15 aprile 2010
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lavoro Giornale dell'Organizzazione cristiano-sociale ticinese 15 aprile 2010 - Anno LXXXV - N.6 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 4 Prossimo numero: 29 aprile 2010 Monitoraggio fiscale Lealtà verso i lavoratori pagina 7 Edilizia Aggiornamenti contrattuali pagina 8 Iniziative Iscrivetevi al primo torneo di calcio interaziendale pagine 12-13 Storia de «il Lavoro» Un giornale combattivo pagina 2 pagine 11- 3 Disoccupazione Votate il referendum contro lo smantellamento dell’Assicurazione Disoccupazione Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Attualità 15 aprile 2010 il Lavoro Assicurazione disoccupazione Ecco perché è importante firmare per il referendum Riportiamo qui di seguito gli aspetti più penalizzanti per gli assicurati introdotti nella IV revisione della Legge sull’Assicurazione disoccupazione, cui fanno fronte degli aumenti inadeguati delle fonti di finanziamento. È possibile evitare che queste modifiche entrino in vigore firmando il referendum proposto nella pagina seguente: non esitate a partecipare! Luca Camponovo Occupazione adeguata Non si applica più ai minori di 30 anni la disposizione (art. 16 cpv. 3 LADI) che libera dall’obbligo di accettare senza indugio qualsiasi occupazione se questa non tiene convenientemente conto delle capacità e dell’attività precedente dell’assicurato. Questa modifica obbliga un ragazzo sotto i 30 anni ad accettare qualunque tipo di occupazione, pena la perdita del diritto all’indennità di disoccupazione. Periodi di attesa (art. 18 cpv. 1 LADI) Il diritto alle indennità inizia dopo un periodo di attesa di 5 giorni di disoccupazione controllata (per tutti), mentre ora colpisce unicamente salari che superano determinate cifre. Per le persone che non hanno obblighi di mantenimento nei confronti di figli minori di 25 anni, il periodo di attesa è differenziato ed è di: 10 giorni per un guadagno assicurato da 60’001 a 90’000 fr.; 15 giorni per un guadagno assicurato da 90’001 a 125’000 fr.; 20 giorni per un guadagno assicurato superiore a 125'000 fr. Importo indennità giornaliera (art. 22 cpv. 2 LADI) È stato abrogato il capoverso che stabilisce che chi beneficia di un’indennità giornaliera intera inferiore a Fr. 140, ha diritto all’80 per cento del guadagno assicurato. In questo modo è stata abolita una protezione per i redditi bassi che, con l’entrata in vigore della legge, riceverebbero solo il 70 per cento del guadagno assicurato se non hanno degli obblighi di mantenimento nei confronti dei figli di età inferiore ai 25 anni o non riscuotono una rendita di invalidità con un grado di almeno il 40 per cento. Guadagno assicurato (art. 23 cpv. 3bis LADI) Il guadagno conseguito partecipando ad un provvedimento inerente il mercato del lavoro finanziato dall’ente pubblico, non è più assicurato. Sono fatti salvi i provvedimenti art. 65 e 66 LADI, cioè API (assegno periodo introduzione) e AFO (assegni di formazione). Ciò significa che, per esempio, provvedimenti finanziati da un ente pubblico (comune, stato, ...), non sono considerati periodo di contribuzione e non danno quindi diritto alla riapertura di un nuovo termine quadro, nel caso in cui sia scaduto il diritto alle indennità. È stato inoltre abrogato l’Art. 23 cpv. 4 e 5 che prevede che ai fini del calcolo del guadagno assicurato in caso di guadagno intermedio, vengano considerati anche i pagamenti compensativi. Si tratta in sostanza di questo: se durante il periodo di disoccupazione si accetta un posto di lavoro nel quale si viene retribuiti una cifra inferiore rispetto al guadagno assicurato (per es. Fr. 1’000 con un guadagno assicurato di Fr. 3’000), si ha diritto al pagamento compensativo (80 per cento di Fr. 2’000, ossia Fr. 1’600). Alla fine del termine quadro durante il quale si ricevono le indennità di disoccupazione, se ha lavorato per un periodo sufficiente, l’assicurato ha diritto all’apertura di un nuovo termine quadro in cui viene fissato un nuovo guadagno assicurato. Con l’abrogazione di questi due capoversi, il guadagno assicurato corrisponderà solo a quanto l’assicurato ha ricevuto come guadagno intermedio (Fr. 1’000 e non Fr. 2’600 come avveniva finora). In questo caso, se l’assicurato conserva il posto di lavoro a tempo parziale o con un basso salario non riceverà più la compensazione; se invece perderà il posto di lavoro, riceverà solo il 70 per cento del guadagno intermedio (di Fr. 1’000). Guadagno intermedio (art. 24 cpv. 4 LADI) Il diritto alla compensazione della perdita di guadagno esiste al massimo durante i primi 12 mesi di un’attività lucrativa; esso sussiste al massimo fino alla fine del termine quadro per la riscossione della prestazione nel caso di assicurati che hanno un obbligo di mantenimento nei confronti di figli di età inferiore ai 25 anni o di assicurati che hanno più di 45 anni. Numero massimo di indennità giornaliere (art. 27 cpv. 2 e segg. LADI) L’assicurato ha diritto a: 260 indennità giornaliere se può comprovare un periodo di contribuzione di 12 mesi (ora 400 indennità); 400 indennità giornaliere se può comprovare un periodo di contribuzione di 18 mesi (ora 12 mesi); 520 indennità giornaliere se può comprovare un periodo di contribuzione di 24 mesi e ha compiuto 55 anni o riscuote una rendita di invalidità almeno con un grado di invalidità del 40 per cento (ora 18 mesi di contribuzione); le persone esonerate dall’adempimento del periodo di contribuzione hanno diritto a 90 indennità giornaliere al massimo (ora 260 indennità); le persone minori di 25 anni che non hanno un obbligo di mantenimento nei confronti di figli hanno diritto a 200 indennità giornaliere al massimo (ora 400 indennità); è stato abrogato l’art. 27 cpv. 5 che prevede che cantoni colpiti da elevata disoccupazione possono aumentare di 120 unità il numero massimo di indennità. Questa richiesta è stata attualmente presentata anche dal nostro cantone al Consiglio Federale. A fronte di queste notevoli riduzioni delle prestazioni, sono invece contenuti gli aumenti delle fonti di finanziamento dell’Assicurazione disoccupazione. Aliquota di contribuzione (art. 3 LADI) L’aliquota di contribuzione, cioè l’ammontare che per il 50 per cento viene dedotto dalla busta paga e per il restante 50 per cento versato dal datore di lavoro, ammonterà al 2,2 per cento (ora 2,0 per cento) sino al guadagno massimo assicurato (frs. 10’500.-). Partecipazione della Confederazione (art. 90 a LADI) La partecipazione prevista ammonta allo 0,159 per cento della somma dei salari soggetti a contribuzione (ora 0,15 per cento). Cassa disoccupazione cristiano sociale / OCST... ...la cassa numero 1 in Ticino www.cd-ocst.ch Sindacato Attualità 15 aprile 2010 il Lavoro 3 Raccolta di firme per il referendum contro la IV revisione della LADI Firmate contro lo smantellamento dell’Assicurazione disoccupazione L’ OCST dice «No» alla quarta revisione della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione e chiede ai cittadini e alle cittadine svizzere di partecipare alla raccolta di firme che consentirà di sottoporre alla votazione popolare la modifica del 19 marzo 2010 votata dal Parlamento. In Svizzera ci sono ora più di 170‘000 disoccupati. Questa cifra è dovuta alla crisi finanziaria ed economica mondiale, e questo è certamente il momento più sbagliato per smantellare le prestazioni sociali. Inoltre i duri colpi inferti alla stabilità dell’impiego da un’economia che richiede sempre più flessibilità, rendono il ruolo dell’Assicurazione disoccupazione centrale anche per il futuro, quando la crisi sarà superata. Contro lo smantellamento incosciente delle prestazioni Il Parlamento intende ridurre il numero delle indennità giornaliere e aumentare il periodo contributivo. Inoltre, è previsto di svalutare il guadagno intermedio comprovato e abolire le misure di sostegno regionali in caso di alti tassi di disoccupazione, riducendo in questo modo le prestazioni degli assicurati. Nella pagina precedente abbiamo riportato alcune indicazioni sulle misure più penalizzanti. Contro la discriminazione dei giovani Giovani professionisti con ottime qualifiche devono accettare qualunque tipo di lavoro, senza riguardo alla loro formazione. Vengono ridotte le loro indennità giornaliere e prorogati i periodi d’attesa. Ciò è vessatorio e demotivante e compromette le prospettive dei giovani sul mercato del lavoro. Contro il finanziamento irresponsabile dell’assicurazione contro la disoccupazione Con un ammanco di sei miliardi di franchi, l’assicurazione contro la disoccupazione attualmente sprofonda nelle cifre rosse e questa riforma mirava proprio al ristabilimento di una situazione finanziaria equilibrata. Si è andati però nella direzione sbagliata. Invece di ritoccare verso l’alto i contributi, che erano stati abbassati nella terza revisione della legge che faceva riferimento ad una previsione errata del numero di disoccupati, il Parlamento è intervenuto con l’ascia tagliando notevolmente le prestazioni. Il risanamento dei debiti proposto oggi inoltre dovrebbe durare fino al 2028. Questo finanziamento è irresponsabile e spiana la strada a un’ulteriore riduzione delle prestazioni. Partecipate alla raccolta di firme! I cittadini e le cittadine svizzeri possono partecipare alla raccolta di firme compilando ed inviando il tagliando qui sotto a: Segretariato cantonale OCST, via Balestra 19, 6900 Lugano o a: Travail.suisse, CP 5775, 3001 Berna Trovate ulteriori informazioni e il modulo per le firme sul sito www.ocst.com. Tagliando NO allo smantellamento dell’assicurazione disoccupazione! Referendum contro la quarta revisione della legge sull’assicurazione contro la disoccupazione I cittadini e le cittadine svizzeri sottoscritti aventi diritto di voto, fondandosi sull’art. 141 della Costituzione federale e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici (art. 59 segg.) chiedono che la modifica del 19 marzo 2010 della legge federale su l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione e l’indennità per insolvenza (legge sull’assicurazione contro la disoccupazione, LADI) sia sottoposta a votazione popolare. Sulla presente lista possono firmare solo aventi diritto di voto al livello federale nel Comune indicato. Cantone: N. N° d’avviamento postale: Comune politico: Cognome / nome Data esatta di nascita (di proprio pugno e possibilmente in stampatello) (giorno/mese /anno) Indirizzo (via e numero) Firma autografa Controllo (lasciare in bianco) 1 2 3 Travail.Suisse provvederà all’attestazione del diritto di voto. Scadenza del termine di referendum: 8 luglio 2010. Si attesta che i summenzionati (numero) firmatari hanno diritto di voto in materia federale ed esercitano i diritti politici nel Comune summenzionato. Chi appoggia la domanda deve firmarla personalmente. Chiunque si rende colpevole di corruzione attiva o passiva oppure altera il risultato della raccolta delle firme è punibile secondo l’articolo 281 e rispettivamente 282 del Codice penale. Luogo: Bollo ufficiale: Ritornare subito il formulario, completamente o parzialmente riempito, a Travail.Suisse. Ulteriori formulari per la raccolta delle firme nonché informazioni sul referendum e su Travail.Suisse sono reperibili sul nostro sito www.travailsuisse.ch. Data: Il funzionario attestatore (firma autografa e qualità ufficiale): Travail.Suisse Casella postale 5775 3001 Berna 4 Sindacato Frontalieri 15 aprile 2010 il Lavoro Monitoraggio fiscale: a proposito di un volantino pateticamente bilioso Questione di lealtà verso i lavoratori Meinrado Robbiani N on è da tutti riuscire a convertire un intervento di assistenza ai lavoratori, quale è il monitoraggio fiscale per i frontalieri, in un’occasione di astiosa rivalità e di attizzato scontro con le altre organizzazioni sindacali. A qualcUnia è riuscito. Nell’intricata vicenda del monitoraggio si è essenzialmente trattato di muoversi su due piani. Da un lato, fornire ai lavoratori le indicazioni più esatte sull’applicazione delle direttive ufficiali per evitare di esporli a indesiderati contraccolpi. Dall’altro, attuare interventi e pressioni per correggere gli indirizzi iniziali dell’autorità fiscale soprattutto in materia di dichiarazione del secondo pilastro. Il primo versante di impegno è risultato tutt’altro che agevole. L’agenzia delle entrate ha brillato per incompletezza, fornendo indicazioni a spizzico e non sempre cristalline. L’OCST ha seguito con scrupolo quanto emanato dall’autorità attenendosi ad una linea di rigore informativo. Non ha mai spacciato per ufficiale ciò che non lo era; non ha venduto per acquisito ciò che rientrava ancora solo nei suoi auspici e obiettivi. L’esclusione del secondo pilastro dal monitoraggio è così stata comunicata solo al momento della pubblicazione della circolare del 12 marzo. Che fino a questa data le cose stavano diversamente è comprovato dall’apposita riunione dei sindacati italiani, su sollecitazione di quelli ticinesi, con l’agenzia delle entrate. Perché mai chiedere un incontro se tutto fosse chiaro come qualcuno andava sostenendo? Il secondo fronte di azione si è soprattutto concentrato, da parte nostra, sul lancio di una petizione (dicembre 2009) e sull’intensificazione dei con- tatti esterni: con l’Agenzia delle entrate, con la Cisl e con un gruppo di parlamentari italiani sensibili ai temi dei frontalieri. Questi contatti hanno mirato a togliere l’incongruenza della dichiarazione del secondo pilastro e a definire una corretta interpretazione delle circolari dell’autorità fiscale. Lo ripeto: non è perciò da tutti riuscire a trasformare questa delicata vicenda in una piattaforma per spargere bile sulle altre organizzazioni. Questa capacità, che non è certo motivo di vanto e fierezza, è comprovata da un recente volantino del citato sindacato. Trasuda livore e supponenza. Gli si può tuttavia essere perlomeno grati per l’affermazione che «l’onestà non è figlia di tutti». Niente di più vero! Non è certo figlia di chi –come si rileva dal volantino- lascia intendere al lettore meno informato di avere partecipato alla riunione di gennaio dei sindacati italiani con l’Agenzia delle entrate. Non è nemmeno figlia di chi, parlando di questo incontro, cancella completamente la presenza della Cisl, che vi ha partecipato in stretto contatto con l’OCST: semplice sbadatezza o dimenticanza poco onesta? Non si può perciò che condividerlo: «l’onestà non è figlia di tutti». Il volantino scade oltretutto nel ridicolo quando scomoda sentenze ampollose quali «il re è nudo». L’OCST, a non averne dubbi, né è solleticata da ambizioni regali né si sente nuda. È semmai la supponenza un po’ tronfia dell’estensore del volantino a mostrarsi senza veli. Fatte queste precisazioni, rese purtroppo necessarie dai soliti tentativi di denigrazione, nemmeno noi «non intendiamo promuovere una sterile polemica, perché riteniamo che saranno gli stessi lavoratori frontalieri a capire» chi lavora seriamente. E se vorranno avere una ulteriore convalida della serietà con la quale l’OCST affronta i temi dei frontalieri (serietà che non esclude quella degli altri quando ne sappiano dare prova) basterà considerare chi è in prima fila anche sugli altri campi dove la tutela dei frontalieri è di particolare attualità. Il prolungamento delle indennità di disoccupazione innanzitutto: è una rivendicazione lanciata dall’OCST, che si è riusciti a fare riprendere anche da alcuni parlamentari italiani. In secondo luogo, l’inversione della procedura di opzione per l’assicurazione malattia, fonte di notevoli disagi. Oltre ad avere ricorso sino al Tribunale federale e ad avere inoltrato numerose opposizioni, questo tema è stato sollevato dall’OCST nel parlamento federale interpellando nel contempo sia l’autorità cantonale, sia l’ambasciata italiana. Questi impegni, come quello del monitoraggio fiscale, sono condotti senza scadere in ambìti pretesti per attacchi contro gli altri sindacati. Sono campi di impegno in favore dei frontalieri punto e basta! ...ancora sul monitoraggio fiscale La posizione dei Centri di assistenza fiscale dei tre principali sindacati italiani Pubblichiamo una nota del 24 marzo 2010 redatta congiuntamente dai CAF dei tre maggiori sindacati italiani che hanno assunto una posizione unitaria in merito al monitoraggio. Sottolineiamo il concetto di sanatoria espresso nel paragrafo centrale della nota sia per il possesso di conti correnti all’estero che dei mancati obblighi dichiarativi degli interessi per gli anni antecedenti il 2009. C on la circolare n 11 del 12 marzo 2010, l’Agenzia delle Entrate, a seguito di sollecitazioni, anche dei rappresentanti dei lavoratori transfrontalieri, ha riaffrontato le problematiche relative alla regolarizzazione delle omissioni sul monitoraggio degli investimenti e delle attività di natura finanziaria, possedute all’estero, integrando quanto già espresso, con la circolare n 48 del 17 novembre 2009. Considerata l’ampia platea di lavoratori interessati alla regolarizzazione, e per riaffermare la disponibilità dei CAF Cgil, Cisl e Uil, ad assistere, detti soggetti nel corretto adempimento, dei propri obblighi fiscali, forniamo di seguito una sintesi al documento dell’Agenzia delle Entrate. Si sottolinea che possono usufruire di questa agevolazione solo i contribuenti per i quali la violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l’autore o i soggetti solidalmente obbligati, abbiano avuto formale conoscenza. Sindacato Attualità 15 aprile 2010 il Lavoro Per quanto riguarda le sanzioni derivanti dalDipendenti privati frontalieri L’Agenzia delle Entrate, chiarisce che ai la- la presentazione, l’Agenzia delle Entrate, nel voratori frontalieri (e di imprese private italiane, considerare superati i chiarimenti resi con la straniere o multinazionali) che abbiano mante- circolare 49 del 2009, illustra in modo chiaro nuto in Italia la residenza fiscale, si applica il e dettagliato le varie situazioni di regolarizzaregime sanzionatorio attenuato, che consente zione della dichiarazione dei redditi, di cui si di regolarizzare la mancata presentazione del propone di seguito (ndr. nella tabella qui sotto) quadro RW, entro il 30 di aprile 2010, indican- una sintesi del prospetto: do la sola consistenza dei depositi, posseduti Nel caso in cui la dichiarazione determini un al 31 dicembre 2008. Attraverso la presenta- debito di imposta, dovranno essere versate le zione di tale dichiarazione, si sanano anche le relative sanzioni previste per il ravvedimento annualità precedenti al 2009, con riferimento operoso. al possesso di depositi in conto corrente sul In caso di versamento in misura maggiore quale confluisce il salario e per gli obblighi di- di quella prevista, si potrà inoltrare istanza di chiarativi inerenti agli interessi sul conto cor- rimborso. rente estero. È stato chiarito che non sono oggetto di Altri soggetti monitoraggio fiscale, le somme riconducibili Per gli altri soggetti, diversi dai lavoratori alla previdenza complementare organizzate frontalieri e dai dipendenti pubblici all’estero, o gestite da società ed enti di diritto estero, le eventuali irregolarità sul monitoraggio fiscacome ad esempio il cosiddetto Secondo Pi- le, possono essere sanate attraverso lo scudo lastro. fiscale, o la dichiarazione integrativa, nel caso L’Agenzia ha inoltre precisato che il mede- in cui le inadempienze siano riferite esclusivasimo trattamento sanzionatorio è applicabile mente all’anno di imposta 2008. anche agli ex dipendenti privati attualmente in pensione (ndr. «e anche nel Lavoratori dipendenti all’estero (frontalieri) che presentano dichiarazione dei redditi 2008 caso in cui tali o integrazione soggetti non svolgano più Adempimento entro il... Sanzione la loro attività lavorativa ed Presentazione della dichiarazione dei red30 aprile 2010 21 euro abbiano matuditi (modello Unico 2009) con quadro RW rato la propria disponibilità Presentazione della dichiarazione dei red- 30 aprile 2010 21 euro all’estero», diti integrativa (modello Unico 2009) con come recita la quadro RW 30 settembre 2010 25 euro circolare). CORSI DI FORMAZIONE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel 091 921 15 51 Fax 091 923 53 65 [email protected] www.cfp-ocst.ch ff INFORMATICA BB ECDL Start 2007, dal 20 aprile, minimo 10 partecipanti, ma-gio, 18.00-21.00, 90 ore. Costo: fr. 910.- soci, fr. 1'590.- non soci. BB Introduzione all’informatica, dal 19 aprile, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 19.00-22.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB Introduzione all’informatica, dal 31 maggio, minimo 10 partecipanti, lu-mer, 9.00-12.00, 36 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. 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Hanno lavorato per svariati anni presso la Ferriere Cattaneo di Giubiasco: rappresentante del fondo di previdenza il primo, più volte membro e presidente della commissione di fabbrica il secondo. Amavano discutere tra di loro in modo molto appassionato, ma lealmente, senza la presunzione di essere l’uno più bravo dell’altro. Le loro litigate, si fa per dire, erano degne della migliore rappresentazione comica: una miscela, talvolta incomprensibile, tra la parlata italiana «spagnoleggiante» e la flemmatica cadenza napoletana. Due amici dell’OCST M. L. Luque che alla nostra gente e al sindacato hanno dato molto: semplici lavoratori che spendevano, senza nulla ricevere in cambio, molto del proprio tempo a favore di chi aveva bisogno. La loro presenza e la partecipazione si spendeva in F. Zambrano più ambiti, sia all’interno delle strutture dell’OCST che al suo esterno. Due amici dell’OCST apparentemente diversi, ma uniti dalla stessa convinzione: aiutare il prossimo. Due veri cristiano-sociali, dalla punta dei piedi all’ultimo del capelli! Umili ma sempre e comunque al servizio dei più deboli. Il segretariato regionale del Sopraceneri, ed in particolare i colleghi della sede di Bellinzona, ricorderanno i due amici Manolo e Francesco con immutata riconoscenza. Alle rispettive famiglie, rinnoviamo le nostre sincere condoglianze. *Segr. regionale Sopraceneri Rivista Risvegli Pubblicati gli atti del convegno ticinese su don Luigi Sturzo Agostino Savoldelli C ontinuano le serate organizzate dalla Federazione Associazioni femminili Ticino (Faft), in collaborazione con l’OCST, Dialogare, Formazione Orientamento Consulenza, Confederazione Svizzera, Dipartimento federale dell’interno (Dfi), Ufficio federale per l’uguaglianza fra uomo e donna (Ufu) e Aiuti finanziari in base alla legge sulla parità dei sessi, per acquisire strumenti utili ad affrontare e gestire le difficoltà che le donne possono incontrare nella vita e nel lavoro. Gli incontri si tengono il martedì dalle ore 20.00 alle 22.00 in via Lanz 15 a Mendrisio, presso la sede del sindacato OCST. BB Le assicurazioni sociali, 20 aprile l’AVS/AI/IPG; le prestazioni sociali (assegno prima infanzia, assegni integrativi per figli, sussidi e borse di studio); la LPP; la legge sulla disoccupazione (LADI). Relatrici: Nora Jardini Croci Torti, Avvocata Davina Fitas, Sindacalista OCST BB Strategie per trovare lavoro, 27 aprile Curriculum vitae Bilancio professionale. Info e iscrizioni P ochi sono a conoscenza dei rapporti tra don Luigi Sturzo (1871-1959) e il Ticino. Per lo più si sa che il sacerdote siciliano ha fondato nel 1919 il Partito Popolare Italiano ma non si conoscono i principi filosofici che stanno alla base di tale formazione politica. Meno noti ancora sono gli stretti rapporti che Sturzo ha avuto con esponenti politici e sindacali durante il suo esilio forzato a Londra (vi rimase sedici anni). Ebbene, il convegno di studi «Alle radici del cattolicesimo democratico» che si è svolto il 12 settembre 2009 a Massagno ha messo a fuoco sia le fondamenta di un partito democratico ispirato ai valori del cattolicesimo, sia i rapporti tra don Sturzo e i giornali dell’area cattolica ticinese «Popolo e Libertà» e «il Lavoro». Quella con il prete-politico italiano attorno agli anni della seconda guerra mondiale è stata una collaborazione notevole per la maturazione in senso democratico dei cattolici ticinesi. E ora abbiamo a disposizione gli atti di quel convegno che ci permettono di approfondire la materia. A quel momento l’esule politico siciliano a Londra non aveva voce in Patria, l’unica voce del suo pensiero politico in lingua italiana erano gli organi di stampa ticinesi citati. La vita, una corsa a ostacoli? Tel. 079 2296347 Info Si possono avere copie degli atti scrivendo ad Agostino Savoldelli, redattore di «Risveglio» [email protected]. [email protected] Sindacato Attualità 15 aprile 2010 il Lavoro Edilizia e rami affini - Trattative dell’ultimo minuto Mancano all’appello ancora due settori Paolo Locatelli D opo un avvio scoppiettante, perlomeno nella tempistica con l’accordo nel settore dell’edilizia principale discusso a livello nazionale e trasportato nel CCL cantonale nel volgere di pochi mesi, ancora prima di novembre 2009, nessuna soluzione salariale è stata ancora conclusa nei settori della pittura e delle falegnamerie. Trattative salariali, in entrambi i casi, effettuate a livello nazionale ... e da mesi in fase di impasse. Pittura e falegnamerie Nel settore della pittura, con gli aumenti salariali che abitualmente vengono concessi a partire dal 1. aprile, l’associazione padronale ticinese ha accettato di incontrare i sindacati locali per verificare una possibilità di accordo cantonale sui salari dopo il risultato «zero» raggiunto, si fa per dire, a livello nazionale. Un incontro di trattativa locale avrà luogo dopo il 23 aprile 2010, se verrà confermato dall’assemblea generale dell’associazione padronale ticinese. Stessa musica con i falegnami, se non addirittura più stonata: nessun accordo raggiunto a Zurigo, nessun accordo cantonale. Questo il metro di misura dell’associazione padronale di categoria. L’irritazione dei lavoratori occupati nelle imprese di pittura e delle falegnamerie è palpabi- le: come mai, in altri settori affini, i salari sono stati ritoccati verso l’alto (con aumenti tra i cts 20 e cts 40) mentre per i falegnami e i pittori un pugno di mosche? Atteggiamento scarsamente sensibile alle esigenze dei lavoratori (che comunque, anche se l’indice del rincaro si attestava sullo zero, hanno subito un aumento del costo della vita da più fronti, ad esempio i premi della cassa malati per la cura medica ed ospedaliera. Ricordiamoci che stiamo parlando di aumenti salariali di pochi centesimi di franco, insignificanti per chi li dovrebbe corrispondere ma determinanti per chi li riceve. Lasciamoci comunque sorprendere dalle due associazioni padronali ticinesi. Gessatori In zona Cesarini, dopo aver lungamente tergiversato, è stato concluso un accordo salariale valido a partire dal 1. marzo per i lavoratori occupati nella gessatura: 20 centesimi di aumento generale nella busta paga attraverso un corrispondente riconoscimento sull’indennità di pranzo, che da fr. 1.20 passa a fr. 1.40 all’ora (salari generali e minimi contrattuali invariati rispetto all’anno 2009). Informeremo da queste pagine i colleghi falegnami e pittori su eventuali sviluppi. I nostri segretariati regionali sono comunque a disposizione per gli associati che avessero bisogno ulteriori ragguagli. Posa pavimenti Benevenuto al decreto di obbligatorietà generale A nche il contratto collettivo della Posa pavimenti è stato decretato di obbligatorietà generale, come conferma la pubblicazione sul Foglio ufficiale del 26 marzo scorso. Il decreto dovrebbe entrare in vigore ad un mese dalla pubblicazione. «Un passo decisamente importate per il settore, ha detto Paolo Locatelli, responsabile del settore Edilizia e rami affini dell’OCST, come già avvenuto per i giardinieri, i piastrellisti ed i Inserzione lavoratori del granito». Si tratta di una decisione importante che tutela i lavoratori e la concorrenza leale fra le imprese. L’obbligatorietà generale infatti vincola per legge tutte le aziende che lavorano in Ticino, indipendentemente dal fatto che siano o meno firmatarie del contratto collettivo, ed anche le ditte estere. In questo modo si crea una protezione contro il dumping salariale e si aumenta la competitività della manodopera locale. Le aziende che hanno sempre valorizzato i lavoratori e che hanno adottato il contratto collettivo, inoltre, non subiranno più la concorrenza sleale delle imprese che applicano prezzi più bassi risparmiando a spese del personale. Alla fine dello scorso anno sulle 85 ditte che operano nel ramo in Ticino, 50 aderivano al contratto collettivo. Erano invece registrate, secondo i dati dell’Associazione interprofessionale di controllo, 265 ditte estere. 7 REGIONE TRE VALLI Assemblea del settore energia Gli associati attivi e pensionati del Sindacato cristiano-sociale settore energetico della Svizzera italiana sono convocati all’assemblea che si terrà sabato 17 aprile 2010. Come di consueto oltre all’assemblea viene proposta una visita di sicuro interesse ed attualità che quest’anno sarà all’impianto di Termovalorizzazione dei rifiuti di Giubiasco. Programma 9.45 Ritrovo presso il Termovalorizzatore a Giubiasco 10.00 Visita guidata all’impianto 12.00 Assemblea e pranzo al Ristorante Morobbia a Camorino Ordine del giorno Relazione presidenziale Presentazione dei conti esercizio 2008 e 2009 e rapporti di revisione Nomina del comitato L’invito alla visita e al pranzo è esteso anche ai famigliari. Indicazioni stradali All’uscita autostradale Bellinzona Sud, direzione Camorino, indicazione Polizia e Centro Diagnostico, sempre diritto dopo il garage Mercedes a sinistra c’è il cartello indicatore Termovalorizzatore. Per ragioni organizzative, siete pregati di annunciarvi, entro martedì 13 aprile all’OCST di Biasca, tel. 091/873 01 20, oppure al Presidente Matasci tel. 091/857 43 14 o al vice Presidente Mazzoncini tel. 091/743 19 19. Per il pranzo sarà chiesta una partecipazione di fr. 20.00 sia agli associati, sia ai famigliari. Commissione interna del personale dei Servizi centralizzati dell’EOC Il segretariato OCST delle Tre Valli annuncia con piacere la formazione della nuova Commissione Interna del personale per i Servizi Centralizzati dell’Ente ospedaliero cantonale a Biasca, le strutture che svolgono funzioni di Lavanderia e Sterilizzazione per tutti gli ospedali pubblici del Cantone. La nuova squadra è composta dalla Presidente Alarica Bolzoni, Giorgio Zanetti (Vicepresidente), Monica Cairoli (Segretaria), Elisa Sanvito (sostituta segretaria nonchè cassiera) e dai membri Serena Monteggia-Opreni, Francesca Barbitta, Giuseppina Gerace, Maria Pia D’Ora, Miriam Notari, con i supplenti Cinzia Cataldo e Ljiljana Vukajlovic. Il nostro segretariato ringrazia tutti i membri per la disponibilità e augura loro buon lavoro! Sindacato Iniziative 8 15 aprile 2010 il Lavoro PRIMO TORNEO INTERAZIENDALE DI CALCIO A 7 domenica 13 giugno 2010 al Centro sportivo e ricreativo «alla Monda» di Vezia Sono aperte le iscrizioni! S ono aperte le iscrizioni per il Torneo interaziendale di calcio a 7 dell’OCST che si terrà domenica 13 giugno 2010 presso il Centro sportivo e ricreativo «alla Monda» di Vezia Di che cosa si tratta Il Primo torneo interAziendale di calcio a 7 dell’OCST è aperto a tutte le aziende e si svolgerà presso il Centro sportivo e ricreativo «alla Monda» di Vezia. È un’iniziativa del Gruppo giovani dell’OCST, che parteciperà con la propria squadra, per trascorrere una giornata di festa insieme al di fuori del consueto ambito lavorativo. Le squadre dovranno essere composte da 7 giocatori, 6 di movimento e il portiere. Ogni squadra potrà iscrivere qualche riserva. Saranno ammesse al torneo le prime 16 squadre che si iscriveranno. Se nella vostra azienda vi sono persone desiderose di partecipare, ma non riuscite a comporre una squadra al completo, la redazione de «il Lavoro» è a disposizione (Tel. 091 921 15 51, [email protected]) per pubblicare un annuncio per trovare i membri della squadra che vi mancano. Iscrizioni Per iscriversi è sufficiente compilare il tagliando qui sotto. Le iscrizioni chiuderanno il 20 maggio 2010. Iscrizione al torneo Nome della squadra Nome e cognome del Capitano e-mail La squadra (6 giocatori di movimento, portiere, riserve) partecipiamo al «Primo torneo interAziendale di calcio a 7 dell’OCST» partecipiamo alla grigliata in Luogo e data persone Firma Compilare e inviare a: Segretariato regionale OCST, Via Lanz 25, 6850 Mendrisio I familiari e gli amici dei giocatori che volessero partecipare alla giornata potranno usufruire a prezzi popolari, della buvette e di una grigliata a mezzogiorno cui è necessario, per motivi organizzativi, iscriversi entro il 7 giugno 2010. In caso di brutto tempo il torneo verrà annullato. Comunicheremo i dettagli del programma dopo la chiusura delle iscrizioni. Tagliando Telefono Quota di iscrizione La quota di iscrizione è di Fr. 100.- a squadra. La quota comprende: l’uso degli spogliatoi; la grigliata a mezzogiorno per i membri delle squadre. Le prime tre squadre classificate verranno premiati con le coppe del torneo, mentre a tutti i partecipanti sarà consegnato un piccolo omaggio. Sindacato Vendita 15 aprile 2010 il Lavoro 9 Personale di vendita La precarietà si diffonde a tutti i livelli N el ramo della vendita, l’organizzazione del lavoro avviene in misura sempre più estesa all’insegna della precarietà. Se le forme atipiche di lavoro e la flessibilità dei tempi di lavoro erano state inizialmente adottate soprattutto dalle grandi catene di distribuzione, con il tempo sono andate diffondendosi in modo capillare, contagiando anche i negozi medi e piccoli. Il significativo incremento dei punti di vendita e l’accresciuta concorrenza istauratasi nella distribuzione hanno ulteriormente accentuato la tendenza a comprimere i costi aziendali attraverso un impiego sempre più flessibile dei collaboratori e collaboratrici. Contratti di lavoro precari, eccessiva frammentazione delle giornate lavorative, mancato rispetto delle norme sulla pianificazione e l’organizzazione del lavoro sono ormai la regola nel settore. Si è pure diffuso il numero di datori di lavoro che offrono contratti a ore, senza garantire un tempo pieno. Per fare fronte ad afflussi di clientela superiori alle previsioni, impongono l’obbligo del lavoro supplementare. Il personale è così in una posizione di incertezza circa il tempo effettivo di lavoro ed è conseguentemente nell’impossibilità di pianificare il tempo disponibile. In questi casi è pure preclusa la possibilità di eventualmente combinare due attività a tempo parziale. Persino le norme legali a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, segnatamente nel campo della pianificazione del lavoro, vengono facilmente disattese. Le ditte rispondono alle sollecitazioni del mercato variando il grado di impiego del personale lungo l’arco della giornata e della settimana. Non vengono adeguatamente rispettati i preavvisi sugli orari di lavoro pianificati. Le conseguenze sul personale sono inquietanti. I dipendenti vivono sovente una situazione di pervasiva insicurezza. Lo stress, oltre ad incidere sulla salute, intacca la qualità delle relazioni personali. I rapporti con i superiori tendono ad essere più facilmente risucchiati in tensioni e contrasti. I tempi lavorativi sono meno conciliabili con quelli familiari. Ne risen- Tagliando Voglio abbonarmi a «Il Lavoro» Il/La sottoscritto/a Cognome Nome Sesso: M F Città Telefono E-mail Desidero sottoscrivere un abbonamento a Il Lavoro al prezzo di CHF 24.- all'anno. Luogo e data Compilare e inviare via posta o fax presso il: Segretariato cantonale Via Balestra 19, 6900 Lugano Tel: 091 921 15 51 Fax: 091 923 53 65 OCST Segretariato cantonale lavoro La forza del sapere! Indirizzo Nap tono perciò sia la salute, sia i compiti familiari ed educativi di numerosi lavoratori e lavoratrici. Questa diffusa situazione di precarietà, che mina la serenità, la salute e l’adempimento dei compiti familiari del personale di vendita, è oggetto in questi periodi di ulteriori interventi dell’OCST sulle imprese. Non si mancherà nemmeno di coinvolgere l’Ispettorato cantonale del lavoro per imporre il rispetto delle disposizioni della Legge federale del lavoro. Firma Oltre ottant'anni di vita, una presenza storicamente importante sul piano giornalistico, sociale, culturale, economico della Svizzera Italiana, è presente in modo capillare nel mondo del lavoro e dell'economia. In particolare segue con attenzione i rapidi e profondi mutamenti in atto nel mondo del lavoro e dell'economia, a livello organizzativo, tecnologico, occupazionale. È l'unico giornale svizzero con un'ampia diffusione transfrontaliera in Italia, nelle province di confine, in particolare Como, Varese, Verbania-Cusio-Ossola e Novara. La nuova impostazione grafica e redazionale accentua il contatto con i giovani, le donne, gli anziani e la famiglia. In tutte le sue edizioni propone una pagina in spagnolo, una in portoghese e anche in serbocroato. 10 Sindacato Attualità 15 aprile 2010 il Lavoro Banca commerciale di Lugano I licenziamenti alla BCL sono abusivi Richiesta l’attivazione dell’Ufficio di conciliazione Riportiamo un estratto del comunicato stampa inviato venerdì 9 aprile dall’Associazione svizzera degli impiegati di banca sulla difficile situazione alla BCL. D opo diversi tentativi di negoziazione e dopo le offerte di compromesso da parte degli impiegati, il consiglio d’amministrazione di BCL ha rifiutato ancora una volta di entrare in materia sulle rivendicazioni dei suoi dipendenti. L’Associazione svizzera degli impiegati di banca ASIB, chiede dunque l’intervento del Cantone per cercare di risolvere il conflitto. Ha pertanto indirizzato una lettera alla Consigliera di Stato, Laura Sadis, per chiederle di attivare l’Ufficio di conciliazione. Riassunto dei fatti A seguito dell’acquisto di BCL da parte di Hinduja Swiss Holding (HSH) l’11 febbraio 2010 e all’annuncio del licenziamento della maggior parte del suo personale il 25 febbraio 2010, le negoziazioni sono iniziate nel quadro della procedura di consultazione. Un piano sociale è stato richiesto da parte dei salariati. L’Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese (OCST) esprime piena solidarietà e sostegno al personale della Banca Commerciale di Lugano (BCL) che si trova confrontato con i drastici provvedimenti messi in atto con disinvolta superficialità dal nuovo azionista di maggioranza, l’Hinduja Bank dell’omonima holding. La linea seguita dalla banca, oltre a non avere considerato i gravi risvolti sociali del suo operato, sembra non rispettare pienamente le procedure in caso di licenziamento collettivo. Il licenziamento messo in atto alla BCL di Lugano - su direttive imposte dall’Hinduja Bank - è perciò ritenuto abusivo dall’OCST. Non è neppure conforme ai disposti della convenzione collettiva degli impiegati di banca sottoscritta dall’organizzazione padronale delle banche in Svizzera. Il comportamento della banca è tanto più aberrante poiché risulta che stia prendendo contatto con dipendenti di altri istituti bancari luganesi in vista di una loro assunzione. L’OCST darà perciò pieno sostegno alle azioni di resistenza o di lotta che il personale della BCL intenderà mettere in atto, per fare luce sul licenziamento collettivo e per tutelare i loro diritti. HSH ha risposto proponendo un importo di Fr. 1 milione lordi da ripartirsi tra tutti gli impiegati. Il personale ha giudicato questo importo insufficiente a diverse riprese, ma ha sempre presentato nuove proposte nella speranza di poter trovare un compromesso. Oggi il consiglio d’amministrazione di BCL ha riproposto la sua offerta senza aumentarla. Al contrario ha inasprito in maniera inaccettabile le condizioni di erogazione del piano sociale, vincolandone un terzo a criteri pretestuosamente discrezionali e penalizzanti. Il 31 marzo, una petizione destinata al personale delle banche della piazza, è stata lanciata al fine di dimostrare il sostegno degli impiegati di banca alle rivendicazioni del personale di BCL. Essa ha suscitato una buona adesione fin dall’inizio (320 firme in meno di tre giorni). La petizione è stata nuovamente riproposta e gli impiegati di banca della piazza ticinese. sono invitati a riaffermare il loro sostegno, sottoscrivendola nuovamente www.asib.ch. Le prossime tappe L’Ufficio di conciliazione è stato sollecitato per risolvere il conflitto. Questa procedura è alquanto inusuale in ambito bancario. Questa dovrebbe favorire la risoluzione del conflitto e permetterebbe di evitarne un’escalation. Tagliando di partecipazione Concorso fotografico per il Calendario OCST 2011 «La pausa dal lavoro: un momento per stare insieme» D opo una anno di pausa, l’OCST torna a lanciare il concorso fotografico per il Calendario OCST. Quest’anno il tema prescelto è «La pausa dal lavoro: un momento per stare insieme» riservato ai lettori Regolamento del concorso I dipendenti dell’OCST ed i loro famigliari non sono ammessi al concorso. Per partecipare è sufficiente inviare un’immagine mai pubblicata inerente al tema insieme al tagliando a lato compilato. Le immagini ricevute non saranno restituite. Ciascun concorrente può partecipare con un massimo di tre immagini di cui è autore e titolare dei diritti. L’autore stesso si preoccuperà di chiedere l’autorizzazione dell’azienda in cui la foto è stata scattata. Ogni partecipante autorizza la pubblicazione, sia su internet, sia sui mezzi stampa. Le foto vanno inviate unitamente al tagliando a lato compilato entro martedì 31 agosto 2010 alla redazione de «il Lavoro», via Balestra 19, 6900 Lugano o via e-mail a: publilavoro@ gmail.com, indicando i dati personali ed il titolo delle fotografie. del nostro giornale: la pausa pranzo o la pausa caffè sono un’occasione privilegiata per instaurare dei rapporti di amicizia con i colleghi... Le 12 foto più belle verranno pubblicate sul calendario OCST del 2011 e riceveranno un premio (1° premio: Fr. 300.-; 2° premio: Fr. 200.-; dal 3° al 12° premio: fr. 100.-). Partecipate numerosi! Concorso fotografico «La pausa dal lavoro: un momento per stare insieme» Cognome Nome Indirizzo Nap Telefono Località e-mail Partecipo al concorso con la/le foto intitolata/e La mia partecipazione al concorso è conforme al regolamento (a lato) Luogo e data Firma Compilare e inviare insieme alla fotografia a: Redazione «il Lavoro», Via Balestra 19, 6900 Lugano Info 15 aprile 2010 il Lavoro Approvata all’unanimità un’iniziativa di Guidicelli Innovazione economica e salari dignitosi Gianni Guidicelli D urante l’ultima seduta il Gran Consiglio ha discusso una mia iniziativa parlamentare che chiedeva una modifica della Legge sull’innovazione economica che vuol favorire l’insediamento di nuove attività imprenditoriali in Ticino, o il potenziamento di attività già presenti, che puntano soprattutto sull’innovazione economica. Da una verifica sull’applicazione di questa legge avevo costatato che vengono concessi contributi anche a ditte che creano posti di lavoro con livelli salariali bassi per i quali lo Stato deve poi intervenire con prestazioni integrative del reddito per i lavoratori. In alcuni casi, per esempio i posti di lavoro costano alle casse del nostro cantone ulteriori 15mila franchi l’anno sottoforma di assegni integrativi e sussidi vari. Questo non è certamente un uso razionale ed efficace di denaro pubblico. La mia iniziativa chiede quindi che gli aiuti vengano versati solo alle ditte che rispettano i contratti collettivi di lavoro o che versano dei salari che permettano il sostentamento del lavoratore. Questa proposta è anche una misura verso un graduale miglioramento dei livelli retributivi nel nostro cantone che, come è noto, sono mediamente più bassi di circa il 20 per cento rispetto al resto della Svizzera. L’iniziativa invitava pure a favorire le ditte che creano posti di lavoro che prioritariamente, a parità di formazione professionale, vengano occupati da residenti in Ticino. L’analisi effettuata dalla Commissione della gestione, soprattutto su quest’ultima richiesta, ha evidenziato come ci siano degli ostacoli giuridici legati all’applicazione degli accordi bilaterali. La commissione della gestione ha comunque proposto di accogliere l’iniziativa, almeno per gli aspetti che non pongono problemi giuridici, e invitato il Consiglio di Stato a formulare le opportune modifiche alla legge sull’innovazione economica. Il Gran Consiglio ha accolto all’unanimità queste conclusioni ritenendo che si debba aiutare soprattutto le aziende che creano posti di lavoro interessanti sia dal profilo della formazione che dai livelli retributivi. Spetta ora al Consiglio di Stato proporre misure per concretizzare gli intendimenti espressi nella mia iniziativa. Colonie Leone XIII Vacanze montane A Sonogno, in Val Verzasca, è ubicata la casa Sant’Angelo, una struttura moderna e ben attrezzata dove l’OCST da anni organizza turni di vacanza in colonia. I piccoli ospiti potranno svolgere numerose attività ludiche e didattiche, fare escursioni e passeggiate, esprimere la propria creatività attraverso laboratori e percorsi tematici legati al mondo delle fiabe. La vacanza è suddivisa in due turni: 1° turno: dal 3 luglio al 17 luglio; 2° turno: dal 18 luglio al 1° agosto. Info: Paola Mauri, responsabile dell’Associazione Centri di Vacanza Leone XIII, via Balestra 19, Lugano, tel. 091 9211551. Ricerca di personale La direzione dell'Associazione Centri di Vacanza Leone XIII è alla ricerca di personale: didattico (età minima 18 anni) e ausiliario cuoco per la colonia estiva di Sonogno, con bambini dai 6 ai 12 anni. Dichiarazione d’imposta 2009 Documentazione necessaria per la compilazione P resso i Segretariati regionali dell’OCST viene offerto su appuntamento il servizio di compilazione della Dichiarazione d’imposta per le persone fisiche 2009. Al fine di agevolare il nostro lavoro, v’invitiamo a procurarvi la seguente documentazione. Le ricevute dei premi pagati per le assicurazioni vita, infortuni e Cassa malati per il 2009, nonchè le attestazioni concernenti versamenti a forme riconosciute di previdenza individuale vincolata (3° pilastro); le fatture per spese di perfezionamento e riqualifica professionale, come pure le ricevute per versamenti a enti riconosciuti o per il riscatto di anni di contribuzioni nella previdenza professionale (2° pilastro); dichiarazione bancaria comprovante i debiti privati o ipotecari, con l’indicazione degli interessi passivi pagati nel 2009; eventuali polizze di assicurazione sulla vita; la notifica di tassazione e/o la copia dell’ultima dichiarazione. Lavoratori salariati Il certificato di salario (attività accessoria compresa) e quello del coniuge se lavora (uno per ogni datore di lavoro), relativo al 2009. attestazione riguardante le indennità percepite, se non corrisposte tramite il datore di lavoro, in caso di: malattia, infortunio, disoccupazione, servizio militare o civile. Beneficiari di rendite AVS, AI, Infortunio, LPP (2° pilastro), Cassa pensione, Pensioni estere un cedolino o relativa attestazione della rendita percepita nell’anno 2009. Contribuenti con sostanza immobiliare (casa e/o terreni) è necessario conoscere il valore di stima ufficiale. La relativa documentazione, se non in possesso, può essere richiesta in Municipio. Rimborso dell’imposta preventiva presentare i libretti di risparmio aggiornati al 31.12.2009 o la dichiarazione della Banca, se del caso, del conto corrente postale. 11 Richiedete un appuntamento Bellinzona Tel. 091 821 41 51 ma-mer-gio dalle 9.00 alle 11.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Biasca Tel. 091 873 01 20 Lu dalle 13.30 alle 18.00 ma-mer-gio tutto il giorno Ven dalle 9 alle 12.00. Dal 15 aprile non sarà più possibile prendere appuntamento il mercoledì mattina e il venerdì mattina. Chiasso Tel. 091 682 55 01 Locarno Tel. 091 751 30 52 Tutti i giorni dalle 9 alle12.30 e dalle 13.30 alle 17.30 Lugano Chiamare C. Tettamanti allo 091 966 00 63 Mendrisio Tel. 091 640 51 11 Lu-mer-gio dalle 9 alle 11.30 e dalle 14 alle 17.30 12 Inserto Gli Ottantacinque anni de «il Lavoro» 15 aprile 2010 il Lavoro Inserto Gli Ottantacinque anni de «il Lavoro» 15 aprile 2010 il Lavoro 13 Pagine a cura di Alberto Gandolla e Benedetta Rigotti 1920 - 1926 Un giornale combattivo, ma con pochi mezzi Il ruolo chiave del vescovo Bacciarini I l mandato, l’incoraggiamento ed il sostegno, anche finanziario, del vescovo Bacciarini sono all’origine della nascita dell’OCST e de «il Lavoro». L’OCST nasce infatti nel 1919, con il suo incoraggiamento ed il mandato, ribadito a più riprese, di costituire la presenza dei cattolici nel campo sociale ed economico, organizzando sindacalmente il movimento sociale precedente basato sulle leghe operaie-contadine e su altre associazioni simili. Già alla fine del 1920, anno di fondazione de «il Lavoro», il bilancio del giornale - di grandi dimensioni: cm 55 per cm 38 - risulta in deficit. La delicata situazione è risolta proprio dal vescovo che interviene d’autorità riscattando l’amministrazione del Lavoro, che diventa così di proprietà vescovile. La situazione finanziaria rimane grave per tutti gli anni Venti e a più riprese monsignor Bacciarini deve intervenire. Nel 1927, volendo riunificare e rilanciare la stampa cattolica, decide di unificare le forze e lanciare «Il Giornale del Popolo»; «il Lavoro» alla fine del ‘26 deve cessare la sua pubblicazione e i cristiano-sociali devono accettare, assai a malincuore, solo una piccola presenza su una pagina di La Famiglia. Questa difficile fase durerà sei anni. Il giornale arriva ai soci sindacali in abbonamento, è in vendita a 10 centesimi in tre edicole a Bellinzona e in quattro a Lugano. Porta in alto il motto «Chi non lavora non mangi, San Paolo». 9 gennaio 1920 Il primo numero Il Lavoro (dal 1907 al 1920 vi era stato un altro giornale sindacale dal nome Die Arbeit/ Le Travail/Il Lavoro; si trattava del quindicinale trilingue della Federazione dei pittori e gessatori, aderente all’USS) appare il 9 gennaio 1920, con una serie di articoli di presentazione: «Batti la tua via», «Parliamo chiaro», «L’ideale nostro». Interessanti le intenzioni proclamate: il giornale è contro i soprusi (vuole prestare il suo aiuto ai più deboli e bisognosi), rispetta la religione (non propaganda religiosa, ma norme cristiane che ispirino la condotta giornalistica) ed è un organo di battaglia, che può utilizzare quando necessario la polemica. La dottrina sociale della Chiesa ed una visione politica lungimirante I l mandato di costituire la presenza dei cattolici nel campo sociale ed economico, si riflette negli articoli: critica totale al movimento socialista e comunista, ostilità netta al laicismo (e dunque frequenti polemiche con Libera Stampa, Il Dovere, Avanguardia, ecc.) e difesa delle posizioni del mondo cattolico. I temi spesso ricorrenti e dedotti dalla dottrina sociale della Chiesa sono inoltre la polemi- ca antistatalista, la sussidiarietà (interessante Notevole la posizione nei riguardi del fasciper esempio la visione riguardante la scuo- smo, che prende il potere in Italia proprio in la: riconoscimento e volontà di migliorare la quegli anni. «il Lavoro» scrive molto intorno scuola pubblica insieme a prese di posizioni a questo movimento, diventato poi regime a contro concezioni di una scuola totalmente partire dal 1925. Per esempio nelle «Lette«laica» - oggi diremmo laicista - e a favore re dall’Italia» di Alberto Totti i giudizi teorici delle scuole private), la volontà di migliorare sono chiari e sferzanti. Ecco qualche esemla condizione dei lavoratori attraverso la col- pio: «teoria mostruosa dello Stato pagano» laborazione delle classi, la pace sociale e la (9.10.1925), condanna dello «Stato-Moloch», ricostituzione delle professioni organizzate dello «Stato al posto di Dio», dello «Stato (negli anni Trenta queste esponente della massima eticità» (23.4.1926), ultime idee daranno cor- ecc.; vi è qualche apprezzamento positivo in1920 In redazione po al modello corporati- vece verso la furba politica di Mussolini di Redattore responsabile per il 1920 è il valente giornalista don Francesco vo-cristiano). apertura nei riguardi del mondo cattolico. Alberti (1882-1940) e tra i primi collaboratori (quasi tutti piuttosto giovani, sui 30-40 anni) vi sono il teologo don Giovanni Genucchi e Nicola Locarnini (1888-1975, presidente dell’OCST nel 1920 e deputato in Gran Consiglio dal 1919 al 1923). Gli articoli non sono praticamente mai firmati; durante il primo anno 1921 - 1926 In redazione collabora anche l’importante politico conservatore Giuseppe Cattori, a Redattore del giornale dal 1921 al 1926 è don Pietro Berla (1879-1948), che firma «Pugnitopo». diventa pure assistente spirituale del sindacato. Le fotografie sono rarissime e compaiono, per esempio, in occasione Alberto Totti (1903-47, diventerà presidente dell’OCST negli anni 1931-32) del giubileo sacerdotale del vescovo Bacciarini nell’agosto del 1921 (il firma numerose e interessanti «Lettere dall’Italia» numero speciale è tutto rosa!) o nel febbraio 1922 quando il cardinale Ratti diventa Papa Pio XI. 1921 - 1926 Si parlava di... Fin da subito si percepiscono una critica totale al movimento socialista e 1920 Si parlava di... comunista, l’ostilità netta al laicismo e la difesa delle posizioni del mondo Il giornale illustra la vita interna delle sezioni sindacali, cerca di favorirne cattolico: la polemica antistatalista, la sussidiarietà, la volontà di migliorare la propaganda, contiene spesso articoli sul magistero sociale della Chiesa la condizione dei lavoratori attraverso la collaborazione delle classi, la pace e inoltre ospita una serie di rubriche fisse che seguono l’attività politica (le sociale e la ricostituzione delle professioni organizzate. polemiche con il PST e la CDL non si fanno certo attendere) e sociale ticinese. Interessante la posizione di opposizione nei riguardi del fascismo. 1919 1920 1920 La situazione finanziaria «il Lavoro» da quindicinale diventa settimanale all’inizio di giugno. Purtroppo già alla fine del ‘20 il bilancio del giornale risulta in deficit; la delicata situazione è risolta dal vescovo mons. Bacciarini che interviene d’autorità riscattando l’amministrazione del Lavoro, che diventa così di proprietà vescovile. La situazione socio-politica La crisi ed «il governo di paese» non giovano all’OCST e a «il Lavoro» C ontrariamente alle speranze iniziali gli anni Venti non rappresentano quindi anni di crescita e di espansione del sindacato e delle sue sezioni, ma al contrario sono un periodo veramente difficile e a stento l’OCST riesce a sopravvivere. I motivi di questa delicata situazione sono molteplici. La crisi economica (1921-23) colpisce duramente le prime sezioni sindacali cristiano-sociali, molte delle quali scompaiono o riducono di molto la loro attività; la stessa centrale di San Gallo riduce i sussidi. La situazione finanziaria diventa così ben presto grave e a più riprese il vescovo mons. Bacciarini deve intervenire. Nel 1923 inoltre inizia in Consiglio di Stato il «governo di paese», un’alleanza fra conservatori e socialisti con i liberali in minoranza; per l’OCST, sempre in grande polemica con la CdL e Libera Stampa, questo fatto è negativo perchè significa la pratica emarginazione da parte del Partito Conservatore, interessato all’intesa con Gugliemo Canevascini, leader indiscusso del PST. Come non bastasse in quei primi anni fra il segretario sindacale Fridolino Oeschger, dipendente dalla centrale di San Gallo, e il comitato cantonale diretto dall’avv. Gastone Bernasconi non si instaura un rapporto di fiducia; nel 1925 viene nominato il nuovo segretario Pio Meyer, ma la situazione non migliora molto. Le LOC vengono ristrutturate e diventano Leghe cattoliche dei lavoratori (LCL), ma la situazione interna resta difficile e di conseguenza negli anni ‘20 l’OCST, contrariamente alle speranze iniziali, mantiene una semplice attività mutualistica e rinuncia a un vero impegno sindacale, tenendo spesso un’attitudine contraria agli scioperi di tanto in tanto proclamati dalla CdL, fatto che contribuisce a mantenere un rapporto sempre molto conflittuale con i sindacati di sinistra. Ben presto si pone il «problema politico»: il sindacato, forza sociale ed economica, deve scendere anche nel campo della politica? È giusto che dei sindacalisti cristiano-sociali si impegnino in un partito? Nella polarizzazione dei partiti del tempo una simpatia verso i conservatori è evidente, malgrado l’alleanza Cattori-Canevascini penalizzi l’OCST; nel gennaio del 1927 il comitato dei cristiano-sociali decide comunque di lasciar cadere una possibile candidatura di suoi rappresentati nel partito conservatore. 1921 1922 1923 1921 Il trasferimento All’inizio dell’anno l’amministrazione e la redazione del giornale vengono trasferite da Bellinzona a Lugano. 1924 1925 1926 Dicembre 1926 La pubblicazione de «il Lavoro» viene sospesa L’OCST è in crisi numerica e finanziaria, travagliata anche da dissidi interni dei dirigenti. Per un momento si parla di una possibile fusione tra «il Lavoro» e «La Famiglia», settimanale cattolico con una tiratura di circa 12mila copie. Invece mons. Bacciarini, volendo riunificare e rilanciare la stampa cattolica, decide di unificare le forze e lanciare Il Giornale del Popolo, a partire dal 1927; Il Lavoro alla fine del ‘26 deve cessare la sua pubblicazione e i cristiano-sociali devono accettare, assai a malincuore, solo una piccola presenza su una pagina di La Famiglia. Questa difficile fase durerà sei anni. L’andamento de «il Lavoro» di quegli anni rispecchia un po’ la delicata situazione dell’OCST, restando comunque l’unico mezzo di propaganda diretto del sindacato. La tiratura, come mostra il grafico, scende dalle oltre 3’000 copie dell’inizio 1921 alle 2’200-2’300 alla metà degli anni ‘20. 14 Info Attualità 15 aprile 2010 il Lavoro APPUNTAMENTI POLITICA L'enciclica Caritas in veritate e la crisi sociale Rassegna cinematografica «Lavoro non lavoro» 19 aprile 2010, Una società e una economia senza umanesimo, senza solidarietà e senza giustizia non hanno futuro. Una riflessione antropologica Relatore: Hans-Christian Schmidbaur, Facoltà di Teologia di Lugano 20 aprile, Cacciatore di teste di Constantin Costa Gavras - Francia, 2005 con la partecipazione di D. Ambrosioni, giornalista, C. Marrazzi, professore di economia, Fra M. Dotta, frate cappuccino. 27 aprile, Risorse umane di Laurent Cantet - Francia, 1999 con la partecipazione di M. Morace, critico cinematografico, S. Toppi, economista, A. Lepori, ricercatrice alla SUPSI. 4 maggio, Mi piace lavorare (Mobbing) di Francesca Comencini - Italia, 2003 con la partecipazione di G. Buscaglia, critico cinematografico, M. Zucchi, critico cinematografico. Tutti gli appuntamenti hanno luogo lunedì sera, ore 20.30, nell’Aula Multiuso della Facoltà di Teologia di Lugano, via G. Buffi 13, Lugano. 26 aprile 2010, Giustizia e carità. Una riflessione etico-sociale Relatore: Markus Krienke, Facoltà di Teologia di Lugano 3 maggio 2010, Fraternità e gratuità dentro il mercato. Una riflessione economica Relatore: Luca Crivelli, Università della Svizzera Italiana Le serate si svolgono il martedì presso la Sala multiuso Centro Labor in Via Simen 9 a Lugano con inizio alle 19.00 e ingresso libero 10 maggio 2010, La politica a favore della famiglia in Svizzera. Una riflessione politica Relatore: Chiara Simoneschi-Cortesi, Deputato ticinese al Consiglio nazionale Missão Católica de lingua Portuguesa Missas em Ticino 17 de abril (sábado) às 19.00 na igreja paroquial de Balerna com um aperitivo após a missa no oratório para comemorar o aniversàrio de P. Iraildo e P. Gian Pietro. Todos estão convidados a virem e a trazerem salgadinhos, doces, torta, bolos, e bebidas para compartilharmos. 25 de abril (domingo) às 19.30 na igreja Sacro Cuore de Lugano. 15 de maio (sábado) às 19.30 na igreja de Pontegana de Balerna. 30 de maio (domingo) às 19.30 na igreja Sacro Cuore de Lugano. Data das Missas em Gordola Todas as terceiras sextas feiras de cada mes às 20 horas se celebra a missa na igreja paroquial de Gordola sempre com um aperitivo após a missa. Cada participante é convidado a trazer um prato de salgadinho, torta, bolos, doces e bebidas para compartilharem. Kovive Un aiuto all'infanzia L’ ente svizzero di aiuto all’infanzia Kovive con sede a Lucerna, si adopera a favore dell’infanzia in difficoltà fin dal 1954. Ogni anno 1300 bambini socialmente svantaggiati provenienti dalla Svizzera e dall’estero, trascorrono giornate di vacanza e di svago presso famiglie ospitanti svizzere, in campi di vacanza per la gioventù o partecipando a soggiorni di vacanza per famiglie. Sarete anche voi una famiglia ospitante, la prossima estate? Ecco le date: 09.07. – 02.08 o 01.08. – 19.08. Non esitate a contattarci! Celebrantes Info Padre Iraildo [email protected] tel. 078 7049837 / 091 6822001 (Sottoceneri) padre Carlos e Padre Brás tel. 091 7309566 (Sopraceneri) Gemma Fuchs, Bironico, tel. 0919462857 Angela de Camilli, Minusio, Tel. 0786903636 Kovive, Lucerna, tel. 0412492090 www.kovive.ch, [email protected] Riportiamo due interpellanze firmate da Claudio Franscella con Marco Rizza, la prima, e Nadia Ghisolfi, la seconda. Carte giornaliere FFS per i Comuni: penalizzato il Ticino! Recentemente le FFS hanno deciso un aumento tariffario generalizzato del 6,4 per cento in media, a partire dal 12 dicembre 2010. In concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo orario e del nuovo tariffario, verranno pure modificate le caratteristiche di alcuni prodotti, tra i quali quello delle carte giornaliere per i Comuni, che in Ticino attualmente riscontrano un buon successo. Il prezzo di questa carta subirà un rincaro del 15 per cento, ma soprattutto la stessa, durante i giorni feriali, sarà valida solo dalle ore 9 del mattino. Quest’ultima decisione renderà quindi di fatto la carta inutilizzabile per la maggior parte dei ticinesi. In effetti questo biglietto è soprattutto utilizzato da chi si reca saltuariamente nelle località della Svizzera interna. E chi parte dal Ticino per un viaggio oltre Gottardo, lo deve fare ben prima delle 9 di mattina! Molti potenziali utenti del treno sceglieranno quindi l’automobile per questi spostamenti, a scapito della qualità dell’ambiente. Per la sua posizione geografica particolare il Ticino rimarrà, ancora una volta, particolarmente penalizzato da queste decisioni politiche prese a livello nazionale e, soprattutto, la politica del Consiglio di Stato- tesa a salvaguardare l’ambiente anche tramite la promozione del trasporto pubblico- sarà vanificata. Seggiolini fino ai 12 anni: è solo una questione di sicurezza…? Solleviamo forti dubbi e perplessità sull’adeguamento della Svizzera alle norme europee in materia di sicurezza per il trasporto dei bambini sui veicoli. In particolare si ritiene eccessivo l’aumento dell’età dai 7 ai 12 anni, quale obbligo nell’utilizzare il seggiolino apposito. Ad essere penalizzate con questa misura non sono solo le famiglie - le quali si vedrebbero confrontate a spese non indifferenti per adattare l’abitacolo del proprio veicolo- ma soprattutto le scuole, le società sportive e quelle ricreative che operano sul nostro territorio. Sarebbe impensabile, nella maggior parte dei casi, prevedere l’acquisto di seggiolini per tutti i membri di una scuola o di un’associazione; al di là di un problema di costi ci sarebbe un ostacolo pratico nella gestione dei furgoni, nei quali ci sarebbe un continuo montaggio e smontaggio di parti, con un conseguente calo della sicurezza. Il risultato sarebbe un danno non indifferente per le attività che vengono rivolte alla nostra gioventù. Visto che non siamo di fronte ad un’emergenza, si ritiene poco comprensibile la procedura tenuta dalle competenti Autorità federali in materia di sicurezza dei mezzi di trasporto; in particolare è mancata negli ultimi anni una chiara e definitiva comunicazione delle norme alle quali i veicoli dovevano adattarsi, mentre si è assistito ad un proliferare di circolari «improvvise» che obbligavano i diretti interessati a continue modifiche dei propri veicoli. Ora si arriva addirittura con un drastico dispositivo di sicurezza, prescritto dal 1° aprile 2010. 15 aprile 2010 il Lavoro Tadić s komemoracije za Jasenovac: Moramo naći snage za pomirenje K ako je i bilo najavljeno srbijanski predsjednik Boris Tadić prisustvovao je obilježavanju 65. obljetnice proboja preživjelih zatočenika ustaškog logora Jasenovac. No, ta je komemoracija održana na području Donje Gradine u Bosni i Hercegovini u blizini ušća rijeke Une u Savu. Donja Gradina je nekad bila dio jasenovačkog logora, a danas je tamo spomen-obilježje. - Usprkos strašnim žrtvama, moramo naći snage za pomirenje i to je poruka koju šaljem 15 Convenzione di sicurezza sociale GODIŠNJICA PROBOJA RADIVOJE PAVICIC Info Balcani Pagina a cura di Slavko Bojanic danas iz Banjeluke, iz Republike Srpske (RS), to je poruka koju šaljem i iz Beograda, kao predsjednik Srbije – izjavio je Tadić nakon komemroacije i dodao kako je nedavno s hrvatskim kolegom Ivom Josipovićem razgovarao o poboljšavanju međudržavnih i međunacionalnih odnosa. - Isti se razgovor može voditi i s bošnjačkom politikom elitom – uputio je poruku predstavnicima Republike Srpskemeđu kojima je bio i Milorad Dodik, ali je i naglasio da Deklaracija o osudi zločina u Srebrenici nedavno usvojena u srpskom parlamentu neće utjecati na odnose Srbije i Republike Srpske. - Republika Srpska se ne može dovoditi u pitanje. Za nas je ona svetinja, ali ona je sigurno utočište ne samo za Srbe, već za sve narode koji žele živjeti u njoj – zaključio je Dodik koji je najavio kako će zatrađiti usvajanje rezolucije kojom bi se zločin u Jasenovcu okarakterizirao kao genocid. Portal Jutarnji.hr Lacuna da colmare al più presto D urante la sessione del parlamento federale appena conclusa, il Segretario cantonale OCST Meinrado Robbiani ha interpellato il Consiglio federale sui disagi causati ai lavoratori del Kossovo dall’assenza di una convenzione di sicurezza sociale tra la Svizzera e il loro Paese d’origine. Ha chiesto come si intende colmare questa lacuna e quali sono i fattori che ostacolano o rallentano una soluzione favorevole. Il Consiglio federale, nella risposta, ha affermato che non prevede per il momento di concludere una convenzione. Si è però detto pronto a verificare se questo Paese adempie i requisiti per la conclusione di una simile convenzione quando riceverà una richiesta in tal senso. Nel frattempo, con decorrenza dal 1. aprile, le nuove rendite AVS e AI non saranno più esportate in Kossovo. I contributi versati dal lavoratore e dal datore di lavoro potranno essere rimborsati a chi lasci la Svizzera. In questo caso potrà anche essere ritirato il capitale del secondo pilastro. Le rendite in corso continueranno invece ad essere versate all’estero. Lettere alla redazione Riceviamo e pubblichiamo... Di seguito pubblichiamo la lettera inviataci dall’Associazione culturale bosniaca BOSONA in merito a un articolo pubblicato sul nostro giornale in data 11 marzo 2010. Con questa pubblicazione intendiamo mettere fine ad ogni ulteriore commento alla vicenda, rimarcando che, per poter avere un futuro di pace è necessario che da ogni parte venga riconosciuta la propria responsabilità, come in tutte le cose la ragione non è mai da una sola parte. È solo riconoscendo le proprie colpe e i propri errori, che si potrà continuare in un percorso di pace, dopo tante sofferenze e tanti lutti. N el nome delle vittime di Srebrenica e di tutte le vittime innocenti dell’ultima guerra in Bosnia ed Erzegovina, l’Associazione culturale bosniaca BOSONA si sente in obbligo di rispondere, senza voler assolutamente provocare successive polemiche, alla lettera del Sig. Pinco Pallino che, nel nome dell’associazione serba-ortodossa del Ticino e Grigioni, ha portato i giudizi sulle ragioni e conseguenze della guerra in Bosnia ed Erzegovina, il tutto pubblicato sul vostro giornale dell’11.3.2010. Vogliamo porre l’accento sul fatto che il popolo bosniaco, vittima della guerra, è pronto a perdonare ma non a dimenticare, e di conseguenza deve reagire alle provocazioni citate. Solo alcune informazioni, in italiano, per chi, non parlando la lingua bosniaca, non ha potuto capire l’articolo che il menzionato personaggio ha preso come spunto commentandolo appositamente in italiano e deformando i dati storici: 1. In Bosnia parliamo dell’aggressione e non della guerra civile perché sul territorio di uno stato sovrano, membro dell’ONU e riconosciuto a livello internazionale, l’esercito serbo, con i comandanti che ricevevano la paga, le armi e la logistica dalla Serbia e seguendo l’idea della «grande Serbia», ha voluto eseguire l’ «anschluss» della Bosnia proprio come quello che aveva intenzione di eseguire Hitler con l’Austria durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante tutto ciò che pensano i rappresentanti dell’Associazione serba-ortodossa, i dati statistici parlano chiaro e si sa che Bosniaci ed Erzegoviniani hanno vissuto atrocità impensabili. 2. L’esercito serbo e varie unità paramilitari hanno fatto la pulizia etnica con un unico scopo: creazione di uno stato e sterminio di un popolo. Dopo la guerra in Bosnia ed Erzegovina è stata creata entità artificiale di Repubblica Srpska (di cui questa persona ne va fiera!) basata sulla pulizia etnica condannata dal Tribunale Internazionale di Aia come tale, dunque di Guerra civile non possiamo parlare. 3. A Sarajevo vivevano, vivono e vivranno sempre i Serbi che durante la guerra non hanno avuto il destino delle vittime di Srebrenica. Gli stessi Serbi fanno parte della cifra di 10.615 persone uccise di cui 1.601 bambini a colpi di cecchini e bombe buttate da posizioni serbe intorno alla città assediata per ben 1.395 giorni. 4. Menzionato personaggio, invece di incitare solo alla tolleranza la vittima, farebbe meglio seguire l’esempio di tanto amata Serbia (di cui il Parlamento, il 31.3.2010 ha adottato una risoluzione di condanna delle atrocità compiute dall’esercito di Republika Srpska a Srebrenica) e chiedere pubblicamente scusa e, perché no, seguire l’esempio di Germania e Giappone, ai quali la denazionalizzazione dopo la Seconda Guerra Mondiale ha portato giustizia, felicità e benessere. Associazione culturale BOSONA Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi 15 aprile 2010 il Lavoro I- O CS T AAPI A A P 16 L’editoriale Anziani: dal Governo segnali preoccupanti Claudio Franscella* «Il nuovo regolamento per l’utilizzo degli spazi scolastici cantonali non è penalizzante per gli anziani». uesta è, in sintesi, la risposta del Consiglio di Stato ad una mia interrogazione parlamentare (sottoscritta pure da altri 12 parlamentari del PPD) che chiedeva soluzioni alternative per evitare il problema della discriminazione di trattamento nei riguardi degli anziani e degli invalidi adulti. Ricordo che il regolamento in questione, fino allo scorso anno, prevedeva la gratuità dell’utilizzo dei locali (palestre, piscine, aule di informatica,…) anche per questa fascia di popolazione. Da giugno 2009 il Consiglio di Stato ha invece deciso (e ora ribadito) di concedere la gratuità solamente alle attività proposte da organizzazioni che si occupano di giovani al di sotto dei 20 anni e quindi non più agli over 65 e ai disabili adulti. Una decisione che, diversamente da quanto sostiene il Governo, penalizza decisamente gli anziani e che sta mettendo in grossa difficoltà tutte le organizzazioni che si occupano di loro. L’AAPI e altre associazioni, ad esempio, hanno dovuto recentemente annullare- visti gli importanti costi di utilizzo- diversi corsi di informatica, che per questa fascia di popolazione rappresen- Q tano un vero strumento di integrazione alla società moderna. Una decisone quindi difficile da capire, soprattutto alla luce del fatto che il Governo in più occasioni ha sostenuto che gli anziani devono essere parte integrante e integrata della nostra società! Altra decisione discriminante da parte dell’Autorità cantonale (leggasi Decs), è poi stata l’introduzione, a partire da quest’anno scolastico, del divieto agli over 65 di trasportare ragazzi con leggeri andicap fisici. A sostegno del divieto l’on. Gendotti e i suoi funzionari si sono appellati in particolare «a qualche esperienza negativa accaduta in passato e che ha visto degli anziani come protagonisti». Una motivazione piuttosto generica che all’interno dell’associazione che ho il piacere di coordinare, ad esempio, non ha trovato conferma: in effetti la sezione AAPI del Mendrisiotto- che da più di vent’anni garantisce questo delicato servizio- non ha mai rilevato alcun minimo incidente. Ma anche se qualche esperienza negativa sia potuta succedere altrove, non è però ammissibile ordinare un divieto generale ignorando di fatto i numerosi trasporti effettuati a piena soddisfazione di tutti (famiglie, ragazzi, anziani …). Se proprio si voleva aumentare la sicurezza, non si sarebbe potuto, in alternativa al divieto, imporre ai nostri amici pensionati qualche corso di formazione supplementare e una visita medica annuale? Questa drastica decisione è inoltre in contrasto con quanto le Autorità federali affermano da tempo: ossia che occorrerebbe ritardare l’età del pensionamento a 67 o addirittura a 70 anni, poiché lo stato di salute permetterebbe di continuare senza difficoltà qualsiasi attività professionale. L’Esecutivo cantonale sta quindi emanando segnali in controtendenza rispetto all’evoluzione demografica in atto e soprattutto lesivi della dignità della persona anziana. Segnali preoccupanti, che non possono essere accettati così facilmente! *Segretario cantonale AAPI Granconsigliere Invito alla serata pubblica Cambiamenti climatici: catastrofismo o realtà? Cerchiamo di capire da quale parte sta la verità Giovedì 6 maggio 2010, ore 18.00 Presso l’Aula Magna dell’Università della Svizzera Italiana Via G. Buffi 1, Lugano Relatori Ing. Monica Duca Widmer, membro commissione federale per la ricerca energetica CORE; Ing. Marco Gaia, responsabile Meteo Suisse, Locarno Ing. Piernando Binaghi, capo servi- zio Meteo RSI. Al termine seguirà un rinfresco. La conferenza è aperta a tutti. Organizza la Sezione AAPI del Luganese. O CS T Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi 17 AAPI A A P I- 15 aprile 2010 il Lavoro L’approfondimento Un presepio, un circo, bambini e anziani Maria Luisa Delcò U n tempo la società era divisa in classi sociali, ora in classi di età: si parla di bambini, di preadolescenti e adolescenti, di giovani, di persone di mezza età e di anziani, magari arzilli ma… anziani fuori dal contesto lavorativo nel quale devono «rendere tutto e subito». Qualcuno ha paragonato la generazione degli anziani a quella degli adolescenti perché spesso problematici e difficili. Qualcuno -anche nelle alte sfere- ci considera «inaffidabili» se superiamo la soglia dei 65 e magari dei… diversi. La vera strada per capirsi in questi anni difficili del nostro tempo è quella di parlarsi, condividere una realtà anche problematica, cercare di dare e ricevere messaggi in rapporto alle proprie esperienze di vita così da arricchirsi reciprocamente. Solo aprendoci all’altro possiamo capire la complessità del mondo che ci circonda e riuscire a gestire la quotidianità con un pensiero curioso e vivo. Un esempio di questo scambio «comunicativo» (che etimologicamente si rifà al latino «munera», quindi dono) è stato quello vissuto da chi scrive, a Intragna, ora comune Centovalli. Grazie alla sensibilità personale ed educativa, Wanda Monaco, maestra e responsabile dell’istituto scolatico, e Nazarena Mordasini, direttrice della casa per anziani, hanno dato avvio in questo anno scolastico ad un progetto di relazione tra scuola dell’infanzia ed elementare e ospiti della casa anziani regionale San Donato, logisticamente contigue ad Intragna. Gli allievi hanno praparato il presepe natalizio che hanno «offerto» agli anziani nel periodo delle feste. La bella sorpresa per l’istituto scolastico è stata quella di vincere il primo premio (con una qualificata giuria) al concorso indetto dal Giornale del Popolo. Questa vincita ha portato all’idea di «sfruttare» il premio in palio per un momento anche educativo che portasse a «stare insieme» per un pomeriggio bam- bini e anziani. Lunedi 29 marzo è così arrivato «Il circo in scatola» con due artisti (un retraité noto nel cantone ed una giovane molto abile nei numeri presentati) che per una buona ora hanno fatto vivere emozioni diverse a piccoli e adulti. Si sa che lo spettacolo circense può dare gioia ma anche nostalgia e così nella palestra di Intragna sono passati sentimenti diversi e – per qualche anziano che ammirava l’agilità della giovane artista formatasi a Zurigo – anche «Una furtiva lacrima» come fa cantare Donizetti al suo sempliciotto Nemorino che beve un «falso elisir d’amore» (che non è altro che vino Bordeaux) per far innamorare la bella e colta Adina. Sezione Luganese Conferenza medica riuscitissima L a sezione del Luganese, nell’ambito delle proprie molteplici attività, ha organizzato una conferenza medica sul tema dell’ipertensione, curata dal dottor L'AAPI su Radio Fiume Ticino Nestor Blandon specialista FMH in medicina generale. Il relatore ha saputo stimolare l’interesse dei numerosi presenti (più di una cinquantina di soci) spaziando su cause, effetti e cura dell’ipertensione. Al termine sono stati organizzati due giri di tombola ed infine tutti i presenti hanno potuto gustare una merenda in compagnia, offerta dalla sezione. FT La trasmissione «EVERGREEN» va in onda sulle frequenze di radio Fiume Ticino ogni mercoledì alle 18:50 (con replica alla domenica alle 8.00) . Bellinzona, Blenio, Leventina e Riviera: Locarnese e Vallemaggia: Luganese: Grigioni italiano: 90.6 100.5 e 107.1 100.0 93.0 Età d'argento, a cura dell’Associazione Anziani Pensionati Invalidi 15 aprile 2010 il Lavoro I- O CS T AAPI A A P 18 Riflessioni Mysterium Crucis Giacomo Falconi* M ysterium Crucis è il titolo della mostra sulla Croce, presente al Museo d’Arte di Mendrisio, fino al 13 giugno 2010. Una mostra interessantissima, che si consiglia di visitare. Lo stesso titolo potrebbe essere usato per definire la Via Crucis che la Sezione Mendrisiotto ha tenuto a Vacallo, il 31 marzo scorso. Alla celebrazione, magistralmente preparata e condotta dal parroco Don Simone, proprio nella chiesa dedicata alla Santa Croce, hanno partecipato, con grande devozione, un centinaio di soci. Un atto di Fede, una testimonianza di grande speranza, una necessità della persona di attingere alla Luce di salvezza che emana dalla Croce. In un tempo in cui la Chiesa è mes- sa a dura prova, in cui i crocifissi vogliono essere oscurati, in cui il relativismo cerca di cancellare i valori, il messaggio della Croce, che avvolge tutto e tutti senza conoscere confini, risponde al bisogno di orientamento dell’uomo. La Via Crucis di Vacallo, come altre manifestazioni AAPI, sono la testimonianza dei nostri principi cristiani. Testimonianza che ha contribuito (sicuramente come altri) a riportare la croce svizzera sulla maglia della nazionale di calcio, riproponendola così, nei prossimi campionati, a tutto il mondo. Perché riappare proprio ora, la croce, centro di luce che si espande nelle quattro direzioni. Anche questo è «Mysterium Crucis». *Presidente cantonale AAPI Agenda Bellinzonese Venerdì 16 aprile, Conferenza: «Come ascoltare il nostro corpo» (prima parte), ore 14, Vita Serena a Giubiasco. Venerdì 23 aprile, Coro, ore 14, Vita Serena a Giubiasco Venerdì 30 aprile, Conferenza «Come ascoltare il nostro corpo» (seconda parte) con Mario Piu, ore 14, Vita Serena a Giubiasco. Locarnese 29 aprile, Gita al Monastero di Torba (VA) e rovine romane di Castelseprio. Pranzo ristorante Il Refettorio, all’interno del Monastero. Costo fr. 65 non soci fr. 75. Iscrizioni: entro il 18 aprile, tel. 091 7513052. Gita in ALSAZIA (Colmar-Strasburgo ecc...) e Friburgo (D)di 4 giorni, dal Giovedì 26 al 29 maggio, in torpedone GT, hotel in centro Colmar. Costo tutto compreso (escluse bibite ai pasti) fr. 900, non soci fr. 950 (suppl. singola fr. 160). Iscrizioni: entro il 30 aprile, tel. 091 7513052. Luganese Giovedì 6 maggio, ore 18, presso l’Aula Magna dell’Università della Svizzera Italiana, Via G. Buffi 1, Lugano, Conferenza: «Cambiamenti climatici: catastrofismo o realtà? Cerchiamo di capire da quale parte sta la verità». La conferenza è aperta a tutti. Mendrisiotto Martedì 20 aprile, ore 14.30 Pellegrinaggio alla chiesa S. Maria dei Miracoli a Morbio Inf., S. Messa presieduta da don Claudio Mottini. Segue rinfresco offerto all’Oratorio. Iscrizioni: entro il 13.4, tel. 091 6405111. Martedì 18 e mercoledì 19 maggio, Gita in Vallese, visita abbazia a St. Maurice e città di Sion. Ci sono ancora alcuni posti posti. Tel. 091 6405111. Tre Valli Dal 9 all’11 settembre, Gita a Camogli-Portofino-S.Margherita Ligure. Costo: fr. 685 tutto compreso, viaggio Bus granturismo, sistemazione hotel 4****, colazione a buffet, 2 cene in hotel, 3 pranzi in ristorante tipico, 1/4 vino e 1/2 minerale inclusi ai pasti, ingresso San Fruttuoso, guida, battello. Suppl. singola fr. 65. Tel. 091 8730120, OCST Biasca. Pagina a cura di Angela Carlucci* - Sindacato Interprofessionale 15 aprile 2010 il Lavoro 19 Europa e formazione professionale Nuove competenze per nuovi lavori Quali tipi di lavoro saranno disponibili fra 10 anni? Come cambiano le qualifiche e le competenze richieste in tutta l’UE? L’istruzione e la formazione impartite oggi ai cittadini europei saranno utili per trovare un lavoro in futuro? Le ricerche evidenziano che per occupare le posizioni lavorative di domani saranno necessarie competenze nuove e più elevate. La crisi economica e fattori strutturali quali la globalizzazione, i mutamenti tecnologici, l’invecchiamento della popolazione e il passaggio a un’economia a ridotta emissione di carbonio contribuiscono alla rapida trasformazione dei mercati del lavoro europei. Come conseguenza di questa evoluzione accelerata, le carenze di competenze adeguate in alcuni settori o posizioni coesistono già con la disoccupazione in tutta l’UE. Lavoratori e imprese: nuove sfide e cambiamenti nelle metodologie lavorative Man mano che il mutamento diventa uno stile di vita a causa della globalizzazione, i lavoratori dell'UE devono acquisire maggiore flessibilità e diventare più aperti al nuovo, in modo da migliorare la propria occupabilità. Lo stesso discorso vale per le imprese, che hanno la necessità di riuscire ad adattarsi maggiormente alle mutate circostanze. Per offrire opportunità occupazionali a tutti e creare un’economia più competitiva e sostenibile, l’Europa necessita di una forza lavoro altamente qualificata, in grado di raccogliere le sfide presenti e future. A tale scopo, è fondamentale investire nelle giuste competenze e migliorare la capacità dell’UE di abbinare posizioni lavorative e qualifiche, anticipando efficacemente le tendenze future. Istruzione e formazione lungo tutto l’arco della vita Per riuscire a centrare gli obiettivi fissati dalla strategia comunitaria per la crescita e l'occupazione, i lavoratori europei devono essere fra i migliori al mondo: istruiti e formati adeguatamente, con le abilità necessarie per soddisfare le esigenze dell'economia della conoscenza e farla crescere. L’apprendimento non deve più concludersi con il completamento del ciclo di studi, ma diventare un processo continuo lungo tutto l'arco della vita. Vengono continuamente offerti nuovi prodotti e servizi, si fa uso di nuove tecnologie e nuovi processi, i settori industriali e le imprese si ristrutturano per diventare più competitivi e le economie regionali e nazionali si trovano a competere in un mercato globale: la forza lavoro europea deve pertanto adattarsi a un ambiente in cui il cam- biamento è ormai all'ordine del giorno e dove è sempre preferibile disporre di nuove abilità. L'istruzione e la formazione sono fattori di primaria importanza nello sviluppo del potenziale per la competitività a lungo termine e anche per la coesione sociale dell'UE: tutti i cittadini devono poter beneficiare dell'aumento della quantità e della qualità dei posti di lavoro disponibili. L'Unione si è dotata di un insieme esaustivo di politiche e strategie a livello regionale, nazionale e comunitario al fine di migliorare le qualifiche della forza lavoro europea. Molte di queste misure ambiscono a migliorare i sistemi di istruzione superiore e di formazione professionale e a creare collegamenti più proficui tra i formatori e l'industria, al fine di garantire che le abilità insegnate corrispondano a quelle richieste dalle aziende, oggi e in futuro. Nuove competenze per nuovi lavori Un’iniziativa politica congiunta, varata in collaborazione tra la Commissione europea e gli Stati membri mira ad affrontare alcune delle questioni menzionate sostenendo gli Stati membri e le regioni dell’UE nello sviluppo di modalità più efficaci per analizzare e prevedere quali abilità saranno richieste nei mercati del lavoro di domani e, grazie a queste conoscenze, nel potenziamento e nell’adeguamento di istruzione e formazione, in modo da fornire ai lavoratori le competenze necessarie. «Nuove competenze per nuovi lavori» attinge a strumenti comunitari già esistenti, ad esempio il Fondo sociale europeo (FSE), per centrare i propri obiettivi. La priorità dell'FSE 2007-2013 per le risorse umane riguarda tutte le attività concernenti l'istruzione e la formazione: si mira non soltanto a migliorare la qualità e l'offerta di istruzione e formazione per aiutare le persone a trovare un'occupazione, ma anche a promuovere la formazione in quanto processo permanente utile ad aiutare i lavoratori a mantenere il posto, a ottenere una pro- mozione, a prepararsi per una nuova posizione e a rientrare nel mercato del lavoro. L’iniziativa contribuisce anche alla strategia «UE 2020», il seguito della strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione. Nella relazione di un gruppo ad alto livello di esperti indipendenti istituito dalla Commissione europea sono state presentate raccomandazioni sulle modalità per far progredire l’agenda «Nuove competenze per nuovi lavori» nell’ambito della strategia «UE 2020». Si tratta di un elemento essenziale della strategia europea per l’occupazione per ampliare e potenziare gli investimenti nelle competenze dei lavoratori, nell’ambito dell’obiettivo generale della creazione di nuove e migliori posizioni lavorative in tutta l’UE. *Politiche sindacali internazionali Politiche sociali e migratorie Syna – sindacato interprofessionale Inserzione I-47814 BELLARIA (Adriatico) Via Noli,13 - www.hotel-berti.it Tel./Fax: 0039/0541/344545 HOTEL BERTI A pochi passi dal mare. Camera climatizzata a richiesta. Bar. Ascensore. Sala ristorante climatizzata. Parcheggio chiuso. Giardino. Colazione a buffet. Menu a scelta. Pens. completa: giugno e settembre € 32,00; luglio e dal 21 al 31 agosto € 36,00; 1-20 agosto € 42,00. Riduzione bambini. 20 Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Angela M. Carlucci* 15 aprile 2010 il Lavoro Bilancio UE per il 2010 Più risorse per la crisi Il bilancio dell'UE per il 2010 sarà pari a 141,453 miliardi di euro in stanziamenti d'impegno e 122,937 miliardi di euro in stanziamenti di pagamento. È quanto ha deciso il Parlamento che, assieme al Consiglio, ha trovato un accordo sul finanziamento del piano europeo di ripresa economica, che beneficerà di 2,4 miliardi di euro. Il bilancio approvato definitivamente dal Parlamento, l'ultimo con la procedura prevista dal trattato di Nizza, prevede uno stanziamento in pagamenti pari all'1,04% del reddito nazionale lordo (RNL) dell'UE. Piano europeo di ripresa economica Il piano europeo di ripresa economica ha stanziato 5 miliardi per finanziare - nel 2009 e nel 2010 - progetti nel settore energetico, della banda larga e dello sviluppo rurale. Quando fu concordato nei mesi scorsi, il finanziamento per il secondo anno (2,4 miliardi di euro) non Inserzione era stato ancora definito. Dopo qualche mese di negoziati, le istituzioni europee si sono accordate per reperire le risorse necessarie dai fondi non spesi e dai margini (nel settore agricolo e dell'amministrazione) per il 2009 e il 2010, nonché da 120 milioni di denaro «fresco» aggiunti dagli Stati membri. La gran parte dei fondi del piano è destinata alle infrastrutture per il gas e per l’energia elettrica. Per quanto riguarda il gas (1,44 miliardi di euro), tra i 18 progetti selezionati figurano i gasdotti che collegano l'Italia alla Grecia (ITGI - Poseidon, 100 milioni di euro) e all'Algeria (GALSI, 120 milioni di euro). Il Nabucco potrà contare su 200 milioni di euro. Per quanto riguarda l'energia elettrica (910 milioni di euro), tra i nove progetti selezionati figurano il cavo sottomarino che unisce la Sicilia con l'Italia continentale (110 milioni di euro) e l'interconnessione con Malta (20 milioni). Per i dieci progetti per la cattura e lo stoccaggio sono stanziati 1,05 miliardi di euro. Tra i beneficiari figura l'impianto di Porto Tolle che potrà contare su 100 milioni. Infine, 565 milioni di euro sono destinati a taluni parchi eolici offshore in Nord Europa. Progetto pilota per il settore tessile I deputati hanno anche deciso di so- stenere una serie di progetti pilota, trai quali ne figura uno che riguarda azioni collegate al settore tessile e calzaturiero - dotato di un milione di euro. Il progetto intende valutare gli effetti dell'abolizione del sistema comunitario di quote in vista di creare un programma europeo per il settore, in particolare nelle regioni meno favorite, volto a sostenere la ricerca e l'innovazione, la ristrutturazione, la formazione professionale e le PMI. Con il trattato di Lisbona, in vigore dal 1° dicembre 2009, il Parlamento europeo dispone di nuovi importanti poteri legislativi. Quasi tutta la legislazione dell'UE sarà d'ora innanzi decisa congiuntamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei Ministri, inclusa quella relativa all'agricoltura, all'immigrazione, all'energia e al bilancio dell'UE. In quanto sola istituzione dell'Unione eletta a suffragio universale diretto, anche la funzione del Parlamento volta ad assicurare che l'UE sia responsabile nei confronti dei cittadini è rafforzata: ad esempio, i deputati avranno maggiore voce in capitolo per le nomine in numerosi posti chiave dell'UE». *Delegata politiche sindacali internazionali Politiche sociali e migrazione Foto: Tiziana Gatto Galbusera 15 aprile 2010 il Lavoro Pagina a cura di Angela Carlucci* - Sindacato Interprofessionale 21 Formação profissional e Europa Novas competências para novos empregos Q ue tipos de trabalhos estarão disponíveis em 10 anos? Como mudar as qualificações e habilidades exigidas na UE? Educação e treinamento será dado hoje aos cidadãos europeus, ajudandoos a encontrar trabalho no futuro? A pesquisa sugere que, para preencher os empregos do futuro vão ser necessárias novas competencias e habilitações mais elevadas. A crise econômica e os factores estruturais, tais como a globalização, evolução tecnológica, o envelhecimento da população e a mudança para uma redução de carbono contribuem para a rápida transformação dos mercados de trabalho europeus. Como resultado desta evolução acelerado, a falta de competências adequadas em determinadas zonas ou locais já existentes, com o desemprego na UE. Trabalhadores e empresas: novos desafios e mudanças nos métodos de trabalho Como a mudança introduzidas devido à globalização, os trabalhadores na UE devem tornar-se mais flexível e mais abertos a coisas novas, para melhorar a sua empregabilidade. O mesmo vale para empresas que precisam de ser capaz de se adaptar melhor às novas circunstâncias. Proporcionar oportunidades de emprego para todos e criar uma Europa mais competitiva e sustentável requer uma força de trabalho altamente qualificados que possam responder aos desafios do presente e do futuro. Para este efeito, é essencial investir nas qualificações adequadas e melhorar a capacidade da UE para coincidir com postos de trabalho e qualificações, antecipar as tendências do futuro. Educação e formação ao longo da vida A fim de alcançar os objectivos definidos na Estratégia da UE para o crescimento eo em- prego, os trabalhadores da Europa devem estar entre os melhores do mundo adequadamente formados e treinados com as habilidades necessárias para satisfazer as necessidades da economia do conhecimento e fazê-la crescer . A aprendizagem não concluir-se com a conclusão dos estudos, mas tornar-se um processo contínuo ao longo da vida. Estão constantemente a ser oferecidos novos produtos e serviços, fazer uso de novas tecnologias e processos, os sectores industrial e das empresas devem reestruturem e tornarem mais competitivas nas economias regionais e nacionais capazes de competir num mercado global: a força de trabalho europeia portanto, se adaptar a um ambiente onde a mudança está ocorrendo todos os dias e onde é sempre preferível ter novas competências. A educação e a formação são de grande importância no desenvolvimento do potencial de competitividade a longo prazo e também para a coesão social: todos os cidadãos devem beneficiar da maior quantidade e qualidade dos empregos disponíveis . A União Europeia tem um conjunto abrangente de políticas e estratégias a nível regional, nacional e da UE para melhorar a qualificação da força de trabalho europeu. Muitas desses medidas ambicionam melhorar os sistemas de ensino superior e da formação profissional e criar ligações mais profícuas entre formadores e indústria para assegurar que as habilidades ensinadas são as exigidas pelas empresas hoje e amanhã. Novas competências para novos empregos Iniciativa conjunta da política, lançada em cooperação entre a Comissão Europeia e os Estados-Membros destinadas a resolver alguns dos assuntos mencionados no apoio aos Estados-Membros e as regiões no desenvolvimento de formas mais eficazes para analisar e prever que habilidades serão necessárias nos mercados mercados de trabalho, e graças a esse conhecimento para melhorar e adaptar a educação e a formação, a fim de proporcionar aos trabalhadores as competências necessárias. «Novas competências para novos empregos», baseia-se em instrumentos comunitários existentes, como o Fundo Social Europeu (FSE) para atingir seus objetivos. As prioridades do FSE para 2007-2013 preocupações de recursos humanos de todas as actividades relacionadas com a educação ea formação: não visa apenas melhorar a qualidade ea oferta de educação e treinamento para ajudar as pessoas a encontrar emprego, mas também para promover a formação como um processo de aprendizagem útil para ajudar os trabalhadores a manter o local para obter uma promoção, para se preparar para uma nova posição e voltar ao mercado de trabalho. A iniciativa também contribui para a estratégia «da União Europeia 2020», o resultado da estratégia de Lisboa para o Crescimento e o Emprego. O relatório do Grupo de Alto Nível de Peritos Independentes, criado pela Comissão Europeia foram apresentadas recomendações sobre como avançar na agenda, «Novas competências para novos empregos» na estratégia «da UE até 2020». Este é um elemento essencial da Estratégia Europeia de Emprego para expandir e aumentar o investimento na qualificação dos trabalhadores, no âmbito do objectivo global de criar novos e melhores postos em toda a UE. Dra. Angela M. Carlucci políticas sindicais Internacional Política social e migração Syna - sindicato Referendo sobre a 4 Revisão LSD Syna lança em toda a Suíça a recolha de assinaturas S indicato Syna começou a reunir em todo o país assinaturas contra o referendo a revisão da Lei de Seguro Desemprego (LSD). Este é um sinal claro de que Syna está contra a degradação do desemprego ainda mais sobre as costas dos trabalhadores. Atualmente, na Suíça, mais de 170 000 pessoas sem trabalho. As perspectivas continuam sombrias para o ano corrente e no próximo. No meio desta crise estão a ser cortados os subsídios de desemprego por mais de 600 milhões de francos. Enquanto os bancos foram socorridos com bilhões de francos e os Managers, já estão novamente a receber milhões de bônus, portanto, os desempregados as pessoas em situação de risco isso é irresponsável. Segundo - Os profissionais jovens com menos de 30 anos são punidos, além do reforço dos critérios de aceitabilidade. Terceira - revisão impede uma redução séria da dívida , que ainda abre a porta para mais cotres nos direitos dos desempregados. é devem pagar. Isto é inaceitável! Primeiro – Esta revisão prevê cortes de todos os serviços afectados pelo desemprego e O sindicato Syna decidiu lançar Referendo contra a erosão do seguro-desemprego. Assina o referendo! 22 Lavoro Opportunità In internet www.ocst.com RICERCHE di collaboratori XX collaboratrice/tore di cucina, per ristorante scolastico nel Locarnese (tempo indeterminato). Tel. 091 9718061, fax 091 9713861. XX farmacista gerente per nuova farmacia in Chiasso. 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Foglio Ufficiale N. 24 del 26 marzo XX aiuto operaio a tempo parziale Municipio Pianezzo, Ch o domicilio, max 45 anni. Scadenza: 19 aprile. Foglio Ufficiale N. 25 del 30 marzo XX cuoco/a Scuola Infanzia Città Mendrisio. Info: direzione Istituto scolastico comunale, viale Canavée, Mendrisio, tel. 091 6403300. Scadenza: 26 aprile. Foglio Ufficiale N. 26 del 2 aprile XX custode (50%) pista ghiaccio e bagnino (50%) piscina comunale XX bagnino/operaio generico, Municipio Chiasso «Concorso personale UTC». Scadenza: 23 aprile. Foglio Ufficiale N. 27 del 6 aprile XX un/a apprendista operatore/trice socio assistenziale. Municipio Locarno. Scadenza: 30 aprile. Foglio Ufficiale N. 28 del 9 aprile XX impiegato/a di commercio con esperienza, da inserire nel settore Formazione. Formazienda FTIA, direzione, via Linoleum 7, CP 572, 6512 Giubiasco. Scadenza: 23 aprile. Info: tel. 091 8509050 (Marzio Proietti o Graziella De Nando). 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Sono un pensionato italiano e ho ricevuto da parte dell’INPS, dopo il modello Obis-M, un nuovo plico contenente vari documenti tra cui il modello RED/EST e il modello di detrazioni fiscali. Posso avere chiarimenti su cosa fare? Antonio C. Caro Antonio, In questi giorni i nostri pensionati sono in procinto di ricevere o hanno già ricevuto direttamente al proprio domicilio, per conto dell’Inps, alcune comunicazioni importanti. Nel primo invio, all’inizio dell’anno, l’Istituto previdenziale italiano aveva inviato il certificato di pensione (Modello ObisM) con l’indicazione della prestazione in pagamento per l’anno 2010. Il modello in questione è uno strumento utile per verificare l’importo della pensione e l’eventuale diritto a qualche beneficio economico in più. Ma è anche l’occasione per verificare alcuni dati. Con un secondo plico, l’Inps sta adesso inviando ai pensionati il Modello Cud 2010, da utilizzare per la dichiarazione fiscale. Chi ha familiari fiscalmente a carico riceve il modulo per la richiesta delle detrazioni fiscali. Dal 2008, infatti, coloro che usufruiscono delle detrazioni d’imposta devono presentare annualmente la relativa richiesta all’ente pensionistico (Inps o Inpdap), indicando i dati anagrafici e i codici fiscali dei soggetti a carico. Nell’ambito poi delle operazioni periodiche di verifica delle situazioni reddituali dei pensionati, incidenti sulle prestazioni pensionistiche, è stata nel contempo avviata l’operazione di accertamento dei redditi dei pensionati, residenti all’estero, relativi all’anno 2009. L’Inps, con il messaggio n. 7977 del 19 marzo 2010, ha dato le istruzioni necessarie per la compilazione dei modelli reddituali (MOD. RED/EST 2010), con l’indicazione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni (si ricorda che dovrà avvenire per via telematica entro il 30 giugno prossimo) e vengono fornite indicazioni sulle procedure per l’acquisizione e l’elaborazione delle dichiarazioni stesse. Poiché si tratta di una verifica importante, invitiamo tutti i pensionati a prendere contatto con la sede del Patronato Acli più vicina per ricevere un’assistenza gratuita e competente. Si precisa che la mancata presentazione del summenzionato modello reddituale può avere come conseguenza la sospensione del pagamento dei ratei della pensione e in ogni caso la non erogazione delle quote aggiuntive collegate al reddito. Cordiali saluti. ti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Giorgio Mazzacchi. • alle figlie Rosanna Mettler Soldati, socia Dipendenti stato, e Patrizia, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Teresita Soldati-Astrelli. • al marito Carlo, ai figli Nadia, Marco, Michela e Lorenzo,al nipote Andrea Guadagnin, socio settore Falegnami, alla sorella Sonia, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Delia Maspoli. • ai familiari di Francesco Errico di Malante, socio segretariato di Mendrisio, deceduto nelle scorse settimane. • ai familiari e parenti di Maria Teresa Vertulli-Besana di Malnate, socia segretariato Mendrisio, deceduta nelle scorse settimane. • ai genitori Nives e Carlo Sulmoni, soci AAPI Mendrisio, all’adorato figlio Luca, ai fratelli Graziella con il marito Lorenzo Bassi, direttore di Euromoda Chiasso, Daniele con la moglie Lucia, Maurizio con la moglie Sabrina, Annalisa, socia, con il marito Mario Moro, alla zia Mariassunta, socia, ai suoceri Liliana e Pietro, alla cognata Annarita, ai parenti tutti, per la prematura dipartita della loro cara congiunta Beatrice. • ai familiari di Iginio Canova di Morbio Inferiore, socio sezione AAPI, deceduto nelle scorse settimane. • alla moglie Anna, ai figli Bruno e Désirée, ai parenti tutti, per la tragica scomparsa del loro caro congiunto Alessandro Macchi di Lugano, socio AAPI. • alla mamma Claudia, socia settore Ospedali, al papà Daniele, ai fratelli Felix, socio settore edilizia, e Simone, ai familiari e parenti tutti, per la tragica e prematura scomparsa del loro caro Moritz Mittero. • alla moglie Alma, alle figlie Francesca e Loredana, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Osvaldo Bernardazzi di Cademario, socio AAPI Luganese. • a Wilma Moschetti, socia sezione Anziani dipendenti Stato, segretariato di Locarno, e parenti tutti, per la prematura ed improvvisa scomparsa del caro nipote Jaggar Pace. • ai famigliari di Palmira Gisiger, socia sezione AAPI, Segretariato Locarno, scomparsa negli scorsi giorni. • a Tatjana Varini, socia sezione Ospedali, Segretariato Locarno, e famigliari tutti, per la morte della suocera Aline Varini. • ai genitori e parenti tutti, per la tragica e prematura scomparsa del loro caro Paolo Valentini di Cuveglio, socio segretariato del Luganese. • alla moglie Giancarla, ai figli Damiano e Sebastiano, ai fratelli, alla sorella, al cognato Paolo Milesi, socio segretariato Mendrisio, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro congiunto Antonio Conti di Val Rezzo. Francesco Onorato Cordinatore naz.le Patronato ACLI Svizzera VITA NOSTRA Felicitazioni • a Carmen Camele, socia settore Cliniche, e Massimiliano Zampetti, socio settore Servizi, per la nascita di Federico Alessandro, al quale auguriamo ogni bene. • ad Alessandro Gula, socio settore Impiegati d’ufficio, e Sonia, per la nascita di Christian, con l’augurio di un futuro sereno e ricco di ogni bene. • a Milos e Bojana Petrovic, socia settore Salute, per la nascita di Maria, alla quale auguriamo ogni bene. • alla famiglia di Davide Castellani e Tatjana Piccirillo, socio settore Case anziani, per la nascita di Raissa. • alla famiglia di Maurizio Merenda, socio settore Polizia cantonale e Laura Gianini, per la nascita di Fabio. Condoglianze • alla moglie Nicolina, ai figli Amelia, Giuseppe, Rosalba e Franca, con le rispettive famiglie, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro congiunto Francesco Zambrano, fedelissimo socio OCST segretariato Sopraceneri per ben 35 anni, brillante ed attivo fiduciario, membro del Comitato cantonale, ha anche ricoperto la carica di delegato in occasione di alcuni congressi, rappresentando le maestranze del settore Metallurgia. • alla moglie Gabriella, ai figli Andrea, socio, e Gianluca, ai fratelli Giuseppe, socio segretariato del Luganese, ed Enrico, ai suoceri, ai cognati e cognate, ai parenti tut- Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] Stampa Corriere del Ticino Sa Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 40'672 copie In memoria • a dieci anni dalla scomparsa, ricordiamo con affetto Arnoldo Spadini, collega nei segretariati di Bellinzona e Grono. Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Romano Rossi - Vicepresidente: Bruno Ongaro - Membri: Carla Albertoli, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani, Flavio Ugazzi Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Nando Ceruso, Renato Ricciardi Segretari regionali Lugano Dario Tettamanti Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Paolo Locatelli Tre Valli Giancarlo Nicoli Play your game 416 slot machines, Roulette Francese, Roulette Americana, Punto Banco, Ultimate Texas Hold’em, Poker, Caribbean Stud Poker, Chemin de Fer, Black Jack. La più grande sala per fumatori e la più ampia offerta di slot e tavoli di tutta la Svizzera. Ristorante, Bar e servizio Valet Parking Aperto Giorno e Notte Da domenica a giovedì Venerdì e sabato T E +41 91 973 71 11 [email protected] 12 — 4 12 — 5