Rassegna stampa - Il Comune di Gatteo

Transcript

Rassegna stampa - Il Comune di Gatteo
Ufficio stampa
Rassegna stampa
lunedì 13 maggio 2013
Pagina 1 di 23
INDICE
Corriere Romagna Cesena
«Bilancio, il centro sinistra è spaccato»
13/05/13
3
Economia locale
SPORT: RONTA 4 GATTEO MARE 1
13/05/13
5
Sport
Il Resto del Carlino Cesena
SPORT: Ronta Arpax 4 Gatteo Mare 1
13/05/13
6
Sport
SPORT: Festa per Nanni e Michelotti. Delusione Dapporto
13/05/13
Sport
SPORT: Ganna beffa tutti. Messieri è il migliore della regione
13/05/13
Sport
7
8
La Voce di Romagna Cesena
SPORT: Ronta 4 Gatteo Mare 1
13/05/13
9
Sport
SPORT: Foligno: il cesenate Vigilante firma la prima stagionale
13/05/13
Sport
10
Il Sole 24 Ore
IMU, QUATTRO NODI PER IL GOVERNO
13/05/13
Urbanistica, infrastrutture e trasporti, Pubblica Amministrazione
NORME E TRIBUTI: Amministratore unico anche per i servizi pubblici
13/05/13
Pubblica Amministrazione
NORME E TRIBUTI: Iva al 10% per le coop sociali
13/05/13
Pubblica Amministrazione
NORME E TRIBUTI: Piani di rientro da rivedere dopoil Dl sblocca debiti
13/05/13
Pubblica Amministrazione
NORME E TRIBUTI: LE MASSIME
13/05/13
19
20
22
Pubblica Amministrazione
NORME E TRIBUTI: Il pareggio di bilancio pesa sugli investimenti
13/05/13
18
21
Pubblica Amministrazione
NORME E TRIBUTI: Il rischio di sbagliare i conti
13/05/13
11
Pubblica Amministrazione
Pagina 2 di 23
23
pressunE
ci,o'r'fiere
di Forlì e Cesena
Direttore responsabile: Pietro Caricato
13/05/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
«Bilancio, il centro sinistra è spaccato»
Gatteo, i consiglieri di maggioranza replicano alle accuse del segretario del Pd
GATTEO. Dopo l'attacco del segretario del Pd
Filippo Giovannini alla
giunta Vincenzi, arriva
la risposta del gruppo di
maggioranza "Gatteo che
Vorrei". «Non riteniamo
sia Giovannini a dover
spiegare cosa si aspettavano gli elettori che hanno votato Gianluca Vincenzi e non è compito suo
giudicare il suo operato
per conto loro. Giovannini si dovrebbe concentrare sui motivi per cui anche l'elettorato simpatizzante per la sua parte politica, non ha votato la lista in cui era candidato»
affermano i consiglieri
Pierandrea Biagini e Deniel Casadei.
L'attenzione del centro-sinistra verso il com-
mercio sorprende, dato
che «i commercianti che
avanzavano delle rimostranze per i lavori di rifacimento del centro storico, venivano "educatamente" invitati ad andarsene da un'altra parte
dall'amministrazione
precedente. Proprio gli
stessi commercianti ora
difesi a spada tratta, erano abbandonati al proprio destino, anche dalle
associazioni di categoria. L'attuale amministrazione è sempre stata
aperta a suggerimenti
positivi ma si è sempre
riservata di prendere la
decisione finale; come
hanno voluto i cittadini
col voto, gli stessi cittadini che giudicheranno
l'operato a fine legislatura».
Sul bilancio consuntivo 2012: «se il Pd avesse
voluto opporsi non sarebbe stato meglio che i suoi
consiglieri votassero
contro anziché astenersi? Siamo di fronte all'ennesima dimostrazione
della spaccatura del Pd di
Gatteo, il segretario Giovannini afferma una cosa e i consiglieri comuna-
li fanno tutt'altro! Mentre la proposta di ridurre
l'aliquota sulla seconda
casa abitata dai figli, ma
di proprietà dei genitori,
è populista e demagogica, dal momento che i
presupposti normativi
dell'Imu sono la proprietà e la residenza. Chiedere di agevolare la seconda casa abitata dal figlio,
oggi, è come chiedere di
violare la legge».
Infine, sull'accusa di
essere un'amministrazione timida, riprendendo anche quanto già detto
dal sindaco Vincenzi:
«finché l'oculatezza e il
senso di responsabilità
verranno scambiati per
timore e timidezza allora
saremmo sempre i più timorosi e i più timidi, anche perché la sfrontatezza e il coraggio dell'amministrazione di cui faceva parte Giovannini hanno portato alla pesante eredità che ci troviamo ad
amministrare. È timida e
timorosa un'amministrazione che con il bilancio consuntivo ha pagato circa 1 milione di euro di debiti provenienti
dal passato (un grazie a
Pagina 47
Pagina 3 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
pressunE
ci,o'r'fiere
di Forlì e Cesena
Direttore responsabile: Pietro Caricato
13/05/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Filippo Giovannini per
questa coraggiosa eredità), ha investito in opere
pubbliche per circa
940.000 euro, ha riportato
il livello di indebitamento di Gatteo all'interno
dei limiti consentiti
(mentre con la precedente Amministrazione il livello di indebitamento era più alto del consentito), ha rispettato il patto
di stabilità (nell'anno
2009 l'amministrazione
di cui Giovannini ha fatto parte non l'ha rispettato e l'anno dopo c'è riuscita rimandando i debiti
negli anni successivi) ed
è lontana dalle imprese
un'amministrazione che
non ha fatture da pagare
alle stesse per investimenti?». (mf)
Pagina 47
Pagina 4 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
ci,o'r'fiere
pressunE
di Forlì e Cesena
Direttore responsabile: Pietro Caricato
13/05/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
RONTA
GATTEO MARE
1
RONTA: Domeniconi, Piraccini, Brunetti, Mordenti, Romboli, Laghi, Fontana, Danelli (15' st
Bravaccini), Milanesi, Mambelli (25' st Mondardini), A. Balzani (10' st Pasini). All.: Molari.
GATTEO MARE: Canini, Scarpellini, Belletti, Roma-
gnoli, Santini, Fattori (15' st Tavone), Abbondanza,
Bellomo, Piastra, Solfrini, Ferracuti. All.: Piraccini.
ARBITRO: Hichri di Imola.
RETI: 12' pt Brunetti, 20' pt e 5' st (rig.) Milanesi,
30' st Brunetti (aut.), 35' st Mondardini.
ESPULSO: 5' st Piraccini.
RONTA. Gara sul velluto per il Ronta, già certo
della seconda piazza e col
Gatteo Mare senza più
nulla da chiedere alla
stagione. Subito in vantaggio i padroni di casa
con Brunetti, che sarà
grande protagonista: ol-
tre al gol, la sua partita
conta anche un assist e
un rigore conquistato
per la doppietta di Milanesi, e pure l'autorete
che firma il gol della bandiera per il Gatteo Mare,
prima del poker di Mondardini.
Pagina 38
Moraano, colpaccio e salvezza
Pagina 5 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
press unE
il
Resto del Carlino
CESENA
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
.„ \
\\r"
NE
RONTAARPAX: Domeniconi Piraccini , Brunetti , Mordenti , Romboli ,
Laghi, Fontana, Zarietki (15' st Bravaccini ), Milanesi , Mambelli (25' st
Monclardini), Batzani A. (10' st Pasini ). A disp. Sbrighi , Dotti , Balzani
S.. Alt. Molari.
GATTE° MARE: Canini , Scarpettini,
Belletti, Romagnoli, Sartini Fattori
(15` st Pavone ), Abbondanza, Benoni, Piastra , Sotterini Ferraccuti . A
disp. Giulianini, Casadei , Papi. Alt.
Pieraccini.
Arbitro: I lic:hri di Imola.
Reti; 12' pt e 30' st (autj Brunetti
(RA), 20' pt e 5' st (ric.) MRainesi (RA),
35' st Monardini (RA',.
Note: ammoniti Mordenti, MambelBatzani A. (RA); espulsioni: 10' st
Piraccini (RA).
-
Pagina 6 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
13/05/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
press
unE
Resto del Carlino
13/05/2013
CESENA
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Diffusione: n.d.
Cronometro femmffine Junior, Bonomi è prima. Sul podio tra te Allieve anche la forlivese e la riccionese
Festa per Nanni e Michelotti. Delusione Dapporto
Sant'Angeto di Gatteo (Forlì Cesena)
VITTORIA della varesina Ilaria Bonomi nella
prova contro il tempo per donne Junior, in ventotto allo start; ha battuto la Fidanza e la Vigo,
le altre due favorite della categoria, finite a 18 e
33 secondi, Solo diciassettesima la lughese Noemi Dapporto del Re Artù Factory Team. E' andata molto meglio nella gara delle Allieve, al via
in ventidue, vinta da Lisa Morzenti, però sul podio sono salite la :forlivese Giunti Nanni e la ric
eionese Martina Michelotti.
Ordine d'arrivo donne Allievo: i) Lisa Morzenti (Villongo) km 11 in 16' 59" media 38,
Netta prova contro L tempo va male
alle due favorite Fidanza e Vigo
che hanno chiuso a 18 e 33 secondi
831; 2) Giulia Nanni (Re Artù Factory Team) a
47", 3) Martina Michelotti (idem) a l' 4", 4) Jessica Licata (Forlivese) a l' 13", 5) Irene Lerose
(idem) a 1' 14", 6) Sara Franceschelli (Re Artù
Factory Team) a 1' 20", 7) Chiara Perini (Molinello) a 1'24", 8) Rachele Barbieri (Forlivese) a
r 28", 9) Sofia Graziarli (Corridonia) s.t., IO)
Virginia Cancellieri (Servetto Footon).
Donne Junìor: 1) Ilaria Bonotni (Sabaini) lun
11 in 15' 58" media 41,335; 2) Arianna Fidanza
(Eurotarget) a 18", 3)Arianna Vigo (Valcar)
33", 447", 4) Francesca Pattaro (Servetto Footon) a 45", 5) Sara Wackermann (Valcar) a 51",
6) Angela Maffeis (Eurotarget) a 54", 7) Daniela
Magnetto (Canavesi) a 1'12", 8) Carmela Cipriani (idem) a 1' 16", 9) Claudia Creai (Valcar) a 1'
18", 10) Beatrice Rossato (Cieli Zanella) a 1'
21".
h. a.
Pagina 7 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
il
press unE
Resto del Carlino
13/05/2013
CESENA
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Diffusione: n.d.
Crommegro mauMe Gara del 'Bracciate", il verbanese vince di misura. Di Gni° chiude ottavo tra gli Allievi
Ganna beffa tutti. Messieri è il migliore della regione
Sant'Angeto di Gatte() (Forlì Cesena)
TUTTI i iriigliori cronoman italiani juniores e al-
lievi si sono sfidati ieri nella gara del 'Bracciale'.
Nella prova degli juniores, al via erano in diciannove, ha vinto nettamente il WrI)313CSC Filippo
Ganna sul friulano Lizde e il marchiano Rocchetti. Ganna ha fatto regisnare la notevole media di quasi 48 km/h, Il migliore della regione è
stato il bolognese Francesco Messieri, giunto
settimo. Sul filo di lana invece la vittoria conseguita trentino Nicola Conci che l'ha
spuntata per un solo secondo, anzi 45 decimi, su
Ciardo, mentre l'emiliano Tortelloni ha chiuso
ad appena 5 secondi. Daniele Di Gilio, il migliore dei romagnoli, ha concluso all'ottavo posto.
Ordirli d'arrivo juniores 1) Filippo Ganna
(Castanese — Verbania) km 23 in 28' 58" media
47,617; 2) Seid Lizde (Sanvendeiniano) a 31", 3)
Filippo Rocchetti (Porto Sant'Elpidio) al'5", 4)
Davide Ostorero (Castanese) ai' 12", 5) Patrick
Pela (Calderara Stm) a 1' 15", 6) Giovanni Carboni (Giamxny Team) a 1' 24", 7) Francesco
Messieri (Calderara Stm) a l' 33", 8) Francesco
Bartolini (Sidermec Fratelli Vitali) Simone
Sampaoli (idem) s.t., 10) Alberto Buono (Pedale
Riminese) a 1' 55".
Attievi: 1) Nicola Conci (Valle di Cernhra) km
11 in 15' 21" media 42,988; 2) Stefano Ciard.o
(Vigor) a 1", 3) Luca Tortellotti (Cadeo) a 5", 4)
Cristian Frezza (Sprint Vidor) a 9", 5) Tiziano
Lanzano (Foligno) a 13", 6) Darne' Gocaj (Milleluci) a 25", 7) Francesco Biondi (idem) a 26", 8)
Daniele Di Gilio (Fiumicinese. Fait) s.t., 9) Federico Orlandi (idem) a 31", 10) Luigi Falanga
(idem) a 42".
b. a.
testa l'impresa
&meni° yli tarpa la ad
Pagina 8 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
pressunE
L
VOCE
DI
13/05/2013
ROMAGNA
Periodicità: Quotidiano
FORLÌ &
CESENA
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
Diffusione: n.d.
Ronta, poker d'autore
BIG MATCH Bis di Milanesi (20 gol in stagione), reti di Brunetti e Mondardini:
i ragazzi di Molari vincono 4-1 e guardano con ottimismo ai prossimi playoff
Ignazio Damato
RONTA- A tutta birra verso gli spareggi
playoff. Il Ronta di mister Molari non
fa sconti e tra le mura amiche si conferma una volta di più una macchina
da gol.
GRANDE INIZIO 11 primo tempo è
bellissimo, grande intensità nel gioco.
Il Gatteo Mare, nonostante le numerose assenze, gioca a viso aperto, esaltando le ripartenze veloci dei padroni
di casa che giocano 45' sontuosi, tra i
migliori di tutta la stagione. Sulle fasce
non c'è partita: sulla sinistra Brunetti
è un vero fulmine, al 12' semina gli avversari e dal limite dell'area fa partire
un bolide imprendibile per il portiere
ospite. Funziona tutto in casa Ronta,
anche la ricerca della profondità: al
20', Zanelli aziona il compasso e verticalizza per Milanesi, che tutto solo
davanti a Canini non fallisce il 2-0. E
ad inizio ripresa per lo stesso Milanesi
Gatteo Mare
1
RONTA: Domeniconi, Piraccini, Bru-
netti, Mordenti, Romboli, Laghi, Fontana, Zanelli (15'st Bravaccini), Milanesi, Mambelli (25'st Mondardini), A.BaIzani (10'st Pasini). A disp: Sbrighi, Garavini, Dotti, S.Balzani. All: Molari.
GATTEO MARE: Canini, Scarpellini,
Belletti, Romagnoli, Sartini, Fattori
(15'st Tavone), Abbondanza, Bellomo,
Piastra, Solfrini, Ferracuti. A disp: Giulianini, Casadei, Papi. All: Piraccini.
ARBITRO: Hichri di Imola.
RETI: 12' Brunetti (R), 20', 5'st (rig.)
Milanesi (R), 30'st (aut.) Brunetti,
35'st Mondardini (R).
NOTE: Esp: 10'st Piraccini.
arriva anche il bis personale su rigore
guadagnato da uno scatenato Brunetti: ventesimo gol in stagione. Numeri
da capogiro, da vero bomber.
MIRINO AI PLAYOFF Con il risultato
ormai fissato sul 3-0, la gara perde di
mordente. Lo sfortunato Brunetti infila il più classico degli autogol nel
tentativo di rinviare la palla sulla linea
per il 3-1, il neo entrato Mondardini
chiude i conti con uno strepitoso tiro
a giro imparabile per il definitivo 4-1.
Domenica la sfida in casa del Perticara e poi fari puntati sui playoff: un girone a quattro con le migliori seconde
della Prima H, G, E ed D. Il pass per la
Promozione passa da lì, e il Ronta è
determinato a vincere l'ardua sfida. E
se dovesse riuscire a recuperare bomber Saliaj, l'impresa sarebbe sicuramente meno difficile.
Gianluca Mariotti
Pagina 21
111211
Ronta, poker d'autore
Pagina 9 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
111E1
pressunE
DI
L VOCE
13/05/2013
ROMAGNA
FORLÌ &
CESENA
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Stefano Andrini
Diffusione: n.d.
Foligno: il cesenate Vigilante firma la prima stagionale
Per la Sidermec
Vitali è il quarto successo
Bracciale del cronoman:
piazzamenti per i nostri
JUNIORES
FOLIGNO Dopo diversi ottimi piazzamenti è maturata la vittoria. Antonio Gabriele Vigilante, junior della Sidermec Vitali, ieri ha rotto il ghiaccio e si è aggiudicato la prima gara stagionale a Cave di
Foligno nella 5lesima Coppa San Michele. Vigilante se n'è andato da solo a una
decina di chilometri dalla fine, è stato
raggiunto da Massimiliano Susini
(Project Team) in vista del traguardo ma
negli ultimi metri è riuscito ad avere u-
gualmente la meglio chiudendo i 106 i
chilometri alla media di 40,747. Per gli
Juniores della Sidermec si tratta del
quarto successo stagionale dopo quello
di Alex Maroni e i due di Francesco Bartolini.
Ordine d'arrivo 1. Antonio Gabriele Vigilante (Sidermec Vitali); 2. Massimiliano
Susini (Project Team); 3. Manuel Pesci
(Arezzo bike); 4. Daniel Marcellusi (Cicli
Montanini); 5. Matteo Occhialini (Rinascita).
Il Bracciale I cronoman si sono sfidati a
Sant'Angelo di Gatteo nel "Bracciale" per
Juniores e Allievi, organizzato da Sidermec FratelliVitali, Fiumicinese Fait, Fausto Coppi, Corpus Club, Sidermec Riviera e Team Elite Service. Nessun successo
per i romagnoli ma molti piazzamenti.
Ordini d'arrivo Juniores 1) Filippo Ganna
(Castanese —Verbania) km 23 in 28' 58"
media 47,617; 2) Seid Lizde (Sanvendemiano) a 31", 3) Filippo Rocchetti (Porto
Sant'Elpidio) a 1'5", 4) Davide Ostorero
(Castanese) a 1' 12", 5) Patrick Pola (Calderara Stm) a 1' 15", 6) Giovanni Carboni
(Giammy Team) a 1' 24", 7) Francesco
Messieri (Calderara Stm) a 1' 33", 8)
Francesco Bartolini (Sidermec FratelliVitali) Simone Sampaoli (idem) s.t., 10) Alberto Buono (Pedale Riminese) a 1' 55".
Allievi 1) Nicola Conci (Valle di Cembra)
km 11 in 15' 21" media 42,988; 2) Stefano
Ciardo (Vigor) a 1", 3) Luca Tortellotti
(Cadeo) a 5", 4) Cristian Frezza (Sprint
Vidor) a 9", 5) Tiziano Lanzano (Foligno)
Il cesenate Vigilante
Bartolini
a 13", 6) Daniel Gocaj (Milleluci) a 25", 7)
Francesco Biondi (idem) a 26", 8) Daniele Di Gilio (Fiumicinese Fait) s.t., 9) Federico Orlandi (idem) a 31", 10) Luigi Falanga (idem) a 42".
Donne Junior 1) Ilaria Bonomi (Sabaini)
km 11 in 15' 58" media 41,335; 2) Arianna Fidanza (Eurotarget) a 18", 3)Arianna
Vigo (Valcar) a 33".
Donne Allieve 1) Lisa Morzenti (Villongo)
km 11 in 16' 59" media 38, 831; 2) Giulia
Nanni (Re Artù Factory Team) a 47", 3)
Martina Michelotti (idem) a 1' 4", 4) Jessica Licata (Forlivese) a 1' 13", 5) Irene
Lerose (idem) a 1' 14", 6) Sara Franceschelli (Re Artù Factory Team) a 1' 20", 7)
Chiara Perini (Molinello) a 1' 24", 8) Rachele Barbieri (Forlivese) a 1' 28".
Pagina 30
ollillEIME ■=111
Wiggo stenta, Ryder si
stacca e Nibali ringrazia
AZIME
Pagina 10 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 2015
-
IIMMEETI
.
•
13/05/2013
pressunE
ll'erld CAS
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Diffusione: 262.360
•
Dalla prima casa ai capannoni le tappe verso il riassetto
PAGINA A CURA DI
Cristiano Dell'Oste
Valentina Melis
Giovanni Parente
L'agenda del Governo non si
chiuderà con Io stop all'Imo sulla
prima casa. Anzi, a giudicare dalle parole del premier Enrico Letta, i dossier più importanti si apriranno dopo ilrinvio del pagamento del i giugno. In ballo c'è il riassetto complessivo del prelievo sugli immobili, secondo un disegno
che dovrebbe coinvolgere l'Imu
sui capannoni e l'agricoltura, ma
anche la Tares sui rifiuti.
Mettere mano all'imposta municipale significa cercare un delicato equilibrio tra esigenze di gettito, equità e crescita economica.
L'Imu nel 2012 ha portato nelle
casse dello Stato e dei Comuni
23,7 miliardi, di cui quattro deri-
FILO DIRETTO CONI LETTORI
Gli esperti del Sole 24 O re
rispondono ai du bbi su ll'Imo.
I quesiti possono essere inviati
on line e le risposte saran no
pubblicate sul quotidiano
www.Rsole24ore.comi
sosimu
vanti dall'abitazione principale e
sei dai fabbricati produttivi.
Le ipotesi percorribili per la
prima casa, oltre all'azzeramento, sono diverse: l'aumento generalizzato della detrazione (portarla a scio giuro, per esempio,
vorrebbe dire esentare tre contribuenti su quattro); l'incremento della detrazione legato al reddito del proprietario o all'indicatore Isee; o, ancora, l'esenzione
selettiva in base alla categoria catastale del fabbricato.
Viste le cifre in gioco, è evidente che uno sgravio totale sullaprima casa rischia seriamente di
compromettere i margini di manovra sugli altri fabbricati. Eppure, come è emerso anche nei giorni scorsi, sul tavolo del Governo
ci saranno anche altre tre questioni.I capannoni, prima di tutto, per
i quali il decreto ''salva Italia' ha
fatto scattare nel 2013 l'incremento dell'8,3% della base imponibile; e poi le abitazioni e le seconde
case, chiamate a fare i conti con
un prelievo elevatissimo, che -da
im lato - compromette la redditività degli investimenti e penalizzagli inquilini e- dall'altro - tratta anche immobili di scarso valore come case di villeggiatura.
La possibilità di pagare l'acconto di giugno dividendo per due
quanto versato l'anno scorso ha il
pregio di neutralizzare i rincari
automatici per le imprese, oltre
che gli eventuali aumenti già decisi dai Comuni. Ma non è la soluzione. Bisognerà piuttosto ripensare tutta l'impostazione, restituendo ai sindaci la possibilità di
decidere eventuali riduzioni d'aliquota sui capannoni.
Nel rimettere mano all'Imu, il
Governo dovrà anche risistemare le norme che si sono stratificate negli ultimi anni, creando magari un testo unico e semplificando defmizioni, regole di calcolo e
modalità applicative. Oltre a questa "manutenzione" ci sono poi
obiettivi più ambiziosi, come
quello di far partire la service tax
odi avviare la riforma del catasto.
Ma se la messa a punto del nuovo
tributo è una strada tutta in salita,
almeno sul catasto si potrebbe
partire rapidamente, sfruttando
il lavoro istruttorio già svolto
dall'ex agenzia del Territorio.
Certo, servirà qualche anno per
completarla, ma la riforma è l'unico modo per non continuare apagare l'Imu su valori catastali spesso slegati da quelli di mercato.
RIC1ODJZIONI ICS ERVATA
Pagina 4
Pagina 11 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 - 2015
13/05/2013
press LinE
ll'erldOIS
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Diffusione: 262.360
I fronti aperti/1
MARKA
PR tifi: CRITICI
LA DEFINIZIONE DI PRIMA CASA
«a
La bsorso
ítsPeosion
e 20
eell'
o Im usull
d
canc el la pr oble micpc»laartnitco, Ivi che semersi
non
etc°e
-
neldel ia
azion princi
12'in
pal,•
eversi,
aPpiji[uirestritti
craes.tr't
t
ae.v aP rnizquella
iQimaasa
c
. enze i'nte m p ideldl , I c ièe : li' .n‘s'cal r_pee'rtcei casi,ti ,fccomplessa
iono .
1-1:1Jirtireperintribuen
ct'.
alloggi i versi, a [le case
due anna,..„._•d
intestati,
zn.ic.,,,
e ali o .nte
'2
fatto iin
le da
a:triteemsa aebni,'ttal ,ci°011 i ga ' .111 le separato
s aPi rn°vv1Purgi
ia ldetciao rni
- uet provvedimento dl se .Perazion
salva-Italia imponedi conteggia re a' le
m
iscritte
e nt a , ma
i ncatasto insieme '.
ca
all'appart a mento,
oll::::
edelll
ggiream
p
i
l
s
)()c
'g(1.)j.itel:set/b
' con l rischi o di
1212 lo
3nisti
in ut il e
1 .::1;131111ee:1
le- :111! 1-)4
sotraci
per uplicCchoera,o no
gclI e(1
co nc tnesnszi'eoion
I con s
i imporf
ris
riscossione dei Com uni
—
LE RIGIDITA NORMATIVE
Con l'Imu è possibile tassare insieme alla prima
Le norme sull'Imu hanno ridotto a minimo la
possibilità per i Comuni di assimila re alla prima
casa anche altre abitazioni, come quelle date in uso
gratuito aí parenti, tenendo conto di specificità e
casa fino a tre pertinenze, ma non più di una per
categor a catastale: un box (C/6), una tettoia (C/7)e
situazioni locali. Ora che tutto il gettitodelle case
finisce ai sindaci, questa rigidità appare tutto
una cantina, soffitta o magazzino (C/2) Il decreto
sommato superflua
OXAUTO,CANTINEESOFFITTE
LA SIT I AZION E NEL 2012
irti dell'Imu sulla prima casa ne
Proprietari
% sul totale
Fino a lomila euro
2012
in base al reddito del proprietario
Versamenti
O
25%
28,1
Da 10.001 a 26mila euro
23,5
Da 26.001 a 55mila euro
Da 55.001 a 75mila euro
Da 75,001 a 120mila euro
Oltre 120.001 euro
27,9
28
2,1
1,0
Fonte: dipartimento delle Finanze
Pagina 4
Pagina 12 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
13/05/2013
pressunE
ll'erld CAS
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
POssiapa
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Diffusione: 262.360
solunow
UN PO' DI MANUTENZIONE
ttuali —cose
La nozione di abitazione principale e il nodo delle
pertinenze vanno sciolti una volta per tutte, a
maggior ragione se il Governo alleggerirà in modo
deciso il prelivo sulla prima casa
IL TAGLIO DELL'IMPOSTA
La soluzione più semplice (ma più costosa per le
casse pubbliche) è abolizione secca del tributo
per tutte le abitazioni principali
esentare quasi tutti i proprietari
Un'altra possibilità è differenziare il prelievo in
base alla categoria catastaledella casa, come già
fatto da diversi Comuni Entrambe queste
soluzioni, però, potrebbero generare qualche
ingiustizia, perché spesso i valori catastali non
riflettono quelli di mercato. L'alternativa è alzare
la detrazione o abbassare l'aliquota Imu per i
soggetti a basso reddito, così da non penalizzare
chi guadagna poco ma vive in case dalval
catastale elevato. Neppure questa soluzioneè
LE ALTERNATIVE
Cancellare l'Imu sull'abitazione principale non è
l'unica strada possibi le. In alternativa, si
potrebbe alzare la detrazione fino a una certa
soglia ad esempio 500 euro rispetto ai 200
perfetta, peraltro, perché insieme ai veri poveri
potrebbe premiare anche gli evasati Una parziale
contromisura alle furberie potrebbe essere,
all
b
, a ll' Indicatore Isee, che fotografa lo stato di
isogno di tutto in nucleofamiliare
IL CONFRONTO CON L'E TERO
Germania
RePO
Nel Regno Unito e
applicata la Cauncil
TaX, Che viene
calcolata secondo
scaglioni su valori
stimati a prezzi di
mercato del1991
s Spagna
La principale imposta e
Il Grundsteuer ha un
Per l'Ibi (Impues
la Tox foneière StiRe
case ìn affitto (pari a
circa un mese di canone
medio), Sull'abitazione
di proprietà c'è la Tax
meccanismo simile
all'Imu italiana,
sobre bienes
innniebles) la base
E basato su valori
catasta li «storici»
è il valore catastale,
rivalutato in tempi
a cui si applicano
diversi a seconda delle
d'ho bitation
dei, moltiplicatori
zone
Fonte. Dta Ner
Strada tutta in salita
verso la «service tax»
di Gianni Trovati
ivedere l'Imu, unirla alla
Tares e creare la service
—\\tax collegata invia
strutturale alle attività
comunali. «Vasteprogramme»,
avrebbe commentato il generale
De Gaulle se avesse avuto la
(s)fortuna di assistere alle tante
contorsioni del nostro fisco
locale. L'idea della service tax,
rilanciata subito dalla nuova
maggioranza, rispunta a ogni
giro di boa, ha parecchi pregi
perché punta a un quadro
coerente e organico fra
tassazione locale e attività
comunali da finanziare, ma ha
un difetto: è complicata da
attuare. Se ne è accorto lo stesso
Parlamento quando, nel zon,
lavorò al decreto correttivo sul
federalismo municipale. La
tempesta finanziaria e la crisi
del governo Berlusconi
travolsero tutto, ma le bozze
sulla service tax si erano nel
frattempo riempite di formule
logaritmiche degne di un testo
di analisi matematica. Una
service tax deve armonizzare
diversi fattori, coinvolgere i
proprietari, gli inquilini e gli
altri utilizzatori, essere misurata
in base ai servizi effettivi e far
quadrare i conti comunali.
Arrivare in pochi mesi a un
risultato come questo, unendo
due tributi pieni di problemi
come l'Imu e la Tares, non
sembra un compito facile,
soprattutto quando il barometro
della politica segna tempesta
parecchie volte a settimana. Gli
obiettivi ambiziosi, certo, non
vanno tralasciati, ma non
bisogna neppure trascurare le
emergenze. Le prime
riguardano le due tempeste
fiscali in programma a giugno e
a Natale per industria, alberghi e
commercio: mentre si studia la
service tax, non è il caso di
cancellare gli aumenti di base
imponibile per capannoni e
alberghi, rendere più flessibili i
criteri dell'acconto Imu e più
graduale l'applicazione del
nuovo metodo di calcolo per la
Tares? Proprio la vicenda del
tributo sui rifiuti mostragli
effetti collaterali di programmi
corretti ma mal gestiti. In questo
caso l'obiettivo è quello,
imposto dall'Europa, di
misurare il prelievo in base alla
quantità di rifiuti prodotti.
Scritto in una legge del 1997 e
lasciato ai Comuni di buona
volontà, il tributo è stato poi
abbandonato e addirittura
vietato per legge. La service tax,
insomma, va studiata, senza
però dimenticare le emergenze
e senza trascurare un problema
cruciale: come si possono far
pagare i servizi comunali a chi li
utilizza se l'abitazione
principale è "sacra" e
"inviolabile" dal fisco?
e RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 13 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 4
13/05/2013
press LinE
ll'erldOIS
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Diffusione: 262.360
I fronti aperti/2
\\\
„ss
15=0,
t
t\
\
Lj
•
R.
AFF111151 AFFIR
ht
PUNT5i CRITIC
UNA DOPPIASPINTA ALL'A U ME NTO
, q est nì prospetta pl
i cunuoteoJira6 u peri c
'
M PARsik DrAL/Quor E AGEVOLATE '
LA SCOMPARSA
passaggiodawi
case affittate sono state particolarme nte penalizzate nel
ADDIOALLEAGEVOLAZIONI
prevedeva, t
immobili
i-mmob, idl affittati,
aff( Dt g sci 12tal
, 3ill '210qmuota
lui )intfdronevese7itreQid ti rnfidotercta a lelelnar[ tamàtiestcnhài Questa
ìneecrsatgtael i
norma, i i fatto,
to, non e mai stata a i tata: il regime dell'Im u
"sperimentale"
n riment
aie" partito l'anno scorso
PPr (e desti ato a restare
e
tosi
r i l condoilDeof)1.asciaai
v
Comuni la Facoltà di' ridurre '.
a a miqaus ositm
a finoa ll0 ,zi 0, m a anche quella di a urne drit a fino
èpenauzz cz:nte
presvoisto,l'1,06 per cento, L'aumento cielprri:lienv o
prattutto per gli affitti a canone concordato,
che beneficiavano di u n'Ici . ridotta (o azzerata) in diverse città
servtano s
per due &cui:tii gettito r i servato
dee illm
dello
o 0,76%
m? dello 0,13i.
Com uni che paos°snotnnoSatunm
i°edn4Waliciu°utna t°
e
,kincasd
oltiplicatori della base im p°onn lb[eilenn(+tr8a3
teT)taan)r[talnfictir:nito
a nunn
La d eStina zione d elgettito d ei capannoni allo Stato comporta
che i Comuni non possano prevedere più agevolazioni con un
pre ievo più basso
ALIQUOTE VERSO IL MASSIMO
Le case sf tte da più di due otre anni in molti coni
Comuni sono
'
tassate CO n l'ali — uota mass .
i dell i '°6% ' he si traduce
(e
in un robusto incremento d ull
questo anche considerand°n ' Prehev° rispetto all'ici
linfd
atiat°ricdhengil' il inmum
i donlai i2nio2nha asorbitl'Ipefud
locati)
Le nuove regole creano una disparità di trattamento sull'Imu
trai capannoni egli altri immobili in cui si svolge un'attività
d'impresa (come quelli in c tegona C/1 per negozi e
botteghe)
L'IMPATTO SUGLI INQUILINI
l'au mento de l ca ricohsca te potrebbe ripercuotersi an hesu
canoni d'affitto, penalizzando gli inquilini, oltre a ridu re le
redditività dell'investimento per i proprietari
UNA NOZIONE CONTROVERSA
Alzare il prelievo su Ile case sfitte ientra nella filosofia
penalizzare chi non utilizza i propri immobili. Nella
categoria «seconde case», però, rientrano anche molte
abita zi on di campagna o in piccoli centri magari
ereditate e difficilmente affittabili ovendabili per ragioni
affettive odi mercato. Anche ì coeredi che non risiedono
nell'immobile di famiglia finiscono per pagare l'Imu al
massimo sulla propria quota di proprietà '
LA SITUAZIONE NEL 20 12
LA S ITUAZIONE NEL 2012
LA IT AZIONE NEL 2012
Fabbricati del', gruppo catastale D iscritti in ca asta
L'aumento della tassazione sulle case affittate
u un Raggio con una rendita catast le di 450 euro
Unità immobiliari in milioni e % sul totale
TRATTAMENTO DIFFERENZIATO
Esclusi i fabbricati rurali, a uso strumentala
470.660
55.776
20.670
a
Fabbricati speciali
produttivi o comm erciati
Alberghi
Banche e
2012
assicurazino
Imu media
20
119,4
11 .4 35
Cinema e e
Fonte. age
lle Entrate.
tistiche catastali
2,7 („8,8%)
Case affittF te
081 '
224,0
189,
Altri
19,71,64,4%l
Abitazioni principali
Var %
30 8 \ \
38,627
Im u media 12
6 ,4
Var. %
Capannoni
2012
fisich
0,9
72S,
433.162
L'utilizzo delle abitazioni di proprietà di pe
00!".„
figgg:
.
9'16%)
Case a disposizione
Fonte: eiabor ,
del Sole 24
Fonte; Immobili in It ha 2012, Fin
(7.8%)
Altri usi o uso no
e e agenzia del Territorio
Pagina 4
Pagina 14 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
13/05/2013
pressunE
Periodicità: Quotidiano
ll'erld CAS
Tiratura: 331.753
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
LE
Diffusione: 262.360
SOIAZIOW
LE POSSMI5 SOL., ION1
UN INTERVENTO•TAMPONE
UNA REVISI ONE GENERA E
LA QUESTIONE DEI VALORI
La scorsa settimana sono circolate ipotesi di un intervento a
breve per ridurre il peso del prelievo Imu sui capannoni
ndustriali in vista dell'acconto d giugno
Il problema dell'aggraviodel carico fiscale sugli immobili
affittati potrebbe essere affrontata nel quadro di una
evisione generale delle regole sugli affitti,
ridisegnando anche te regole per í contratti e la cedol Oare
[, ecca
erriot5
,I'm posta sostitutiva introdotta per favorire
a ppe one dei contratti in nero, che finora ha avut o
un
a inferi° e alle previsioni
Sulle seconde case è difficile immaginare un corre ivo
puramente normat vo ,senza intervenire sul vala e
catasta le o sull'a liq uota e senza ledere l'autonomia comunale
nelselezionare i fabbricati tassati al massima Resta il fatto
che in molti casi, soprattutto nelle zone meno pre de l le
c ittà di provincia, l'Imu si applica su valori catastali superiori
riori
uetttt mercato. Ed ,e' evidente che in queste situazioni
q o aai 1,06%db/ente diffícilm ente sostenibile
UNA CORREZIONE STRUTTURALE
La rimodutazione della tassazione dovrebbe prima di tutto
e ita re l'au mento dei moltiplicatori e rivedere la
estinazione integrale del gettito allo Stato in modo d a
consentile ai Comuni di lavorare su agevolazioni e riduzioni
di aliquote
LO SCOGLIO DELL'INDEDUCIDILITÀ
L'Irnu pagata dalle azie de e ind d unbile dalle imposte sui
redditi d'împresa,generandodi fatto una sperequazione
simile a quella (appena risolta) dell'Ira p su [costo del lavoro
LE POSS.2.n.' SOLUZIOW
RILANCIARE L CONCORDATO
'
dell'aliquota
Rapporto % t ra tutte le as e su li IMMO bili e
L CONFRONTO CON L'E . TERO
La percentuale di case di proprietà, in affitto e a titolo gratuito
PROPRIETÀ
UAFETTTI
A TITOLO GRATUITO
I costi della transazi ne per chi
■
Anno 2011
R
GER
UE
SPA
ITA
o comunale one
anch e in base alle spec ficità m°ssima
Locali heti
CONFRONTO CON L'E TERO
IL CONFRONTO CON L'ESTERO
ITA
DE FIN Z iObi E
niGAMIGLIORARE
I L t f fmi Ami 10Eb n i a ri
con riforma
La ri definiz i one dei val o ri
del
catasto richiede tem pi lunghi. N If atte
[paratp
p ictiacbaizle
le è tentare di discrirninare
r pírnù Ppossib
°' ‘a sio llizione
Se le esigenze di cassa impedissero un intervento organico
Sugli affitti, bi ogn crebbe unto meno concentrare
l'alleggerimento fisca le sul ca nate dei canoni concordati,
così da offrire un aiuto con reto al. e famiglie in difficoltà
salvaguardando almeno in parte la redditività degli
investimenti immobiliari
GB
E
TM
FRA
GER
quist in o sui valore
MASSI- MC
,—
SPA
65-4
GER
GB
2,5
7 IiYYYi 7
Nota; Il dato Italia e al 2Q12 Fonte: Arpe Fede rp rop neta, Confa ppi, PPi
FQ nt , ArP
3
ConfaPOI• LIPPI
Fonte;Arpe Federpropried C onfappJ, Uppi
Pagina 4
Pagina 15 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
pressunE
S°Ie
rld CAS
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
teníto
13/05/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Diffusione: 262.360
Ne12013 arriverà a 250 milioni, il 5% dei tributi locali
Per rafforzare le entrate
anche la tassa di soggiorno
Valeria Uva
Oltre all'Imu, i Comuni
hanno in mano un'altra leva
per dare un po' di sollievo alle
proprie fmanze: è l'imposta di
soggiorno, che proprio a maggio compie tre anni di vita. E si
tratta di una leva preziosa, non
solo per il peso che resta ancora relativo (ma con alcune rilevanti eccezioni) sul totale delle entrate comunali, quanto appunto per il suo utilizzo: questa imposta, infatti, ha il non
trascurabile pregio di essere
sottratta ai sempre più stretti
vincoli del patto di stabilità.
E anche per questo sta crescendo: l'ultimo censimento
realizzato da Federalberghi, in
collaborazione con Ista e Mercury, segnala che al 15 aprile
scorso l'imposta di soggiorno
è in vigore in 467 Comuni, il
4o% in più rispetto alla rilevazione di luglio 2012, quando
l'imposta era stata istituita in
332 Comuni.
Il tasso di diffusione è solo
apparentemente basso, perché in realtà l'occasione è stata
colta da tutti i centri a grande
valenza turistica: da Roma a Firenze, da Venezia a Milano
(qui è partita a settembre).
E infatti secondo le stime di
Federalberghi nei Comuni con
l'imposta si trova il 46% della
ricettività e oltre la metà della
domanda di servizi turistici.
La tassa di soggiorno è presente, per esempio, in 106 Comuni toscani, in 77 del Piemonte e in 52 della Valle d'Aosta (regione prima in classifica con
un tasso di copertura pari al
92%). Del tutto varie ed eterogenee le modalità di calcolo
del tributo, le esenzioni e le
condizioni per l'applicazione.
Questo tesoretto ha portato nelle esauste casse comunali 173 milioni nel 2012, mentre secondo le stime del Rapporto il gettito 2013 raggiungerà i 25o milioni di euro, una
somma pari a circa il 5% del
totale delle entrate tributarie
comunali.
Qualche esempio concreto:
a Firenze l'imposta di soggiorno ha fruttato l'anno scorso
21,4 milioni, pari al 12,4% delle
entrate Imu. Venezia ha raccolto dai turisti 22,2 milioni e
stima che nel 2013 questa voce
equivarrà al 21,6% dell'Imu.
L'entrata è decisiva anche
per realtà minori comunque in
grado di intercettare i grandi
flussi turistici: sempre secondo i calcoli di Federalberghi,
l'imposta di soggiorno 2012 è
stata pari al 22,4% del gettito stimato Imu a Montecatini Terme, al 20% a Sorrento e al16,7%
a Rodi Garganico.
In teoria tutte queste risorse, provenienti da una tassa
che è di scopo, dovrebbero essere rigidamente vincolate alla promozione e al sostegno
del turismo stesso. Ma, come rilevalo studio, ne i fatti le indicazioni dei regolamenti comunali sono abbastanza ampie da
farvi rientrare una vasta casistica di spese, solo indirettamente connesse con il turismo.
«Si staverificando la tendenza ad allargare la concezione
di spesa per il turismo - si legge
nel dossier - includendo in questo concetto quasi tutte le attività dei Comuni». Comprese,
tanto per citare qualche esempio, la manutenzione di una
strada o di una piazza, visto
che comunque contribuiscono ad «abbellire» il luogo.
«Speriamo - conclude Federalberghi - che questo approccio faccia defmitivamente capire la grande valenza di un comparto che si interseca con tutti
gli altri e che è stato finora sottostimato».
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 4
Pagina 16 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
13/05/2013
pressunE
ll'erld CAS
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Diffusione: 262.360
terdtofloSZ Contributi per l'affitto e l'acquisto
Toscana, Umbria ed Emilia
aiutano i giovani a pagare
Raffaele Lungarella
In un contesto a dir poco
difficile - a livello economico e
nel mercato immobiliare - alcune Regioni si muovono per aiutare i giovani e stanziano risorse a sostegno dell'affitto o
dell'acquisto di case.
In Toscana è stato emanato il
terzo bando con misure di sostegno dell'autonomia abitativa
dei giovani tra 18 e 34 anni. C'è
tempo fmo al io giugno per candidarsi a ricevere i contributi
messi a disposizione per pagare
l'affitto. Il contributo è commisurato al reddito dell'inquilino
e al numero di figli presenti nel
nucleo familiare. Va da un minimo di 150 euro al mese (1.80o
all'anno) a un massimo di 350
euro al mese (4.200 annui) e se
ne può beneficare per tre anni.
La Regione ha previsto un impegno fmanziario di 45 milioni.
Con i primi due bandi emanati, hanno trovato una casa in affitto circa 2.100 nuclei di giovani, con un costo complessivo,
per il triennio, dii8 milioni, e un
contributo mensile medio di
circa 240 euro.
Possono avvalersi del sussi-
dio nuclei con un solo genitore
con figli, coppie sposate o conviventi già formate o che intendono formarsi, single, ma anche persone non legate da vincoli di parentela intenzionate a
coabitare. Per partecipare al
bando i giovani (almeno uno,
nel caso di coppie), devono essere residenti in Toscana da almeno due anni presso il nucleo
familiare d'origine. Il limite di
reddito Irpef per i nuclei monoparentali e single è di 35mila euro, che diventano 45mila per le
coppie coniugate o conviventi
e 55mila nel caso di tre giovani
intenzionati a coabitare.
L'Umbria aiuta i giovani con
un programma per l'acquisto
della prima casa rivolto ai single di almeno 3o anni. È previsto un contributo a fondo perduto di 350 euro per ogni metro
quadrato della superficie
dell'alloggio, che però non può
superare, in valore assoluto,
euro (si ipotizza che per
un nucleo composto da una sola persona, la superficie di 6o
metri quadrati sia idonea). La
condizione economica del 2011
non deve superare il livello di
18mila euro ai fini Isee. Per candidarsi, c'è tempo fino al i° luglio (a luglio scade anche il bando emanato dalla Regione per
favorire, con un contributo di
3omila euro, l'acquisto della prima casa da pare dei nuclei con
un solo genitore).
Hanno tempo fino al 20 maggio, invece, le imprese di costruzione e le cooperative di abitazione dell'Emilia-Romagna,
per presentare alla Regione
l'elenco degli alloggi che vogliono mettere a disposizione di
giovani coppie, nuclei monoparentali e sfrattati, intenzionati
ad acquistarli con un contributo regionale. La lista degli alloggi disponibili sarà pubblicata
sul sito www.intercent.it dal 31
maggio e sarà consultabile fmo
al 31 agosto, data entro la quale
decidere se acquistare. Il contributo a fondo perduto è di 20M1la euro, che diventano 3omila
per i residenti nei comuni colpiti dal terremoto del 2012. L'acquisto può essere preceduto da
un periodo di affitto a canone
concordato, non superiore a
quattro anni.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 4
Pagina 17 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
press LinE
13/05/2013
ll'erldOIS
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Diffusione: 262.360
P-Mecipate La Corte dei conti lombarda «amplia» le opzioni degli enti locali
Amministratore unico
anche per i servizi pubblici
Riduzione Cda
non più limitata
alle società
strumentali
Alberto Barbiero
Gli entilocali devono procedere alla nomina dei componenti dei consigli di amministrazione delle società partecipate nel
rispetto dei limiti numerici stabiliti dalla legge, ma possono optare per un amministratore unico sia per le società che svolgono
attività strumentali che in quelle
che gestiscono servizi pubblici.
La Corte dei conti, sezione regionale controllo Lombardia,
con la deliberazione n. 186/
2o13/Par del 3 maggio 2013 ha
chiarito le problematiche applicative determinate dall'articolo 4, comma 5 del D195/2012, evidenziando anzitutto come gli
organi di amministrazione societari debbano rispettare i rigoro silimiti dimensionali previsti
dalla legge.
Il quadro normativo si compone, peraltro, non solo dell'articolo 4, comma 5 del Dl
spending review, ma anche
dell'articolo 1, comma 729 della legge 296/2006: entrambe le
disposizioni prevedono una
composizione che può variare
da un numero massimo di 3
membri a un numero massimo
di 5 per le società a capitale interamente pubblico.
I parametri della rilevanza e
della complessità delle attività
svolte indicati dalla norma del
2012 devono essere rapportati
al riferimento di valore stabilito dalla norma del 2006, che individua il discrimine nel valore
di due milioni di euro del capitale sociale.
La scelta dei componenti dei
consigli di amministrazione delle società partecipate deve comprendere anche la designazione di almeno due o tre dipendenti degli enti locali soci (a seconda che il cda sia composto
nel massimo da tre o cinque
componenti), i quali hanno l'obbligo di riversare i compensi alle proprie amministrazioni.
Gli altri amministratori (che
possono essere soggetti esterni
all'ente socio) dovranno essere
scelti o designati nel rispetto degli indirizzi elaborati dal Consiglio comunale o provinciale.
La Corte dei conti lombarda
evidenzia tuttavia come i soci
pubblici possano optare per
l'amministratore unico al posto
del cda, sia nelle società che gestiscono servizi pubblici sia in
quelle che gestiscono attività
strumentali, in quanto tale solu-
zione rientra pienamente nella
ratio di risparmio della spending review. In tal caso, tuttavia, risulta evidente come l'amministratore possa essere scelto, a discrezione dell'ente loca-
Le scelte
Od II COMPONENTI
La Corte dei conti della
uLomqubea srditia, rispondendo a
un
ammesso
chela strada
stra
e ll'amministratore unic
m
ind icata dal DI spendi ng
io
solo perle bile non
sa hieetsàvolgono
aptattivteitcài p atecc
strumentai' ma
anche per quelle che'
gestiscono servizi
z
risparmio
ti lINCOMPATIBILITÀ
G li enti
ni-E
nominare
saosnel cn,oa n sPi ag sl i so°dI l °
a mministrazione
amministratori
. ,
iPr,edseidelegati
odi cohireso°pc aier t ea cpi a r tt e pdai tl una
da Province, Comuni o
unioni di Comuni con oltre
15mila abitanti
,
le socio, tra propri dipendenti o
soggetti esterni.
Nel nominare gli amministratori destinati a ricoprire il ruolo
di componente del cda o di amministratore unico gli enti locali di dimensioni maggiori devono tener conto del nuovo limite
posto dall'articolo 7, comma 2
del Dlgs 39/2013. La disposizione, infatti, impedisce che a coloro che siano stati presidente o
amministratore delegato di enti di diritto privato controllati
da enti locali della stessa Regione siano conferiti incarichi di
amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico
da parte di una Provincia, di un
Comune o di un'unione di Comuni con popolazione superiore a umila abitanti.
In altre parole chi è stato presidente di una società partecipata non può essere nominato
nel cda della stessa società.
Inoltre, per i dirigenti delle amministrazioni lo cali che svolgono attività di controllo sulle
partecipate occorre tener conto dell'incompatibilità determinata dall'articolo 9, comma
i, dello stesso Dlgs 39/2013.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
APPROFONDIMENTO ONLINE
La delibera della Corte dei conti
,..wz.g..s*A21;en.. .e.emlne; .m*Me*Júffrxù
Pagina 12
■e'r■
knumn;43;;
;;;.;
ancheper keruzi pd111,11ei
Pagina 18 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
13/05/2013
pressunE
ll'erld CAS
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Asco, La nuova aliquota scatta sui contratti siglati dopo il 2013
Iva al 10% per le coop sociali
Anna Guiducci
Scompare l'opzione per il
regime Iva applicabile alle prestazioni rese dalle cooperative
sociali di cui alla legge 381/91.
L'articolo 1, comma 489 della legge di stabilità 2013 ha abrogato le norme che, in via interpretativa, estendevano l'aliquota agevolata del 4% alle prestazioni socio-sanitarie, assistenziali ed educative rese a favore di particolari categorie di
soggetti da parte di qualunque
tipo di cooperativa, sia direttamente che in esecuzione di
contratti di appalto o convenzioni (primi due periodi dell'articolo 1, comma 331, della
legge 296/06).
Lo stesso comma 331 consentiva anche alle cooperative sociali
(Onlus di diritto) di beneficiare
del regime fiscale più favorevole.
La legge di stabilità ha disposto, tra l'altro, l'introduzione del
n. 127-undevicies nella parte III
della Tabella A allegata al Dpr
633/72, ai sensi del quale sono
ora soggette all'aliquota dello%
le prestazioni di cui ai numeri
18)49), 20), 21) e 27-ter) dell'articolo io, primo comma, rese in favore dei soggetti indicati nello
stesso numero 27-ter) da cooperative sociali e loro consorzi in
esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni.
Con la circolare n. 12/E del 3
maggio 2013, l'agenzia delle Entrate fornisce alcuni chiarimenti sulla nuova disciplina fiscale.
Il diverso trattamento Iva, introdotto per evitare una procedura d'infrazione europea, è applicabile alle operazioni com-
piute in b ase ai contratti stipulati dopo il 31 dicembre 2013.
Con la nuova disciplina, l'aliquota agevolata del dieci per
cento è applicabile alle sole prestazioni rese dalle cooperative
sociali in esecuzione di contratti di appalto o convenzioni, e
non alle prestazioni eseguite direttamente, che scontano il regime di esenzione.
Laddove la cooperativa sociale renda le prestazioni sia direttamente, sia in base a contratti
di appalto o convenzioni, dovrà
contemporaneamente applicare il regime di esenzione e quello di imponibilità ad aliquota ridotta (10%), con inevitabile calcolo delle percentuali di detrazione. Alle prestazioni rese da
cooperative non Onlus (ordinarie e di diritto) si applica invece
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Diffusione: 262.360
l'aliquota ordinaria del 21 per
cento. Anche ai rinnovi, espressi o taciti, nonché alle proroghe
di contratti già in essere tra le
parti, successivi alla data del 31
dicembre 2013, si applicherà il
nuovo regime fiscale. Pur confermando che le modifiche si applicano alle operazioni compiute in base ai contratti stipulati
dopo i131 dicembre 2013, appare
poco chiaro il riferimento delle
Entrate alla immediata abrogazione, a opera della legge di stabilità, del n. 41-bis Tabella A,
parte II Dpr 633/72. Secondo le
indicazioni della circolare, infatti, l'abrogazione avrebbe effetto dal primo gennaio dell'anno in corso, con la conseguenza
che le prestazioni rese direttamente nei confronti dei fruitori
saranno assoggettate al regime
di esenzione per le cooperative
sociali-Onlus e per le cooperative Onlus, mentre per le altre cooperative l'aliquota Iva sarà
quella ordinaria.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 12
Pagina 19 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
13/05/2013
pressunE
Periodicità: Quotidiano
S°Ie rld CAS
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Tiratura: 331.753
Diffusione: 262.360
locale L'impatto sul disavanzo delle anticipazioni Cdp
Piani di rientro da rivedere
dopo il Dl sblocca debiti
Ettore Jorio
La vicenda sull'Imu contesa solleva un problema di non
poco conto, oltre a suscitare
dubbi sulla tenuta dell'economia dei Comuni, a cominciare
dall'esercizio corrente.
Sono numerose le amministrazioni municipali ad avere aderito alla procedura di
riequilibrio pluriennale e a
essersi obbligate a equilibri
di bilancio altrimenti non
conseguibili.
Questi Comuni hanno redatto il piano di rientro decennale, nei 6o giorni prescritti
dal perfezionamento dell'intervenuta adesione, compresa l'annualità in corso. Uno
strumento di non facile redazione, che ha impegnato la
massima burocrazia interna,
non sempre autosufficiente
nell'adempimento, in relazione alle decisioni assunte al riguardo dal Consiglio comunale, tenuto a deliberare l'ok alla
procedura anti-default e, successivamente, lo strumento risanatore.
Una procedura difficile, attesala complessità redazionale del previsto piano decennale, soprattutto in riferimento
alla sua concreta fattibilità. Peraltro in contraddizione "ideologica" con la ratio delle sanzioni previste nel Dlgs 149/
2011 a carico degli amministratori locali resisi incapaci.
Ma ecco l'intoppo, derivan-
te dal solito difetto di legiferare in modo emergenziale, nel
senso di soddisfare via via le
istanze più di moda. Un'abitudine tesa a rendere il prodotto
legislativo frammentario e
scoordinato a tal punto da modificare, spesso negativamente, un istante dopo ciò che è
stato deciso, positivamente,
un attimo prima.
È così intervenuto il Dl
35/2013, impegnato oggi in
NODO .MU
Ulteriori correzioni
alle misure anti-default
saranno necessarie
una volta nota la manovra
sull'imposta municipale
un difficile percorso di conversione, che ha offerto l'opportunità agli enti locali
istanti di accedere a ulteriori
risorse, rispetto a quelle ordinarie messe a disposizione
dal Fondo di rotazione (articolo 4 del Dl 174/2012), per
soddisfare le pretese creditorie arretrate delle imprese e
professionisti.
Un finanziamento da restituire in un trentennio, in quanto tale incompatibile con i dieci anni concessi, come termine massimo, agli enti locali
per portare a compimento il
loro intervento di risanamen-
to finanziario. A seguito di
questo provvedimento si è resa, ovviamente, necessaria la
previsione normativa che imponesse agli enti, che avevano già deliberato il loro strumento di risanamento decennale, di rivederlo sensibilmente, tenendo nel dovuto conto
la nuova opzione offerta dal
D135/2013.
Non è finita qui. Stessa cosa dovrà avvenire, infatti, a
seguito del decreto legge in
itinere sulla sospensione dell'Imu, dal momento che quantomeno per l'anno in
corso (il primo dei m anni
previsti per l'auspicato risanamento finanziario) - ai Comuni interessati al riequilibrio verrebbe a mancare la
principale fonte del loro finanziamento fiscale.
Un'opzione, quella di assottigliare comunque il gettito
dell'Imu, propedeutica a mandare in tilt le attuali casse dei
Comuni. Non solo di quelli salvo ripensamento o rinsavimento in corso di conversione - impegnati nell'anzidetta
procedura di riequilibrio, dal
momento che senza l'Imu gli
equilibri di bilancio diverranno ovunque impossibili.
Anticipazioni di tesoreria
con interessi a carico dello
Stato, a titolo di "risarcimento"? Poco credibile, e con impatto del debito pubblico.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 12
Pagina 20 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
13/05/2013
pressunE
ll'erld CAS
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Diffusione: 262.360
CONCESSIONI
Furti dei dipendenti:
scatta la decadenza
A CURA DI Vittorio Italia
GARE
È legittima la decadenza
della concessione affidata ad
una società per il controllo
dei bagagli, a causa di
numerosi furti compiuti dai
dipendenti di questa società.
Procedura pubblica
per il posto barca
(Tar Puglia - Bari, sezionel, 3
maggio 2013, n. 685)
È legittimo il diniego
del Comune alla richiesta
di ottenere senza gara
la concessione di un
ormeggio portuale.
u La sentenza ha applicato
l'articolo 1228 del Codice
civile, che stabilisce la
responsabilità del debitore
- committente a causa di
fatti dolosi o colpo si
commessi dai propri
dipendenti.
(Tar Liguria, sezione 1, 24
aprile 2013, n. 721)
w La concessione
demaniale marittima di
ormeggio richiede una gara
pubblica, basata su
trasparenza e non
discriminazione.
TRATTATIVA PRIVATA
Indagine europea
prima del contratto
È illegittima la procedura
negoziata non preceduta da
un'indagine di mercato,
anche in ambito europeo.
(Tar Lazio - Roma, sezione 111, 24
aprile2013, n. 4124)
RI2 sentenza
ha precisato
che era necessario
contattare un certo numero
di operatori sul mercato
interno ed europeo per una
valutazione comparativa.
AFFIDAMENTI
L'impianto sportivo
è servizio pubblico
L'affidamento della gestione
di un impianto sportivo
comunale costituisce
concessione di pubblico
servizio.
(Consiglio di Stato, sezione V, 2
maggio 2013, n. 2385)
La gestione di impianti
sportivi di proprietà del
Comune è rivolta a finalità
di pubblico interesse, ed è
quindi un pubblico servizio.
ansmem
Alle commissioni
il budget del sindaco
È illegittima la delibera di
variazione del bilancio che
attribuisce i fondi per
l'Ufficio di diretta
collaborazione del sindaco,
se gli atti non sono stati
esaminati dalle Commissioni
consiliari.
(Consiglio di Stato, sezione V, 19
aprile2013, n. 2213)
La sentenza precisa che
devono essere messi a
disposizione delle
Commissioni consiliari
tutti gli atti relativi a queste
variazioni di bilancio.
R
OFFERTE
Buste semiaperte
da escludere
È legittima l'esclusione dalla
gara di una ditta se il plico
che contiene la sua offerta ha
i lembi semiaperti.
(Tar Basilicata, sezionel, 8
aprile2013, n. 157)
R La parziale apertura dei
lembi della busta contrasta
coni requisiti della chiusura
e dell'integrità del plico, e
violala segretezza della
procedura.
INQUINAMENTO ACUSTICO
Finestre aperte
per contare i decibel
E legittima la misurazione dei
rumori di una discoteca
effettuato con lefinestre
aperte.
(Consiglio di Stato, sezione III,
15 aprile 2013, n. 2025)
w I rumori devono essere
rilevati nell'ambiente
esterno e non vi
è l'obbligo delle misurazioni
a finestre chiuse.
0 RIPRODJZICNE RISEPVAT4
Pagina 21 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 12
13/05/2013
pressunE
ll'erld CAS
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Diffusione: 262.360
49
Il rischio di sbagliare i conti
di Stefano Pozzoli
"orse è ancora presto per
preoccuparsi, ma occorre riflettere sugli effetti
potenzialmente negativi della
legge di attuazione del principio del pareggio di bilancio
(legge 243/2012, si veda l'articolo in alto). Si tratta di una norma sotto molti aspetti emotiva, dettata dalla paura del default per il nostro Paese.
Un clima di paura che, a torto o a ragione, oggi è andato attenuandosi, a favore della convinzione che i mercati vogliano Paesi economicamente dinamici, prima che virtuosi.
Non è la sede per valutare la
volubilità delle indicazioni della politica nazionale in tema di
debito sovrano. Fatto sta che
questo impeto di rigore, reso
vigoroso dalla distanza dell'effettivo adempimento ma scolpito in una legge, rischia di indurre a un ulteriore rallentamento negli investimenti, e
quindi di colpire una delle leve
più preziose per la ripresa della nostra economia.
Positiva è certo la scelta di
prevedere due saldi, uno di
spesa corrente e uno «complessivo». Tutto ciò ha il pregio di evitare che i Comuni sacrifichino gli investimenti a
vantaggio delle spese correnti, come invece induce a fare
il patto di stabilità.
Resta, però, la tagliola del saldo di cassa: i pagamenti sulle
opere sono difficilmente pre-
vedibili e spesso distanti dal
momento della decisione.Il rischio, insomma, è di sbagliare i
conti, o di perseverare nell'errore fatto in questi anni, ovvero di far sì che i Comuni avviino lavori anche importanti ma
che non siano poi in grado di
onorare i propri impegni.
Il meccanismo di calcolo e i
vincoli al futuro indebitamento, in particolare, sono farraginosi e, per usare un eufemismo, non da convinti assertori
della golden rule.
Meriterebbero un ripensamento, per escludere almeno gli investimenti di importo contenuto, che hanno effetto più immediato sul tessuto locale.
D RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 12
Pagina 22 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
pressunE
S°Ie
rld CAS
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
13/05/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Diffusione: 262.360
Contabilità. Aumentano i vincoli all'indebitamento
Il pareggio di bilancio
pesa sugli investimenti
Luciano Cimbolini
Lalegge 243/2012 di attuazione del principio costituzionale
del pareggio di bilancio, seppur dal 2016, imporrà profonde
modifiche ai bilanci di Regioni
ed enti locali, in particolare per
gli equilibri di bilancio e il ricorso all'indebitamento.
L'equilibrio di bilancio sarà
raggiunto (articolo 9), qualora,
sia in fase di previsione che di
rendiconto, l'ente registri:
un saldo non negativo, in termini di competenza e cassa, tra entrate finali e spese finali;
un saldo non negativo, in termini di competenza e cassa, tra entrate correnti e spese correnti, incluse le quote di capitale di ammortamento del debito.
Sono previsti dunque due
equilibri (sia in fase previsionale
che gestionale), così declinati:
le spese finali (titoli I-ID saranno finanziate solo dalle entrate finali (titoli I-II-III-IV), con esclusione del debito quale fonte di finanziamento e di riequilibrio
della parte capitale del bilancio;
le spese correnti (titolo I)
troveranno integrale copertura nelle entrate correnti (titoli
I-II-III), senza apporti straordinari da altre gestioni, ora eccezionalmente ammissibili ex articolo 162, comma 6, del Tuel
(si veda il caso dei permessi di
costruzione).
Se il rendiconto dovesse registrare un valore negativo dei
saldi di cui sopra, saranno adot-
tate le misure correttive per il
suo recupero nel triennio successivo (salvo quanto previsto
dall'articolo 10, comma 4). I saldi positivi, invece, saranno destinati all'estinzione del debito
o, nel rispetto dei vincoli comunitari e dell'equilibrio dei bilanci, anche al finanziamento degli investimenti.
Lalegge statale definirà le sanzioni per gli enti in disequilibrio
e potrà prevedere obblighi aggiuntivi per le Autonomie ai fini
del raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica del complesso delle Pa.
L'articolo to ribadisce (si veda l'articolo 119, comma 6, della
Costituzione) che l'indebitamento, ove consentito, sarà utilizzabile solo per il finanziamento degli investimenti.
Di grande rilievo appare la disciplina delle future operazioni
d'indebitamento. Queste saranno ammesse:
solo contestualmente all'adozione di piani di ammortamento
di durata non superiore alla vita
utile dell'investimento. I piani,
inoltre, dovranno evidenziare
gli oneri sui futuri esercizi e le relative coperture;
solo sulla base di intese regionali che dovranno garantire, per
l'anno di riferimento, l'equilibrio della gestione di cassa finale del complesso degli enti della
Regione (inclusa quest'ultima).
Gli enti locali dovranno annualmente comunicare alla Regione
il saldo di cassa da conseguire e
gli investimenti da realizzare
con l'indebitamento o con gli
avanzi pregressi.
Si potrà sempre ricorrere all'indebitamento nel limite dell'ammontare dei prestiti annualmente rimborsati. Qualora a
consuntivo si dovesse rilevare
un disavanzo di cassa, questo
graverà sull'equilibrio di cassa
finale dell'anno seguente del
complesso regionale e sarà ripartito fra gli enti che non hanno rispettato il saldo (articolo
10, comma 4). Gli articoli n e 12,
infine, prevedono un'interessante forma di reciproca solidarietà fra Stato e Autonomie.
Nel bilancio del Mef sarà
iscritto il Fondo per il concorso
dello Stato, nelle fasi avverse del
ciclo o in caso di eventi eccezionali, al finanziamento dei livelli
essenziali delle prestazioni e delle funzioni fondamentali inerenti ai diritti civili e sociali, alimentato da quota parte delle risorse
derivanti dal ricorso all'indebitamento consentito nelle fasi avverse del ciclo economico.
L'articolo 12, di converso, prevede che gli enti territoriali dovranno concorrere alla sostenibilità del debito del complesso
delle Pa. Nelle fasi favorevoli del
ciclo, i documenti di programmazione determineranno misura e modalità del contributo degli enti al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 12
Pagina 23 di 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015