24 agosto 2012 - Il Comune di Gatteo
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24 agosto 2012 - Il Comune di Gatteo
Ufficio stampa Rassegna stampa venerdì 24 agosto 2012 Pagina 1 di 17 INDICE Corriere Romagna Cesena Il babbo più bello d’Italia? È Francesco Perozzi Altre fasce a due romagnoli 24/08/12 Cultura e Turismo 3 Cultura e Turismo 4 GATTEO 24/08/12 Torna il doposcuola per i bambini delle elementari 24/08/12 Scuole e servizi per l'infanzia Rock a Castelvecchio 24/08/12 6 Cultura e Turismo Bakia, la carica di Rossi: «Obiettivo Promozione» 24/08/12 5 Sport 7 Il Resto del Carlino Cesena Il papà più bello canta Modugno 24/08/12 8 Cultura e Turismo La Voce di Romagna Cesena E’ di Verona Ha cantato Modugno 24/08/12 9 Cultura e Turismo Italia Oggi Esuberi indolore negli enti locali 24/08/12 10 Pubblica Amministrazione Nella p.a. promozioni senza soldi 24/08/12 12 Pubblica Amministrazione Dividendi di efficienza congelati 24/08/12 13 Pubblica Amministrazione Spl, liberalizzazione necessaria 24/08/12 14 Pubblica Amministrazione In house al canto del cigno 24/08/12 15 Pubblica Amministrazione Superbiciclette per i comuni 24/08/12 16 Pubblica Amministrazione Emilia Romagna, fondi alle imprese danneggiate dal sisma 24/08/12 Pubblica Amministrazione Pagina 2 di 17 17 pressunE ci,o'r'''Fiere di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti 24/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Il babbo più bello d'Italia? È Francesco Perozzi Altre fasce a due romagnoli GATTE() MARE. Francesco Perozzi, 29 anni di Verona, è il Babbo più bello d'Italia 2012. Il titolo della 19a edizione se l'è aggiudicato mercoledì sbaragliando la concorrenza di altri 17 papà, che si sono "dati battaglia" cimentandosi in varie prove di abilità: chi ha cambiato il pannolino (ad un bambolotto), chi ha preparato le "tagliatelle di nonna Pina", chi si è esibito in compagnia dei propri figli, chi invece ha ballato con la suocera. Francesco, ha conquistato il titolo anche grazie alla sua esibizione: ha cantato Meraviglioso, successo di Domenico Modugno facendo esplodere in un forte applauso Piazza della Libertà a Gatteo Mare, dove oltre tremila persone hanno assistito allo spettacolo. Francesco, operaio dal fisico possente e di bella presenza (occhi marroni e capelli castani) è sposato da un anno con Maria ed è papà di Gloria, una bellissima bimba di 9 mesi; si definisce un papà premuroso e molto legato alla sua famiglia. «La gara l'ho presa come un gioco - dice - non pensavo proprio di vincere, mi sono divertito molto ed è stata una bella esperienza, sono contentissimo di essere Il babbo più bello d'Italia. Dedico la vittoria alla mia famiglia. Altre le fasce assegnate, tra cui: "Babbo Eleganza" Vincenzo Funaro, "Babbo Simpatia" Stefano Marinucci, "Babbo Sorriso" Roberto Della Santina; "Babbo Dolcezza" Marco Manco Catello di Rimini; "Babbo Solare" Danilo Porto di Ravenna; "Babbo Sprint" Livio Panico "Babbo Fashion" Salvatore Russo. Pagina 3 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 16 «Fellini, una persona fantastica» press unE ci,o'r'''Fiere di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti TT dO In piazza della Libertà dalle 21.30 concerto Luca Bergamini Quintet. Ingresso libero. Pagina 4 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 24/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. pressunE ci9"(jjr'"ir'lliere di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti 24/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Gatteo. Prenotazioni all'Urp per la card per i trasporti Torna il doposcuola per i bambini delle elementari Quattro pomeriggi alla settimana Possibili anche iscrizioni giornaliere GATTEO. Novità e informazioni in campo scolastico visto che ormai si avvicina il ritorno sui banchi. Torna anche per l'anno scolastico 2012-13 il servizio di doposcuola per i bambini della elementare, organizzato dalla Cooperativa La Finestra di Sogliano, in collaborazione con il Comune di Gatteo. Il servizio sarà attivo alla media "Pascoli" del capoluogo ogni lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 13.30 alle 18.30, con la possibilità di iscrizioni anche giornaliere a partire da lunedì 1 ottobre fino a venerdì 31 maggio. «Il doposcuola - spiegano dal Comune - è un centro in cui ogni bambino ha la possibilità di conoscere, condividere e mettersi alla prova all'interno di un ambiente educativo che lo accoglie e lo stimola all'autonomia e alla messa in atto delle proprie competenze e delle regole comuni. Gli educatori guidano i bambini nello svolgimento dei compiti scolastici, collaborando con gli insegnanti per garantire continuità didattica ed educativa. Oltre al tempo dedicato ai compiti, giochi di gruppo, giochi strutturati e laboratori di vario genere offriranno agli iscritti momenti di divertimento, condivisione e collaborazione con gli altri». Informazioni al 335 6728729 (Mariangela, responsabile del servizio) o 393 9186537. Rimanendo in ambito scolastico, c'è tempo fino al 29 agosto all'Urp di Gatteo per prenotare la "Scuola Card", destinata ai ragazzi che accedono al primo anno delle medie e che risiedono in zone coperte dalle linee di trasporto pubblico di Start Romagna. Le famiglie interessate hanno già ricevuto una comunicazione che li invita ad acquistare la Scuola Card al costo di 196 euro e che consente agli studenti di andare a scuola al mattino e di usufruire dei mezzi di trasporto durante il pomeriggio o nei giorni festivi, dall'i settembre al 30 giugno. Per le famiglie di Gatteo è possibile la prenotazione in Comune, consegnando entro le 12 di mercoledì 29 agosto all'Urp di Gatteo il modulo compilato scaricabile dal sito www. comune. gatteo .fo . it, insieme a una fototessera: in questo caso da lunedì 3 settembre sarà possibile recarsi al Punto Bus Start Romagna di Cesena per pagamento e ritiro abbonamento. Infine, per questo anno scolastico la prenotazione è effettuabile anche attraverso il sito www.scuolacard.it, con una fototessera scannerizzata. Per chi invece era già abbonato, e quindi è già in possesso della Scuolacard, dal 27 agosto è possibile effettuare il rinnovo al Punto Bus Start Romagna di Cesena, in uno degli sportelli bancomat Unicredit o Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna oppure collegandosi alla sezione "Rinnova il tuo abbonamento" sul sito www.scuolacard.it. Miriam Fusconi Pagina 30 Valle del Rubicone uokt per bambini delle elementari CASA DEL: MATERASSO CESENA 7,:fklipt*WH Pagina 5 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 : ),11,190 -, pressunE ci,o'r'''Fiere 24/08/2012 Periodicità: Quotidiano di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Rock a Castelvecchio In tanti per la nona edizione della kermesse e raccolti 400 euro per le spese mediche di Nicole SAVIGNANO. Tantissimi giovani, e non solo, hanno riempito l'arena Gregorini mercoledì sera per Castelvecchio in rock. Sul palco giovani e giovanissimi musicisti hanno animato la serata fino a tarda notte, dal rock italiano a quello internazionale, dalle canzoni originali dei gruppi alle cover intramontabili, dal rock melodico a quello più "pesante". Tutto questo grazie ai gruppi Jocelin Pulsar, Silver Linings e Sacco Sound. Per tutta la serata ha funzionato un abbondante buffet gratuito e sono stati estratti premi tra il pubblico. Inoltre sono stati raccolti fondi - quasi 400 euro per sostenere la spese mediche di Nicole Forlivesi, un'adolescente di Gatteo che a causa di una sclerosi multipla fulminante con paresi di più organi necessita di costose terapie intensive e urgenti. L'iniziativa è sostenuta da numerosi sponsor ed è nata nell'estate 2004 da un'idea di Pier Paolo Pacioni, Soren Ghirardi e Michele Carrabotta per incentivare luoghi di aggregazione giovanile, attraverso il mondo della musica rock. Tutto è reso possibile grazie alla nascita della onlus Var Associazione Ragazzi. «Siamo soddisfatti del successo di questa nona edizione che ha confermato di come si tratti di un e- Tanta gente a Castelvecchio vento atteso e partecipato spiega Michele, uno degli organizzatori - per questo ringraziamo tutti coloro che hanno dato una mano, in particolare l'associazione Var». Durante la serata, un po' per estrazione, un po' con il gioco Caccia alla talpa, sono stati distribuiti 6 premi, dal prosciutto al kit da mare, dalla chitarra all'amaca, dal casco ai buoni per il centro estetico. (m i.fu.) Pagina 30 Torma doposcuolu per bambhli delle elementari ••: CASA DEL MATERASSO CESENA Pagina 6 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 •• • MEtii aia:: • • • :j :**** :!•:•à~t**•: ci,o"'jr''' Fiere pressunE 24/08/2012 Periodicità: Quotidiano di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Coppa Emilia Romagna P Categoria. Le otto formazioni cesenati sono pronte per il debutto - Bakia, la carica di Rossi: «Obiettivo Promozione» Bartolini: «Sporting Villalta in la grazie al successo in Coppa: ripeterci sarà dura» CESENA. Ai nastri di partenza, si comincia. Domenica, con la Coppa, prenderà il via la stagione sportiva del calcio dilettantistico. Ecco come le squadre cesenati di la Categoria si avvicinano al debutto. Bakia. In casa Bakia, che ospiterà il Real Pinarella, c'è tanta ambizione. Lo confermano le parole del tecnico Rossi: «Stiamo bene fisicamente e psicologicamente, come squadra siamo pronti e non temiamo nessuno. Vogliamo passare il turno e arrivare in fondo, perché la Coppa può portare alla Promozione, che è il nostro obiettivo principale». Diegaro Macerone. Lavori in corso per la neopromossa, che a Diegaro ospiterà il San Pietro in Vincoli: «Siamo ancora in fase di sperimentazione spiega l'allenatore Scarpellini - la preparazione è andata bene ma ci vorrà un po' per adattarsi alla categoria. La partita di Coppa servirà proprio a farci capire a che punto siamo sotto tutti i punti di vista». Due Emme. Dopo la retrocessione, la Due Emme è alla ricerca di nuove certezze: «Abbiamo rivoluzionato un po' tutto, puntando sui giovani - dichiara il nuovo allenatore Francesco Comandini ma siamo quasi al completo e ci sentiamo pronti. Vogliamo passare il turno: la partita con il Santa Sofia (in programma a Mercato Saraceno, ndr) sarà un ottimo test per va- lutare la nostra condizione fisica. L'obiettivo è spingerci il più avanti possibile». Gambettola. Il Gambettola, che debutterà in casa contro lo Sporting Villalta, è in fase di rodaggio. Spiega il nuovo allenatore Pasini: «La partita di domenica sarà una prova generale, in particolare per tutti i giovani che si sono aggregati quest'anno. Abbiamo bisogno di amalgamare il gruppo. Non abbiamo grosse aspettative ma affronteremo il match con la giusta tensione». Gatteo Mare. Ancora in alto mare il Gatteo Mare, che ospiterà il Ronta domenica alle 20.30: «Siamo in piena preparazione commenta il tecnico Piraccini - non c'è nessuna pretesa di passare il turno. Ci troviamo in totale emergenza, per cui puntiamo solo a presentarci dignitosamente per l'inizio del campionato. La partita di Coppa sarà come un allenamento, niente di più». San Vittore. C'è tanto entusiasmo invece in casa della neopromossa San Vittore, come dimostrano le parole dell'allenatore Arrigoni: «Siamo carichi, teniamo alla Coppa e a questa partita: contro il Predappio proveremo a vincere. Fisicamente non siamo al meglio, ma l'importante sarà arrivare mentalmente pronti. Andare avanti sarebbe bello, aumenterebbe ancor di più il nostro entusiasmo». Sporting Villalta. Lo Sporting, atteso dal Gambettola, vuole cominciare la stagione al meglio. «Abbiamo molti giocatori fuori o non pronti - chiarisce il tecnico Bartolini - ma è il debutto e vogliamo affrontarlo con il piglio giusto. Siamo saliti in la Categoria perché abbiamo vinto la Coppa ma ripetersi sarà difficile: in ogni caso vogliamo fare bella figura». Ronta. Il Ronta è senza paura. La squadra di Molari, che affronterà il Gatteo Mare, non si pone limiti. «La squadra sta reagendo bene, non siamo ancora al top ma faremo del nostro meglio per vincere. L'obiettivo è quello di rimanere in corsa in campionato e in Coppa il più possibile». Raffaele Scarpellini Pagina 36 FulgorLiberas Quantivecchiamici primadellaCoppa Colpo della Felice: Loglisd Pagina 7 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE Resto del Carlino CESENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Il papà più bello canta Modugno FRANCESCO PEROZZ1, 29 anni di Verona, è il 'Babbo più Bello d'Italia 20 I T: si è aggiudicato il titolo della 19° edizione del concorso l'altra sera Latteo Mare sbaragliando la concorrenza di altri 17 papà. Francesco ha conquistato il titolo grazie anche all'abilità interpretativa cantando il brano 'Meraviglioso' di Domenico Modugno. Per lui, sposato da un anno con Maria e padre di Gloria (9 mesi) applausi scroscianti dagli oltre tremila spettatori che hanno assistito allo spettacolo. La serata è stata condotta da Paolo Teti e Cinzia Sguotti (con Francesco nella foto), presentatori di Miss Suocera, Miss Nonna e Miss Mamma Italiana. Pagina 8 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 24/08/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. E pressunE 24/08/2012 ROMAGNA FORLÌ & CESENA Direttore Responsabile: Franco Fregni Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. IL BABBO PIÙ BELLO ,ci 39 Pi Lir i e, E' di Verona Ha cantato Modugno GATTEO MARE Francesco Perozzi, 29 anni di Verona, è il "Babbo più Bello d'Italia 2012", il titolo della 19° edizione se l'è aggiudicato mercoledì sera sbaragliando la concorrenza di altri 17 papà, che si sono "dati battaglia" cimentandosi in varie prove di abilità, chi ha cambiato il pannolino (ad un bambolotto), chi ha preparato le "tagliatelle di nonna Pina", chi invece ha ballato con la suocera. Francesco, ha conquistato il titolo grazie anche all'apprezzata esibizione canora di "Meraviglioso" successo di Domenico Modugno. Tra le altre fasce assegnate "Babbo Dolcezza" a Marco Manco Catello 37 anni, allenatore di calcio di Rimini, papà di Riccardo e Gabriele e "Babbo Solare" a Danilo Porto 30 anni, bagnino di Ravenna, papà di Martina. A condurre Paolo Teti e Cinzia Sguotti. (foto Gigio) Pagina 22 RURICONE Esplode bombola(lel gas:m ferito grave Pagina 9 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE 24/08/2012 t QINUTIOUNO ECIINUSIII:0.1:1111.11MICII 11: POUTICO 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Diffusione: 78.822 Il sottosegretario al W mette in guardia: molti comuni stanno diventando la Grecia d'Italia Esuberi indolore negli enti locali Polillo: puntare sui prepensionamenti. Bilanci locali oscuri gio comune, nonostante il decreto sull'armonizzazione dei bilanci suberi senza «macelleria (varato dal governo Berlusconi sociale» negli enti locacome corollario attuativo del feli. I 13 mila dipendenti deralismo fiscale, ndr) che però di troppo che andranno entrerà in vigore dal 2013. E così, sfoltiti dagli organici di regioni, accanto a enti virtuosi che hanno comuni e province saranno per ben amministrato e rispettato il gran parte («oltre la metà») indiPatto e oggi si trovano in difficolviduati tra coloro che stanno per tà per questo, c'è chi ha fatto il maturare i requisiti per il prepenfurbo mascherando situazioni di sionamento. I conti comunque si default occultate dietro gestioni faranno a fine apparentemenanno, quando te irreprensibiIl ritorno ai controlli il governo con li. Ma ora i nodi dpcm indivistanno venendi legittimità duerà il «giusto» do al pettine è un'idea sacrosanta. livello medio anche grazie Ma bisogna cambiare delleadotazioni agli ultimi inla Costituzione. organiche degli terventi del Meglio un'Authority enti territoriali governo Monti e chiederà alle che ha imposto amministraziouna stretta sulni che si pongono al di sopra di le partecipate, il mezzo attraverso questa asticella di virtuosità di cui si compie la maggior parte di non assumere più personale (se questi falsi contabili, e una imlo sforamento supera il 20%) o mediata pulizia dei bilanci. E mi dare corso ai tagli (se lo sforariferisco al giro di vite sui residui mento supera i140%). In attesa di attivi, ossia i vecchi crediti tribuconoscere come verranno spalmatari non riscossi, e spesso non ti i 24 mila esuberi preventivati riscuotibili, ma messi lo stesso dall'esecutivo per tutto il pubblico a bilancio. Il problema, tuttavia, impiego, il consiglio ai comuni è rimane perché al momento non di «limitare il più possibile le asc'è nessuno che controlli efficacesunzioni, soprattutto quelle fatte mente i conti pubblici. Lo dimoin modo surrettizio attraverso le stra quanto accaduto in Campapartecipate». La reale tenuta dei nia, dove il governatore Stefano bilanci locali preoccupa, e non Caldoro si è affidato ai tecnici poco, il sottosegretario all'econodella Ragioneria dello stato per mia, Gianfranco Polillo, secondistricarsi tra le poste del bilando cui la ricetta per accendere i ricio regionale. E ha scoperto flettori su alcune «gestioni allegre che l'ente era sull'orlo del al limite del default» è solo una: fallimento. istituire un organismo indipenD. Crede anche dente di certificazione dei bilanci. lei che la panacea Perché l'idea, lanciata in un'inpossa essere il ritervista a ItaliaOggi (il 13 luglio torno ai controlscorso) dal presidente della Corte li preventivi di dei conti, Luigi Giampaolino, di legittimità? Il ripristinare i controlli preventivi presidente della di legittimità, pur essendo «sacroCorte conti, Lusanta», è di difficile attuazione «in igi Giampaquanto richiederebbe una modifica costituzionale». Mentre un freno va posto subito visto che «molti enti locali sono diventati la Grecia d'Italia». Domanda. Sottosegretario, partiamo proprio da questa sua definizione. Non è un po' allarmistica? O davvero i bilanci degli enti locali sono una bomba pronta a esplodere? Risposta. La situazione è molto variegata, ma al tempo stesso piuttosto oscura. A tutt'oggi i conti degli enti locali non parlano un linguagDI FRANCESCO CERISANO E olino, la ritiene un'esigenza irrinunciabile perché, dice, i magistrati contabili hanno anni spuntate per realizzare un'efficace verifica delle gestioni dei comuni. R. È una proposta sacrosanta, ma di difficile attuazione perché bisognerebbe cambiare il Titolo V della Costituzione. Nella legge che ha introdotto l'obbligo del pareggio di bilancio abbiamo previsto l'istituzione di un'Authority per il controllo dei conti pubblici. Un organismo indipendente (sul modello del Congressional budget office americano ndr) con compiti di analisi, verifica e valutazione in materia di finanza pubblica (si veda ItaliaOggi del 30/11/2011 ndr). L'Authority debutterà nel 2013 e credo che sia questa la strada per realizzare una rendicontazione realistica e trasparente dei conti pubblici. L'entrata a regime dei fabbisogni standard poi ci darà una mano nel tenere sotto controllo la spesa degli enti locali. D. Insomma, lei dice che i comuni spendono e spandono. I diretti interessati invece ribadiscono, citando la Corte dei conti, la loro virtuosità e da settembre promettono battaglia contro i tagli della spending review. E una fotografia troppo ottimistica quella dei giudici contabili che riconoscono il ruolo svolto dai sindaci nel miglioramento degli obiettivi di finanza pubblica? R. La Corte dei conti fotografa quel che vede. Noi, su richiesta del presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, abbiamo chiesto all'Istat di fornirci un quadro della spesa corrente al netto dei costi per previdenza, interessi e trasferimenti. E il risultato è stato che dal '95 ad oggi le pubbliche amministrazioni centrali hanno ridotto le spese del 10%, mentre gli enti locali le hanno aumentate dello stesso importo con la conseguenza che ora generano più del 50% Pagina 10 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 - 2015 Pagina 27 Enti locali ••• •-••••• •-•••••• •••• • • • ••••••• Esuberi indolore ,,egli enti locali pressunE 24/08/2012 t QINUTIOUNO 01:11•NUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi della spesa pubblica totale. Non si può pensare di mettere sotto controllo i conti pubblici senza passare al setaccio la spesa comunale che ad oggi cresce più di quella di regioni e province. Certo, molti dei costi sostenuti dai sindaci sono serviti a pagare i servizi erogati ai cittadini, ma l'oscurità dei conti ci impedisce di calcolare se vi sia stata o meno inefficienza sul fronte delle uscite. Diffusione: 78.822 rata di questi ultimi scampoli di legislatura. Teme che, se il »rompete le righe» da parte del presidente Napolitano dovesse arrivare prima del previsto, ci sia il rischio che alcune riforme su cui il governo Monti ha puntato molto restino delle incompiute? Cosa ne sarà del riordino delle province? Se, come sembra ormai certo, non potrà che avvenire con un disegno di legge, difficilmente entrerà in vigore in questa legislatura. E nel passaggio da un governo all'altro potrebbero inserirsi pericolosi tentativi di dietrofront. Cosa ne pensa? R. In effetti, penso anch'io che D. In realtà i dati del dossier depositato da Enrico Bondi in senato sembrerebbero certificare queste inefficienze. Ai comuni vengono attribuiti 7,8 miliardi dji spese in più (di cui 4,6 nelle città con più di 100 mila abitanti), molto meno a regioni e province: qualche problema ce l'avremo. 2,5 e 2,3 miliardi. Le regioNoi però abbiamo la coscienza a ni, in particolare, con i tagli posto. Ribadisco, il governo Monti della spending ha indicato una review riuscistrada, quella dei comuni rebbero a codel riordino, La prire la spesa che dovrebbe ontinua a crescere. E extra per conportare a raa causa dell'opacità sumi intermezionalizzare dei conti non siamo di. Più difficile la governante in grado dì capire sembra essere degli enti di se si tratta sdi sprechi il compito dei area vasta. . . o spese per iservizi comuni che Sarà compito per recuperadel prossimo re 7,8 miliardi governo contidi spese inefficienti andrannuare l'opera e non credo che si no incontro a un futuro non possa tornare indietro. Ma non proprio roseo (500 milioni sarà una battaglia semplice. di tagli quest'anno, 2 miliarD. Come non sarà semplice di nel 2013 e nel 2014 e 2,1 la battaglia sugli esuberi. Ne miliardi dal 2015, ndr). Si avete individuati 13 mila solo rischia il conflitto istituzionegli enti locali, ma il dpcm nale, non crede? che fisserà i livelli di spesa R. La spending review non media per il personale arriè una manovra ma un work in verà a fine anno. Avete già progress, un'indicazione di mefatto i conti allora? R. Diciamo che le previsioni todo che necessiterà in futuro di continue verifiche. È chiaro che non si possono tagliare subito 7,8 miliardi agli enti locali, altrimenti la maggior parte delle amministrazioni andrebbe in default. Ma bisogna cominciare a scavare per cercare di razionalizzare al massimo la spesa. Oggi noi non abbiamo strumenti analitici di indagine, ma le notizie degli sprechi sono all'ordine del giorno. Basti pensare ai contributi erogati dai consigli regionali ai partiti, pari a circa 300 milioni di euro. Dal 2013 i bilanci pubblici dovranno parlare una sola lingua e quindi saranno confrontabili. L'istituzione di un organi-. smo centralizzato di controllo sui conti consentirà di capire dove si annidano gli sprechi. D. Nel 2013 però voi non sarete più al governo. L'azione dell'esecutivo sarà inevitabilmente condizionata dalla du- sono quelle che lei ha citato. Abbiamo riscontrato che in linea di massima le piante organiche sono sovradimensionate rispetto alle necessità degli enti. Ma non vogliamo nessuna «macelleria sociale». I tagli si concentreranno per lo più su coloro che matureranno a breve i requisiti per la pensione. Più che esuberi dunque saranno prepensionamenti. Intanto però anche gli enti sono chiamati a fare la loro parte collaborando col governo in questi mesi che ci separano dall'emanazione del dpcm. Nuove assunzioni dovranno essere autorizzate con molta cautela perché potrebbero correre il rischio di finire successivamente sotto la ghigliottina della spending review. Per non parlare poi delle assunzioni surrettizie effettuate scaricando i costi sulle partecipate. Riproduzione riservata Pagina 11 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 27 •-•••• • •-•••••• •••• • • • ••••••• Esuberi ine dolor negli enti locali ••• press LinE 24/08/2012 t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 Corte conti Liguria conferma le tesi del Mef e della Rgs. Risorse in economia al bilancio dell'ente Nella p.a. promozioni senza soldi Fino al 2013 le progressioni produrranno effetti solo giuridici DI GIUSEPPE RAMBAUDI e progressioni economiche dei dipendenti pubblici nel triennio 2011/2013 produono effetti solo giuridici, senza determinare alcun miglioramento dello stipendio, ma le risorse necessarie per il loro finanziamento devono essere tratte comunque dal fondo per la contrattazione decentrata, senza alcuna possibilità di destinarle ad altre finalità In altri termini, si può dire «il danno e la beffa»: il danno perché per questo periodo i dipendenti destinatari di progressioni orizzontali non ricevono concretamente nulla, e la beffa perché queste risorse vanno in economia al bilancio dell'ente e non possono essere destinate al finanziamento di altre forme di salario accessorio. Sono queste le indicazioni che il ministro dell'economia ha dettato nella circolare n. 12/2011, che la Ragioneria generale dello stato ha ribadito nella circolare n. 16/2012 e che la sezione regionale di, controllo della Corte dei conti della Liguria ha precisato nel parere n. 89 dello scorso 1° agosto. Qualche spiraglio di dubbio sussiste ancora per la Corte dei conti della Campania che, con la deliberazione n. 170/2012, ha rimesso la questione all'esame delle sezioni riunite per chiarire se il vincolo legislativo si estende anche alle progressioni economiche. È evidente che il consolidamento di questo orientamento determinerà il sostanziale blocco delle progressioni economiche, per evitare effetti di depauperamento del fondo. La materia è disciplinata dal comma 9 dell'articolo 9 del dl n. 78/2010 che sancisce che le progressioni producano nel triennio 201112013 effetti esclusivamente giuridici. Vi sono dei dubbi sugli effetti di questa formulazione, tanto più dopo che l'Inpdap ha chiarito che anche ai fini pensionistici la decorrenza si realizza dal momento dell'effettiva corresponsione del beneficio economico. Sostanzialmente, siamo dinanzi a nulla più che ad una sorta di prenotazione. Si ricorda che, sulla base delle previsioni dettate dal dl n. 78/2011, il governo può estende- effetti soltanto sullo status giuridico, ma non sul trattamento economico dell'impiegato». Ed aggiunge che, anche ove tale disposizione non fosse applicabile, comunque gli effetti sarebbero gli stessi in virtù del tetto al trattamento economico individuale fissato per lo stesso triennio dal comma 1 dello stesso articolo 9 del dl n. 78/2010. Le somme destinate nel triennio 2011/2013 al finanziamento delle progressioni orizzontali non possono essere destinate ad altri istituti di salario accessorio, per la Corte dei conti della Liguria, «secondo un ragionamento di ordine sistematico, per un generale divieto in merito ad un utilizzo alternativo delle risorse così accantonate. Diversamente, qualora si ammettesse tale utilizzo alternativo delle somme risparmiate ai sensi del comma 21 dell'art. 9 più volte citato, si vanificherebbe l'obiettivo del contenimento della spesa di personale (particolarmente incidente sul totale della spesa.mente delle pubbliche amministrazioni) indicato quale fine primario di re tale limitazione anche all'anno 2014. Il primo dubbio che ci si è posti è se questo vincolo si applica esclusivamente alle progressioni di carriera o si estende anche a quelle economiche o orizzontali. La sezione di controllo della Corte dei conti della Liguria, anche sulla scorta delle indicazioni della Ragioneria generale dello stato, «confermando l'indirizzo giurisprudenziale affermatosi nelle altre sezioni di controllo, ritiene applicabile il comma 21 citato anche alle progressioni c.d. orizzontali optando per un'applicazione che prescinda dalla nozione in concreto individuata per la progressione di carriera, comunque denominata, nel senso che ogni variazione d'inquadramento del dipendente produrrà Pagina 12 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 tale intervento normativo». In questo senso va anche la circolare 16/2012 della Rgs per la quale le somme non utilizzate del fondo dell'anno precedente vanno riportate nel fondo dell'anno successivo, ma esse devono essere «depurate dalle poste che per previsione contrattuale o normativa non possono essere riportate al nuovo Fondo, come i risparmi per progressioni orizzontali giuridiche o altri disposti dell'art. 9 dl n. 78/2010 convertito nella legge n.122/2010». In precedenza la circolare 12/2011 del ministro dell'economia aveva chiarito che «qualora le amministrazioni intendano programmare, sia pure solo ai fini giuridici, progressioni economiche all'interno delle aree professionali, le stesse dovranno quantificare i relativi oneri finanziari rendendo indisponibili le necessarie risorse certe e stabili fino a tutto i12013. Soltanto a decorrere dal 1° gennaio 20141e progressioni potranno produrre anche gli effetti economici, beninteso senza il beneficio della retroattività». Riproduzzone riservata---al Pagina 28 Nella p.a. promozioni senza soldi press LinE t 24/08/2012 ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 La legge 135 tenta di rilanciare i premi individuali. Ma per gli enti non ci sono molti margini Dividendi di efficienza congelati Impossibile investire le risorse nei fondi per la produttività DI LUIGI OLIVERI a spending review rende sostanzialmente impossibile investire nei fondi ontrattuali per la produttività le risorse ottenute da misure di risparmio adottate dalle pubbliche amministra ai sensi dell'articolo 16, comma 5, del dl 98/2011. La disposizione prevede che per effetto di piani triennali di riorganizzazione e riqualificazione della spesa «eventuali economie aggiuntive effettivamente realizzate rispetto a quelle già previste dalla normativa vigente», possano utilizzarsi annualmente, per non oltre il 50% destinandole alla contrattazione integrativa, a condizione che per almeno il 50% siano destinate ai premi di produttività, secondo le fasce regolate dall'articolo 19 del dlgs 150/2009. Aggiunge l'articolo 16, comma 5 che, tali risorse «sono utilizzabili solo se a consuntivo è accertato, con riferimento a ciascun esercizio, dalle amministrazioni interessate, il raggiungimento degli obiettivi fissati per ciascuna delle singole voci di spesa previste nei piani di cui al comma 4 e i conseguenti risparmi. I risparmi sono certificati, ai sensi della normativa vigente, dai competenti organi di controllo». Il dl 95/2012, convertito in legge 135/2012 tenta di rilanciare la possibilità di incrementare le risorse del bilancio destinandole a premi individuali, all'articolo 5, comma 11-quinquies, che costituisce una sorta di sperimen- tazione per ripristinare la mai attuata valutazione per fasce. Il problema, tuttavia, consiste nel fatto che non vi sono sostanzialmente margini per dare corso ai piani di riorganizzazione e riqualificazione della spesa, in modo da ricavare economie da riversare in parte alla contrattazione. Non deve sfuggire che tali economie debbono essere «aggiuntive» rispetto a quelle fissate dalla legislazione vigente. Per fare solo due esempi, ciò significa che il piano dovrebbe prevedere una riduzione della spesa per il parco macchine superiore al 50% rispetto al 2011, oppure una riduzione dei buoni pasto a una cifra inferiore ai 7 euro, due tra le misure di recente introdotte dalla spending review. Fin qui, l'applicazione dell'articolo 16, comma 5, del d198/2011 non pare abbia avuto molta fortuna, sia perché richiede l'attivazione delle fasce di valutazione (invise ai sindacati), sia perché l'operazione di recupero di risparmi ulteriori a quelli già imposti dalla legge è molto complicata. Ma, la spending review rende i piani di riqualificazione della spesa ancora più complessi. Infatti, al di là di puntuali interventi, come nell'esempio dei buoni pasto, la legge 135/2012 prevede per gli enti locali tagli rilevantissimi ai servizi intermedi. Per le province, per esempio, si parla di 1,5 miliardi di tagli tra il 2012 e il 2013, una media di 10 milioni di taglio a provincia, mediamente il 15% del totale dei loro bilanci Si comprende che tra i tagli puntuali a singole voci di spesa previsti dalla legge e ancor maggiori limitazioni alle spese per servizi intermedi dovute ai fortissimi tagli ai trasferimenti ai fondi statali, margini per ulteriori risparmi di spesa da riversare alla contrattazione sostanzialmente non ve ne sono o sarebbero soltanto simbolici. Insomma, la differenziazione delle retribuzioni di risultato di dirigenti e dipendenti privi di qualifica dirigenziale che il legislatore vorrebbe attivare con l'articolo 5, comma 11-quinquies, del dl 95/2012, convertito in legge 135/2012 pare da subito un'arma spuntata, destinata a restare solo enunciazione di principio. -© Riproduzione riservata-- Pagina 29 Dividendi di efficienza congelati Pagina 13 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE 24/08/2012 t QINUTIOUNO ECIINU1LIED.1:11L'8LLHC21111: POUTICO 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Diffusione: 78.822 Spl, liberalizzazione necessaria Non è bastata una prima legge (il cosiddetto decreto Ronchi) nel 2008, con tanto dí regolamento di attuazione; non è bastato un referendum abrogativo a giugno 2011, utilizzato come strumento di campagna elettorale; non è bastata una seconda legge ad agosto 2011, che ha «salvato» dalla liberalizzazione soltanto la gestione del servizio idrico. La Corte costituzionale, con la sentenza n. 199 del 20 luglio 2012, ha azzerato il processo di liberalizzazione di tutti i servizi pubblici locali, imposto all'Italia dall'appartenenza all'Unione europea. Il paradosso e questo: da un lato, la gestione dei servizi pubblici locali, svolti direttamente dagli enti locali o affidati in via diretta a società in house, è certamente incompatibile con i principi europei della concorrenza e del mercato; dall'altro lato, la relativa liberalizzazione è incostituzionale, perché il popolo ha abrogato le norme di riferimento con un referendum, il sancta sanctorum della democrazia diretta. In altri termini, se il decreto Ronchi ha voluto, anzi ha dovuto, introdurre in Italia una egola comunitaria, che è stata interamente abrogata all'esito della recente consultazione referendaria, caratterizzata dall'ingannevole slogan politico «no alla privatizzazione dell'acqua», la Corte costituzionale, con la sentenza in questione, bacchetta il legislatore perché, dopo poco più di un mese dal referendum, ha introdotto nuovamente le norme sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali, la cui ratio e i cui contenuti sono sostanzialmente analoghi, se non corrispondenti, a quelli delle norme appena abrogate per volontà del popolo sovrano. In effetti, è evidente la corrispondenza sostanziale delle norme introdotte nel 2011 con quelle del 2008 (poi abrogate dal referendum), seppure queste ultime escludessero espressamente la «privatizzazione» dell'acqua dal processo dí liberalizzazione dei servizi pubblici locali. Ebbene, la Corte costituzionale, pronunciandosi su un corso presentato da diverse regioni, tra cui Lazio, Puglia, Sardegna, Marche ed Emilia Romagna, ha ritenuto che la oi ma impugnata violi il «divieto dí- ri pristino della normativa abrogata dalla volontà popolare, desumibile dall'art 75 della Costituzione, secondo quanto già riconosciuto dalla giurisprudenza costituzionale e.Il principio esprso ea dalla Corte costituzionale è ineccepibile e la relativa riaffermazione resa necessaria da un uso distorto atecnico e p pulista, del referendum; tuttavia , la le.izzazione dei servizil pubblalci per bera è necessaria, aria non , soltanto e lideguar a colr u la normativa nazion qu e nitar ,masopratuoperim e ttere concorrenza ri che s en zazadubbio necessitano di ir adeg eett?uata e alle realtà del mercato e, soprattutto, ai bisogni della collettività. Scorrendo i nomi dei componenti il collegio, e in particolare leggendo il nome del giudice relatore della questione Giuseppe Tesauro, ex presidente dell'Antitrust, non è difficile immaginare la «difficoltà» di assumere tale decisione. Ora si dovrà attendere per vedere se e come il governo, al quale sono ben chiari i principi comunitari, soprattutto quelli di tutela del mercato e della concorrenza, grazie alle competenze ed esperienze del primo ministro Monti (commissario europeo per la concorrenza sino al 2004) e del sottosegretario Catricalà (presidente dell'Antitrust sino al 2011), potrà uscire da un'impasse apparentemente insormontabile, Intanto, è da considerare il portato dell'art. 4 della spending review, il quale esclude dall'obbligo di liquidazione o, in alternativa, di privatizzazione le società pubbliche che svolgono servizi di interesse generale, anche aventi rilevanza economica», a quanto sembra anche quelle operanti a livello locale, in sostanziale coerenza con la pronuncia in commento, facendo salvi altresì gli affidamenti diretti a cooperative sociali e associazioni, secondo ì termini specificati dallo stesso . 4. In ogni caso, se da oggi le p.a. ► hanno più l'obbligo di immettere cercato i servizi pubblici locali svolin proprio, resta l'auspicio che quelle più illuminate proseguano nell'avviato processo di liberalizzazione Damiana Lapan tedio ltdto Ltpani & Partners Pagina 29 Dividendi di efficienza conaelaii Pagina 14 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE 24/08/2012 t QINUTIOUNO ECIINUSLII:O. Gli '111WC211 11: POUTICO 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Diffusione: 78.822 NTERVENTO/2 In house al ea rito del cigno ll comma 8 dell'art. 4 della sP endin review (legge 135/2012) sancisce che dall'1/1/2014 l'affidamento d' tto ò avvenire solo a favore di società a capilre p tale interamente pubblico nel rispetto * -house providing e a dei requisiti dell'ui condizione che il valore economico del ervizio o dei beni oggetto dell'affida2 mento sia comPlessivameonte 00 mila curo annui. Sn o fatti salvi gli affidamenti in essere fino alla * scadenza naturale e comunque fino al 31/12/2014. Quindi solo un anno di tregua, o al massimo due, per vedere il numero dellee partecipate in-house? I dubbi sono tanti e in maniera subdola sembrerebbe che l'abrogazione della riforma de servizi pubblici locali a seguito dellai sentzadlCorciune. 199/2012 abbia portato il governoe il parlamento a trovare una soluzione di carattere generale, stabilendo laconicamente il divieto di affidamento d i iretto se non alle condizioni sopra indicate. r La prima tagliola èp re a nel co mma 1 che sancisce che nel caso di società direttamente o indirettamente controllate d alle p a che abbiano 1 conseguito bb niel 2011 un. foatturat da prestazioni d servizi (e non di beni) a favore di pubbliche amministrazioni superiore al 90% dell'intero fatturato occorre procedere o al loro scioglimento entro il 2013 ovvero alla alienazione dell'intera partecipazione a mezzo procedure di evidenza pubblica con contestuale assegnazione del servizio (o dei servizi gestiti) per cinque anni non rinnovabili a decorrere dal 11112014. Chiaramente trattasi di società cosiddette strumentta. svolgono servizi nei confrondiretti della p.a. concedente e non verso gli utenti. Mentre per le società .lhe gestiscono servizi pubblici locali,i che comma 3 nell' elencare le fattispecie che esulano da tale obbligo precisa a riguardo che rientrano, appunto, quelle che svolgono servizi di interesse (a rilevanza o meno economien ge): quelle di committenza e altre tra cui le finanziarie partecipate dalle regioni disponendo una salvaguardia di carat: tere generale laddove l'ente pubblico ritenga (e dimostri in maniera oggettiva con apposite indagini di mercato) che vi siano ragioni economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche che non consentano un efficace ed utile ricorso al mercato. Pertanto se una società pubblica abbia conseguito nel 2011 un fatturato da prestazione di servizi a favore di pubbliche amministrazioni inferiore 90% del proprio fatturato (comprese l società che gestiscono contemporaneamente servizi strumentali e servizi pubblici locali nonostante l'orientamento giurisprudenziale costante che vieta chiaramente tale tipologia di ietà pubblica) potrebbe ritenersi esclusa dai vincoli di cui sopra; tuttavia proseguendo nell'esame degli altri commi dell'art. 4, e in particolare i commi 7 e 8, di fatto un'ulteriore tagliola è in agguato e potrebbe coinvolgere in generale tutte le società pubbliche comprese quelle che abbiano superatc; il primo ostacolo. Infatti, il comma 7 dispone che, al fine di evitare distorsioni della concorrenza e del mercato, dall'1/1/2014 le pubbliche amministrazioni acquisiscono sul mercato i beni e i servizi strumentali alla propria attività mediante procedure concorrenziali, salve le convenzioni indicate in cod;i, al comma stesso relative ad associazioni di volontariato, di promozione sociale ecc. Sicuramente tale disposizione chiude le porte alle società pubbliche strumentali, salvo quanto riportato nel comma successivo che fa salve le sobte eim etiapubbliche in house ma pone un economico`di 200 mila euro con riferimento al servizio o ai beni oggetto dell'affidamento lid ento di retto m acocomma app. non e oquello qcuiseelàbpi chr piùon appare n quanto esserci alcuna deroga alle se svolgono servizi pubblici locali. che Alloralladomanda è se so pr oip sbabvvvran oe? itn no solo le piccole società pubbliche? olis Gli operatori attendono genti alle suesposte perplessità. e urCiro tro D;Arie s dvzsor della p.a. 1. Pagina 29 Dividendi di efficienza congelaii Pagina 15 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE t 24/08/2012 ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 Un bando del ministero dell'ambiente punta a incentivare la mobilità sostenibile negli enti Superbiciclette per i comuni Pronto uno stock di 1.000 esemplari a pedalata assistita Pagina a cura DI ROBERTO LENZI arte la sperimentazione del prototipo di bicicletta a pedalata assistita ad alto rendimento e a emissioni zero, denominato «ebike zero» e sviluppato da Ducati Energia. Davviso del ministero dell'ambiente consente ai comuni di beneficiare di uno stock di 1.000 prototipi di bicicletta e di fondi per sperimentarne l'utilizzo. Obiettivo del bando è rafforzare e integrare le azioni di mobilità sostenibile già adottate dai comuni per ridurre l'inquinamento atmosferico e la congestione derivante dal traffico veicolare, diffondere la cultura,. della mobilità sostenibile e l'utilizzo di mezzi di trasporto a impatto ambientale nullo per gli spostamenti quotidiani dei cittadini nonché aggiornare gli strumenti di pianificazione della mobilità nelle città. I comuni dovranno manifestare il proprio interesse alla sperimentazione entro il 30 settembre 2012 Fino a 100 bici per ciascun comune. Per attuare la speri- mentazione, il ministero mette a disposizione dei comuni un totale di 1.000 biciclette a pedalata assistita, le quali saranno assegnate in lotti da dieci unità. Il numero minimo di biciclette assegnabili a ciascun comune è pari a 10, mentre il numero massimo è pari a 100. Fondi per 1,2 milioni di euro a sostegno della sperimentazione. Oltre ad assegnare i prototipi di bicicletta, il ministero stanzia fondi per 1,2 milioni di euro destinati a cofinanziare i costi direttamente legati alle attività di sperimentazione e sviluppo di servizi che utilizzano il prototipo di bicicletta a pedalata assistita. I fondi saranno assegnati nella misura di 1.200 euro per ciascuna bicicletta assegnata. Il contributo servirà a coprire i costi per la realizzazione degli info points, costi del personale dei comuni impiegato nella sperimentazione, costi delle attrezzature, dei materiali, delle strumentazioni anche tecnologiche utilizzate per la realizzazione a livello locale della sperimentazione. Inoltre potrà coprire i costi di comunicazione e disseminazione anche via web, costi del personale per le attività amministrative e di supporto tecnico, costi del personale per le attività di analisi, ricerca e monitoraggio delle azioni per tutta la fase di sperimentazione. Infine finanzierà i costi del personale per le attività di formazione tecnica specialistica e i costi di assicurazione dei prototipi. Beneficiari i comuni sopra 30 mila abitanti. Possono presentare manifestazione di interesse i comuni con una popolazione pari o superiore a 30 mila abitanti che siano riconosciuti come comuni capoluogo di aree metropolitane ai sensi dell'art. 22 del dlgs 18 agosto 2000, n. 267 oppure non siano riconosciuti come comuni capoluogo di aree metropolitane ai sensi dell'art. 22 del dlgs 18 agosto 2000, n. 267 ma siano comunque individuati dalle regioni e dalle province autonome nelle liste di zona e di agglomerati nelle quali il livello di uno o più inquinanti egcedano il valore limite aumentato del margine di tolleranza. Inoltre, i comuni de- vono aver già partecipato ai progetti predisposti dal ministero e da Anci per il monitoraggio degli interventi di tipo ambientale e in favore della mobilità sostenibile sul territorio nazionale. La manifestazione di interesse deve essere corredata dalla delibera di giunta comunale con la quale il comune delibera l'interesse a partecipare alla sperimentazione. Possibile destinare le bici al personale comunale o a servizi di bike sharing. Nella manifestazione di interesse i comuni dovranno indicare i servizi, i soggetti o le figure professionali cui saranno assegnate le biciclette. Si potrà scegliere tra area politicoistituzionale quali sindaci, assessori, agenti di polizia municipale, dipendenti comunali; area socioculturale quali rappresentanti delle associazioni, fondazioni, organizzazioni; area professionale quali manager, direttori di banca, rappresentanti delle associazioni di categoria; area istruzione quali direttori, presidi, rettori, professori; area servizi inteso come servizio di bike sharing; altro. -- -o Riproduzione riservata--E Pagina 30 Soperbicieleue peri comuni Pagina 16 di 17 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE 24/08/2012 t Q13/TIMA NO ECONUM11:0.1:111'111MICII 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi IL BANDO SCADE IL 7/9 CONTRIBUTI FI NO AL 70% Emilia-Romagna, fondi alle imprese danneggiate dal sisma Lombardia, 5 mi. per i centri raccolta dei rifiuti urbani La regione Emilia-Romagna promuove la definizione di proposte, da parte delle amministrazioni comunali interessate, relative a interventi finalizzati all'estensione di servizi necessari all'insediamento di attività funzionali tanto alla ripresa economica quanto alla riappropriazione del territorio urbano. Si tratta di individuare le aree, le zone e le strutture oggetto di allestimento e di adeguamento infrastrutturale, destinate a ospitare, in modo temporaneo, attività economiche e di servizio. Lo prevede il bando relativo alla misura IV.3.1 «allestimento di aree destinate ad attività economiche di servizio» del Por 2007-2013, in risposta ai danni del sisma. Le manifestazioni di interesse dovranno essere inviate alle amministrazioni provinciali competenti entro il 15 settembre 2012. Possono presentare manifestazioni di interesse le amministrazioni comunali della regione Emilia-Romagna colpite dal sisma, loro forme associate e loro società d'area. La manifestazione di interesse è collegata al bando «sostegno alla localizzazione delle imprese» che concede un sostegno ai soggetti economici che sono costretti a una rilocalizzazione anche temporanea in aree, zone o strutture individuate dai comuni interessati, al fine di ripristinare un'offerta integrata di servizi. Tali soggetti potranno finanziare le spese sostenute a partire dal 20 maggio 2012 per impianti, strutture temporanee, allacciamento utenze e noleggi, oltre ad attrezzature informatiche. Il contributo per i soggetti economici potrà raggiungere 1'80% della spesa fino a 15 mila curo. Il bando per i soggetti economici scade il 7 settembre, quindi prima dell'avviso riservato ai comuni per l'individuazione delle aree temporanee. — Mplyxluzione rtservata-- Favorire la raccolta differenziata dei rifiuti uirbani e assimilati è l'obiettivo dello stanziamento di 5 milioni dí miro proposto dalla regione Lombardia. 11 bando del Frisl 2012/2014 scheda iniziativa g) si rivolge a comuni`singoli, associati e comunità montane. Il contributo è rivolto a finanziare nuovi centri per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati di cui al dm 8 aprile 2008 oppure ad ampliamenti/ potenziantenti/adeguamenti infrastrutturali di centri esistenti di raccolta, comunali o intercomunali, per la raccolta differenziata di rifiuti urbani e assimilati, ivi comprese tutte le altre infrastrutture esistenti riconducibili al dm 8 aprile/2008. Il bando prevede un contributo a rimborso ventennale senza interessi fino alla concorrenza massima del 70% della ,% spesa ammissibile e comunque non superiore a curo 200 mila. L'importo minimo di autofinanziamento richiesto è pari al 30% della spesa ammissibile, qualora la stessa coincida con il costo del progetto e in ogni caso fino alla completa copertura finanziaria del costo del progetto. Per i progetti proposti da pi'c.coli comuni, è possibile presentare richiesta di finanziamento a fondo perduto, nel e limite I del 50% del contributo ammissibile. Per i pro getti previsti in strumenti di programmazione negoziata regionale, e possibile presentare richiesta di finanziamento a fondo perduto nel limite del 25 % del contributo ammissibile. Le i domande possono essere presentate a partire dalle ore 10 del 4 settembre 2012 e fino alle ore 16 del 5 marzo 2013. È possibile finanziare costi delle opere e delle attrezzature interne, locali guardiola e sistemi di sicurezza, spese tecniche e imprevisti, acquisizione delle aree, Iva se non recuperabile. - Pagina 30 Pagina 17 di 17