Scarica le biografie

Transcript

Scarica le biografie
I DOCENTI DEL CICLO “LIBRI DI COMUNICAZIONE”
Giacomo Mazzone
Segretario Generale di Eurovisioni, il Festival internazionale del cinema e della televisione
da lui ideato, è direttore Audit strategico dell’Ebu (European Broadcasting Union), la più
importante associazione mondiale di broadcaster e operatori di settore. Giornalista, autore
televisivo e organizzatore culturale, sempre attento ai nuovi linguaggi della
comunicazione, ha curato per la radio rubriche di attualità culturali underground, come, ad
esempio, "Telephone Art" tutta giocata sulle segreterie telefoniche. Ha anche organizzato
incontri di studio sul linguaggio dei film a luci rosse imponendo a famosi sociologi e
cineasti di dibattere su quel tema. Non ha risparmiato i telegiornali, né i telegiornali hanno
risparmiato lui. Dopo avere organizzato in Francia, per la Rai, fra il 1992 e il 1996, il canale
d'informazione europea EURONEWS con un pool di redattori provenienti da 10 paesi
europei, e' stato chiamato a Rainews 24 (dove ricopre la carica di caporedattore centrale),
rete satellitare multimediale.
Sergio Brancato
E’ professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di
Salerno, dove insegna Sociologia della comunicazione e Sociologia dei processi culturali.
Ha lavorato presso l’Università di Napoli “Federico II” e l’Università di Roma “La
Sapienza”, dove è stato anche coordinatore del Corso di Perfezionamento Post-Laurea in
Scrittura Audiovisiva. Si è sempre occupato delle relazioni tra media, tecnologie e
immaginario, studiando in chiave storico-sociologica le evoluzioni ed i linguaggi
dell’industria culturale. I suoi studi trattano di letteratura di genere, fumetto, cinema,
televisione, linguaggi informatici. Ha lavorato con Rai e Mediaset, pubblicato articoli e
interviste per Il Manifesto, La Repubblica, Paese Sera, Corto Maltese, Cyborg, Modus,
Cineforum, Segnocinema; ha realizzato ricerche sulle trasformazioni del modello televisivo
e dei suoi linguaggi (soprattutto in riferimento alla scrittura della fiction di lunga serialità),
pubblicando numerosi saggi, tra cui Fumetti. Guida ai comics nel sistema dei media (Datanews, 1994-2000); Sociologie dell’immaginario. Forme del fantastico e industria culturale
(Carocci, 2000); Introduzione alla sociologia del cinema (Sossella, 2001); La città delle
luci. Itinerari per una storia sociale del cinema (Carocci, 2003); Senza fine. Immaginario e
scrittura della fiction seriale in Italia (Liguori, 2007), “Post-serialità Per una sociologia delle
tv series. Dinamiche di trasformazione della fiction televisiva” (Liguori, 2011).
Michele Loporcaro
E’ professore ordinario di linguistica romanza - linguistica storica italiana nel Seminario di
Romanistica dell'Università di Zurigo. Allievo presso la Scuola Normale Superiore di Pisa,
ha insegnato nelle università di Padova, Cosenza, Roma Tre e Pavia, ed è stato visiting
Professor in varie università europee e statunitensi (Vienna, Graz, Babes-Bolyai,
Wisconsin). È membro della Società di Linguistica Italiana e presidente della commissione
scientifica del Laboratorio di Fonetica dell'Università di Zurigo. Nel 1989 ha ricevuto il
Premio Borgia dell'Accademia dei Lincei per la filologia e la linguistica. Ha seguito e
descritto gli sviluppi linguistici dovuti alla globalizzazione e dei mass media, con particolare
attenzione ai comportamenti dei giornali e dei telegiornali italiani e all'uso del discorso
indiretto libero per drammatizzare le notizie e assumere il punto di vista dell'oggetto della
narrazione, rinunciando così a una presa di posizione estranea al fatto da riportare. Ha
pubblicato: Grammatica storica del dialetto di Altamura (Ist. Editoriali e Poligrafici, 1988),
Sintassi comparata dell'accordo participiale romanzo (Rosenberg & Sellier, 1998), Cattive
notizie. La retorica senza lumi dei mass media italiani, (Feltrinelli, 2005), Profilo linguistico
dei dialetti italiani (Laterza, 2009).
Franco Avicolli
E’ responsabile dell’Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico e presidente
dell’associazione culturale ITACA. Ha insegnato presso l’Università “K. Ochridski" di Sofia
(Bulgaria) e l’Università de L’Avana (Cuba), ha collaborato con la Biennale di Venezia ed è
stato responsabile delle relazioni internazionali per l’Istituto Universitario di Architettura di
Venezia (IUAV), oltre che segretario tecnico della Commissione Scientifica. Si occupa di
architettura, storia della letteratura, poesia; ha curato traduzioni dal russo, spagnolo,
bulgaro e francese, oltre che scritto cataloghi di pittori argentini, cubani e italiani. Tra le
sue pubblicazioni: Genealogìa de la Modernidad (1998), La natura profonda di Nelson
Domìnguez (2000), Se ti accade (2001), La sfida di Cuba (2001), Argentina, genesi di un
fallimento (2002), Mercato e umanesimo (2003), Carta del lunes y Il nonno o Elogio dekl
ritorno (2006).In considerazione della sua attività culturale, l’Università Cattolica di
Cordoba (Argentina) gli ha conferito nel 1998 la laurea honoris causa; è stato insignito
della Jerónimo Luís de Cabrera, onorificenza riservata agli artisti e gli intellettuali argentini.
Carmine Castoro
Laureato a Bari in Filosofia Morale e giornalista professionista, attualmente firma de Il
Secolo d’Italia, è collaboratore e inviato per quotidiani e magazine nazionali tra cui Il
Futurista, per il quale si occupa di tv, cultura e libri. Autore televisivo, ha firmato numerosi
programmi per il palinsesto notturno della RAI e per i canali Sky. Studioso ed esperto di
"fenomeni estremi", ha dedicato molti reportage a trasgressione, prostituzione, manicomi,
droga, malasanità, sette sataniche, devianze giovanili, logica della comunicazione
televisiva. Nel 1997 ha pubblicato per Castelvecchi Roma erotica; a dicembre è in uscita
per Caratteri Mobili il suo testo Maria De Filippi ti odio - Per un’ecologia dell’immaginario
televisivo. In Crash tv. Filosofia dell’odio televisivo (Coniglio Editore, 2009) indaga i
linguaggi del conformismo di massa, veicolato attraverso format e spot a cui egli
attribuisce “una parte sostanziale di responsabilità per lo sfascio morale, il crollo dei valori,
l’arrivismo spietato, l’estetismo fine a se stesso che sta rovinando e attanagliando una
cospicua generazione di teenager e non solo”.
Federica Scarpa
E’ professore ordinario di Lingua e traduzione inglese presso l’Università di Trieste, dove è
anche Direttore del Dipartimento di Scienze del linguaggio, dell’interpretazione e della
traduzione. E’ stata l’Italian Language Specialist dell’International Product Group di
Microsoft e l’editor della Rivista Internazionale di Tecnica della Traduzione/International
Journal of Translation. I suoi attuali interessi di ricerca riguardano gli ambiti dei corporabased Translation Studies (domini specialistici di informatica, emigrazione, medicina e
giurisprudenza) e della formazione dei traduttori, con particolare riferimento a un approccio
didattico di tipo professionale, ossia fondato su un’etica della traduzione in quanto servizio
e sulle sinergie che dovrebbero esistere tra l’università e l’industria della traduzione così
da innalzare il profilo professionale del traduttore. Tra le sue pubblicazioni: Contrastive
Analysis and Second Language Learners' Errors: An Analysis of C-Test Data Elicited from
Beginners in Italian (Dublin CLCS Occasional Paper, Trinity College, 1990), Traduzione,
società e cultura (Campanotto, 1992), La traduzione specializzata. Lingue speciali e
mediazione linguistica (Hoepli, 2008).
Cristiano Dal Sasso
Lavora al Museo di Storia Naturale di Milano come responsabile del Laboratorio di
Paleontologia. Coordinatore tecnico degli scavi nel giacimento triassico di Besano, ha
pubblicato una quarantina di titoli tra opere divulgative e lavori scientifici, tra cui le
descrizioni di tre specie nuove per la scienza: il primo dinosauro italiano, battezzato
Scipionyx (ma più noto col soprannome di "Ciro"), un ittiosauro di sei metri chiamato
Besanosaurus e un varano acquatico del Libano considerato antenato dei serpenti.
Attualmente ha in studio il dinosauro di Saltrio. La scoperta del primo dinosauro italiano,
descritto su Nature nel marzo 1998 e su Science nel gennaio 1999, ha avuto l'attenzione
di ben 2500 testate giornalistiche e radiotelevisive in tutto il mondo: un impatto senza
precedenti per la paleontologia italiana. Ha pubblicato Gli animali. Origine ed evoluzione
(Jaca Book, 1993), Dinosauri italiani (Marsilio, 2001) e Scipionyx samniticus (Theropoda:
Compsognathidae) from the Lower Cretaceous of Italy: Osteology, ontogenetic
assessment, phylogeny, soft tissue anatomy, taphonomy, and palaeobiology (Memorie
della Società italiana di Scienze naturali e del Museo civico di Storia naturale di Milano,
2011).
Elena Tavani
È professore associato di Estetica all’Università di Napoli " L’Orientale". Tra i lavori più
recenti, Hannah Arendt e lo spettacolo del mondo. Estetica e politica (Manifestolibri, 2010)
e Parole ed estetica dei nuovi media (Carocci, 2011).