15 aprile 2010

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15 aprile 2010
lavoro
Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese
15 aprile 2010 - Anno LXXXV - N.6 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagina 4
 Prossimo numero: 29 aprile 2010
Monitoraggio
fiscale
Lealtà
verso i lavoratori
pagina 7
Edilizia
Aggiornamenti
contrattuali
pagina 8
Iniziative
Iscrivetevi al primo
torneo di calcio
interaziendale
pagine 12-13
Storia de
«il Lavoro»
Un giornale
combattivo
pagina 2
pagine
11- 3
Disoccupazione
Votate il referendum
contro lo smantellamento
dell’Assicurazione
Disoccupazione
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com
2
Sindacato  Attualità
15 aprile 2010 il Lavoro
Assicurazione disoccupazione
Ecco perché è importante firmare per il referendum
Riportiamo qui di seguito gli aspetti più
penalizzanti per gli assicurati introdotti
nella IV revisione della Legge sull’Assicurazione disoccupazione, cui fanno
fronte degli aumenti inadeguati delle
fonti di finanziamento.
È possibile evitare che queste modifiche entrino in vigore firmando il referendum proposto nella pagina seguente: non esitate a partecipare!
Luca Camponovo
Occupazione adeguata
Non si applica più ai minori di 30 anni la disposizione (art. 16 cpv. 3 LADI) che libera
dall’obbligo di accettare senza indugio qualsiasi occupazione se questa non tiene convenientemente conto delle capacità e dell’attività
precedente dell’assicurato.
Questa modifica obbliga un ragazzo sotto i
30 anni ad accettare qualunque tipo di occupazione, pena la perdita del diritto all’indennità
di disoccupazione.
Periodi di attesa (art. 18 cpv. 1 LADI)
Il diritto alle indennità inizia dopo un periodo
di attesa di 5 giorni di disoccupazione controllata (per tutti), mentre ora colpisce unicamente
salari che superano determinate cifre.
Per le persone che non hanno obblighi di mantenimento nei confronti di figli minori di 25 anni,
il periodo di attesa è differenziato ed è di:
 10 giorni per un guadagno assicurato da
60’001 a 90’000 fr.;
 15 giorni per un guadagno assicurato da
90’001 a 125’000 fr.;
 20 giorni per un guadagno assicurato superiore a 125'000 fr.
Importo indennità giornaliera (art. 22 cpv. 2
LADI)
È stato abrogato il capoverso che stabilisce
che chi beneficia di un’indennità giornaliera intera inferiore a Fr. 140, ha diritto all’80 per cento
del guadagno assicurato.
In questo modo è stata abolita una protezione per i redditi bassi che, con l’entrata in vigore
della legge, riceverebbero solo il 70 per cento
del guadagno assicurato se non hanno degli
obblighi di mantenimento nei confronti dei figli
di età inferiore ai 25 anni o non riscuotono una
rendita di invalidità con un grado di almeno
il 40 per cento.
Guadagno assicurato (art. 23 cpv. 3bis
LADI)
Il guadagno conseguito partecipando ad
un provvedimento inerente il mercato del lavoro finanziato dall’ente pubblico, non è più
assicurato. Sono fatti salvi i provvedimenti
art. 65 e 66 LADI, cioè API (assegno periodo
introduzione) e AFO (assegni di formazione).
Ciò significa che, per esempio, provvedimenti finanziati da un ente pubblico (comune, stato, ...), non sono considerati periodo di
contribuzione e non danno quindi diritto alla riapertura di un nuovo termine quadro, nel caso
in cui sia scaduto il diritto alle indennità.
È stato inoltre abrogato l’Art. 23 cpv. 4 e 5
che prevede che ai fini del calcolo del guadagno assicurato in caso di guadagno intermedio, vengano considerati anche i pagamenti
compensativi.
Si tratta in sostanza di questo: se durante il
periodo di disoccupazione si accetta un posto
di lavoro nel quale si viene retribuiti una cifra
inferiore rispetto al guadagno assicurato (per
es. Fr. 1’000 con un guadagno assicurato di
Fr. 3’000), si ha diritto al pagamento compensativo (80 per cento di Fr. 2’000, ossia Fr.
1’600). Alla fine del termine quadro durante il
quale si ricevono le indennità di disoccupazione, se ha lavorato per un periodo sufficiente,
l’assicurato ha diritto all’apertura di un nuovo
termine quadro in cui viene fissato un nuovo
guadagno assicurato.
Con l’abrogazione di questi due capoversi,
il guadagno assicurato corrisponderà solo a
quanto l’assicurato ha ricevuto come guadagno intermedio (Fr. 1’000 e non Fr. 2’600 come
avveniva finora). In questo caso, se l’assicurato conserva il posto di lavoro a tempo parziale o con un basso salario non riceverà più la
compensazione; se invece perderà il posto di
lavoro, riceverà solo il 70 per cento del guadagno intermedio (di Fr. 1’000).
Guadagno intermedio (art. 24 cpv. 4 LADI)
Il diritto alla compensazione della perdita di
guadagno esiste al massimo durante i primi
12 mesi di un’attività lucrativa; esso sussiste
al massimo fino alla fine del termine quadro
per la riscossione della prestazione nel caso
di assicurati che hanno un obbligo di mantenimento nei confronti di figli di età inferiore ai 25
anni o di assicurati che hanno più
di 45 anni.
Numero massimo di indennità
giornaliere (art. 27 cpv. 2 e segg.
LADI)
L’assicurato ha diritto a:
 260 indennità giornaliere se
può comprovare un periodo di
contribuzione di 12 mesi (ora 400
indennità);
 400 indennità giornaliere se può comprovare un periodo di contribuzione di 18 mesi
(ora 12 mesi);
 520 indennità giornaliere se può comprovare un periodo di contribuzione di 24 mesi e
ha compiuto 55 anni o riscuote una rendita di
invalidità almeno con un grado di invalidità del
40 per cento (ora 18 mesi di contribuzione);
 le persone esonerate dall’adempimento
del periodo di contribuzione hanno diritto a
90 indennità giornaliere al massimo (ora 260
indennità);
 le persone minori di 25 anni che non hanno un obbligo di mantenimento nei confronti di
figli hanno diritto a 200 indennità giornaliere al
massimo (ora 400 indennità);
 è stato abrogato l’art. 27 cpv. 5 che prevede che cantoni colpiti da elevata disoccupazione possono aumentare di 120 unità il numero massimo di indennità. Questa richiesta è
stata attualmente presentata anche dal nostro
cantone al Consiglio Federale.
A fronte di queste notevoli riduzioni delle
prestazioni, sono invece contenuti gli aumenti
delle fonti di finanziamento dell’Assicurazione
disoccupazione.
Aliquota di contribuzione (art. 3 LADI)
L’aliquota di contribuzione, cioè l’ammontare che per il 50 per cento viene dedotto dalla busta paga e per il restante 50 per cento
versato dal datore di lavoro, ammonterà al 2,2
per cento (ora 2,0 per cento) sino al guadagno
massimo assicurato (frs. 10’500.-).
Partecipazione della Confederazione (art.
90 a LADI)
La partecipazione prevista ammonta allo
0,159 per cento della somma dei salari soggetti a contribuzione (ora 0,15 per cento).
Cassa disoccupazione
cristiano sociale / OCST...
...la cassa numero 1 in Ticino
www.cd-ocst.ch
Sindacato  Attualità
15 aprile 2010 il Lavoro
3
Raccolta di firme per il referendum contro la IV revisione della LADI
Firmate contro lo smantellamento
dell’Assicurazione disoccupazione
L’
OCST dice «No» alla quarta revisione della legge sull’assicurazione
contro la disoccupazione e chiede
ai cittadini e alle cittadine svizzere di partecipare alla raccolta di firme che consentirà di
sottoporre alla votazione popolare la modifica
del 19 marzo 2010 votata dal Parlamento.
In Svizzera ci sono ora più di 170‘000 disoccupati. Questa cifra è dovuta alla crisi finanziaria ed economica mondiale, e questo
è certamente il momento più sbagliato per
smantellare le prestazioni sociali.
Inoltre i duri colpi inferti alla stabilità dell’impiego da un’economia che richiede sempre più
flessibilità, rendono il ruolo dell’Assicurazione
disoccupazione centrale anche per il futuro,
quando la crisi sarà superata.
Contro lo smantellamento incosciente delle
prestazioni
Il Parlamento intende ridurre il numero delle
indennità giornaliere e aumentare il periodo contributivo. Inoltre, è previsto di svalutare il guadagno intermedio comprovato e abolire le misure
di sostegno regionali in caso di alti tassi di disoccupazione, riducendo in questo modo le prestazioni degli assicurati. Nella pagina precedente
abbiamo riportato alcune indicazioni sulle misure
più penalizzanti.
Contro la discriminazione dei giovani
Giovani professionisti con ottime qualifiche
devono accettare qualunque tipo di lavoro,
senza riguardo alla loro formazione. Vengono
ridotte le loro indennità giornaliere e prorogati i
periodi d’attesa. Ciò è vessatorio e demotivante e compromette le prospettive dei giovani sul
mercato del lavoro.
Contro il finanziamento irresponsabile
dell’assicurazione contro la disoccupazione
Con un ammanco di sei miliardi di franchi,
l’assicurazione contro la disoccupazione attualmente sprofonda nelle cifre rosse e questa
riforma mirava proprio al ristabilimento di una
situazione finanziaria equilibrata.
Si è andati però nella direzione sbagliata. Invece di ritoccare verso l’alto i contributi, che
erano stati abbassati nella terza revisione della
legge che faceva riferimento ad una previsione
errata del numero di disoccupati, il Parlamento è intervenuto con l’ascia tagliando notevolmente le prestazioni.
Il risanamento dei debiti proposto oggi inoltre dovrebbe durare fino al 2028. Questo finanziamento è irresponsabile e spiana la strada a
un’ulteriore riduzione delle prestazioni.
Partecipate
alla raccolta di firme!
I cittadini e le cittadine svizzeri possono partecipare alla raccolta di firme compilando ed
inviando il tagliando qui sotto a:
Segretariato cantonale OCST,
via Balestra 19, 6900 Lugano
o a:
Travail.suisse, CP 5775, 3001 Berna
Trovate ulteriori informazioni e il modulo per
le firme sul sito www.ocst.com.
Tagliando
NO allo smantellamento
dell’assicurazione disoccupazione!
Referendum contro la quarta revisione della legge sull’assicurazione contro
la disoccupazione
I cittadini e le cittadine svizzeri sottoscritti aventi diritto di voto, fondandosi sull’art. 141 della Costituzione federale
e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici (art. 59 segg.) chiedono che la modifica del
19 marzo 2010 della legge federale su l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e l’indennità per insolvenza
(legge sull’assicurazione contro la disoccupazione, LADI) sia sottoposta a votazione popolare.
Sulla presente lista possono firmare solo aventi diritto di voto al livello federale nel Comune indicato.
Cantone:
N.
N° d’avviamento postale: Comune politico:
Cognome / nome
Data esatta di nascita
(di proprio pugno e possibilmente in stampatello) (giorno/mese /anno)
Indirizzo
(via e numero)
Firma autografa
Controllo
(lasciare in bianco)
1
2
3
Travail.Suisse provvederà all’attestazione
del diritto di voto.
Scadenza del termine di referendum:
8 luglio 2010.
Si attesta che i summenzionati
(numero) firmatari hanno diritto di voto in
materia federale ed esercitano i diritti
politici nel Comune summenzionato.
Chi appoggia la domanda deve firmarla
personalmente.
Chiunque si rende colpevole di corruzione attiva o
passiva oppure altera il risultato della raccolta delle firme
è punibile secondo l’articolo 281 e rispettivamente 282
del Codice penale.
Luogo:
Bollo ufficiale:
Ritornare subito il formulario, completamente o parzialmente
riempito, a Travail.Suisse. Ulteriori formulari per la raccolta delle
firme nonché informazioni sul referendum e su Travail.Suisse sono
reperibili sul nostro sito www.travailsuisse.ch.
Data:
Il funzionario attestatore
(firma autografa e qualità ufficiale):
Travail.Suisse
Casella postale 5775
3001 Berna
4
Sindacato  Frontalieri
15 aprile 2010 il Lavoro
Monitoraggio fiscale: a proposito di un volantino pateticamente bilioso
Questione di lealtà verso i lavoratori
Meinrado Robbiani
N
on è da tutti riuscire a convertire un
intervento di assistenza ai lavoratori,
quale è il monitoraggio fiscale per i
frontalieri, in un’occasione di astiosa rivalità e
di attizzato scontro con le altre organizzazioni
sindacali.
A qualcUnia è riuscito. Nell’intricata vicenda
del monitoraggio si è essenzialmente trattato
di muoversi su due piani. Da un lato, fornire
ai lavoratori le indicazioni più esatte sull’applicazione delle direttive ufficiali per evitare di
esporli a indesiderati contraccolpi. Dall’altro,
attuare interventi e pressioni per correggere gli
indirizzi iniziali dell’autorità fiscale soprattutto
in materia di dichiarazione del secondo pilastro. Il primo versante di impegno è risultato
tutt’altro che agevole.
L’agenzia delle entrate ha brillato per incompletezza, fornendo indicazioni a spizzico
e non sempre cristalline. L’OCST ha seguito
con scrupolo quanto emanato dall’autorità
attenendosi ad una linea di rigore informativo. Non ha mai spacciato per ufficiale ciò che
non lo era; non ha venduto per acquisito ciò
che rientrava ancora solo nei suoi auspici e
obiettivi. L’esclusione del secondo pilastro dal
monitoraggio è così stata comunicata solo al
momento della pubblicazione della circolare
del 12 marzo.
Che fino a questa data le cose stavano diversamente è comprovato dall’apposita riunione
dei sindacati italiani, su sollecitazione di quelli ticinesi, con l’agenzia delle entrate. Perché
mai chiedere un incontro se tutto fosse chiaro
come qualcuno andava sostenendo? Il secondo fronte di azione si è soprattutto concentrato, da parte nostra, sul lancio di una petizione
(dicembre 2009) e sull’intensificazione dei con-
tatti esterni: con l’Agenzia delle entrate, con la
Cisl e con un gruppo di parlamentari italiani
sensibili ai temi dei frontalieri. Questi contatti
hanno mirato a togliere l’incongruenza della
dichiarazione del secondo pilastro e a definire una corretta interpretazione delle circolari
dell’autorità fiscale.
Lo ripeto: non è perciò da tutti riuscire a trasformare questa delicata vicenda in una piattaforma per spargere bile sulle altre organizzazioni. Questa capacità, che non è certo motivo
di vanto e fierezza, è comprovata da un recente volantino del citato sindacato.
Trasuda livore e supponenza. Gli si può tuttavia essere perlomeno grati per l’affermazione
che «l’onestà non è figlia di tutti». Niente di più
vero! Non è certo figlia di chi –come si rileva
dal volantino- lascia intendere al lettore meno
informato di avere partecipato alla riunione di
gennaio dei sindacati italiani con l’Agenzia delle entrate.
Non è nemmeno figlia di chi, parlando di
questo incontro, cancella completamente la
presenza della Cisl, che vi ha partecipato in
stretto contatto con l’OCST: semplice sbadatezza o dimenticanza poco onesta? Non si
può perciò che condividerlo: «l’onestà non è
figlia di tutti».
Il volantino scade oltretutto nel ridicolo
quando scomoda sentenze ampollose quali
«il re è nudo». L’OCST, a non averne dubbi,
né è solleticata da ambizioni regali né si sente
nuda. È semmai la supponenza un po’ tronfia
dell’estensore del volantino a mostrarsi senza
veli.
Fatte queste precisazioni, rese purtroppo
necessarie dai soliti tentativi di denigrazione,
nemmeno noi «non intendiamo promuovere
una sterile polemica, perché riteniamo che saranno gli stessi lavoratori frontalieri a capire»
chi lavora seriamente.
E se vorranno avere una ulteriore convalida
della serietà con la quale l’OCST affronta i temi
dei frontalieri (serietà che non esclude quella
degli altri quando ne sappiano dare prova)
basterà considerare chi è in prima fila anche
sugli altri campi dove la tutela dei frontalieri è
di particolare attualità. Il prolungamento delle indennità di disoccupazione innanzitutto: è
una rivendicazione lanciata dall’OCST, che si
è riusciti a fare riprendere anche da alcuni parlamentari italiani.
In secondo luogo, l’inversione della procedura di opzione per l’assicurazione malattia,
fonte di notevoli disagi. Oltre ad avere ricorso
sino al Tribunale federale e ad avere inoltrato numerose opposizioni, questo tema è stato
sollevato dall’OCST nel parlamento federale
interpellando nel contempo sia l’autorità cantonale, sia l’ambasciata italiana.
Questi impegni, come quello del monitoraggio fiscale, sono condotti senza scadere in
ambìti pretesti per attacchi contro gli altri sindacati.
Sono campi di impegno in favore dei frontalieri punto e basta!
...ancora sul monitoraggio fiscale
La posizione dei Centri di assistenza fiscale
dei tre principali sindacati italiani
Pubblichiamo una nota del 24 marzo
2010 redatta congiuntamente dai CAF
dei tre maggiori sindacati italiani che
hanno assunto una posizione unitaria
in merito al monitoraggio. Sottolineiamo il concetto di sanatoria espresso
nel paragrafo centrale della nota sia per
il possesso di conti correnti all’estero
che dei mancati obblighi dichiarativi
degli interessi per gli anni antecedenti
il 2009.
C
on la circolare n 11 del 12 marzo
2010, l’Agenzia delle Entrate, a seguito di sollecitazioni, anche dei
rappresentanti dei lavoratori transfrontalieri,
ha riaffrontato le problematiche relative alla regolarizzazione delle omissioni sul monitoraggio degli investimenti e delle attività di natura
finanziaria, possedute all’estero, integrando
quanto già espresso, con la circolare n 48 del
17 novembre 2009.
Considerata l’ampia platea di lavoratori interessati alla regolarizzazione, e per riaffermare la
disponibilità dei CAF Cgil, Cisl e Uil, ad assistere, detti soggetti nel corretto adempimento, dei
propri obblighi fiscali, forniamo di seguito una
sintesi al documento dell’Agenzia delle Entrate.
Si sottolinea che possono usufruire di questa
agevolazione solo i contribuenti per i quali la
violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni,
verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti
solidalmente obbligati, abbiano avuto formale
conoscenza.
Sindacato  Attualità
15 aprile 2010 il Lavoro
Per quanto riguarda le sanzioni derivanti dalDipendenti privati frontalieri
L’Agenzia delle Entrate, chiarisce che ai la- la presentazione, l’Agenzia delle Entrate, nel
voratori frontalieri (e di imprese private italiane, considerare superati i chiarimenti resi con la
straniere o multinazionali) che abbiano mante- circolare 49 del 2009, illustra in modo chiaro
nuto in Italia la residenza fiscale, si applica il e dettagliato le varie situazioni di regolarizzaregime sanzionatorio attenuato, che consente zione della dichiarazione dei redditi, di cui si
di regolarizzare la mancata presentazione del propone di seguito (ndr. nella tabella qui sotto)
quadro RW, entro il 30 di aprile 2010, indican- una sintesi del prospetto:
do la sola consistenza dei depositi, posseduti
Nel caso in cui la dichiarazione determini un
al 31 dicembre 2008. Attraverso la presenta- debito di imposta, dovranno essere versate le
zione di tale dichiarazione, si sanano anche le relative sanzioni previste per il ravvedimento
annualità precedenti al 2009, con riferimento operoso.
al possesso di depositi in conto corrente sul
In caso di versamento in misura maggiore
quale confluisce il salario e per gli obblighi di- di quella prevista, si potrà inoltrare istanza di
chiarativi inerenti agli interessi sul conto cor- rimborso.
rente estero.
È stato chiarito che non sono oggetto di Altri soggetti
monitoraggio fiscale, le somme riconducibili
Per gli altri soggetti, diversi dai lavoratori
alla previdenza complementare organizzate frontalieri e dai dipendenti pubblici all’estero,
o gestite da società ed enti di diritto estero, le eventuali irregolarità sul monitoraggio fiscacome ad esempio il cosiddetto Secondo Pi- le, possono essere sanate attraverso lo scudo
lastro.
fiscale, o la dichiarazione integrativa, nel caso
L’Agenzia ha inoltre precisato che il mede- in cui le inadempienze siano riferite esclusivasimo trattamento sanzionatorio è applicabile mente all’anno di imposta 2008.
anche agli ex dipendenti privati attualmente in
pensione (ndr.
«e anche nel
Lavoratori dipendenti all’estero (frontalieri) che presentano dichiarazione dei redditi 2008
caso in cui tali
o integrazione
soggetti non
svolgano più
Adempimento
entro il...
Sanzione
la loro attività
lavorativa ed
Presentazione della dichiarazione dei red30 aprile 2010
21 euro
abbiano matuditi (modello Unico 2009) con quadro RW
rato la propria
disponibilità
Presentazione della dichiarazione dei red- 30 aprile 2010
21 euro
all’estero»,
diti integrativa (modello Unico 2009) con
come recita la
quadro RW
30 settembre 2010 25 euro
circolare).
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6
Sindacato  Attualità
15 aprile 2010 il Lavoro
Memorie nostre
Lavoro al femminile
Manuel Luis Luque e Francesco Zambrano
Paolo Locatelli*
D
ue amici dell’OCST, quasi per una
strana coincidenza, ci hanno lasciati
nel volgere di pochi giorni: Manuel Luis
Luque (detto Manolo) e Francesco Zambrano.
Spagnolo ed esuberante il primo, napoletano e istrionico il secondo. Hanno lavorato per
svariati anni presso la Ferriere Cattaneo di Giubiasco: rappresentante del fondo di previdenza
il primo, più volte membro e presidente della
commissione di fabbrica il secondo.
Amavano discutere tra di loro in modo molto
appassionato, ma lealmente, senza la presunzione di essere l’uno più
bravo dell’altro. Le loro
litigate, si fa per dire, erano degne della migliore
rappresentazione comica: una miscela, talvolta
incomprensibile, tra la
parlata italiana «spagnoleggiante» e la flemmatica cadenza napoletana.
Due amici dell’OCST
M. L. Luque
che alla nostra gente e
al sindacato hanno dato
molto: semplici lavoratori che spendevano,
senza nulla ricevere in
cambio, molto del proprio tempo a favore di
chi aveva bisogno. La
loro presenza e la partecipazione si spendeva in
F. Zambrano
più ambiti, sia all’interno
delle strutture dell’OCST
che al suo esterno. Due amici dell’OCST apparentemente diversi, ma uniti dalla stessa convinzione: aiutare il prossimo.
Due veri cristiano-sociali, dalla punta dei piedi
all’ultimo del capelli! Umili ma sempre e comunque
al servizio dei più deboli.
Il segretariato regionale del Sopraceneri, ed
in particolare i colleghi della sede di Bellinzona, ricorderanno i due amici Manolo e Francesco con immutata riconoscenza. Alle rispettive
famiglie, rinnoviamo le nostre sincere condoglianze.
*Segr. regionale Sopraceneri
Rivista Risvegli
Pubblicati gli atti del convegno ticinese
su don Luigi Sturzo
Agostino Savoldelli
C
ontinuano le serate organizzate dalla Federazione Associazioni
femminili Ticino (Faft), in collaborazione con l’OCST, Dialogare, Formazione
Orientamento Consulenza, Confederazione
Svizzera, Dipartimento federale dell’interno
(Dfi), Ufficio federale per l’uguaglianza fra
uomo e donna (Ufu) e Aiuti finanziari in base
alla legge sulla parità dei sessi, per acquisire
strumenti utili ad affrontare e gestire le difficoltà che le donne possono incontrare nella
vita e nel lavoro.
Gli incontri si tengono il martedì dalle ore
20.00 alle 22.00 in via Lanz 15 a Mendrisio,
presso la sede del sindacato OCST.
BB Le assicurazioni sociali, 20 aprile
 l’AVS/AI/IPG;
 le prestazioni sociali (assegno prima infanzia, assegni integrativi per figli, sussidi e borse
di studio);
 la LPP;
 la legge sulla disoccupazione (LADI).
Relatrici: Nora Jardini Croci Torti, Avvocata
Davina Fitas, Sindacalista OCST
BB Strategie per trovare lavoro, 27 aprile
 Curriculum vitae
 Bilancio professionale.
Info e iscrizioni
P
ochi sono a conoscenza dei rapporti
tra don Luigi Sturzo (1871-1959) e il
Ticino. Per lo più si sa che il sacerdote siciliano ha fondato nel 1919 il Partito Popolare Italiano ma non si conoscono i principi
filosofici che stanno alla base di tale formazione politica. Meno noti ancora sono gli stretti
rapporti che Sturzo ha avuto con esponenti
politici e sindacali durante il suo esilio forzato
a Londra (vi rimase sedici anni).
Ebbene, il convegno di studi «Alle radici del
cattolicesimo democratico» che si è svolto il
12 settembre 2009 a Massagno ha messo a
fuoco sia le fondamenta di un partito democratico ispirato ai valori del cattolicesimo, sia
i rapporti tra don Sturzo e i giornali dell’area
cattolica ticinese «Popolo e Libertà» e «il Lavoro». Quella con il prete-politico italiano attorno
agli anni della seconda guerra mondiale è stata
una collaborazione notevole per la maturazione in senso democratico dei cattolici ticinesi.
E ora abbiamo a disposizione gli atti di quel
convegno che ci permettono di approfondire
la materia.
A quel momento l’esule politico siciliano a
Londra non aveva voce in Patria, l’unica voce
del suo pensiero politico in lingua italiana erano gli organi di stampa ticinesi citati.
La vita, una corsa
a ostacoli?
Tel. 079 2296347
Info
Si possono avere copie degli atti scrivendo ad
Agostino Savoldelli, redattore di «Risveglio»
[email protected].
[email protected]
Sindacato  Attualità
15 aprile 2010 il Lavoro
Edilizia e rami affini - Trattative dell’ultimo minuto
Mancano all’appello ancora due settori
Paolo Locatelli
D
opo un avvio scoppiettante, perlomeno nella tempistica con l’accordo nel settore dell’edilizia principale
discusso a livello nazionale e trasportato nel
CCL cantonale nel volgere di pochi mesi, ancora prima di novembre 2009, nessuna soluzione salariale è stata ancora conclusa nei
settori della pittura e delle falegnamerie.
Trattative salariali, in entrambi i casi, effettuate a livello nazionale ... e da mesi in fase di
impasse.
Pittura e falegnamerie
Nel settore della pittura, con gli aumenti salariali che abitualmente vengono concessi a
partire dal 1. aprile, l’associazione padronale
ticinese ha accettato di incontrare i sindacati
locali per verificare una possibilità di accordo
cantonale sui salari dopo il risultato «zero» raggiunto, si fa per dire, a livello nazionale.
Un incontro di trattativa locale avrà luogo
dopo il 23 aprile 2010, se verrà confermato
dall’assemblea generale dell’associazione padronale ticinese.
Stessa musica con i falegnami, se non addirittura più stonata: nessun accordo raggiunto
a Zurigo, nessun accordo cantonale. Questo
il metro di misura dell’associazione padronale
di categoria.
L’irritazione dei lavoratori occupati nelle imprese di pittura e delle falegnamerie è palpabi-
le: come mai, in altri settori affini, i salari sono
stati ritoccati verso l’alto (con aumenti tra i cts
20 e cts 40) mentre per i falegnami e i pittori un
pugno di mosche?
Atteggiamento scarsamente sensibile alle
esigenze dei lavoratori (che comunque, anche
se l’indice del rincaro si attestava sullo zero,
hanno subito un aumento del costo della vita
da più fronti, ad esempio i premi della cassa
malati per la cura medica ed ospedaliera.
Ricordiamoci che stiamo parlando di aumenti salariali di pochi centesimi di franco, insignificanti per chi li dovrebbe corrispondere ma
determinanti per chi li riceve.
Lasciamoci comunque sorprendere dalle due
associazioni padronali ticinesi.
Gessatori
In zona Cesarini, dopo aver lungamente tergiversato, è stato concluso un accordo salariale valido a partire dal 1. marzo per i lavoratori occupati nella gessatura: 20 centesimi di
aumento generale nella busta paga attraverso
un corrispondente riconoscimento sull’indennità di pranzo, che da fr. 1.20 passa a fr. 1.40
all’ora (salari generali e minimi contrattuali invariati rispetto all’anno 2009).
Informeremo da queste pagine i colleghi falegnami e pittori su eventuali sviluppi. I nostri
segretariati regionali sono comunque a disposizione per gli associati che avessero bisogno
ulteriori ragguagli.
Posa pavimenti
Benevenuto al decreto di obbligatorietà generale
A
nche il contratto collettivo della Posa
pavimenti è stato decretato di obbligatorietà generale, come conferma la
pubblicazione sul Foglio ufficiale del 26 marzo
scorso. Il decreto dovrebbe entrare in vigore
ad un mese dalla pubblicazione.
«Un passo decisamente importate per il settore, ha detto Paolo Locatelli, responsabile del
settore Edilizia e rami affini dell’OCST, come
già avvenuto per i giardinieri, i piastrellisti ed i
Inserzione
lavoratori del granito».
Si tratta di una decisione importante che
tutela i lavoratori e la concorrenza leale fra le
imprese. L’obbligatorietà generale infatti vincola per legge tutte le aziende che lavorano in
Ticino, indipendentemente dal fatto che siano
o meno firmatarie del contratto collettivo, ed
anche le ditte estere.
In questo modo si crea una protezione contro
il dumping salariale e si aumenta la competitività della manodopera locale.
Le aziende che hanno sempre
valorizzato i lavoratori e che hanno adottato il contratto collettivo,
inoltre, non subiranno più la concorrenza sleale delle imprese che
applicano prezzi più bassi risparmiando a spese del personale.
Alla fine dello scorso anno sulle
85 ditte che operano nel ramo in
Ticino, 50 aderivano al contratto
collettivo. Erano invece registrate,
secondo i dati dell’Associazione
interprofessionale di controllo, 265
ditte estere.
7
REGIONE TRE VALLI
„„
Assemblea del settore energia
Gli associati attivi e pensionati del Sindacato cristiano-sociale settore energetico
della Svizzera italiana sono convocati all’assemblea che si terrà
sabato 17 aprile 2010.
Come di consueto oltre all’assemblea viene proposta una visita di sicuro interesse ed
attualità che quest’anno sarà all’impianto di
Termovalorizzazione dei rifiuti di Giubiasco.
Programma
9.45 Ritrovo presso il Termovalorizzatore a Giubiasco
10.00 Visita guidata all’impianto
12.00 Assemblea e pranzo
al Ristorante Morobbia a Camorino
Ordine del giorno
 Relazione presidenziale
 Presentazione dei conti esercizio 2008 e
2009 e rapporti di revisione
 Nomina del comitato
L’invito alla visita e al pranzo è esteso anche ai famigliari.
Indicazioni stradali
All’uscita autostradale Bellinzona Sud,
direzione Camorino, indicazione Polizia e
Centro Diagnostico, sempre diritto dopo il
garage Mercedes a sinistra c’è il cartello indicatore Termovalorizzatore.
Per ragioni organizzative, siete pregati di
annunciarvi, entro martedì 13 aprile all’OCST
di Biasca, tel. 091/873 01 20, oppure al Presidente Matasci tel. 091/857 43 14 o al vice
Presidente Mazzoncini tel. 091/743 19 19.
Per il pranzo sarà chiesta una partecipazione di fr. 20.00 sia agli associati, sia ai famigliari.
„„
Commissione interna del personale dei Servizi centralizzati dell’EOC
Il segretariato OCST delle Tre Valli annuncia
con piacere la formazione della nuova Commissione Interna del personale per i Servizi
Centralizzati dell’Ente ospedaliero cantonale
a Biasca, le strutture che svolgono funzioni
di Lavanderia e Sterilizzazione per tutti gli
ospedali pubblici del Cantone.
La nuova squadra è composta dalla Presidente Alarica Bolzoni, Giorgio Zanetti (Vicepresidente), Monica Cairoli (Segretaria), Elisa
Sanvito (sostituta segretaria nonchè cassiera) e dai membri Serena Monteggia-Opreni,
Francesca Barbitta, Giuseppina Gerace, Maria Pia D’Ora, Miriam Notari, con i supplenti
Cinzia Cataldo e Ljiljana Vukajlovic.
Il nostro segretariato ringrazia tutti i membri
per la disponibilità e augura loro buon lavoro!
Sindacato  Iniziative
8
15 aprile 2010 il Lavoro
PRIMO TORNEO INTERAZIENDALE
DI CALCIO A 7
domenica 13 giugno 2010
al Centro sportivo e ricreativo
«alla Monda» di Vezia
Sono aperte le iscrizioni!
S
ono aperte le iscrizioni per il Torneo
interaziendale di calcio a 7 dell’OCST
che si terrà
domenica 13 giugno 2010
presso il Centro sportivo e ricreativo
«alla Monda» di Vezia
Di che cosa si tratta
Il Primo torneo interAziendale di calcio a 7
dell’OCST è aperto a tutte le aziende e si svolgerà presso il Centro sportivo e ricreativo «alla
Monda» di Vezia.
È un’iniziativa del Gruppo giovani dell’OCST,
che parteciperà con la propria squadra, per
trascorrere una giornata di festa insieme al di
fuori del consueto ambito lavorativo.
Le squadre dovranno essere composte da
7 giocatori, 6 di movimento e il portiere. Ogni
squadra potrà iscrivere qualche riserva.
Saranno ammesse al torneo le prime 16
squadre che si iscriveranno.
Se nella vostra azienda vi sono persone
desiderose di partecipare, ma non riuscite
a comporre una squadra al completo, la redazione de «il Lavoro» è a disposizione (Tel.
091 921 15 51, [email protected]) per pubblicare un annuncio per trovare i membri
della squadra che vi mancano.
Iscrizioni
Per iscriversi è sufficiente compilare il tagliando qui sotto.
Le iscrizioni chiuderanno
il 20 maggio 2010.
Iscrizione al torneo
Nome della squadra
Nome e cognome del Capitano
e-mail
La squadra (6 giocatori di movimento, portiere, riserve)
 partecipiamo al «Primo torneo interAziendale di calcio a 7 dell’OCST»
 partecipiamo alla grigliata in
Luogo e data
persone
Firma
Compilare e inviare a: Segretariato regionale OCST, Via Lanz 25, 6850 Mendrisio
I familiari e gli amici dei giocatori che volessero partecipare alla giornata potranno usufruire
a prezzi popolari, della buvette e di una grigliata
a mezzogiorno cui è necessario, per motivi organizzativi, iscriversi entro il 7 giugno 2010.
In caso di brutto tempo il torneo verrà annullato. Comunicheremo i dettagli del programma
dopo la chiusura delle iscrizioni.
Tagliando
Telefono
Quota di iscrizione
La quota di iscrizione è di Fr. 100.- a squadra.
La quota comprende:
 l’uso degli spogliatoi;
 la grigliata a mezzogiorno per i membri
delle squadre.
Le prime tre squadre classificate verranno
premiati con le coppe del torneo, mentre a
tutti i partecipanti sarà consegnato un piccolo
omaggio.
Sindacato  Vendita
15 aprile 2010 il Lavoro
9
Personale di vendita
La precarietà
si diffonde a tutti i livelli
N
el ramo della vendita, l’organizzazione del lavoro avviene in misura
sempre più estesa all’insegna della
precarietà. Se le forme atipiche di lavoro e la
flessibilità dei tempi di lavoro erano state inizialmente adottate soprattutto dalle grandi catene di distribuzione, con il tempo sono andate
diffondendosi in modo capillare, contagiando
anche i negozi medi e piccoli. Il significativo
incremento dei punti di vendita e l’accresciuta concorrenza istauratasi nella distribuzione
hanno ulteriormente accentuato la tendenza a
comprimere i costi aziendali attraverso un impiego sempre più flessibile dei collaboratori e
collaboratrici.
Contratti di lavoro precari, eccessiva frammentazione delle giornate lavorative, mancato
rispetto delle norme sulla pianificazione e l’organizzazione del lavoro sono ormai la regola
nel settore.
Si è pure diffuso il numero di datori di lavoro che offrono contratti a ore, senza garantire
un tempo pieno. Per fare fronte ad afflussi di
clientela superiori alle previsioni, impongono
l’obbligo del lavoro supplementare. Il personale è così in una posizione di incertezza circa
il tempo effettivo di lavoro ed è conseguentemente nell’impossibilità di pianificare il tempo
disponibile. In questi casi è pure preclusa la
possibilità di eventualmente combinare due
attività a tempo parziale.
Persino le norme legali a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, segnatamente nel campo della pianificazione del lavoro, vengono
facilmente disattese. Le ditte rispondono alle
sollecitazioni del mercato variando il grado di
impiego del personale lungo l’arco della giornata e della settimana. Non vengono adeguatamente rispettati i preavvisi sugli orari di lavoro pianificati.
Le conseguenze sul personale sono inquietanti. I dipendenti vivono sovente una situazione di pervasiva insicurezza. Lo stress, oltre
ad incidere sulla salute, intacca la qualità delle relazioni personali. I rapporti con i superiori
tendono ad essere più facilmente risucchiati
in tensioni e contrasti. I tempi lavorativi sono
meno conciliabili con quelli familiari. Ne risen-
Tagliando
Voglio abbonarmi a «Il Lavoro»
Il/La sottoscritto/a
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 Desidero sottoscrivere un abbonamento a Il Lavoro
al prezzo di CHF 24.- all'anno.
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Via Balestra 19, 6900 Lugano
Tel: 091 921 15 51
Fax: 091 923 53 65
OCST
Segretariato cantonale
lavoro
La forza del sapere!
Indirizzo
Nap
tono perciò sia la salute, sia i compiti familiari
ed educativi di numerosi lavoratori e lavoratrici.
Questa diffusa situazione di precarietà, che
mina la serenità, la salute e l’adempimento
dei compiti familiari del personale di vendita,
è oggetto in questi periodi di ulteriori interventi dell’OCST sulle imprese. Non si mancherà
nemmeno di coinvolgere l’Ispettorato cantonale del lavoro per imporre il rispetto delle disposizioni della Legge federale del lavoro. 
Firma
 Oltre ottant'anni di vita, una presenza storicamente importante
sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera
Italiana, è presente in modo capillare nel mondo del lavoro e dell'economia. In particolare segue con attenzione i rapidi e profondi mutamenti in atto nel mondo del lavoro e dell'economia, a livello organizzativo, tecnologico, occupazionale.
 È l'unico giornale svizzero con un'ampia diffusione transfrontaliera in Italia, nelle province di confine, in particolare Como, Varese,
Verbania-Cusio-Ossola e Novara.
 La nuova impostazione grafica e redazionale accentua il contatto
con i giovani, le donne, gli anziani e la famiglia. In tutte le sue edizioni
propone una pagina in spagnolo, una in portoghese e anche in serbocroato.
10
Sindacato  Attualità
15 aprile 2010 il Lavoro
Banca commerciale di Lugano
I licenziamenti alla
BCL sono abusivi
Richiesta l’attivazione
dell’Ufficio di conciliazione
Riportiamo un estratto del comunicato
stampa inviato venerdì 9 aprile dall’Associazione svizzera degli impiegati
di banca sulla difficile situazione alla
BCL.
D
opo diversi tentativi di negoziazione
e dopo le offerte di compromesso
da parte degli impiegati, il consiglio
d’amministrazione di BCL ha rifiutato ancora
una volta di entrare in materia sulle rivendicazioni dei suoi dipendenti.
L’Associazione svizzera degli impiegati di
banca ASIB, chiede dunque l’intervento del
Cantone per cercare di risolvere il conflitto.
Ha pertanto indirizzato una lettera alla Consigliera di Stato, Laura Sadis, per chiederle di
attivare l’Ufficio di conciliazione.
Riassunto dei fatti
A seguito dell’acquisto di BCL da parte di
Hinduja Swiss Holding (HSH) l’11 febbraio
2010 e all’annuncio del licenziamento della
maggior parte del suo personale il 25 febbraio
2010, le negoziazioni sono iniziate nel quadro
della procedura di consultazione. Un piano sociale è stato richiesto da parte dei salariati.
L’Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese
(OCST) esprime piena solidarietà e sostegno
al personale della Banca Commerciale di
Lugano (BCL) che si trova confrontato con
i drastici provvedimenti messi in atto con
disinvolta superficialità dal nuovo azionista di
maggioranza, l’Hinduja Bank dell’omonima
holding.
La linea seguita dalla banca, oltre a non
avere considerato i gravi risvolti sociali del
suo operato, sembra non rispettare pienamente le procedure in caso di licenziamento
collettivo.
Il licenziamento messo in atto alla BCL di
Lugano - su direttive imposte dall’Hinduja
Bank - è perciò ritenuto abusivo dall’OCST.
Non è neppure conforme ai disposti della
convenzione collettiva degli impiegati di banca sottoscritta dall’organizzazione padronale
delle banche in Svizzera.
Il comportamento della banca è tanto più
aberrante poiché risulta che stia prendendo
contatto con dipendenti di altri istituti bancari luganesi in vista di una loro assunzione.
L’OCST darà perciò pieno sostegno alle
azioni di resistenza o di lotta che il personale
della BCL intenderà mettere in atto, per
fare luce sul licenziamento collettivo e per
tutelare i loro diritti.
HSH ha risposto proponendo un importo di Fr.
1 milione lordi da ripartirsi tra tutti gli impiegati.
Il personale ha giudicato questo importo insufficiente a diverse riprese, ma ha sempre presentato nuove proposte nella speranza di poter
trovare un compromesso. Oggi il consiglio d’amministrazione di BCL ha riproposto la sua offerta
senza aumentarla. Al contrario ha inasprito in
maniera inaccettabile le condizioni di erogazione
del piano sociale, vincolandone un terzo a criteri
pretestuosamente discrezionali e penalizzanti.
Il 31 marzo, una petizione destinata al personale delle banche della piazza, è stata lanciata
al fine di dimostrare il sostegno degli impiegati
di banca alle rivendicazioni del personale di
BCL. Essa ha suscitato una buona adesione
fin dall’inizio (320 firme in meno di tre giorni).
La petizione è stata nuovamente riproposta
e gli impiegati di banca della piazza ticinese.
sono invitati a riaffermare il loro sostegno, sottoscrivendola nuovamente www.asib.ch.
Le prossime tappe
L’Ufficio di conciliazione è stato sollecitato
per risolvere il conflitto. Questa procedura è
alquanto inusuale in ambito bancario. Questa
dovrebbe favorire la risoluzione del conflitto e
permetterebbe di evitarne un’escalation.
Tagliando di partecipazione
Concorso fotografico per il Calendario OCST 2011
«La pausa dal lavoro: un momento per stare insieme»
D
opo una anno di pausa, l’OCST torna a lanciare il concorso fotografico
per il Calendario OCST. Quest’anno
il tema prescelto è «La pausa dal lavoro: un
momento per stare insieme» riservato ai lettori
Regolamento del concorso
I dipendenti dell’OCST ed i loro famigliari non
sono ammessi al concorso.
Per partecipare è sufficiente inviare un’immagine mai pubblicata inerente al tema insieme al
tagliando a lato compilato. Le immagini ricevute
non saranno restituite. Ciascun concorrente può
partecipare con un massimo di tre immagini di
cui è autore e titolare dei diritti.
L’autore stesso si preoccuperà di chiedere l’autorizzazione dell’azienda in cui la foto è stata
scattata. Ogni partecipante autorizza la pubblicazione, sia su internet, sia sui mezzi stampa.
Le foto vanno inviate unitamente al tagliando
a lato compilato entro martedì 31 agosto 2010
alla redazione de «il Lavoro», via Balestra 19,
6900 Lugano o via e-mail a: publilavoro@
gmail.com, indicando i dati personali ed il
titolo delle fotografie.
del nostro giornale: la pausa pranzo o la pausa
caffè sono un’occasione privilegiata per instaurare dei rapporti di amicizia con i colleghi...
Le 12 foto più belle verranno pubblicate sul
calendario OCST del 2011 e riceveranno un
premio (1° premio: Fr. 300.-; 2° premio: Fr.
200.-; dal 3° al 12° premio: fr. 100.-).
Partecipate numerosi!
Concorso fotografico «La pausa dal lavoro: un momento per stare insieme»
Cognome
Nome
Indirizzo
Nap
Telefono
Località
e-mail
Partecipo al concorso con la/le foto intitolata/e

La mia partecipazione al concorso è conforme al regolamento (a lato)
Luogo e data
Firma
Compilare e inviare insieme alla fotografia a: Redazione «il Lavoro», Via Balestra 19, 6900 Lugano
Info
15 aprile 2010 il Lavoro
Approvata all’unanimità un’iniziativa di Guidicelli
Innovazione economica
e salari dignitosi
Gianni Guidicelli
D
urante l’ultima seduta il Gran Consiglio ha discusso una mia iniziativa
parlamentare che chiedeva una modifica della Legge sull’innovazione economica
che vuol favorire l’insediamento di nuove attività imprenditoriali in Ticino, o il potenziamento
di attività già presenti, che puntano soprattutto
sull’innovazione economica.
Da una verifica sull’applicazione di questa
legge avevo costatato che vengono concessi
contributi anche a ditte che creano posti di lavoro con livelli salariali bassi per i quali lo Stato
deve poi intervenire con prestazioni integrative
del reddito per i lavoratori. In alcuni casi, per
esempio i posti di lavoro costano alle casse del
nostro cantone ulteriori 15mila franchi l’anno
sottoforma di assegni integrativi e sussidi vari.
Questo non è certamente un uso razionale ed
efficace di denaro pubblico. La mia iniziativa
chiede quindi che gli aiuti vengano versati solo
alle ditte che rispettano i contratti collettivi di
lavoro o che versano dei salari che permettano
il sostentamento del lavoratore.
Questa proposta è anche una misura verso
un graduale miglioramento dei livelli retributivi nel nostro cantone che, come è noto, sono
mediamente più bassi di circa il 20 per cento
rispetto al resto della Svizzera.
L’iniziativa invitava pure a favorire le ditte che
creano posti di lavoro che prioritariamente, a
parità di formazione professionale, vengano
occupati da residenti in Ticino. L’analisi effettuata dalla Commissione della gestione,
soprattutto su quest’ultima richiesta, ha evidenziato come ci siano degli ostacoli giuridici
legati all’applicazione degli accordi bilaterali.
La commissione della gestione ha comunque
proposto di accogliere l’iniziativa, almeno per
gli aspetti che non pongono problemi giuridici,
e invitato il Consiglio di Stato a formulare le
opportune modifiche alla legge sull’innovazione economica.
Il Gran Consiglio ha accolto all’unanimità
queste conclusioni ritenendo che si debba
aiutare soprattutto le aziende che creano posti
di lavoro interessanti sia dal profilo della formazione che dai livelli retributivi. Spetta ora al
Consiglio di Stato proporre misure per concretizzare gli intendimenti espressi nella mia
iniziativa.
Colonie Leone XIII
Vacanze montane
A
Sonogno, in Val Verzasca, è ubicata la casa Sant’Angelo, una struttura moderna e ben attrezzata dove
l’OCST da anni organizza turni di vacanza
in colonia. I piccoli ospiti potranno svolgere
numerose attività ludiche e didattiche, fare
escursioni e passeggiate, esprimere la propria
creatività attraverso laboratori e percorsi tematici legati al mondo delle fiabe.
La vacanza è suddivisa in due turni:
 1° turno: dal 3 luglio al 17 luglio;
 2° turno: dal 18 luglio al 1° agosto.
Info: Paola Mauri, responsabile dell’Associazione Centri di Vacanza Leone XIII, via Balestra 19, Lugano, tel. 091 9211551. 
Ricerca di personale
La direzione dell'Associazione
Centri di Vacanza Leone XIII
è alla ricerca di personale:
 didattico (età minima 18 anni) e
 ausiliario
 cuoco
per la colonia estiva di Sonogno, con
bambini dai 6 ai 12 anni.
Dichiarazione d’imposta 2009
Documentazione necessaria
per la compilazione
P
resso i Segretariati regionali dell’OCST
viene offerto su appuntamento il servizio di compilazione della Dichiarazione d’imposta per le persone fisiche 2009.
Al fine di agevolare il nostro lavoro, v’invitiamo a procurarvi la seguente documentazione.
 Le ricevute dei premi pagati per le assicurazioni vita, infortuni e Cassa malati per il 2009,
nonchè le attestazioni concernenti versamenti
a forme riconosciute di previdenza individuale
vincolata (3° pilastro);
 le fatture per spese di perfezionamento e
riqualifica professionale, come pure le ricevute
per versamenti a enti riconosciuti o per il riscatto di anni di contribuzioni nella previdenza
professionale (2° pilastro);
 dichiarazione bancaria comprovante i debiti privati o ipotecari, con l’indicazione degli
interessi passivi pagati nel 2009;
 eventuali polizze di assicurazione sulla
vita;
 la notifica di tassazione e/o la copia dell’ultima dichiarazione.
Lavoratori salariati
 Il certificato di salario (attività accessoria
compresa) e quello
del coniuge se lavora (uno per ogni
datore di lavoro),
relativo al 2009.
 attestazione riguardante le indennità percepite, se non corrisposte tramite il datore di
lavoro, in caso di: malattia, infortunio, disoccupazione, servizio militare o civile.
Beneficiari di rendite AVS, AI, Infortunio,
LPP (2° pilastro), Cassa pensione, Pensioni
estere
 un cedolino o relativa attestazione della
rendita percepita nell’anno 2009.
Contribuenti con sostanza immobiliare
(casa e/o terreni)
 è necessario conoscere il valore di stima
ufficiale. La relativa documentazione, se non in
possesso, può essere richiesta in Municipio.
Rimborso dell’imposta preventiva
 presentare i libretti di risparmio aggiornati
al 31.12.2009 o la dichiarazione della Banca,
se del caso, del conto corrente postale.
11
Richiedete
un appuntamento
Bellinzona
Tel. 091 821 41 51
ma-mer-gio
dalle 9.00 alle 11.30 e dalle 13.30 alle 17.30.
Biasca
Tel. 091 873 01 20
Lu dalle 13.30 alle 18.00
ma-mer-gio tutto il giorno
Ven dalle 9 alle 12.00.
Dal 15 aprile non sarà più possibile prendere
appuntamento il mercoledì mattina e il
venerdì mattina.
Chiasso
Tel. 091 682 55 01
Locarno
Tel. 091 751 30 52
Tutti i giorni
dalle 9 alle12.30 e dalle 13.30 alle 17.30
Lugano
Chiamare C. Tettamanti allo 091 966 00 63
Mendrisio
Tel. 091 640 51 11
Lu-mer-gio
dalle 9 alle 11.30 e dalle 14 alle 17.30
12
Inserto  Gli Ottantacinque anni de «il Lavoro»
15 aprile 2010 il Lavoro
Inserto  Gli Ottantacinque anni de «il Lavoro»
15 aprile 2010 il Lavoro
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Pagine a cura di Alberto Gandolla e Benedetta Rigotti
1920 - 1926
Un giornale combattivo, ma con pochi mezzi
Il ruolo chiave
del vescovo Bacciarini
I
l mandato, l’incoraggiamento ed
il sostegno, anche finanziario, del
vescovo Bacciarini sono all’origine
della nascita dell’OCST e de «il Lavoro».
L’OCST nasce infatti nel 1919, con il
suo incoraggiamento ed il mandato, ribadito a più riprese, di costituire la presenza dei cattolici nel campo sociale ed
economico, organizzando sindacalmente il movimento sociale precedente basato sulle leghe operaie-contadine e su
altre associazioni simili.
Già alla fine del 1920, anno di fondazione de «il Lavoro», il bilancio del
giornale - di grandi dimensioni: cm 55
per cm 38 - risulta in deficit. La delicata
situazione è risolta proprio dal vescovo che interviene d’autorità riscattando
l’amministrazione del Lavoro, che diventa così di proprietà vescovile.
La situazione finanziaria rimane grave per tutti gli anni Venti e a più riprese
monsignor Bacciarini deve intervenire.
Nel 1927, volendo riunificare e rilanciare la stampa cattolica, decide di
unificare le forze e lanciare «Il Giornale
del Popolo»; «il Lavoro» alla fine del ‘26
deve cessare la sua pubblicazione e i
cristiano-sociali devono accettare, assai
a malincuore, solo una piccola presenza su una pagina di La Famiglia. Questa
difficile fase durerà sei anni. 
Il giornale arriva ai soci
sindacali in abbonamento, è in vendita a
10 centesimi in tre
edicole a Bellinzona e
in quattro a Lugano.
Porta in alto il
motto «Chi
non lavora
non mangi,
San Paolo».
9 gennaio 1920 Il primo numero
Il Lavoro (dal 1907 al 1920 vi era stato un
altro giornale sindacale dal nome Die Arbeit/
Le Travail/Il Lavoro; si trattava del quindicinale trilingue della Federazione dei pittori
e gessatori, aderente all’USS) appare il 9
gennaio 1920, con una serie di articoli di
presentazione: «Batti la tua via», «Parliamo
chiaro», «L’ideale nostro».
Interessanti le intenzioni proclamate: il
giornale è contro i soprusi (vuole prestare il
suo aiuto ai più deboli e bisognosi), rispetta
la religione (non propaganda religiosa, ma
norme cristiane che ispirino la condotta
giornalistica) ed è un organo di battaglia, che
può utilizzare quando necessario la polemica.
La dottrina sociale della Chiesa ed una visione politica lungimirante
I
l mandato di costituire la presenza dei
cattolici nel campo sociale ed economico, si riflette negli articoli: critica totale
al movimento socialista e comunista, ostilità
netta al laicismo (e dunque frequenti polemiche con Libera Stampa, Il Dovere, Avanguardia, ecc.) e difesa delle posizioni del mondo
cattolico.
I temi spesso ricorrenti e dedotti dalla dottrina sociale della Chiesa sono inoltre la polemi-
ca antistatalista, la sussidiarietà (interessante
Notevole la posizione nei riguardi del fasciper esempio la visione riguardante la scuo- smo, che prende il potere in Italia proprio in
la: riconoscimento e volontà di migliorare la quegli anni. «il Lavoro» scrive molto intorno
scuola pubblica insieme a prese di posizioni a questo movimento, diventato poi regime a
contro concezioni di una scuola totalmente partire dal 1925. Per esempio nelle «Lette«laica» - oggi diremmo laicista - e a favore re dall’Italia» di Alberto Totti i giudizi teorici
delle scuole private), la volontà di migliorare sono chiari e sferzanti. Ecco qualche esemla condizione dei lavoratori attraverso la col- pio: «teoria mostruosa dello Stato pagano»
laborazione delle classi, la pace sociale e la (9.10.1925), condanna dello «Stato-Moloch»,
ricostituzione delle professioni organizzate dello «Stato al posto di Dio», dello «Stato
(negli anni Trenta queste esponente della massima eticità» (23.4.1926),
ultime idee daranno cor- ecc.; vi è qualche apprezzamento positivo in1920 In redazione
po al modello corporati- vece verso la furba politica di Mussolini di
Redattore responsabile per il 1920 è il valente giornalista don Francesco
vo-cristiano).
apertura nei riguardi del mondo cattolico.
Alberti (1882-1940) e tra i primi collaboratori (quasi tutti piuttosto giovani, sui 30-40 anni) vi sono il teologo don Giovanni Genucchi e Nicola
Locarnini (1888-1975, presidente dell’OCST nel 1920 e deputato in Gran
Consiglio dal 1919 al 1923).
Gli articoli non sono praticamente mai firmati; durante il primo anno
1921 - 1926 In redazione
collabora anche l’importante politico conservatore Giuseppe Cattori, a
Redattore del giornale dal 1921 al 1926 è don Pietro Berla (1879-1948), che
firma «Pugnitopo».
diventa pure assistente spirituale del sindacato.
Le fotografie sono rarissime e compaiono, per esempio, in occasione
Alberto Totti (1903-47, diventerà presidente dell’OCST negli anni 1931-32)
del giubileo sacerdotale del vescovo Bacciarini nell’agosto del 1921 (il
firma numerose e interessanti «Lettere dall’Italia»
numero speciale è tutto rosa!) o nel febbraio 1922 quando il cardinale
Ratti diventa Papa Pio XI.
1921 - 1926 Si parlava di...
Fin da subito si percepiscono una critica totale al movimento socialista e
1920 Si parlava di...
comunista, l’ostilità netta al laicismo e la difesa delle posizioni del mondo
Il giornale illustra la vita interna delle sezioni sindacali, cerca di favorirne
cattolico: la polemica antistatalista, la sussidiarietà, la volontà di migliorare
la propaganda, contiene spesso articoli sul magistero sociale della Chiesa
la condizione dei lavoratori attraverso la collaborazione delle classi, la pace
e inoltre ospita una serie di rubriche fisse che seguono l’attività politica (le
sociale e la ricostituzione delle professioni organizzate.
polemiche con il PST e la CDL non si fanno certo attendere) e sociale ticinese.
Interessante la posizione di opposizione nei riguardi del fascismo.
1919
1920
1920 La situazione finanziaria
«il Lavoro» da quindicinale diventa settimanale all’inizio di giugno.
Purtroppo già alla fine del ‘20 il bilancio del giornale risulta in deficit; la
delicata situazione è risolta dal vescovo mons. Bacciarini che interviene
d’autorità riscattando l’amministrazione del Lavoro, che diventa così di
proprietà vescovile.
La situazione socio-politica
La crisi ed «il governo di paese» non giovano all’OCST e a «il Lavoro»
C
ontrariamente alle speranze iniziali gli anni Venti non rappresentano
quindi anni di crescita e di espansione del sindacato e delle sue sezioni, ma al
contrario sono un periodo veramente difficile e
a stento l’OCST riesce a sopravvivere.
I motivi di questa delicata situazione sono
molteplici. La crisi economica (1921-23) colpisce duramente le prime sezioni sindacali
cristiano-sociali, molte delle quali scompaiono o riducono di molto la loro attività; la stessa centrale di San Gallo riduce i sussidi.
La situazione finanziaria diventa così ben
presto grave e a più riprese il vescovo mons.
Bacciarini deve intervenire.
Nel 1923 inoltre inizia in Consiglio di Stato il
«governo di paese», un’alleanza fra conservatori
e socialisti con i liberali in minoranza; per l’OCST,
sempre in grande polemica con la CdL e Libera
Stampa, questo fatto è negativo perchè significa la pratica emarginazione da parte del Partito
Conservatore, interessato all’intesa con Gugliemo Canevascini, leader indiscusso del PST.
Come non bastasse in quei primi anni fra il segretario sindacale Fridolino Oeschger, dipendente dalla centrale di San Gallo, e il comitato
cantonale diretto dall’avv. Gastone Bernasconi
non si instaura un rapporto di fiducia; nel 1925
viene nominato il nuovo segretario Pio Meyer,
ma la situazione non migliora molto.
Le LOC vengono ristrutturate e diventano
Leghe cattoliche dei lavoratori (LCL), ma la situazione interna resta difficile e di conseguenza negli anni ‘20 l’OCST, contrariamente alle
speranze iniziali, mantiene una semplice attività mutualistica e rinuncia a un vero impegno
sindacale, tenendo spesso un’attitudine contraria agli scioperi di tanto in tanto proclamati
dalla CdL, fatto che contribuisce a mantenere
un rapporto sempre molto conflittuale con i
sindacati di sinistra.
Ben presto si pone il «problema politico»: il sindacato, forza sociale ed economica, deve scendere anche nel campo della politica? È giusto
che dei sindacalisti cristiano-sociali si impegnino
in un partito? Nella polarizzazione dei partiti del
tempo una simpatia verso i conservatori è evidente, malgrado l’alleanza Cattori-Canevascini
penalizzi l’OCST; nel gennaio del 1927 il comitato dei cristiano-sociali decide comunque di
lasciar cadere una possibile candidatura di suoi
rappresentati nel partito conservatore. 
1921
1922
1923
1921 Il trasferimento
All’inizio dell’anno l’amministrazione e la redazione del
giornale vengono trasferite da Bellinzona a Lugano.
1924
1925
1926
Dicembre 1926 La pubblicazione de «il Lavoro» viene sospesa
L’OCST è in crisi numerica e finanziaria, travagliata anche da dissidi interni dei dirigenti.
Per un momento si parla di una possibile fusione
tra «il Lavoro» e «La Famiglia», settimanale
cattolico con una tiratura di circa 12mila copie.
Invece mons. Bacciarini, volendo riunificare e
rilanciare la stampa cattolica, decide di unificare
le forze e lanciare Il Giornale del Popolo, a
partire dal 1927; Il Lavoro alla fine del ‘26 deve
cessare la sua pubblicazione e i cristiano-sociali
devono accettare, assai a malincuore, solo una
piccola presenza su una pagina di La Famiglia.
Questa difficile fase durerà sei anni.
L’andamento de «il Lavoro» di quegli anni rispecchia
un po’ la delicata situazione dell’OCST, restando comunque l’unico mezzo di propaganda diretto del
sindacato. La tiratura, come mostra il grafico, scende
dalle oltre 3’000 copie dell’inizio 1921 alle 2’200-2’300
alla metà degli anni ‘20.
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Info  Attualità
15 aprile 2010 il Lavoro
APPUNTAMENTI
POLITICA L'enciclica Caritas in veritate
e la crisi sociale
Rassegna cinematografica
«Lavoro non lavoro»
19 aprile 2010, Una società e una economia senza umanesimo, senza solidarietà e senza giustizia non hanno futuro.
Una riflessione antropologica
Relatore: Hans-Christian Schmidbaur, Facoltà di Teologia di Lugano
 20 aprile, Cacciatore di teste
di Constantin Costa Gavras - Francia, 2005
con la partecipazione di D. Ambrosioni,
giornalista, C. Marrazzi, professore di economia, Fra M. Dotta, frate cappuccino.
 27 aprile, Risorse umane
di Laurent Cantet - Francia, 1999
con la partecipazione di M. Morace, critico
cinematografico, S. Toppi, economista, A.
Lepori, ricercatrice alla SUPSI.
 4 maggio, Mi piace lavorare (Mobbing)
di Francesca Comencini - Italia, 2003
con la partecipazione di G. Buscaglia, critico
cinematografico, M. Zucchi, critico cinematografico.
Tutti gli appuntamenti hanno luogo lunedì
sera, ore 20.30, nell’Aula Multiuso della Facoltà di Teologia di Lugano, via G. Buffi 13,
Lugano.
26 aprile 2010, Giustizia e carità. Una
riflessione etico-sociale
Relatore: Markus Krienke, Facoltà di Teologia
di Lugano
3 maggio 2010, Fraternità e gratuità
dentro il mercato. Una riflessione economica
Relatore: Luca Crivelli, Università della Svizzera Italiana
Le serate si svolgono il martedì presso la
Sala multiuso Centro Labor in Via Simen
9 a Lugano con inizio alle 19.00 e ingresso
libero
10 maggio 2010, La politica a favore
della famiglia in Svizzera. Una riflessione
politica
Relatore: Chiara Simoneschi-Cortesi, Deputato ticinese al Consiglio nazionale
Missão Católica de lingua Portuguesa
Missas em Ticino
17 de abril (sábado) às 19.00 na igreja
paroquial de Balerna com um aperitivo após
a missa no oratório para comemorar o aniversàrio de P. Iraildo e P. Gian Pietro. Todos estão
convidados a virem e a trazerem salgadinhos,
doces, torta, bolos, e bebidas para compartilharmos.
25 de abril (domingo) às 19.30 na igreja
Sacro Cuore de Lugano.
15 de maio (sábado) às 19.30 na igreja de
Pontegana de Balerna.
30 de maio (domingo) às 19.30 na igreja
Sacro Cuore de Lugano.
Data das Missas em Gordola
Todas as terceiras sextas feiras de cada mes
às 20 horas se celebra a missa na igreja paroquial de Gordola sempre com um aperitivo
após a missa. Cada participante é convidado
a trazer um prato de salgadinho, torta, bolos,
doces e bebidas para compartilharem.
Kovive
Un aiuto all'infanzia
L’
ente svizzero di aiuto all’infanzia
Kovive con sede a Lucerna, si
adopera a favore dell’infanzia in
difficoltà fin dal 1954. Ogni anno 1300 bambini socialmente svantaggiati provenienti dalla
Svizzera e dall’estero, trascorrono giornate di
vacanza e di svago presso famiglie ospitanti
svizzere, in campi di vacanza per la gioventù o
partecipando a soggiorni di vacanza per famiglie. Sarete anche voi una famiglia ospitante, la
prossima estate? Ecco le date: 09.07. – 02.08
o 01.08. – 19.08. Non esitate a contattarci! 
Celebrantes
Info
Padre Iraildo [email protected]
tel. 078 7049837 / 091 6822001 (Sottoceneri)
padre Carlos e Padre Brás
tel. 091 7309566 (Sopraceneri)
Gemma Fuchs, Bironico, tel. 0919462857
Angela de Camilli, Minusio, Tel. 0786903636
Kovive, Lucerna, tel. 0412492090
www.kovive.ch, [email protected]
Riportiamo due interpellanze firmate da
Claudio Franscella con Marco Rizza, la prima, e Nadia Ghisolfi, la seconda.
„„
Carte giornaliere FFS per i Comuni:
penalizzato il Ticino!
Recentemente le FFS hanno deciso un aumento tariffario generalizzato del 6,4 per cento
in media, a partire dal 12 dicembre 2010.
In concomitanza con l’entrata in vigore del
nuovo orario e del nuovo tariffario, verranno
pure modificate le caratteristiche di alcuni
prodotti, tra i quali quello delle carte giornaliere per i Comuni, che in Ticino attualmente
riscontrano un buon successo. Il prezzo di
questa carta subirà un rincaro del 15 per cento, ma soprattutto la stessa, durante i giorni
feriali, sarà valida solo dalle ore 9 del mattino.
Quest’ultima decisione renderà quindi di fatto
la carta inutilizzabile per la maggior parte dei
ticinesi. In effetti questo biglietto è soprattutto utilizzato da chi si reca saltuariamente nelle
località della Svizzera interna. E chi parte dal
Ticino per un viaggio oltre Gottardo, lo deve
fare ben prima delle 9 di mattina!
Molti potenziali utenti del treno sceglieranno
quindi l’automobile per questi spostamenti, a
scapito della qualità dell’ambiente.
Per la sua posizione geografica particolare il
Ticino rimarrà, ancora una volta, particolarmente penalizzato da queste decisioni politiche prese a livello nazionale e, soprattutto, la
politica del Consiglio di Stato- tesa a salvaguardare l’ambiente anche tramite la promozione del trasporto pubblico- sarà vanificata.
„„
Seggiolini fino ai 12 anni: è solo
una questione di sicurezza…?
Solleviamo forti dubbi e perplessità sull’adeguamento della Svizzera alle norme europee in
materia di sicurezza per il trasporto dei bambini sui veicoli. In particolare si ritiene eccessivo
l’aumento dell’età dai 7 ai 12 anni, quale obbligo nell’utilizzare il seggiolino apposito.
Ad essere penalizzate con questa misura non
sono solo le famiglie - le quali si vedrebbero
confrontate a spese non indifferenti per adattare l’abitacolo del proprio veicolo- ma soprattutto le scuole, le società sportive e quelle ricreative che operano sul nostro territorio.
Sarebbe impensabile, nella maggior parte
dei casi, prevedere l’acquisto di seggiolini
per tutti i membri di una scuola o di un’associazione; al di là di un problema di costi ci
sarebbe un ostacolo pratico nella gestione
dei furgoni, nei quali ci sarebbe un continuo
montaggio e smontaggio di parti, con un
conseguente calo della sicurezza. Il risultato
sarebbe un danno non indifferente per le attività che vengono rivolte alla nostra gioventù.
Visto che non siamo di fronte ad un’emergenza, si ritiene poco comprensibile la procedura tenuta dalle competenti Autorità federali
in materia di sicurezza dei mezzi di trasporto;
in particolare è mancata negli ultimi anni una
chiara e definitiva comunicazione delle norme
alle quali i veicoli dovevano adattarsi, mentre
si è assistito ad un proliferare di circolari «improvvise» che obbligavano i diretti interessati
a continue modifiche dei propri veicoli. Ora si
arriva addirittura con un drastico dispositivo
di sicurezza, prescritto dal 1° aprile 2010.
15 aprile 2010 il Lavoro
Tadić s komemoracije za Jasenovac:
Moramo naći snage za pomirenje
K
ako je i bilo najavljeno srbijanski
predsjednik Boris Tadić prisustvovao je obilježavanju 65. obljetnice
proboja preživjelih zatočenika ustaškog logora
Jasenovac. No, ta je komemoracija održana na
području Donje Gradine u Bosni i Hercegovini
u blizini ušća rijeke Une u Savu. Donja Gradina
je nekad bila dio jasenovačkog logora, a danas
je tamo spomen-obilježje.
- Usprkos strašnim žrtvama, moramo naći
snage za pomirenje i to je poruka koju šaljem
15
Convenzione di sicurezza sociale
GODIŠNJICA PROBOJA
RADIVOJE PAVICIC
Info  Balcani
Pagina a cura di Slavko Bojanic
danas iz Banjeluke, iz Republike Srpske
(RS), to je poruka koju šaljem i iz Beograda,
kao predsjednik Srbije – izjavio je Tadić nakon komemroacije i dodao kako je nedavno s hrvatskim kolegom Ivom Josipovićem
razgovarao o poboljšavanju međudržavnih i
međunacionalnih odnosa.
- Isti se razgovor može voditi i s bošnjačkom
politikom elitom – uputio je poruku predstavnicima Republike Srpskemeđu kojima je bio i
Milorad Dodik, ali je i naglasio da Deklaracija
o osudi zločina u Srebrenici nedavno usvojena
u srpskom parlamentu neće utjecati na odnose Srbije i Republike Srpske.
- Republika Srpska se ne
može dovoditi u pitanje. Za
nas je ona svetinja, ali ona je
sigurno utočište ne samo za
Srbe, već za sve narode koji
žele živjeti u njoj – zaključio
je Dodik koji je najavio kako
će zatrađiti usvajanje rezolucije kojom bi se zločin u Jasenovcu okarakterizirao kao
genocid. 
Portal Jutarnji.hr
Lacuna da colmare
al più presto
D
urante la sessione del parlamento
federale appena conclusa, il Segretario cantonale OCST Meinrado
Robbiani ha interpellato il Consiglio federale
sui disagi causati ai lavoratori del Kossovo
dall’assenza di una convenzione di sicurezza
sociale tra la Svizzera e il loro Paese d’origine.
Ha chiesto come si intende colmare questa
lacuna e quali sono i fattori che ostacolano o
rallentano una soluzione favorevole. Il Consiglio federale, nella risposta, ha affermato che
non prevede per il momento di concludere una
convenzione. Si è però detto pronto a verificare se questo Paese adempie i requisiti per la
conclusione di una simile convenzione quando riceverà una richiesta in tal senso. Nel frattempo, con decorrenza dal 1. aprile, le nuove
rendite AVS e AI non saranno più esportate in
Kossovo. I contributi versati dal lavoratore e
dal datore di lavoro potranno essere rimborsati a chi
lasci la Svizzera. In questo
caso potrà anche essere ritirato il capitale del secondo
pilastro. Le rendite in corso
continueranno invece ad
essere versate all’estero. 
Lettere alla redazione
Riceviamo e pubblichiamo...
Di seguito pubblichiamo la lettera inviataci dall’Associazione culturale bosniaca BOSONA in merito a un articolo
pubblicato sul nostro giornale in data
11 marzo 2010.
Con questa pubblicazione intendiamo
mettere fine ad ogni ulteriore commento alla vicenda, rimarcando che, per poter avere un futuro di pace è necessario
che da ogni parte venga riconosciuta la
propria responsabilità, come in tutte le
cose la ragione non è mai da una sola
parte. È solo riconoscendo le proprie
colpe e i propri errori, che si potrà continuare in un percorso di pace, dopo
tante sofferenze e tanti lutti.
N
el nome delle vittime di Srebrenica e
di tutte le vittime innocenti dell’ultima guerra in Bosnia ed Erzegovina,
l’Associazione culturale bosniaca BOSONA si
sente in obbligo di rispondere, senza voler assolutamente provocare successive polemiche,
alla lettera del Sig. Pinco Pallino che, nel nome
dell’associazione serba-ortodossa del Ticino
e Grigioni, ha portato i giudizi sulle ragioni e
conseguenze della guerra in Bosnia ed Erzegovina, il tutto pubblicato sul vostro giornale
dell’11.3.2010.
Vogliamo porre l’accento sul fatto che il popolo bosniaco, vittima della guerra, è pronto a
perdonare ma non a dimenticare, e di conseguenza deve reagire alle provocazioni citate.
Solo alcune informazioni, in italiano, per chi,
non parlando la lingua bosniaca, non ha potuto capire l’articolo che il menzionato personaggio ha preso come spunto commentandolo
appositamente in italiano e deformando i dati
storici:
1. In Bosnia parliamo dell’aggressione e non
della guerra civile perché sul territorio di uno
stato sovrano, membro dell’ONU e riconosciuto a livello internazionale, l’esercito serbo, con
i comandanti che ricevevano la paga, le armi
e la logistica dalla Serbia e seguendo l’idea
della «grande Serbia», ha voluto eseguire l’
«anschluss» della Bosnia proprio come quello che aveva intenzione di eseguire Hitler con
l’Austria durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nonostante tutto ciò che pensano i rappresentanti dell’Associazione serba-ortodossa,
i dati statistici parlano chiaro e si sa che Bosniaci ed Erzegoviniani hanno vissuto atrocità
impensabili.
2. L’esercito serbo e varie unità paramilitari
hanno fatto la pulizia etnica con un unico scopo: creazione di uno stato e sterminio di un
popolo. Dopo la guerra in Bosnia ed Erzegovina è stata creata entità artificiale di Repubblica
Srpska (di cui questa persona ne va fiera!) basata sulla pulizia etnica condannata dal Tribunale Internazionale di Aia come tale, dunque di
Guerra civile non possiamo parlare.
3. A Sarajevo vivevano, vivono e vivranno
sempre i Serbi che durante la guerra non hanno avuto il destino delle vittime di Srebrenica. Gli stessi Serbi fanno parte della cifra di
10.615 persone uccise di cui 1.601 bambini a
colpi di cecchini e bombe buttate da posizioni
serbe intorno alla città assediata per ben 1.395
giorni.
4. Menzionato personaggio, invece di incitare
solo alla tolleranza la vittima, farebbe meglio
seguire l’esempio di tanto amata Serbia (di cui
il Parlamento, il 31.3.2010 ha adottato una risoluzione di condanna delle atrocità compiute
dall’esercito di Republika Srpska a Srebrenica)
e chiedere pubblicamente scusa e, perché no,
seguire l’esempio di Germania e Giappone, ai
quali la denazionalizzazione dopo la Seconda
Guerra Mondiale ha portato giustizia, felicità e
benessere. 
Associazione culturale BOSONA
Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
15 aprile 2010 il Lavoro
I-
O
CS
T
AAPI
A
A
P
16
L’editoriale
Anziani: dal Governo segnali preoccupanti
Claudio Franscella*
«Il nuovo regolamento per
l’utilizzo degli spazi scolastici
cantonali non è penalizzante
per gli anziani».
uesta è, in sintesi, la risposta del
Consiglio di Stato
ad una mia interrogazione
parlamentare (sottoscritta pure da altri 12 parlamentari del PPD) che chiedeva soluzioni alternative per evitare
il problema della discriminazione di
trattamento nei riguardi degli anziani e
degli invalidi adulti.
Ricordo che il regolamento in questione, fino allo scorso anno, prevedeva la gratuità dell’utilizzo dei locali (palestre, piscine, aule di informatica,…)
anche per questa fascia di popolazione. Da giugno 2009 il Consiglio di Stato ha invece deciso (e ora ribadito)
di concedere la gratuità solamente
alle attività proposte da organizzazioni che si occupano di giovani al
di sotto dei 20 anni e quindi non più
agli over 65 e ai disabili adulti.
Una decisione che, diversamente da quanto sostiene il Governo,
penalizza decisamente gli anziani e
che sta mettendo in grossa difficoltà tutte le organizzazioni che si occupano di loro. L’AAPI e altre associazioni, ad esempio, hanno dovuto
recentemente annullare- visti gli
importanti costi di utilizzo- diversi
corsi di informatica, che per questa
fascia di popolazione rappresen-
Q
tano un vero strumento di
integrazione alla società moderna.
Una decisone quindi difficile da capire, soprattutto alla
luce del fatto che il Governo
in più occasioni ha sostenuto che gli anziani devono essere parte integrante e integrata della nostra società!
Altra decisione discriminante da parte dell’Autorità cantonale
(leggasi Decs), è poi stata l’introduzione, a partire da quest’anno scolastico,
del divieto agli over 65 di trasportare
ragazzi con leggeri andicap fisici. A
sostegno del divieto l’on. Gendotti e i
suoi funzionari si sono appellati in particolare «a qualche esperienza negativa accaduta in passato e che ha visto
degli anziani come protagonisti».
Una motivazione piuttosto generica
che all’interno dell’associazione che
ho il piacere di coordinare, ad esempio, non ha trovato conferma: in effetti
la sezione AAPI del Mendrisiotto- che
da più di vent’anni garantisce questo
delicato servizio- non ha mai rilevato
alcun minimo incidente.
Ma anche se qualche esperienza negativa sia potuta succedere altrove,
non è però ammissibile ordinare un
divieto generale ignorando di fatto i
numerosi trasporti effettuati a piena
soddisfazione di tutti (famiglie, ragazzi, anziani …). Se proprio si voleva aumentare la sicurezza, non si sarebbe
potuto, in alternativa al divieto, imporre ai nostri amici pensionati qualche
corso di formazione supplementare e
una visita medica annuale?
Questa drastica decisione è inoltre
in contrasto con quanto le Autorità federali affermano da tempo: ossia che
occorrerebbe ritardare l’età del
pensionamento a 67 o addirittura a 70 anni, poiché lo stato
di salute permetterebbe di continuare senza difficoltà qualsiasi attività professionale.
L’Esecutivo cantonale sta
quindi emanando segnali in
controtendenza rispetto all’evoluzione demografica in atto e
soprattutto lesivi della dignità
della persona anziana.
Segnali preoccupanti, che
non possono essere accettati
così facilmente! 
*Segretario cantonale AAPI
Granconsigliere
Invito alla serata pubblica
Cambiamenti climatici: catastrofismo o realtà?
Cerchiamo di capire da quale
parte sta la verità
Giovedì 6 maggio 2010, ore 18.00
Presso l’Aula Magna
dell’Università della Svizzera Italiana
Via G. Buffi 1, Lugano
Relatori
 Ing. Monica Duca Widmer, membro
commissione federale per la ricerca
energetica CORE;
 Ing. Marco Gaia, responsabile Meteo Suisse, Locarno
 Ing. Piernando Binaghi, capo servi-
zio Meteo RSI.
Al termine seguirà un rinfresco.
La conferenza è aperta a tutti.
Organizza la Sezione AAPI del Luganese. 
O
CS
T
Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
17
AAPI
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15 aprile 2010 il Lavoro
L’approfondimento
Un presepio, un circo, bambini e anziani
Maria Luisa Delcò
U
n tempo la società era divisa in
classi sociali, ora
in classi di età: si parla di
bambini, di preadolescenti
e adolescenti, di giovani, di
persone di mezza età e di
anziani, magari arzilli ma…
anziani fuori dal contesto
lavorativo nel quale devono «rendere
tutto e subito».
Qualcuno ha paragonato la generazione degli anziani a quella degli adolescenti perché spesso problematici
e difficili. Qualcuno -anche nelle alte
sfere- ci considera «inaffidabili» se
superiamo la soglia dei 65 e magari
dei… diversi.
La vera strada per capirsi in questi
anni difficili del nostro tempo è quella di parlarsi, condividere una realtà
anche problematica, cercare di dare
e ricevere messaggi in rapporto alle
proprie esperienze di vita così da arricchirsi reciprocamente.
Solo aprendoci all’altro possiamo
capire la complessità del mondo che
ci circonda e riuscire a gestire la quotidianità con un pensiero curioso e
vivo.
Un esempio di questo scambio «comunicativo» (che etimologicamente si
rifà al latino «munera», quindi dono) è
stato quello vissuto da chi
scrive, a Intragna, ora comune Centovalli.
Grazie alla sensibilità
personale ed educativa,
Wanda Monaco, maestra
e responsabile dell’istituto scolatico, e Nazarena
Mordasini, direttrice della casa per anziani, hanno
dato avvio in questo anno
scolastico ad un progetto di relazione
tra scuola dell’infanzia ed elementare
e ospiti della casa anziani regionale
San Donato, logisticamente contigue
ad Intragna.
Gli allievi hanno praparato il presepe natalizio che hanno «offerto» agli
anziani nel periodo delle feste. La
bella sorpresa per
l’istituto scolastico
è stata quella di vincere il primo premio
(con una qualificata
giuria) al concorso
indetto dal Giornale
del Popolo.
Questa vincita ha
portato all’idea di
«sfruttare» il premio
in palio per un momento anche educativo che portasse a
«stare insieme» per
un pomeriggio bam-
bini e anziani.
Lunedi 29 marzo è così arrivato «Il
circo in scatola» con due artisti (un retraité noto nel cantone ed una giovane
molto abile nei numeri presentati) che
per una buona ora hanno fatto vivere
emozioni diverse a piccoli e adulti.
Si sa che lo spettacolo circense può
dare gioia ma anche nostalgia e così
nella palestra di Intragna sono passati sentimenti diversi e – per qualche
anziano che ammirava l’agilità della
giovane artista formatasi a Zurigo –
anche «Una furtiva lacrima» come fa
cantare Donizetti al suo sempliciotto
Nemorino che beve un «falso elisir
d’amore» (che non è altro che vino
Bordeaux) per far innamorare la bella
e colta Adina. 
Sezione Luganese
Conferenza medica riuscitissima
L
a sezione del Luganese,
nell’ambito delle proprie molteplici attività, ha organizzato una conferenza medica sul tema
dell’ipertensione, curata dal dottor
L'AAPI su Radio Fiume Ticino
Nestor Blandon specialista FMH in
medicina generale.
Il relatore ha saputo stimolare l’interesse dei numerosi presenti (più di
una cinquantina di soci) spaziando su
cause, effetti e cura dell’ipertensione.
Al termine sono stati organizzati due
giri di tombola ed infine tutti i presenti
hanno potuto gustare una merenda in
compagnia, offerta dalla sezione.
FT
La trasmissione «EVERGREEN» va in onda sulle frequenze
di radio Fiume Ticino ogni mercoledì alle 18:50 (con replica
alla domenica alle 8.00) .
Bellinzona, Blenio, Leventina e Riviera:
Locarnese e Vallemaggia:
Luganese: Grigioni italiano: 90.6
100.5 e 107.1
100.0
93.0
Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi
15 aprile 2010 il Lavoro
I-
O
CS
T
AAPI
A
A
P
18
Riflessioni
Mysterium Crucis
Giacomo Falconi*
M
ysterium Crucis è
il titolo della mostra sulla Croce,
presente al Museo d’Arte di
Mendrisio, fino al 13 giugno
2010. Una mostra interessantissima, che si consiglia
di visitare.
Lo stesso titolo potrebbe
essere usato per definire la Via Crucis
che la Sezione Mendrisiotto ha tenuto
a Vacallo, il 31 marzo scorso.
Alla celebrazione, magistralmente
preparata e condotta dal parroco Don
Simone, proprio nella chiesa dedicata
alla Santa Croce, hanno partecipato,
con grande devozione, un centinaio di
soci.
Un atto di Fede, una testimonianza di
grande speranza, una necessità della
persona di attingere alla Luce di salvezza che emana dalla Croce.
In un tempo in cui la Chiesa è mes-
sa a dura prova, in cui i
crocifissi vogliono essere
oscurati, in cui il relativismo cerca di cancellare i
valori, il messaggio della
Croce, che avvolge tutto e
tutti senza conoscere confini, risponde al bisogno di
orientamento dell’uomo.
La Via Crucis di Vacallo,
come altre manifestazioni
AAPI, sono la testimonianza dei nostri principi cristiani.
Testimonianza che ha contribuito
(sicuramente come altri) a riportare
la croce svizzera sulla maglia della
nazionale di calcio, riproponendola
così, nei prossimi campionati, a tutto il mondo.
Perché riappare proprio ora, la
croce, centro di luce che si espande nelle quattro direzioni.
Anche questo è «Mysterium
Crucis».
*Presidente cantonale AAPI
Agenda
Bellinzonese
Venerdì 16 aprile, Conferenza:
«Come ascoltare il nostro corpo»
(prima parte), ore 14, Vita Serena a
Giubiasco.
Venerdì 23 aprile, Coro, ore 14,
Vita Serena a Giubiasco
Venerdì 30 aprile, Conferenza
«Come ascoltare il nostro corpo»
(seconda parte) con Mario Piu, ore
14, Vita Serena a Giubiasco.
Locarnese
29 aprile, Gita al Monastero di Torba (VA) e rovine romane
di Castelseprio. Pranzo ristorante Il
Refettorio, all’interno del Monastero.
Costo fr. 65 non soci fr. 75. Iscrizioni:
entro il 18 aprile, tel. 091 7513052.
 Gita in ALSAZIA (Colmar-Strasburgo ecc...) e Friburgo (D)di 4 giorni, dal
Giovedì
26 al 29 maggio, in torpedone GT,
hotel in centro Colmar. Costo tutto
compreso (escluse bibite ai pasti) fr.
900, non soci fr. 950 (suppl. singola
fr. 160). Iscrizioni: entro il 30 aprile,
tel. 091 7513052.
Luganese
Giovedì 6 maggio, ore 18, presso l’Aula Magna dell’Università della
Svizzera Italiana, Via G. Buffi 1, Lugano, Conferenza: «Cambiamenti
climatici: catastrofismo o realtà?
Cerchiamo di capire da quale parte
sta la verità». La conferenza è aperta
a tutti.

Mendrisiotto
Martedì 20 aprile, ore 14.30 Pellegrinaggio alla chiesa S. Maria dei
Miracoli a Morbio Inf., S. Messa
presieduta da don Claudio Mottini.
Segue rinfresco offerto all’Oratorio. Iscrizioni: entro il 13.4, tel. 091
6405111.
Martedì 18 e mercoledì 19 maggio, Gita in Vallese, visita abbazia a
St. Maurice e città di Sion. Ci sono
ancora alcuni posti posti. Tel. 091
6405111.
Tre Valli
 Dal 9 all’11 settembre, Gita a
Camogli-Portofino-S.Margherita Ligure. Costo: fr. 685 tutto compreso,
viaggio Bus granturismo, sistemazione hotel 4****, colazione a buffet,
2 cene in hotel, 3 pranzi in ristorante
tipico, 1/4 vino e 1/2 minerale inclusi ai pasti, ingresso San Fruttuoso,
guida, battello. Suppl. singola fr. 65.
Tel. 091 8730120, OCST Biasca.
Pagina a cura di Angela Carlucci* - Sindacato Interprofessionale
15 aprile 2010 il Lavoro
19
Europa e formazione professionale
Nuove competenze per nuovi lavori
Quali tipi di lavoro saranno disponibili
fra 10 anni? Come cambiano le qualifiche e le competenze richieste in tutta
l’UE? L’istruzione e la formazione impartite oggi ai cittadini europei saranno
utili per trovare un lavoro in futuro? Le
ricerche evidenziano che per occupare le posizioni lavorative di domani saranno necessarie competenze nuove e
più elevate. La crisi economica e fattori strutturali quali la globalizzazione,
i mutamenti tecnologici, l’invecchiamento della popolazione e il passaggio a un’economia a ridotta emissione
di carbonio contribuiscono alla rapida
trasformazione dei mercati del lavoro
europei. Come conseguenza di questa
evoluzione accelerata, le carenze di
competenze adeguate in alcuni settori
o posizioni coesistono già con la disoccupazione in tutta l’UE.
Lavoratori e imprese: nuove sfide e cambiamenti nelle metodologie lavorative
Man mano che il mutamento diventa uno stile
di vita a causa della globalizzazione, i lavoratori dell'UE devono acquisire maggiore flessibilità e diventare più aperti al nuovo, in modo
da migliorare la propria occupabilità. Lo stesso
discorso vale per le imprese, che hanno la necessità di riuscire ad adattarsi maggiormente
alle mutate circostanze. Per offrire opportunità
occupazionali a tutti e creare un’economia più
competitiva e sostenibile, l’Europa necessita di
una forza lavoro altamente qualificata, in grado
di raccogliere le sfide presenti e future. A tale
scopo, è fondamentale investire nelle giuste
competenze e migliorare la capacità dell’UE di
abbinare posizioni lavorative e qualifiche, anticipando efficacemente le tendenze future.
Istruzione e formazione lungo tutto l’arco
della vita
Per riuscire a centrare gli obiettivi fissati dalla
strategia comunitaria per la crescita e l'occupazione, i lavoratori europei devono essere fra
i migliori al mondo: istruiti e formati adeguatamente, con le abilità necessarie per soddisfare
le esigenze dell'economia della conoscenza e
farla crescere. L’apprendimento non deve più
concludersi con il completamento del ciclo di
studi, ma diventare un processo continuo lungo tutto l'arco della vita. Vengono continuamente offerti nuovi prodotti e servizi, si fa uso
di nuove tecnologie e nuovi processi, i settori
industriali e le imprese si ristrutturano per diventare più competitivi e le economie regionali e nazionali si trovano a competere in un
mercato globale: la forza lavoro europea deve
pertanto adattarsi a un ambiente in cui il cam-
biamento è ormai all'ordine del giorno e dove è
sempre preferibile disporre di nuove abilità.
L'istruzione e la formazione sono fattori di
primaria importanza nello sviluppo del potenziale per la competitività a lungo termine
e anche per la coesione sociale dell'UE: tutti
i cittadini devono poter beneficiare dell'aumento della quantità e della qualità dei posti
di lavoro disponibili. L'Unione si è dotata di
un insieme esaustivo di politiche e strategie
a livello regionale, nazionale e comunitario al
fine di migliorare le qualifiche della forza lavoro
europea. Molte di queste misure ambiscono a
migliorare i sistemi di istruzione superiore e di
formazione professionale e a creare collegamenti più proficui tra i formatori e l'industria, al
fine di garantire che le abilità insegnate corrispondano a quelle richieste dalle aziende, oggi
e in futuro.
Nuove competenze per nuovi lavori
Un’iniziativa politica congiunta, varata in collaborazione tra la Commissione europea e gli
Stati membri mira ad affrontare alcune delle questioni menzionate sostenendo gli Stati
membri e le regioni dell’UE nello sviluppo di
modalità più efficaci per analizzare e prevedere quali abilità saranno richieste nei mercati del
lavoro di domani e, grazie a queste conoscenze, nel potenziamento e nell’adeguamento di
istruzione e formazione, in modo da fornire ai
lavoratori le competenze necessarie.
«Nuove competenze per nuovi lavori» attinge a strumenti comunitari già esistenti, ad
esempio il Fondo sociale europeo (FSE), per
centrare i propri obiettivi. La priorità dell'FSE
2007-2013 per le risorse umane riguarda tutte
le attività concernenti l'istruzione e la formazione: si mira non soltanto a migliorare la qualità
e l'offerta di istruzione e formazione per aiutare le persone a trovare un'occupazione, ma
anche a promuovere la formazione in quanto
processo permanente utile ad aiutare i lavoratori a mantenere il posto, a ottenere una pro-
mozione, a prepararsi per una nuova posizione
e a rientrare nel mercato del lavoro.
L’iniziativa contribuisce anche alla strategia
«UE 2020», il seguito della strategia di Lisbona
per la crescita e l’occupazione. Nella relazione di un gruppo ad alto livello di esperti indipendenti istituito dalla Commissione europea
sono state presentate raccomandazioni sulle
modalità per far progredire l’agenda «Nuove
competenze per nuovi lavori» nell’ambito della
strategia «UE 2020». Si tratta di un elemento
essenziale della strategia europea per l’occupazione per ampliare e potenziare gli investimenti nelle competenze dei lavoratori, nell’ambito dell’obiettivo generale della creazione di
nuove e migliori posizioni lavorative in tutta
l’UE. 
*Politiche sindacali internazionali
Politiche sociali e migratorie
Syna – sindacato interprofessionale
Inserzione
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luglio e dal 21 al 31 agosto € 36,00; 1-20 agosto
€ 42,00. Riduzione bambini.
20
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Angela M. Carlucci*
15 aprile 2010 il Lavoro
Bilancio UE per il 2010
Più risorse per la crisi
Il bilancio dell'UE per il 2010 sarà pari a
141,453 miliardi di euro in stanziamenti
d'impegno e 122,937 miliardi di euro in
stanziamenti di pagamento. È quanto
ha deciso il Parlamento che, assieme
al Consiglio, ha trovato un accordo sul
finanziamento del piano europeo di ripresa economica, che beneficerà di 2,4
miliardi di euro. Il bilancio approvato
definitivamente dal Parlamento, l'ultimo con la procedura prevista dal trattato di Nizza, prevede uno stanziamento
in pagamenti pari all'1,04% del reddito
nazionale lordo (RNL) dell'UE.
Piano europeo di ripresa economica
Il piano europeo di ripresa economica ha stanziato 5 miliardi per finanziare - nel 2009 e nel
2010 - progetti nel settore energetico, della
banda larga e dello sviluppo rurale. Quando fu
concordato nei mesi scorsi, il finanziamento
per il secondo anno (2,4 miliardi di euro) non
Inserzione
era stato ancora definito. Dopo qualche mese
di negoziati, le istituzioni europee si sono
accordate per reperire le risorse necessarie
dai fondi non spesi e dai margini (nel settore
agricolo e dell'amministrazione) per il 2009 e
il 2010, nonché da 120 milioni di denaro «fresco» aggiunti dagli Stati membri.
La gran parte dei fondi del piano è destinata
alle infrastrutture per il gas e per l’energia elettrica. Per quanto riguarda il gas (1,44 miliardi
di euro), tra i 18 progetti selezionati figurano i
gasdotti che collegano l'Italia alla Grecia (ITGI
- Poseidon, 100 milioni di euro) e all'Algeria
(GALSI, 120 milioni di euro).
Il Nabucco potrà contare su 200 milioni di
euro. Per quanto riguarda l'energia elettrica
(910 milioni di euro), tra i nove progetti selezionati figurano il cavo sottomarino che unisce la
Sicilia con l'Italia continentale (110 milioni di
euro) e l'interconnessione con Malta (20 milioni). Per i dieci progetti per la cattura e lo stoccaggio sono stanziati 1,05 miliardi di euro. Tra
i beneficiari figura l'impianto di Porto Tolle che
potrà contare su 100
milioni. Infine, 565 milioni di euro sono destinati a taluni parchi
eolici offshore in Nord
Europa.
Progetto pilota per il
settore tessile
I deputati hanno
anche deciso di so-
stenere una serie di progetti pilota, trai quali
ne figura uno che riguarda azioni collegate al
settore tessile e calzaturiero - dotato di un milione di euro. Il progetto intende valutare gli
effetti dell'abolizione del sistema comunitario
di quote in vista di creare un programma europeo per il settore, in particolare nelle regioni
meno favorite, volto a sostenere la ricerca e
l'innovazione, la ristrutturazione, la formazione professionale e le PMI.
Con il trattato di Lisbona, in vigore dal 1° dicembre 2009, il Parlamento europeo dispone
di nuovi importanti poteri legislativi. Quasi
tutta la legislazione dell'UE sarà d'ora innanzi
decisa congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei Ministri, inclusa quella relativa all'agricoltura, all'immigrazione,
all'energia e al bilancio dell'UE.
In quanto sola istituzione dell'Unione eletta a
suffragio universale diretto, anche la funzione
del Parlamento volta ad assicurare che l'UE
sia responsabile nei confronti dei cittadini è
rafforzata: ad esempio, i deputati avranno
maggiore voce in capitolo per le nomine in numerosi posti chiave dell'UE». 
*Delegata politiche sindacali internazionali
Politiche sociali e migrazione
Foto: Tiziana Gatto Galbusera
15 aprile 2010 il Lavoro
Pagina a cura di Angela Carlucci* - Sindacato Interprofessionale
21
Formação profissional e Europa
Novas competências para novos empregos
Q
ue tipos de trabalhos estarão disponíveis em 10 anos? Como mudar as qualificações e habilidades
exigidas na UE? Educação e treinamento será
dado hoje aos cidadãos europeus, ajudandoos a encontrar trabalho no futuro? A pesquisa sugere que, para preencher os empregos
do futuro vão ser necessárias novas competencias e habilitações mais elevadas. A crise
econômica e os factores estruturais, tais como
a globalização, evolução tecnológica, o envelhecimento da população e a mudança para
uma redução de carbono contribuem para a
rápida transformação dos mercados de trabalho europeus. Como resultado desta evolução
acelerado, a falta de competências adequadas em determinadas zonas ou locais já existentes, com o desemprego na UE.
Trabalhadores e empresas: novos desafios
e mudanças nos métodos de trabalho
Como a mudança introduzidas devido à
globalização, os trabalhadores na UE devem
tornar-se mais flexível e mais abertos a coisas
novas, para melhorar a sua empregabilidade.
O mesmo vale para empresas que precisam
de ser capaz de se adaptar melhor às novas
circunstâncias. Proporcionar oportunidades
de emprego para todos e criar uma Europa
mais competitiva e sustentável requer uma
força de trabalho altamente qualificados que
possam responder aos desafios do presente
e do futuro. Para este efeito, é essencial investir nas qualificações adequadas e melhorar a
capacidade da UE para coincidir com postos
de trabalho e qualificações, antecipar as tendências do futuro.
Educação e formação ao longo da vida
A fim de alcançar os objectivos definidos na
Estratégia da UE para o crescimento eo em-
prego, os trabalhadores da Europa devem
estar entre os melhores do mundo adequadamente formados e treinados com as habilidades necessárias para satisfazer as necessidades da economia do conhecimento e fazê-la
crescer . A aprendizagem não concluir-se
com a conclusão dos estudos, mas tornar-se
um processo contínuo ao longo da vida. Estão
constantemente a ser oferecidos novos produtos e serviços, fazer uso de novas tecnologias e processos, os sectores industrial e das
empresas devem reestruturem e tornarem
mais competitivas nas economias regionais e
nacionais capazes de competir num mercado
global: a força de trabalho europeia portanto,
se adaptar a um ambiente onde a mudança
está ocorrendo todos os dias e onde é sempre
preferível ter novas competências.
A educação e a formação são de grande importância no desenvolvimento do potencial de
competitividade a longo prazo e também para
a coesão social: todos os cidadãos devem beneficiar da maior quantidade e qualidade dos
empregos disponíveis . A União Europeia tem
um conjunto abrangente de políticas e estratégias a nível regional, nacional e da UE para
melhorar a qualificação da força de trabalho
europeu. Muitas desses medidas ambicionam
melhorar os sistemas de ensino superior e da
formação profissional e criar ligações mais
profícuas entre formadores e indústria para
assegurar que as habilidades ensinadas são
as exigidas pelas empresas hoje e amanhã.
Novas competências para novos empregos
Iniciativa conjunta da política, lançada em
cooperação entre a Comissão Europeia e os
Estados-Membros destinadas a resolver alguns dos assuntos mencionados no apoio aos
Estados-Membros e as regiões no desenvolvimento de formas mais eficazes para analisar e
prever que habilidades serão necessárias nos
mercados mercados de trabalho, e graças a
esse conhecimento para melhorar e adaptar a
educação e a formação, a fim de proporcionar
aos trabalhadores as competências necessárias.
«Novas competências para novos empregos», baseia-se em instrumentos comunitários
existentes, como o Fundo Social Europeu
(FSE) para atingir seus objetivos. As prioridades do FSE para 2007-2013 preocupações de
recursos humanos de todas as actividades relacionadas com a educação ea formação: não
visa apenas melhorar a qualidade ea oferta de
educação e treinamento para ajudar as pessoas a encontrar emprego, mas também para
promover a formação como um processo de
aprendizagem útil para ajudar os trabalhadores a manter o local para obter uma promoção,
para se preparar para uma nova posição e voltar ao mercado de trabalho.
A iniciativa também contribui para a estratégia «da União Europeia 2020», o resultado da
estratégia de Lisboa para o Crescimento e o
Emprego. O relatório do Grupo de Alto Nível de
Peritos Independentes, criado pela Comissão
Europeia foram apresentadas recomendações
sobre como avançar na agenda, «Novas competências para novos empregos» na estratégia
«da UE até 2020». Este é um elemento essencial da Estratégia Europeia de Emprego para
expandir e aumentar o investimento na qualificação dos trabalhadores, no âmbito do objectivo global de criar novos e melhores postos
em toda a UE. 
Dra. Angela M. Carlucci
políticas sindicais Internacional
Política social e migração
Syna - sindicato
Referendo sobre a 4 Revisão LSD
Syna lança em toda a Suíça a recolha de assinaturas
S
indicato Syna começou a reunir em
todo o país assinaturas contra o referendo a revisão da Lei de Seguro
Desemprego (LSD). Este é um sinal claro de
que Syna está contra a degradação do desemprego ainda mais sobre as costas dos trabalhadores.
Atualmente, na Suíça, mais de 170 000 pessoas sem trabalho. As perspectivas continuam
sombrias para o ano corrente e no próximo.
No meio desta crise estão a ser cortados os
subsídios de desemprego por mais de 600
milhões de francos. Enquanto os bancos foram socorridos com bilhões de francos e os
Managers, já estão novamente a receber milhões de bônus, portanto, os desempregados
as pessoas em situação de
risco isso é irresponsável.
Segundo - Os profissionais jovens com menos de
30 anos são punidos, além
do reforço dos critérios de
aceitabilidade.
Terceira - revisão impede
uma redução séria da dívida , que ainda abre a porta
para mais cotres nos direitos dos desempregados.
é devem pagar. Isto é inaceitável!
Primeiro – Esta revisão prevê cortes de todos os serviços afectados pelo desemprego e
O sindicato Syna decidiu lançar Referendo
contra a erosão do seguro-desemprego. Assina o referendo! 
22
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Foglio Ufficiale N. 25 del 30 marzo
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direzione Istituto scolastico comunale, viale Canavée, Mendrisio, tel. 091 6403300. Scadenza: 26
aprile.
Foglio Ufficiale N. 26 del 2 aprile
XX custode (50%) pista ghiaccio e bagnino (50%)
piscina comunale
XX bagnino/operaio generico, Municipio Chiasso
«Concorso personale UTC». Scadenza: 23 aprile.
Foglio Ufficiale N. 27 del 6 aprile
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XX cuoco esperto, tel. +39 031832540 o +39
3476060253, Marino.
XX autista patenti B C D, tel. +39 3405022731.
XX pavimentazioni stradali, operaio fabbrica o
altro, zona Sottoceneri. Tel. +39 3485420825.
XX panificatore,operaio generico esperto. Zona
Sottoceneri. Tel.+39 031933217, +39 3496914581.
XX barman, specilista cocktail's, tel. 079 2859088,
091 9660863.
XX autista, trasporto persone, fattorino, con
esperienza, full o part-time. Tel. 079 6318746.
XX domestica, assistenza anziani, aiuto cuoco,
stiro, baby sitter. Tel. +39 3391786300.
XX tecnico PC, assistenza a domicilio. Tel. 079
6206603.
XX montatore binari, esperto. Tel. 079 8496648.
XX autista pat. C/E grande esperienza. Tel. +39 338
4141016.
XX assistente anziani esperta, full o part-time,
zona Luganese. Tel. +39 3384918848.
XX custode d'immobili, disponibile full o part-time.
Tel. 091 6092090.
XX esperto coordinatore/responsabile reparto
solidi/liquidi in azienda farmaceutica, ev. altre mansioni. Tel. +39 3472543172.
XX magazziniere, settore alimentari o altro, esper-
to, con patente muletto. Tel. 079 2517599.
XX badante, pulizie, case anziani, alberghi, esperta,
baby sitting, zona Luganese. Tel. 0767089329.
XX collaboratrice familiare fissa o a ore. Tel. +39
333 6727603.
XX ricostruzione unghie in gel, ragazza esperta,
zona Mendrisiotto. Tel. 077 4032449.
XX operaio polivalente, 37enne, referenze, ottima
manualità, pat. B, o autista. Tel. +39 3476945283.
XX impiegata/centralinista, 1962, zona Luganese/Bellinzonese/Mendrisiotto. Buone conoscenze
PC, I/F/D, esperita, referenze. [email protected]
XX operaio, magazziniere esperto. Patente carrelli elvatori, disponibile turni. Tel. +39 3346150519.
XX signora tuttofare, aiuto cucina in ristorante
scolastico, badante o commessa. Zona Luganese. Tel. 079 4412223.
XX aiuto domiciliare anziani o in istituti privati. Infermiera CRS, esperta, affidabile, tel. 078 6946808.
XX operaio fabbrica venditore, buon Ingl e F. Ottima informatica.Tel. +39 328 7376980.
XX 36enne, laureata, buon inglese e PC, comunicativa e professionale, pluriennale esperienza impiegatizia front-back office, tel. +39 3471959246.
XX vetraio esperto, aiuto metalcostruttore, posa serramenti. Luganese, M'siotto. Tel. +39 3336133827.
XX laurea scienze economiche e sociali, esperienza
amministrativa e contabile, buona conoscenza F/E,
discreto D, buona conoscenza office, al 50%, tempo
indeterminato. Tel. 076 3232803.
XX segretaria/contabile al 50% (2.5 giorni settimanali), esperta. Lingue: I/F/D, inglese scolastico, zona
Luganese. [email protected]
XX giardiniere, manutenzione o muratore, esperto. Tel. 076 3033276. [email protected]
XX signora per pulizie o stiro, part-time, zona
Chiasso. Tel. +39 346 6761589.
XX elettronico elettricista, 28 anni, esperienza,
zona Sottoceneri. Tel. 076 2841498.
XX baby sitter, assistenza anziani notte, pulizie,
esperienza infermiera CRS. Tel. 079 6976361.
XX barman, cameriere o lavapiatti. Tel. 091
6466610 - 0788252937.
XX custode, autista, fattorino, magazziniere,
zona Sottoceneri. Tel. 076 5944239.
XX ragazzo 22 anni, amante fotografia e video, ottimo ingl. Tel. 0916825501 OCST Chiasso.
XX cameriere sala o barman, esperto, lingue nazionali + ingl.Permesso, [email protected]
XX disponente traffici, esperto, trilingue. Tel. +39
348 9303275.
XX giovane aiuto pasticciere o panettiere, zona
Mendrisiotto. Tel. +39 347 4526076.
XX coll. domestica, con esperienza, per 1 giorno o
2 a settimana, zona Luganese. Tel. 079 2049666.
XX cameriera da sala, caffetteria, 39 anni, con
esperienza. Permesso. Tel. +39 3342958800.
XX badante esperta, compagnia anziani, basso Ceresio e Mendrisiotto. Tel. 091 6305277.
XX meccanico, patente B, conoscenze Windows, office e mac. mail:[email protected] tel. +393771149823.
XX CH, laurea economia e comm., lavoro contabileamministrativo part-time, zona Chiasso. F e Ingl.
Esperta. Tel.+39 3386035091.
XX fotografo esperto ripresa fotografica e postproduzione, collabor. con fotografi, giornali, case
editrici, agenzie pubblicitarie. Tel. 079 753 41 25.
XX operaio esperto e affidabile, disponibile ai tre turni, patente carrelli elevatori. Tel. +39 0332 333673.
XX contabile, bilanci, IVA, salari, inglese, esperienza
pluriennale, M'siotto e Luganese. Tel. 0772551132.
XX domestica esperta, zona Luganese, disponibile
al mattino. Tel. +39 349 3123311.
XX cuoco o aiuto cuoco, zona Sottoceneri. tel.
078 3128988.
Giornale Aperto
15 aprile 2010 il Lavoro
23
Le Domande dei Lettori
Pensionati e dichiarazione dei redditi, cosa fare?
Sono un pensionato italiano e ho ricevuto da
parte dell’INPS, dopo il modello Obis-M, un
nuovo plico contenente vari documenti tra cui
il modello RED/EST e il modello di detrazioni
fiscali. Posso avere chiarimenti su cosa fare?
Antonio C.
Caro Antonio,
In questi giorni i nostri pensionati sono in procinto di ricevere o hanno già ricevuto direttamente al proprio domicilio, per conto dell’Inps,
alcune comunicazioni importanti. Nel primo
invio, all’inizio dell’anno, l’Istituto previdenziale
italiano aveva inviato il certificato di pensione
(Modello ObisM) con l’indicazione della prestazione in pagamento per l’anno 2010. Il modello
in questione è uno strumento utile per verificare l’importo della pensione e l’eventuale diritto
a qualche beneficio economico in più. Ma è
anche l’occasione per verificare alcuni dati.
Con un secondo plico, l’Inps sta adesso inviando ai pensionati il Modello Cud 2010, da
utilizzare per la dichiarazione fiscale. Chi ha familiari fiscalmente a carico riceve il modulo per
la richiesta delle detrazioni fiscali. Dal 2008,
infatti, coloro che usufruiscono delle detrazioni
d’imposta devono presentare annualmente la
relativa richiesta all’ente pensionistico (Inps o
Inpdap), indicando i dati anagrafici e i codici
fiscali dei soggetti a carico.
Nell’ambito poi delle operazioni periodiche di
verifica delle situazioni reddituali dei pensionati, incidenti sulle prestazioni pensionistiche, è
stata nel contempo avviata l’operazione di accertamento dei redditi dei pensionati, residenti
all’estero, relativi all’anno 2009.
L’Inps, con il messaggio n. 7977 del 19 marzo 2010, ha dato le istruzioni necessarie per
la compilazione dei modelli reddituali (MOD.
RED/EST 2010), con l’indicazione dei termini
per la presentazione delle dichiarazioni (si ricorda che dovrà avvenire per via telematica
entro il 30 giugno prossimo) e vengono fornite
indicazioni sulle procedure per l’acquisizione e
l’elaborazione delle dichiarazioni stesse. Poiché si tratta di una verifica importante, invitiamo tutti i pensionati a prendere contatto con la
sede del Patronato Acli più vicina per ricevere
un’assistenza gratuita e competente.
Si precisa che la mancata presentazione del
summenzionato modello reddituale può avere
come conseguenza la sospensione del pagamento dei ratei della pensione e in ogni caso
la non erogazione delle quote aggiuntive collegate al reddito.
Cordiali saluti. 
ti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto
Giorgio Mazzacchi.
• alle figlie Rosanna Mettler Soldati, socia Dipendenti
stato, e Patrizia, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Teresita Soldati-Astrelli.
• al marito Carlo, ai figli Nadia, Marco, Michela e
Lorenzo,al nipote Andrea Guadagnin, socio settore Falegnami, alla sorella Sonia, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Delia Maspoli.
• ai familiari di Francesco Errico di Malante, socio segretariato di Mendrisio, deceduto nelle scorse settimane.
• ai familiari e parenti di Maria Teresa Vertulli-Besana
di Malnate, socia segretariato Mendrisio, deceduta nelle
scorse settimane.
• ai genitori Nives e Carlo Sulmoni, soci AAPI Mendrisio,
all’adorato figlio Luca, ai fratelli Graziella con il marito
Lorenzo Bassi, direttore di Euromoda Chiasso, Daniele
con la moglie Lucia, Maurizio con la moglie Sabrina,
Annalisa, socia, con il marito Mario Moro, alla zia Mariassunta, socia, ai suoceri Liliana e Pietro, alla cognata
Annarita, ai parenti tutti, per la prematura dipartita della
loro cara congiunta Beatrice.
• ai familiari di Iginio Canova di Morbio Inferiore, socio
sezione AAPI, deceduto nelle scorse settimane.
• alla moglie Anna, ai figli Bruno e Désirée, ai parenti
tutti, per la tragica scomparsa del loro caro congiunto
Alessandro Macchi di Lugano, socio AAPI.
• alla mamma Claudia, socia settore Ospedali, al papà
Daniele, ai fratelli Felix, socio settore edilizia, e Simone,
ai familiari e parenti tutti, per la tragica e prematura
scomparsa del loro caro Moritz Mittero.
• alla moglie Alma, alle figlie Francesca e Loredana, ai
familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
Osvaldo Bernardazzi di Cademario, socio AAPI Luganese.
• a Wilma Moschetti, socia sezione Anziani dipendenti Stato, segretariato di Locarno, e parenti tutti, per la
prematura ed improvvisa scomparsa del caro nipote
Jaggar Pace.
• ai famigliari di Palmira Gisiger, socia sezione AAPI, Segretariato Locarno, scomparsa negli scorsi giorni.
• a Tatjana Varini, socia sezione Ospedali, Segretariato
Locarno, e famigliari tutti, per la morte della suocera
Aline Varini.
• ai genitori e parenti tutti, per la tragica e prematura
scomparsa del loro caro Paolo Valentini di Cuveglio, socio segretariato del Luganese.
• alla moglie Giancarla, ai figli Damiano e Sebastiano, ai
fratelli, alla sorella, al cognato Paolo Milesi, socio segretariato Mendrisio, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Antonio Conti di Val Rezzo.
Francesco Onorato
Cordinatore naz.le
Patronato ACLI Svizzera
VITA NOSTRA
„„
Felicitazioni
• a Carmen Camele, socia settore Cliniche, e Massimiliano Zampetti, socio settore Servizi, per la nascita di Federico Alessandro, al quale auguriamo ogni
bene.
• ad Alessandro Gula, socio settore Impiegati d’ufficio,
e Sonia, per la nascita di Christian, con l’augurio di un
futuro sereno e ricco di ogni bene.
• a Milos e Bojana Petrovic, socia settore Salute, per la
nascita di Maria, alla quale auguriamo ogni bene.
• alla famiglia di Davide Castellani e Tatjana Piccirillo,
socio settore Case anziani, per la nascita di Raissa.
• alla famiglia di Maurizio Merenda, socio settore Polizia
cantonale e Laura Gianini, per la nascita di Fabio.
„„
Condoglianze
• alla moglie Nicolina, ai figli Amelia, Giuseppe, Rosalba
e Franca, con le rispettive famiglie, ai parenti tutti, per la
scomparsa del loro caro congiunto Francesco Zambrano, fedelissimo socio OCST segretariato Sopraceneri per
ben 35 anni, brillante ed attivo fiduciario, membro del
Comitato cantonale, ha anche ricoperto la carica di delegato in occasione di alcuni congressi, rappresentando
le maestranze del settore Metallurgia.
• alla moglie Gabriella, ai figli Andrea, socio, e Gianluca,
ai fratelli Giuseppe, socio segretariato del Luganese, ed
Enrico, ai suoceri, ai cognati e cognate, ai parenti tut-
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
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Tiratura confermata REMP
40'672 copie
„„In memoria
• a dieci anni dalla scomparsa, ricordiamo con affetto
Arnoldo Spadini, collega nei segretariati di Bellinzona e
Grono.
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Romano Rossi
- Vicepresidente: Bruno Ongaro
- Membri:
Carla Albertoli, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti,
Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani,
Flavio Ugazzi
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Dario Tettamanti
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Paolo Locatelli
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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12 — 5