esterne di lavoro (rumori, caldo/
freddo,...).
Importante nella prevenzione dello stress,
come visto, è il comportamento dei dirigenti/
supervisori diretti, tanto che ben 6 domande
del sondaggio della Seco, di cui vi abbiamo
accennato nel precedente numero, sono state dedicate all’esame delle relazioni lavorative.
Il risultato può sembrare abbastanza scontato: è stato confermato a più riprese che se il
dirigente si comporta in determinati modi, il
collaboratore si sente più soddisfatto e offre
un rendimento migliore. Nell’ordine citiamo i
comportamenti positivi attuati dai dirigenti in
ordine di frequenza: rispetta il collaboratore,
fornisce una valutazione sui risultati del lavoro, è bravo nel risolvere i conflitti, incoraggia
il collaboratore a prendere parte a decisioni
importanti, aiuta il collaboratore, è capace nel
programmare e organizzare il lavoro. Attuando
questi semplici accorgimenti positivi il clima
interno volgerà al meglio evitando così il formarsi di fattori di carico. Più l’atteggiamento
dei superiori è positivo tanto più i collaboratori
si dichiarano soddisfatti delle condizioni di lavoro, tanto meno stressati e logorati. Inoltre il
loro stato di salute è migliore e dunque si prevengono eventuali assenze.
Prevenzione a livello personale
Sull’equilibrio tra stress e non-stress, tra tensione e benessere, non influiscono soltanto il
lavoro e l’ambiente di lavoro. Ogni individuo
contribuisce personalmente al suo stato psichico e mentale.
Esistono misure di tipo comportamentale per
ridurre lo stress e aumentare le proprie risorse.
Le misure di tipo comportamentale, delle quali è responsabile ogni singolo collaboratore,
permettono a ogni individuo di gestire meglio
e più efficientemente il proprio stress e di far
pendere la bilancia dalla parte giusta.
Nella prassi, conviene tuttavia sempre cercare nelle situazioni di stress non soltanto le
cause nell’individuo e indicare misure d’ordine
comportamentale, ma contemporaneamente
si deve sempre anche verificare se esistano
altri fattori, al di fuori del settore di competenza del singolo, nel lavoro e nell’ambiente di
lavoro, responsabili per lo stress e quindi sia
necessario prendere delle misure situazionali.
Sempre l’Associazione stressnostress.ch
Sindacato  Approfondimento
fornisce alcuni consigli a livello personale su
come poter diminuire il rischio di stress. Qui di
seguito ve li elenchiamo.
 Autogestione
Se si cerca un buon equilibrio tra tensione e
stress da un lato, piacere e soddisfazione
dall’altro, si deve fare attenzione in particolare
ai tre punti seguenti:
• Bisogna prendersi il tempo necessario per
osservarsi in tutta calma.
Prestiamo attenzione ai
segnali postivi e a quelli
negativi sul piano fisico,
psichico e mentale. Sarebbe interessante chiedere un feedback ad altre persone.
• Definire delle priorità.
Lavorare per migliorare il proprio equilibrio e
accettare disturbi minori
e meno importanti! Non
sprecare inutilmente preziosa energia «lottando
contro i mulini a vento».
• Lottare se per ottimizzare la propria situazione
serve l’intervento di altre
persone. Cercare aiuto
se non si riesce a farsi
ascoltare. Alla fine si tratta della salute personale
e di quella dell’azienda!
 Distensione
La distensione fisica è
una condizione essenziale per prevenire ed
eliminare lo stress e contemporaneamente è
la base per un buon rendimento e la creatività.
 Gestione del tempo
• Il tempo non basta mai.
• Non si riesce a svolgere le mansioni affidate
nel tempo dato.
• Per questioni di tempo si deve rinunciare al
tempo libero e alle vacanze.
• Vi è troppo poco tempo per la famiglia/gli
amici.
Se una di queste asserzioni o più si applicano
alla propria persona, sarebbe interessante investire un po’ di tempo per riflettere sulla relazione con il tempo.
 Cambiare modo di pensare
Qualsiasi percezione è soggettiva. Spesso ci
succede di attribuire spontaneamente un significato o un «quadro» negativo a determinate attività e in questo modo diminuiamo la
nostra motivazione a eseguire una specifica
attività. Il solo fatto di pensare a determinate
cose può essere un fattore di stress.
In una certa misura è possibile invertire questo processo, cercando di cambiare il proprio
modo di pensare, considerando in un quadro
positivo delle attività negative o addirittura generatrici di stress.
 Risolvere i problemi
Nel «sistema uomo» i problemi non risolti sono
altamente generatori di stress. Lanciano l’allarme e questo allarme spinge tutto l’organismo a
risolvere immediatamente il problema.
La maggior parte dei nostri problemi è complessa: essi interagiscono tra di loro e non
possono essere risolti rapidamente sulla base
di riflessi. Richiedono di essere elaborati mentalmente in modo cosciente e mirato, secondo
9
un processo strutturato e creativo per risolverli.
 Forma fisica
Una buona forma fisica è un elemento importante per prevenire e per ridurre lo stress. Di
pari passo per avere una buona forma fisica
occorre svolgere uno sport qualsiasi. Le occasioni non mancano ma è necessaria forza di
volontà. Anche una passeggiata di 30 minuti al
giorno è utile per ridurre lo stress. Se non avete mai praticato sport è importante farsi consigliare da un esperto e stabilire un programma
progressivo per evitare inutili infortuni e noie
muscolari.
 Programma quotidiano
Per prevenire e diminuire lo stress occorre
fissare un programma personale da applicare
quotidianamente: aumenterà la gioia di vivere
e l’energia.
Questi sono solo alcuni consigli di base e non
sono sicuramente la soluzione a tutti i mali. Iniziando però con questi piccoli consigli possiamo ridurre lo stress e di conseguenza aumentare la nostra qualità di vita.
Tratto da:
• «Lo stress tra la popolazione attiva in Svizzera. Correlazioni tra condizioni di lavoro, caratteristiche personali, benessere e salute», Seco.
• Associazione stressnostress.ch, presidente
Prof. emer. Ivars Udris.
Adattamento G.D.
Info
http://www.news.admin.ch/NSBSubscriber/
message/attachments/24613.pdf
http://www.stressnostress.ch/
http://osha.europa.eu/it/front-page
10
Sindacato  Formazione
5 giugno 2014 il Lavoro
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PROGETTO MOSAICO
Accompagnare l’altro, significa…
A
ccompagnare l’altro,
• significa essere aperti alla relazione.
Accompagnare l’altro,
• significa prendersi il tempo di stabilire il
contatto.
Accompagnare l’altro,
• significa rispettare il suo passo, senza cercare di precederlo, né rimanere indietro.
Accompagnare l’altro,
• significa riconoscere e accettare le diversità.
Accompagnare l’altro,
• significa rispettare le sue scelte, senza imporgli il nostro punto di vista.
Accompagnare l’altro,
• significa permettergli di condividere le sue
emozioni.
Accompagnare l’altro,
• significa comprendere ciò che dice attraverso le lacrime, la collera, la speranza, l’abbandono.
Accompagnare l’altro,
• significa essere solidale accogliendo la sua
unicità.
Accompagnare l’altro,
• significa accogliere le sue parole, affinché
il senso della sua parola non sia distorto dal
nostro modo di percepirla.
Accompagnare l’altro,
• significa sospendere il nostro giudizio, la
nostra scala di valori.
Accompagnare l’altro,
• significa ascoltare e sentire oltre la parola
espressa.
Accompagnare l’altro,
• significa esserci.
di Tony Fournier
Tratto dalla rivista dell’AETPR infos nr. 34,
primavera 2014, Association Européenne de
Thérapie Psychocorporelle et Relationnelle
Info
Per info & commenti contattare il team Progetto
Mosaico:
Marina Bernardo Ciddio [email protected]
Emanuela Pigò [email protected]
Paolo Cicale [email protected]
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5 giugno 2014 il Lavoro
Sindacato  Formazione
11
Ricciogiramondo
Una biblioteca per la prima infanzia
LAURA RAIA*
L
a creazione di una biblioteca interculturale specializzata per la prima
infanzia, così come le proposte di animazioni e progetti interculturali, nascono da
un’iniziativa privata e da molteplici fattori e si
sono concretizzate nella primavera del 2010.
La pratica lavorativa con i bambini e la collaborazione con i genitori provenienti da varie nazionalità, hanno fatto nascere in me il desiderio
di allestire una piccola biblioteca interculturale
specializzata per la prima infanzia, quale punto di riferimento e di incontro innanzitutto per
i bambini, affinché possano familiarizzare con
il contesto della biblioteca fin dalla più tenera
età e orientarsi liberamente verso le letture che
prediligono.
L’intento è quello di offrire loro un luogo che
sia accogliente e rassicurante, in cui possano
sentirsi accolti e protetti insieme alle educatri-
ci o i genitori che li accompagnano in questa
esperienza e soprattutto dove possano sentirsi protagonisti delle loro scelte. Proporre la
lettura ai bambini fin dai primi anni di vita è
un’opportunità fondamentale per lo sviluppo
della loro personalità essi ne traggono notevoli
benefici, sia da un punto di vista affettivo che
cognitivo.
Leggere una storia o una fiaba ai bambini,
sul piano affettivo favorisce la comunicazione con loro, facilitandola: attraverso il suono
della voce, la vicinanza e il contatto, creando
un’atmosfera di grande intimità affettiva. In
questo modo i bambini imparano ad associare
la lettura ad alta voce dell’adulto ad un momento speciale e privilegiato. Sul piano cogni-
Info
Biblioteca interculturale per la prima infanzia
Via Castausio 2c
6900 Lugano
E mail: [email protected]
Tel. 079 690 03 51
Sito: www.ricciogiramondo.ch
tivo invece, l’apprendimento delle competenze
linguistiche inizia precocemente nella vita del
bambino, molto prima dell’età della scolarizzazione e si sviluppa in condizioni reali di vita,
come pure attraverso l’ascolto e la parola.
Parallelamente è fondamentale la collaborazione con i genitori, coinvolgendoli nelle letture che vengono proposte ai loro bambini, con
l’intento di suscitare in loro l’interesse, affinché condividano con i loro figli il piacere della
lettura. In alcune occasioni speciali vengono
invitate in gruppo le nonne a raccontare le storie, con grande gioia e curiosità da parte dei
bambini. Inoltre, vuole essere anche un punto
di incontro per gli educatori e i genitori, a livello informativo e formativo, i quali hanno un
ruolo determinante nel seguire e incoraggiare
i bambini ad imparare ad amare la lettura e a
frequentare la biblioteca.
Per quanto concerne la scelta di mettere a
disposizione libri in diverse lingue, essa ha lo
scopo di avvicinare anche persone di lingua
e culture diverse per
incentivarne il senso di
appartenenza, di condivisione e coesione,
attraverso uno scambio
culturale tra gli operatori (proponendo progetti
formativi interculturali),
genitori e bambini (organizzando
momenti
d’incontro ludici, creativi e di conoscenza di
altre culture, attraverso
le loro letture, gli usi e
costumi...).
Oltre alla preziosa collaborazione con i genitori, è altresì importante
il lavoro di rete con i vari Servizi presenti sul
territorio che operano nel settore della prima
infanzia e non solo.
Nel 2011 è stata costituita l’Associazione
Ricciogiramondo. La scelta del nome si rifà alla
mascotte della biblioteca, un riccio di nome
Alfio, che con la sua valigia di cartone gira il
mondo e racconta ai bambini le sue avventure e li fa partecipare ad attività ludico-creative
legate a paesi di altre culture, usanze,ecc, ma
anche mettendo in evidenza concetti fondamentali quali l’amore, il rispetto, la condivisione, l’amicizia... Nel 2012 la biblioteca aderisce
ad Interbiblio (www.interbiblio.ch), associazione mantello di tutte le biblioteche interculturali
della Svizzera e al progetto Nati per Leggere.
Nel 2013 al progetto della biblioteca viene riconosciuto un premio con Migros percentuale
(contakt citoyenneté) per una convivenza interculturale e nello stesso anno viene riconosciuta dal Cantone quale centro di socializzazione
ricevendo dei finanziamenti dall’Ufficio Famiglie e giovani. Altri finanziamenti vengono accordati per i progetti interculturali dall’Ufficio
del delegato cantonale all’integrazione degli
stranieri e una tantum dal Comune di Lugano
per il progetto «Nati per Leggere» e l’acquisto di libri. Dall’autunno 2013 all’interno della biblioteca è stato aperto anche un preasilo
interculturale per bambini dai 2 ai 4 anni. Le
idee per attuare questo progetto di animazione
interculturale per la prima infanzia sono molte,
così com’è sempre vivo l’entusiasmo.
Siamo convinti dell’importanza di educare
il bambino fin dalla prima infanzia a concetti
quali diversità, multiculturalità, interculturalità,
integrazione, appartenenza, attraverso il gioco, il racconto, l’esperienza tattile. Questo favorisce certamente nel bambino la costruzione del pensiero positivo e l’apprendimento di
valori importanti quali: l’amicizia, la tolleranza,
il senso di comunità e di appartenenza, l’accettazione e l’integrazione del diverso da Sé,
non riferito solo allo straniero, bensì all’Altro da
Sé, Individuo unico ed irripetibile da amare e
rispettare.
*Responsabile
PROGETTO MOSAICO
Lavoro e formazione
N
ell’ambito del Programma di Integrazione Cantonale (PIC) 20142017, il Centro di formazione
professionale dell’OCST con il suo Progetto Mosaico ha ricevuto un mandato dall’Ufficio del Delegato cantonale all’integrazione degli stranieri con l’obiettivo di favorire
lo sviluppo professionale e l’occupazione
degli stranieri, attraverso la valutazione e
valorizzazione delle competenze, l’orientamento, la formazione continua e il supporto
all’inserimento lavorativo.
Gli interessati a conoscere da vicino il
nostro servizio di orientamento e accompagnamento professionale sono invitati a
partecipare a un incontro informativo che
si terrà
martedì 11 giugno alle 10:30
presso la Biblioteca Interculturale Ricciogiramondo in via Castausio 2c a Lugano
(Molino Nuovo).
Info e iscrizioni
Tel.: 079 690 03 51
12
Sindacato  Attualità
5 giugno 2014 il Lavoro
Colonie Leone XIII
FART/NLM
Vacanze in allegria a Sonogno
Serata informativa
sulla cassa pensione
S
onogno, incantevole località della val
Verzasca situata a 900 metri d’altitudine, la prossima estate sarà di nuovo luogo di divertimenti e attività giovanili in
occasione dei due turni di vacanza delle colonie Leone XIII:
1° turno: dal 5 luglio al 18 luglio
2° turno: dal 20 luglio al 2 agosto
A ospitare i ragazzi sarà la casa di vacanza
S. Angelo, alloggio confortevole e funzionale,
che dispone di una moderna cucina, camere a
6 letti, camere doppie e locali per diverse attività. Completa il tutto una sala multiuso dotata di apparecchiature audiovisive, che può
accogliere fino a 200 persone, in cui vengono organizzati spettacoli e feste in linea con il
tema conduttore dei relativi turni di colonia. Un
posto ideale, insomma, per offrire a numerosi
ragazzi una vacanza spensierata.
La proposta di attività sarà di nuovo vasta e
spazierà da lavoretti manuali all’insegna della creatività, a escursioni e passeggiate nella
natura, giochi di gruppo, gare sportive, danza,
non dimenticando momenti di relax, lettura e
tanto altro.
I nostri collaboratori e le nostre collaboratrici
saranno lieti di accogliere i ragazzi che hanno
voglia di passare una parte della loro lunga, a
volte lunghissima, estate in colonia in un luogo
splendido come Sonogno.
Sarà senz’altro una vacanza speciale per i
ragazzi, che non si annoieranno, ma si divertiranno, imparando a stare in gruppo e a fare
squadra, e condivideranno momenti ludici
e piacevoli in compagnia. Un’esperienza di
vacanza bellissima che vale sicuramente la
pena provare.
Vi aspettiamo numerosi!
Info:
Paola Mauri
Associazione Centri di Vacanza Leone XIII
v. Balestra 19, 6900 Lugano tel. 091 921 15 51
su www.ocst.ch le foto degli scorsi anni
Incontro formativo
La Svizzera: realtà economica di
successo, anche in tempi di crisi
GEORGIA ERTZ
L
ume nel buio, eccezione alla regola:
stando alle parole della Prof.ssa Amalia Mirante e del Prof. Mauro Baranzini
durante l’incontro formativo svoltosi venerdì
23 maggio all’Università della Svizzera Italiana (USI), la Svizzera si è mostrata economicamente tutta singolare nel corso degli anni e lo
è tuttora.
Nel 2008 «La Crisi» ha sconvolto quasi il
mondo intero e ancora le conseguenze infuriano in Europa. Eppure la Svizzera, talmente
piccola geograficamente da quasi non vederla
sulle cartine, ne è stata colpita solo piuttosto
lievemente. Ci si è chiesti come mai questo minuscolo paese, con soli 8 milioni di abitanti circa, sia riuscito a rimanere a galla nel bel mezzo
della tempesta della crisi dei nostri tempi. Senza dubbio si può affermare che la Svizzera abbia affrontato questo maltempo economico in
una maniera diversa rispetto alle altre nazioni.
Molti fattori hanno permesso questa resistenza alle intemperie e l’incontro formativo con i
Professori è servito a esplicitarne una panoramica.
Uno degli elementi chiave che costituiscono
il successo della Svizzera è senz’altro la sua
competitività: da qualche anno a questa parte il nostro paese risulta essere al primo posto, riuscendo ad avere relazioni più forti con
gli Stati che altri paesi e a produrre e vendere
meglio i propri beni e servizi. L’indice di com-
petitività (un numero) è dato da un insieme di
tanti sottoindicatori, che misurano le caratteristiche necessarie a un contesto nazionale
produttivo. Tra queste vi sono, per esempio,
la rete di infrastrutture (che devono permettere
alle aziende di produrre, trasportare e vendere
in modo efficiente), la qualità del capitale umano (come il grado di formazione dei lavoratori),
la stabilità politica (che permette alle aziende
di installarsi e di operare all’interno del paese), i dati di importazione ed esportazione (una
nazione che ha un’alta quota di esportazione
è sicuramente più competitiva), la pressione
fiscale e il livello tecnologico.
Anche nell’innovazione il nostro paese si situa al primo posto. L’indice che misura questa
variabile tiene conto degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo, così come le invenzioni
che scaturiscono da queste spese e la loro tutela tramite brevetti: questi fattori, se favorevoli, incentivano le aziende a fare nuove scoperte
e trarne profitto mettendole in commercio, con
la sicurezza che non vengano copiate da altri
paesi.
Sempre ai primi posti al mondo la Svizzera si
colloca anche per quanto riguarda la qualità di
vita nel paese, il grado di istruzione della popolazione, il livello delle università e il reddito
nazionale.
A tutti questi fattori si aggiunge che la piccola nazione elvetica dispone di una situazione
economica stabile da circa 45 anni: le sue dinamiche pubbliche sono sane e il sistema fun-
S
i è tenuta il 27 maggio 2014 una
serata informativa per i dipendenti
della FART e della NLM riguardante la cassa pensione. Come noto, l’istituto
di previdenza del personale delle due ditte
ha conosciuto in passato delle difficoltà in
particolare per quanto concerne la percentuale di copertura.
Il personale ha aderito alle misure di risanamento che hanno comportato dei sacrifici sia da parte dei dipendenti, dei pensionati e dal datore di lavoro, a condizione
però che la situazione venisse risanata. Da
parte sua, il consiglio di fondazione della
cassa pensione aveva promesso la massima informazione e trasparenza. Proprio
nell’ambito delle misure di informazione e
trasparenza, il Consiglio di Fondazione si
è presentato all’assemblea dei dipendenti per illustrare lo stato attuale della cassa
pensione.
Erano presenti, oltre ai dipendenti dei vari
settori, FART, NLM, il presidente della Fondazione Marco Pellegrini, il membro di comitato Dario Giudici e il responsabile della
gestione SwissLife sig. Zappa.
Ai dipendenti è stata presentata la situazione attuale che evidenzia da un lato un
incoraggiante aumento del grado di copertura e dall’altro propone ulteriori misure di
risanamento. Ai dipendenti, sul modello di
altre casse pensioni pubbliche, viene proposta una diminuzione del tasso di conversione. Le misure attuate e quelle proposte
saranno in grado di risanare in modo efficace la fondazione, per cui il personale ha
aderito alle proposte del Consiglio di Fondazione.
Il personale ha apprezzato la politica di
trasparenza della Fondazione e auspicato
che anche in futuro la stessa continui, garantendo agli assicurati la giusta conoscenza dei propri diritti.
L.M.
ziona, riuscendo ad aiutare e mantenere anche
le classi più svantaggiate. Inoltre è costituita
dal federalismo, basato sul principio di sussidiarietà tra Confederazione, Cantoni e Comuni
e presenta una convivenza quasi ideale delle
diversità: tre grandi entità, quattro lingue ufficiali, due grandi religioni coesistono senza che
un elemento prevalga in modo massiccio sugli
altri (tranne nel caso delle decisioni della Confederazione). Grandissimo vantaggio che la
Svizzera unica è, infine, la democrazia diretta
che chiama in causa il popolo stesso, che si
esprime su svariate questioni appunto direttamente attraverso il proprio voto.
Principalmente per queste ragioni, la Svizzera è riuscita a navigare il suo Stato tra le
alte onde e le tempeste del mare economico,
fungendo anche da modello per l’Unione europea, che ha cercato di riprodurlo nella sua
conformazione e organizzazione dalla sua nascita sino a oggi.
Storia
5 giugno 2014 il Lavoro
13
Seconda Guerra Mondiale
A 70 anni dallo sbarco in Normandia:
riviviamolo attraverso «il Lavoro» del 1944
GIORGIO DONINI
I
l 6 giugno 1944, meglio conosciuto come
D-Day, è un giorno storico che cambiò il
corso degli eventi. Siamo a 70 anni esatti
da quel famoso, e per certi versi tragico, evento. Lo sbarco (operazione Neptune) era parte
integrante della vasta operazione Overlord,
che si proponeva di invadere l’Europa dalle
spiagge francesi. La gestazione del piano di
invasione dell’Europa fu alquanto lunga, anche
per le ovvie difficoltà logistiche, di approvvigionamento e realizzazione che il clima della
Seconda Guerra Mondiale imponeva.
Per dare un’idea della vastità dell’operazione
basta leggere alcune cifre: circa 6’500 navi furono coinvolte nell’invasione, circa 12’000 aerei (bombardieri, caccia e mezzi da trasporto)
appoggiarono gli sbarchi con bombardamenti vari iniziati già durante la notte. Migliaia di
tonnellate di bombe vennero sganciate in più
ondate contro le difese tedesche. Uno sforzo
bellico non indifferente che come detto necessitò di parecchio tempo per essere organizzato. Il comando delle operazioni fu affidato al
generale statunitense Dwight D. Eisenhower,
il comando delle truppe di terra fu affidato al
generale britannico Bernard Law Montgomery.
Lo sbarco venne rinviato per le pessime condizioni meteorologiche. All’alba del 6 giugno si
intravide l’occasione giusta: Eisenhower diede
l’ordine. La flotta navale alleata aprì il fuoco sul-
le difese tedesche. Verso le 6.30 le prime ondate d’assalto americane toccarono le spiagge
francesi denominate di Utah e Omaha. La sera
del medesimo giorno 20’000 veicoli e quasi
160’000 soldati erano ormai giunti sul suolo
della Normandia. Le perdite furono di circa
10’000 uomini (morti, dispersi, feriti), parecchio
meno di quanto previsto dai piani alti militari.
La battaglia nell’entroterra (battaglia di Normandia) durò 3 mesi, molto più di quanto preventivato, a causa della comunque massiccia
resistenza opposta dai tedeschi. Il 25 agosto
Parigi fu liberata, era un grande passo verso la
liberazione dell’intera Europa.
Per meglio ricordare la portata dell’evento è
interessante riportare quanto venne scritto sul
nostro giornale «il Lavoro» nella rubrica «La
settimana internazionale».
 «il Lavoro» del 10 giugno 1944: «(…) anche
se la rotta disordinata, nella quale molti segni
paiono indicare che si sta trasformando la ritirata dei Tedeschi verso il Nord della Penisola
e (noi lo crediamo fermamente) verso le Alpi
Orientali, ne accentuano il valore e la portata,
rimane inteso, che è collo sbarco sulle coste
francesi, che si è costituito il secondo fronte: e
che il vero sbarco è avvenuto colà. Comunque
ci siamo! (…)»
 «il Lavoro» del 17 giugno 1944: «Fata
trahunt sui fronti di Francia e d’Italia; dove, se
non fossero in corso vasti e sanguinosi movimenti d’armi e d’armati, potremmo dire, che…
la seduta continua. La testa di ponte anglosassone si è allargata e rafforzata in Normandia;
mentre in Italia, tanto sulla costa tirrenica, che
su quella adriatica ed al centro, gli eserciti di
Kesselring (…). Però, in queste ultime ore, pare
che siano seguiti, in Francia e in Italia, contrattacchi e resistenze, a cominciare da quelli della
Luftwaffe (…).
Di questa sostanziale attesa, ha fruito lo stesso Churchill, il quale ha voluto fare un viaggio
di ispezione sulla testa di ponte in Normandia,
per rendersi conto della realtà. Dalla quale
pare abbia riportato una impressione ottimista.
E, del resto, visibilmente, a ragione: perché,
superata la fase dello sbarco, estesa la testa
di ponte ad una larghezza di 100, e a una profondità, di 30 chilometri, l’affluenza di rinforzi
sembra agevolata; (…)»
 «il Lavoro» del 24 giugno 1944: «L’Evening
Standard in un recente articolo ha scritto: «L’aver forzato la Manica è un trionfo unico negli
annali militari. La cosa sarebbe già storica, se
anche dovesse essere il solo colpo portato
all’ovest. Ma non è il solo. Per quanto gigantesco che sia, esso non è che una parte dei piani
giacenti sulla tavola del generale Eisenhower.
Al di là della battaglia di Normandia, si disegna
una operazione ancora più grande, la quale
colpirà, in punti ancora sconosciuti; (…)»
E il Daily Herald: «I nostri pensieri e le nostre
parole si aggirano intorno alla grande battaglia, che si svolge faccia a faccia delle nostre
rive meridionali. Però, se noi
vogliamo farci un’idea esatta
dello sviluppo della guerra,
occorre seguire con uguale
Batteria di cannoni a Longues-sur-Mer
Foto: Mario Caroselli
attenzione ciò che avviene in
Italia.»
(…) Mentre scriviamo gli
Americani, dopo aver divisa la
penisola di Cotentin, sono già
alle soglie di Cherbourg; (…).»
 «il Lavoro» del 28 giugno
1944: «Cherbourg, Livorno,
Ancona, sono i nomi che segnano le tappe belliche della
scorsa settimana, rispettivamente in Normandia ed in Italia. Veramente, se Cherbourg
è caduta, Livorno e Ancona,
se non lo sono ancora attualmente, lo sono virtualmente,
(…).»
 «il Lavoro» dell’8 luglio
1944: «(…) Dopo, lo sbarco
ha fatto dimenticare le polemiche. Ora la battaglia di
Russia prende il posto del
fronte in Normandia, e lascia
molto dietro di sé il ricordo
dell’arma segreta di Hitler,
destinata a polverizzare l’Inghilterra.(…)».
14
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per ristorante scolastico, tempo indeterminato, luogo di lavoro Gordola. Orario di lavoro: Lu/Ve 7.0016.45. Tel. 091 971 80 61, fax 091 971 38 61.
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5 giugno 2014 il Lavoro
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XX OSS, esperta, referenze, badante, aiuto domestico, baby-sitter, cucina, disponibile anche
domenica e notti. Zona Luganese Tel. 076 5013012.
XX signora per pulizie, stiro, baby-sitter. Tel. +39
0344 70703.
XX aiuto domestico, babysitting. Zona Lugano.
Lu-ve. Tel. 076 5641980, [email protected]
XX cameriera zona B'zonese, Locarnese. Esperta,
inglese, D, spagnolo. [email protected]
XX tata, baby sitter, governante, mamma 31
enne, CH, precisa, puntuale. [email protected]
5 giugno 2014 il Lavoro
Info Balcani
Pagina a cura di Slavko Bojanic
15
Nezavisni stav
Pomoć poplavljenima
UROŠ VUKIĆ
G
otovo da nema pojedinca, institucije, nevladine organizacije ili firme
koji u proteklih nekoliko dana nisu
pružili pomoć onima čija imovina je stradala
u katastrofalnim poplavama koje su pogodile
BiH.
Svaka čast! Na apele za pomoć odazvao se
i veliki broj država u svijetu koje su nesebično
donirale hiljade tona hrane i opreme, koje i danas pristižu u velikim količinama. Ali, postavlja
se pitanje, šta dalje?
Nakon što se entuzijazam malo stiša, euforija pomaganja splasne i stanje koliko-toliko
stabilizuje, strah je da će stanovništvo čiji su
domovi uništeni poplavama i klizištima biti
prepušteno samo sebi.
Idu i izbori, što dodatno komplikuje ionako složenu situaciju i, nažalost, isključivo od
političara će zavisti kako će se stvari odvija-
ti u budućnosti, koje se
mnogi, posebno raseljeni,
plaše.
Od njihove sposobnosti zavisiće i eventualna buduća pomoć
međunarodnih institucija,
koje će, sasvim sigurno,
biti više nego oprezne što
se tiče donacija BiH, jer iz
bliže prošlosti su naučili
lekciju da su milijarde
koje su ušle u zemlju nakon rata, nestale bez
traga.
Štetu koja se mjeri milijardama maraka neće
biti moguće sanirati domaćim kapacitetima i
to je sigurno. Decenije će biti potrebne da se
oporavimo od vode koja je ljudima uništila ono
što su kroz generacije stvarali.
Bilo kako bilo, nadati se samo možemo da
i ovo pomoći što je pristiglo iz svijeta završi
Nezavisni stav
Eurozona
Solidarni kad je najteže
ZLATAN ČEKIĆ
U eurozoni nezaposleno
više od 26 miliona ljudi
Najviše nezaposlenih je u Grčkoj
(28 posto) I Španiji (25,8 posto), dok
najnižu stopu bilježe Austrija (4,9 posto), Njemačka (pet posto) I Luksemburg (6,1 posto).
N
ezapamćene poplave
koje su pogodile Bosnu
i Hercegovinu nanijele
su ogromnu štetu mnogim gradovima, gdje je vodeni cunami
uništavao sve pred sobom. Brojne
porodice su u samo jednom trenutku ostale bez imovine koju
su godinama mukotrpno sticale,
nepovratno su izgubljeni ljudski
životi, a pričinjena šteta mjeri se
milijardama maraka.
Ipak, u svom tom crnilu zasjalo je svjetlo
humanosti i solidarnosti koju su građani ove
zemlje, ali i naši ljudi koji žive i rade u inozemstvu, pokazali u ovim teškim trenucima.
Nesreća nas je ujedinila kao nikad do sada,
nestale su entitetske granice, nacionalne, religiozne i druge razlike, više nije važno kako se
neko zove, već je bitno pomoći svim ljudima
koje je snašla nevolja.
U BiH su stigle ogromne količine humanitarne pomoći koja je prikupljena u zemlji i van njenih granica. Ona se distribuira u sve gradove
pogođene elementarnim nepogodama. Veliko
tamo gdje je najpotrebnije, odnosno kod ljudi
koji u narednih nekoliko mjeseci neće prespavati u svojim domovima.
U svakom slučaju, solidarnost, volja da se
nekome pomogne, a koja se posljednjih dana
viđala na svakom ćošku, neće biti dovoljno za
saniranje posljedica poplava i možda je došlo
vrijeme da se svi, pogotovo oni sa dubljim
džepovima u BiH, «natjeraju» da, recimo, isfinansiraju izgradnju, na primjer, mosta.
Foto: AFP
srce i želja da se pomogne danas su najcjenjenije vrline u našoj zemlji. U proteklih nekoliko
dana ispisani su brojni primjeri nevjerovatne hrabrosti spasilaca koji su, riskirajući svoj
život, pomagali unesrećenima. Suosjećajnost
i ogromnu plemenitost pokazale su i sportske
zvijezde s ovih prostora šaljući poruke humanosti i apele da se pomogne unesrećenima.
Novak Đoković, Edin Džeko i mnogi drugi
konkretno su pokazali zbog čega su veliki ljudi,
i sami donirajući značajna sredstva za pomoć
žrtvama poplava.
Vlade Federacije BiH i RS donijele su odluke o tome da 20. maj bude proglašen danom
žalosti zbog brojnih žrtava. Iako se radi o
odvojenim odlukama, one su ipak prvi put ujedinile dva entiteta koji su gotovo podjednako
nastradali od višednevnih bujica i klizišta. BiH
je siromašna zemlja, a nakon poplava koje su
je poharale biće još siromašnija. Ipak, u ovoj
zemlji žive dobri ljudi koji svoju humanost i plemenitost, nažalost, otkrivaju samo u velikim i
iznenadnim nesrećama.
U
čitavoj EU stopa nezaposlenosti u
januaru bila je 10,8 posto, što je nivo
koji se nije promijenio od oktobra.
To ukazuje na činjenicu da je bez posla 26,23
miliona ljudi.
«Podaci
o
nezaposlenosti,
nažalost,
potvrđuju nastavak stagnacije tržišta rada u
Evropi, s velikim brojem ljudi koji su još bez posla i koji se suočavaju s velikim poteškoćama
da poboljšaju život», izjavio je evropski komesar za socijalna pitanja Laszlo Andor.
Nezaposlenost kod mladih je neznatno
smanjena u januaru, sa 24,1 na 24 posto, što
ukazuje na to da je blizu 3,53 miliona mlađih
od 25 godina bez posla u eurozoni, govore podaci Eurostata.
(Klix.ba)
16
5 giugno 2014 il Lavoro
Vacanze
Dai Colli Euganei alle ville del Brenta
MARIA LUISA DELCÒ
A
d inizio maggio
un gruppo di GenerazionePiù ha
trascorso la settimana alle
terme di Abano con tempo
favorevole, ottima cucina e
benessere termale.
Qualche signora devota
è pure andata a trovare il
Santo, come è chiamato a
Padova S. Antonio.
Per la gita «fuori porta» è
stata scelta la Riviera del
Brenta per osservare e visitare le numerose ville settecentesche. L’intero itinerario (che può essere fatto
da Padova a Venezia ed
in senso inverso) dura circa dieci ore con il famoso
«Burchiello».
Il Burchiello, in origine una
grande imbarcazione con
Villa Pisani in provincia di Venezia, raggiungibile da Padova con il Burchiello.
cabina in legno, con tre o
Foto dalla rivista «speciale qui TOURING Numero 62 - maggio 2014».
quattro balconi, finemente
decorata, era utilizzata dai
battello alle chiuse, e i ponti girevoli, sala da ballo decorata dal Tiepolo (arsignori veneziani per raggiungere dalche fermano il traffico stradale per la- tista nato a Venezia nel 1696 e morto
le città le ville in campagna.
sciar passare il battello (il «nostro» era a Madrid nel 1770).
Una giornata molto favorevole ci ha
ai Mulini di Dolo).
All’esterno laghetti, parchi, con l’alportati da Noventa padovana a Dolo
Due le visite a ville famose: quella di trettanto famoso labirinto, dove verae Mira, prima con torpedone e poi sul
Villa Barchessa Valmarana con il suo mente è facile perdersi tra il verde.
tratto più bello del naviglio del Brenta.
ampio colonnato e la primadonna delPer chiudere questa parentesi di in«Navigando come i dogi» (della rele ville, Villa Pisani (definita anche il teresse culturale e paesaggistico, vorpubblica marinara di Venezia) sul batpalazzo Ducale di terraferma).
rei citare Carlo Goldoni, poeta venetello per ammirare ville, rive fluviali,
Costruita tra il 1720 e il 1740, all’in- to del settecento, nato a Venezia nel
salici e in particolare il passaggio del
terno trovia- 1707 e morto a Parigi nel 1770; non
mo la famo- cito passaggi della sua celebre «Losa Stanza di candiera», ma otto versi del poemetto
Bacco e la «Il Burchiello di Padova», scritto nel
celeberrima 1760.
«Musa, cantiam del Padovan Burchiello
La deliziosa, comoda vettura,
In cui per Brenta viaggiasi bel bello,
Dal gel difesi e dall’estiva arsura…
Parlo di quel vaghissimo naviglio
Di specchi, e intagli, e di pitture ornato,
Che ogni venti minuti avanza un miglio,
Da buon Rimurchio, e da’ cavai tirato…»
17
5 giugno 2014 il Lavoro
Sezione Luganese
Interesssante serata sulla «circonvallazione Agno-Bioggio»
C
i sono parecchie novità sul
fronte della circonvallazione.
Il Cantone le ha presentate
martedì 27 maggio durante la serata
organizzata da GenerazionePiù al teatro Cittadella e alla quale hanno preso parte il consigliere di Stato Claudio
Zali, il presidente della Commissione
regionale trasporti del Luganese Giovanni Bruschetti e il capo unità cantonale per il Piano trasporti del Luganese
(PTL), Attilio Gorla .
Rispetto al primo progetto, quello affinato attualmente comprende princi-
palmente due modifiche. La prima, in
territorio di Bioggio (comparto Cavezzolo), per integrarla con il progetto del
tram Bioggio-Lugano (che, secondo
Zali, «arriverà al traguardo in ogni caso
prima della circonvallazione, fra 7-8
anni»).
La seconda modifica riguarda la creazione di due strade di collegamento per
le zone industriali per smaltire il traffico
pesante: una sulla sponda sinistra del
Vedeggio, in territorio di Muzzano tra
i Mulini e la Piodella e l’altra in territorio di Bioggio, tra la zona Aeroporto e
la Crespera. I lavori non verranno fatti
tutti contemporaneamente: nella prima
fase – circa due anni di lavoro – si procederà al tracciato di Agno (in galleria
dal Tropical alla rotonda Bolette) e a
quello di Bioggio (zona industriale Cavezzolo). La tratta dai Mulini alla Pio-
della sarà in terza fase.
«I progetti, ha concluso Bruschetti,
devono fare i conti anche con i tempi
della politica e con una certa litigiosità
che ci caratterizza. Sulla circonvallazione il consenso è arrivato tardi, ma
è stato raggiunto faticosamente e laboriosamente: penso che ora si possa andare avanti abbastanza convinti.
Il tram modificherà anche la fruizione
del territorio, ma è complementare alla
circonvallazione».
estratto dal CdT del 30 maggio
Sezione Tre Valli
Giro lago di Lugano e visita al Corriere del Ticino
ELENA RINALDI
L
o scorso 5 maggio, con una
trentina di partecipanti, ci siamo calati nei panni di «turisti a
casa nostra», visitando la regione del
lago di Lugano e la redazione del Corriere del Ticino. Coronata da una splendida giornata primaverile, la gita in battello sul Lago ci ha offerto la possibilità
di ammirare da un’altra prospettiva le
sue incantevoli sponde. Un percorso
di 2 ore, con partenza dall’hotel Lido
Seegarten, ci ha permesso di contemplare le più rinomate località turistiche
del lago: Gandria, Caprino, Campione,
Bissone, Brusino, Morcote, Vico Morcote, Melide e Capo San Martino.
A Campione abbiamo visitato il Santuario della Madonna dei Ghirli, una
magnifica chiesa del 700 ristrutturata
nel 1600. Situata su un terrazzo direttamente raggiungibile dal lago mediante una monumentale scalinata doppia
di quattro rampe, contiene importanti
cicli di affreschi narranti la storia di San
Giovanni Battista i quali ci sono stati
spiegati dettagliatamente
dal capitano del battello, il
signor Rezzonico.
Dopo il delizioso pranzo
sulla splendida terrazza a
bordo lago dell’hotel Seegarten, la gita è proseguita con la visita al Centro
Stampa del CdT a Muzzano. Sotto la guida di Raffaele Bottinelli e Lorenzo
Bignasca, abbiamo seguito
il processo che porta alla
pubblicazione del giornale: dalla redazione all’impaginazione
elettronica, dalla produzione delle la-
stre alla rotativa fino al reparto per la
distribuzione delle copie stampate dal
Centro Stampa Ticino. Grazie a tutti.
Pedoni e automobilisti dopo i 60 anni
L
a conferenza del 28 aprile, a
Bodio, molto educativa sui
problemi che possono incontrare automobilisti e pedoni dopo i 60
anni, è stata seguita da una ventina
di partecipanti. Il capitano Cristiano
Guarna e l’appuntata Astrid Panducci, con il loro carisma, hanno saputo
catalizzare l’attenzione sul tema.
Statistiche alla mano, hanno dato
consigli, istruzioni e precisazioni su
diverse tematiche, coinvolgendo tutti
i presenti.
L’animata e interessante discussione
è poi proseguita durante la merenda,
offerta dalla sezione.
18
5 giugno 2014 il Lavoro
Faido - Centro diurno a Villa Silvia
Centro diurno
GenerazionePiù partner di Pro Senectute
A
fine 2013 la Fondazione Pro
Senectute ha aperto a Faido un Centro diurno rivolto a
persone anziane autonome o con bisogno di assistenza, interessate a varie
attività. La realizzazione di questa iniziativa regionale è stata sostenuta dal
Dipartimento della sanità e della socialità e dai Comuni della regione.
La struttura ha le stesse caratteristiche e gli stessi obiettivi del Centro
diurno aperto alla fine dello scorso
anno da GenerazionePiù a Lugano e
permette di rispondere ad anziani che
vivono a casa propria, autonomi o con
bisogni di sostegno, favorendo il più
possibile la permanenza a domicilio
attraverso un’apertura regolare, ossia
tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle 17.00
con possibilità di una mezza giornata
nel fine settimana. Per persone con
Cercansi volontari
Per il nostro Centro diurno cerchiamo ulteriori volontari per intrattenere gli utenti,
per il servizio bar e pasti, per organizzare
attività e feste. L’impegno, a seconda della
disponibilità, può essere un unico intervento
di poche ore o più interventi. Troverete un
ambiente accogliente e stimolante.
Interessati rivolgersi ai responsabili Marco Treichler e Vitina Carrozza, Via Bertaro
Lambertenghi 1, Lugano, 091 910 20 21.
difficoltà di spostamento è possibile
organizzare un servizio di trasporto.
La partecipazione è gratuita e ogni
persona può scegliere se frequentare
il Centro durante tutta la settimana o
solo per attività di particolare interesse.
I soci e simpatizzanti di GenerazionePiù delle Tre Valli, oltre a seguire le
attività sezionali, sono invitati a partecipare alle numerose attività offerte.
Info e iscrizioni: Anna Rossetti, tel.
076 344 344, [email protected].
Ulteriore partner è il Servizio di Assistenza e Cura a Domicilio Regione Tre
Valli.
Internet-corner
Non avete il computer in casa? Avete
seguito dei corsi e volete esercitarvi?
Volete scrivere una lettera in Word, fare
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tastiera e gestire con proprietà l’ambiente
Windows, i file e le cartelle, essere in grado
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P
rimo appuntamento cinematografico al nostro Centro
diurno di Lugano martedì 1°
luglio con la visione su grande schermo del film:
«e se vivessimo tutti insieme? Amici da sempre, da oggi coinquilini».
La trama (tratta dal sito mymovies.it):
Jean, Annie, Albert, Jeanne e Claude
sono amici da quattro decenni. Due
coppie sposate e un single impenitente, tutti ultrasettantenni, alle prese
con le malattie del cuore, delle cellule
o della memoria. Tutti silenziosamente occupati a cercare una soluzione
finale per se stessi o l’amato, per non
pesare sui figli ma nemmeno assecondarli nelle loro fantasie di case di
riposo senza privacy e senza identità. Vivere sotto lo stesso tetto, nella
grande casa di Annie, è un’idea che
nasce quasi per scherzo, a tavola, ma
si trasforma in fretta nella soluzione
migliore per tutti. Specie perché con
loro si trasferisce anche un baldo giovane, Dirk, studente di etnologia alle
prese con una tesi di laurea sulla condizione degli anziani in Europa.
L’inizio della proiezione è alle ore
14.15 e subito dopo vi sarà servita
una piccola merenda.
Vi aspettiamo numerosi.
Sezione Mendisio
Corsi di informatica 2014
in collaborazione con
Utilizzo del PC e basi di Word
Nuovo appuntamento:
visione film
in compagnia
Auguri Juliette
A
Juliette Spinedi di Salorino,
socia GenerazionePiù sezione del Mendrisiotto, che
il 26 maggio, alla Fondazione Torriani
di Mendrisio, dove attualmente risiede, è stata festeggiata dai parenti,
dalle autorità del
Borgo e da tutto il
personale per l’invidiabile traguardo dei 100 anni.
Tanti auguri!
19
5 giugno 2014 il Lavoro
Viaggi e soggiorni
¨¨ Verona 10 e 11 luglio «Carmen» di Bizet. Costo: fr. 350.-. Suppl. singola fr. 50.-. Per riservare i biglietti all’Arena iscrizioni subito.
¨¨ La Montanina, Camperio soggiorno in montagna dal 17 luglio al 2
agosto. Costo: fr. 950.-.
¨¨ San Vincenzo Toscana dal 30
agosto all’8 settembre (turno 2). Costo: fr. 1.490.-.
¨¨ Gita gastronomica culturale
nel Friuli dal 23 al 25 settembre.
¨¨ Gita in Alsazia, Colmar, cimitero
monumentale di guerra, centro riproduzione cicogne e lontre, giovedì 4 e
venerdì 5 settembre. Costo fr. 320.circa. Tel. 091 829 20 05, Tatiana.
¨¨ Abano Soggiorno termale dal
9 al 16 novembre (turno 2). Prezzo
pp: doppia fr. 915.-, suppl. singola
fr. 125.-, trasporto, 7 notti in albergo
***, pensione completa (bibite escluse), piscine termali, idromassaggio,
cascate cervicali, sauna, bagno turco e docce emozionali, accappatoio,
serata di gala con aperitivo, serata
danzante, uscite organizzate. Costo:
fr. 915.- suppl. singola fr. 125.-.
¨¨ Roma da Papa Francesco dal
22 al 26 novembre. Costo: fr. 1.270.tutto compreso. Suppl. singola fr.
300.- Iscrizioni: tel. 091 873 01 20.
Per informazioni e iscrizioni:
segretariato cantonale Lugano,
tel. 091 910 20 21.
Agenda Centro Diurno
¨¨ «An parlum insema» ogni giovedì
dalle 10.30 alle 11.30 (fino a fine agosto)
in un ambiente familiare ci si ritrova per il
gruppo di parola «quattro chiacchiere in
compagnia».
¨¨ Pomeriggio... carte tutti i mercoledì pomeriggio (e non solo) giochiamo a
carte, a partire dalle ore 14.00. Il Centro
accoglie tutte le persone che, anche al di
fuori del giorno indicato, vogliono passare del tempo insieme sfidandosi a carte.
tembre. Monitrice: Rosa Minotti (iscrizioni
sul posto). Info: Segretariato Pro Senectute tel. 091 912 17 17.
¨¨ Atelier cucina: dolci... e non
solo. Siete abili in cucina e disponibili a
condividere le vostre preziose ricette? Vi
aspettiamo al Centro diurno per preparare deliziosi cake, torte, leccornie salate.
Tel. 091 910 20 21, Vitina o Marco.
¨¨ Ginnastica dolce per gli «over
60» in collaborazione con Pro Senectute organizziamo corsi di ginnastica con
esercizi di equilibrio, rinforzo muscolare,
allenamento della memoria, ecc. (esercizi
in prevalenza da seduti). Mercoledì dalle
9.45 alle 10.45. Costo: fr. 50.- per chi si
iscrive per l’attività regolare (fino a metà
giugno); gratis per i beneficiari della PC
all’AVS (presentare i documenti richiesti).
Riprendiamo l’attività a partire dal 17 set-
Centro diurno
Addio solitudine, pranziamo insieme!»
D
esiderate pranzare in compagnia? Nel nostro Centro
diurno avete la possibilità di
farlo a soli 12.- franchi più bibite. I pasti,
preparati dall’Albergo Ceresio, comprendono sempre un primo, un secondo e un
dessert.
Il menu viene regolarmente pubblicato
al nostro albo e sul nostro sito Internet
www.generazionepiu.ch
Iscrizioni: entro le ore 12.00 del giorno
precedente. Per la giornata di lunedì l’i-
scrizione va fatta entro il sabato precedente, ore 12.00.
Il pranzo viene servito alle 12.15.
Fogazzaro, Valsolda. Ore 9.20 partenza,
giro sul Ceresio, pranzo ristorante Crotto
del lago. Costo: fr. 70.-. Iscrizioni: tel. 091
910 20 21.
¨¨ Giovedì 23 ottobre, salone Cosmo,
Massagno, maccheronata gratuita nonninipotini.
¨¨ Giovedì 13 novembre, ore 14.15
conferenza su San Giovanni Bosco.
Stazione FFS. Ore 10.30 a Disentis visita
Abbazia e Museo. Pranzo. Ore 14 trasferta verso il Lucomagno. Rientro verso le
ore 18.00. Costo a persona compreso
viaggio, pranzo, ingressi mance e offerte
fr. 90.-- da 30 a 35 partecipanti; fr. 85.da 36 a 45 partecipanti. Iscrizioni subito:
tel. 091 640 51 11.
Non volete mangiare da soli al domicilio
e spendere poco? Portate il vostro pasto
da casa e consumatelo da noi in compagnia (utilizzo del forno normale e microonde possibile).
Interessati e per l’iscrizione al pranzo
contattare Vitina o Marco al numero di
telefono 091 910 20 21.
Agenda attività ricreative
Bellinzona
¨¨ Venerdì 6 giugno visita alle Grotte del
formaggio a Kaltbach. Costo fr. 85.- Partenza ore 6.45 stazione AGIP Molinazzo,
ore 7 Mercato Coperto Giubiasco. Iscrizioni subito: tel. 091 829 20 05, Tatiana.
Locarno
¨¨ Giovedì 26 giugno, visita guidata al
Santuario e al Museo Madonna del Sasso.
Ritrovo ore 14 alla Stazione della Funicolare di Locarno. Segue merenda al ristorante. Costo fr. 25.- tutto compreso. Iscrizioni
aperte a tutti, tel. 091 751 30 52.
Lugano
¨¨ Giovedì 3 luglio, visita guidata Villa
Mendrisio
¨¨ Martedì 24 giugno, Gita a Disentis e
Lucomagno. Visita all’Abbazia benedettina e al Centro Pro Natura. Partenza: ore
6.40 Chiasso Stazione FFS, 6.50 Serfontana fermata rotonda bus, 7.00 Mendrisio
Tre Valli
¨¨ Lunedì 30 giugno, giornata ricreativa
laghetti Audan-Ambrì. Trasferta in torpedone, ore 12.30 pranzo al grotto Laghetti
Audan. Costo: fr. 30.- soci, fr. 45.- non
soci. Iscrizioni: dal 16 al 27 giugno, tel.
091 873 01 20.
20
Sindacato Interprofessionale - Pagine a cura di Sabine Hunger
5 giugno 2014 il Lavoro
Editoriale
Respinto il salario minimo
WERNER RINDLISBACHER*
L
a votazione popolare del 18 maggio si
è conclusa con due sì e due no. Come
sindacalista, ovviamente mi interessava soprattutto la votazione sul salario minimo,
che purtroppo è stata bocciata e l’indomani mi
ha messo di cattivo umore. Il fatto che migliaia
di lavoratrici e lavoratori debbano rinunciare a
un salario minimo per legge pari a 22 franchi
all’ora è penoso.
La campagna diffamatoria contro l’iniziativa da parte di coloro che percepiscono salari
esorbitanti è stata tuttavia enorme. Con inserzioni a tutta pagina e innumerevoli manifesti
affissi in tutto il Paese volevano dare a intendere che in caso d’approvazione dell’iniziativa
l’economia svizzera sarebbe crollata e che migliaia di posti di lavoro sarebbero andati persi.
Fatto degno di nota è che tutti gli esponenti
che nei media si sono opposti all’introduzione
di un salario minimo molto probabilmente portano a casa stipendi ben più cospicui dei 4’000
franchi al mese richiesti.
Sempre la stessa solfa
Fatto ancora più irritante è che i contrari
continuavano a dire che sono le parti sociali a essere responsabili per la contrattazione
dei salari. Sarà anche vero, ma solo e soltanto
laddove i sindacati e le associazioni padronali hanno la possibilità di fissare i salari tramite
un contratto collettivo di lavoro (CCL). Anche
il Consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha sostenuto che i «salari concordati
dalle parti sociali sono la soluzione migliore».
A questo proposito teniamo però a sottolineare che sotto la sua gestione il CCL MEM
non prevedeva salari minimi. Solo dopo grandi
sforzi e prova di grande tenacia siamo riusciti a
introdurre stipendi minimi in questo importante contratto dell’industria metalmeccanica. Ciò
dimostra inconfutabilmente che quando c’è in
gioco denaro si applicano sempre due pesi e
due misure.
La patata bollente passata alle parti sociali
Si rende inoltre necessario definire ciò che si
intende esattamente per partenariato sociale.
Non pochi datori di lavoro partono infatti dal
presupposto che il suddetto termine implichi
anche il rapporto diretto tra il superiore e il salariato. Non sono affatto d’accordo! Un vero
partenariato sociale, a mio parere, si verifica
quando le negoziazioni per gli interessi (trattative salariali) dei lavoratori si svolgono alla pari,
a prescindere da un impiego e di conseguenza dalla diretta dipendenza salariale. L’unico
strumento giusto a questo scopo sono di fatto
i sindacati che sono i soli a essere sufficientemente indipendenti da consentire condizioni
alla pari durante le negoziazioni. I lavoratori invece, che devono affrontare il proprio datore
da soli, hanno viceversa la peggio. Soprattutto
quelli che lavorano a tempo pieno e guadagnano meno di 4’000 franchi al mese. Quando
si mettono a confronto due persone e una di
queste deve sbarcare il lunario con meno di
4’000 franchi al mese, mentre l’altra intasca
dieci o più volte questa somma non si può che
definirla un’ingiustizia inaudita.
La questione «salario minimo» è quindi da
considerarsi chiusa?
Penso di sì anche perché per migliaia di stipendiati che lavorano in rami con salari molto
bassi nei prossimi anni non cambierà assolutamente nulla. Il mondo dell’economia ha raggiunto il proprio traguardo secondo la solita
procedura. In tutti i rami e settori in cui oggi
non esistono CCL, si continuerà anche in futuro a impedire l’introduzione di un salario
minimo. Questi gruppi respingono sia regolamentazioni legali sia CCL equi. Altrimenti nei
prossimi tempi verrebbero stipulati numerosi
contratti collettivi nuovi, soprattutto nel settore
dei servizi a cui i contrari tuttavia si oppongono come al solito con tutte le loro forze, esattamente come ora è stata sventata l’iniziativa
sui salari minimi. Penso che per i prossimi anni
non se ne parlerà pertanto più.
Peccato che il popolo svizzero - indipendentemente dalle sue riflessioni - abbia seguito la
propaganda dei contrari e si sia persa questa
unica occasione per l’introduzione di salari
minimi.
*responsabile Syna settore Artigianato
Tema congresso «orario di lavoro»
Un miliardo?!
In una conferenza stampa a Berna, Syna
ha richiamato l’attenzione sul tema del
tempo di lavoro. Su incarico dello stesso sindacato, l’istituto Link ha scoperto
fatti sconcertanti sul lavoro svolto a titolo gratuito.
ARNO KERST*
D
avanti a Kurt Regotz, presidente del
sindacato Syna, troneggiava un’imponente torta di colore blu e rosso.
Ma Syna non ha di certo invitato i media a Berna per mangiare torta e bere caffè, bensì per
denunciare un vero e proprio scandalo. Una
porzione non indifferente della torta era decorata con una glassa rossa su cui campeggiava
la scritta «14% gratis». Proprio così: il 14» delle
salariate e dei salariati interpellato dall’istituto
Link ha dichiarato che nel mese di marzo ha
lavorato di più di quanto stabilito nel proprio
contratto d’impiego, senza essere stato retribuito per le ore straordinarie prestate.
Ore supplementari a non finire
Kurt Regotz ha sottolineato: «Il fatto che la
pressione sui lavoratori continui ad aumentare purtroppo non è una novità. In sempre
meno tempo i dipendenti devono rendere
sempre di più, a questo vanno ad aggiungersi moltissime ore straordinarie. Tempo lavorativo, questo, che va a discapito del tempo
libero. Ancora più allarmante è tuttavia il fatto
che questo lavoro non sia nemmeno retribuito.»
Nel 2011 sono state prestate 219 milioni di ore
supplementari. Convertite in impieghi a tempo
pieno coprirebbero pressoché esattamente il
numero di disoccupati in Svizzera. Il lavoro dunque non manca, solo che è distribuito male. A
discapito dei disoccupati senza impiego e dei
lavoratori con a disposizione meno tempo libero che hanno difficoltà a sbrigare le faccende di
casa e la cui salute viene messa a rischio.
Milioni non pagati!
Colette Kalt, responsabile comunicazione
presso Syna, ha richiamato l’attenzione sul fat-
to che tutte le categorie sono interessate dalle
ore straordinarie non retribuite: i salariati qualificati e non qualificati, così come i superiori e i
giovani.
A causa dei dati non disponibili, il valore del
lavoro svolto a titolo gratuito non è quantificabile. Syna ha messo in rapporto il suddetto 14
per cento di lavoratori che ha svolto lavoro straordinario non pagato con i dati sulle ore supplementari e sul salario mediano, giungendo così
a una cifra sconcertante: il sindacato stima che
la somma relativa al lavoro gratuito in Svizzera
si aggiri potenzialmente attorno a 1 miliardo di
franchi svizzeri. A essere imbrogliati per ingenti somme di denaro (o tempo libero!) non sono
solo le lavoratrici e i lavoratori, ma anche le as-
5 giugno 2014 il Lavoro
sicurazioni sociali, come ad esempio l’AVS, che
perdono ogni anno diverse centinaia di milioni
di franchi.
Stress a causa della pressione e flessibilizzazione
In vista del nostro congresso, intendiamo scoprire la cifra esatta. 777 membri e interessati
hanno preso parte al sondaggio del Syna «Il
mio lavoro, il mio tempo». I risultati di questa
inchiesta fanno emergere i problemi reali degli
stipendiati. Il 52% di questi ha dichiarato che la
pressione e lo stress sul posto d’impiego rappresentano un problema reale. La metà degli
interpellati lavora di più, più rapidamente e in
maniera più dispersiva rispetto al desiderato,
mettendo a repentaglio la propria salute.
Chantal Hayoz, segretaria centrale del settore
servizi, è indignata: «Oggi le lavoratrici e i lavoratori vengono spremuti come limoni. I tempi di
produzione si accorciano sempre di più, i compiti aumentano e ciononostante il lavoro deve
essere svolto con meno personale. A tutto questo vanno ad aggiungersi indicazioni poco chiare, giorni lavorativi troppo lunghi o troppo corti
e lavori che all’ultimo minuto subiscono bruschi
Sindacato Interprofessionale
cambiamenti. Le pause e le vacanze inesistenti
causano inoltre problemi alla salute che a loro
volta portano a costi aggiuntivi».
Un quarto degli interrogati ha dichiarato di
avere problemi a causa dei piani di servizio rilasciati a breve termine o addirittura inesistenti. Altrettanti sono occupati in aziende che non
prevedono, oppure solo in modo impreciso, la
rilevazione dell’orario lavorativo. Più di un terzo
ha oltre a ciò difficoltà a conciliare la vita familiare con quella professionale. Nel mondo occupazionale la flessibilizzazione viene dunque
dettata soprattutto dai datori di lavoro. Presso
i responsabili, le esigenze delle lavoratrici e dei
lavoratori in rapporto alla pianificabilità e alla
flessibilità non trovano pressoché ascolto.
Rilevamento del tempo lavorativo, un must
Syna deplora lo scarso interesse dimostrato
dai media nei confronti della conferenza stampa. In segreto un operatore dei media ci ha però
confidato che anche nel suo ramo il tempo di
lavoro rappresenta un problema. Agli impiegati con contratto a tempo indeterminato che si
lamentano di giorni lavorativi troppo lunghi, le
aziende chiedono senza mezzi termini se pre-
21
feriscono scrivere gli articoli come liberi professionisti. Ai boss delle testate giornalistiche non
piace dunque vedersi tematizzato il rilevamento
del tempo lavorativo nelle loro aziende.
Ma Syna non molla! Perché più del 90% degli
interpellati ritiene che il rilevamento obbligatorio
dell’orario di lavoro sia un approccio ragionevole per risolvere questo problema. Alla conferenza stampa per questo motivo ho dichiarato:
«Solo chi ha la possibilità di rilevare il tempo di
lavoro può essere retribuito equamente. Questo
rappresenta la base per compensare il lavoro
aggiuntivo e la premessa per un’occupazione
sana e sicura».
Syna rivendica
In vista del congresso e dopo aver analizzato
a fondo il problema, Syna formulerà una serie
di possibili soluzioni e rivendicazioni. I nostri
soci ci hanno già dato chiare indicazioni anche in questo ambito: per noi è chiaro che il
tempo trascorso al lavoro è tempo vitale e ci
impegniamo pertanto affinché sia organizzato
dignitosamente.
*vicepresidente Syna
INAS
Consolidare la collaborazione
SABINE HUNGER*
D
a oltre 60 anni il patronato INAS offre
servizi di consulenza gratuiti in Svizzera nell’ambito delle prestazioni
socio-previdenziali. Dalla fondazione del Syna,
i due istituti hanno instaurato una stretta collaborazione che nella Svizzera centrale ora sarà
ulteriormente ampliata.
«Siamo molto lieti che d’ora in poi due martedì al mese il patronato INAS sarà presente con
i propri servizi anche a Stans», sottolinea Nicola Tamburrino, membro del consiglio d’amministrazione INAS. Oltre a Lucerna, Altdorf e
Svitto, nella Svizzera centrale ora anche i soci
dei Cantoni Obvaldo e Nidvaldo potranno beneficiare della consulenza gratuita offerta dal
patronato.
La compilazione di moduli
Nonostante la libera circolazione delle persone sia una realtà, o proprio per questo motivo, la complessità delle domande da parte
dei soci è aumentata. I continui adeguamenti
delle regolamentazioni rendono alle autorità
difficile la vita sia al di qua che al di là del confine e di conseguenza anche ai migranti. Tra
le domande più frequenti figurano ad esempio
quelle sul versamento degli assegni familiari e
sugli appositi moduli da compilare oppure la
compilazione della dichiarazione dei redditi in
caso di patrimoni sparsi in vari Paesi. Grazie
alla lunga esperienza del patronato INAS, i
suoi consulenti onorari sono in grado di informare con competenza i propri clienti nella loro
madrelingua. «Ci completiamo a meraviglia»,
sostiene Urs Gander, segretario regionale di
Stans, «questa collaborazione rappresenta un
vantaggio per tutti gli interessati».
Le prestazioni
L’offerta di servizi è vasta e completa perfettamente quella prestata dal Syna ai propri
soci. In caso di domande relative al diritto del
lavoro si rende tuttavia necessaria un’adesione al Syna. Le prestazioni del patronato sono
gratuite. L’INAS offre assistenza in caso di:
• visura catastale per immobili in Italia;
• calcolo di imposte fiscali in Italia (IMU, dal
2014 TASI, UNICO);
• certificato fiscale per la pensione italiana (CUD);
• compilazione dei moduli RED/EST;
• domanda di pensioni di vecchiaia, invalidità
e vedovanza in Italia, Svizzera e in altri Stati;
• verifica di posizioni contributive in Italia e in
altri Stati;
• previdenza professionale secondo pilastro;
• prestazioni complementari AVS-AI;
• infortuni e malattie professionali;
• prepensionamento flessibile FAR / RESOR.
*Servizio politiche sociali
Gli uffici di consulenza dell’INAS sono sparsi in tutta la Svizzera e spesso sono ubicati nei locali dei segretariati regionali del Syna.
22
Società
5 giugno 2014 il Lavoro
Progettoamore
Chiasso, stadio comunale, sabato 14 giugno
P
rogettoamore.ch è un’associazione di beneficenza
nata nel 2009, con l’intento di sostenere e aiutare persone meno fortunate, in particolare
bambini e adolescenti. È l’insieme
di tante persone che hanno voglia
di mettere a disposizione le proprie
energie per sostenere le associazioni
ticinesi che si impegnano ad aiutare
il prossimo.
Progettoamore.ch propone ogni
anno una manifestazione per richiamare i giovani e avvicinarli a un’azione benefica. Una giornata dove
solidarietà e amicizia si fondono per
sensibilizzare piccoli e grandi verso
realtà diverse e difficili. Realtà che
spesso rimangono nell’ombra mentre invece meritano di essere conosciute e rispettate da tutta la popolazione.
Progettoamore.ch vuole essere
una mano tesa verso il prossimo, un
sostegno per chi ne ha più bisogno
e questa giornata sarà l’occasione
migliore per condividere dei bei momenti all’insegna della solidarietà.
Un’esperienza di successo
Le giornate di solidarietà per il Ticino hanno
riscontrato un notevole successo sotto tutti
i punti di vista. L’obiettivo di tutte le edizioni,
sensibilizzare e far conoscere nuove realtà di
ragazzi meno fortunati, si è concretizzato. La
popolazione ha aderito sempre con entusiasmo, aumentando di anno in anno, a dimostrazione del fatto che il messaggio «ragazzo aiuta
ragazzo» è giunto a destinazione. I fondi raccolti durante le precedenti edizioni sono motivo di
orgoglio sia per chi ha partecipato attivamente,
sia per gli organizzatori.
Programma 2014
Dalle ore 14.00 sarà allestito un «villaggio»
con delle bancarelle informative di diverse associazioni, giochi per bambini, intrattenimenti
e punti di ristoro, e, come nelle passate edizioni, non si distribuiranno bevande alcoliche.
Alle ore 15.00 riproponiamo il concorso canoro TI-Factor, reduce da un incredibile successo di partecipanti e di pubblico, sempre in
collaborazione con il Corriere del Ticino.
Alle ore 19.00 DJ SET Iintrattenimento musicale in attesa del concerto.
Alle ore 20.30 ci sarà l’evento clou della giornata: Concerto.
Alle ore 00.00 Mondiali di calcio Italia-Inghilterra su schermo gigante.
Durante la giornata interverranno volti noti
nell’ambito sportivo e televisivo che ci faranno
compagnia e parteciperanno alle varie attività. All'entrata del villaggio e durante la giornata il pubblico potrà dare il suo contributo con
Solidarietà
Manor in aiuto dei Balcani
L
e inondazioni che hanno devastato vaste regioni della Serbia e della Bosnia
Erzegovina hanno suscitato un forte
slancio di solidarietà da parte della popolazione
svizzera. Anche Manor ha fornito un aiuto materiale alle zone colpite: due camion con beni
di prima necessità d’un valore di circa 140’000
franchi sono partiti a fine maggio dalla centrale Manor di Rickenbach alla volta dei Balcani e
le merci saranno consegnate ai rappresentanti
locali di Caritas a Belgrado e a Sarajevo, che si
incaricheranno della loro distribuzione. Le ditte partner per la logistica, G. Leclerc e Planzer,
contribuiscono a questa operazione assumendo le spese di trasporto.
«Dare un aiuto spontaneo in questa situazione
d’emergenza rappresenta per Manor una questione d’onore. Grazie all’eccezionale impegno
dei nostri collaboratori, questa operazione d’aiuto umanitario ha potuto essere realizzata in un
batter d’occhio », ha dichiarato Rainer Deutschmann, direttore Supply Chain di Manor.
un’offerta libera.
È vietato portare all’interno del villaggio bibite
e bevande. L'evento si svolgerà con qualsiasi
condizione meteorologica.
Versamenti di beneficenza:
Conto Bancario Associazione «ProgettoAmore.
ch». Indirizzo beneficiario: Via Valdani 1, 6830
Chiasso, Svizzera.
Numero di conto: 35055.52
Iban: CH5280272000003505552
Swift: RAIFCH22
Banca del beneficiario: Banca Raiffeisen del Basso Mendrisiotto. Indirizzo banca: Corso San Gottardo 54a, 6830 Chiasso, Svizzera
Per telefono: chiama lo 0900 11 12 13 e potrai
donare 10 CHF. Valido per la Svizzera e l’Italia. Le
offerte andranno interamente alle associazioni
prescelte.
L’Associazione Artigiani di Vallemaggia, in
collaborazione con il team Artis
organizza per la prima volta un
mercato dell’artigianato del Ticino a Pentecoste
domenica 8 giugno, dalle 10.00 alle 16.00
nel nucleo di Avegno
Sarà un’occasione per trovare preziosi manufatti
artigianali (ceramica, tornitura, feltro, filatura
lana, cestini ecc) e prodotti gastronomici (formaggi Vallemaggia, salumi, liquori, miele ecc) in
quasi 60 bancarelle!
Il duo Giorgio e Paolo accompagnerà l’evento.
Sarà possibe gustare una squisita polenta con
mortadella e formaggi.
Giornale Aperto
5 giugno 2014 il Lavoro
23
Le domande dei Lettori
Tasi, Tari, Imu, IUC?! Come venirne a capo?
Cari collaboratori del Patronato Acli, ci risiamo... e quest’anno cosa succede con le tasse
sulla casa di proprietà in Italia per i residenti
all’estero?
A. e M.
Altro argomento sono le scadenze che ci hanno fatto trepidare fino a questo punto e pertanto,
secondo quanto disposto dal Dl Salva Romater sono i comuni che stabiliscono le scadenze
Carissimi,
nata con la legge finanziaria del 2013, la IUC,
Imposta unica comunale è costituita da Imu,
Tasi e Tari. In realtà la IUC non è un tributo
unico ma solo una sigla per raggruppare i tre
diversi tributi.
Le abitazioni principali pagheranno la Tasi, sui
servizi indivisibili dei Comuni (quali ad esempio
l’illuminazione e la manutenzione delle strade)
e la Tari sulla raccolta rifiuti (un tempo Tarsu o
Tares). Viceversa, tutti gli altri immobili diversi
dall’abitazione principale, vedi le seconde case
vuote o locate, i negozi, gli uffici, i capannoni, gli
alberghi, i terreni, saranno soggetti a tutte e tre
le componenti della IUC.
e parrebbe che l’acconto Tasi sia fissato entro
il 16 giugno, a patto che le aliquote siano state
deliberate entro il 23 maggio e pubblicate entro
il 31 sul sito del Dipartimento delle Finanze. In
assenza quindi della delibera, va dato per certo
che le abitazioni principali pagheranno la Tasi in
un’unica soluzione direttamente a saldo, entro
il 16 dicembre, mentre le seconde abitazioni, e
tutti gli altri immobili non prima casa, posticiperanno il pagamento dell’acconto da giugno a
settembre oppure a ottobre, stando alle ultime
decisioni governative, andando poi a saldo entro dicembre. Riteniamo tuttavia che vada fatta
attenzione e consigliamo ai proprietari di verificare presso i nostri uffici le incombenze fiscali
comune per comune.
Cordialmente.
Elisa Ferrante
Patronato Acli Lugano
VITA NOSTRA
„„Fedeltà all’OCST
Il 1° giugno la collega Consuelo Girardi ha festeggiato
il traguardo dei 25 anni di attività all’OCST. Consuelo
è in forza al segretariato del
Sopraceneri, sede di Locarno,
ed è sua la voce cortese che
risponde al centralino.
Si occupa anche dell’amministrazione soci, è molto apprezzata per la puntualità, la
competenza e la discrezione
con cui svolge i compiti che le
vengono affidati.
Nel complimentarci per l’importante traguardo raggiunto le
auguriamo di continuare ancora a lungo il suo prezioso
servizio in favore di tutti gli associati e della grande famiglia OCST.
„„Complimenti
• a Fernando Vanoni, già apprezzato dipendente OCST,
ora socio GenerazionePiù segretariato del Luganese,
che recentemente ha raggiunto l’invidiabile traguardo
dei 60 anni di fedeltà sindacale. Congratulazioni all’amico Fernando per questi decenni di fedeltà sindacale.
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti,
Giorgio Donini e Georgia Ertz
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
„„Condoglianze
• a Maurizio Merenda e a Alfio Gilardini, soci settore
Polizia Cantonale, ai familiari tutti, per la perdita della
cara zia Onorina Merenda.
• a Tiziano Zenobi, socio segretariato Mendrisio, e alla
sua famiglia, per la perdita del caro papà Mario.
• alla moglie Sandra, al figlio Robert, alla sorella Liliana, socia Servizio cure a domicilio, al fratello Renè, ai
parenti, per la scomparsa del loro caro Gilberto Bregy.
• alla moglie Alice, ai figli Alida, Mario e Andrea, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
Armando Waller, socio GenerazionePiù, segretariato del
Luganese.
• alla moglie Henriette, socia GenerazionePiù, ai figli
Christine, Lorenzo e Francesco, ai familiari tutti, per la
scomparsa del loro caro Luigi Onderka.
• al marito Elvezio, socio Anziani dipendenti dello Stato, alla figlia Claudia, ai familiari e parenti tutti, per la
scomparsa della loro cara Annamaria Berri-Pianca.
• a Marco Meschini, socio dipendenti dello Stato, segretariato Locarno, per la morte del caro nonno Fulvio.
• a Arthur Zeller, socio dipendenti dello Stato, segretariato Locarno, e familiari, per la morte del caro cognato
Guglielmo Pirro.
Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
[email protected]
Tiratura confermata REMP
24’360 copie
Ricordando Camillo Jelmini
Lunedì 16 giugno ricorre il diciasettesimo anniversario della scomparsa di Camillo Jelmini, indimenticato presidente
dell’OCST, avvocato e politico a livello
cantonale e federale, attivo sul fronte della
socialità.
I familiari, l’Organizzazione cristiano sociale e quanti
l’hanno conosciuto ed apprezzato
lo
ricorderanno
partecipando
alla S. Messa
che sarà celebrata, lunedì 16
giugno alle ore
17.00 nella chiesa di Pazzalino a
Pregassona. 
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Davide Adamoli, Luigi
Mattia Bernasconi, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Renato Ricciardi, Paolo Locatelli
Segretari regionali
Lugano
Giovanni Scolari
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Marco Pellegrini
Tre Valli
Giancarlo Nicoli



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

Domanda di adesione a GenerazionePiù
Il/La sottoscritto/a desidera aderire all’Associazione
GenerazionePiù-Anziani OCST, sezione di
Data di entrata desiderata
Cognome
Nome
Indirizzo
Nap
Città
Telefono/Cellulare
Indirizzo di posta elettronica
Data di nascita
Stato civile
Nazionalità
Osservazioni
Data
Firma
 Mendrisio
Pe
te r da
m
po re
de sen
ll’a so
nz
ian al
o
 Biasca/Tre Valli  Bellinzona  Locarno  Lugano
Compilare e inviare a: Segretariato cantonale GenerazionePiù, Via Lambertenghi 1, 6901 Lugano